Dalla Curia Nomine Dalle Province

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Dalla Curia Nomine Dalle Province
Servizio Digitale d'Informazione SJ
Vol. XVII, No. 27 , 05 dicembre 2013
Dalla Curia
Novena di preghiere. Sotto la direzione del P. Mark Rotsaert, un gruppo di gesuiti che studia in Roma sta preparando una
novena di preghiere da usare dalla vigilia della festa di S. Ignazio al 7 di agosto 2014, commemorazione del bicentenario
della Ricostituzione della Compagnia. Tutte le comunità della Compagnia, disperse per il mondo ma unite nella preghiera,
potranno usare lo stesso formulario il cui contenuto è centrato sul ringraziamento e sulla spiritualità ignaziana. Appena queste
preghiere saranno pronte, all'inizio del 2014, verranno inviate a tutte le Province per la traduzione e la distribuzione alle
comunità.
Nomine
Il Padre Generale ha nominato:
- Padre Francis Parmar, Provinciale della Provincia del Gujarat (GUJ), India. Il P. Parmar, finora rettore di Sneh Jyoti, la
residenza dei gesuiti del Seminario Regionale del Gujarat, è nato nel 1950, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1967 ed è
stato ordinato sacerdote nel 1979.
- Padre Rolando López Alvarado, Provinciale della Provincia Centroamericana (CAM). Padre Alvarado, finora membro
della Residencia San Borja in Guatemala, è nato nel 1964, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1983 ed è stato ordinato
sacerdote nel 1996.
Dalle Province
AFRICA: Impegno dei giovani contro l'AIDS
In un messaggio per la Giornata Mondiale contro l'AIDS del 1° dicembre, il Padre Michael Lewis S.J., presidente del JESAM
(Conferenza dei Superiori Maggiori dei Gesuiti dell'Africa e del Madagascar), ha scritto: "Nel momento in cui la comunità
internazionale celebra la Giornata contro l'AIDS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità richiama l'attenzione sulla
vulnerabilità degli adolescenti all'infezione dell'AIDS. Nel 2012 c'erano nel mondo 2.100.000 adolescenti colpiti dalla
malattia. La "Rete Africana dei Gesuiti contro l'AIDS" (AJAN) crede fermamente che l'educazione basata sui valori sia
l'elemento chiave per il controllo dell'AIDS per i ragazzi vulnerabili di questa età. L'AJAN controlla i programmi contro
l'AIDS diretti dai gesuiti e dai loro collaboratori in tutta l'Africa sub-sahariana, inclusi quelli promossi nelle scuole e in altri
l'AIDS diretti dai gesuiti e dai loro collaboratori in tutta l'Africa sub-sahariana, inclusi quelli promossi nelle scuole e in altri
centri educativi della Compagnia di Gesù. Con la loro ricca esperienza nel campo dell'educazione i gesuiti sono nella
posizione privilegiata per organizzare programmi di prevenzione per i giovani. Tuttavia ci siamo accorti che le sole
campagne di prevenzione non sono sufficienti e talvolta i giovani non le accettano perché sembra loro di sentirsi ripetere
sempre le stesse cose. Abbiamo imparato che dobbiamo essere costantemente creativi e che dobbiamo accostarci ai giovani
con amicizia. I programmi che hanno successo sono quelli che incoraggiano i giovani a pensare criticamente e forniscono
loro gli strumenti per agire, cioè per fare scelte responsabili e rispondere con compassione alle necessità del loro ambiente".
ALASKA: Il ritorno della campana
Per decenni una campana era scomparsa dalla comunità cristiana ortodossa russa degli indiani nativi a Kodiak, in Alaska.
Grazie ad un gruppo interconfessionale del quale fa parte anche il padre gesuita Ray Bucko ora la campana è stata recuperata.
Custodita in precedenza dall'arcidiocesi di Los Angeles, la campana è stata restaurata e sarà nuovamente esposta nella
cattedrale ortodossa russa della Santa Resurrezione a Kodiak. Oltre a coordinare il ritorno in Alaska, il P. Bucko ha redatto
una relazione accademica sulla campana che sarà pubblicata sulla rivista Catholic Historian nel prossimo numero di
approfondimento sulle relazioni tra cristiani cattolici e ortodossi. Della storia della campana non si sa molto, tranne che è di
origine russa o dell'Alaska come fa dedurre il metodo di fusione. In un modo o in un altro, la campana è arrivata in California.
Ci sono foto che documentano la sua presenza in California nei primi anni '30 del secolo scorso e da alcuni resoconti la
campana potrebbe esservi giunta già nel 1890. E' molto probabile che arrivò alla metà del XIX secolo per essere riparata nella
fonderia di Los Angeles e non sia mai stata restituita. Alla fine fu presa in custodia dall'arcidiocesi di Los Angeles che la
consegnò alla missione di San Fernando. P. Bucko venne coinvolto nel progetto dopo aver letto un articolo scritto da Matthew
Namee, fondatore della Society for Orthodox Christian History in the Americas, sulla campana e sul perché avrebbe dovuto
essere restituita. Decise di offrire il suo aiuto e ha contribuito alla trafila per ottenerne il ritorno in Alaska.
ASIA-PACIFICO: Voli per le foreste
Si calcola che la responsabilità dei voli aerei sui cambiamenti climatici si attesti tra il 4 e il 9%. Con l'aumento del numero
delle persone che utilizzano l'aereo questo tipo di trasporto è destinato a diventare la maggior causa mondiale per il danno
ambientale e il surriscaldamento globale. Consapevole del fatto che la missione della Compagnia porta molti confratelli a
volare spesso per lavorare insieme per una maggiore giustizia sociale nel mondo, la Conferenza dei gesuiti dell'Asia Pacifico
ha messo a punto il proprio progetto di compensazione delle emissioni di carbonio,Flights for Forests. E' un modo di
riconoscere l'impatto che i viaggi e il lavoro dei gesuiti hanno sull'ambiente e per aiutare le comunità rurali che sono le più
colpite dai cambiamenti climatici e dall'economia globale. E così tutti i gesuiti e i loro partners all'interno della Conferenza
sono invitati a partecipare a questo progetto versando un contributo di cinque dollari americani per ogni volo intrapreso. I
contributi andranno in un fondo che sarà utilizzato per intraprendere attività di salvaguardia delle foreste da parte di gruppi di
giovani in zone rurali della Cambogia, Indonesia e Filippine. Per maggiori informazioni e per partecipare al progetto vedi:
http://sjapc.net/sites/default/files/flights_for_forests_july_2011.pdf
BOLIVIA: Riconoscimento pubblico a un gesuita
L'Assemblea Legislativa Plurinazionale della Bolivia ha conferito la medaglia al valore "Marcelo Quiroga Santa Cruz" al
gesuita P. Mauricio Bacardit Busquet per l'opera e il contributo da questi offerto alla democrazia durante tutta la sua vita e
carriera professionale. Qui di seguito la motivazione per il conferimento: "Sulla base delle informazioni ricevute, il P.
Mauricio Bacardit Busquet svolge la sua opera a beneficio della società; consapevole dei problemi e necessità delle persone
più umili, contribuisce al rafforzamento di una democrazia sociale e partecipativa; nella lotta per l'inclusione è un
interlocutore che si occupa con grande dedizione dell'educazione scolastica di bambini e giovani e infonde la conoscenza
trasmettendo valori e principi come ragione di vita e progresso. Ha svolto incarichi di rilievo all'interno di istituzioni
dipendenti dalla Chiesa cattolica, il cui compito principale si focalizza nello studio e nella collaborazione con il settore rurale,
fornendo istruzione attraverso programmi di studio e apprendimento e aiutando a combattere l'analfabetismo nel nostro paese.
Gli si riconosce il merito di agire nell'assistenza e nella cooperazione nei settori poveri della società come mezzo di strumento
democratico per fornire sollievo e lotta contro la povertà, l'esclusione e la discriminazione; consente così ai più svantaggiati
di partecipare ai temi che influenzano direttamente la loro vita, oltre ad intercedere per loro in incontri nazionali e
internazionali".
BRASILE: Congresso sull'educazione inclusiva
Per una settimana direttori e accompagnatori dei venti paesi in cui è presente Fe y Alegría si sono riuniti per condividere le
esperienze, rinnovare gli impegni e assumerne di nuovi come movimento di educazione popolare. La sede della 44ma
edizione del Congresso Internazionale è stata quest'anno San Paolo del Brasile. Il Congresso è stato dedicato all'analisi e alla
discussione sull'educazione inclusiva nella missione di Fe y Alegría. Ogni direttore ha passato in rassegna numerose
esperienze su molti aspetti dell'Africa, America Latina ed Europa dove sono maturati i frutti dei semi che ha gettato il P.
Padre José María Vélaz, il fondatore di Fe y Alegría, 58 anni fa. Si è ribadita la ferma decisione che il Movimento si presenti
sempre di più in quegli ambienti e contesti dove c'è povertà ed esclusione. Inoltre, il Congresso è servito a portare avanti la
sfida di fare di ogni centro, di ogni scuola, di ogni luogo dove è presente Fe y Alegría, uno spazio realmente inclusivo che
sfida di fare di ogni centro, di ogni scuola, di ogni luogo dove è presente Fe y Alegría, uno spazio realmente inclusivo che
vada al di là di un semplice modello di integrazione educativa.
CANADA: Il Papa dal Nuovo Mondo
Il 24 novembre è uscito in Canada un nuovo documentario sulla vita e il pensiero di Papa Francesco, l'uomo che ha
affascinato il mondo da quando, nei primi mesi di quest'anno, è entrato sulla scena internazionale. Prodotto dai Cavalieri di
Colombo, questo nuovo cortometraggio esplora la vita e il pensiero di Papa Francesco, il primo Papa dalle Americhe, il
primo Papa gesuita e il primo Papa di nome Francesco. Nell'arco di un'ora il filmato snoda interviste effettuate in ogni parte
del mondo con gli amici, i confratelli, i collaboratori, il biografo e i poveri di Buenos Aires. La maggior parte delle interviste e
gran parte del film sono stati girati in Argentina. "Questo documentario nasce quando il mondo si accorge che un uomo
speciale ha assunto il comando della Chiesa cattolica, e questo inizia - ma non finisce - con un gesto di umiltà e cura per tutti",
ha dichiarato il Cavaliere Supremo Carl Anderson, uno dei produttori esecutivi. "Eppure ciò che in gran parte rimane
sconosciuto al pubblico sono i molti dettagli della vita di Papa Francesco, l'opera che ha svolto e il modo in cui ha difeso i
senza voce e i principi cattolici. Il filmato approfondisce questi aspetti". Un trailer del documentario e ulteriori informazioni
sono disponibili su:
http://www.popefrancisdocumentary.com/
ITALIA: "Un treno va a Mosca"
La Compagnia di Gesù, fin dalle origini, ha sempre avuto come missione l'evangelizzazione della cultura e delle culture. Si
tratta di incarnarsi nella storia del proprio tempo, perché il Vangelo possa essere accolto e diffuso. È sufficiente ricordare
come nel XVII secolo grandi artisti del calibro di Gian Lorenzo Bernini o di Peter Paul Rubens, entrambi molto vicini alla
Compagnia di Gesù, influirono sull'ambiente culturale e spirituale del loro tempo. Nel desiderio di continuare questo dialogo
tra arte e fede, la Fondazione Culturale San Fedele di Milano (in coproduzione con Kiné-Vezfilm, con il contributo della
Fondazione Cariplo e in associazione con altri enti) ha prodotto un film: Il treno va a Mosca, con la regia di Federico Ferrone
e di Michele Minzolini, che è stato selezionato in concorso per la 31° edizione del Torino Film Festival. Di certo un notevole
successo, per un premio destinato a giovani registi. Il film è infatti stato prodotto all'interno del Premio San Fedele, con cui la
Fondazione Culturale San Fedele promuove la produzione di lavori originali, che nascono da un'elaborazione e da una
riflessione su questioni di particolare interesse per l'uomo di oggi. Il Premio si colloca all'interno di un progetto più vasto, che
comprende anche i settori arte e musica. Il Treno va a Mosca, vincitore del Premio San Fedele giovani filmmaker, sarà
premiato presso l'Auditorium San Fedele entro il dicembre 2013.
ITALIA: Fondo Librario Antico
Diversi anni di impegno da parte della Provincia d'Italia della Compagnia di Gesù ed il sostegno di vari enti pubblici e
privati, hanno reso possibile la realizzazione del progetto di Recupero e valorizzazione del Fondo Librario Antico dei Gesuiti
italiani, i cui esiti sono stati presentati in due eventi rispettivamente il 9 novembre presso l'Aloisianum di Gallarate (Varese) e
il 23 novembre presso l'Istituto Luigi Gonzaga di Palermo, con la partecipazione di numerosi esperti nel settore. Le attività
intraprese hanno consentito il recupero di oltre 75mila volumi provenienti da ben 275 diverse biblioteche o residenze dei
gesuiti sparse in tutta Italia. Si è realizzata un'unica grande biblioteca, costituita da tre poli dislocati in luoghi diversi
(Gallarate, Napoli e Palermo) e unificati dall'adozione di un unico catalogo elettronico. Si è proceduto con la bonifica dei
locali adibiti alla conservazione del materiale librario, alla disinfestazione dei volumi aggrediti da parassiti ed alla
catalogazione informatizzata dei libri stampati fino al 1830. Alcuni testi, grazie all'archiviazione digitalizzata, saranno fruibili
anche online. Il Fondo Librario Antico comprende una preponderanza di libri di teologia, devozione, storia delle religioni e
filosofia, ma presenta anche numerose pubblicazioni di storia generale, diritto, viaggi, scienze naturali, geografia, usi e
costumi dei popoli, classici della letteratura latina e greca.
MADAGASCAR: Libri dalla Francia
In seguito alla riorganizzazione delle biblioteche dei gesuiti dell'Ile-de-France (Centre Sèvres, Rue de Grenelle) di Parigi, la
Provincia di Francia ha fatto dono allo scolasticato di Tsaramasoandro, in Madagascar, di molti libri e riviste di filosofia e
teologia. Sono quasi tutti libri in francese dei quali i più recenti sono del 2010. Un dono che costituisce un vero tesoro non
solamente per le istituzioni della Compagnia di Gesù, ma anche per i centri e le case di formazione locali. Si tratta di circa
22.000 volumi, accompagnati da un centinaio di titoli di riviste. L'associazione Aide au Tiers Monde si è presa cura della
spedizione, mentre la Provincia dei gesuiti del Madagascar ha pagato tutte le spese relative all'invio di questi libri, dal
momento del loro imballaggio fino all'arrivo in Madagascar. Da parte sua lo scolasticato di Tsaramasoandro si prepara a
riceverli. Si spera che il loro arrivo contribuirà alla dinamizzazione della formazione nella Provincia in conformità alle
direttive del piano apostolico. La Provincia del Madagascar esprime la sua profonda riconoscenza per questa generosa offerta
alla Provincia di Francia e a tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno lavorato giorno e notte per preparare e spedire
questi libri.
SIRIA: Difficile sopravvivere
Padre Frans van der Lugt, un gesuita olandese attualmente residente nella città siriana assediata di Homs, ha scritto
recentemente una lettera nella quale descrive dettagliatamente le condizioni estreme in cui versano coloro che vivono ancora
in città. Secondo quanto riferito dal gesuita, i siriani devono affrontare la mancanza di cibo e carburante, e anche nelle case
abbandonate i viveri sono esauriti. "La malattia ha colpito alcuni di noi e bussa alla porta di altri. Da più di 15 mesi nessun
alimento è arrivato nella nostra regione; per mesi abbiamo potuto contare sui depositi locali ma questi sono ormai vuoti",
scrive il Padre van der Lugt e descrive la mancanza di rifornimenti in Siria in termini desolatamente precisi. "Sopravviviamo
con quel poco cibo che ancora rimane nelle nostre case ma che presto si ridurrà a semola di grano e anche questa presto finirà.
Ringraziamo Dio che ognuno di noi riceve ancora 1 kg di farina a settimana, ma non sappiamo per quanto tempo ancora ciò
sarà possibile". Sebbene le condizioni di Homs appaiano cupe, P. van der Lugt racconta della speranza che i residenti
coltivano anche nel bel mezzo delle loro lotte. "C'è un clima di amore, accoglienza e interazione, e quelli che rimangono
sentono che siamo un gruppo", dice. I siriani di Homs cercano di apprezzare in positivo il poco che hanno, cioè la presenza
reciproca, allo scopo di riuscire a superare la crisi. "Ognuno di noi deve fare di più per aiutarci l'un l'altro".
ZIMBABWE: Una stazione radio cattolica
L'arcivescovo di Harare, mons. Robert Christopher Ndlovu, ha annunciato la nascita di una radio comunitaria cattolica che
darà il via alle sue trasmissioni appena ottenuta la licenza da parte del governo. In una circolare inviata a tutti i parroci, capi
di congregazioni religiose e istituzioni cattoliche dell'arcidiocesi, l'arcivescovo spiega che l'emittente Radio Chiedza è in fase
di realizzazione in vista del giorno in cui sarà concessa la licenza alle radio comunitarie. "L'iniziativa è gestita dal P. Nigel
Johnson S.J. insieme con il direttore della comunicazione dei gesuiti, Gift Mambipiri. Negli ultimi dieci anni sia P. Johnson
che Mambipiri hanno acquisito una vasta esperienza di iniziative di radio comunitarie in Zimbabwe. Finora, nessuna di queste
ha ricevuto la licenza per trasmettere nel paese, ma le nazioni vicine hanno in funzione parecchie emittenti di questo tipo.
Sembra quindi inevitabile l'arrivo del giorno in cui lo Zimbabwe dovrà mettersi al passo coi tempi e noi della Chiesa cattolica
dobbiamo farci trovare preparati", ha dichiarato l'arcivescovo. Tra i suoi obiettivi, Radio Chiedza intende amplificare il
messaggio della Chiesa, in particolare sui temi della giustizia sociale. Intende anche essere una piattaforma per
l'evangelizzazione della dimensione politica, sociale, culturale ed economica e affrontare le questioni sociali del nostro tempo
(es. HIV/AIDS, giustizia e pace, composizioni familiari moderne e le loro sfide).
Gesuitica
Scoperta eccezionale. Scoperta di massimo valore quella compiuta da Rudj Gorian, responsabile del fondo antico della
biblioteca della Fondazione Studium Generale Marcianum, nel Seminario di Venezia. Tra le sue mani è capitata un'autentica
rarità bibliografica pubblicata nel 1670 a Valvasone, in provincia di Pordenone: un manuale di formato tascabile ad uso dei
gesuiti contenente le Industriae pro superioribus del Padre Generale Claudio Acquaviva. «Questo modesto e sobrio libretto spiega lo studioso - concentra su di sé diversi primati; oltre ad essere un'edizione finora sconosciuta del testo di Acquaviva, è
la sola copia nota dell'unico libro stampato nel Friuli occidentale prima della caduta della Repubblica di Venezia, e l'unica
edizione conosciuta pubblicata in una città friulana diversa da Udine dal Cinquecento a metà Settecento».
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