sintesi incontro forum ambiente e territorio 30.06.2010

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sintesi incontro forum ambiente e territorio 30.06.2010
Forum Territorio e Ambiente
Federazione Provinciale di Lecco
Osnago, 30 giugno 2010
Tavolo operativo
sul tema del
PGT
Il tema del PGT è stato scelto nella riunione del Forum dello scorso 9 giugno come tema prioritario da
affrontare per almeno due ordini di ragioni:
1) c'è un'urgenza dettata dall'agenda della normativa in vigore per tutte le amministrazioni comunali;
2) il PGT può divenire uno strumento reale di trasformazione in positivo del territorio e comunque interessa
trasversalmente tutti gli aspetti dell'amministrare.
Il tavolo operativo di questa sera, aperto a tutti i partecipanti al Forum e a tutti gli amministratori comunali, di
maggioranza o di minoranza, che fanno riferimento al PD, è stato pensato come occasione di confronto su
questo tema importante.
GIUSEPPE CONTI, nella sua qualità di tecnico esperto della materia, ribadisce il fatto che il PGT non può
essere considerata una mera questione urbanistica, viste le sue importanti "leve" di carattere sociale ed
economico. E' un insieme di strumenti tecnici che comporta però una maggiore responsabilità degli
amministratori. Il documento di Piano dura cinque anni ma "lascia il segno" nello sviluppo del territorio.
Individua poi alcuni "nodi qualificanti":
1) la sovraccomunalità, la cui rilevanza è evidente per le strutture produttive, i temi ambientali, ecc.;
2) la VAS (valutazione ambientale strategica), che attualmente è vista come una sovrastruttura che si
affianca al PGT e l'accompagna. Dovrebbe formarsi in contradditorio con le azioni di formazione del PGT. E'
opportuno un intervento legislativo che ne chiarisca maggiormente la funzione;
3) le azioni di perequazione e di compensazione dei diritti edificatori;
4) la possibilità nel piano dei servizi di considerare come servizi pubblici anche quelli attuati da privati;
5) la possibilità di utilizzare strumenti complessi messi in campo da diversi soggetti (esempio: l'accordo di
programma);
6) nella gestione della fase attuale, è importante un'accelerazione dei tempi per quei Comuni che non hanno
ancora concluso l'iter procedurale, onde evitare vuoti nei quali i privati sanno inserirsi molto bene.
Il sindaco ospitante, PAOLO STRINA, "racconta" l'esperienza del Comune di Osnago. L'amministrazione da
lui guidata, eletta nel 2004, ha dapprima "giocato in difesa" rispetto al PRG espansivo in vigore dal 1991.
L'incarico ai tecnici per il PGT è stato affidato, insieme al Comune di Lomagna, all'inizio del 2007. Alla
presentazione della bozza nel mese di settembre 2007, è seguita la messa a disposizione di tutti i cittadini del
materiale relativo e solo nel giugno 2008 il Consiglio ha adottato il PGT, che è poi diventato definitivo con la
pubblicazione nell'aprile 2009.
E' stata dunque effettuata la scelta di lasciare per diversi mesi la bozza a disposizione di tutti, puntando a
ridurre, come in effetti è successo, il numero delle osservazioni.
Questo piano è stato intitolato "pausa di riflessione". Infatti ha rallentato la crescita dell'edificato, riducendo la
densità fondiaria ed aumentando la richiesta di parcheggi.
L'ex assessore provinciale, EMANUELE PANZERI, mette in evidenza il fatto che le Regioni, cui lo Stato ha
trasferito le competenze in merito, legiferano in modo diverso.
La strategia del PGT dovrebbe tendere a cercare di "tenere insieme" i diversi aspetti (documento di Piano). E'
importante inoltre pensarlo come trasformazione del territorio per progetti di natura immateriale (ad esempio,
favorire una nuova modalità nel costruire, favorire progetti di mobilità alternativa, ecc.).
Esistono sostanzialmente due modi di fare il PGT:
1) mettere in sicurezza il territorio rispetto all'aggressione urbanistica;
2) effettuare un investimento forte sul territorio per cercare di ricavare maggiori introiti per oneri.
Il PTCP della Provincia di Lecco, nell'effettuare una programmazione urbanistica a livello provinciale, ha
cercato di "mettere insieme" gli enti locali, puntando a trovare soluzioni su quattro obiettivi principali:
1) la Statale 36, 2) le aree produttive, 3) la Fiera di Osnago, 4) la viabilità del meratese.
CESARE PEREGO evidenzia come, di fronte ad una richiesta di maggiore responsabilità degli
amministratori, questi si trovino impreparati e parlino solo i tecnici. E' la situazione di Merate, che ha perso
negli ultimi anni parte del suo ruolo di polo accentratore.
Pone poi due domande: come seguire il PGT come consiglieri? (in commissione urbanistica?); come utilizzare
la VAS?
GIANNI BARUFFINI si dichiara in controtendenza, mettendo in evidenza la pericolosità del PGT, che può
favorire i soliti "furbetti"... Rogeno non ha avviato il PGT perché era appena stata approvata una variante
generale al PRG (2006) e perché il PGT costa!
GIORGIO BUIZZA indica gli obiettivi posti dalla legge:
1) il contenimento del territorio edificato,
2) la pianificazione attraverso la partecipazione e la condivisione.
Interessante è anche il rapporto fra PGT e VAS:
- il PGT ha una valenza temporale di cinque anni;
- la VAS ha invece una visione complessiva in termini di spazio, di territorio e di ambiente.
Il PGT deve interessarsi di tutto il territorio, non solo dell'edificato.
ALESSANDRO ORIGO fa notare la "perversità" della legge 448 che definisce la necessità di zone industriali,
imponendone la previsione ogni volta che vengono completamente utilizzate.
Esprime poi con convinzione la necessità di limitare il consumo del suolo, in quanto bene non rinnovabile.
In questo senso la scelta dell'amministrazione di Verderio Inferiore è stata anche dettata dall'esigenza di
salvaguardare la peculiarità e la forma dell'edificato del centro.
Si dichiara perplesso rispetto alla sentenza del TAR sulla VAS: come si può soddisfare realmente il requisito
della terzietà?
GINO SALA riferisce del tentativo di un PGT sovraccomunale fra Olgiate Molgora, Airuno, Brivio e Calco.
Il costo del PGT rimane comunque notevole e in ciò la Regione Lombardia, modificando la normativa in corso
d'opera, ci mette del suo. La sentenza del TAR è corretta ma inevitabilmente aumenterà di nuovo i costi!
VALENTINO CRIPPA, dopo aver apprezzato l'iniziativa del Forum, relaziona circa la situazione di Barzanò,
che definisce un "caos completo".
Pone una domanda: cosa si deve fare delle osservazioni fuori termine?
PIETRO RIVA si chiede quale debba essere l'autorità che gestisce il territorio (vedi sentenza del TAR sulla
VAS ed incarico ad un soggetto terzo comunque di natura fiduciaria).
La lunghezza delle procedure del PGT ne snatura l'obiettivo di farne un "piano del sindaco", visto che
l'amministrazione che fa il PGT non riesce a gestirlo, salvo che venga confermata.ù
Sottolinea l'importanza del PTCP per alcune gestioni rilevanti, fuori dalla portata dei singoli PGT (vedi
Ferrovie).
Si dichiara d'accordo con chi ha parlato di "quadro normativo non coerente".
GIUSEPPE CONTI chiarisce che prima dell'adozione del PGT non vengono presentate delle osservazioni ma
delle istanze, che possono essere considerate anche se presentate fuori termine.
Evidenzia inoltre in positivo l'iter sinora seguito dalla nuova Giunta di Lecco che ha organizzato incontri nei
quartieri cui hanno partecipato circa 900 persone nonché tavoli tecnici con i Comuni vicini.
DINA VERGOTTINI sottolinea l'importanza degli aspetti legati alla VAS, ossia quelli ambientali, ed esprime
l'auspicio che il Forum approfondisca la salvaguardia della cultura materiale dei luoghi.