Capitolo 4 - INFN Gruppo Collegato Sanità
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Capitolo 4 - INFN Gruppo Collegato Sanità
CAPITOLO 4 L’ELETTRONICA DI CONTROLLO DEL SISTEMA 4.1 Introduzione In questo capitolo verrà descritta tutta l’elettronica che, implementata nel sistema, ne permette il pieno controllo e la gestione di tutte le funzionalità. Le unità logiche sono di tipo embedded ed anche il resto dell’elettronica è stato studiato appositamente per minimizzare gli ingombri ed i consumi. 4.2 L’unità di gestione e controllo del sistema L’unità di gestione e controllo del sistema è preposta all’acquisizione dei segnali provenienti dai sensori e dai rivelatori ed al controllo degli stessi attraverso opportuni attuatori. Essa trova alloggio all’interno di un crate portaschede collocato all’interno del vano musetto del velivolo (come indicato in fig.1) ed è costituita da: • due CPU (MESA 4C60 e 4C28 prodotte da Mesa Electronics U.S.A) 386compatibili in comunicazione tra loro via porta parallela mediante un collegamento di tipo laplink (vedi tab.1). Entrambe le CPU sono costruite secondo lo standard PC104, studiato appositamente per le particolari necessità imposte dalle applicazioni embedded. Caratteristiche peculiari del bus PC104 sono le dimensioni ridotte (solo 90x96 mm), la possibilità di self-stacking ed il consumo ridotto (solo 1-2 Watt). Sia la 4C60 che la 4C28 sono dotate di una scheda Compact Flash da 2 Gbyte, che funzionano in modalità ATA, su cui sono presenti i software di gestione e su cui vengono memorizzati i dati acquisiti; • una scheda formato PC104 con una serie di DAC (DM121 prodotta da DMAMarchiori [4.2]) preposti al controllo della valvola di regolazione della portata; 105 ALLOGGIAMENTO DEL CRATE PORTASCHEDE Fig. 1: Disegno AUTOCAD del sistema in cui si evidenzia il posizionamento del crate. IMAGE Tab. 1: Connessione parallela di tipo “laplink”. [2.2] • una scheda (Mesa 4I22 prodotta da Mesa Electronics U.S.A) in formato PC104 per l’input/output di segnali digitali TTL, provenienti dai vari sensori presenti nel sistema. La scheda, inoltre, è preposta alla regolazione dell’alta tensione del Geiger; • una scheda custom per la distribuzione delle tensioni di alimentazione (Scheda Alimentazioni); • una scheda custom per l’appropriata conversione dei segnali provenienti dai sensori e di quelli richiesti dagli attuatori (Scheda Servizi); • una scheda custom per la generazione dell’alta tensione necessaria al Geiger; 106 • una scheda custom per la generazione delle tensioni negative necessarie ad alcuni apparati del sistema “Sniffer” e la polarizzazione dei diodi utilizzati come sensori di temperatura; • un gruppo relay di controllo delle valvole del canister e del Sampler (già descritto nel Cap.3). Le connessioni fisiche tra i vari sottocomponenti sono riassunte schematicamente in fig. 2, e qui di seguito descritte. La 4C60 è una CPU 5X86 costruita in base allo standard PC104-PLUS che incorpora tutte le caratteristiche del PC104 con l’aggiunta di un bus PCI. È dotata di scheda video SVGA, che può essere disabilitata se necessario, con una risoluzione fino a 1024x768 che viene utilizzata per la visualizzazione di messaggi all’operatore su un monitor da 5” implementato nella strumentazione di bordo dello Sky Arrow. Dispone di una memoria interna di 8 Mbytes di tipo flash IDE compatibile, quindi supportata senza necessità di speciali driver dalla gran parte dei sistemi operativi. La 4C60 è dotata di due porte seriali (RS232 16C550) e una porta parallela bidirezionale (EPP/ECP/IEEE 1284). Attraverso le porte seriali essa permette la gestione del rivelatore a ioduro di sodio (NaI) e del ricevitore GPS mod. 35 Lp prodotto da Garmin [4.3]. Essa è alimentata dai 5Vdc forniti dalla Scheda Alimentazioni attraverso il connettore dedicato. L’altra scheda processore, la Mesa 4C28, è dotata di chipset 386-sx compatibile a 40 MHz. La RAM è anch’essa di 8 Mbyte flash, tipo IDE compatibile. 107 Fig. 2: Schema dell’unità di controllo e gestione del sistema Sniffer. 108 La 4C28 è dotata di due porte seriali (RS232 di tipo 16C550), una porta parallela bidirezionale, nonché di tutta la logica standard AT e di un ADC a 12 bit. Il convertitore analogico-digitale provvede alla conversione dei segnali provenienti dai sensori che forniscono le grandezze necessarie all’algoritmo di regolazione della portata e indicazioni sulla velocità dell’aria all’interno del Sampler. I parametri del BIOS della 4C28 risiedono su una piccola flash memory che può essere riprogrammata senza necessità di aggiornamento del BIOS. La Mesa 4C28, inoltre, si interfaccia con la DM121 e la Mesa 4I22 attraverso il BUS ISA sfruttando così le sue proprietà di self-stacking. Attraverso le sue due porte seriali permette la corretta gestione sia del rivelatore al germanio iperpuro (attraverso l’unità multicanale Walklab) che del BGO (che trova alloggio all’interno dell’Holder) attraverso la scheda multicanale MCA8000A. Alla CPU è altresì collegato un tastierino a 3 pulsanti con cui l’operatore può avviare la sessione di campionamento, interromperla ovvero richiedere il cambio anticipato del filtro. La Scheda Servizi, alimentata dalla Scheda delle Alimentazioni, provvede alla gestione dei segnali di comando e controllo dei vari dispositivi ed al trattamento dei segnali provenienti dai sensori ottici in modo da renderli acquisibili dal microprocessore. Tratta opportunamente il segnale analogico proveniente dalla sezione di conversione digitaleanalogico della scheda DM121, per la sua presentazione alla sezione di regolazione della portata. Acquisisce inoltre il segnale di uscita dal Geiger e lo rende disponibile sul BUS per l’ingresso al counter presente sulla 4I22. È interfacciata con tutti i dispositivi meccanici della sezione POD tramite connettore dedicato. I segnali analogici sono presentati tramite un secondo connettore alla Mesa 4I22. La scheda ha dimensioni standard EURO1 e permette un interfacciamento tramite BUS EURO. La Scheda delle Alimentazioni provvede alla generazione ed alla distribuzione delle tensioni continue di alimentazione dei vari dispositivi. Vengono così alimentate attraverso questa scheda: le due CPU Mesa 4C60 e 4C28, la Mesa 4I22, la Scheda Servizi e la DM121 (±15Vdc), inoltre vengono forniti attraverso di essa i 24Vdc necessari alla movimentazione dell’Holder e viene alimentata la schedina che fornisce l’alta tensione al Geiger. Anche la scheda alimentazioni permette un interfacciamento tramite BUS EURO. Tutta l’elettronica atta alla gestione ed al controllo, come già accennato, trova alloggio all’interno di un piccolo crate appositamente studiato per minimizzare gli ingombri e permettere il cablaggio sicuro e rapido dei vari sistemi di cui si compone il sistema Sniffer. A tal fine il crate è dotato di un pannello-connettori (vedi fig. 3) a cui è possibile accedere facilmente, dopo l’installazione sul velivolo, previa rimozione del musetto anteriore 109 dell’aereo che funge da carter per l’Unità di campionamento e per l’Unità di gestione e controllo del sistema. Al pannello afferiscono i seguenti connettori: • connettore per Walklab DB9 maschio; • connettore per Walklab DB9 maschio; • connettore per MCA8000A DB9 maschio; • connettore per modulo GPS DB9 maschio; • connettore per anemometro DB9 femmina; • connettore per valvola canister DB9 femmina; • connettore per valvola Sampler DB9 femmina; • connettore per modulo preamplificatore BGO DB9 femmina; • connettore per sensore di temperatura T1 LEMO serie MINI 2 pin; • connettore per sensore di temperatura T2 LEMO serie MINI 2 pin; • connettore per sensore di temperatura T3 LEMO serie MINI 2 pin; • connettore per base NaI LEMO serie MINI 3 pin; • connettore per tastiera di servizio 4C60; • connettore non assegnato LEMO serie MINI 5 pin; • connettore per tastierino operatore; • connettore per cavo piatto da pannello 2x8 maschio per sensore di pressione; • connettore per cavo piatto da pannello 2x8 maschio per sensore di pressione; • connettore Amphenol circolare 2 pin per power. Attraverso il connettore Amphenol lo Sky Arrow fornisce i 12 Vdc necessari all’alimentatore che fornisce la tensione di lavoro al modulo GPS, all’anemometro ed al gruppo relè per il pilotaggio della valvola del canister e del Sampler implementati nell’unità di campionamento VOC-PAH, al modulo di preamplificazione del BGO, alla scheda custom per la lettura delle temperature e la generazione delle tensioni negative necessarie ad alcuni moduli del sistema ed alla base del rivelatore NaI. Cavi dedicati provvedono, poi, direttamente all’alimentazione dei Walklab e dell’MCA8000A, nonché dell’unità Sniffer-POD. 110 pannello connettori alimentatore scheda alta tensione geiger multicanale MCA8000A Fig. 3: Crate dell’elettronica di gestione del sistema. Il rivelatore BGO, il cui segnale viene prima preamplificato da un preamplificatore di segnale (Spectroscopy Amplifier Mod.451 prodotto dalla Ortec), si interfaccia con la scheda MCA8000A prodotta da Amptek che trova alloggio nel vano musetto del velivolo ed è flangiata al crate portaschede insieme all’alimentatore (vedi fig.3). Essa ha dimensioni ridotte (165 x 71 x 20mm), un peso di circa 300g ed un consumo inferiore ai 300mW. È alimentata dai 12Vdc a disposizione del velivolo mediante un connettore dedicato presente nel pannello del crate dell’elettronica ed è connessa via RS232 (COM1) alla Mesa 4C28 per mezzo di una connessione di tipo null modem secondo lo schema riportato in fig. 4: 111 IMAGE Fig. 4: Connessione seriale di tipo “null modem”. [2.3] L’MCA8000 permette di scegliere tra sei differenti baud rate: 4.8 Kbps (di default al power on), 9.6 Kbps, 19.2 Kbps, 38.4 Kbps, 57.6 Kbps e 115.2 Kbps, che è possibile settare via software e permette di memorizzare fino a 128 spettri differenti. A seconda, inoltre, dell’ADC resolution selezionata (16K, 8K, 4K, 2K, 1K, 0.5K, 0.25K), varia il numero di gruppi corrispondente al numero di spettri che si possono memorizzare. Il numero massimo di canali di un singolo spettro è pari a 16384. Sempre via software è possibile definire la threshold e scegliere per il data acquisition time tra live o real. Due moduli Walklab, prodotti da Silena S.p.a di Milano [4.4] (alloggiati nel vano posteriore del velivolo, alle spalle del pilota, vedi figg. 5-6) trattano, invece, i segnali provenienti dall’HPGe e dall’NaI. Ciascuna di essi ha peso e dimensioni contenute (290 x 260 x 70 mm e 4.3 kg) ed integra tutte le funzionalità utili nella spettroscopia gamma. Ogni Walklab è costituito da tre unità: una Control Unit, una Data acquisition Unit e una Power Management Unit. La prima, basata sul microprocessore NEC 70270 con una frequenza di clock di 16 MHz e 512 Kbyte di RAM, gestisce il backup della memoria. Essa si interfaccia con la Data Acquisition Unit via ISA bus e con la CPU esterna per mezzo di un collegamento seriale o parallelo. La Data Acquisition Unit, invece, è costituita dalla MultiChannel Analyzer P.C. Card MOD. 9408, prodotta anch’essa da Silena S.p.a di Milano. Anch’essa permette il settaggio via software della baud rate della threshold del data acquisition time, ma in più consente di gestire l’alta tensione necessaria ai rivelatori; 112 WALKLAB RIVELATORE NaI BOTOLA Fig. 5: Alloggiamento a bordo del rivelatore NaI e dell’unità Walklab. walklab BGO preamplif. Fig. 6: Le Unità Walklab e l’amplificatore del rivelatore BGO così come sono sistemate per l’alloggiamento a bordo. 4.3 I segnali analogici Tutti i segnali analogici provenienti dai sensori sono trattati dalla sezione di conversione analogico-digitale di cui dispone la Mesa 4C28. Essa è dotata di un ADC ad otto ingressi (multiplexati) che sono stati intestati secondo quanto riportato in tabella 2. L’ADC ha una dinamica in tensione di 0 - 3.75 V: 113 PIN FUNZIONE VARIABILE SENSORE GRANDEZZA 1 Input Common 2 Analog in 0 temp_1 diodo 1 Temperatura 3 Analog in 0 temp_2 diodo 2 Temperatura 4 Analog in 0 temp_3 diodo 3 Temperatura 5 Analog in 0 p1v1_ DM128 – 1 press. dinamica 1 6 Analog in 0 p1v2_ DM128 – 1 press. statica 1 7 Analog in 0 p2v1_ DM128 – 2 Press. dinamica 2 8 Analog in 0 p2v2_ DM128 – 2 Press. statica 2 9 Analog in 0 anesign_ 10 VREF(3.75) Veloc. aria Sampler Tab.2: Intestazione canali dell’analog to digital converter. 4.3.1 La calibrazione dei sensori per la misura dei parametri ambientali Il lavoro di calibrazione dei sensori di cui dispone il sistema Sniffer ha riguardato, oltre che la vera e propria fase di calibrazione (corrispondenza tra valori digitali e grandezze fisiche) anche: • la minimizzazione del rumore, schermando opportunamente i cavi, o filtrando elettronicamente i segnali; • l’accoppiamento ottimale, in modo da massimizzare la sensibilità, tra la dinamica di ingresso dell’ADC ed i valori forniti dai sensori attraverso opportuna amplificazione elettronica. I sensori che necessitano di calibrazione sono i sensori di pressione e quelli di temperatura, essendo l’anemometro a filo caldo già dotato di specifiche di calibrazione fornite dalla casa costruttrice. 4.3.2 La calibrazione dei sensori di pressione La calibrazione dei sensori di pressione, sia quelli statici che quelli dinamici sono state portate a termine utilizzando un MPS-30 Air Data Test Set prodotto da DMA-Marchiori di 114 Roma. Lo strumento, attraverso un hand controller permette l’impostazione di un valore di quota o di velocità del velivolo (a seconda che si voglia calibrare il sensore statico o dinamico) per simulare i valori di pressione corrispondenti. La lettura del canale dell’ADC corrispondente al sensore da calibrare è stata effettuata mediante modifica temporanea del programma di gestione e controllo del sistema. All’interno del programma Per_4C28 è stato inserito un loop che permetteva di leggere ripetutamente il canale relativo al sensore da calibrare. I dati acquisiti sono stati salvati su file. Per ciò che riguarda i sensori di pressione statica, sulla base dell’altitudine massima raggiungibile dallo Sky Arrow, si è deciso di lavorare con valori di pressione variabili tra i 500.0 ed i 1013.2 hPa ( tra i 5575 e 0 metri di quota). Per quanto riguarda i sensori di pressione dinamica si è considerata una variazione di pressione compresa fra gli 0 ed i 30 hPa (cioè tra gli 0.0 ed i 250 km/h). I dati ottenuti sono riportati nelle figure seguenti e mostrano una indubbia linearità di risposta dei vari sensori in uso; ciascun valore quotato è la media di un certo numero (dell’ordine di 100) di acquisizioni e gli errori quotati per ciascuna misura si riferiscono alla deviazione standard rispetto al valor medio. Le rette rappresentano il best fit dei punti. Fig. 5: Curva di calibrazione relativa al sensore di pressione dinamica della scheda DM121 numero 1 effettuata per un valore di pressione statica corrispondente a 0 piedi di altitudine. 115 Fig. 5: Curva di calibrazione relativa al sensore di pressione statica della scheda DM121 numero 1. Fig. 5: Curva di calibrazione relativa al sensore di pressione dinamica della scheda DM121 numero 2 effettuata per un valore di pressione statica corrispondente a 0 piedi di altitudine. 116 Fig. 5: Curva di calibrazione relativa al sensore di pressione statica della scheda DM121 numero 2. 4.3.3 La calibrazione dei sensori di temperatura La calibrazione dei sensori di temperatura è stata effettuata utilizzando un bagno termico coibentato in cui sono stati immersi i sensori di temperatura da calibrare ed una sonda termica calibrata (prodotta da Fluke mod. 80TK [4.5]) in grado di fornire il valore della temperatura del bagno in gradi centigradi. La temperatura del bagno è stata fatta variare da 6.5 fino a 16 °C. I terminali elettricamente conduttivi del diodo sono stati accuratamente sigillati con termorestringente sigillante e della resina epossidica. Ciascun diodo è stato posto in contatto con la parte sensibile della sonda, in modo da far si che entrambi i sensori (sonda e diodo) fossero sensibili allo stesso volume del bagnetto. La lettura del voltaggio fornito dai sensori a diodo veniva fatto in parallelo con la lettura della temperatura fornita dalla sonda. La calibrazione è stata portata avanti per pochi valori della temperatura, nella regione di maggior interesse per le misure da aereo, anche confidenti del fatto che i diodi utilizzati hanno un comportamento lineare in funzione della temperatura. 117 In fig. 6 è riportato l’andamento della temperatura per un sensore di temperatura a diodo. . Fig. 6: Curva di calibrazione relativa ad un sensore di temperatura. Le curve per gli altri due sensori hanno un andamento del tutto analogo, come è lecito aspettarsi per un sensore di temperatura a diodo. 118