Titoli provvisori

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Titoli provvisori
rassegna di teatro
la stagione 2013_14 al TaTÀ
15 novembre 2013_ore 21
Pierfrancesco Pisani e OffRome
HANNO TUTTI RAGIONE
tratto dal testo di Paolo Sorrentino | con Iaia Forte | musiche di Pasquale Catalano eseguite da Fabrizio
Romano | scene Equipe di scena Napoli | elementi scenici Katia Titolo | aiuto regia Carlotta Corradi |
disegno luci Paolo Meglio | in collaborazione con Infinito srl
Tony Pagoda è un cantante di night con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un'Italia florida e
sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri e il mondo. È stato tutto molto facile. Il talento. I soldi. Le donne.
Quando la vita comincia a complicarsi (la moglie chiede il divorzio), quando la scena si restringe (la sua
band si esibisce in piazze minori), per Tony viene il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene.
Sparire. Cercare il silenzio. Senza perdere lo sguardo di eterna sorpresa per il mondo e la schiettezza di chi
questo mondo lo conosce fin troppo bene, Tony si lascia invadere dai dubbi e dalle insicurezze che fino a
quel momento, nel suo ordinato e personalissimo "catalogo" di quelli che passano per uomini, aveva
attribuito agli smidollati.
29 novembre 2013_ore 21
Teatro di Dioniso
LO STUPRO DI LUCREZIA
di William Shakespeare | versione italiana e adattamento teatrale di Valter Malosti dalla traduzione di
Gilberto Sacerdoti | uno spettacolo di Valter Malosti | con Valter Malosti, Alice Spisa, Jacopo Squizzato |
suono e programmazione luci G.u.p. Alcaro | costumi Federica Genovesi | cura del movimento Alessio
Maria Romano | assistente alla regia Elena Serra | col sostegno del Sistema Teatro Torino
Il racconto dello stupro di Tarquinio ai danni di Lucrezia e di come il suicidio della vittima spinga il popolo
romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica. La storia di Shakespeare è uno dei più
alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna. A dare corpo e
voce alla vicenda due giovani attori cui è richiesto un lavoro fisico e verbale violento ed estenuante, dentro
una partitura sonora inquieta e multiforme. I corpi presentati nella loro crudezza ed evidenza appaiono
come imprigionati in una sorta di ring/tribunale, un universo circondato da microfoni, spiati da un ambiguo
narratore-voyeur. Un’illuminante analisi dei meccanismi che generano le violenze e le sopraffazioni nei
confronti delle donne.
spettacolo con scene di nudo, consigliato ad un pubblico adulto
14 dicembre 2013_ore 21
Compagnia Costanzo/Rustioni
LUCIDO
di Rafael Spregelburd | traduzione Valentina Cattaneo e Roberto Rustioni | regia Milena Costanzo e
Roberto Rustioni | con Milena Costanzo, Antonio Gargiulo, Maria Vittoria Scarlattei, Roberto Rustioni |
assistente alla regia Elisabetta Carosio | oggetti di scena e costumi Katiuscia Magliarisi | luci e fonica Luca
Pagliano | in collaborazione con Olinda e Fattore K | spettacolo vincitore Premio UBU 2011 nuovo testo
straniero
rassegna di teatro
Ambientata a Buenos Aires, è una commedia moderna piena di humour nero, dialoghi ingegnosi e
pirotecnici. Il gioco comico è continuamente rilanciato in modo brillante e sorprendente, mentre sotto
scorre un’anima tragica. Da bambina una sorella dona un rene al fratello agonizzante e questo, in seguito,
avrà un costo enorme. Dopo molti anni la sorella ritorna a reclamare ciò che è suo. La trattativa è da incubo
e la lucidità sporadica. Alla fine tutti dovremo trovare un ordine là dove non c’è. Realtà e sogno finiscono
per confondersi, precipitando in un sogno nel sogno e sui misteriosi incroci fra realtà e il sogno, fra
l'esistenza vera e i fantasmi della mente è sviluppata l'intera azione, che alterna degli stralunati spaccati di
vita domestica alle fibrillanti visioni oniriche di Luca, il giovane protagonista.
11 gennaio 2014_ore 21
Teatro Minimo
LA RIVINCITA
di Michele Santeramo, regia Leo Muscato, con (in o.a.) Michele Cipriani, Vittorio Continelli, Simonetta
Damato, Paola Fresa, Riccardo Lanzarone, Michele Sinisi | scene e costumi Federica Parolini | luci
Alessandro Verazzi | tecnico Nicola Cambione | assistente alla regia Antonella Papeo | in coproduzione con
Fondazione Pontedera Teatro, Bollenti Spiriti Regione Puglia, Comune di Andria
Al sud c’è anche l’inverno. A volte il tempo si guasta, e le persone non sono abituate. Vincenzo è un
lavoratore della terra. A seguito dell’utilizzo dei veleni che si usano in agricoltura, scopre di non poter
tenere fede alla promessa di dare un figlio a sua moglie. I veleni gli hanno causato una disfunzione dalla
quale può guarire soltanto sottoponendosi ad una cura molto costosa. Nel frattempo, il terreno che gli dà
da vivere viene espropriato perché ci passi una ferrovia. Senza guadagno e con la volontà di avere un figlio,
in fretta si ritrova impigliato in una rete di soldi in prestito, difficoltà, problemi, aumentati dalla presenza di
suo fratello che, pur affezionato, combina solo ulteriori guai. Una storia di terra e bisogni primari, nella
quale c’è poco spazio per il desiderio.
25 gennaio 2014_ore 21
Babilonia Teatri
PINOCCHIO
di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani | con Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli
e Luca Scotton | collaborazione artistica Stefano Masotti e Vincenzo Todesco | scene, costumi, luci e audio
Babilonia Teatri | un progetto di Babilonia Teatri e Gli Amici di Luca | collaborazione Operaestate Festival
Veneto
Uno spettacolo che parla della vita che si risveglia dal coma, portandone in scena i segni, le debolezze, la
forza, le durezze e i suoi protagonisti, con il loro dolore anche la loro inaspettata e liberatoria comicità. Il
lavoro è realizzato con gli “Amici di Luca”, compagnia teatrale costituita da persone uscite dal coma che si
auto rappresentano in scena. Fuori da ogni copione, Pinocchio si articola sul vissuto di questi attori-non
attori, guidati dalla voce fuori campo di Enrico Castellani, che, senza paure o falsi pudori, li stimola con
domande talvolta ironiche e magari poco riguardose. In filigrana ci sono Le avventure di Pinocchio di Carlo
Collodi emblema della trasformazione dolorosa che alla fine della prima parte del libro cade in uno strano
stato di coma, tra il grillo parlante, magari rappresentato dalla voce fuori campo, il paese dei balocchi e
Lucignolo.
rassegna di teatro
8 marzo 2014_ore 21
Campo Teatrale
INDOLORE
testo e regia César Brie | con Gabriele Ciavarra e Adalgisa Vavassori | musica Pietro Traldi | scenografia e
luci César Brie e Giancarlo Gentilucci
Due sposi entrano a casa dopo le nozze come nelle fiabe. La sposa attraversa la porta tra le braccia del
marito. Tutti gli oggetti sono incartati. Scartano tutto chiedendosi come sarà la loro vita insieme. La casa
che costruiscono è un ring di pugilato. Uno spazio chiuso in cui si alternano i combattimenti e le tregue di
un amore che il tempo, l'abitudine, le frustrazioni e l'incapacità di comunicare faranno diventare un luogo
di violenza. Il ring e i regolamenti del pugilato permettono due metafore: non è lecito colpirsi se il peso di
uno supera di sei chili il peso dell'altro mentre il quadrilatero è un luogo chiuso dal quale non si esce se non
sconfitti, feriti, o morti. Non è un testo di denuncia ma un poema amaro su quanto accade troppo spesso
dentro le mura domestiche, un tentativo di evocare nel pubblico quel lato oscuro in cui tutti trovano
qualcosa di sé.
abbonamento (6 spettacoli)
54 euro intero
biglietto
13 euro intero
10 euro ridotto (under 25, over 65 e possessori AgisCard)
INFO ABBONAMENTI (dal 16 ottobre al 14 novembre 2013):
botteghino del teatro TaTÀ - via Grazia Deledda snc, 74123 Taranto
mercoledì e venerdì ore 16 - 19 | giovedì ore 10 - 13
tel (+39) 099 4707948 - mob (+39) 366 3473430 | mail: [email protected] | web: www.teatrocrest.it
rassegna di teatro
PROGETTO | OSSIGENARSI A TARANTO
la nuova drammaturgia racconta Taranto
22 febbraio 2014_ore 21
Instabili Vaganti
L’EREMITA CONTEMPORANEO - MADE IN ILVA
regia Anna Dora Dorno | con Nicola Pianzola | voce e canti Anna Dora Dorno | musiche Anna Dora Dorno,
Daniele Bove, Alessandro Petrillo, Andrea Vanzo | oggetti di scena Nicoletta Casali | scene e disegno luci
Anna Dora Dorno | video Nicola Pianzola | con il sostegno di Spazio OFF di Trento
La composizione drammaturgica trae ispirazione dal diario di un operaio dell’Ilva di Taranto e dalle
testimonianze di alcuni operai, intervistati dalla compagnia che lavorano nella stessa fabbrica, l’acciaieria
più grande d’Europa, per incontrare i testi poetici di Luigi di Ruscio e Peter Shneider.
Isabella Mongelli
MY PERSONAL TARANTO
ideazione e regia Isabella Mongelli | con Isabella Mongelli e Davide Calvaresi | luci e cura dello spazio
Yesenia Trobbiani | suoni Alessandro Altavilla
In scena una donna/ragazza e un uomo/ragazzo, non hanno nomi, l’ambientazione è distopica, i colori
intermedi, tanto fumo, sedie di plastica e cose che volano. Una terza persona ogni tanto entra e ruba
qualcosa dalla scena. Taranto è un punto di vista di una persona anagraficamente appartenente alla città
ma che se ne distanzia, la guarda da fuori, la vive come un turista o uno straniero con carta di identità a
breve scadenza.
PROGETTO | LA MEMORIA CHE RESTA
la residenza teatrale Armamaxa “abita” per una settimana il TaTÀ, nell’ambito del Progetto Re|Mix, rete
una.net
dal 7 all’11 aprile 2014 seminario condotto da Enrico Messina e Micaela Sapienza
11 aprile 2014_ore 21
Armamaxa teatro
BRACCIANTI
di e con Enrico Messina e Micaela Sapienza | disegno Luci Francesco Collinelli | progetto e coordinamento
Enrico Messina, Giovanni Rinaldi, Federico Toni | liberamente ispirato a La memoria che resta. Vita
quotidiana, mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia di Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero. [I ed.
1981, n.e. Edizioni Aramirè, Lecce 2004]
Nello spazio vuoto del palcoscenico poche sedie e, sul fondo, un grande velo bianco dove sono proiettate
immagini che prendono vita dai gesti degli interpreti: volti, mani, stalle, strade, campi, vigne, povere stanze
dove il ritratto di Giuseppe Di Vittorio, l’uomo che fece della lotta contadina il proprio credo, affianca una
grande icona di Cristo. E la terra, quella terra che inghiotte e prosciuga le forze, torna nelle voci, nei
racconti, nelle parole dei testimoni di allora.