DICHIARAZIONE DI SINTESI ai sensi art. 27 della L.R. 10/2010

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DICHIARAZIONE DI SINTESI ai sensi art. 27 della L.R. 10/2010
SERVIZIO 4 - ASSETTO DEL TERRITORIO
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELLA TERZA VARIANTE AL REGOLAMENTO
URBANISTICO APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 46 DEL 25.10.2008 RELATIVA
ALL’ADEGUAMENTO AL P.R.A.E. DELLA CAVA PEDOGNA IN FRAZIONE
PARTIGLIANO
DICHIARAZIONE DI SINTESI
ai sensi art. 27 della L.R. 10/2010
Borgo a Mozzano lì 14 novembre 2014
Il Responsabile del Procedimento
Funzionario Direttivo
(Geom. Alessandro Brunini)
PREMESSE
La dichiarazione di sintesi costituisce parte della documentazione necessaria ad eseguire gli
adempimenti relativi all’informazione sulla decisione conclusiva di approvazione di una
Variante che è stato oggetto del procedimento di V.A.S., come quelle in oggetto.
Tale elaborato, redatto ai sensi dell’art. 27 “Conclusione del processo decisionale” della L.R.
10/2010, da rendere pubblico insieme al parere motivato espresso dall’Autorità Competente,
ha lo scopo di esporre come le considerazioni ambientali sono state integrate nella Variante
e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti e risultanze sia delle
consultazioni che del parere motivato, nonché le ragioni, le motivazioni e le scelte della
variante al R.U. d’approvare, anche alla luce delle possibili alternative individuate nell’ambito
dei procedimenti di formazione.
Il presente documento, articolato nei seguenti paragrafi a); b); c); d); accompagna, completa
ed integra, il procedimento e la documentazione prevista per legge e necessaria
all’approvazione della Variante al Regolamento Urbanistico approvato con delibera di C.C. n.
46 del 25/10/2008, relativa all’adeguamento al PRAE della Cava Pedogna, in frazione
Partigliano” assieme ai documenti di seguito elencati:
Relazione;
Stralcio norme;
Estratto stato vigente della tavola 19 c;
Tavola grafica 19c – Stato di variante in scala 1:10.000;
Indagini geologico-tecniche di supporto alla variante;
Sintesi non tecnica;
Rapporto Ambientale;
Allegato al rapporto Ambientale – Relazione tecnica illustrativa ubicazione cartografica della
Sorgente detta “Origlio”;
Allegato al rapporto Ambientale – Progetto di bonifica, sistemazione e messa in sicurezza
definitiva dell’area interessata da un dissesto nel settore centrale della cava.
Documentazione acquisita nell’ambito della consultazione;
Parere Motivato dell’Autorità Competente;
a) Descrizione del processo decisionale seguito e della relativa V.A.S.
I riferimenti del processo decisionale seguito sono i seguenti:
- il quadro normativo di riferimento in materia di competenze del Comune e dei relativi Organi
Istituzionali;
- i quadri normativi di riferimento in materia di governo del territorio, e quindi di formazione ed
approvazione della Variante al Regolamento Urbanistico (L.R. 1/2005 e relativi Regolamenti di
Attuazione, ecc) e di Valutazione Ambientale Strategica (D.lgs. 152/2006, L.R. 10/2010 ecc);
- i singoli atti degli organi istituzionali con contenuti attuativi delle relative competenze, o di
attribuzione e di organizzazione delle relative funzioni, tra cui:
a) deliberazione di Consiglio Comunale n. 59 del 24/11/2011 con la quale contestualmente
all’avvio del procedimento della variante in oggetto è stato individuato il Consiglio Comunale
quale “Autorità procedente” e la Giunta Comunale, quale “Autorità competente”.
b) deliberazione di Giunta Comunale n. 64 del 30/07/2012 con la quale è stato individuato il Geom.
Antonio Miniati, Responsabile dei Servizi Tecnici del Comune di Fabbriche di Vergemoli, quale
“Autorità competente” in applicazione delle modifiche apportate alla L.R. 10/2010, dalle nuove
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disposizioni contenute nella L.R. n. 6 del 17.02.2012 in modifica ed integrazione di quanto
stabilito con la delibera di C.C. n. 59 del 24/11/2011 con la quale è stato avviato il procedimento
in oggetto;
Fase preliminare
La fase preliminare è iniziata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 59 del 24/11/2011 con la
quale è stato avviato contestualmente per la variante oggetto del presente documento, sia il
procedimento , sia il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
I soggetti individuati per le consultazioni sono stati i seguenti:
Ministero per i beni e le Attività Culturali (Soprintendenze e Direzioni Competenti)
Regione Toscana
Provincia di Lucca
Comunità Montana Media Valle del Serchio
Autorità di Bacino del Fiume Serchio
ARPAT – Dipartimento Provinciale di Lucca
Azienda USL 2
Comando provinciale Corpo Forestale dello stato
Genio Civile di Lucca
Al termine del periodo stabilito in novanta giorni con la sopra richiamata deliberazione per lo
svolgimento della consultazione ai sensi dell’art. 23 della L.R. 10/2010, sono pervenuti al Proponente
e all’Autorità Competente tutta una serie di contributi ed osservazioni dei quali di seguito si riporta
seguito un quadro sintetico in merito all’informativa della variante ed al Documento preliminare di
Vas:
• Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana - Dipartimento provinciale
ARPAT di Lucca
Nota prot. n. 2011/0003023 pervenuta il 16/01/2012 assunta al P.G. dell’Ente in pari data al n.402:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
L’agenzia ritiene di non procedere in quanto attività non prevista dal Piano annuale delle attività del 2011.
Suggerisce di valutare quanto previsto all’art.36 della LR 78/98 che tratta anche la messa in sicurezza di aree
in frana.
• Provincia di Lucca - Pianificazione Territoriale e della Mobilità - U.O. Pianificazione
Urbanistica
Nota prot. n. 17911 del 21/01/2012 assunta al P.G. dell’Ente il 31/01/2012 al n.1350:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
La disciplina per la formazione di Varianti di adeguamento prevede che l’ambito dell’area di cava possa
discostarsi del 10%, in più o meno rispetto alla superficie di cava individuata dal PRAE (punto 3.1.2 delle
Istr.tec. di cui alla DGRT 3886/95).
La bonifica dell’area in frana comporta una variante sostanziale al progetto esaminato nella procedura di VIA.
La modifica al perimetro del PRAE comporta l’indisponibilità della aree per la realizzazione delle mitigazioni e
compensazioni previste nella pronuncia di compatibilità ambientale del progetto di cui al punto precedente.
Invio di documentazione incompleta e con dicitura bozza.
• Unione dei Comuni Media Valle del Serchio - Servizio Agricoltura e Sviluppo Rurale
Nota prot. n. 2199 del 17/02/2012 assunta al P.G. dell’Ente il 20/02/2012 al n. 2234:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
Non si rilevano motivi ostativi alla variante richiesta.
• Regione Toscana - Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e per la
Mobilità – Settore Pianificazione Territoriale e del Paesaggio
Nota prot. n. 552561 del 23/02/2012 assunta al P.G. dell’Ente in data 27/02/2012 al n. 2696:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
La variante non costituisce modifica al PRAE ma un aggiornamento dell’adeguamento previsto dalle norme
della L.R. n. 78/1998 (titolo IX, art. 38, comma 1).
Il discostamento max del 10% (istr.tec. DGR n 3886/95) si riferisce alla sola superficie che non sia oggetto di
autorizzazione all’escavazione già rilasciata.
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• Regione Toscana - Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e per la
Mobilità – Settore Pianificazione Territoriale e del Paesaggio, per i settori regionali:
“Produzioni agricole Vegetali” e “Programmazione Agricolo-Forestale”
Nota prot. n. 62762 del 1/03/2012 assunta al P.G. dell’Ente in data 7/03/2012 al n. 3250:
SINTESI DEL CONTRIBUTO:
Indicazione su come realizzare il ripristino finale della cava, anche mediante l’applicazione degli artt. 79-80-81
del regolamento Forestale DPGR n.48/R del 8.08.2003.
• Autorità di Bacino Pilota del fiume Serchio
Nota prot. n. 1009 del 14/03/2012 assunta al P.G. dell’Ente in pari data:
SINTESI DEL CONTRIBUTO:
Nella documentazione fornita non viene approfondita la coerenza dell’ampliamento con i piani: Stralcio
Assetto Idrogeologico 1° aggiornamento e Piano di gestione delle acque del distretto idrografico del fiume
Serchio.
Verifica degli effetti della nuova escavazione sulla portata della sorgente Origlio.
Valutazione degli effetti della nuova escavazione proposta sulla stabilità del versante.
• Provincia di Lucca - Servizio tecnico, Pianificazione Territoriale e della Mobilità, Risorse
Naturali e Politiche Energetiche, U.O. Pianificazione Urbanistica
Nota prot. n. 108617 del 30/05/2012 assunta al P.G. dell’Ente in data 31/05/2012 al n. 7556:
SINTESI DEL CONTRIBUTO:
Trasmissione estratto delle Istruzioni tecniche per la redazione delle varianti urbanistiche in applicazione del
Piano Regionale delle Attività Estrattive – D.G.R. n 3886/95.
Esaminati i contributi pervenuti e sopra indicati l’Autorità Competente per il procedimento di VAS,
Geom. Antonio Miniati in data 26/03/2013 ha rilasciato il parere di sua competenza nel quale si
conferma al termine della fase preliminare di verifica, la necessità di assoggettare al procedimento di
VAS la variante in oggetto, invitando ad attivare le procedure di consultazione di cui all’art. 25 della
L.R. 10/2010.
A seguito del parere espresso e sopra richiamato, la Società proponente ha predisposto a firma dei
tecnici incaricati e presentato in data 9.09.2013 prot. 12559, il Rapporto Ambientale, la Relazione di
Sintesi e alcuni allegati di supporto, secondo i criteri stabiliti dalla L.R. 10/2010, per poterli adottare
contestualmente agli atti di variante ed attivare la procedura di consultazione cui all’art. 25 della L.R.
10/2010 e s.m.i.;
Adozione degli elaborati della Variante, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica
A seguito della fase preliminare tramite PEC del 29/09/2013 prot.13802 è stata depositata all’Ufficio
tecnico del Genio Civile di Lucca la documentazione prevista dal DPGR 25/10/2011 n° 53/R in
relazione alle indagini geologiche della variante e si evidenzia che con la nota dello stesso Ente n.
278768 del 30/10/2013, acquisita al P.G. il 30/10/2013 al n. 15998, è stato comunicata l’archiviazione
a seguito dell’estrazione avvenuta in data 23/10/2013 ai sensi del DPGR n. 53/R;
Con la Delibera di Consiglio comunale n. 49 del 30/11/2013 è stata adottata la variante oggetto del
presente documento e i documenti necessari per lo svolgimento della procedura di V.A.S. ai sensi
della L.R. 10/21010;
Consultazione dei documenti adottati
In data 18/12/2013 è stato pubblicato sul BURT n. 51 l’avviso di adozione e deposito degli atti della
variante e dei relativi documenti di VAS, per consentire la presentazione di osservazioni e la
consultazione di cui all’art. 25 della L.R. 10/2010 e a questo scopo con PEC n. 18294 del 18/12/2013
è stato comunicata l’avvenuta adozione alle Amministrazioni interessate.
In fase di osservazione e consultazione della Variante ai sensi dell’articolo 17 della L.R. 1/2005 e
dell’art. 25 della L.R.10/2010, sono pervenuti i seguenti contributi ed osservazioni:
Regione Toscana relativa ai settori:
1) Direzione Generale Governo del Territorio – Settore Pianificazione del territorio;
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2) Direzione Generale Politiche Ambientali Energia e Cambiamenti Climatici – Settore Rifiuti
e Bonifiche dei Siti inquinati;
3) Direzione Generale “Competitività del Sistema Regionale e sviluppo delle competenze “ –
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale – Settore Forestazione, promozione
dell’innovazione e interventi comunitari per l’agroambiente.
4) Direzione Generale Politiche Ambientali Energia e Cambiamenti Climatici – Settore Tutela
e gestione delle risorse idriche;
5) Direzione Generale “Competitività del Sistema Regionale e sviluppo delle competenze “ –
Area di Coordinamento Sviluppo Rurale – Settore Produzione Agricole Vegetali;
PEC assunta al P.G. dell’ente in data 17/02/2014 con il n. 2105:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
1. Si ritiene debbano essere approfondite le verifiche di coerenza e conseguentemente debbano
essere inserite specifiche prescrizioni normative nel RU affinchè i lavori di bonifica, ripristino
ambientale e messa in sicurezza siano nel rispetto della massima mitigazione degli impatti visivi e
attraverso specifici interventi di ripristino paesaggistico.
Devono essere recepite nelle NTA del RU tutte le misure di mitigazione e compensazione, indirizzi
e prescrizioni e quant’altro emergente dal rapporto ambientale.
2. Si ricordano:
- la normativa quadro in materia di gestione dei rifiuti (parte IV del D.Lgs. 152/2006 e smi);
- le norme in materia di gestione dei rifiuti delle industrie estrattive di cui al D.Lgs. 30 maggio 2008
n.117;
- l’art.4 comma 7 della L.R. 25/1998, che dispone che nei capitolati per appalti pubblici di opere, di
forniture e di servizi siano inserite specifiche condizioni per favorire l’uso di materiali recuperabili
(ad esempio inerti riciclati, il compost di qualità etc..)
3. La variante non comporta problematiche per le materie di competenza del Settore Forestazione,
Promozione dell’innovazione e interventi comunitari per l’agroambiente con la seguente eccezione:
- trattandosi di treni classificati della L.R.39/000 come boscati, si prescrive il rimboschimento
compensativo conformemente all’art.44 della medesima L.R.39/00 e degli artt. 79,80 e 81 del
Regolamento Forestale.
4. Si richiama il contributo tecnico del 17/12/2013 prot.n.325982, in particolare:
Nell’ambito dei lavori previsti nell’area di dissesto è necessaria la tutela della falda idrica e in
particolare del bacino di ricarica della Sorgente Origlio. Si ribadiscono le principali disposizioni in
materia. Si segnala inoltre quanto segue: - progettare e realizzare i lavori in modo tale da non
permettere infiltrazioni in falda; - acquisire il parere dell’Autorità Idrica Toscana e del Gestore Unico
per le eventuali interferenze /distanze di rispetto con le infrastrutture del Servizio Idrico Integrato
presenti nell’area interessata da lavori; - evitare situazioni, anche temporanee, di carenza idrica
indotta dia lavori eventualmente predisponendo approvvigionamenti idrici alternativi.
Ai fini della tutela delle risorse idriche il progetto dovrà essere redatto nel rispetto della normativa
relativa alle tutela delle acque dall’inquinamento (DPGRT 76/R/2012) con particolare attenzione
alla falda idrica e alle possibili problematiche indotte in fase di cantiere e di esercizio.
5. La variante non comporta problematiche per le materie di competenza del Settore Forestazione,
Promozione dell’innovazione e interventi comunitari per l’agroambiente con la seguente eccezione:
- trattandosi di terreni classificati della L.R.39/000 come boscati, si prescrive il rimboschimento
compensativo conformemente all’art.44 della medesima L.R.39/00 e degli artt. 79,80 e 81 del
Regolamento Forestale.
Autorità Idrica Toscana – Conferenza Territoriale n.1 “Toscana Nord”
PEC assunta al P.G. dell’Ente in data 14/02/2014 con il n. 2016:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
Si esprime parere favorevole.
GAIA Spa – Servizi idrici
PEC assunta al P.G. dell’ente in data 5/02/2014 con il n. 1627:
SINTESI DEL CONTRIBUTO
Si esprime parere favorevole, in quanto la zona interessata dalla variante non è interessata da
strutture attinenti al Servizio Idrico Integrato.
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b) Descrizione delle modalità con cui le considerazioni ambientali sono state
integrate nella variante e nei sui documenti
Di seguito sono riportate le principali considerazioni ambientali in riferimento alle modificazioni e
integrazioni apportate agli elaborati della Variante al Regolamento Urbanistico, a seguito dell’istruttoria
delle osservazioni e dei contributi, prendendo atto dei pareri favorevoli pervenuti anche se non dovuti,
sopra richiamati.
Relativamente all’unico contributo pervenuto da parte della Regione Toscana, si evidenzia che a
seguito dello stesso è stata predisposta una l’integrazione all’art. 51 delle norme delle Disposizioni
Normative del Regolamento urbanistico, relativa alle – Aree per attività estrattive esistenti (AEe), nel
modo seguente:
Il punto c) del paragrafo “§18. Norme particolari per i siti di attività estrattivi esistenti” relativo alla sito
di cava oggetto della variante, è stato aggiunto quanto segue:
- Il recupero ambientale del sito, che dovrà avvenire secondo quanto previsto nella Valutazione di
Impatto Ambientale del progetto di coltivazione e dalla relativa Pronuncia di Compatibilità
Ambientale, dovrà comunque garantire il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) la stabilità dei luoghi attraverso la realizzazione di morfologie finali adeguate, il controllo delle
acque superficiali, la messa in opera di drenaggi e il miglioramento delle condizioni di stabilità
superficiale;
b) il rimodellamento e integrazione dell’area nel contesto attraverso l’utilizzo di piante autoctone e
la realizzazione di gradoni con inclinazione tale da contenere terreno vegetale sufficiente a fornire il
substrato idoneo per la rivegetazione senza appesantire il versante e determinare rischi per la
stabilità;
c) la ricostruzione degli habitat, perseguendo la massima diversità biologica e morfologica
coerentemente con il contesto di riferimento;
d) la realizzazione delle misure di mitigazione e compensazione anche al di fuori del perimetro del
sito estrattivo;
e) la valorizzazione dell’area recuperata con disponibilità alla fruizione collettiva (finalità didattiche,
3aturalistiche sportive e per la produzione di energie rinnovabili).
c) Descrizione delle modalità con cui si è tenuto conto delle risultanze delle
consultazioni e del parere motivato
Le integrazioni effettuate all’art. 51 delle DISPOSIZIONI NORMATIVE, descritte al punto precedente,
hanno tenuto conto dei risultati espressi nel Rapporto Ambientale in merito ai criteri di protezione
dell’ambiente e del paesaggio con particolare riferimento al recupero ambientale del sito.
Sono stati accolti tutti quei contributi e osservazioni che avevano significativa valenza rispetto alla
tutela delle risorse e del paesaggio, anche sulla base delle indicazioni dettate dalla Società che ha
proposto la variante Cave Pedogna Spa nelle specifico documento predisposto denominato
“Controdeduzioni alle Osservazioni” e trasmesso al P.G. dell’Ente in data 1/04/2014 registrato con il
n. 4908, al quale si rimanda per i dettagli e che costituirà atto allegato al provvedimento finale di
approvazione della variante.
L’Autorità competente Geom. Antonio Miniati, responsabile dei Servizi Tecnici del Comune di
Fabbriche di Vergemoli, quale autorità competente per la VAS ha espresso il proprio Parere Motivato
circa la compatibilità ambientale sulla Variante in oggetto è ha trasmesso il relativo documento con
nota n. 2875 del 1/07/2014 assunta al P.G. dell’Ente in data 9/07/2014 al n. 9608.
Il citato parere ripercorre i contributi del processo di consultazione ai sensi della VAS, prende atto
delle osservazioni e contributi pervenuti sui contenuti dei vari documenti della Variante adottata,
analizza sia le scelte effettuate, sia le criticità emerse, sulla base delle note istruttorie predisposte da
parte dei tecnici incaricati dalla società proponente Cave Pedogna spa indicate nel documento sopra
richiamato in merito alle osservazioni pervenute al procedimento di VAS e come osservazioni ai sensi
della L.R. 1/2005.
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Con il Parere Motivato, l’Autorità competente ha espresso parere positivo finale ai sensi dell’art. 26
della L.R. 10/2010 circa la compatibilità ambientale della Variante in oggetto, adottata con la delibera
di C.C. n. 49 del 30/11/2013 e del Rapporto ambientale definitivo, proponendo gli adeguamenti agli
elaborati della variante sulla base dei risultati delle controdeduzioni, come si evince dagli elaborati
modificati ed integrati relativi alla Variante suddetta, nei quali si dà atto dell’accoglimento delle
osservazioni e contributi relativi al procedimento di VAS pervenute da parte degli Enti e sopra
richiamati.
d) Descrizione delle motivazioni e scelte della variante
Riprendendo quanto già descritto e precisato in tutte le relazioni predisposte a supporto della variante
in oggetto dai progettisti incaricati e in quella del Responsabile del procedimento allegata agli atti di
adozione del Responsabile del procedimento, si ribadisce anche in questa sede quali sono le
motivazioni della Variante.
La variante oggetto del presente documento adeguerà al P.R.A.E. la perimetrazione del sito estrattivo
denominato “Cave Pedogna” di proprietà della società Cave Pedogna S.p.A., ricadente in parte nel
Comune di Borgo a Mozzano, frazione Partigliano, Loc. Polle di Camera e in parte nel Comune di
Pescaglia, delocalizzando alcune aree, non interessate allo stato attuale da escavazione e site nel
fondovalle ricadenti nel territorio del comune di Pescaglia, ricollocandole a monte del sito in attività nel
territorio del comune di Borgo a Mozzano, in ragione della necessità di bonificare e mettere in
sicurezza definitiva, l’area posta nella zona centrale della cava, interessata da un fenomeno di
dissesto manifestatosi a seguito dei prolungati periodi di intense precipitazioni che hanno
caratterizzato il periodo invernale 2009 - 2010.
Il dissesto, di entità significativa, necessita di importanti lavori per la sua bonifica, interessando una
porzione di territorio collocato più a monte dell’area collassata e/o potenzialmente soggetta a
instabilizzazione, consentendo di operare in sicurezza e realizzare un profilo definitivo che risulti
stabile sia a breve che a lungo termine.
Alla luce delle mutate condizioni geologico-strutturali e geomeccaniche, l’intervento di riprofilatura del
progetto di bonifica, è necessario per poter rimodellare il versante con l’adozione di nuove pendenze
di sicurezza che garantiscano condizioni di stabilità anche a lungo termine dell’ammasso. Inoltre la
riprofilatura ipotizzata è l’unica soluzione che consenta di asportare completamente l’area dissestata e
collassata.
La nuova perimetrazione individuata, è necessaria in parte alla messa in sicurezza della frana in parte
costituisce un ulteriore area di cautela rispetto ad una zona già ripristinata, finalizzata ad evitare nuove
ulteriori varianti urbanistiche e che saranno esclusivamente destinate ad attività di servizio
all’escavazione.
Il Responsabile del Procedimento
Funzionario Direttivo
(Geom. Alessandro Brunini)
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