Cooling dies with liquid nitrogen Raffreddare le matrici con l`azoto
Transcript
Cooling dies with liquid nitrogen Raffreddare le matrici con l`azoto
technologies Cooling dies with liquid nitrogen Raffreddare le matrici con l'azoto liquido Massimo Bertoletti, [email protected] Leonardo Galli, [email protected] - Giampiero Valenti, [email protected] For more than 25 years there has been discussion about the use of nitrogen in the aluminium extrusion process. With this article we wish to add our contribution to back a technology with enormous potential for the extrusion process. Currently the majority of extruders use gaseous nitrogen, essentially due to its ease of use in this state, while the use of liquid nitrogen at very low temperatures seems to be more complex. Nitrogen has two unusual properties: it is an inert gas and it is liquid at very low temperatures, therefore with the capacity to yield an enormous amount of frigories. Taking advantage of just the inertizing property in an extrusion process is a restrictive and expensive choice. The costs related to system set-up, its maintenance and nitrogen consumption are not easily amortized, and the only real advantage is to obtain profiles with a glossier surface given that aluminium devours large amounts of oxygen during the extrusion process. The elimination of oxygen produces a reduction of surface oxides which cause the low lustre of extruded products. Taking advantage of the cooling property of liquid nitrogen is absolutely the best possible solution, because in this way the productivity of dies can be improved by several percentage points. Moreover, the correct management of the temperature of the dies working surfaces prevents surface defects caused by The Incal system with N5Nitrogen increases extrusion productivity Il sistema Incal integrato con N5Nitrogen aumenta la produttività nell'estrusione overheating. In addition to these advantages better surface quality is added anyway thanks to the inertizing effect. How to make the most of liquid nitrogen properties In simple terms, the heat developed during the transformation of a billet into a profile is a function of the speed of extrusion. The temperature of each alloy must be kept within an established range during the extrusion process; going out of these limits and in particular exceeding the maximum temperature results in an increase of surface defects and lack of metallurgical homogeneity of the extruded piece. Da più di 25 anni c'è un'aperta discussione sull'utilizzo dell'azoto nel processo di estrusione dell'alluminio. Con questo articolo vogliamo portare un contributo per favorire l'utilizzo di una tecnologia con enormi potenzialità per il processo di estrusione. Attualmente la maggioranza degli estrusori utilizza azoto in forma gassosa, mentre l'uso di azoto in forma liquida a bassissime temperature è apparentemente più complesso. L'azoto ha di per sé due proprietà peculiari: l'essere un gas inerte ed essere sottoforma liquida a bassissime temperature, quindi con la possibilità di cedere una enorme quantità di frigorie. Uti- lizzare, nell'estrusione, solo la caratteristica inertizzante è una scelta limitativa e costosa. Il costo iniziale dell'impianto, la sua manutenzione e il consumo di azoto vengono difficilmente ammortizzati, e l'unico vantaggio reale è quello di ottenere profili con una superficie più lucida, in quanto, essendo l'alluminio durante l'estrusione un grande divoratore di ossigeno, eliminare l'ossigeno significa ridurre gli ossidi superficiali causa della bassa lucentezza degli estrusi. Utilizzare la proprietà refrigerante dell'azoto liquido è la miglior soluzione possibile, perché in questo modo abbiamo la possibilità di aumentare la produttività delle matrici di parecchi punti percentuali. Inoltre, un corretto controllo della temperatura dei piani di lavoro delle matrici, impedisce la formazione dei difetti superficiali causati da surriscaldamento. A questi vantaggi si aggiunge quello della miglior qualità superficiale, dovuto all'effetto inertizzante, come conseguenza naturale della coda del processo e a costo zero. Come sfruttare al meglio le proprietà dell'azoto liquido Il calore sviluppato durante la trasformazione da billetta a profilo, semplificando, è funzione della velocità di estrusione. Ogni lega, durante il processo di estrusione, deve mantenere la temperatura di lavoro entro limiti stabiliti; uscire da questi limiti e in particolare superare la massima temperatura significa 1 2009 alluminio e leghe 103 Having proper control of the temperature of the working surfaces means being able to increase the extrusion speed until reaching the correct extrusion temperature. In diagram below the process just described is presented. Fig. A - extrusion without nitrogen at normal speed. Fig. B - extrusion without nitrogen at higher speed. Fig. C - extrusion with liquid nitrogen at higher speed. The Incal system manages the fundamental parameters: temperature and pressure The temperature and pressure of liquid nitrogen are fundamental parameters during its injection in the die unit; the correct management of these parameters is the starting point to achieve improved productivity and quality. The Messer Group Incal system was designed to guarantee maximum temperature and pressure stability which is critical for the perfect operation of the entire cooling system. The liquid nitrogen contained in the cryogenic tank outside the plant transits through pipes that even if well insulated or placed in vacuum environments yields some frigories in the process and arrives at the die unit with a temperature not perfectly suitable for the proper cooling of the die's working surfaces. The Messer Group therefore developed a system, Incal, to further cool the liquid nitrogen just before the press through a suitable isolated container called 'subcooler' which guarantees the right temperature of the nitrogen for the extrusion process (see the figure of next page). Subdie and die cooling lines with new criteria A well designed cooling line is very important as the lines are useful for two objectives: the first is to transmit frigories to lower the temperature of the running surfaces, the second is to uniformly distribute the frigories to all the die openings, thus enabling equal extrusion speed from all the openings. In the last figure the design of a cooling line is represented. The element that stands out is that this cooling line is not symmetrical and has different dimensions in contrast with those designed to be used with gaseous nitrogen. The inclusion of subdie and die cooling lines for the management of liquid nitrogen requires new knowledge both from the die and the adjustment tool manufacturers. This knowledge, developed by Messer laboratories and improved during real extrusion applications with the collaboration of die and adjustment tools manufacturers, is the state of the art of the know-how currently available. The Messer technicians are able to provide the necessary know-how to the die adjustment unit of the company, thus providing the client full autonomy in the cooling line adjustment process. In recent months research have been conducted to develop cooling lines for different types of alloys and cooling lines able to cool surfaces of the die particularly stressed by high temperatures. Other internal cooling lines for mandrels are also being developed, in particular for hard alloys with low extrudability features. Precise regulation of liquid nitrogen is critical for a quality process Managing the liquid nitrogen with 104 ALUMINIUM AND ITS ALLOYS 1 2009 aumentare i difetti superficiali e la disomogeneità metallurgica dell'estruso. Controllare la temperatura dei piani di lavoro significa poter aumentare le velocità di estrusione fino a raggiungere la corretta temperatura. Nello schema a fondo pagina è evidenziato il processo appena descritto. Fig. A - estrusione senza azoto a velocità normale. Fig. B - estrusione senza azoto a maggiore velocità. Fig. C - estrusione con azoto liquido a maggiore velocità. Il sistema Incal gestisce i parametri fondamentali: temperatura e pressione La temperatura e la pressione dell'azoto liquido sono parametri fondamentali durante il suo inserimento nel pacco matrice; la gestione corretta di questi parametri è il punto di partenza per ottenere aumenti di produttività e qualità. Il sistema Incal di Messer Group è stato progettato per garantire la massima stabilità di questi parametri, necessari al perfetto funzionamento di tutto il sistema di raffreddamento. L'azoto liquido contenuto nel serbatoio criogenico esterno allo stabilimento cede comunque delle frigorie ed al suo arrivo al pacco matrice ha una temperatura non perfettamente idonea all'ottenimento di un corretto raffreddamento dei piani di lavoro della matrice. Messer Group ha adottato un sistema di ulteriore raffreddamento dell'azoto liquido, Incal, che avviene a bordo pressa tramite un opportuno contenitore isolato, definito 'subcooler', che garantisce di ottenere una temperatura dell'azoto in grado di soddisfare tutte le necessità (vedi schema nella pagina seguente). Canalizzazione di sottomatrici e matrici con nuovi criteri Una canalizzazione progettata correttamente è molto importante, in quanto i canali servono per due obiettivi: il primo è quello di trasmettere le frigorie per diminuire la temperatura dei piani di scorrimento, il secondo è quello di distribuire uniformemente le frigorie cedute a tutte le luci della matrice, così da permettere una uguale velocità di estrusione per tutte le luci. Nella figura a pag.106 è rappresentato un disegno di canalizzazione. L'elemento che balza all'occhio è che questa canalizzazione non è simmetrica e ha dimensioni diverse a differenza di quelle progettate per l'utilizzo dell'azoto gassoso. L'introduzione delle canalizzazioni delle sottomatrici e delle matrici per la gestione dell'azoto liquido necessita, sia da parte del costruttore di matrici che del correttore, di nuove conoscenze. Queste conoscenze, nate nei laboratori Messer e migliorate nelle applicazioni concrete in estrusione, sono lo stato dell'arte del know-how attualmente disponibile. I tecnici di Messer, insieme ai costruttori di matrici, sono in grado di dare il know-how necessario al reparto correzione matrici dell'azienda, così da permettere la piena autonomia del cliente nella messa a punto delle canalizzazioni. In questi mesi si stanno effettuando prove e ricerche per mettere a punto canalizzazioni per differenti tipologie di leghe e canalizzazioni in grado di raffreddare zone particolarmente sollecitate da temperature elevate nei piani di scorrimento. Si stanno inoltre studiando e provando canalizzazioni interne per i mandrini, in particolare per leghe dure a bassa estrudibilità. Una regolazione precisa dell'azoto liquido è fondamentale per la qualità del processo Gestire la regolazione dell'azoto liquido con valvole criogeniche di tipo 'on-off', oltre ad un consumo superiore di azoto, può produrre difetti superficiali e l'impossibilità di utilizzare l'azoto liquido per profili con rapporti di forma criti- technologies cryogenic 'on-off' valves, besides resulting in greater nitrogen consumption, can produce surface defects and the impossibility of using liquid nitrogen when processing profiles with critical form ratios. To avoid these problems the solution is the use of a pneumatic cryogenic valve able to manage the flow of liquid nitrogen with precision. The choice of the cryogenic valve was made by Messer Group taking into account the reliability and the flow adjustment speed. The proper management of the nitrogen capacity takes on particular importance given that different regulations are necessary according to the design of the profile, the die, the alloy, the speed, the mechanical characteristics to be obtained, the temperatures, the pressures and other useful parameters for successful management of the process. Additionally, a pneumatic cryogenic valve rationalizes nitrogen consumption with significant cost savings in the management of the process. Automatic feeding lance to increase productivity and safety With the aim of minimizing wasted time and to guarantee higher safety levels, an automatic feeding system synchronized with the press movements was designed. The system is able to work at the very low temperatures (down to -195 °C) of liquid nitrogen without blocks or interruptions and is also able to guarantee a perfect seal between the nitrogen feeding lance and the die unit. Reproducibility and continuous improvement of the process: real and easy to use With the integration of Incal and N5Nitrogen technology the use of liquid nitrogen for the cooling of extrusion dies becomes real and is able to increase productivity and quality beyond any expectation. The know-how created by the integration of the two technologies is characterized by its great ease of use and the certainty about the continuous improvement of the process. The most important parameter to configure is the profile output temperature, minimum and maximum, and the relative tolerances. During the extrusion of the first billets the parameters to be configured are the extrusion speed, even variable during the processing of the billet itself, and the flow of nitrogen inside the die which allows the control of the profile output temperature, maintaining it within the pre-established range. During the extrusion of the first and the second billets all parameters for the system PLC are saved which will be used for the ongoing and subsequent extrusions. During the extrusion the operator must only monitor the process through the instruments installed on the N5Nitrogen dashboard. N5Nitrogen also has a 'black box' which records the data of each billet, hundreds of data and graphics, guaranteeing in this way perfect traceability and providing the possibility to study and analyse the process for better comprehension of the most critical points and to propose improvements to the process. The results Increase of speed and productivity The extrusion speed can be increased from 10% to more than 50%; the following are some examples with different alloys. Profile 1 opening, open, alloy 2011, weight 8050 gr/m - speed increase 100%. Profile 2 openings, open, alloy 6026, weight 4610 gr/m - speed increase 80%. Profile 2 openings, open, alloy 6082, weight 3780 gr/m - speed increase 20%. Profile 1 opening, closed, alloy 7020, weight 8430 gr/m - speed increase 25%. Profile 4 openings, alloy 6060, ci. Per evitare questi problemi la soluzione è l'utilizzo di una valvola criogenica pneumatica che riesca a gestire con precisione il flusso di azoto liquido. La scelta della valvola criogenica è stata effettuata da Messer Group tenendo conto dell'affidabilità e della velocità di regolazione. La corretta gestione della portata di azoto assume una grande importanza in quanto sono necessarie differenti regolazioni in funzione del disegno del profilo, della matrice, della lega, della velocità, delle caratteristiche meccaniche da raggiungere, delle temperature, delle pressioni e di altri parametri utili alla corretta gestione del processo. Inoltre l'utilizzo della valvola criogenica pneumatica determina una razionalizzazione nei consumi di azoto con importanti risparmi nei costi gestionali. Lancia di alimentazione automatica per aumentare produttività e sicurezza Per ridurre al massimo le possibili perdite di tempo e garantire i maggiori livelli di sicurezza, è stato progettato un sistema di alimentazione automatico sincronizzato con i movimenti della pressa in grado di poter lavorare alle bassissime temperature dell'azoto liquido (fino a -195 °C) senza blocchi ed interruzioni, tale da poter garantire una perfetta tenuta tra la lancia di immissione azoto ed il pacco matrici. stare è la temperatura, minima e massima, di uscita del profilo e le relative tolleranze. Durante l'estrusione delle prime billette i parametri da impostare sono velocità di estrusione, anche variabile durante la stessa billetta, e flusso di azoto all'interno della matrice, parametro che permette di controllare la temperatura di uscita del profilo, mantenendola all'interno dei limiti prestabiliti. Durante l'estrusione della prima e della seconda billetta vengono impostati e salvati tutti i parametri dei PLC dell'impianto, parametri che verranno utilizzati durante l'estrusione e nelle estrusioni successive. Durante l'estrusione l'operatore deve solo controllare il processo con gli strumenti offerti dal cruscotto di N5Nitrogen. N5Nitrogen possiede anche la 'scatola nera', consistente nell'archiviazione, per ogni billetta, di centinaia di dati e grafici, così da poter garantire una perfetta rintracciabilità e possibilità di studio e analisi per comprendere i punti più critici e proporre miglioramenti al processo. I risultati Aumento di velocità e produttività La velocità di estrusione può essere aumentata dal 10% a oltre il 50%; qui sotto riportiamo alcuni esempi con differenti leghe. Profilo 1 luce, aperto, lega 2011, peso 8050 gr/m - incremento di Riproducibilità e miglioramento continuo del processo: una realtà di facile utilizzo Con l'integrazione della tecnologia Incal e N5Nitrogen, l'utilizzo dell'azoto liquido per il raffreddamento delle matrici di estrusione diventa una realtà in grado di incrementare produttività e qualità. Il know-how prodotto dall'integrazione delle tecnologie citate è la grande semplicità di utilizzo e la certezza di un continuo miglioramento del processo. Il parametro principale da impo- 1 2009 alluminio e leghe 105 weight 720 gr/m - speed increase 25%. Profile 2 openings, alloy 6060, weight 870 gr/m - speed increase 20%. Profile 2 openings, alloy 6060, weight 858 gr/m - speed increase 12%. The overall increase in productivity verified at the location of one of our clients after 8 months of production was calculated to be greater than 20%. Example: 6000 tonnes/year, 20% of 6000 = 1200 tonnes/year of greater production. Decreased waste due to surface defects The entirety of surface defects caused by overheating of the work surface is eliminated, considering: -25%, waste determined by overheating and 6%, total of the waste excluding technical waste. Example: 6000 tonnes/year, 6% of 6000 = 360 - 25% of 360 = 90 tonnes/year of greater production. Longer productions with decreased die changes The data verified at our disposition for this type of test refer to alloy 2011 and 7020. For the alloy 2011 the number of consecutive billets without the appearance of surface defects and with the increments of speed reported in point 1 is from 4 to 8 times greater. For alloy 7020 the number of consecutive billets after which the mandrel cracked was equal to 6-7 billets. With the Incal and N5nitrogen system there were more than 20 billets without cracking of the mandrel and with increments of speeds greater than 20%. Liquid nitrogen consumption The consumption obviously depends on the hours of use of the Incal system and all the other parameters of the process, such as the type of alloy used, type of profile produced, etc., but our experience and the numerous installations conducted across Europe have led us to calculate 106 some general data that can contain all the different production types: average nitrogen capacity: approximately 50/70 kg/h; average consumption: 100,000 kg/year per shift per press. Future objectives Since the beginning of the collaboration between the Messer Group technicians and A.t.i.e. Uno Informatica with different clients, die manufacturers, production technicians, and adjustment tool manufacturers, the results have been extremely positive and the future is expected to be very rosy and rich with great prospects. With the engineering and the circulation of this technology advances in extrusion will be extremely interesting and we think that increases in productivity greater than 20% will be easily reached. Our R&D certainly does not stop at today's results and in the coming years we have much more work to do together. The first was the signing of a technological collaboration agreement of between A.t.i.e. Uno Informatica and Messer Group; other studies are and will be dedicated, for example, to the canalization of the mandrels, the minimisation of the defects caused by different temperatures on the profile, to the continuous improvement of the stability of the process. The main reason for the successes, those already reached and those in the future, is being able to create an efficient team, where everyone is able to make their own different skills available to the others for the attainment of the established objectives. ALUMINIUM AND ITS ALLOYS 1 2009 velocità 100%. Profilo 2 luci, aperto, lega 6026, peso 4610 gr/m - incremento di velocità 80%. Profilo 2 luci, aperto, lega 6082, peso 3780 gr/m - incremento di velocità 20%. Profilo 1 luce, chiuso, lega 7020, peso 8430 gr/m - incremento di velocità 25%. Profilo 4 luci, lega 6060, peso 720 gr/m - incremento di velocità 25%. Profilo 2 luci, lega 6060, peso 870 gr/m - incremento di velocità 20%. Profilo 2 luci, lega 6060, peso 858 gr/m - incremento di velocità 12%. L'aumento di produttività complessiva verificata presso un nostro cliente dopo 8 mesi di produzione è stata calcolata maggiore del 20%. Es: 6000 ton anno, 20% di 6000 = 1200 ton anno di maggiore produzione. Diminuzione scarti per difetti superficiali La totalità dei difetti superficiali causati dal surriscaldamento dei piani di lavoro viene eliminata, considerando: -25%, scarto determinato dal surriscaldamento e -6%, totale degli scarti escluso lo scarto tecnico. Es: 6000 ton anno, 6% di 6000 = 360 - 25% di 360 = 90 t anno di maggiore produzione. Produzioni più lunghe con diminuzione dei cambi matrici I dati verificati a nostra disposizione per questo tipo di test sono riferiti alla lega 2011 e 7020. Per la lega 2011 il numero di billette consecutive senza inizio di comparsa di difetti superficiali e con gli incrementi di velocità riferiti al punto 1 è da 4 a 8 volte superiore. Per la lega 7020 il numero di billette consecutive dopo le quali il mandrino cedeva era pari a 6-7 billette. Con il sistema Incal e N5nitrogen si sono superate le 20 billette senza cedimenti del mandrino e con incrementi di velocità superiori al 20%. Consumi di azoto liquido Sono ovviamente variabili in funzione delle ore di utilizzo del sistema Incal e di tutti gli altri parametri del processo, quali tipologia della lega utilizzata, tipologia del profilo prodotto, etc., ma la nostra esperienza e le numerose installazioni effettuate in tutta Europa, ci hanno portato a calcolare alcuni dati di massima che possono racchiudere tutte le diverse tipologie produttive: portata media di azoto: circa 50/70 kg/h; consumo medio: 100.000 kg/anno per turno per pressa. Obiettivi futuri Dall'inizio della collaborazione tra i tecnici di Messer Group e A.t.i.e. Uno Informatica con vari clienti, costruttori di matrici, tecnici della produzione, correttori, i risultati sono stati estremamente positivi e, vista la grande potenzialità di questa tecnologia, il futuro si preannuncia assai roseo e ricco di grandi prospettive. Con l'ingegnerizzazione e la diffusione di questa tecnologia riteniamo di poter raggiungere agevolmente aumenti di produttività superiori al 20%. La nostra ricerca e sviluppo non si ferma certo ai risultati odierni e per i prossimi anni abbiamo molti altri passi da compiere insieme. Il primo è stata la firma di un accordo di collaborazione tecnologica tra A.t.i.e. Uno Informatica e Messer Group; altri studi sono e saranno dedicati, per esempio, alla canalizzazione dei mandrini, alla minimizzazione dei difetti causati da differenti temperature sul profilo, al continuo miglioramento della stabilità del processo. Riteniamo che il motivo principale dei successi, già raggiunti e futuri, sia quello di essere stati capaci di costruire un team efficiente, dove ognuno è in grado di mettere a disposizione degli altri le proprie differenti competenze per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.