Stress da lavoro - LegaCoop Basilicata

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Stress da lavoro - LegaCoop Basilicata
Impresee sindacatirecepisconol 'accordo
Stress da lavoro
DI DANIELE CIRlOLl
ecepitele norme europee
~
UIIO
Imprese
stress
da
lavoro.
(Confindustria,
ornai, Confartigi~ato,
Casartigiani, Claai, Cna, Confesercenti, Confcooperative, Legacooperative,Agci, Confservizi,
Confagricoltura e Coltidetti) e
sindacati (Cgil, Cisl e Uil), infatti,
hanno sottoscritto ieri un accordo
interconfederale di recepimento
dell'accordo quadro euro~o sottoscritto 1'8/10/2004. Un passo
avanti, dunque, verso la nuova
valutazione dei rischi in scadenza
al 29 luglio.
Valutazione rischi più amo
pia. L'accordoeuro~o ap~na recepito è richiamato espressamente dal nuovo T.u. sulla sicurezza
(dlgs n. 81/2008), che lo ascrive
tra le norme da seguire per la
nuova valutazione rischi. Operazione che andrà effettuata entro
il 29 luglio, comericordato, attraverso una (appunto) valutazione
globale e documentata di «tutti»
i rischi per la salute e"sicurezza
dei lavoratori presenti nell'ambito
dell?organizzazione
in cui gli stessi
prestato la propria attività, al fine
di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione
nonchéa elaborareun programma
di misure atte a garantire il miglioramen.tonel tempo dei livelli
IL SOLE 24 ORE
A'cc.., Ue
-,-A-
N el contratto
lo «stress
dalavoro»
di salute e sicurezza.L'arlicolo 28
del dlgs n. 81/2008, che specifica
le incombenzesui datori di lavoro,
stabilisce chel'operazionedeveriguardare tutti i rischi «...ivi compresi quelli riguardanti gruppi di
lavoratori espostia rischi particolari, tra cui anche quelli collegati
allo stress lavoro-correlato secondo i contenuti dell'accordoeuropeo
dell'8 ottobre 2004...».
Occhio allo stress dalavoro.
La valutazione, pertanto, deve
prendere in: considerazione soltanto i casi di stress riconducibili
al lavoro. Questo stress, in base
all'accordoUe, è un problema dei
datori di lavoro e dei lavoratori
che,poterizialmente,può colpirein
qualunque luogo di lavoro e qualunque lavoratore, a prescindere
dalla dimensione dell'azienda,da
campodi attività, tipo di ~ntratto
o di rapporto di lavoro. Una precisazione,questa, che ha comeconseguenzaquella di non escludere
alcuna azienda dal potenziale
interessamento a tale rischio. Al
fine dell'individuazione dei problemi di stress l'accordo fornisce
alcuni indicatori: alto assenteismo
o un'elevata rotazione del personale, conflitti interpersonali o
lamentele frequenti da parte dei
lavoratori. Una volta identificato
il problema, spetta al datore di
lavoro individuare le misure per
prevenirlo, eliminarlo o ridurlo.
Lo stressdalavorodiventamateria di accordo collettivo interconfederale. Impresee sindacatihanno infatti recepito ieri l'accordo Ue sulla
gestione dello stresscollegato al luogo di lavoro o al tipo
di occupazione. È quanto si
legge in una nota congiunta,
in cui si sottolinea che «le organizzazionidi rappresentanza delle imprese Confindustria, Confapi,Confartigianato, Casartigiam, Claai, Cna,
Confesercenti,Confcooperative, Legacooperative, Agci,
Confservizi,
Confagricoltura, Coldiretti e
le organizzazionisind~cali i
Cgil, Cisl, UiI, hanno condiviso a livello nazionale, attraverso la sottoscrizione di un
apposito accordo collettivo
interconfederale, il recepimento dell'accordo quadro
europeo sullo "stresslavorocorrelato" stipulato 1'8 ottobre 2004 a Bnixelles>~.L'accordo quadro europeo è
espressamente richiamato
nel decreto legislativo 81del
2008,«la più recentenormativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro», I
cheentrerà in vigore dalprossimo 29 luglio. Secondo le
nuove disposizioni, «il datore di lavoro è tenuto avalutare i rischi collegati allo
"stress lavoro-correlato", ai
quali possono essereesposti
lavoratrici e lavoratori, e a indicare,nel documento redatto a conclusione della valutazione,le misure di prevenzione e protezione individuate e
le procedure per l'attuazione
delle stesse».