Un mondo migliore? Questa è la condizione

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Un mondo migliore? Questa è la condizione
Un mondo migliore? Questa è la condizione
Di: Franco Libero Manco
La condizione necessaria affinché l'essere umano possa realizzare la pace, la giustizia, il
benessere e felicità in questo mondo è che abbia una coscienza umana più giusta, più
sensibile e solidale, che smetta di sfruttare, violentare e uccidere le creature più deboli
ed indifese, gli animali, di considerarli oggetti senza valore al suo servizio, cose da
allevare, da spellare, da cucinare, mangiare. Questo atteggiamento inclina l'individuo
all'insensibilità verso le esigenze vitali del prossimo e lo predispone alla maggior parte
delle malattie.
Questa è la condizione. Quando l'intelligenza umana e la sua coscienza gli consentiranno al
di dare il giusto valore alla Vita e alle diversità formali in cui si manifesta; quando accetterà la
realtà che ogni essere vivente ha il suo stesso diritto all'esistenza, alla libertà e al rispetto, allora
avrà quella maturità intellettuale, morale, civile e spirituale che gli consentirà di realizzare un
mondo migliore.
Questa è la condizione. Diversamente l'umanità è destinata a subire gli effetti della sua
ingiustizia, della sua indifferenza verso il dolore delle sue vittime che giornalmente sacrifica alla
sua ingordigia e al suo egoismo: reazioni inevitabili che si manifestano con l'ingiustizia
interpersonale e sociale; attraverso la violenza praticata ogni giorno, attraverso le guerre che
partono dai mattatoi, dagli istituti di tortura e sperimentazione, dalla caccia, dalla pesca (vera e
propria guerra contro esseri inermi), attraverso la miseria generata dall'immane sperpero di
risorse necessarie a produrre il cibo carneo, attraverso le malattie generate dal consumo da
alimenti mortiferi inadatti e incompatibili con l'organismo umano, che avvelenano il suo
organismo e lo predispongono ad ogni sorta di malattie; attraverso il degrado morale e spirituale
causato dal disprezzo della vita in senso lato.
Infatti, come potrebbe realizzare la pace e la giustizia se quotidianamente causa ingiustizia e
violenza uccidendo (o delegando qualcuno ad uccidere) miliardi di animali che urlano inascoltati
e inutilmente implorano di essere risparmiati?
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Un mondo migliore? Questa è la condizione
Come potrebbe realizzare il benessere e la felicità personale se quotidianamente si nutre di
alimenti cadaverici intrisi di terrore e di prodotti chimici letali per il suo organismo?
Come potrebbe realizzare la civile convivenza tra gli individui della sua stessa specie se
viene educato alla legge del più forte a danno del più debole, a sfruttare, sottomettere,
schiavizzare e uccidere tutto ciò che non è essere umano? Non è forse l'indifferenza verso il
dolore altrui il vero cancro del genere umano?
Come potrebbe essere compassionevole, sviluppare la pietà nel suo animo, il senso
della condivisione se la cultura antropocentrica lo abitua, lo costringe a reprimere questi
sentimenti, la parte più nobile, più edificante, più evoluta della sua natura?
Associazione Vegetariana Animalista
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