Ascolti - Teatro alla Scala

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Ascolti - Teatro alla Scala
Ascolti
Luigi Bellingardi
La traiettoria delle audizioni di Aida coinvolge ormai grandi numeri. Cronologicamente, il capolavoro verdiano in disco ha largamente superato il secolo, dal
momento che la prima registrazione assoluta, effettuata con il procedimento
della tecnica acustica e i complessi artistici del Teatro alla Scala, porta la data
del 1906-07. E quantitativamente le incisioni sono ormai oltre 200, tra realizzazioni in studio, riprese radiofoniche dal vivo, video di rappresentazioni: al
punto che sembra opportuno restringere il campo auditivo e visivo, delimitando i confini temporali delle edizioni complete e disponibili di Aida sui più aggiornati supporti tecnici, cioè tra le incisioni elettriche del 1928 e le emissioni
del giorno d’oggi, pur nella consapevolezza che i video hanno un futuro indubbiamente sicuro.
Tra le incisioni storiche di Aida, comprese tra il 1928 e il 1949 – una ventina circa –, meritano di essere segnalate quelle condotte nel 1928 da Molajoli e da
Sabajno in studio a Milano, quella del 1937 a New York, quella del 1946 a Roma e quella del 1949 alla NBC. Con i complessi artistici del Teatro alla Scala, in
studio, Carlo Sabajno nel 1928 dirige i cantanti Guglielmo Mancini (il Re), Irene
Minghini Cattaneo (Amneris), Dusolina Giannini (Aida), Aureliano Pertile (Radamès), Luigi Manfrini (Ramfis), Giovanni Inghilleri (Amonasro), Giuseppe Nessi
(un Messaggero); tra gli attuali editori, VAI Audio e Arkadia. Sempre del 1928 e
con i complessi artistici del Teatro alla Scala è l’incisione in studio diretta da Lorenzo Molajoli con le voci di Salvatore Baccaloni, Maria Capuana, Giannina
Arangi Lombardi, Aroldo Lindi, Tancredi Pasero, Armando Borgioli, Giuseppe
Nessi (Bongiovanni). Nel 1937, al Teatro Metropolitan di New York, Ettore Panizza dirige la ripresa dal vivo della recita con Norman Cordon, Bruna Castagna, Gina Cigna, Giovanni Martinelli, Thelma Votipka (Melodram, The Fourties,
Myto Records). Nel 1946 si ascolta la ripresa dal vivo di una rappresentazione al
Teatro dell’Opera di Roma sotto la guida di Tullio Serafin, con le voci di Italo
Tajo, Ebe Stignani, Maria Caniglia, Beniamino Gigli, Tancredi Pasero, Gino Bechi, Adelio Zagonara, Maria Huder (Arkadia, Grammofono 2000). Rispetto a
queste registrazioni, in cui è privilegiato il prestigio degli interpreti di canto, in
primissimo piano si staglia invece la fisionomia drammatica dell’opera, nella sua
cifra artistica globale come in ogni particolare, grazie all’illuminante direzione di
Arturo Toscanini, nell’incisione del 1949 derivata dalla performance dal vivo alla
NBC con i cantanti Dennis Harbour, Eva Gustavson, Herva Nelli, Richard Tucker,
Norman Scott, Giuseppe Valdengo, Virginio Assandri, Teresa Stich-Randall, l’Orchestra Sinfonica della NBC di New York e la Corale Robert Shaw (RCA Victor,
Urania, Testament).
Più di quaranta sono le registrazioni di Aida negli anni Cinquanta. Tra queste,
fondamentali sono le edizioni discografiche in cui sale in cattedra il carisma di
Maria Callas: si ricorda in particolare quella condotta nel 1955 in studio da Tullio Serafin con Nicola Zaccaria, Fedora Barbieri, Maria Callas, Richard Tucker,
Giuseppe Modesti, Tito Gobbi, Franco Ricciardi, Elvira Galassi e i complessi artistici del Teatro alla Scala (EMI). Nello stesso decennio si impone all’attenzione la
performance di Renata Tebaldi, spiccatamente nell’incisione realizzata in studio
nel 1959 a Vienna con Herbert von Karajan sul podio dei Wiener Philharmo-
niker e Fernando Corena, Giulietta Simionato, Renata Tebaldi, Carlo Bergonzi,
Arnold Van Mill, Cornell MacNeil, Piero De Palma, Eugenia Ratti nel cast: in
quest’ultima incisione, accanto alla marcata sottolineatura lirica impressa dalla
Tebaldi al suo personaggio, assume particolare rilievo la magia timbrica dell’ambientazione, curata dal maestro salisburghese in funzione espressiva (Decca).
Tra le incisioni degli anni Sessanta di Aida non è soltanto il prestigio del cast
ad affermarsi, ma anche certi specifici disegni interpretativi dei maestri del podio, come Solti nel 1961, Mehta nel 1967, Schippers nel 1967. Con dinamica
autorevolezza in studio a Roma nel 1961 Georg Solti conduce i complessi artistici del Teatro dell’Opera e i cantanti Plinio Clabassi, Rita Gorr, Leontyne Price, Jon Vickers, Giorgio Tozzi, Robert Merrill, Franco Ricciardi, Mietta Sighele
(Decca). Non di rado lo sbalzo drammatico conferisce un’evidenza travolgente, come nell’incisione condotta da Zubin Mehta nel 1967 al Teatro dell’Opera di Roma con i cantanti Ferruccio Mazzoli, Grace Bumbry, Birgit Nilsson,
Franco Corelli, Bernardo Giaiotti, Mario Sereni, Piero De Palma, Mirella Fiorentini (EMI). Scelte dinamiche vivamente chiaroscurate sembrano contraddistinguere le concezioni verdiane di Thomas Schippers, nell’edizione firmata dal vivo al Metropolitan nel 1967 con le voci di Louis Sgarro, Grace Bumbry,
Leontyne Price, Carlo Bergonzi, Jerome Hines, Robert Merrill, Robert Nagy, Lilian Sulkis (Claque).
Considerazioni analoghe entrano in gioco nel valutare la qualità d’ascolto di alcune delle oltre quaranta incisioni di Aida degli anni Settanta, a cominciare da
quelle condotte da Abbado, ove ci appare nettamente più convincente sotto il
profilo interpretativo la performance ripresa dal vivo nel 1972 al Teatro alla Scala con le voci di Luigi Roni, Fiorenza Cossotto, Martina Arroyo, Plácido Domingo, Nicolai Ghiaurov, Piero Cappuccilli, Piero De Palma, Mirella Fiorentini (Myto
Records, House of Opera), rispetto a quella effettuata in studio nel 1981,
egualmente con i complessi artistici scaligeri e i cantanti Ruggero Raimondi,
Elena Obraztsova, Katia Ricciarelli, Plácido Domingo, Nicolai Ghiaurov, Leo Nucci, Piero De Palma, Lucia Valentini Terrani (Deutsche Grammophon). Della particolare sintonia di Riccardo Muti con questo capolavoro verdiano si coglie
un’anticipazione all’ascolto della registrazione condotta dal vivo nel 1973 all’Opera di Vienna con Tugomir Franc, Viorica Cortez, Gwyneth Jones, Plácido Domingo, Bonaldo Giaiotti, Eugene Holmes, Eduardo Alvares, Sona Ghazarian
(Bella Voce, Premiere Opera); tale sintonia è ribadita nell’incisione in studio nel
1974 a Londra, con cantanti come Luigi Roni, Fiorenza Cossotto, Montserrat
Caballé, Plácido Domingo, Piero Cappuccilli, Nicolai Ghiaurov, Nicola Martinucci, Esther Casas e la New Philharmonia (EMI). Da segnalare ancora, tra le più interessanti incisioni di quell’epoca, la ripresa dal vivo diretta da James Levine nel
1976 al Metropolitan con James Morris, Marilyn Horne, Leontyne Price, Plácido
Domingo, Cornell MacNeil, Bonaldo Giaiotti, Charles Anthony, Marcia Baldwin
nel cast (Gala, Bensar Records, Celestial Audio). A imprimere il forte segno della sua personalità carismatica nelle scelte esecutive si annovera, nel 1979, il ritorno di Karajan su questa partitura al Festival di Salisburgo, con le voci di Ruggero Raimondi, Marilyn Horne, Mirella Freni, José Carreras, Piero Cappuccilli,
Nicolai Ghiaurov, Thomas Moser, Marjon Lambriks e i Wiener Philharmoniker
(Premiere Opera, The Opera Lovers).
Con l’avvio degli anni Ottanta si è realizzata ancora una quarantina di nuove
registrazioni di Aida, forse meno interessanti per quanto riguarda le interpretazioni da parte dei maestri del podio, ma da ricordare per la presenza di nuovi
cantanti. Ci soffermeremo sulle incisioni principali, a cominciare da quella condotta dal vivo da Daniel Barenboim nel 1982 alla Deutsche Oper di Berlino, con
le voci di Harald Stamm, Stefania Toczyska, Julia Varady, Luciano Pavarotti, Dietrich Fischer-Dieskau, Matti Salminen, Volker Horn, Ruthild Engert-Ely (Premiere
Opera, Mitridate). Egualmente da segnalare l’edizione firmata da Bruno Bartoletti nel 1983 alla Lyric Opera di Chicago, con Dimitri Kavakos, Fiorenza Cossotto, Anna Tomowa-Sintow, Luciano Pavarotti, Bonaldo Giaiotti, Ingvar Wixell,
Gualtiero Negrini, Robynne Redmon nel cast (House of Opera, The Opera Lovers, Premiere Opera). Notevole anche quella firmata in studio nel 1985-86 da
Lorin Maazel con Luigi Roni, Ghena Dimitrova, Maria Chiara, Luciano Pavarotti,
Paata Burculadze, Leo Nucci, Ernesto Gavazzi, Madelyn Renée e l’Orchestra e il
Coro del Teatro alla Scala (Decca).
Attorno alla ventina sono le nuove emissioni di Aida negli anni Novanta, quando già da qualche tempo hanno cominciato ad affermarsi i video come tramite
essenziale di diffusione dello spettacolo nel suo complesso di musica e visione.
Tra le registrazioni meritano comunque di essere rammentate quelle firmate da
Adam Fischer al Metropolitan e da Marcello Viotti alla Staatsoper di Vienna,
entrambe dal vivo nel 1997. Con Fischer cantano Hao Jiang Tian, Stefania
Toczyska, Sharon Sweet, Michael Sylvester, Eric Halfvarson, Juan Pons, Deng,
Sondra Radvanovsky (Celestial Audio). Con Viotti gli interpreti di canto sono
David Cale Johnson, Waltraud Meier, Deborah Voigt, Kristjan Johannsson, Kurt
Rydl, Simon Estes, Franz Kasemann, Marjorie Vance (House of Opera).
All’avvio del ventunesimo secolo continuano ad apparire nuove registrazioni di
Aida, con qualche sorpresa però. Se del tutto tradizionale risulta la direzione di
Fabio Luisi nel 2001 alla Staatsoper di Vienna con le voci di Janusz Monarcha,
Waltraud Meier, Maria Guleghina, Sergej Larin, Dan Paul Dumitrescu, Franz
Grundheber, Michael Roider, Ricarda Merberth (Premiere Opera), diversamente
si presenta l’incisione in studio realizzata a Vienna nello stesso 2001, con i cantanti László Polgár, Olga Borodina, Cristina Gallardo-Domás, Vincenzo La Scola,
Matti Salminen, Thomas Hampson, Kurt Streit, Dorothea Röschmann, i Wiener
Philharmoniker e l’Arnold Schönberg Chor sotto la guida di Nikolaus Harnoncourt. Tutt’altro che persuasivo nella scelta dei tempi, nel coordinamento e nella resa espressiva della compagnia di canto, questo disegno interpretativo si
colloca quasi all’antitesi della lezione toscaniniana, soprattutto sotto il profilo
drammatico (Teldec, Warner Classics).
Il recente sviluppo della produzione di video in DVD ha notevolmente rilanciato
la possibilità di realizzare produzioni nuove di Aida esclusivamente in video, anche se per lo più si tratta della ripresa di rappresentazioni teatrali di grande impatto spettacolare. Superano la trentina, all’inizio del 2015, le registrazioni sul
nuovo supporto tecnico audiovisivo (DVD) di questo capolavoro verdiano. E so-
vente la maggior evidenza è conquistata dal disegno interpretativo del regista
su cui si basa ogni nuovo allestimento di Aida, rispetto al quale non di rado la
performance dei cantanti e del maestro del podio svolge un ruolo più defilato.
Caratterizzati dalle più originali scelte rappresentative e da criteri drammaturgici assai vari sono alcuni video di Aida più recenti nell’ordine cronologico, a cominciare da quello che riprende l’allestimento condotto da Daniel Oren nel
1998 al Teatro di San Carlo di Napoli con la regia di Gianfranco De Bosio proveniente dall’Arena di Verona, e Carlo Striuli (il Re), Dolora Zajick (Amneris), Fiorenza Cedolins (Aida), Walter Fraccaro (Radamès), Giacomo Prestia (Ramfis),
Vittorio Vitelli (Amonasro), Angelo Casertano (un messaggero), Antonella Trevisan (una sacerdotessa) nel cast: l’impatto artistico complessivo appare senz’altro positivo (Image Entertainment, Brilliant Classics DVD). Per l’omogenea resa
espressiva, risulta convincente il video ripreso nel 2003 al Teatro del Liceu di
Barcellona con la direzione musicale di Miguel Ángel Gómez Martínez, la regia
di José Antonio Gutiérrez e una compagnia di canto che comprende Stefano
Palatchi, Elisabetta Fiorillo, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Roberto Scandiuzzi,
Juan Pons, Josep Fadó, Ana Nebot (Opus Arte); c’è poi quello del Teatro alla
Scala del 2006 con la direzione di Riccardo Chailly, la regia di Franco Zeffirelli e
Marco Spotti, Ildiko Komlosy, Violeta Urmana, Roberto Alagna, Giorgio Giuseppini, Carlo Guelfi, Antonello Ceron, Sae Kyung Rim nel cast (Decca); quello del
2006 che riprende una rappresentazione all’Opera di Zurigo con la direzione di
Adam Fischer, la regia di Nicolas Joël e le voci di Günther Groissböck, Luciana
D’Intino, Nina Stemme, Salvatore Licitra, Matti Salminen, Juan Pons, Miroslav
Christoff, Christiane Kohl (Bel Air Classiques); quello realizzato al Metropolitan
nel 2009 con Daniele Gatti sul podio, la regia di Stephen Pickover e i cantanti
Stefan Kocán, Dolora Zajick, Violeta Urmana, Johan Botha, Roberto Scandiuzzi,
Carlo Guelfi, Adam Laurence Herskowitz, Jennifer Check (Decca); quello del
2009 che riprende l’allestimento del Festival di Bregenz con la direzione musicale di Carlo Rizzi, la regia di Graham Vick e le voci di Kevin Short, Iano Tamar,
Tatiana Serjan, Rubens Pelizzari, Tigran Martirossian, Iain Paterson, Ronald
Samm, Elisabetta Martorana (C Major); poi c’è il video del 2011 condotto al
Maggio Musicale Fiorentino da Zubin Mehta con la regia di Ferzan Ozpetek e i
cantanti Roberto Tagliavini, Luciana D’Intino, Hui He, Marco Berti, Giacomo
Prestia, Ambrogio Maestri, Saverio Fiore, Caterina Di Tonno (Arthaus Musik); e
infine ci sono i due video del 2012: quello che riproduce l’allestimento dell’Arena di Verona con la direzione musicale di Daniel Oren, la regia di Gianfranco De
Bosio e i cantanti Roberto Tagliavini, Andrea Ulbrich, Hui He, Mario Berti, Francesco Ellero D’Artegna, Ambrogio Maestri, Antonello Ceron, Antonella Trevisan
(Opus Arte) e quello firmato nel febbraio 2012 al Teatro Regio di Parma da Antonino Fogliani, con la regia di Joseph Franconi Lee e le voci di Carlo Malinverno, Mariana Pentcheva, Susanna Branchini, Walter Fraccaro, George Andguladze, Alberto Gazale, Cosimo Vassallo, Yu Guanqun (C Major).
Dal programma di sala Aida - 15 febbraio 2015