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ENTE NAZIONALE PER LA PROTEZIONE E L'ASSISTENZA DEI SORDI - ONLUS
Ente Morale che opera senza fini di lucro per l'integrazione dei sordi nella società
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l ' assistenza dei Sordi - onl u s -
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BOLLETTINO INFORMATIVO ENS
(2/2016)
LA RIFORMA DELL'ISEE
L'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è un indicatore del reddito del nucleo
familiare, uno strumento di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali
agevolate, che esiste nella normativa italiana già dal 1998.
La riforma dell'ISEE, è stata disposta dalla Legge n. 214/ 2011 (cd Decreto Salva Italia del Governo Monti)
che all'articolo 5 indica i principi del Regolamento (approvato dal Consiglio dei Ministri il 3 dicembre 2013),
disponendo il calcolo dell'ISEE, a partire dal 2014, sulla base di 3 elementi: la situazione reddituale (ISR), la
situazione patrimoniale (ISP) e la composizione del nucleo familiare.
Il Consiglio dei Ministri, il 3 dicembre 2013 con DPCM n.159 (Gazz. Uff. 24 gennaio 2014 n.19), ha quindi
approvato il "Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione
dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)", con importanti "novità" negative per gli invalidi
civili, ciechi e sordi:
1- ai fini della situazione reddituale (ISR), venivano calcolate cioè incluse anche le pensioni d'invalidità e le indennità
di accompagnamento/ comunicazione;
2- dalla somma di tutti i redditi, in caso di presenza di persone con disabilità nel nucleo familiare, venivano previste
specifiche detrazioni diverse a seconda della gravità (media, grave o non autosufficienza) della disabilità e dell'età
della persona:
Tale riforma naturalmente non riceve il consenso delle Federazioni Nazionali dei Disabili FISH e FAND (a
cui aderisce l'ENS), che in più di un incontro con il Governo, si sono battute per i diritti dei propri associati ed in
generale dei disabili italiani, ottenendo fin da subito alcuni risultati quali: l'introduzione di franchigie per le diverse
condizioni di disabilità e la possibilità di detrarre completamente le spese sostenute per l'assistenza personale.
Ad Aprile 2014 disabili e famiglie di persone con disabilità presentano ricorso al Tribunale
Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio contro il nuovo ISEE, che nel frattempo diventa "operativo"
dal 1 gennaio 2015 (vedi Circolare ENS prot. 1239 del 16/02/2015).
A febbraio 2015 arriva la Sentenza che accoglie il ricorso presentato ad Aprile 2014: il TAR Lazio afferma
che pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento/ comunicazione percepite in ragione di una
disabilità accertata, non costituiscono "reddito", ma "compensazioni" di condizioni di svantaggio,
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certificato n. 24262/07 /S
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anche economico. Tali somme non possono costituire "reddito" né possono essere comprensive della nozione
di "reddito disponibile" di cui all'art. 5 del Decreto Legge n. 201/2011.
Il TAR del Lazio si pronuncia anche sul tema delle franchigie previste dal nuovo ISEE, ritenendo
che siano discriminatorie in quanto previste in misura diversa a seconda che il disabile sia
maggiorenne o minorenne. (vedi Comunicato sul sito ENS"ISEE 2015, stop del TAR- !'indicatore è illegittimo su
pensioni e indennità dei disabili'').
Il Governo però presenta ricorso al Consiglio di Stato contro la Sentenza pronunciata dal TAR Lazio che
esclude il computo delle pensioni ed indennità per invalidità ai fini del calcolo ISEE e ritiene illegittime le franchigie
diversificate per disabili minorenni o maggiorenni.
Il Comitato Esecutivo FAND (di cui fanno parte i Presidenti Nazionali di ANMIC, UIC, ENS, ANMIL e
UNMS) ribadisce a Governo ed Istituzioni, con Comunicato Stampa del 24 aprile 2015, che se le provvidenze
economiche previdenziali e assistenziali erogate agli invalidi (pensioni di invalidità ed indennità di
accompagnamento e di comunicazione) non verranno escluse dal calcolo dell'ISEE e dagli interventi previsti nel
DEF (Documento di Economia e Finanza) relativamente al sistema dell'assistenza gestito in compartecipazione fra
Comuni, Aziende sanitarie locali ed INPS, scenderà in piazza per difendere i legittimi diritti di tutti i disabili .
L'ultima parola sulla vicenda è quella del Consiglio di Stato che con Sentenza n 00842 del 29
febbraio 2016 ha respinto il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la
Sentenza del T AR che accoglie le ragioni dei disabili; in sintesi, le provvidenze economiche
previste per la disabilità non possono e non devono essere conteggiate come reddito e quindi non
devono entrare nel calcolo dell'ISEE. (Vedi Circolare ENS prot. 2152 del 1 marzo 2016). Lo stesso
Consiglio di Stato ha inoltre stabilito che, per poter dare attuazione alla propria Sentenza, è sufficiente la
correzione dell'art. 4 del DPCM 159 /2013 in modo da ristabilire una definizione più realistica e precisa del
concetto di "reddito disponibile".
CONCLUDENDO:
Presso il Comitato Consultivo per il monitoraggio sull'attuazione della disciplina ISEE istituito presso il
Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, a cui partecipa la FAND, è iniziata la discussione sulle modalità con cui
procedere alla modifica della norma, e provvedimenti conseguenti.
Da quanto riferito dal Presidente FAND Franco Bettoni delegato a partecipare agli incontri, l'orientamento
che prevale è quello di eliminare dal calcolo del reddito dei disabili le provvidenze economiche previste per la
disabilità con contestuale riequilibrio delle franchigie, consentendo sempre la detraibilità delle spese
sostenute dalle persone non autosufficienti. L'obiettivo è inoltre quello di procedere con rapidità alla rettifica del
Regolamento sull'ISEE, e per questo si pensa ad un decreto-legge, che potrebbe entrare in vigore già a gennaio
2017 (vedi Comunicato sul sito ENS del 26 aprile 2016 "In arrivo istruzioni INPS sul nuovo ISEE").
Nel frattempo l'INPS fornirà delle istruzioni operative, che presumibilmente saranno diffuse entro metà
maggio 2016, che prevedono l'esclusione delle indennità dal reddito e l'applicazione di franchigie uniformi per
minorenni e maggiorenni, nella misura di quelle previste per i minori.
Resta comunque il problema che per due anni il Governo ha continuato ad applicare un ISEE palesemente
ingiusto, che ha creato problemi e gravi danni economici ai disabili ed alle loro famiglie, ma soprattutto alla dignità
delle persone disabili
Cordiali saluti
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