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Contributi per la costruzione
di un percorso di
comunicazione e movimento
Biennio di scuola media superiore
Bruna Larentis, Roberto Setti
e Maria Sottoriva
© by Provincia Autonoma di Trento - IPRASE del Trentino
Tutti i diritti riservati
Prima pubblicazione aprile 2004
Stampa: Centro Duplicazioni Provincia Autonoma di Trento
Contributi per la costruzione di un percorso
di comunicazione e movimento
Biennio di scuola media superiore
p. 43; cm 24
ISBN 88-86602-94-4
Fotografie tratte dall’archivio del Liceo Rosmini, Rovereto
Alunni: Anna, Giulia, Massimo, Gianni, Roberta, Elisa, Francesca, Gisella
INDICE
Introduzione
7
Premessa
9
Percorsi operativi
13
Primo percorso operativo
17
Secondo percorso operativo
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Terzo percorso operativo
29
Quarto percorso operativo
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Schede
39
Bibliografia
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COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Introduzione
Il presente lavoro costituisce la sintesi delle lezioni effettuate nell’anno scolastico
2002-2003 per lo svolgimento della materia opzionale Comunicazione e Movimento.
Abbiamo ritenuto importante esporre per iscritto ciò che è stato fatto poiché per
noi tale esperienza costituisce una novità positiva per i seguenti motivi:
1. è stata inserita fra le materie curriculari, con scansione annuale e valutazione
finale, una disciplina “nuova” come Comunicazione e Movimento che dà risalto al corpo e al suo linguaggio,
2. è stato previsto e sollecitato, all’interno di una programmazione fissata a grandi linee, un ruolo degli studenti attivo e propositivo maggiore di quello normalmente attribuito nell’ambito delle lezioni d’Educazione Fisica,
3. è stato costruito, in assenza di indicazioni strutturate, un percorso operativo
di tale durata,
4. sono stati evidenziati aspetti legati alle sensazioni ed emozioni che accompagnano e condizionano l’apprendimento motorio.
L’insegnante in particolare e i collaboratori esterni hanno dovuto mettere in gioco
non solo le competenze professionali ma anche capacità di duttilità, elasticità, creatività. Tutto ciò senza mai perdere di vista l’obiettivo finale.
La relazione è articolata in una parte introduttiva generale che chiarisce il perché e
il come della scelta della materia opzionale e dopo aver analizzato i termini dell’argomento si sottolinea l’importanza del linguaggio non verbale in ambito scolastico.
Quindi sono stati delineati quattro percorsi operativi per la descrizione dei quali
abbiamo deciso uno schema comune che prevede: il contesto, le parole chiave, gli
obiettivi specifici, il perché della scelta, la descrizione dell’esperienza e infine le proposte di esercitazioni limitate tuttavia ad alcuni esempi.
Schede e riflessioni allegate arricchiscono ed integrano i percorsi stessi.
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COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Premessa
Il Liceo “A.Rosmini” di Rovereto ha una lunga tradizione nel settore
dell’Educazione Fisica e dell’Attività sportiva.
Soprattutto in questi ultimi anni il nostro Istituto, come tante altre realtà, ha cercato di affiancare all’insegnamento dell’Educazione Fisica “curriculare” esperienze ed
occasioni di altre attività e discipline coinvolgenti il “CORPO”.
Quindi nell’ambito della programmazione delle ore di Educazione Fisica del mattino e delle proposte di attività sportiva pomeridiana sono state inserite, oltre alle tradizionali discipline come pallavolo, pallacanestro, calcetto ..., attività quali l’arrampicata, il tiro a segno, il nuoto, lo yoga, il pattinaggio su ghiaccio, le arti marziali, la ginnastica con la musica.Vi è stato quindi il tentativo di offrire agli alunni molteplici e
variegate occasioni nel settore del movimento. Filo conduttore di tutta questa ricerca
e varietà di proposte è la convinzione che il movimento concorre in modo significativo, unitamente alle altre discipline di studio, al processo educativo e formativo della
persona.
La sperimentazione in atto nell’Istituto, ha offerto oltre ai i tre licei, classico scientifico e linguistico, un Liceo della Cultura classica ed artistica, un Liceo Scientifico a
indirizzo fisico-matematico-ambientale e un Liceo Linguistico della comunicazione.
Tale sperimentazione prevede percorsi personalizzati che affiancano le discipline
comuni e quelle caratterizzanti l’indirizzo di studio.
All’interno di questi percorsi personalizzati è stata inserita un’AREA ESPRESSIVA
che ha come finalità quella di educare l’alunno ad una migliore percezione e conoscenza del corpo, della gestualità e dell’espressività motoria intese come LINGUAGGIO NON VERBALE.
La scelta della materia opzionale COMUNICAZIONE E MOVIMENTO è nata
all’interno del Dipartimento di Educazione Fisica.
Questa materia è inserita nell’orario curriculare con un intervento settimanale di
due ore durante l’intero anno scolastico. Le ore di lezione godono di una certa flessibilità, sono abbinate o separate, in relazione al procedere del percorso operativo, all’utilizzo delle diverse strutture (palestre, piscina, laboratorio audiovisivi, aula).
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Premessa
L’insegnante conduttrice si è avvalsa nel proprio lavoro anche del contributo di collaboratori “esterni”.
Hanno scelto l’opzione otto alunni provenienti da classi prime dei diversi indirizzi.
Prima di affrontare nei particolari la struttura, la scelta degli argomenti e la metodologia del corso si è ritenuto di chiarire il significato dei termini utilizzati.
Per far ciò sono state consultate diverse fonti e si è anche attinto ad esperienze formative e di aggiornamento fatte dai docenti.
I termini oggetto di chiarificazione sono:
COMUNICAZIONE
MOVIMENTO
LINGUAGGIO
LINGUAGGIO NON VERBALE
COMUNICAZIONE
a) Atto del comunicare, del trasmettere ad altri
b) Ogni processo di scambio di messaggi tra un emittente ed un ricevente per mezzo di un
codice comune
c) Relazione complessa fra due persone
d) Comunicazione verbale: che fa uso di un codice linguistico
e) Comunicazione non verbale: totalità dei messaggi non linguistici
f ) Trasmissione e ricezione di idee, informazioni, messaggi, dati
La comunicazione tra esseri umani è il risultato di metodi acquisiti nel corso dei secoli con lo sviluppo delle espressioni gestuali del linguaggio e della necessità di vivere in società.
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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MOVIMENTO
a) Atto ed effetto del muovere e del muoversi, cambiamento di posizione o disposizione
b) Condizione di ciò che è tolto dallo stato di quiete
c) Movimento di locomozione nei vertebrati è fondato su schemi di eccitazione del sistema
nervoso centrale che garantiscono l’azione coordinata dei muscoli per mezzo di meccanismi riflessi e volontari. Si hanno quindi spostamenti del corpo
LINGUAGGIO
Facoltà di esprimersi attraverso la parola e più in generale attraverso altri segni
Ogni linguaggio consiste in segni che possono essere percepiti dai diversi sensi: Udito, Vista,
Tatto, Olfatto.
Il linguaggio verbale è caratteristica peculiare del genere umano raggiunta attraverso un lungo
processo di apprendimento. Esso permette di esprimersi e comunicare in modo raffinato tutte
le sfumature del pensiero con continuo arricchimento di vocaboli. Si sviluppa all’interno di
gruppi omogenei (etnie, popoli, nazioni).
Secondo alcuni studiosi il linguaggio è una conseguenza delle attività di gruppo, come il lavorare insieme o il danzare, mentre un’altra teoria sostiene che esso si sia sviluppato dai semplici
suoni che accompagnavano le espressioni gestuali. Alcune parole possono aver imitato suoni
naturali, altre invece possono essere derivate dall’espressione di emozioni come il riso e il pianto.
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Premessa
LINGUAGGIO NON VERBALE
Secondo molti studiosi di cinesica (scienza che studia il linguaggio del corpo) il linguaggio parlato e quello gestuale hanno avuto origine contemporaneamente e indipendentemente con
uno sviluppo della capacità di comunicare sia attraverso espressioni vocali che attraverso i gesti,
le espressioni e i movimenti del viso.
Il linguaggio del corpo ha conservato via via caratteristiche di universalità ed è presente nella
cultura di ogni popolo sotto forme diverse: ad esempio di danze e di pantomime.
Il corpo diventa strumento di comunicazione di sentimenti, emozioni, stati d’animo, vissuti per i
quali a volte la stessa comunicazione verbale risulta superflua tanta è l’immediatezza, l’efficacia
e l’intensità con cui tali contenuti vengono trasmessi. Il corpo si esprime con la sua totalità cioè
con la POSTURA, gli ATTEGGIAMENTI, la PROSSEMICA (utilizzo dello spazio e del tempo) o con
una sua parte ad esempio le mani e il viso.
Gli atteggiamenti e le posture fanno riferimento soprattutto all’attività tonica (regolazione del
grado di tensione muscolare), mentre gesti, movimenti ed azioni complesse fanno riferimento
all’attività cinetica. Queste strutture si intersecano fra di loro con diverso grado di intensità e frequenza determinando la capacità di comunicazione e di espressione di messaggi.
IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO NON VERBALE NELLA SCUOLA
In riferimento all’esperienza nel nostro Istituto si può affermare che nella quasi totalità dei casi
la comunicazione avviene attraverso il linguaggio verbale, grafico, iconografico. Il corpo quindi
non è tenuto in considerazione quale fonte di informazione e comunicazione per arricchire la
relazione fra le persone.
Si ritiene che quanto più è ricca la comunicazione verbale e non-verbale tanto più risultano
autentici e diretti i rapporti tra le persone. Risulta ovvio che per l’alunno una situazione di rapporti sereni ed equilibrati con se stesso, i compagni, i docenti, i dirigenti possono solo favorire il
processo di apprendimento.
Il corso “COMUNICAZIONE E MOVIMENTO” che si è sviluppato durante quest’anno scolastico ha
cercato di sollecitare e di favorire con diverse modalità la consapevolezza delle possibilità
espressive e comunicative del corpo.
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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Percorsi operativi
Sono stati individuati quattro percorsi operativi attraverso i quali si è cercato di
portare gli alunni ad:
ASCOLTARE
PERCEPIRE
OSSERVARE
LEGGERE
PROVARE
ESPRIMERE
Il linguaggio non verbale del corpo nella sua totalità, nelle posture, nella gestualità
e nella mimica.
Approccio all’attività pratica
Nel primo incontro con gli studenti si è reso necessario dichiarare gli intenti che si
volevano perseguire con la proposta del corso “Comunicazione e movimento” presentando il programma di massima elaborato per l’attivazione della materia opzionale:
PROGRAMMA
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO - AREA OPZIONALE
La finalità della proposta è quella di educare l’alunno alla percezione ed alla conoscenza del proprio corpo, della propria gestualità e dell’espressività motoria intesa
come linguaggio non verbale.
Attraverso attività sensoriali si cercherà di scoprire e far capire come il corpo
comunica attraverso il movimento.
Il corso prevede:
• Un lavoro su se stessi attraverso la percezione e l’ascolto dei ritmi corporei, la
postura e il rilassamento
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Percorsi operativi
• Osservazione della gestualità degli altri (anche attraverso l’uso della videocamera) sia in situazioni abituali che inusuali
• Lavoro interdisciplinare (se possibile) per confrontare i diversi linguaggi non
verbali e verbale
• La gestualità in situazioni non usuali
Le attività verranno svolte prevalentemente in palestra.
È previsto qualche momento teorico di supporto o completamento delle proposte
pratiche.
Nel contempo era doveroso capire le motivazioni e le attese degli studenti che avevano deciso di iscriversi e partecipare.
Si riportano alcune dichiarazioni scritte per comprendere i perché della propria
scelta:
Studente A:“... mi hanno attratto la cosa nuova, le attività legate alla ginnastica e l’opportunità di conoscere altre persone ...”
Studente B:“... pensavo all’espressione corporea per conoscere meglio me stesso ...”
Studente C:“... mi ha colpito la parola movimento ...”
Studente D:“... proposta diversa dalle altre ...”
Studente E:“... m’incuriosiva ...”
Studente F:“... possibilità di esprimersi con il movimento pensando al teatro ...”
Studente G:“... ho seguito le indicazione dell’insegnante di lettere in quanto la materia poteva essere funzionale al teatro ...”
È apparso chiaro che le motivazioni erano le più diverse: qualche alunno era stato
attratto dalla parola movimento e dalle implicazioni ad esso collegate, sportive in particolare, qualcun altro aveva dato importanza alla parola comunicazione e quindi alle
possibilità di sviluppo della stessa (teatro, mimo…..). Qualcuno aveva apprezzato l’originalità della proposta e altri avevano intravisto la possibilità di “conoscere meglio se
stessi”. Raccolti questi dati si è iniziato il percorso operativo generale volto a soddisfare, il più possibile, gli obiettivi posti e le aspettative espresse.
Tutto ciò con la consapevolezza che le occasioni, i suggerimenti dei partecipanti,
gli apporti degli esterni avrebbero comunque contribuito positivamente a costruire in
modo sperimentale ed originale l’attività .
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Durante il primo incontro, in una situazione che rende più facile ed immediato
il dialogo, l’insegnante ed i ragazzi discutono la proposta di programma
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COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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Primo percorso operativo
Percepire e prendere coscienza del significato del comunicare e quindi dell’esprimersi usando il linguaggio non verbale del movimento del corpo e delle sue
parti
Il contesto
Dove
Le lezioni si sono svolte nella palestra di via
S. G. Bosco. Sono state utilizzate tutte le
attrezzature annesse con l’aiuto di HI FI con
cassette musicale e CD, di materiale per
Parole chiave
disegnare e dipingere, di plastilina, di capi
Comunicazione
di abbigliamento.
Espressività
Prossemica
Quando
Messagggio
Durante tutto l’anno scolastico, anche se in
Emozione
modo non continuativo, si sono effettuati
15 incontri di due ore ciascuno.
Descrizione dell’esperienza
In questa prima fase gli studenti sono stati invitati a mettere per iscritto su foglietto adesivo la loro definizione della parola COMUNICARE.
Si riportano alcuni esempi:
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Primo percorso operativo
Comunicare è:
•
•
•
•
“... esprimersi con la parola e i gesti ... ”
“... esprimersi ... ”
“... parlare ... ”
“... farsi comprendere da varie persone attraverso tanti modi: parole, gesti,
scrittura ... ”
Poiché la parola “esprimersi” è apparsa più volte gli alunni sono stati invitati a trovare il significato anche di questo termine.
Esprimere è:
• “... far capire a qualcuno quello che provi, che pensi, con il corpo o con qualcosa ...”
• “... far capire qualcosa agli altri ...”
• “... modo di far capire il proprio modo d’essere e il tuo comportamento ...”
• “... farsi capire attraverso lo sguardo e i gesti del nostro corpo, farsi comprendere da persone che non parlano la nostra lingua attraverso il comportamento ...”
• “... trasmettere emozioni di ogni genere ... ad esempio viso espressivo ...”
• “... manifestare il proprio carattere …”
• “... far capire quello che abbiamo dentro sentimenti ed emozioni ...”
Dal confronto successivo si è giunti alla condivisione e ad una maggior precisazione del significato di queste parole. È stato evidenziato che esiste un linguaggio verbale e uno non verbale. Di quello non verbale fa parte il linguaggio del corpo, ambito al
quale si è rivolta prevalentemente l’attenzione nei percorsi.
Obiettivi specifici
Dal dialogo si è giunti a stabilire che per comunicare è necessario un percorso operativo articolato nel seguente modo:
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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a) acquisire consapevolezza di se : percepire il respiro, la postura, il rilassamento
b) saper osservare gli altri in riferimento alla postura, ai movimenti, all’utilizzo dello spazio
c) avere la capacità di ricevere e trasmettere messaggi
Differenti rapporti di spazio fra le persone: prossemica
Esempi di esercitazioni
In relazione al punto a)
- rappresentare il proprio corpo con la plastilina ad occhi chiusi
- studio delle posture sia guardando immagini che percependo le tensioni e il
rilassamento muscolare del proprio corpo da varie posizioni
- analizzare i punti di contatto del corpo nelle diverse posizioni
- percepire il tipo e i tempi del respiro in situazione di riposo e di lavoro
In relazione al punto b)
- osservare le diverse modalità del camminare con aiuto della videocamera
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Primo percorso operativo
- riconoscere i rapporti di spazio fra due o più persone (prossemica)
- decodificare i messaggi di alcune espressioni mimiche e di gestualità con
osservazione diretta di altre persone e di immagini
In relazione al punto c)
- interpretare uno stato d’animo con la postura, con la mimica e con la gestualità
- interpretare e comunicare con il movimento un colore
Il lavoro fin qui svolto ha fatto nascere il desiderio di approfondire aspetti della
comunicazione non verbale attraverso le mani, il viso, l’atteggiamento globale del
corpo.
Per iniziare tale approfondimento l’insegnante ha scelto il film “Metropolis” di F.
Lang del 1927 perché essendo un film muto e in bianco e nero affida prevalentemente alla forza delle immagini la trasmissione dei contenuti.
La ricchezza dell’espressività del corpo in questo caso è rafforzata in modo molto
efficace dall’abbinamento con un altro linguaggio non verbale: quello musicale.
Sono stati scelti e proposti tre momenti:
• scena del cambio del turno di un gruppo di operai all’interno di una fabbrica
• scene di espressioni di due visi
• scena di un dialogo tra padre e figlio in cui le mani hanno un ruolo predominante
I ragazzi hanno riportato le loro osservazioni su una scheda predisposta che prevedeva: cosa osservare, cosa percepire, cosa accentuava la comunicazione e le emozioni che tale visione aveva suscitato (scheda. n. 1).
Comunicare ed esprimere attraverso una parte del corpo: le mani
Per richiamare l’alto valore espressivo delle mani si sono presi in considerazione,
utilizzando una scheda (schede n. 2), i modi di dire riferiti a questa parte del corpo ad
esempio:
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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-
avere le mani bucate
avere in mano la situazione
restare con le mani in mano
toccare con mano ...
Operativamente si è passati alla percezione della propria mano e delle mani dei
compagni evidenziando:
- le dimensioni: grande, piccola, affusolata ...
- la situazione: fredda, calda, sudata ...
- i caratteri: morbida,energica, sfuggente ...
Sono stati proposti esercizi per sviluppare i seguenti aspetti:
- con le mani si saluta, si tocca, si accarezza, si soppesa, si esprimono sentimenti ...
- le mani guidano, comandano, danno sostegno, esprimono ...
- le mani raccontano
Le mani che comunicano...
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Primo percorso operativo
Il viso
Il viso con i suoi lineamenti e le sue espressioni rappresenta una grande fonte di
comunicazione.
Operativamente un primo approccio è stato fatto con il test di analisi ed interpretazione di immagini di volti con diverse espressioni.
Gli studenti ne hanno scelte alcune e le hanno ordinate su un cartellone in modo
da raccontare delle “storie”.
Si è passati quindi alla drammatizzazione delle varie situazioni sottolineando in
particolare l’utilizzo della capacità espressiva del volto.
I visi che esprimono...
Esprimere e comunicare un’emozione con il corpo e le sue parti
L’insegnante ha sollecitato gli alunni, con guida diretta, ad esprimere alcune emozioni come la tristezza e la rabbia usando il corpo.
Sono stati invitati quindi a riconoscere l’emozione e a definire i rapporti fra le
modalità di espressione del corpo e l’emozione stessa.
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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Tra le emozioni suggerite dagli allievi si è scelto di continuare il lavoro con la
nostalgia.
Operativamente ciascuno dei partecipanti:
- ha richiamato una situazione in cui ha vissuto l’esperienza della nostalgia
- ha abbinato a tale emozione un oggetto, un colore, una musica che la arricchissero
Sempre guidati dall’insegnante i ragazzi hanno descritto la situazione legata alla
nostalgia mettendo in risalto le modalità espressive del loro corpo, della loro mimica
e gestualità.
Hanno quindi socializzato e confrontato le loro esperienze personali.
I ragazzi raccontano una storia utilizzando l’espressione del viso
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COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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Secondo percorso operativo
Osservare e interpretare cosa comunica il corpo attraverso l’arrampicare in
parete attrezzata indoor
Il contesto
Obiettivi specifici
• Capacità di gestione del propro
Dove
corpo in situazione inusuale
Si sono utilizzate le pareti attrezzate della
nostra palestra. L’Istituto in questi ultimi
anni si è dotato di attrezzature adeguate
per poter svolgere in piena sicurezza l’attività dell’arrampicata (corde, imbragature,
moschettoni,
dissipatori,
calzature).
Contestualmente alcuni docenti hanno fre-
• Miglioramento della capacità di
attenzione e concentrazione
• Percezione delle emozioni in situazioni diverse
• Osservazione e rilevamento dei
messaggi del corpo che si muove
in situazione
quentato corsi di aggiornamento e approfondimento di tale disciplina ...
Parole chiave
Quando
Coraggio
Sono state dedicate all’esperienza tre
Fiducia e collaborazione
incontri di due ore ciascuno
Sicurezza del materiale e della
situazione
Sicurezza psicologica
Forza
Equilibrio
Espressività
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Secondo percorso operativo
Il perché della scelta
L’arrampicata sportiva richiede la conoscenza di elementi di base per poterla
affrontare e per farlo in sicurezza.
Tali elementi sono: un’adeguata preparazione fisica, la conoscenza dei materiali da
utilizzare, del loro uso corretto, della parete.
Per questo sono state svolte alcune lezioni di preparazione fisica e di tecnica dell’arrampicare utilizzando tutti i grandi attrezzi a disposizione: spalliere, quadro svedese, pertiche.
Esercitazioni queste che fanno parte del bagaglio d’esperienza di Educazione fisica di ogni alunno. Oltre a tutto ciò, tuttavia, vi è anche da tener presente che affrontare una parete da arrampicata sportiva affidando il proprio corpo ad una imbracatura,
a delle corde, ad un compagno che a terra assiste ed aiuta, coinvolge profondamente
l’aspetto “emotivo” della persona.
Il saper percepire il proprio corpo in situazione inusuale o, per chi assiste, osservare e interpretare i messaggi del corpo di colui che arrampica favorisce il buon esito
dell’approccio e dell’azione.
Inoltre, poiché il nostro Istituto ha nella propria palestra delle pareti attrezzate e si
è dotato di imbracature, corde, moschettoni, scarpette, è quanto mai positivo utilizzarle al meglio.
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Descrizione dell’esperienza
Nel primo incontro il docente spiega:
-
l’utilizzo del materiale
la tecnica di sicurezza sia in fase di salita che di discesa
i nodi fondamentali
la tecnica di base della salita e della discesa
Poi gli alunni provano:
- le posizioni di riposo, di traslocazione utilizzando in modi diversi gli appigli
(trazione, opposizione,spinta…)
- a salire e scendere secondo la tecnica spiegata utilizzando la parete di altezza
4 metri
- sulla parete di altezza 8 metri arrampicata e discesa in sicurezza con l’aiuto
dell’insegnante
- arrampicata e discesa in sicurezza a coppie
Alcune esercitazioni quali:
- spinte sulla parete con l’avampiede
- balzi a destra e a sinistra sulla parete
- esercizi ad occhi bendati
concorrono ad affinare i movimenti richiesti.
Considerazioni finali
Tutti gli alunni sono stati in gradodi completare l’intera salita e relativa discesa.
Cinque alunni su otto hanno provato la tecnica di sicurezza relativa alla discesa del
compagno.
Per evidenziare, stati d’animo, sensazioni, emozioni ciascun alunno ha compilato
una scheda di rilevamento della propria attività e di quella del compagno (scheda n. 3).
La scheda è stata completata con osservazioni personali in riferimento all’esperienza.
Alla domanda di osservare il compagno durante la salita, gli alunni hanno espresso con aggettivi cosa quello stesso compagno comunicava con il suo movimento.
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Secondo percorso operativo
Ad esempio:
Dell’alunno A si scrive:
• sicuro, delicato, leggero, elastico, dinamico, determinato, che fissa l’obiettivo,
con sforzo adeguato
Dell’alunno B si scrive:
• non sicuro, non determinato nel riprovare, incerto
Dell’alunno C si scrive:
• si preoccupa troppo degli altri, fragile, insicuro, manca di convinzione, non
s’impegna fino in fondo
Era inoltre chiesto di descrivere le proprie sensazioni durante le varie fasi dell’attività: salita, sospensione, dondolamento, discesa, ad occhi chiusi ...
In seguito si sono confrontate le risposte alle domande della scheda.
Si è scoperto che i movimenti dell’arrampicare esprimono ed evidenziano tratti
della personalità.
Gli alunni, infatti, si sono riconosciuti sia negli aggettivi riguardanti il proprio
modo di muoversi che in alcuni aspetti relativi al proprio carattere.
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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Terzo percorso operativo
Analizzare nei suoi aspetti musicali, ritmici, coreografici, artistici un linguaggio
che diventa comunicazione ed espressione di un gruppo: l’Hip-hop
Il contesto
Obiettivi specifici
• Provare a leggere e comprendere
Dove
un contesto comunicativo specifi-
Palestra di via S. G. Bosco
co attraverso la varietà dei suoi lin-
Aula video del Liceo
guaggi
Quando
Due ore per visione filmato ed esposizione
Parole chiave
della ricerca personale
Causa ed origine dell’hip-hop
Un’ora per il linguaggio artistico
Danza
Due ore di tecnica di danza hip-hop
Musica
Disegno
Il perchè della scelta
La danza hip-hop è stata scelta perché ha offerto e offre la possibilità di esprimersi con movimenti del corpo in un modo non convenzionale.
Accanto al linguaggio del corpo troviamo altre forme espressive non verbali: arte
(grafica), stile d’abbigliamento e musica. Con tutto ciò l’hip-hop ha lanciato messaggi di riscatto e d’integrazione da parte dei giovani.
A partire dagli anni ‘70, infatti, questa danza ha assunto una precisa valenza culturale. È nata come espressione di gruppi di ragazzi provenienti da ghetti metropolitani
ad alto rischio d’emarginazione e tensione.
Tale attività produce non solo benefici di tipo fisiologico, ma anche di tipo cognitivo su tutte le propriocettività e la percezione segmentaria e, ciò che qui interessa
maggiormente, quelli di tipo relazionale come lo sviluppo della socializzazione e della
comunicazione interpersonale.
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Terzo percorso operativo
I ragazzi impegnati, utilizzando vernice spray, nell’esecuzione di un lavoro grafico
Descrizione dell’esperienza
Per facilitare l’approccio con l’argomento sono state proposte sequenze dal film
“Save the last dance” per far rilevare gli aspetti caratterizzanti l’hip-hop.
Il film favoriva un confronto tra la danza classica e l’hip-hop sottolineandone le
differenze ambientali, sociali, tecnico espressive.
Precedentemente i ragazzi erano stati invitati ad approfondire individualmente
l’ambiente storico-sociale e gli aspetti artistico, di tecnica di danza e di abbigliamento.
Nell’incontro svolto in palestra gli studenti sono stati impegnati nell’esecuzione di
un lavoro grafico utilizzando vernice spray su cartelloni mentre ascoltavano brani
musicali tipici. I lavori prodotti sono stati esposti e commentati.
Con il supporto di un esperto sono stati analizzati e provati i passi base della danza
hip-hop ed è stata memorizata una breve coreografia.
Si è giunti quindi al momento in cui i ragazzi si sono calati nel contesto originario
dell’hip-hop ed anche con l’abbigliamento adatto hanno provato l’improvvisazione.
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Considerazioni finali
Attraverso la socializzazione dell’esperienza i ragazzi hanno preso coscienza di
come la molteplicità dei linguaggi non verbali concorre a rendere ancora più incisivo
il messaggio trasmesso da coloro che li usano.
Inoltre si è notato il passaggio dal momento di espressione spontanea a movimento di massa con linguaggi via via sempre più codificati.
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COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
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Quarto percorso operativo
Ascoltare e perceprire alcuni aspetti della dimensione corporea nell’ambiente
acqua
Il contesto
Obiettivi specifici
• Valutare uguaglianze e differenze
Dove
fra i “vissuti” in palestra e in acqua
Si sono utilizzate la palestra di via S. G.
Bosco e relativi attrezzi grandi e piccoli e la
vasca di altezza 90 cm. del Centro Natatorio
Parole chiave
Comunale
Attenzione ai messaggi del
corpo
Quando
Emozioni
Sono stati effettuati tre incontri di 1 ora in
palestra e un incontro di 2 ore in piscina
Il perché della scelta
Da molti anni gli studenti del nostro Istituto frequentano la piscina Comunale per
cicli di lezioni volti all’acquisizione e il perfezionamento delle tecniche di nuoto.
In riferimento agli obiettivi della materia opzionale Comunicazione e Movimento
è stato scelto, per il quarto percorso operativo, l’ambiente Acqua per affinare la percezione di alcuni messaggi del corpo legati alla sfera emotiva e confrontarli con quelli
vissuti in ambiente Palestra.
In particolare l’attenzione è stata rivolta alle modalità di controllo del respiro, dell’equilibrio e del rilassamento, nonché alle emozioni che sono suscitate da tali esperienze.
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Quarto percorso operativo
Descrizione dell’esperienza
Negli incontri preparatori effettuati in palestra l’insegnante ha proposto alcune
esercitazioni riguardanti l’ascolto e alla percezione:
1. del RESPIRO
2. del RILASSAMENTO
3. dell’EQUILIBRIO statico, dinamico, del corpo su oggetti e di oggetti sul corpo
Si è ritenuto necessario arricchire e supportare le proposte pratiche con semplici
nozioni di anatomia e fisiologia degli organi e apparati interessati.
Nella seconda parte dell’esperienza gli stessi esercizi sono stati provati in acqua.
Esercizi di spinta e opposizione
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Esercizi di equilibrio
Le esercitazioni pratiche relative al respiro e all’equilibrio sono state arricchite da
semplici spiegazioni di anatomia e fisiologia degli organi e degli apparati interessati.
Esempi di esercitazioni
In palestra:
per l’ EQUILIBRIO
- percezione dell’equilibrio statico
- diminuzione della base d’appoggio
- esercizi con disturbo vestibolare
- esercizi di spinta e contrasto
- esercizi di caduta
- piramide umana (acrogym)
- equilibrio di oggetti su varie parti del corpo
- equilibrio del corpo su attrezzi (palloni, trave ...)
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Quarto percorso operativo
per il RESPIRO
- percezione delle fasi del respiro
- percezione del ritmo respiratorio
- presa di coscienza della respirazione toracica e diaframmatica
- apnea
per il RILASSAMENTO
- percezione per contrasto di contrazione e decontrazione
- vari tipi di rilassamento guidato
- rilassamento con musica
Considerazioni finali
Gli studenti hanno accolto positivamente il lavoro proposto in palestra, rispetto al
quale si sono dimostrati propositivi fornendo sollecitazioni per il proseguimento dell’esperienza.
Hanno colto, anche con stupore, le sensazioni diverse relative al medesimo esercizio svolto nei due ambienti.
La scheda compilata dagli allievi alla fine del percorso mette in evidenza le percezioni e le emozioni del singolo ed eventuali note (scheda n. 4).
Nell’ambiente acqua in riferimento alla percezione dell’equilibrio è stata rilevata
dagli alunni:
- “… maggior dolcezza delle forze che agiscono sul corpo”
- “… la necessità di una maggior concentrazione sul respiro”
- “… espulsione dal mondo, intesa come ulteriore progresso nella capacità di
rilassamento”
Per quanto concerne le emozioni provate si nota:
- “… letizia e concentrazione sui punti d’appoggio”
- “… liberazione da tutti i pensieri soprattutto con gli occhi chiusi”
- “… nostalgia dell’esercizio fatto”
Emerge anche dall’esperienza che sarebbe opportuno svolgere l’esercitazione in vasca
per un tempo maggiore per focalizzare meglio gli aspetti del percorso. Inoltre sarebbe
più favorevole accedere ad un impianto con vasca singola, senza altre compresenze, in
quanto si potrebbe utilizzare la musica ed inserire momenti di dialogo e riflessione.
Schede
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Scheda di osservazione del film “Metropolis”
COSA OSSERVO
COSA TI
COSA ACCENTUA LA
NOTE PERSONALI
(momento)
COMUNICA
COMUNICAZIONE
(emozione)
Scheda n. 1
39
40
Schede
Con le mani
Cerca “modi di dire”
Osserva le tue mani: come le percepisci?
Ascolta le mani dei tuoi compagni: cosa raccontano?
Schede n. 2
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Scheda per la percezione in ambiente diverso
“Parete di roccia”
CONSEGNA
DEFINIZIONE ATTRAVERSO
L’USO DI AGGETTIVI
Osservo il compagno mentre
Studente
sale.
Studente
Uso alcuni aggettivi per
Studente
descrivere ciò che mi
Studente
comunica.
Studente
NOTE
Riferimento al proprio vissuto.
Cosa provo:
• Durante la salita
• In sospensione
• Con gli occhi chiusi
durante i dondolamenti
• In discesa
• Sicurezza rispetto all’assistenza
Riferimento alla collaborazione:
• Il compagno dipende,
nella sua ascesa in
parete, dal mio aiuto
• Come mi sento?
• Cosa provo?
Scheda n. 3
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42
Schede
Scheda di rilevamento del lavoro in acqua
TIPO DI LAVORO
COSA HO
QUALE EMOZIONE
PERCEPITO
HO VISSUTO
NOTE
Equilibrio
Respiro
Rilassamento
Scheda n. 4
COMUNICAZIONE E MOVIMENTO
IPRASE Trentino
Bibliografia
Goleman D. (1996), L’intelligenza emotiva
Guglielmi A., Il Linguaggio segreto del corpo, ed. Piemme
Martinet S., La Musica del corpo, ed. Erikson
Mc Kay M., Davis M. e Fanning P., Massaggi, ed. Calderini
Sottoriva M., Es. scolastiche di comunicazione e movimento, Centro Studi Att. Motorie
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