La stabulazione libera negli allevamenti da latte

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La stabulazione libera negli allevamenti da latte
Istituto di istruzione
superiore “V. Dandolo”
IPAA Lonato
La stabulazione libera negli
allevamenti da latte
Alunno: Mirco Lorenzoni
Classe: 5L
Anno Scolastico: 2015/2016
Indice:
-Origini della vacca frisona italiana P. 2
-Addomenticamento e prime forme di allevamento P. 2-3
-Rivoluzione elettrica, prodizione di massa e l’elettrificazione P.3-5
-Esempio di una stalla a stabulazione libera e la suddivisione in zone P. 6-7
-I vari tipi di sale mungitura P. 7-9
-Altre tecnologie presenti nelle stalle P. 10-11
-Il benessere animale e la PAC P. 12-15
-La vendita dei prodotti ottenuti P. 16-17
-Agriculture P.18-19
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LA STABULAZIONE LIBERA NEGLI
ALLEVAMENTI DA LATTE
(INTRODUZIONE)
La tecnologia nell’azienda zootecnica da latte presuppone un breve riferimento alla razza
tipica del territorio bresciano: la Frisona. Come suggerisce il nome, questo animale è
originario della regione della Frisia, in Olanda, ma la zona di maggior diffusione è il Nord
Italia, in particolare Lombardia ed Emilia Romagna. Il colore del mantello è pezzato nero o
pezzato rosso e produce mediamente 30 kg di latte al giorno. La vacca da latte Frisona
adulta ha un peso che può variare da 550 a 900 kg ed è alta circa 130-150cm.
Poco propensa alla produzione di carne. Nella provincia di Brescia la maggior parte delle
aziende agricole alleva vacche da latte a stabulazione libera, rare sono le stalle a
stabulazione fissa.
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(SOCIOLOGIA)
PRIMO CASO DI ALLEVAMENTO E DI ADDOMESTICAZIONE
Nell’800 a.c. ci fu il primo caso di addomesticamento della vacca, si intende il processo
attraverso cui una specie animale viene resa domestica, ovvero abituata alla convivenza
con l'uomo e al controllo attraverso l’allevamento per perseguire scopi propri. La
domesticazione è intesa comunque come un processo da mettere in atto per trarne
prodotti vendibili e trasformabili come la carne o il latte, un tempo lavorati da tutti gli
allevatori per le proprie famiglie.
Inizialmente l’allevamento dell’epoca era caratterizzato da autosussistenza, venivano
allevati animali e trasformati prodotti solo strettamente necessari per il consumo
famigliare. La mungitura veniva fatta manualmente e i locali in cui venivano allevati gli
animali e in cui veniva svolta la mungitura non erano molto igienici e salutari. Le stalle
erano buie e gli animali non avevano la possibilità di muoversi, vivevano legati ad una
catena e molto ravvicinati fra loro e quindi il passaggio di malattie era molto diffuso e
frequente.
Un primo passo per l’evoluzione avvenne intorno al 1890 quando furono inventati i primi
trattori, un grande passo per l’agricoltura per facilitare le lavorazioni ma inizialmente erano
scomodi e pesanti riuscendo però ad aumentare la produzione di foraggio migliorando a
sua volta la qualità del cibo da dare alle vacche.
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(STORIA)
LA RIVOLUZIONE ELTTRICA E LE RELATIVE CONSEGUENZE
In un secondo momento ci fu la rivoluzione elettrica che portò ulteriori miglioramenti e
ebbe inizio alla fine del 1800 quando a New York viene messa in funzione la prima
centrale elettrica.
Questo grazie agli anni ruggenti, periodo che va dal 1922 al 1928 in cui gli Stati Uniti
conobbero una crescita economica molto vantaggiosa per i loro commerci e la produzione
industriale arrivò oltre al 64%. Col passare degli anni l’energia elettrica arrivò in tutte le
città e anche nelle abitazioni.
Nel 1883, un anno dopo l’impianto di New York, a Milano venne costruito il primo impianto
in Europa continentale, il secondo al mondo. Da qui la centrale distribuiva l’energia nel
raggio di un chilometro illuminando una parte della città.
Stimolata dalle industrie per la produzione e dai privati, l’elettrificazione procedeva spedita
fino ad arrivare nel 1929 in cui il 63% della popolazione usufruiva dell’energia elettrica
portando così la popolazione a uno stato di benessere generale.
Col passare degli anni la popolazione si arricchì sempre di più e si iniziarono a creare i
primi elettrodomestici, accessibili economicamente solo a una parte ristretta della
popolazione, e macchinari per migliorare e aumentare la produzione nelle aziende agricole
come i primi sistemi di mungitura.
Questo sviluppo si trattò di un balzo quantitativo ma anche di una trasformazione
qualitativa grazie al diffondersi della rivoluzione industriale.
La situazione che si era venuta a creare comportava una produzione di massa, ossia
occorreva che tutti i cittadini acquistassero i beni prodotti.
Un notevole impulso a questa direzione lo diedero in particolare tre elementi:
-innovative tecniche pubblicitarie
-successo dato dalle nuove forme di distribuzione come supermercati
-la possibilità di pagare con finanziamenti e rate
Questa situazione creatasi negli Stati Uniti serviva per far dimenticare i sacrifici di guerra,
volevano distrarsi e divertirsi vivendo in condizioni migliori. Questi anni sono passati alla
storia come anni ruggenti.
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Grazie all’elettrificazione, anche nel campo dell’agricoltura iniziarono ad esserci dei
cambiamenti. Migliorie nei processi produttivi di lavorazione che facevano sì che il lavoro
manuale dell’operatore era meno pesante e più agevolato.
Negli anni successivi, dopo aver perfezionato macchine e tecniche e aver inventato nuovi
attrezzi, la produzione agricola aumentò e ogni contadino aveva la possibilità di allevare
un maggior numero di bestiame e vendere le proprie eccedenze.
Il nostro paese era riuscito ad essere all’avanguardia nello sviluppo di questa nuova
tecnologia che avrebbe cambiato oltre che il vivere quotidiano anche il modo di produrre.
Nel 1917 ci fu la prima macchina mungitrice azionata a vuoto che venne commercializzata
negli Stati uniti.
In Italia le stalle erano costituite da una rastrelliera dove le vacche venivano legate e non
venivano mai spostate. Erano sempre nello stesso posto e lì mangiavano, venivano munte
e dormivano. Era l’operatore che spostava l’impianto di mungitura dietro ad ogni vacca,
metodo scomodo e faticoso.
In un secondo momento, nel 1925, è stata inventata la prima macchina mungitrice con
tubazione per mandrie numerose. Stesso metodo della precedente mungitura ma in
questo caso il latte prelevato non andava nel secchio di mungitura ma direttamente in
tubazioni che lo convogliavano in contenitori capienti in grado di contenere tutto il latte
prodotto dalla mandria.
Col passare degli anni furono perfezionate altre tecniche e macchinari efficienti per
migliorare la produzione e la conservazione nel tempo. Nel 1951 venne creato un
serbatoio refrigerante per il latte perché gli allevatori avevano bisogno di raffreddare
velocemente il latte e di conservarlo per oltre un giorno. Con questo metodo il latte viene
prelevato direttamente nel refrigeratore eliminando la necessità di usare pompe del latte
per caricarlo su cisterne per il trasporto.
Arrivando ai giorni nostri, in cui la tecnologia all’interno delle stalle è fondamentale,
permette un miglior rendimento delle produzioni di latte, miglior igene durante la
produzione e condizioni di vita meno stressanti alle vacche.
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(TECNICHE DI ALLEVAMENTO)
ESEMPIO DI UNA STALLA A STABULAZIONE LIBERA
Le stalle a stabulazione libera permettono all’animale di muoversi nei diversi spazi presenti
senza restare fermi 24 ore al giorno nello stesso posto. Questo tipo di allevamento
permette all’animale di muoversi in ampi spazi senza nessuna forzatura e non costringe la
vacca a uno stato di stress causando una diminuzione della produzione. Queste
innovazioni avvenute in campo zootecnico riguardano anche la struttura della stalla, la
separazione dei locali in cui dormire dai locali per mangiare con al di sotto grigliati in
cemento che agevolano così la pulizia e lo smaltimento dei liquami.
Zone della stalla:
-zona di alimentazione: formata da una mangiatoia e una rastrelliera autocatturante che
permette all’allevatore di bloccare le vacche permettendo così in modo più semplice e
sicuro lo svolgimento di visite mediche all’animale.
-zona di riposo: può essere formata dalla lettiera permanente o da cuccette.
La lettiera permanente è uno spazio adibito al riposo dell’animale formato da uno
strato di stocchi, paglia o fibre di cocco.
La cuccetta è costituita da un materasso in lattice che viene ricoperto con un leggero
strato di paglia pellettata o segatura, sul quale l’animale si sdraia. Lateralmente si possono
trovare strutture di ferro che separano una cuccetta dall’altra e che permettono all’animale
di sedersi con la testa in avanti e non nel verso opposto. Nella parte anteriore in basso si
può trovare un tubo di plastica dove vanno ad appoggiarsi con le ginocchia e che
impedisce all’animale di avanzare e circa ad un 1,5m da terra si trova invece un tubo di
ferro posizionato in modo orizzontale che serve per orientare la vacca ad abbassare la
testa nel momento in cui si siede e gli impedisce di attraversare la cuccetta.
-La zona paddok, che si trova tra la zona di riposo e la mangiatoia, consente all’animale
di muoversi in libertà. Questa zona di solito è scoperta, si trova all’aria aperta e presenta
numerosi abbeveratoi, ventilatori e spazzole. Questa zona viene tenuta pulita attraverso
raschiatoi, più comunemente detti ruspette.
Le ruspette sono formate da un gruppo a scomparsa a livello con la pavimentazione,
posizionate sotto il piano di scorrimento del raschiatore. Sono costituite da un’asta di
trazione azionata da un cilindro e una centralina di controllo. Il gruppo raschiante può
avere pale diritte o a farfalla in base alla struttura della stalla, sono ideali per corsie senza
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paglia per animali in allevamento. Nel viaggio di ritorno i raschiatori a farfalla chiudono le
“ali” al centro evitando problemi di mobilità agli animali, questi raschiatori per corsie
Paddok
possono essere costruiti per corsie fino a
17
metri
e
permettono
di
evitare
la
pericolosa lisciatura dei pavimenti.
Inoltre, molto importante, sono impostati per
partire in modo automatico a intervalli
regolari impostati dall’allevatore in base alle
proprie esigenze.
Nella stalla troviamo poi la zona di mungitura in cui due volte al giorno viene munta l’intera
mandria in lattazione. Le sale mungitura possono essere a giostra, spina di pesce,
parallela ed a robot.
-la sala mungitura a giostra è un sistema efficiente in termini lavorativi per le aziende
con un elevato numero di capi di bestiame e che richiedono un elevato rendimento di
produzione. Gli operatori sono posizionati in un unico posto pur svolgendo diverse
mansioni e il flusso continuo degli animali rende possibile un lavoro senza interruzioni.
Questo avviene perché l’operatore non si deve occupare dello spostamento degli animali e
può concentrarsi sulle attività della mungitura.
I vantaggi di questo tipo di impianto di mungitura possono
essere che le vacche percorrono una distanza molto breve
per raggiungere la posizione di mungitura e che la
piattaforma ha un funzionamento continuo a velocità
costante. Altro aspetto molto importante per le sale di
mungitura a giostra, è quello che si adattano molto bene a
qualsiasi tipo di stalla anche se serve un ampia zona per
l’installazione.
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-sala mungitura a spina di pesce: In questo tipo di sala mungitura la posizione della
vacca è la migliore, è più vicina al mungitore e rende la mungitura più sicura e comoda.
Inoltre l’aggiunta di componenti, migliora la sicurezza per l’operatore durante le operazioni
di mungitura. Presenta un solido telaio con una barriera posteriore angolata e i paracalci
sfalsati che forniscono un buon posizionamento della vacca per il mungitore che può
aggiungere facilmente la mammella.
-La sala mungitura parallela invece è stata progettata coprendo brevi distanze a piedi e
consente di ottenere un rendimento elevato con processi di mungitura veloci e passaggi
rapidi da un gruppo di vacche all’altro. Le vacche accedono facilmente alla posizione di
mungitura assumendo una posizione comoda e naturale durante la mungitura. I sistemi di
indicizzazione azionati ad aria controllano regolarmente l’entrata e l’uscita dalla sala di
mungitura della mandria. Nelle sale più tecnologiche all’inizio di ogni fila di mungitura, c’è
un laser che rileva il numero di identificazione della vacca tramite il pedometro posizionato
sulla caviglia dell’animale.
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-Il Robot di mungitura si adatta a qualunque tipo di stalla, nuova o esistente. La scelta del
robot risponde a una problematica di manodopera. A differenza degli altri tipi di mungiture,
che vengono svolte due volte al giorno, questo permette agli animali di essere munti
secondo le loro esigenze fino a tre volte al giorno. I costi delle opere di mungitura sono
ridotti al minimo perché non c’è bisogno di avere un addetto che lavori in modo constante
ad ogni ciclo di mungitura, occorre solo un addetto formato a programmare, risolvere e
sistemare eventuali problemi alla macchina. La qualità del latte dimostrerà i risultati
raggiunti grazie anche ad analisi effettuate direttamente dal robot stesso ad ogni
mungitura.
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APPARECCHIATURE ELETTRONICHE NELLE STALLE
Le tecnologie presenti nelle stalle, che permettono all’animale di vivere in modo
confortevole, sono molteplici.
Per esempio, nei periodi estivi dove ci
sono temperature molto alte, alcune
aziende
hanno
installato
sopra
le
rastrelliere delle mangiatoie dei getti
d’acqua nebulizzata che bagnano la
schiena
delle
differenti
in
vacche
base
alla
a
intervallati
temperatura
esterna e delle ventole che asciugano
l’animale permettendo così ad esso di
soffrire in modo minore temperature
troppo elevate.
Altre tecnologie come i ventilatori giganti sono presenti nelle zone di riposo con lettiera
permanente o in zone chiuse come per esempio nella sala d’attesa per la mungitura.
La ricerca scientifica negli ultimi anni ha evidenziato come la qualità dell’aria respirata
dagli animali sia alla base del loro stato di salute e del miglioramento delle performance
produttive. Una bovina in lattazione infatti deve introdurre un enorme quantità di ossigeno
per coprire i suoi fabbisogni metabolici. Le ventole hanno un diametro che può arrivare
fino a 6 metri e in base alla temperatura percepita, aumenta o diminuisce la sua velocità e
presentano un quadro di controllo in cui si rileva la temperatura e indica la velocità nel
modo in cui le ventole stanno lavorando, che va da 1 a 6. Nelle zone in cui è presente la
lettiera permanente, vengono utilizzate anche nei periodi invernali alla minima velocità per
favorire il ricircolo dell’aria e togliere l’odore dell’ammoniaca delle urine all’interno delle
stalle.
Un'altra tecnologia nelle stalle, seppur banale, sono le spazzole rotanti elettriche che
servono per la pulizia superficiale del manto degli animali, rimuove i parassiti e migliora la
circolazione sanguigna sottocutanea con un piacevole massaggio aumentando di
conseguenza il benessere dell'animale e diminuendo lo stato di stress facendo rilassare
l’animale. Possono essere montate sia in modo verticale sia in modo orizzontale e si
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azionano solo quando l’animale le sposta con la testa. Le Dimensioni sono di 50 cm di
diametro per una lunghezza di 100 cm.
Tutti questi apparecchi elettronici consentono all'animale di vivere in uno stato di maggiore
benessere in rapporto alle condizioni ambientali date. Negli ultimi decenni si sono registrati
notevoli cambiamenti che hanno portato ad un considerevole miglioramento della
produzione di latte in relazione al miglioramento dell'alimentazione e delle condizioni di
stabulazione assieme all'impiego delle soluzioni tecnologiche illustrate.
Per sostenere e tutelare gli agricoltori, l’Unione Europea ha stabilito dei finanziamenti che
gli agricoltori possono utilizzare per migliorare, rinnovare o espandere le proprie aziende.
Questi finanziamenti sono stabiliti nella politica agricola comunitaria, programma
settennale specifico per il settore primario.
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(VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE)
IL BENESSERE ANIMALE E LA PAC
Il benessere degli animali è molto importante, la sicurezza della catena alimentare è
indirettamente influenzata dal benessere degli animali e in particolare di quelli allevati per
la produzione di alimenti.
Fattori di stress e condizioni di scarso benessere possono avere come conseguenza negli
animali una maggiore predisposizione alle malattie. Ciò può determinare un rischio per i
consumatori, come ad esempio nel caso delle comuni infezioni alimentari causate dai
batteri.
Il benessere degli animali destinati alla produzione alimentare dipende in larga parte dalle
pratiche gestionali da parte dell’uomo. Sono numerosi i fattori che possono influire sul loro
benessere, ad esempio il tipo di strutture stabulative e le zone di riposo, lo spazio a
disposizione e la densità dei capi, le condizioni di trasporto, i metodi di stordimento e di
macellazione, la castrazione dei maschi.
I pavimenti non potranno più essere totalmente grigliati, si dovranno quindi installare
pavimenti in gomma. Il numero delle cuccette dovrà essere superiore a quello degli
animali e ad ogni bovina dovrà esserci a disposizione almeno 6,5 mq.
L’Unione europea vanta tra i più elevati standard di benessere animale al mondo. Il quadro
generale di azione dell’Unione europea per il benessere degli animali è definito nella
Strategia dell’UE per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015.
Finora la zootecnia bovina era rimasta in gran parte esclusa dalle disposizioni dell’unione
europea in materia di benessere animale.
Dal dicembre 2013 c’è stata l’approvazione definitiva dei regolamenti della PAC, riforma
della Politica Agricola Comunitaria riguardante gli anni 2014-2020.
È una politica comune a tutti gli stati membri dell’Unione Europea, gestita e finanziata a
livello europeo con le risorse del bilancio annuale dell’UE.
La PAC mantiene saldi due pilastri ma rafforza i collegamenti tra di loro fornendo così un
approccio più integrato e generale alle misure di sostegno in questo settore. Più
specificamente, introduce una nuova organizzazione dei pagamenti diretti, meglio mirata,
più equa e più "verde”.
Comprende regolamenti riguardanti il sostegno allo sviluppo rurale, sul finanziamento,
sulla gestione e misure per la fissazione di determinati aiuti.
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In tutti gli stati membri dell’unione Europea, gli agricoltori mantengono in vita le campagne
tenendo il suolo sempre lavorato e fertile. Le aziende agricole e gli agricoltori hanno una
notevole importanza su tutto il paesaggio e sulla popolazione. Se scomparissero ci
sarebbero ripercussioni negative sull’economia del paese e numerosi posti di lavoro
sarebbero persi.
Nei 27 stati membri, l’unione Europea conta circa 14 milioni di agricoltori e circa altri 4
milioni di persone che offrono il proprio lavoro nel settore alimentare. Complessivamente il
7% di tutti i posti di lavoro comprendono l’agricoltura e l’industria agroalimentare
generando il 6% del prodotto interno lordo Europeo.
La Politica Agricola Comune (PAC)
rappresenta l'insieme
delle regole che l'Unione
europea che ha deciso per darsi la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo
e stabile in tutti i Paesi membri e questo ha fatto in modo che l’agricoltura diventasse il
settore produttivo più integrato a livello europeo.
La PAC è una delle politiche comunitarie di maggiore importanza, che ai giorni nostri
impegna circa il 34% del bilancio dell’Unione Europea.
Fin dal suo inizio, nel 1957 durante il trattato di Roma, si era prefissata due obiettivi :
-quello di Soddisfare gli agricoltori grazie al prezzo di intervento ovvero il prezzo minimo
garantito per i prodotti stabilito dalla Comunità Europea e il prezzo delle produzioni non
poteva scendere al di sotto di questa soglia.
-quello di orientare le imprese agricole verso una maggiore capacità produttiva cercando
di limitare i fattori della produzione, aumentando però lo sviluppo tecnologico utilizzando
delle migliori tecniche agronomiche.
La pac durante gli anni ha subito un notevole cambiamento seguendo le esigenze e le
scoperte scientifiche fatte nel settore agricolo nel corso degli anni.
Nel 1957 l’obiettivo era quello di fornire generi alimentari a prezzi competitivi ai cittadini
europei garantendo uno standard di vita equo per gli agricoltori;
Negli anni ‘70/’80 le aziende erano arrivate a produrre più cibo di quanto sia necessario e
quindi vennero adottate misure specifiche per allineare la produzione alla domanda del
mercato e infine nel 1992 il sostegno al prezzo venne sostituito con il pagamento di aiuti
diretti.
Col passare degli anni ha continuato ad evolversi fino ad arrivare a sostenere il reddito
condizionato al rispetto di standard ambientali, benessere animale e sicurezza alimentare.
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Per garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare il settore
agroalimentare da crisi, l’Unione Europea e l’Italia hanno adottato una strategia globale di
intervento detta “sicurezza dai campi alla tavola”. In questa formula è racchiuso l’obiettivo
dell’intervento normativo e di controllo degli ultimi anni, ovvero di garantire cibi sani e sicuri
lungo tutta la filiera produttiva. Essa si basa su una combinazione di requisiti per i prodotti
alimentari, per la salute e il benessere degli animali prodotti all'interno dell'UE o importati.
Nel 2014 ci fu poi una riforma più attenta al verde e più efficiente, sostenendo gli
agricoltori per garantire la fornitura di prodotti alimentari di qualità sul lungo periodo,
aiutando anche ad affrontare il cambiamento climatico e mantenere la diversità
dell’agricoltura europea senza danneggiare il territorio.
La PAC 2015 – 2020 ha stanziato finanziamenti all’Italia per sostenere la nostra
agricoltura e ammontano a:

27 miliardi di euro per i pagamenti diretti,

4 miliardi per vino e ortofrutta,

21 per lo sviluppo rurale
per un totale di 52 miliardi di euro che corrispondono a 7,4 miliardi di euro/annui.
I pagamenti diretti sono il primo pilastro della pac e riguardano i pagamenti per la
superficie lavorata e che rappresentano l'atto di base unico. Questi forniscono un codice
completo per i pagamenti diretti agli agricoltori. Il sistema consiste nel disaccoppiare gli
aiuti agricoli dalla produzione e fornire un sostegno generico al reddito dell’impresa
agraria. I pagamenti unici per azienda sono sostituiti da un sistema di pagamenti
multifunzionali con componenti riguardanti
un pagamento di base per ettaro, una
componente "verde", un sostegno accoppiato alla produzione concesso ad alcune zone o
tipi di agricoltura,..
Questi finanziamenti vengono stanziati in base alla caratteristiche che un’azienda
presenta, al tipo di forma di allevamento viene allevata e in base all’età dell’agricoltore.
La PAC comprende anche il Greening, detto anche “pagamento ecologico” che è un
regolamento che parla del pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e
l’ambiente.
Qui gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base, sono tenuti a rispettare su tutti
gli ettari degli impegni ambientali fissati per tutta l’UE ovvero diversificare le colturale,
mantenere prati permanenti e aree di interesse ecologico.
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Gli agricoltori biologici invece hanno diritto automaticamente al pagamento ecologico sulle
superfici a produzione biologica.
Nella PAC sono sancite anche le norme da seguire per chi è interessato alle superfici a
seminativo. Fino a 10 ettari di seminativo nessuno ha l’obbligo di diversificazione, da 10 a
30 ettari di seminativo si ha l’obbligo di due colture con la coltura principale che copre al
massimo il 75%, mentre oltre i 30 ettari di seminativo si ha l’obbligo di tre colture, con la
coltura principale che copre al massimo il 75% e le due principali al massimo il 95%.
Per il settore della zootecnia sono stati stanziati:
SETTORI
MILIONI DI EURO
Vitelli nati da vacche da latte
74,6
Vitelli nati da vacche da latte in 10,0
montagna
Vacche nutrici
40,5
Pei i giovani agricoltori la PAC concede un pagamento aggiuntivo per promuovere il
ricambio generazionale. Il pagamento di base al loro primo insediamento è integrato da un
importo pari al 25% del titolo di base per i primi cinque anni di attività e i beneficiari sono
giovani agricoltori al di sotto dei 40 anni che per la prima volta assumono la responsabilità
in qualità di capo azienda o insediato negli ultimi 5 anni.
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(ECONOMIA DEI MERCATI)
LA VENDITA DEI PRODOTTI OTTENUTI
In questi tipi di stalle la produzione principale è quella del latte, minore quella della carne
ma a causa della crisi economica che ha colpito il nostro pese, anche il settore zootecnico
ne ha risentito e ne risente tutt’ora. Questa crisi è causata dalle grandi quantità di prodotti
importati dall’estero che possono essere venduti a prezzi minori e quindi più appetibili alle
tasche dei consumatori. I produttori italiani a causa delle imposte da pagare e dalle
tecniche accurate con cui allevano il bestiame, il prezzo del prodotto vendibile sul mercato
è maggiore rispetto a quello di prodotti esteri.
A causa di queste enormi quantità di prodotti acquistati dall’estero, i prezzi medi mensili
del Latte crudo registrati in Lombardia sono sempre andati via via calando.
Nella tabella qui sotto vengono riportati i prezzi relativi il prezzo del latte nei primi quattro
mesi degli ultimi quattro anni:
Data
2013
2014
2015
2016
Gennaio
40,00
42,00
37,00 (e)
36,00 (e)
Febbraio
40,00
44,50
36,50 (e)
36,00 (e)
Marzo
40,00
44,50
36,50 (e)
34,50 (e)
Aprile
40,00
44,50
36,00 (e)
33,50 (e)
rilevamento:
Questo ha causato una notevole riduzione delle aziende agricole sul nostro territorio,
molte sono state costrette a chiudere e altre, quelle di medio-grandi dimensioni, cercano
di superare la crisi utilizzando altre strategie di vendita come per esempio la vendita di
vitelli, manze gravide o di vacche a fine carriera in base alla loro quotazione sul mercato e
di carne.
Il mercato della carne è stato
caratterizzato da cambiamenti, una delle dinamiche
dominanti che ha determinato l’evoluzione della domanda di carne bovina è il
cambiamento degli stili di consumo.
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Nella prima fase, tra il 2001 e il 2007, i trend sono stati in crescita per tutti i principali
prodotti proteici e per quanto riguarda la carne bovina, la crescita dei consumi pro-capite
mostrata, rappresenta anche una ripresa dopo la crisi della BSE concentrata tra la fine del
2000 e i primi mesi del 2001.
Nel secondo periodo, tra il 2008 e il 2013, l’andamento dei consumi pro-capite cambia
risultando in declino per la carne bovina ma si stabilizza per i formaggi quindi avendo un
riscontro positivo sul mercato del latte.
Nel complesso, prendendo in considerazione gli anni 2004-2013,
sulla base della
valutazione che nel 2004 si ha avuto un pieno ritorno alla “normalità” nei consumi di carni
bovine dopo la crisi BSE, il consumo apparente pro-capite si è mediamente ridotto ad un
tasso annuo del 2,4%.
Tutto questo perché gli italiani sono stati costretti a spendere di più per le proprie
necessità quotidiane (utenze, carburante, imposte, ecc.), diminuendo quindi la domanda
anche per l’alimentare, evitando gli sprechi per controllare meglio le spese e le quantità
cercando il risparmio immediato.
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(INGLESE)
TYPES OF AGRICULTURE
Agriculture deals with the cultivation
of the soil and the raising of
livestock.
Agriculture is one of the most
widespread occupations because it
produces food.
Old
time
country
was
still
characterized by a large variety of
vegetation, different cultivation and
Today’s
fauna methods, which are
countryside is characterized by use ofdiverse
intensive
moremachinary, more fossil fuel and more chemical fertilizers and pesticides.
There are 3 types of agriculture:
conventional agriculture, organic farming and sustainable agriculture.
Conventional agriculture
is a method of agriculture which uses a lot of chemical
fertilizers and pesticides.
It also uses single crops and a lot of machinary.
The advantages ofconventional agriculture are: less labour, high cost of production.
The disadvantages of conventional agriculture are: environmental pollution, air pollution,
water pollution, soil pollution, acustic pollution, food may, food isn’t safe.
With conventional agriculture used a lot of chemical syntetic fertilizers.
Fertilizers are substances used to improve soil fertility. Fertilizers are made up of nitrogen,
phosphorous and potassium. Chemical synthetic fertilizers are manufactured in liquid,
powdery and granular forms and there are two main types of fertilizers: chemical fertilizers
and organic fertilizers.
The advantages of chemical fertilizers are that they are very effective, that is they improve
plant growth and they are easy to store and to apply to the soil. Organic fertilizers, such as
animal and vegetable manures and compost, are difficult to store and to apply to the soil
and are is less effective.
The disadvantage of chemical fertilizers is that they are dangerous for the environment
and for man in different ways. For example too much potassium is lethal to earthworms
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and makes the plant walls thin, while too much nitrogen can cause a watery growth in the
plant, which becomes weaker.
Actually chemical fertilizers cause bigger damages as they reach and pollute the water
table and rivers, where they cause the growth of algae and the death of fish because of
lack of oxygen.
Organic farming is a type of agriculture that doesn’t use any chemical fertilizers and
pesticides. It uses natural fertilizers such as compost, animal and vegetable manures and
organic pesticides.
It also uses crop rotation, pheromones, natural predators.
The advantages of organic farming are: it doesn’t
pollute the environment and food
doesn’t contain chemical residues.
The disadvantages of organic farming are low productivity and high cost of production.
Sustainable agriculture is a compromise between conventional and organic farming. It
uses small quantities of chemicals, only when it is strictly necessary. It had a high
productivity and a low environmental impact.
There are three goals:
-to improve agricultural production and system,
-to fulfil farmers lifestyle choices,
-to meet the needs of the present without compromising the ability of future generation.
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