ps IGNUDI.indd - Teatro Nuovo Giovanni da Udine
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quasi al contempo dentro e fuori di essa. In ogni caso tutto accade Stagione 2008/2009 Sovrintendente e Direttore Artistico Prosa Michele Mirabella Direttore Artistico Musica e Danza Daniele Spini come dentro una serie di flash onirici di estrema violenza, scanditi da ritmi serrati e da una recitazione che più che moderna oserei definire 4-7 marzo 2009 - ore 20.45 metropolitana. Scelta questa che, se da un lato rischia di risultare contrastante con la classicità della lingua pirandelliana, altissima ed antica, dall’altro si tinge di connotazioni fortemente emozionali 11 marzo mercoledì ore 20.45 CAMERATA SALZBURG Leonidas Kavakos direttore e violino solista JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto in re minore per violino e orchestra (ricostruito da BWV 1052) LEÓŠ JANÁČEK Suite per archi FRANZ SCHUBERT, GUSTAV MAHLER La morte e la fanciulla 14 marzo sabato ore 20.45 Marangoni Spettacolo L’ULTIMA ASTRONAVE testo e voce recitante Stefano Benni al pianoforte Umberto Petrin e suggestive. E sarà questa scelta, crediamo, disgregante della recitazione classica, insieme alla natura talora rarefatta dell’immagine, a creare quei moduli narrativi “non reali” per noi imprescindibili. Walter Manfrè CROSS OVER La tragedia più disperata La seconda fase del teatro pirandelliano - che giunge fino al 1927 e comprende le opere maggiori, dal Giuoco delle parti ai Sei personaggi in cerca d’autore, da Enrico IV a Vestire gli ignudi - ruota intorno al problema del rapporto con la realtà. Scrive lo stesso Pirandello: «La vita allora, che si aggira piccola, solita, tra 18-21 22 marzo ore 20.45 23 marzo lunedì domenica ore 16.00 Compagnia della Rancia Disney HIGH SCHOOL MUSICAL lo spettacolo testo di David Simpatico tratto dal Disney Channel Original Movie regia e adattamento Saverio Marconi queste apparenze, ci sembra quasi che non sia davvero, che sia come una fantasmagoria meccanica . E come darle importanza? Come portarle rispetto?». È su queste PREVENDITA PER GLI SPETTACOLI DI APRILE E MAGGIO VESTIRE GLI IGNUDI Solo il primo giorno di prevendita la biglietteria sarà aperta anche la mattina. Mattina: 09.30 - 12.30 Pomeriggio: 16.00 - 19.00 domande che il teatro pirandelliano prende un nuovo respiro: esasperando, cioè, il conflitto fra individuo e mondo esterno, che di Luigi Pirandello nelle commedie del primo periodo dava luogo a uno stato perenne di 23 marzo lunedì Il personaggio si chiude ermeticamente in se stesso, la dialettica tra anormalità e normalità stessa si spezza, l’anormalità diventa sistema di vita, incurante del rapporto col mondo. Il rapporto fra apparenza e realtà assume dimensioni tanto più tragiche quanto più, come scrive Silvio D’Amico, «Pirandello rinnega addirittura il ‘Penso, quindi sono’ di PALCOSCENICO CONTEMPORANEO SENTITI DA VICINO: IVAN FEDELE Foyer del Teatro, dalle ore 16.00 Incontro con Ivan Fedele e prova aperta dell’Ensemble Algoritmo Sala Grande del Teatro, ore 20.45 Ensemble Algoritmo Marco Angius direttore Valentina Coladonato soprano musica di IVAN FEDELE Cartesio: per lui neanche pensare significa essere». Ed è qui, appunto, che si colloca tutta l’originalità del Pirandello drammaturgo. È qui che lo scrittore trae la più disperata delle tragedie: la sua. Testi a cura di Gianmatteo Pellizzari TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE Udine, via Trento, 4 tel. 0432 248411 - fax 0432 248452 www.teatroudine.it - [email protected] Direzione centrale istruzione, cultura, sport e pace Servizio attività culturali Provincia di Udine Grafica S. Conti - Stampa La Tipografica srl ansietà e nella seconda fase, appunto, genera uno stato di schizofrenia. INDIE OCCIDENTALI SRL - POLIS CULTURA VESTIRE GLI IGNUDI di Luigi Pirandello Adattamento di Walter Manfrè con Vanessa Gravina, Gigi Diberti, Luca Biagini e con Daniela Piacentini, Francesco La Ruffa e con la partecipazione di Marco Marelli nel ruolo della bambina Giulia Botta La verità è prerogativa dei pazzi? Tema caro a Pirandello, quello delle certa di morire, racconta una dolorosa storia d’amore per cingersi in molteplici identità: dentro il vestito buono da mostrare in società, ecco qualche modo d’un alone romantico di martirio: s’è avvelenata perché celarsi la natura inconfessabile dell’uomo lacero, triste e, soprattutto, solo. abbandonata dal tenente Laspiga. Un’intera pagina di giornale racconta la Valentina Vivarelli anche, la vita di Laspiga e di Grotti. Ersilia ne è sconvolta a propria Ognuno di noi sente la necessità di rivestirsi di un abito di rispettabilità, volta, non vuole tornare a vivere con nessuno dei due, e dice a Laspiga: di qualità apprezzate dagli altri, per dare un senso alla propria vita e per «Perché non puoi capire tu questa cosa orribile, d’una vita che ti ritorna, sentirsi concretamente qualcosa. così... come... come un ricordo che invece d’esserti dentro, ti viene... regia di Walter Manfrè scene Andrea Taddei costumi Silvia Polidori Italo Borzi disegno luci Angleo Ugazzi musiche Stefano Marcucci sua tragica storia, suscitando generale commozione ma sconvolgendo, ti viene, inatteso, da fuori... Così cangiato, che stenti a riconoscerlo. Non sai più trovargli posto in te perché anche tu sei cangiato». «Vado cercando periodicamente Luigi Pirandello per confrontarmi con La notizia che era stata l’amante di Grotti distrugge Laspiga: tratta lui. È una necessità della mia anima, che va al di là del mio essere Ersilia da sgualdrina e le fa perdere la pietà di cui era circondata. Ora tutti regista. E ad ogni nuovo incontro nasce la domanda pressante su cosa la giudicano una donnaccia, colpevole della morte di una bambina… di nuovo io possa ancora dire che non sia stato già detto». Una magnifica dichiarazione d’amore, per il teatro e per la letteratura, quella di Walter Note di regia In questo Vestire gli ignudi ho da sempre sentito, Manfrè. Una magnifica dichiarazione d’amore che, adesso, ha trovato come un sentimento sotterraneo, la pietà. Ma sono sempre stato nel terreno fertile in Vestire gli ignudi e nei suoi ottimi interpreti (Vanessa dubbio se di pietà si trattasse o di turba psichica. E se da un lato mi Gravina, Luigi Diberti, Luca Biagini): «Da qualche tempo è svanita in me atterrisco dinanzi all’intreccio sado-maso di parole e di sangue e al la voglia di raccontare le sue storie mentre parallelamente è iniziata la dilaniare che i personaggi fanno di lei, della vittima consacrata (tutti frenesia di avviare un’indagine sui rapporti fra lui e i suoi personaggi e addosso a lei come cani ad azzannarla), dall’altro mi incuriosisce la fra i suoi personaggi stessi, al di fuori degli intrecci delle sue trame». scoperta della necessità forte, anche da parte dei laidi, di ergere un muro a protezione sua. Poi anche coloro che lo hanno eretto, questo Anime Nude Ersilia, per tutta la vita, si è sentita una nullità («Non muro, saranno pronti a dilaniarla. Ed anzi il muro lo hanno eretto ho mai avuto - dice - la forza di essere qualche cosa») ed è sempre stata apposta. come l’hanno voluta gli altri. Il tenente di vascello Franco Laspiga si E i più pericolosi risultano quelli che in apparenza volevano proteggerla fidanza con lei, governante in casa del console Grotti, e le dà per breve perché sono quelli che hanno bisogno non di ucciderla ma di succhiarne tempo l’illusione d’essere qualcosa. Poi, però, la lascia, ed Ersilia cede avidi il sangue rendendo infinita nel tempo la sua fine. Così sempre alle insidie dello stesso Grotti. mi è apparso malato sul piano psichiatrico il rapporto fra il vecchio E proprio mentre viene travolta dalla passione, la sua bambina sale su scrittore Lodovico Nota ed Ersilia conoscendo soprattutto il travaglio una sedia e precipita dalla terrazza nel vuoto. Ersilia è ossessionata che legava Pirandello alla nascita dei suoi personaggi. Paura di lasciare da questa morte e così, dopo che la signora Grotti la scaccia, si dà in loro quella autonomia che reclamano perché possono alla fine rivelarsi strada al primo venuto. L’orrore per la miserevole pochezza della propria «vili mastini» e rivoltarsi contro lo stesso scrittore che loro ha dato la esistenza spinge, quindi, Ersilia a tentare il suicidio. All’ospedale, ormai vita. In questo caso lo scrittore è anche un protagonista della storia,