leggi - ITC Antonio Pacinotti

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leggi - ITC Antonio Pacinotti
Istituto Tecnico Commerciale Statale
“Antonio Pacinotti”
Via Benedetto Croce, 34 - Pisa tel: 050-23520 fax: 050-40848
www.itcpacinotti.pisa.it [email protected]
Prot.n. 3201/P4
Pisa,11.11.2013
IL FUMO ATTIVO E I DANNI
Informativa del DS quale mezzo di prevenzione e diritto per tutelare salute e sicurezza sul lavoro
Effetti del fumo attivo sulla salute
Il tabagismo è uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative che colpiscono l’apparato respiratorio e quello cardiovascolare.
La relazione tra fumo di tabacco e maggior frequenza di malattie non è più da documentare ma è
una delle poche cose certe della medicina.
L’assunzione costante e prolungata di tabacco è in grado di incidere sulla durata della vita media
oltre che sulla qualità della stessa: 20 sigarette al giorno riducono di circa 4-6 anni la vita media di
un giovane che inizia a fumare a 25 anni ovvero per ogni settimana di fumo si perde un giorno di
vita.
La gravità dei danni fisici dovuti all'esposizione (anche passiva) al fumo di tabacco, è direttamente
proporzionale all'entità complessiva del suo abuso, più precisamente sono determinanti l'età di
inizio, il numero di sigarette giornaliere, il numero di anni di fumo, l'inalazione più o meno
profonda del fumo.
...sul sistema bronco polmonare
Ognuno di noi ogni giorno inspira ed espira 15-20 volte al minuto e cioè 21.000-28.000 volte in un
giorno, pari a circa 7,5-10 milioni di volte in un anno e a oltre mezzo miliardo di volte nella vita.
E’ quindi inevitabile che l’integrità dell'apparato ventilo-respiratorio possa venire attaccata da
eventuali fattori nocivi presenti nell’aria che si respira.
In ogni boccata di fumo sono contenute almeno 1015 (10 seguito da 15 zeri, numero
impronunciabile) di sostanze ossidanti e irritanti che sono i principali responsabili:
• della bronchite acuta e, alla lunga, di bronchite cronica (presenza di tosse ed escreato per
almeno tre mesi all'anno per 2 anni consecutivi) ed enfisema (abnorme allargamento degli
alveoli con distruzione delle loro pareti);
• della aumentata incidenza e gravità di episodi asmatici ed infezioni respiratorie ricorrenti.
Gli idrocarburi policiclici aromatici contenuti nel “catrame” e il Polonio 210 sono invece i
principali responsabili dello sviluppo dei tumori polmonari.
Il 50% dei fumatori muore a causa dei danni procurati dal fumo, 1/4 nella fascia d'età compresa tra i
35 e 65 anni e un altro quarto del totale in età più avanzata.
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Migliaia di morti per cancro sono dovute al fumo di tabacco: infatti nel tabagista il carcinoma
polmonare ha una frequenza di 20 volte superiore che non tra i non fumatori e circa il 90% di tutte
le patologie cancerose polmonari riguarda i fumatori di sigarette.
Le probabilità di ammalarsi di questa patologia aumentano di 10/15 volte fumando 20 sigarette al
giorno e di 5 volte già con 10 sigarette. Il rischio in definitiva aumenta in rapporto ad un consumo
maggiore.
Le sostanze dannose responsabili dei danni all’apparato circolatorio sono soprattutto l'OSSIDO DI
CARBONIO e la NICOTINA. L’ossido di carbonio riduce la quantità di ossigeno disponibile per
l’organismo: cuore, cervello, muscoli, etc. ricevono meno ossigeno.
Insieme alla nicotina, l’ossido di carbonio accelera la formazione delle placche aterosclerotiche nei
vasi sanguigni, elevando il rischio di INFARTO DEL MIOCARDIO e ICTUS.
Il fumo è la causa principale di malattie coronariche in uomini e donne e si associa al:
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30% delle morti causate da malattie coronariche.
Aumentato rischio di morte improvvisa.
Aumentata mortalità perioperatoria in pazienti con by pass coronarico.
Aumentato rischio di morte per aneurisma addominale aterosclerotico.
Aumentato rischio di vasculopatia periferica aterosclerotica
Azione sinergica con ipertensione ed ipercolesterolemia con forte aumento del rischio di
coronaropatia e infarto.
Aumentato rischio di malattie cerebrovascolari.
Aumentato rischio di sviluppare emorragie cerebrali in donne che usano contraccettivi orali.
Il fumo di sigaretta facilita non solo l'arteriosclerosi delle coronarie, ma di tutte le arterie.
Questo provoca specialmente nei fumatori numerose malattie.
...sull'apparato digerente
Il fumo può causare gastrite favorendo l'accumulo di secrezioni acide e provocando bruciore di
stomaco, creando così le condizioni favorevoli per lo sviluppo di un'ulcera.
...sul cavo orale e sull'estetica
Diminuisce le difese immunitarie nei confronti della placca batterica, determina un ingiallimento
della dentina, aumenta il rischio di gengiviti, promuove l'insorgenza del cancro della bocca,
accelera l'invecchiamento della pelle etc.
...su altri organi
Il fumo aumenta il rischio di cancro della vescica, del fegato, della laringe, dell’esofago, del
pancreas.
Il fumo è inoltre un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione di un precoce danno renale
diabetico (albuminuria) e per il peggioramento della retinopatia nei giovani soggetti diabetici.
...sulla fertilità e sulla donna in gravidanza
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Il fumo influisce negativamente sull’apparato riproduttivo, sia femminile che maschile. Inoltre
nell’uomo è un importante fattore di disfunzione erettile.
Le fumatrici presentano un rischio due volte più grande di gravidanze extrauterine; sono
maggiormente esposte alla dismenorrea, al cancro del collo dell'utero ed entrano in menopausa due
anni prima; l'osteoporosi è più precoce.
Anche il feto è esposto ad una serie di rischi importanti e l'aborto spontaneo è più frequente. Il
monossido di carbonio e la nicotina provocano un aumento della frequenza cardiaca, dei parti
prematuri, delle nascite di bambini ipotrofici con un peso ridotto di circa 200 gr. ed un incremento
dei decessi perinatali.
Tra le fumatrici che assumono contraccettivi orali, il rischio di crisi cardiache, ictus, flebotrombosi
ed embolie è più elevato, particolarmente dopo i 40 anni.
...sui piccoli
Per i bambini, il fumo passivo costituisce una minaccia particolarmente grave, i loro organi non
ancora maturi sono più vulnerabili di quelli degli adulti.
I bambini piccoli assorbono anche una maggiore quantità di sostanze nocive attraverso l’aria perché
respirano all’incirca due o tre volte più frequentemente che i soggetti più grandi.
L'esposizione dei bambini al fumo passivo aumenta il rischio di “morte in culla”. Il rischio è
proporzionale al consumo di sigarette fumate dalla madre, e con ulteriore rischio aggiuntivo se
anche il padre è fumatore.
Le fumatrici che allattano fanno assumere nicotina ai figli.
Bambini piccoli esposti al fumo passivo soffrono con maggiore frequenza, di tosse e catarro e più in
generale di malattie delle vie respiratorie, come bronchiti e polmoniti . Inoltre anche il rischio di
contrarre malattie dell'orecchio come l'otite media è superiore del 40% circa rispetto alla media.
Il rischio che un bambino contragga l’asma è circa il doppio se esposto al fumo di tabacco in casa,
in particolare se è la madre che fuma
quindi...
non fumando, i Genitori riducono significativamente per il loro bambino il
rischio di:
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“morte in culla”;
infezioni del tratto respiratorio, come bronchiti e broncopolmoniti;
infiammazione bronchiale ed episodi di asma;
otiti.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Angela Gadducci
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