“Chi non conosce le lingue straniere non sa nulla della propria”: così

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“Chi non conosce le lingue straniere non sa nulla della propria”: così
“Chi non conosce le lingue straniere non sa
nulla della propria”: così W.Goethe, letteralmente rapito
dal fascino dell’Italia e della nostra bella Napoli, sintetizza a pieno
il suo pensiero: l’apprendimento di una lingua straniera è una fonte
inestimabile d’arricchimento, non solo a livello linguistico ma umano,
personale e culturale. Ogni lingua, nel nostro caso la complessa ed
affascinante lingua italiana, è stata inevitabilmente “contaminata”
da prestiti linguistici, che ci aiutano a capirne meglio la struttura
linguisitica e facilitare l’apprendimento o l’insegnamento stesso.
L’incontro di due e più lingue è un processo in continua evoluzione,
mai statico e non segue schemi troppo rigidi.
Conoscere una lingua straniera è un valore aggiunto: chi decide di
imparare una lingua straniera decide automaticamente di fare uno
dei migliori investimenti per entrare a contatto con il mondo in
maniera più chiara e diretta, per sentirsi parte integrante di
tradizioni, culture diverse dalla propria. Un regalo a sé stessi ed
agli altri, un’esperienza unica, un’opportunità da concedersi almeno
una volta nella vita. Davanti a sé si apre un mondo fatto di parole
nuove, di nuove possibilità, di piccole difficoltà e sfide quotidiane
che
vale
la
pena
portare
avanti.
Coloro che insegnano la lingua, a loro volta, apprendono nozioni
nuove di una lingua che non è la propria, che a tratti può risultare
ostica ma che inevitabilmente diventa propria e prende forma a
piccoli passi. Uno scambio reciproco e continuo di informazioni di
ogni tipo. La diversità e la ricchezza linguistica non può che
arricchire ed aiutare a sentirsi sempre di più cittadini europei,
cosmopolite, consapevoli della propria identità territoriale e
linguistica che si fonde con altre.