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Consiglio Nazionale Forense Fondazione Giorgio e Isa de Chirico À travers l’Europe Giorgio de Chirico Calligrammi (prima esposizione integrale) Litografie À travers l’Europe Un viaggio tra le opere di Giorgio de Chirico per festeggiare la I Giornata europea degli Avvocati «La vita di Giorgio de Chirico è antiprovinciale: il suo passaggio nelle grandi città d’Europa (…) è come inciso da un’analisi di osservatore che raramente si riscontra negli artisti contemporanei. Per ritrovare un simile critico in un viaggiatore italiano dobbiamo riferirci ai percorsi europei del Foscolo, dell’Alfieri, del Cellini o di Leonardo». Salvatore Quasimodo, 1966 Questo passo di una relazione scritta a mano da Salvatore Quasimodo sulla figura di Giorgio de Chirico, e conservata presso gli archivi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, spiega le ragioni per le quali il CNF abbia voluto festeggiare la I Giornata europea degli Avvocati, che si celebra il 10 dicembre, con una piccola mostra “gioiello” dedicata al Maestro À travers l’Europe - Calligrammi (prima esposizione integrale) - Litografie di Giorgio de Chirico. Per la prima volta sono esposte integralmente le sessantasei tavole con le quali il maestro “antiprovinciale” ha illustrato le poesie visuali di Guillaume Apollinaire, Calligrammes appunto. Queste illustrazioni sono state pubblicate a Parigi nel 1930 dalla casa editrice Gallimard. Questo catalogo ne riporta diciotto, a nostro avviso particolarmente significative. Saranno esposte anche altre litografie del Maestro, con soggetti tipici della pittura metafisica nella quale de Chirico coniuga classicità e modernità assoluta. Ringrazio il professor Paolo Picozza, il cui gentile tramite ha reso possibile questo evento, così unico nella sua particolarità, dedicato agli Avvocati d’Italia e d’Europa. Prof. Avv. Guido Alpa Presidente del Consiglio Nazionale Forense 1 À travers l’Europe Introduzione ai Calligrammi L’Occidente mediterraneo e nordico costituiscono, dal punto di vista storico, un’unità vitale. Trascorsa l’età latina, l’evo europeo si è generato nella mente dei Troubadours e dei letterati al seguito di Dante Alighieri disponendosi a conquistare i domini della storia. Nel 1930, accanto a una poesia dei Calligrammes di Guillaume Apollinaire Giorgio de Chirico tracciava infine l’immagine metastorica dell’Europa: Pegaso, il cavallo alato favorito dalle Muse, si leva in volo sul vetro di una finestra che si dilata trasparente per farsi attraversare. L’Europa non è una semplice aggregazione di Stati ma cornice al movimento di correnti umane e spirituali. Sulle ali di Pegaso, che sta per le Arti, essa si solleva sopra i limiti di una mera forma geografica e si avvia verso l’Olimpo dove regnerà con le altre figure mitologiche. Sempre che non segua l’esempio di Bellerofonte che lo stesso Pegaso, dopo averlo sollevato, disarcionò col pretesto della puntura di una zanzara, urtato della sua presunzione. L’artista che ha restituito la potenza dei miti antichi alla modernità, Giorgio de Chirico, vuole acquisire con i suoi scritti e con i dipinti il controllo di una dimensione vasta quanto problematica quale è l’Europa per un paladino della modernità. L’autore delle Piazze d’Italia non è solo chi ha donato a un paese un volto e un’idea di sé in quanto Paese. Nato in Grecia da genitori di nazionalità italiana, a suo agio in tutte le lingue che oggi fanno l’Europa, il francese (la lingua in cui fu educato) e il tedesco (dell’Accademia di Monaco) oltre ovviamente al greco, all’italiano e all’inglese. Giorgio de Chirico è il primo artista di cui si può affermare che “pensava europeo”. Pensare europeo è la prerogativa di un autore che conosceva il “vedere oltre” il discrimine dei confini, e poteva guardare attraverso di essi come attraverso un vetro: À travers l’Europe. Vedere “oltre” è il modo come un metafisico guarda. Negli stessi anni della litografia À travers l’Europe nei Calligrammes di Apollinare illustrati dall’artista per Gallimard, il romanzo Hebdomeros e successivamente il romanzo Monsieur Dudron (il signor sud-nord) fondano un personaggio con i valori di solarità meridionale e di operosità settentrionale. Il personaggio è l’uomo ideale, l’inquilino d’Europa. Questi scritti e dipinti avvicinano una realtà sovrastorica: essa è già concreta nello stesso momento in cui è proposta “nei fecondi abissi dell’esperienza artistica”. Prof. Avv. Paolo Picozza Presidente Fondazione Giorgio e Isa de Chirico 2 Giorgio de Chirico • Calligrammi Fig. 1 Copertina EDIZIONE: Guillaume Apollinaire, Calligrammes, Gallimard, Parigi 1930. Esemplare fuori commercio n. II, su carta J. Whatman. L’edizione comprende 66 litografie disegnate direttamente su pietra litografica da Giorgio de Chirico e tirate in nero da Edmond Desjobert. I testi furono stampati da Maurice Darantiére e ogni esemplare è costituito da 276 pagine e riporta nel colophon la firma di Giorgio de Chirico. Figure 1-2-3 3 À travers l’Europe Fig. 2 Frontespizio 4 Giorgio de Chirico • Calligrammi Fig. 3 Colophon 5 À travers l’Europe Calligramme 15 Liens, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 6 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 22 Les collines, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 7 À travers l’Europe Calligramme 60 Un fantôme de nuées, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 8 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 70 Tour, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 9 À travers l’Europe Calligramme 71 À travers l’Europe, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 10 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 106 Reconnaissance, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 11 À travers l’Europe Calligramme 112 Mutation, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 12 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 122 Vers le sud, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 13 À travers l’Europe Calligramme 124 Les soupirs du servant de Dakar, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 14 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 129 Toujours, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 15 À travers l’Europe Calligramme 145 La grâce exilée, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 16 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 149 Refus de la colombe, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 17 À travers l’Europe Calligramme 165 Photographie, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 18 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 170 Dans l’abri-caverne, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 19 À travers l’Europe Calligramme 185 Océan de terre, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 20 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 196 À l’Italie, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 21 À travers l’Europe Calligramme 235 Souvenirs, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 22 Giorgio de Chirico • Calligrammi Calligramme 237 L’Avenir, 1930, litografia su carta Cina, 32,5 x 24 cm 23 À travers l’Europe Introduzione alla litografia “L’Italia del Centenario” Il Centenario dell’Unità d’Italia offre a de Chirico ottantatreenne l’occasione di realizzare un ulteriore canto d’amore per quella patria instancabilmente meditata nel corso della sua vita e mirabilmente riflessa nella sua opera. Italia, patria dell’Arte e della Storia e luogo di appartenenza di Giorgio de Chirico, un bene da custodire, da salvaguardare: ancora più amata dall’artista e agognata, in quanto, per lungo tempo, lontana. La meditazione dechirichiana sul senso della patria avviene anche attraverso l’importante mediazione del pensiero di Friedrich Nietzsche che, per tutta la vita, ha celebrato l’Italia e il Mediterraneo. Attraverso queste suggestioni, in occasione dei cento anni dell’Italia Unita (con Roma Capitale), l’artista reinterpreta e rivive, come sempre in termini assolutamente originali e personali, la piazza d’Italia. In festa e popolata di quei personaggi profondamente suoi, la piazza espone le cifre del suo animo di pittore: la bambina che corre, la statua d’Arianna, l’architettura che fa da quinta alla scena, la figura mitica del dio sul carro che attraversa il cielo e la torre sullo sfondo. La Piazza dei cui familiari misteri nessuno si è fatto cantore come de Chirico e che rendono inconfondibile la fisionomia delle nostre città. Tracciando i profili dei palazzi, donandogli aspetto e carattere con i monumenti agli eroi del Risorgimento, vestendole di luce metafisica del pomeriggio, nella malinconia dell’autunno, lo sguardo di Giorgio de Chirico ha reso le piazze dei luoghi eterni. In questa sua immortalità, la piazza si inscrive nel tessuto cittadino come un respiro lungo dopo un prolungato viaggio per infinite vie, vicoli, corsi e viali. Non è solo uno spazio: è il tempo di fermarsi per vedere e capire la cangiante scenografia della città. Giorgio de Chirico che ha viaggiato sempre, torna ripetutamente e con infinita dedizione al tema delle Piazze d’Italia, che costituiscono i primi ritratti della neonata nazione italiana. Sconcertante è ogni volta la capacità dell’artista di rinnovarsi, di andare avanti e portare lontano la sua riflessione camminando “sul posto”, per così dire. Notevoli e significativi sono infatti i segni che distinguono quest’opera, probabilmente lasciati da de Chirico come indizi del suo giudizio sul peculiare caso di specie, il tema “italiano”. 24 Giorgio de Chirico • Litografie Innanzitutto la bambina che già correva in Mistero e malinconia di una strada, opera del 1914, invece del cerchio di allora, gioco solipsistico e forma chiusa della solitudine, qui corre con due bandierine tricolori, forme inequivocabilmente più comunicative che sottendono, immediatamente, una manifestazione di tipo corale. Allo stesso meccanismo di dialogica “apertura” sembra alludere anche Arianna che, da figura reclinata diviene statua viva per sporgersi verso la figura sul carro, novello Febo e Apollo anch’egli col tricolore, a ribadire l’aspetto mitico e archetipo dell’idea di Patria. Apollo la cui identità è rivelata e replicata anche dal ramo di alloro sul basamento in primo piano, pianta sacra al dio e segnata dalla sua stessa ricchezza semantica che scorre dalla poesia (i poeti “laureati”), e, per traslato, dalla conoscenza e saggezza (“la laurea”), alla vittoria eroica, all’immortalità. Invece del lungo treno scuro che chiude lo sfondo di tante piazze dechirichiane, appare una folla compatta a celebrare i fasti di un’Italia sintetizzata nelle figure chiave dei suoi monumenti: il Colosseo e la torre. Coesistono dunque, su linee diverse, un sentimento patriottico, profondo e personale, vissuto dall’interno, ed un universale frutto di condivisione. L’uno e i molti (forse altri) che fanno l’unità. L’artista indaga e riunisce in un grado superiore di realtà, nella realtà propria dell’immagine Metafisica, mito e arte, filosofia e psicologia del profondo, poesia e struttura dell’intelletto. “Noi altri dipintori habbiamo da parlare con le mani” diceva Annibale Carracci. Giorgio de Chirico parla utilizzando come canale la sua pittura, ribadendo magistralmente, attraverso rimandi incrociati, il vero tema protagonista dell’opera: l’inno d’amore per l’Italia, vissuto intimamente e coralmente, che trova nella felicità dell’arte la sua sigla d’immortalità. Prof. Avv. Paolo Picozza Presidente Fondazione Giorgio e Isa de Chirico 25 À travers l’Europe L’Italia del Centenario, 1971 Litografia a tre colori, 100 x 70 cm Esemplare non numerato, firmato dall’Artista 26 Giorgio de Chirico • Litografie Autoritratto, 1972 Litografia, 77 x 57 cm Esemplare non numerato nè firmato 27 À travers l’Europe Piazza d’Italia con statua equestre, 1973 Litografia a cinque colori, 50,5 x 70 cm Esemplare colorato a mano dall’Artista 28 Giorgio de Chirico • Litografie La biga invincibile, 1969 (seconda versione: manto rosso) Litografia a cinque colori, 50,5 x 70 cm Prova d’Artista 29 À travers l’Europe Gli Archeologi, 1969 Litografia a cinque colori, 70 x 50,5 cm Prova d’Artista 30 Giorgio de Chirico • Litografie Gli Archeologi, 1972 Litografia a quattro colori, 70 x 53 cm Esemplare non numerato, firmato dall’Artista 31 À travers l’Europe Cavalli in riva al Tirreno, 1970 (seconda versione: cielo rosa) Litografia a quattro colori, 71 x 53 cm Prova d’Artista 32 Giorgio de Chirico • Litografie 33 À travers l’Europe Indice Indice degli scritti - Guido Alpa, À travers l’Europe, Un viaggio tra le opere di de Chirico per festeggiare la I Giornata europea degli Avvocati - Paolo Picozza, Introduzione ai Calligrammi - Paolo Picozza, Introduzione alla litografia “L’Italia del Centenario” pag. 1 pag. 2 pag. 26 Indice delle opere grafiche - Calligrammes Calligramme 15: Liens, 1930 Calligramme 22: Les collines, 1930 Calligramme 60: Un fantôme de nuées, 1930 Calligramme 70: Tour, 1930 Calligramme 71: À travers l’Europe, 1930 Calligramme 106: Reconnaissance, 1930 Calligramme 112: Mutation, 1930 Calligramme 122: Vers le sud, 1930 Calligramme 124: Les soupirs du servant de Dakar, 1930 Calligramme 129: Toujours, 1930 Calligramme 145: La grâce exilée, 1930 Calligramme 149: Refus de la colombe, 1930 Calligramme 165: Photographie, 1930 Calligramme 170: Dans l’abri-caverne, 1930 Calligramme 185: Océan de terre, 1930 Calligramme 196: À l’Italie, 1930 Calligramme 235: Souvenirs, 1930 Calligramme 237: L’Avenir, 1930 34 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 23 Giorgio de Chirico Calligrammi • Litografie - Litografie L’Italia del Centenario, 1971 Autoritratto, 1972 La piazza d’Italia con statua equestre, 1973 La biga invincibile (seconda versione: con manto rosso), 1969 Archeologi, 1969 Archeologi, 1972 Cavalli in riva al Tirreno, (seconda versione: cielo rosa), 1970 pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 30 pag. 31 pag. 32 - Edizione Gallimard “Calligrammes” (1930) Copertina Frontespizio Colophon pag. 3 pag. 4 pag. 5 35 Progettazione e realizzazione CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Via del Governo Vecchio, 3 00186 Roma www.consiglionazionaleforense.it FONDAZIONE GIORGIO E ISA DE CHIRICO Piazza di Spagna, 31 00187 Roma www.fondazionedechirico.org Opere e fotografie della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico Didascalie a cura di Maria Letizia Rocco Coordinamento Catalogo Claudia Morelli Laura Sartori Coordinamento organizzativo Mostra Laura Sartori Progetto grafico, design e allestimento mostra Studio Archètipo Srl di Massimo Graziani Graphic design Stefania Cinquini Finito di stampare a Roma nel mese di Dicembre 2014 36