In vivo toxicity and antitumor activity of mangosteen

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In vivo toxicity and antitumor activity of mangosteen
In vivo toxicity and antitumor activity of mangosteen
extract.
Kosem N, Ichikawa K, Utsumi H, Moongkarndi P.
J Nat Med. 2012 May 24. [Epub ahead of print]
PMID: 22622784 [PubMed - as supplied by publisher]
Il mangostano (Garcinia mangostana) è stato ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale
della Thailandia per il trattamento di vari disturbi, in particolare le malattie dell’apparato digerente e
le infezioni.
Molti rapporti indicano l’efficacia antiproliferativa di estratti grezzi e dei componenti attivi del
mangostano contro molte linee cellulari tumorali. Pertanto, lo studio che si riporta, si propone di
dimostrare in vivo l’attività antitumorale del mangostano.
E’ stato utilizzato in questo studio l’estratto metanolico a crudo (CME) del pericarpo del mangostano
contenente il 25,19% di α-mangostina come xanthone attivo . L’inibizione della proliferazione delle
cellule tumorali di CME è stata preliminarmente valutate contro la linea cellulare murina di cancro
del colon NL-17 con un valore IC(50) di 17 e 84 pg / ml basato su saggi WST-1 e LDH,
rispettivamente.
La dose di sicurezza per l’applicazione degli animali è stata valutata mediante studi di tossicità in
vivo usando femmine BALB/c .
Ha mostrato un valore di tossicità acuta LD(50) approssimativa della dose letale a 1.000 mg / kg,
mentre la dose adatta per lo studio a breve termine deve essere ≤ 200 mg / kg. La dose efficace di
attività antitumorale di CME è risultata essere tra 100 e 200 mg/kg, con una riduzione delle
dimensioni del tumore del 50-70%. La colorazione istologica ha chiaramente illustrato un
decremento della densità delle cellule tumorali nel cuscinetto plantare in un modo dipendente dalla
dose. Il tempo di sopravvivenza mediano e la durata della vita è stato significativamente aumentato
nei topi affetti da tumore con il trattamento CME.
Questo studio suggerisce che CME (estratti del mangostano a crudo) possiede una potente attività
antitumorale. Pertanto, vale la pena di intraprendere ulteriori studi per identificare composti attivi e
ottenere una maggiore comprensione del loro meccanismo, al fine di acquisire nuovi farmaci
antitumorali efficaci.
Siamo ancora lontani tuttavia dalla certezza che il mangostano possa essere dichiarato in maniera
sicura un agente antitumorale, tuttavia questo tipo di studi fanno ben sperare che l’attività
antiossidante che il mangostano ha nei confronti delle linee cellulari danneggiate sia utile per un
riequilibrio fisiologico.