itinerario completo - Pianeta Gaia Viaggi

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itinerario completo - Pianeta Gaia Viaggi
 Lione
Accompagnatore Culturale
Prospera fin dalle sue origini romane e ricca di un patrimonio storico e artistico di prestigio. Testimonianze
antiche, chiese medievali, palazzi rinascimentali, edifici e boulevards ottocenteschi, di evidente influenza
parigina.
O ancora, realizzazioni contemporanee come la Cité Internationale, conclusa nel 2006, sotto la
direzione di Renzo Piano e il progetto urbano di Lyon Confluence, in fase di costruzione. Senza dimenticare le
importanti collezioni dei suoi musei.
Lione, secoli di arte e di storia che scivolano sotto i nostri occhi. Una città che le acque del Rodano e della Saona
impreziosiscono di mille riflessi. Soprattutto la notte, quando si accendono le luci e rinasce l'incanto dei suoi infiniti
colori. Scintillanti come le sete pregiate che la resero famosa in tutta l'Europa.
IL CIRCUITO IN BREVE
Collina della Fourvière, Cattedrale di Saint-Jean, il Vieux Lyon, la Croix-Rousse, Place des Terreaux, Musée des
Beaux Arts, place de la Comédie, Chiesa di Saint-Nizier, place des Jacobins, place Bellecour, Musée des Tissus
et des Arts Décoratifs, i Murales e i quais della Saona.
QUANDO
In ogni periodo dell'anno. Di preferenza in primavera e in autunno.
COME
- In piccoli gruppi, min. 12 – max. 20 persone.
- Con accompagnatore culturale per tutta la durata del soggiorno.
- Con guida locale.
ITINERARIO
Il primo nucleo di Lione, della romana Lugdunum, dal nome del dio celtico Lùg, nasce sulle cime della collina
della Fourvière nel I secolo a. C. Il toponimo deriva probabilmente dal Forum Vetus situato all'incirca dove oggi
s'innalza l'ottocentesca Basilica di Notre Dame de la Fourvière, che domina la città con le sue forme eclettiche.
Le principali testimonianze di quest’ epoca sono il Teatro, l'Odeon e i reperti archeologici visibili nel Musée GalloRomain.
Scendendo lungo le pendici della collina si raggiunge la Cattedrale di Saint-Jean, non lontano dalla Saona.
L'attuale chiesa, romanico-gotica, è costruita fra il 1180 e il 1480. Una campagna di scavi condotta negli anni
Settanta ha portato alla luce tracce di tre edifici religiosi del IV secolo d.C. : la cattedrale primitiva di Saint-Jean,
sita dove si trova l'attuale cattedrale, il battistero, che diventerà la chiesa di Saint-Etienne, distrutta durante la
rivoluzione francese e la chiesa di Sainte-Croix. Il parco archeologico sul lato nord della cattedrale presenta i resti
di questi ultimi due edifici. Il nucleo più antico della cattedrale è la Manécanterie (XI-XII secolo), parte integrante di
un complesso che costituiva la residenza dei canonici del capitolo di Saint-Jean. Nel XV secolo la Manécanterie
diventa sede della scuola dei coristi, il che spiega il suo nome (dal latino mane cantare: cantare al mattino).
All'interno della cattedrale si può ammirare un orologio astronomico del 1383, fra i più antichi d'Europa.
Saint-Jean si trova nel Vieux Lyon, quartiere di origine medievale, ricco di begli edifici rinascimentali dalle calde
tonalità ocra. L'atmosfera che ancora oggi si respira ci evoca il lontano passato in cui Lione era un centro di
importanti fiere che attiravano mercanti da tutta l'Europa. Qui troviamo i più antichi traboules della città. Si tratta di
passaggi (dal latino trans ambulare), di origine medievale, concepiti per andare da una strada all'altra
attraversando i cortili delle case private.
Al XIX secolo risalgono invece i traboules disseminati lungo le pendici della Croix-Rousse, l'altra collina della città
che sorge sulla riva opposta della Saona, storico quartiere operaio legato alla lavorazione della seta. Divenuta
centro di produzione del pregiato tessuto a partire dal Cinquecento, la città sviluppa quest’attività soprattutto nel
corso dei due secoli successivi, grazie alle commesse reali, ma soltanto nel XIX secolo si moltiplicano le seterie di
tipo familiare. Ed è a questo secolo che risale la nascita del quartiere della Croix-Rousse. Costituito da un dedalo
di edifici popolari con soffitti molto alti per ospitare i grandi telai, conta all'incirca 300 traboules, utilizzati non
soltanto dai canuts, nome che designava gli operai della seta, ma anche dai partigiani durante la seconda guerra
mondiale. La Maison des Canuts è un interessante museo che ci racconta la storia di questi tessitori e delle loro
lotte e ci mostra esempi di antichi telai.
Sulla collina s'incontra anche una testimonianza della Lione romana, l' Anfithéâtre des trois Gaules, del 19 d. C.,
in cui ogni anno si riunivano i rappresentanti delle sessanta nazioni delle tre Gallie, di cui la città era capitale.
Ai piedi della Croix-Rousse si apre place des Terreaux, che ci introduce nella centralissima Presqu'Ile, bagnata
dalla Saona e dal Rodano e caratterizzata in prevalenza da architetture del XIX secolo. Quando la città si limitava
all'altra riva della Saona, qui c'era un villaggio, fortificato nel XIII secolo. Il toponimo della piazza conserva il ricordo
delle antiche mura, che furono demolite nel XVI secolo. Guardano la piazza l'Hôtel de Ville e il Musée des Beaux
Arts.
L'Hôtel de Ville (sede del Comune) è uno dei palazzi storici più imponenti di Lione. Risale alla metà del XVII
secolo, quando la Presqu'Ile diventa il cuore della città. Distrutto da due incendi nel 1674 e nel 1803, viene
totalmente rifatto durante il Secondo Impero.
Il Musée des Beaux Arts, uno dei maggiori musei del Paese, occupa l'antico Palais Saint-Pierre, ex abbazia
benedettina delle Dames de Saint-Pierre. Nelle sue settanta sale è presentata una vasta collezione di opere che
spaziano dall'antichità all' età moderna. La sezione di arte antica copre il mondo egizio, greco, romano, etrusco e
orientale. Quella dedicata alla pittura mostra invece le diverse scuole europee con un percorso cronologico dal
XIV secolo agli anni Ottanta del Novecento.
Attigua a place des Terreaux è place de la Comédie, in cui possiamo ammirare l'Opéra, riedificata tra il 1989 e il
1993, su disegno dell'architetto Jean Nouvel.
Una storica chiesa della Presqu'Ile è Saint-Nizier. Gran parte dell'edificio attuale è in gotico fiammeggiante. Le
sue origini risalgono però al V secolo quando, sulle rovine di un tempio romano, viene eretta una basilica che sarà
ricostruita nel IX secolo. Divenuta un luogo frequentato dai ricchi mercanti della città, la chiesa è incendiata nel
1253 dai discepoli di Pierre Valdo, il fondatore della confraternita dei Poveri di Lione (il movimento valdese).
Altre due importanti piazze della Presqu'Ile sono place des Jacobins, dal nome dei Jacobins o Frères Prêcheurs,
religiosi dell'ordine di San Domenico che occupavano l'edificio sul lato sud della piazza e l'immensa place
Bellecour, aperta nel 1714, su cui si affacciano bei palazzi del XIX secolo.
Nei paraggi, ancora, due musei riuniti, ospitati all' interno di uno stesso palazzo, l'Hôtel de Villeroy. Si tratta del
Musée des Tissus e del Musée des Arts Décoratifs.
Creato a metà del XIX secolo, dopo l'Esposizione universale di Londra del 1851, il primo, con la sua ricchissima
collezione di tessuti rappresenta una sorta di enciclopedia universale del tessile che ripercorre più di 4.000 anni di
storia, dall' Egitto faraonico a oggi.
Di grande prestigio anche il secondo. Inaugurato nel 1925, vanta manufatti provenienti da diversi Paesi del
mondo, nonché migliaia di disegni di artisti della levatura di Vasari, Fragonard, Ingres...
Capitale europea dei Murales, insieme a Berlino, Lione conta un centinaio di muri dipinti, sparsi in varie parti della
città. La loro storia inizia negli anni Settanta, per mano di studenti che decidono di darsi all'arte in modo nuovo e
originale
e continua attraverso i decenni fino ad oggi. Fra i più famosi, il Mur des Lyonnais célèbres e il Mur des
Ecrivains, realizzati negli anni Novanta dalla cooperativa CitéCréation, che scopriremo durante una passeggiata
lungo le rive della Saona, a conclusione della nostra visita.
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Gli alberghi
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