parc studio - Forum Astese

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massimo burroni
architetto
La candidatura Unesco dei territori Langhe-Roero-Monferrato costituisce
un’occasione unica ed irripetibile per la riscoperta di questa ampissima area. Le
azioni proposte si riferiscono a progetti di forte riconoscibilità e di immediata
percezione e costituiscono il riferimento per tutti gli operatori che si occupano di
turismo, scoperta e valorizzazione di questo territorio, svolgendo un fondamentale
ruolo di dialogo e raccordo tra gli enti e le comunità locali.
Le proposte pongono l’attenzione al recupero ed alla salvaguardia del
patrimonio edilizio esistente, sia di natura pubblica che privata, mediante
interventi di riqualificazione ambientale e di valorizzazione di ambiti ad ampia
visibilità secondo un principio fondante della Convenzione Europea del
Paesaggio: “il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale, sul piano
culturale, ecologico, ambientale e sociale e costituisce una risorsa favorevole
all’attività economica; il paesaggio rappresenta un elemento chiave del
benessere individuale e sociale e la sua salvaguardia, gestione e pianificazione
comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo; il paesaggio è, in ogni
luogo, un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni”.
I muri dei paesi
I muri hanno assunto nella storia e nelle vicende dei popoli una varietà di
funzioni, mutate spesso nel tempo, assumendo significati anche contrapposti
quando vissuti da differenti generazioni o etnie. Proprio su questi principi si è
fondata l’idea progettuale (rif. “I muri e i territori del vino” - Concorso bandito dalla
Provincia di Asti)... il nostro riferimento… il fil rouge unificante, guida costante e
continua dell’evoluzione del progetto... così come l’analisi del territorio agricolo,
delle sue coltivazioni, delle essenze naturali e spontanee, ma anche delle
consuetudini, della vita delle comunità locali, delle rappresentazioni che hanno
costituito un’indispensabile ed importante orientamento per la dinamica
progettuale.
I muri diventano protagonisti, vettori di cultura, guida turistica locale ed
enogastronomica. Si animano, acquistano identità e assumono un significato per
la comunità locale. Diventano luoghi vivi, attraggono interessi e partecipazione.
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corso dante,59 - 14100 asti (I)
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Diventano portatori di informazioni in rete (codici QR).
Gli strumenti per “usare” i muri nascono dall’osservazione dei semplici elementi
d’arredo presenti abitualmente nelle piazze, sui sagrati, nelle vie, sui balconi.
Sedute, luci, vasi di fiori, contenitori di verde o librerie, bacheche. Questi elementi
che sono pensati per essere utilizzati in varie situazioni e versatilmente impiegati
dalle comunità locali in funzione dell’orientamento, delle visuali, della presenza di
punti panoramici o semplicemente per seguire una competizione su strada o per
abbellire un angolo privo di pregio ambientale.
Con la partecipazione della comunità locale si vuole imprimere un significativo
contributo alla comunicazione ed alla creatività, condiviso ed attutato dagli
abitanti dei paesi che potranno utilizzare le grandi superfici murarie con bassi costi
di intervento, per diffondere con messaggi e slogan le manifestazioni o le
ricorrenze, le feste locali o semplicemente l’anima collettiva, usufruendo di una
porzione di muro individuata dal progetto con particolari caratteristiche
materiche, connotata come “BRANI DI MURO”.
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I manufatti incoerenti
“L’Italia consuma più di quanto il proprio suolo agricolo è in grado di produrre. Il
nostro Paese ha infatti un deficit di suolo agricolo di quasi 49 milioni di ettari e
riesce a coprire poco più dei consumi di tre italiani su quattro. La prima causa di
questa perdita è la cementificazione”.
Da questa significativa considerazione emerge in maniera forte l’esigenza di
svolgere azioni mirate al recupero ed alla riqualificazione dei manufatti/ambiti
presenti nei territori agricoli Tali interventi oltre a creare una valorizzazione
patrimoniale possono diventare “vettori” di divulgazione e di commercializzazione
delle varie tipicità dei luoghi.
I territori agricoli sono disseminati di strutture incoerenti, fatiscenti o non più
utilizzate per scopi agricoli. Per questo motivo diventa indispensabile offrire
l’opportunità di intervenire in maniera mirata con strumenti operativi snelli e di
facile applicazione.
La concertazione urbanistica, pratica ormai consueta in molti paesi europei,
può rappresentare un valido strumento di pianificazione mediante il quale si
possono raggiungere rapidamente le finalità indicate.
Mediante tale strumento i Comuni possono offrire agli operatori/privati, agendo
sugli strumenti urbanistici (piani regolatori), condizioni che favoriscono le
trasformazioni ed i recuperi ad esempio con l’abbattimento totale o parziale degli
oneri urbanizzativi, con la possibilità di modificare le destinazioni d’uso per gli scopi
prefissati, con l’incremento della dotazione di infrastrutture pubbliche a servizio
delle aree, con l’incentivazione alla realizzazione dei progetti mediante
campagne mirate alla diffusione dei prodotti locali nei luoghi oggetto di
intervento ecc.
Attraverso la riqualificazione ambientale si può intervenire in un processo anche
di natura produttiva e commerciale. Molto spesso, infatti, le strutture in disuso
appartengono ad ambiti interessati da colture - lavorazioni - produzioni agricole
per cui con il riutilizzo di tali contenitori si effettua una notevole operazione di
marketing sul territorio (ad esempio per la vendita e il commercio prodotti, per la
ristorazione con prodotti del territorio, riscoperta delle tipicità ,per la valorizzazione
dei sentieri agricoli, per esperienze didattiche delle colture e riscoperta della
“vita” contadina).
Tale operazione è già avvenuta in alcune parti interessate dai territori Unesco: in
maniera diffusa nelle Langhe, mentre nel Monferrato e nel Roero il processo
appare di più difficile avvio.
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Indirizzare le trasformazioni con l’utilizzo della pianificazione territoriale
mediante agevolazioni concertate rappresenta una importante “leva” in grado
di fare decollare questo tipo di iniziativa proprio perché incidente sull’aspetto
economico del processo di riqualificazione.
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