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Gli stili di vita per una sana prevenzione
La salute è un bene prezioso non solo per quanto riguarda il corpo ma anche per la mente,
motivo per cui, quando nel percorso della vita si è costretti ad affrontare una malattia, non
bisognerebbe mai sottovalutare la cura della relazione tra corpo e anima, fondamentale terapia per
non lasciarsi travolgere dalla solitudine e dalla paura.
La malattia oncologica, come altre patologie invalidanti, è una dura prova sia per chi la deve
affrontare, che per le persone vicine a loro. Le cure che vengono somministrate spesso sono oggetto
di effetti collaterali e nel caso specifico dei tumori, ad esempio, possono insorgere altre patologie
con effetti di minore entità ma non privi di disagi per il malato. Affrontare la vita quotidiana può
diventare una fatica insormontabile, per questo è importante non isolarsi e occuparsi di sé anche per
quanto riguarda il benessere mentale.
Ad aiutare a superare il “periodo di sofferenza” un grande contributo lo danno le associazioni di
volontariato, come ad esempio Salute Donna.
Salute Donna è un’associazione di volontariato (ONLUS) fondata nel 1994 presso l’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano, attuale sede legale e nazionale.
È presente in molte Regioni Italiane tra le quali: Lombardia, Abruzzo, Calabria, Lazio,
Campania, Sardegna, Piemonte e Sicilia.
Alcune attività fondamentali a cui presta attenzione l'associazione, possono essere così
sintetizzate: promozione dell'importanza della prevenzione; formazione della popolazione sugli stili
di vita attraverso il supporto dei clinici e dei protocolli internazionali; sensibilizzazione delle
istituzioni a non sottovalutare l'importanza delle nuove tecnologie e dell'innovazione in campo
socio-sanitario; in ultimo – ma non per importanza – sostegno delle persone malate di cancro e delle
loro famiglie.
È proprio nell’ambito del sostegno alle donne malate di cancro che è indirizzato il progetto per
cui chiediamo un contributo. L’iniziativa si propone di offrire un percorso di benessere psico-fisico
alle donne che stanno affrontando una malattia cosi complessa come il cancro, che influenza in
maniera decisiva la qualità di vita delle stesse.
Il progetto prevede il coinvolgimento di 60 donne, queste saranno sottoposte a un test in entrata e
in uscita per misurare il loro stile di vita e i benefici che il progetto ha avuto a conclusione del
percorso effettuato, sulla loro vita quotidiana.
Sono previste 3 tipologie di interventi:
1) MBCR (Mindfulnes Based Cancer Recovery);
2) Educazione motoria;
3) Educazione alimentare.
MBCR (Mindfulness Based Cancer Recovery)
Si tratta di un intervento terapeutico strutturato che rientra nelle cosiddette discipline mentecorpo. Il programma di intervento è frutto dell’integrazione tra le psicoterapie corporee, la
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meditazione e la condizione psicologica di consapevolezza dei propri pensieri, azioni e motivazioni.
Il MBCR stato messo a punto verso la fine degli anni ’90 del secolo scorso da ricercatori canadesi e
statunitensi che hanno associato gli insegnamenti del buddismo con le acquisizioni delle
neuroscienze. È un intervento che si è rivelato di grande efficacia sui sintomi che, generalmente,
vengono associati all’esperienza della diagnosi oncologica e dei trattamenti terapeutici. I dati di
letteratura sottolineano una diminuzione dei sintomi ansiosi e della sindrome chiamata “fatigue”, un
miglioramento della depressione, dei disturbi del sonno, delle complicanze e generalmente una
migliore gestione di tutto il periodo delle terapie. Nonostante le evidenze scientifiche questo
approccio è poco diffuso nel nostro Paese.
Il protocollo di intervento prevede l’attivazione di diversi gruppi che seguiranno un programma
strutturato in 6 (sei) incontri, della durata di 2 ore ciascuno. Ogni incontro si compone di pratiche
psico-corporee, insegnamenti e momenti di confronto. Le pazienti saranno invitate a ripetere le
pratiche meditative e psico-corporee quotidianamente a domicilio e per tale ragione si produrrà
materiale di supporto sia cartaceo che audio (CD).
Obiettivi:
- Migliore gestione dei sintomi ansiosi e depressivi;
- Maggiore capacità di operare un distacco dai contenuti mentali associati alla malattia;
- Sviluppo della consapevolezza sui pensieri negativi che contribuiscono al malessere
emotivo;
- Sviluppo della resilienza e della capacità di gestione dello stress.
Attività programmate:
Le 60 partecipanti saranno suddivise in 6 (sei) gruppi: 10 persone per ogni gruppo, per 6 (sei)
incontri cadauno. I gruppi saranno guidati da psicoterapisti altamente specializzati nella tecnica
di MBCR (Mindfulness Based Cancer Recovery) e saranno svolti nella palestra dell'Istituto dei
Tumori di Milano.
Educazione Motoria: pratica di Nordic walking
Le donne sottoposte a trattamento per carcinoma mammario possono avere esiti funzionali se
sottoposte a dissezione ascellare (18-20%), a linfonodo sentinella (3%), o a ricostruzione mammaria
che utilizza il muscolo pettorale e/o lembo del muscolo “gran dorsale”.
Oggi la dissezione ascellare, grazie ai recenti risultati della letteratura e alla metodica del
linfonodo sentinella, trova sempre meno indicazioni; mentre, grazie a metodiche diagnostiche più
sensibili (RM), la mastectomia è in fase di leggero aumento, e di conseguenza sono in aumento le
tecniche di ricostruzione.
Storicamente tutte le raccomandazioni delle linee guida suggeriscono di non usare il braccio e la
spalla del lato interessato dall’intervento per portare carichi ed eseguire attività lavorative pesanti;
queste raccomandazioni sono vissute da molte donne come aspetto invalidante che riduce la qualità
della vita; in effetti il mancato utilizzo dell’arto interessato comporta una riduzione progressiva
della mobilità e della forza, oltre che un impatto sulla performance fisica in generale.
Recentemente in letteratura sono emersi interessanti dati che confermano che l’attività fisica non
solo di flessibilità ma anche di tonificazione con l’utilizzo di carichi crescenti, non comporta un
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aumento di rischio di linfedema, anzi il lavoro di “massaggio muscolare” sui linfatici porterebbe sui
tempi lunghi ad una riduzione; inoltre, le performance fisiche e posturali migliorano molto la
qualità di vita.
Tra l’altro è emersa in modo importante anche una protezione dal rischio di ammalarsi di
carcinomi della mammella, colon, prostata ed endometrio in persone che svolgono attività fisica in
modo regolare; gli studi hanno dimostrato che si riduce anche il rischio di recidiva di tali malattie.
Il motivo di questo effetto protettivo è probabilmente legato alla modificazione della
composizione corporea a favore della massa magra sulla massa grassa: la massa grassa correla
fortemente con il rischio oncologico.
Obiettivi:
- Valutare il miglioramento delle performance fisiche e posturali con l’utilizzo di attività che
coinvolgono il cingolo scapolo omerale;
- Valutare la riduzione della massa grassa (con l’ausilio della correzione dell’alimentazione) e
quindi evitare il rischio obesità nelle donne affette da patologia oncologica;
- Valutare l’efficacia dell'attività motoria sulla prevenzione degli effetti collaterali causati dagli
interventi chirurgici e dalle cure.
Attività programmate:
La tecnica del Nordic walking – che prende spunto dai movimenti propri dello sci di fondo
utilizzando il cosiddetto movimento diagonale e inserendo in modo adeguato l’utilizzazione degli
appositi bastoncini – sarà svolta in 3 parchi cittadini:
- Il Parco di Monza (parco storico di Monza);
- Il Parco delle Groane (Parco Regionale della Lombardia, a nord-ovest di Milano);
- Il Parco Monte Stella (conosciuto come “La Montagnetta di San Siro”, rilievo artificiale che
si trova nella zona nord-ovest di Milano).
Le partecipanti saranno suddivise in 3 (tre) gruppi di 20 persone a gruppo, sono previste 6 (sei)
lezioni per ogni gruppo, guidate da istruttori iscritti alla Scuola Italiana di Nordic Walking. A
conclusione del corso è prevista una gita di 2 giorni con tutte le 60 partecipanti, per praticare la
tecnica lungo un percorso marittimo.
Il risultato atteso è il miglioramento posturale e della performance fisica in generale e il
conseguente miglioramento nella qualità della vita.
Educazione Alimentare:
Nutrirsi è fondamentale, motivo per cui secondo l’Organizzazione mondiale della sanità,
nutrizione adeguata e salute sono da considerarsi diritti umani fondamentali, assai correlati l’uno
all’altro. Lo stato di salute delle popolazioni, sia ricche che povere, del pianeta è fortemente
influenzato dal livello e dalla qualità della nutrizione.
Una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie, e di gestione e
trattamento in molte altre. Secondo l’Oms, ad esempio, sono quasi tre milioni le vite che si
potrebbero salvare ogni anno nel mondo grazie a un consumo sufficiente di frutta e verdura fresca.
La proporzione dei tipi di alimenti e la qualità dei cibi che mangiamo sono alla base di uno
sviluppo umano completo, sia fisico che mentale. D’altra parte, cibi di cattiva qualità, contaminati o
non conservati correttamente possono costituire fattori di rischio consistenti e sono causa di malattia
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e morte per milioni di persone ogni anno. Inoltre, anche una alimentazione squilibrata o scorretta
può generare condizioni di disordine o vere e proprie patologie che risultano, in molti casi,
addirittura
mortali.
La storia dell’alimentazione, e delle tecnologie sviluppate dall’uomo per conservare i cibi nel
tempo, ha accompagnato lo sviluppo dell’umanità fin dall’inizio, come testimoniano i numerosi
reperti fossili, le iscrizioni e le immagini ritrovate negli scavi archeologici. Al problema, tutt’altro
che risolto per gran parte dell’umanità, di assicurarsi una quantità sufficiente di cibo per
sopravvivere, si è affiancato in tempi più recenti – soprattutto nei paesi industrializzati – l’esigenza
di mettere in atto una serie di misure volte a garantire la sicurezza e la qualità degli alimenti che
vengono prodotti e immessi sul mercato, o distribuiti attraverso le catene di ristorazione.
Al concetto di sicurezza alimentare, intesa come diritto a una quantità equa di alimenti per ciascun
essere umano, si aggiunge quindi una sicurezza intesa come preservazione della qualità
organolettica e microbiologica degli alimenti, oltre che della loro tipicità e tradizione.
Nel progetto che andiamo a proporre, divideremo quindi, l’insieme degli argomenti relativi
all’alimentazione in due aree tematiche, certamente interconnesse, ma caratterizzate al tempo stesso
da specifiche definizione e caratteristiche: sicurezza alimentare e la nutrizione per mantenersi in
salute.
Obiettivi:
- fornire gli strumenti necessari per una corretta lettura delle etichette e della selezione degli
alimenti a garanzia della qualità e sicurezza degli stessi;
- diminuire il rischio oncologico ma anche di altre malattie correlate, come ad esempio
l'obesità e il diabete di cui spesso la massa grassa è corresponsabile;
- trasferire alle partecipanti la consapevolezza che, attraverso la nutrizione, è possibile
mantenersi in salute;
- fornire tecniche di preparazione degli alimenti che bilanciano il gusto con la qualità.
Attività programmata:
Le attività previste vertono sugli argomenti sotto specificati, con lezioni teoriche e pratiche:
- N. 1 lezione frontale sulla sicurezza alimentare e lettura delle etichette.
- N. 1 lezione frontale sui possibili rischi per la salute a causa delle scorrette
abitudini alimentari, che terrà conto dei seguenti argomenti: incidenza dell’alimentazione
sulle principali patologie; i principali errori dell’alimentazione moderna; cenni ad alcuni
studi epidemiologici italiani in corso; introduzione ai fattori metabolici che favoriscono lo
sviluppo delle malattie degenerative; alimenti innovativi con caratteristiche protettive.
- N. 2 lezioni pratiche (corso di cucina) per ogni gruppo formato da 30 partecipanti per
imparare le proprietà terapeutiche degli alimenti e il loro appropriato utilizzo, che tenga
conto del clima e della stagione, della costituzione della persona e della condizione fisica in
cui si trova.
Le lezioni pratiche di cucina saranno realizzate a Cascina Rosa, struttura dell'Istituto dei Tumori
di Milano che da oltre 10 anni è il punto di riferimento per i malati oncologici che partecipano agli
studi dell’unità di epidemiologia, ai quali vengono proposti corsi di cucina naturale che
comprendono diverse tematiche (pane a lievitazione naturale, cucinare il pesce e la pasticceria,
come selezionare e cucinare le verdure di stagione, ecc.).
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I numerosi corsi svolti in collaborazione con la nostra associazione hanno negli anni modificato
stili di vita scorretti di numerosissime pazienti le quali, grazie agli insegnamenti applicati, hanno
potuto imparare a prendersi cura di sé in modo completo cercando stimoli positivi nel cammino
verso la guarigione.
Risultato atteso:
-
Miglioramento della qualità della vita delle partecipanti;
Abbattimento degli effetti collaterali causati da terapie farmacologiche in corso o
pregresse;
Abbattimento del rischio di ammalarsi attraverso la diminuzione della massa grassa;
Rafforzare la responsabilità individuale di scegliere la via della salute e del benessere.
Conclusione:
Riteniamo che la nostra proposta progettuale possa portare a un netto miglioramento della qualità
della vita delle partecipanti, negli aspetti psico-fisici delle stesse, nell'immediato presente e futuro,
ma non solo, il processo del loro cambiamento culturale potrà avere una ricaduta positiva a macchia
d'olio sulle loro famiglie e il contesto sociale nel quale vivono.
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