VoDiSca - liceo De Chirico

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VoDiSca - liceo De Chirico
04 maggio 2009
Una mostra contro la camorra a Scampia
NAPOLI – Martedì 5 maggio ore 11:00 presso l’Auditorium di Scampia, Maria De Marco (assessore alla cultura VIII Municipalità), Paolo
Piccione (Questura di Napoli), Marilina Ricciardi (scuola Comix di Napoli) Raffaele Marra (Nomafia zone) Domenico Foscolo (curatore del
progetto Camorracomix) e il Presidio di Libera Scampia presentano la mostra “Se la paura fa 90, la dignità fa 180”. Ideata dall’associazione
Vodisca, nata in memoria di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra. Vede opere di artisti di tutta Italia, in particolare illustrazioni,
vignette, immagini, fumetti che screditano, contrastano, si oppongono e prendono in giro, il sistema camorristico. La mostra resta aperta fino
al 12 maggio e verrà visitata in particolare dai bambini del quartiere Scampia per i quali è stata concepita. Il progetto nasce dalla convinzione
che con la cultura della dignità si possa creare un’alternativa alla cultura della violenza. La mostra ospita anche il progetto “CamorraComix
– barzellette e vignette contro la camorra” realizzato da diverse scuole e le tavole di “Max & Stella” realizzate da Paolo Piccione per la Questura
di Napoli. La manifestazione è stata patrocinata dalla scuola Comix di Napoli e da Libera.
Illustratori, vignettisti e fumettisti che partecipano alla mostra sono Marilina Ricciardi, Rosaria Iorio, Paolo Domeniconi, Lorenzo Ruggiero,
Fabrizio Fiorentino, Alfonso De Negri, Paolo Piccione, Maria Villone, Lilia Migliorisi, Febe Sillani, Nicoletta Costa, Tiziano Squillace e
Giovanna Pignataro, Barbara Jelenkovich, Gaia Monti, Daria Petrilli, Alice Vitagliano, Alessandra Vitelli, Rosaria Battiloro, Andrea Musso,
Paolo Marengo, Raffaele Marra, Claudio Parentela, Il vignettificio, Anel.
5 maggio 2009 ore 11:00
Spazio - esposizione Auditorium di
Scampia, in Viale della Rasistenza
I n a ucomp.
gurazio
n e(Scampia
e c o n f e r e-n zNapoli)
a stampa:
12
Mostra 5 - 12 Maggio, orari: 11:00 - 17:00
La vignetta è in mostra a Scampia per l’edizione Comix contro la camorra “Se la paura fa 90, la dignità fa 180”.
Chiaramente ci vuole più di una risata per seppellirli, ma a noi piace l’impegno su più fronti. E poi amiamo i vignettisti, ecco.
Se la paura fa 90 la dignità fa 180 manifestazione anticamorra
Conferenza stampa, martedì 5 maggio ore 11:00 intervengono: Maria De Marco (assessore alla cultura VIII Municipalità), Paolo Piccione
(Questura di Napoli), Marilina Ricciardi (scuola Comix di Napoli) Raffaele Marra (Nomafia zone) Domenico Foscolo (curatore del progetto
Camorracomix) e il Presidio di Libera Scampia
Illustratori, vignettisti e fumettisti in mostra: Marilina Ricciardi, Nicoletta Costa, Rosaria Iorio, Paolo Domeniconi, Lorenzo Ruggiero, Fabrizio
Fiorentino, Gaia Monti, Daria Petrilli, Alfonso De Negri, Ludovica Bastianini, Raffaele De Angelis,Rosaria Battiloro, Paolo Piccione, Alice
Vitagliano, Marina Villone, Alessandra Vitelli, Lilia Migliorisi, Febe Sillani, Tiziano Squillace e Giovanna Pignataro, Barbara Jelenkovich,
Andrea Musso, Paolo Marengo, Raffaele Marra, Claudio Parentela, Il vignettificio, Anel.
“Se la paura fa 90 la dignità fa 180” è una manifestazione anticamorra organizzata dall’associazione Vodisca, che opera a Scampia da qualche
anno, nata in memoria di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra. La mostra, che coinvolgerà artisti da tutto il panorama nazionale, è
rivolta principalmente ai bambini del quartiere Scampia, che gratuitamente avranno la possibilità di confrontarsi con illustrazioni, vignette
fumetti che screditano, contrastano, si oppongono e prendono in giro, il sistema camorristico. La mostra ospiterà anche il progetto “CamorraComix
– barzellette e vignette contro la camorra” realizzato da diverse scuole e le tavole di “Max & Stella” realizzate da Paolo Piccione per la Questura
di Napoli. La manifestazione è stata patrocinata dalla scuola Comix di Napoli e da Libera.
04 maggio 2009
Pasquale Orlando
Camorristi? Meritano più di una barzelletta. “Se la paura fa 90, la dignità fa 180” è il gagliardo titolo della mostra di fumetti, elaborati e disegni
contro la camorra allestita dall’associazione Vodisca nella “no–mafia zone” di Scampia – è così che giovani artisti locali etichettano, con la
graphic-art, le isole di aggregazione in pieno mercato di “Gomorra”, prendendo spunto da un social network siciliano. Dal 5 al 12 maggio
all’Auditorium della 167, Viale della Resistenza
Camorristi, una risata vi seppellirà: tutto il ridicolo degli uomini d’onore
Chiara Marasca
NAPOLI – L’arma dell'ironia
contro l’arroganza della camorra.
La risata come strumento per
demolire una serie di falsi miti
diffusi tra i giovani (e i meno
giovani). Il “camorrista” non è più
il furbo, il vincente, quello che gode
di ricchezza e rispetto, ma diventa
un personaggio “da barzelletta”,
che dispensa stupidità e rozzezza
di spirito ad ogni battuta. Il progetto
“Camorracomix”, curato dal
docente Domenico Foscolo, nasce
dalla collaborazione tra l’Istituto
Statale d’Arte “Giorgio de Chirico”
di Torre Annunziata, diretto da
Felicio Izzo, e il Liceo Artistico
Statale del centro storico di Napoli.
Negli sketch, la figura del
camorrista prende il posto dei
protagonisti delle barzellette
“classiche” (e spesso razziste), e
cioè l’ebreo, il cornuto, il
carabiniere, il terrone, ed esprime
la somma delle qualità negative
attribuite, nei racconti umoristici,
a quelle categorie: ignoranza,
avidità, stupidità, volgarità,
violenza, superbia. “Proponiamo
una specie di razzismo educativo,
perché non colpisce un essere, ma
un modo di essere”, spiega il
professor Foscolo, che insegna
“Disegno dal Vero” e che già due
anni fa, all’Istituto “Europa” di
Pomigliano d’Arco, aveva curato
un progetto analogo.
Perché la barzelletta? “Perché
sfrutta un linguaggio immediato,
vicino a
quello degli studenti, e permette di
affrontare temi delicati come la
cultura antimafia senza annoiarli,
coinvolgendoli”. Scrivere uno
sketch, inoltre, significa esplorare
ambiti disciplinari diversi: lingua,
in questo caso anche il dialetto,
struttura del testo, storia, sociologia,
e addirittura, se pensiamo a una
barzelletta sull’uso delle droghe o
sui mercati illegali, scienze ed
economia. Diciassette vignette e
centosettanta barzellette, con
l’obiettivo dichiarato (e raggiunto)
di mostrare il ridicolo che si cela
dietro al malcostume e ai
comportamenti antisociali.
Trentaquattro in tutto gli studenti
che si sono cimentati nella scrittura
(consulente per il dialetto Pasquale
Russo) e nel disegno creativo
(coordinati dalla docente Mara
Ferro). Ecco, qui di seguito, un
florilegio di questo loro lavoro:
MIO ZIO È UN GENIO
Intercettazione ambientale (Un
camorrista parla con un suo amico)
- Uà… zitemo è nu genï: ha pigliato
‘a garrozzeria ‘e na mercedè, ‘o
mudore ‘e na ferrari, ‘e rote ‘e na
fort, ‘e siggiuline ‘e na
gadillàccheta...
- E che ha fatto? Na machena
nova?
- No: duje anni ‘e calera!
IL ROMBO
Fiammetta Di Peto, figlia di un
boss, a trentasei anni riesce ad
arrivare all’esame di terza media.
Dopo la prova di Geometria esce
sconsolata. La sua amica del cuore,
che l'aveva accompagnata,
s’informa:
- Comm’è juto?
- Songo stada bucciata!
- E pecché?
- Nun ‘o saccio, m’hannu ritto: ‘e
fá nu rombo… e ie aggiu fatto:
“BRRRUUUMMMM...
BRRRUUUMMM…”
- E chille appirciò t’hannu
abbucciata! T’hannu circato nu
rombo… E tu n’ê fatto ruje!
IL PESCE PALLA
Due camorristi sono in visita
all'acquario. Uno dice all’altro:
- Guadda ‘a là: ‘o pisce palla!
- Allora l’altro senza esitare un
attimo prende la pistola e spara
uccidendo il pesce! Visto, poi, lo
sguardo interrogativo del
primo,sentenzia:
- Muto s’eva stà!
IL
MATRIMONIO
IMPOSSIBILE
Intercettazione ambientale (Il
fidanzato della figlia di un boss
alla ragazza)
- Tesò, ma tu nu juorne me
spusarraje?
- Amó, penze proprito che nun è
pussippila! Dint’a fameglia nosta
ce sta l’appitutina ‘e ce spusà fra
nuje: ‘a zia se spusaje cu ‘o zio, ‘a
nonna se spusaje cu ‘o nonno,
mammà se spusaje cu papà...
GIORNO DI PAGA
Giorno di paga nel clan dei
Capavota. Il cassiere della banda
chiama gli affiliati uno per volta
seguendo l’elenco:
- “Capa ‘e puorco”: 1.800.000
èvero. “Funa ‘n ganna”: 1.800.000
èvero. “Muorto arletto”: 1.800.000
èvero…
E continua così fino alla fine della
lista. Dopo aver pagato tutti, il
contabile esclama:
- Ma guarda nu pogo stu scemo ‘e
“Totale”: è chillo ca ha d’avé chiú
assaje ‘e tutte quante… Ma nun si
apprisenta maje!
ATTENTO A COME PARLI
Qual è la cosa che non devi
assolutamente dire ad un camorrista
che ti chiede se la sai l'ultima?
“Dai: spara!”
LE TUTE MIMETICHE
Intercettazione ambientale (Un
camorrista parla con l’affiliato che
sorveglia l’arsenale del clan)
- E tiene ‘e tute mimetighe?
- Sí… ma ‘un ‘e riuscimme chiú
alle truvà!
04 maggio 2009
SCAMPIA – Vignette, illustrazioni, fumetti che screditano, contrastano, si oppongono e prendono in giro il sistema camorristico. Questi gli
elementi che caratterizzeranno la manifestazione anticamorra, che si svolgerà presso l’Auditorium del quartiere, organizzata dall’associazione
Vodisca. La mostra ospiterà anche il progetto “Camorracomix” – barzellette e vignette contro la camorra, organizzato da alcune scuole locali.
L’incontro è rivolto soprattutto ai bambini e numerosi artisti internazionali come Rosaria Iorio, Lorenzo Ruggiero e Maria Villone, verranno
coinvolti. Domani martedì 05 maggio alle ore 11:00 si svolgerà la conferenza stampa e saranno presenti: Maria De Marco (assessore alla
cultura VIII Municipalità), Paolo Piccione (Questura di Napoli), Marilina Ricciardi (scuola Comix di Napoli) Raffaele Marra (Nomafia zone)
Domenico Foscolo (curatore del progetto Camorracomix) e il Presidio di Libera Scampia. L’esposizione, a cui l’ingresso è gratuito, si
concluderà il giorno 12 maggio alle ore 17:00.
04 maggio 2009
HUMOR E CAMORRA
La mostra dal 5 al 12 maggio all’Auditorium della 167
L u c a
M a r c o n i
NAPOLI – I camorristi? Meritano
più di una barzelletta. “Se la paura
fa 90, la dignità fa 180” è il
gagliardo titolo della mostra di
fumetti, elaborati e disegni contro
la
camorra
allestita
dall’associazione Vodisca nella
“no–mafia zone” di Scampia – è
così che giovani artisti locali
etichettano, con la graphic-art, le
isole di aggregazione in pieno
mercato di “Gomorra”, prendendo
spunto da un social network
siciliano dal 5 al 12 maggio
all’Auditorium della 167, Viale
della Resistenza.
Illustratori, vignettisti e fumettisti
richiamati
dal
Web
(www.liberavoce.135.it) e
dall’associazione Libera si
rivolgono principalmente ai
bambini del quartiere, che
“gratuitamente avranno la
possibilità di confrontarsi con
illustrazioni, vignette e fumetti che
screditano, contrastano, si
oppongono, prendono in giro e
sfatano i miti del Sistema
camorristico”. Patrocinata dalla
Comix di Napoli e da Libera contro
le Mafie, la mostra ospita anche il
progetto “CamorraComix –
barzellette e vignette contro la
camorra” realizzate dalle
scolaresche partenopee e le tavole
di “Max & Stella” di Paolo Piccione
della Questura di Napoli.
L’associazione Vodisca è attiva a
Scampia da qualche anno in
memoria di Antonio Landieri,
“vittima innocente di camorra”, un
disabile che non riuscì a sfuggire
ad un agguato con sparatoria nel
mucchio in pubblica piazza; e
cugino del giovane scrittore di
Scampia, fondatore di Vodisca,
Rosario Esposito La Rossa (“Al di
là della neve”, Marotta e Cafiero)
sul quale anche Saviano e Maurizio
Braucci (lo sceneggiatore di
Gomorra) hanno espresso qualche
parola di apprezzamento. La mostra
è visitabile dal 5 al 9 maggio dalle
11 alle 17.
Firmano tavole e foto Marilina
Ricciardi, Rosaria Iorio, Paolo
Domeniconi, Lorenzo Ruggiero,
Fabrizio Fiorentino, Alfonso De
Negri, Paolo Piccione, Maria
Villone, Lilia Migliorisi, Febe
Sillani, Nicoletta Costa, Tiziano
Squillace e Giovanna Pignataro,
Barbara Jelenkovich, Gaia Monti,
Daria Petrilli, Alice Vitagliano,
Alessandra Vitelli, Rosaria
Battiloro, Andrea Musso, Paolo
Marengo, Raffaele Marra, Claudio
Parentela, Il Vignettificio e Anel.
La inaugurano Maria De Marco
(assessore alla Cultura della
municipalità), Paolo Piccione
(Questura di Napoli), Marilina
Ricciardi (Comix), Raffaele Marra
(di No-mafia Zone, un social
network siculo realizzato con lo
scopo di “fondere l’impegno di
creativi in un laboratorio per la
legalità e contro il diffondersi del
pensiero mafioso”), Domenico
Foscolo (curatore del progetto
Camorracomix) e il Presidio Libera
pia.
08 maggio 2009
I ragazzi di Scampia
aprono le porte della mostra anti-camorra
ROMA – “Se la paura fa 90 la dignità fa 180”: questo il titolo della mostra anti-camorra promossa a Napoli dall'associazione Vo.di.Sca. (Voci
di Scampia) che si terrà fino al 12 maggio all’Auditorium di Scampia (l’ingresso è gratuito). “Una mostra organizzata dai bambini per i bambini
– spiega uno dei soci fondatori dell’associazione, Rosario Esposito La Rossa –. La mostra, infatti, ha coinvolto circa 50 ragazzi che si sono
cimentanti in vari laboratori manuali e hanno partecipato attivamente alla scelta e alla collocazione delle tavola”. “L’obiettivo – prosegue –
è quello di mostrare ai ragazzi che esiste un altro linguaggio, che è possibile esprimere le proprie emozioni liberamente, che ci sono delle
alternative alla strada in questo quartiere. Non a caso abbiamo deciso questo titolo per la mostra, perché se a Scampia si può avere paura, la
voglia di riscatto e il desiderio di riappropriarsi della dignità hanno il doppio del peso”. L'associazione di promozione culturale Voci di Scampia,
nata tre anni fa a Scampia in memoria di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra, opera con i bambini del territorio cercando anche
di intercettare, attraverso la dimensione del viaggio, le altre periferie italiane, “perchè non bisogna chiudersi al mondo”, spiega La Rossa. Così
la mostra, che raccoglie i lavori di alcuni tra i più noti illustratori italiani, si rivolge principalmente ai bambini e ai ragazzi del quartiere, che
avranno la possibilità di confrontarsi con illustrazioni che screditano, contrastano e prendono in giro il sistema camorristico. L'iniziativa,
patrocinata dalla scuola Comix di Napoli e dall'associazione Libera e svolta in collaborazione con Nomafia Zone, ospiterà anche il progetto
“CamorraComix – barzellette e vignette contro la camorra” realizzato da diverse scuole e le tavole di “Max & Stella” realizzate da Paolo
Piccione per la questura di Napoli. Per contrastare l’oppressione dei clan in esposizione all’Auditorium di Scampia 30 tavole divise in tre
sezioni, illustrazioni, fumetti e vignette, realizzate con varie tecniche da altrettanti illustratori di rilievo nazionale, tra cui Marilina Ricciardi,
responsabile della scuola Comix di Napoli. Sono onorata di partecipare a questa iniziativa – afferma l'illustratrice – non solo perché i fumettisti
più grandi a livello nazionale prestano la loro opera a favore di un progetto superiore, facendo passare il messaggio della legalità, ma anche
perché per la prima volta sono i bambini stessi, cioè i fruitori in ultima analisi di queste opere, che si rendono parte attiva del processo”.
Ecco il fumetto anticamorra
“La paura fa 90, la dignità 180”. Richiama una frase di una canzone degli ’A67 il titolo della mostra sul fumetto anticamorra inaugurata
nell’Auditorium di Scampia.
L’idea è venuta all’associazione “Vodisca”, in prima linea da anni nella promozione della cultura della legalità anche al di fuori dei confini
regionali.
Una rassegna, aperta fino al 12 maggio, dove protagonisti sono i disegni realizzati da artisti di calibro nazionale che sbeffeggiano con la
sagacia della matita il mondo della criminalità organizzata.
Demolire i falsi miti diffusi tra i più giovani diventa allora il fil rouge dell’esposizione dedicata proprio ai bambini del quartiere a nord di
Napoli.
“Abbiamo pensato – spiega Rosario Esposito La Rossa, che ha fondato “Vodisca” dopo la morte del cugino disabile Antonio Landieri, ucciso
per errore durante la faida – ad una forma di espressione artistica divertente per invitare i bambini ad una riflessione sull’antistato con cui
sono costretti a misurarsi ogni giorno”.
Le vignette, oltre a ridicolizzare il boss, ricordano le vittime innocenti delle mafie tra cui don Peppino Diana, Giancarlo Siani, Peppino
Impastato.
Nomi e date rappresentati attraverso i semplici schizzi lasciati sui cartelloni dai ragazzini del rione.
“Siamo orgogliosi di un’iniziativa che nasce davvero da un territorio in cui va reinventata l’educazione alla legalità” afferma Maria De Marco,
assessore all’Educazione della VIII Municipalità, che ha inoltre formulato l’auspicio della pubblicazione di un libro contenente i fumetti da
far girare nelle scuole.
Tra le illustrazioni che invitano a prendere le distanze dall’assuefazione alla violenza e al malaffare quelle di Paolo Piccione (di professione
poliziotto alla questura di Napoli), autore delle tavole di ”Max e Stella”, volte sempre a screditare con ironia il “sistema”. La manifestazione
ospita anche il progetto “CamorraComix – barzellette e vignette contro la camorra”.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti tra gli altri Marilina Ricciardi (scuola “Comix”), Raffaele Marra (Nomafia zone)
e Domenico Foscolo (“Camorracomix”)
19 giugno 2009
Le vignette di Paolo Piccione per irretire la camorra
A Scampia con l’ironia si demoliscono i falsi miti dei giovani
Anche l’ironia del vignettista manduriano
Paolo Piccione utilizzata contro l’arroganza
della camorra.
“Se la paura fa 90, la dignità fa 180” è stato
il titolo di una mostra di vignette allestita a
Scampia, uno dei luoghi simbolo della
presenza della camorra in Campania, su
iniziativa dell’associazione Vodisca (VOci
DI SCAmpia), nata in memoria di un
ragazzo, vittima innocente di una sparatoria
fra delinquenti nel novembre del 2004.
Iniziativa che ha ricevuto il sostegno anche
del gruppo Libera di don Luigi Ciotti e della
scuola Comix di Napoli.
Trenta fra illustratori vignettisti, quindi,
hanno esposto le loro tavole contro la
camorra.
“Si impugnano matite e pennarelli per
contrastare le pistole, ma anche per
screditare e prendere in giro i camorristi
e la loro cultura di morte” è sostenuto in
un reportage di un giornale campano.
Fra i vignettisti invitati, anche Paolo
Piccione, che a Napoli lavora come
poliziotto, in Questura, ma che è ormai
molto noto in questa regione (e non
solo…) per l’abilità e la creatività nel
disegnare delle pungenti vignette, molto
curate, peraltro, anche dal punto di vista
del disegno e della colorazione.
Molto bella e significativa una delle
vignette create da Piccione nella quale
contrappone l’arma dell’ironia e della
satira che ottiene con le sue matite a quella
della camorra. Vignetta che è stata poi
ripresa da molti giornali campani.
Uno spazio particolare è stato dedicato
anche alle tavole di “Max e Stella”, i due
protagonisti delle vignette disegnate da
Paolo, che ha anche partecipato in divisa
alla conferenza stampa di presentazione
dell’iniziativa insieme ad altre autorità
del posto.
Un’altra grande soddisfazione per Paolo, quindi, la cui bravura ha varcato da tempo i confini della
nostra regione e, lo scorso anno, è giunta anche Oltr’Alpe (Piccione ha partecipato al Salone
Internazionale dell’Umorismo, che si svolge in Francia).
Non è un caso, quindi, se i suoi lavori sono stati tra i più apprezzati della mostra di Scampia, in cui
“ad essere messe alla berlina e demolite, con ironia, sono state l’arroganza e l’ignoranza della camorra
e la stupitidà omicida e spesso suicida, dei camorristi che sono stati trasformati in “personaggi da
barzelletta”, che dispensano stupidità e rozzezza di spirito ad ogni battuta.
Negli sketch, la figura del camorrista prende il posto dei protagonisti delle barzellette “classiche”
(e spesso razziste), e cioè l’ebreo, il carabiniere, il terrone, ed esprime la somma delle qualità negative:
ignoranza, avidità, stupidità, volgarità, violenza, superbia.
“proponiamo una specie di razzismo educativo, perché non colpisce un essere ma un modo di essere”,
ha spiegato il promotore dell’ottima iniziativa.
Perché la barzelletta?
“perche sfrutta un linguaggio immediato, vicino a quello degli studenti, e permette di affrontare temi
delicati come la cultura antimafia senza annoiarli, coinvolgendoli”.
Scrivere uno sketch, inoltre, significa esplorare ambiti disciplinari diversi: lingua, in questo caso
anche il dialetto, struttura del testo, storia, sociologia, e addirittura, se pensiamo a una barzelletta
sull’uso delle droghe o sui mercati illegali, scienze ed economia. Diciassette vignette e centosettanta
barzellette, con l’obbiettivo dichiarato (e raggiunto) di mostrare il ridicolo che si cela dietro il
malcostume e ai comportamenti antisociali.
FORMARE I FORMATORI – La popolarità e il carisma di Paolo Piccione in Campania si coglie
anche da un’altra nomina. Il vignettista – poliziotto mandriano sarà… formatore dei formatori. È
stato infatti nominato come formatore del corso “il patentino a scuola – Formare i formatori –
L’educazione Stradale nell’ottica della convivenza civile”. Paolo terrà questo corso ai docenti di
alcune scuole della Campania.