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CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE
SUL COMMERCIO E LO SVILUPPO
(UNCTAD)
TRADUZIONE NON UFFICIALE
COMUNICATO STAMPA
EMBARGO
I contenuti del Rapporto e del presente comuicato
non devono essere citati né sintetizzati dalla
stampa, la radio, la televisione o i mezzi di
comunicazione elettronici prima del
18 Settembre 2001 alle 17:00 ora di Greenwich
(13:00 New York, 19:00 Ginevra, 22:30 Nuova
Delhi, 19 Settembre ore 02.00 Tokyo)
TAD/INF/PR22
18 settembre 2001
ACCETTARE LA SFIDA PER LA COMPETITIVITA’:
LA CREAZIONE DI COLLEGAMENTI PRODUTTIVI
TRA LE STN E I FORNITORI LOCALI
Dal momento che gli investimenti esteri diretti (IDE)1 svolgono un ruolo sempre più
importante nell’economia globale, i governi sono sempre più coscienti della necessità
di massimizzarne i vantaggi. Per i paesi in via di sviluppo, uno dei metodi più efficaci
per raggiungere tale obiettivo consiste nel promuovere collegamenti produttivi tra le
affiliate estere e le industrie locali, collegamenti che rappresentano il veicolo più
sicuro per la diffusione delle competenze, della conoscenza e delle tecnologie.
Questo è l’argomento principale del Rapporto sugli investimenti nel mondo 2001
(World Investment Report, 2001)2, pubblicato oggi dalla Conferenza delle Nazioni
Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD). La Relazione esamina l’impatto
positivo che tali collegamenti produttivi hanno sullo sviluppo e le sfide politiche in
vista della promozione dei collegamenti.
I collegamenti presentano vantaggi per le affiliate estere e le aziende locali, nonché
per l’economia in cui esse operano. Per i paesi in via di sviluppo, la creazione di
collegamenti a monte con le filiali estere riveste una particolare importanza. Dal
punto di vista delle filiali estere, il reperimento di risorse in loco consente sia la
riduzione dei costi di produzione nelle economie ospitanti, sia maggiore
specializzazione e flessibilità, e dunque una migliore capacità di adattamento delle
tecnologie e dei prodotti alle condizioni locali. La presenza di fornitori
tecnologicamente avanzati, può garantire alle filiali l’accesso a risorse umane e
tecnologiche esterne, sostenendo i loro sforzi di innovazione. Quanto ai fornitori
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locali, l’effetto diretto di questi collegamenti porta generalmente ad una crescita della
loro produzione, creando nuovi posti di lavoro. I vincoli produttivi possono altresì
contribuire allo scambio di conoscenze e competenze tra le aziende coinvolte in
forme di cooperazione diretta ed indiretta. Una fitta rete di collegamenti può favorire
l’efficienza produttiva, l’aumento della produttività, le capacità tecnologiche e
gestionali e la diversificazione del mercato per le aziende implicate. L’esempio della
ENGTEK (cfr. riquadro 1) dimostra come i collegamenti con le filiali estere possano
fungere da trampolino di lancio per le strategie di crescita ed internazionalizzazione
delle imprese locali dei paesi in via di sviluppo. Per tutta l’economia ospitante, i
collegamenti possono incentivare l’attività economica e, laddove i mezzi di
produzione locali sostituiscono quelli esterni, contribuire positivamente alla bilancia
dei pagamenti. Il potenziamento dei fornitori può, a sua volta, avere ricadute positive
negli altri ambiti dell’economia ospitante, contribuendo a rendere più vivace il settore
industriale ed evitare relocalizzazioni delle filiali estere.
Le attuali tendenze delle società transnazionali (STN)3 a concentrarsi maggiormente
sulla loro attività principale ed a ricorrere in misura maggiore all’esternalizzazione
offrono alle aziende nuove opportunità per inserirsi nei sistemi di produzione globali
delle STN. Un’azienda manifatturiera di medie dimensioni può spendere oltre il 50%
delle proprie entrate per l’acquisto di mezzi di produzione. Ma diventare fornitore di
una grande STN non è un compito facile. La maggiore pressione concorrenziale sta
spingendo le aziende a selezionare, a tutti i livelli della catena di fornitura, fornitori in
grado di soddisfare le richieste ormai impellenti in termini di costi, qualità e rapidità di
consegna. Questa situazione porta spesso le filiali estere delle industrie orientate alla
globalizzazione (come quelle elettroniche e automobilistiche) ad utilizzare come
fornitori altre STN, anziché ricorrere a fonti locali.
Il WIR01 sottolinea che il grado di creazione di collegamenti produttivi tra le filiali
estere ed i fornitori locali dipende sia dai costi e benefici che ne derivano, sia dalle
differenze di mentalità e di strategie a livello aziendale. Probabilmente, il fattore più
importante che influisce sul livello delle risorse locali nei paesi in via di sviluppo è
collegato alla disponibilità della capacità di produzione. La mancanza di fornitori
locali efficienti è un ostacolo comune alla creazione di collegamenti produttivi,
soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
Vantaggi reciproci
Una volta riconosciuti i reciproci vantaggi offerti da questi collegamenti produttivi, le
filiali delle STN e i governi ospitanti hanno avviato programmi di collegamento e di
potenziamento di fornitori, come discusso nel WIR01. Tra gli esempi di successo
vengono presentati gli sforzi compiuti dalla Saint Gobain in India per promuovere il
potenziamento dei fornitori (riquadro 2), il programma per lo sviluppo dei
collegamenti in Irlanda (riquadro 3), e il programma di potenziamento dell’industria
locale di Singapore (riquadro 4).
Il Rapporto osserva che se le STN hanno un interesse personale a promuovere
rapporti di collaborazione con i fornitori locali, i governi possono ricoprire un ruolo
importante nel favorirli. La volontà delle aziende di ricorrere ai fornitori locali può
essere influenzata dalle politiche dei governi, volte a rimuovere diversi ostacoli al
processo di creazione di tali collegamenti produttivi per aumentare i benefici e/o
ridurre i costi legati all’utilizzo di fornitori locali. Ad esempio, le STN potrebbero non
essere informate della disponibilità di fornitori in grado di far fronte ai loro impegni,
oppure potrebbero ritenere troppo costoso il ricorso a tali fornitori come fonti di
approvigionamento.
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Basandosi sull’esperienza di un vasto numero di paesi, il WIR01 presenta un elenco
di misure specifiche che sono state utilizzate per favorire i collegamenti produttivi.
Tali misure includono la messa a disposizione di informazioni e l’organizzazione di
incontri; programmi per incoraggiare le filiali estere a potenziare le capacità
tecnologiche dei fornitori locali; programmi di formazione in collaborazione con le
filiali estere a beneficio dei fornitori locali, e diversi progetti per migliorare l’accesso
dei fornitori locali ai finanziamenti.
Pochissimi paesi – come Costa Rica, la Repubblica Ceca, l’Irlanda, la Malesia,
Singapore ed il Regno Unito – hanno avviato programmi esaustivi per lo sviluppo dei
collegamenti produttivi utilizzando un insieme di varie misure politiche rivolte ad
aziende e industrie selezionate. Tali programmi hanno spesso ottenuto un notevole
successo.
Interventi governativi mirati possono far pendere l’ago della bilancia a favore di un
maggior numero di collegamenti produttivi, contribuendo in tal modo al trasferimento
di conoscenze dalle STN che possono favorire lo sviluppo di un settore industriale
vivace a livello locale. Ovviamente, al pari di altre politiche di sviluppo, gli sforzi di
promozione dei collegamenti produttivi devono adattarsi alle situazioni predominanti
in ciascun paese ospitante e dovrebbero essere intrapresi in stretta collaborazione
con il settore privato e gli altri interlocutori. Quanto più le politiche di promozione di
questi collegamenti verranno condotte parallelamente a politiche mirate alla
promozione degli IDE e allo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI), tanto
maggiori saranno le loro probabilità di successo.
Nel WIR01 vengono presentati contributi concreti, rivolti ai responsabili delle politiche
che cercano metodi per massimizzare il vantaggi derivanti dagli IDE. Il Rapporto
contiene anche esempi concreti di tentativi fatti dalle STN per potenziare i
collegamenti con i fornitori e che possono essere seguiti da altre aziende e in altri
paesi.
Riquadro 1: ENGTEK
Circa 25 anni fa, quella che oggi è conosciuta come Eng Teknologi Holdings Bhd (ENGTEK),
nasceva in Malesia come una piccola azienda a conduzione familiare con un capitale iniziale
di 200 dollari. Produceva attrezzature e maschere di montaggio in una struttura di fortuna
ricavata in un cortile. Oggi, questa società è una fornitrice a livello mondiale per le industrie
che producono semiconduttori e drive per dischi rigidi dei computer. Vanta inoltre 9 affiliate in
4 paesi. Lo scorso anno i suoi 2000 dipendenti hanno generato un reddito complessivo pari a
circa 63 milioni di dollari. Quotata alla borsa valori di Kuala Lumpur dal 1993, nel 1999 la
ENGTEK è passata tra i titoli del primo mercato.
Tra i fattori alla base del successo dell’internazionalizzazione della ENGTEK vi sono una
spinta imprenditoriale e l’impegno della dirigenza, insieme ad un contesto politico nazionale
che ha contribuito allo sviluppo delle imprese, condiviso da questa società. Un altro fattore
chiave è stata la costituzione di stretti partenariati tra la ENGTEK e alcune TNC. Ad esempio,
l’Intel ha fornito nel 1981 l’assistenza tecnica ed economica necessaria alla ENGTEK per
produrre saldatrici di cavi semiautomatizzate. Con partners come Advanced Micro Devices
(AMD), Bosch, Fujitsu, Hewlett Packard, Maxtor, Readrite e Seagate, la ENGTEK è stata
coinvolta nella progettazione di prodotti, portando la propria esperienza specifica nello
sviluppo dei prodotti e raggiungendo così un vantaggio competitivo rispetto ai potenziali
concorrenti. In qualità di società fornitrice primaria, la ENGTEK è stata in grado di entrare a
fare parte dei sistemi di produzione globali delle TNC sue clienti, e col passare del tempo di
occupare un posto tra le società più prestigiose. I partenariati hanno aiutato la ENGTEK ad
internazionalizzarsi ed a diventare essa stessa una TNC a tutti gli effetti.
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Riquadro 2: Saint Gobain
Quando la società francese Saint Gobain decise di aprire a Chennai, in India, un impianto per
la produzione del vetro, incontrò grossi problemi di natura tecnica con i potenziali fornitori
locali. Le aziende erano disorganizzate e disperse sul territorio. Le loro capacità tecnologiche
erano limitate e, senza un aiuto esterno, non erano in grado di rispettare nemmeno gli
standard minimi. Tre anni prima di iniziare le attività produttive, la Saint Gobain organizzò
addirittura gruppi specializzati per formare i fornitori. I gruppi, composti da esperti di varie
discipline provenienti dall’India e dall’estero, fornivano assistenza per la valutazione delle
materie prime, gli studi e i servizi tecnici, il supporto informatico, lo sviluppo dei materiali per
l’imballaggio e la gestione della logistica. Ogni gruppo lavorava con i fornitori per sviluppare
modelli di costi e di attività, per formare una manodopera che, nella stragrande maggioranza
dei casi, era analfabeta, e per fornire alle aziende i concetti gestionali di base. Questi gruppi
svolgevano inoltre il ruolo di intermediari, per aiutare le aziende ad ottenere prestiti dalle
istituzioni finanziarie. Quattro anni dopo l’arrivo dei primi gruppi in India, è stato possibile
reperire a livello locale l’80% delle materie prime necessarie, e molti fornitori hanno
incominciato a vendere ad altre TNC in India.
Riquadro 3: Il programma di collegamento nazionale in Irlanda
“Azienda Irlanda”, un’agenzia governativa fondata nel 1985 nell’ambito del Ministero delle
Finanze, ha avviato numerosi programmi di collegamento produttivo volti a favorire
l’integrazione di imprese straniere nell’economia irlandese. L’idea è di “collaborare con altre
società clienti per sviluppare un vantaggio competitivo sostenibile, che porti ad un incremento
significativo e remunerativo delle vendite, delle esportazioni e dell’occupazione”. Il
Programma di collegamento nazionale (NPL) funziona principalmente come un servizio di
intermediazione volto a promuovere l’utilizzo di acquisti locali da parte delle affiliate estere.
Cerca di soddisfare le richieste di approvvigionamento delle affiliate estere con i profili
produttivi dei fornitori locali, e per raggiungere tale scopo si è fortemente dedicata al
potenziamento delle capacità. Tra le industrie a cui si rivolge vi sono quelle di elettronica, di
ingegneria, sanitarie e per la produzione di componenti metallici e plastici. Un criterio chiave
per selezionare le società irlandesi che partecipano al programma di sviluppo dei fornitori è
l’atteggiamento dei dirigenti delle aziende locali, che dovrebbero essere “dinamici, ambiziosi e
lungimiranti”.
L’NLP collabora con le aziende locali selezionate per risolvere problemi operativi e sostenere
le capacità di marketing. Per soddisfare la crescente esigenza dei fornitori di diventare anche
esperti nel montaggio dei sottogruppi, il programma sta anche promovendo una
ristrutturazione dell’industria locale “unendo tra loro le società fornitrici, piuttosto che
concentrarsi sui fornitori di un singolo componente alle affiliate estere” .
Tra il 1985 e il 1997, “Azienda Irlanda” ha coinvolto nel programma di collegamento produttivo
circa 250 affiliate estere. In questo periodo, le filiali che operavano in Irlanda hanno
quadruplicato i loro acquisti di materie prime locali ed hanno più che raddoppiato quelli dei
servizi. A loro volta, le vendite dei fornitori sono aumentate dell’83%, la produttività del 36% e
l’occupazione del 33%. Molti tra i fornitori hanno ottenuto un successo a livello internazionale.
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Riquadro 4: Il programma di potenziamento dell’industria locale a Singapore
L’obiettivo principale del Programma di potenziamento dell’industria locale (LIUP) elaborato
dal governo, è la trasformazione di Singapore in un “centro di industrie basate sulla
conoscenza”. Con questo programma le TNC vengono incoraggiate a stipulare contratti a
lungo termine con i fornitori locali e ad aiutarli a migliorare i loro prodotti ed i metodi. Il
programma stesso offre un sostegno organizzativo e finanziario per preparare e migliorare la
qualità dei fornitori, con il coinvolgimento di aziende straniere. Le TNC partecipanti, a loro
volta, traggono vantaggi dall’impegnarsi nel programma di sviluppo dei fornitori.
Le attività del programma includono una vasta gamma di misure di sostegno. Il Comitato per
lo sviluppo delle piccole imprese contribuisce alla retribuzione dei rappresentanti delle affiliate
estere, che sono distaccati presso i fornitori locali per aiutarli a diventare più competitivi. A
loro volta, questi sono incoraggiati ad espandersi a livello internazionale, per esempio
seguendo le TNC loro clienti che decidono di costruire impianti in altre regioni, soprattutto nel
Sud-Est asiatico. In tal modo, il governo di Singapore può continuare ad esercitare la propria
influenza sulle caratteristiche e sul contenuto del processo di potenziamento della capitale.
Grazie a questo programma alcune aziende locali, come Advanced Systems Automation e
Manifacturing Integrated Technology, sono riuscite a trasformarsi da fornitori locali a società
internazionali che svolgono funzioni molto complesse. Oggi, entrambe le società sono i
fornitori globali primari preferiti dalle TNC loro clienti. Questo sembra suggerire che
l’approccio di Singapore, che associa una strategia mirata di promozione degli IDE ad un
programma di collegamento produttivo, ha avuto effetti positivi nel settore industriale locale.
Questo comunicato stampa, insieme alle informazioni sul lancio del World Investment Report
2001 (compresi gli estratti del Rapporto), sono disponibili anche su Internet al seguente
indirizzo: http://www.unctad.org
Per ulteriori informazoni, contattare Karl P. Sauvant, Direttore, Divisione Investimenti,
Tecnologia e Sviluppo aziendale, tel: +41 22 907 5707, fax: +41 22 907 0498, e-mail:
[email protected]; o Alessandra Vellucci, responsabile dell’informazione, tel: +41 22 907
4641/5828, fax: +41 22 907 0043, e-mail: [email protected]
1
Viene definito "Investimento estero diretto" un investimento che comporta il controllo di gestione di un
ente domiciliato in un’economia da parte di un’impresa residente in un’altra economia. L’IDE comprende
una relazione a lungo temine che riflette l’interesse duraturo di un investitore in un ente straniero.
2
The World Investment Report 2001: Promoting Linkages (Numero di vendita E.01.II.D.12, ISBN 921-112523-5) può essere ottenuto al prezzo di US$ 49, e al prezzo speciale di US$ 19 nei paesi in via di
sviluppo e nelle economie in transizione, richiedendolo all’indirizzo: United Nations Publications, Sales
Section, Palais des Nations, CH-1211 Geneva 10, Switzerland, fax: +41 22 917 0027, e-mail:
[email protected], Internet: http://www.un.org/publications; o from United Nations Publications, Two UN
Plaza, Room DC2-853, Dept. PRES, New York, NY 10017, USA, tel: +1 212 963 83 02 o +1 800 253 96
46, fax: +1 212 963 34 89, e-mail: [email protected].
3
Le "società transnazionali" comprendono le società madri e le loro affiliate estere: si definisce società
madre una società che controlla gli attivi di un altro ente o di altri enti in un paese o in paesi diversi dal
suo paese, di solito attraverso il possesso di una quota del capitale. Una quota del pacchetto azionario
di almeno il 10% viene normalmente considerata il limite minimo per il controllo degli attivi in tale
contesto.