Ennio Flaiano
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Ennio Flaiano
Biblioteca di Concorezzo Ennio Flaiano "Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno." Scrittore, sceneggiatore e giornalista, Ennio Flaiano nasce a Pescara il 5 marzo 1910. Giornalista specializzato in apprezzati elzeviri, Flaiano è ricordato anche come brillante umorista, critico teatrale e cinematografico. La sua infanzia è caratterizzata da continui spostamenti che lo vedono trasferirsi tra scuole e collegi di Pescara, Camerino, Senigallia, Fermo e Chieti. Giunge a Roma a cavallo tra il 1921 e il 1922; nella capitale termina gli studi superiori e si iscrive alla facoltà di architettura. Non porterà, tuttavia, a termine il corso universitario. All'inizio degli anni '30 Flaiano conosce Mario Pannunzio e molte altre grandi firme del giornalismo italiano; inizia così a collaborare per le riviste "Oggi", "Il Mondo" e "Quadrivio". Si unisce in matrimonio nel 1940 con Rosetta Rota, sorella del musicista Nino Rota. Due anni più tardi nasce la figlia Lelè, che dopo solo pochi mesi inizia a manifestare i primi segni di una gravissima forma di encefalopatia. La malattia comprometterà tragicamente la vita della figlia, la quale morirà nel 1992, a 40 anni: splendide pagine di Flaiano che raccontano di questa drammatica vicenda, si possono trovare nel suo lavoro "La Valigia delle Indie". Nel 1943 inizia a lavorare per il cinema insieme a registi del calibro di Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni. Il rapporto di Flaiano con il mondo del cinema sarà semp re un rapporto di amore-odio. Tra i numerosi film a cui partecipa sono da ricordare "Roma città libera" (1948), "Guardie e ladri" (1951), "La romana" (1954), "Peccato che sia una canaglia" (1955), "La notte" (1961), "Fantasmi a Roma" (1961), "La decima vittima" (1965), "La cagna" (1972). Con Federico Fellini collabora alla sceneggiatura dei film "I vitelloni" (1953), "La strada" (1954), "Le notti di Cabiria" (1957), "La dolce vita" (1960) e "8 e mezzo" (1963). Scrive e pubblica "Tempo di uccidere" nel 1947; questo suo appassionato romanzo sulla sua esperienza in Etiopia gli fa vincere la prima edizione del Premio Strega. Da questo momento e nei successivi 25 anni, Ennio Flaiano scriverà alcune tra le più belle sceneggiature del cinema del dopoguerra. Il nome di Flaiano si lega a doppio filo alla città di Roma, amata ma anche odiata. Lo scrittore è di fatto un testimone delle evoluzioni e degli stravolgimenti urbanistici, dei vizi e delle virtù dei cittadini romani; Flaiano saprà vivere la Capitale in tutti i suoi aspetti, tra i suoi cantieri, i locali della "Dolce Vita" e le trafficate strade. Ne La Solitudine del Satiro Flaiano ha lasciato numerosi passi riguardanti la sua Roma. In particolare va ricordato un lungo articolo (apparso su Il Mondo nel 1957) nel quale viene descritta la nascita del quartiere Talenti, nella zona nord-est di Roma, segno della frenetica crescita urbanistica che lentamente inghiottiva la campagna circostante. Nel quartiere limitrofo (Montesacro), Ennio Flaiano visse a partire dal 1953; qui una targa commemorativa posta dalla Compagnia Teatrale LABit ricorda il suo passaggio. Dal 1969, in suo onore, il Teatro Arlecchino di Roma, diventa Teatro Flaiano. La sua produzione narrativa è percorsa da un'originale vena satirica ed un vivo senso del grottesco, elementi attraverso cui stigmatizza gli aspetti paradossali della realtà contemporanea. Acre, diretto e tragico, il suo stile è soprattutto quello di un ironico moralista. A lui si deve l'introduzione nella lingua italiana del detto "saltare sul carro del vincitore". Dopo essere stato colpito nel 1971 da un primo infarto, Ennio Flaiano inizia a rimettere ordine tra le sue carte: il suo intento è quello di pubblicare una raccolta organica di tutti quegli appunti sparsi che rappresentano la sua instancabile vena creativa. Gran parte di questa produzione sarà pubblicata postuma. Dal 1972 pubblica sul Corriere della Sera alcuni brani autobiografici. Il 20 novembre dello stesso anno, quando si trova in clinica per alcuni semplici accertamenti, viene colpito da un secondo infarto che stronca la sua vita. Dopo la morte della moglie Rosetta, spentasi alla fine del 2003, le salme della famiglia vengono riunite nel cimitero di Maccarese (Fregene), zona marittima alle porte della capitale. In suo onore, nel 1974, viene istituito il Premio Flaiano, o meglio i “Premi Internazionali Flaiano”, una serie di concorsi, manifestazioni e rassegne di cinema, teatro, letteratura e dello spettacolo televisivo che ogni anno si svolge nella sua citta' natale, Pescara. Libri La nota **SBV** significa che e' presente almeno una copia dell'opera nel Sistema Bibliotecario del Vimercatese. • 1947 Tempo di uccidere, ed. Longanesi (poi Longanesi 1966; Rizzoli 1973; Rizzoli 1980 con una postfazione di Sergio Pautasso; 1993 «Oscar» Mondadori; Rizzoli 2001; Rizzoli 2004, con prefazione di Anna Longoni; Utet 2006, prefazione di Maria Bellonci) **SBV** • 1956 Diario notturno, ed. Bompiani (poi Adelphi 1994 e successive) **SBV** • 1959 Una e una notte, ed. Bompiani (poi Bompiani 1994, con introduzione di Carlo Laurenzi; Adelphi 2006, a cura di Anna Longoni) **SBV** • 1970 Il gioco e il massacro, ed. Rizzoli **SBV** • 1971 Un marziano a Roma e altre farse, ed. Rizzoli (poi Bompiani 1998) **SBV** • 1971 presentazione a L'opera completa di Paolo Uccello, apparati critici e filologici di Lucia Tongiorgi Tomasi, ed. Rizzoli **SBV** • 1972 Le ombre bianche, ed. Rizzoli (poi Bompiani 1994, a cura di Anna Longoni; Adelphi 2004) **SBV** Libri - Opere postume • 1973 La solitudine del satiro (postumo), ed. Rizzoli (poi Rizzoli 1989, con una nota di Sergio Pautasso e introduzione di Claudio Marabini; Adelphi 1996 e successive) **SBV** • 1974 Autobiografia del blu di Prussia (scelta e cura di Cesare Garboli), ed. Rizzoli (poi Adelphi 2003) **SBV** • 1974 Melampus (con introduzione di Enzo Siciliano), ed. Rizzoli (poi Einaudi 1978, come Melampo, con una nota di Aldo Tassone) **SBV** • 1977 Diario degli errori (scelta e cura di Emma Giammattei), ed. Rizzoli (poi Bompiani 1995, introduzione di Gino Ruozzi; Adelphi 2002) **SBV** • 1978 Lettere d'amore al cinema (scelta e cura di Cristina Bragaglia), ed. Rizzoli • 1979 Un bel giorno di libertà (cronache degli anni quaranta, scelta e cura di Emma Giammattei), ed. Rizzoli • 1980 Un giorno a Bombay e altre note di viaggio (a cura di Rossana Dedola), ed. Rizzoli **SBV** • 1982 Il messia (a cura di Emma Giammattei), ed. All'insegna del pesce d'oro (Scheiwiller) • 1983 Lo spettatore addormentato (raccolta di scritti teatrali a cura di Emma Giammattei e Fausta Bernobini), ed. Rizzoli (poi Bompiani 1996, a cura di Simona Costa) • 1984 Storie inedite per film mai fatti (a cura di Francesca Pino Pongolini), ed. Frassinelli • 1986 Frasario essenziale per passare inosservati in società (con una nota di Maria Corti), ed. Bompiani (poi Bompiani 2001, con introduzione di Giorgio Manganelli, uno scritto di Vanni Scheiwiller e una nota di Anna Longoni) **SBV** • 1986 Lettere a Lilli e altri segni (prefazione di Giuliano Briganti), ed. Archinto **SBV** • 1987 traduzione di Jules Laforgue, Amleto, ovvero Le conseguenze della pieta filiale, ed. Scheiwiller • 1988 Un film alla settimana: 55 critiche da «Cine illustrato» (1939-1940) (a cura di Tullio Kezich, con la collaborazione di Cinzia Romani), ed. Bulzoni (Roma) • 1989 Progetto Proust: una sceneggiatura per «La recherche du temps perdu» (a cura di Maria Sepa), ed. Bompiani • 1990 L'uovo di Marx: epigrammi, satire, occasioni (a cura di Anna Longoni e Vanni Scheiwiller), ed. Scheiwiller **SBV** • 1990 Nuove lettere d'amore al cinema (a cura di Guido Fink), ed. Rizzoli **SBV** • 1993 Il cavastivale (a cura di Anna Longoni), ed. Biblioteca del Vascello (Roma) • 1995 Soltanto le parole: lettere di e a Ennio Flaiano, 1933-72 (a cura di Anna Longoni e Diana Ruesch), ed. Bompiani **SBV** • 1995 L' occhiale indiscreto (a cura di Anna Longoni), ed. Bompiani • 1996 La valigia delle Indie, ed. Bompiani • 1996 Opere: scritti postumi (introduzione di Maria Corti, a cura di Maria Corti e Anna Longoni), ed. «Classici» Bompiani **SBV** • 1996 Opere 1947-72 (introduzione di Maria Corti, a cura di Maria Corti e Anna Longoni), ed. «Classici» Bompiani • 1997 Ombre fatte a macchina (a cura di Cristina Bragaglia), ed. Bompiani **SBV** • 2001 La notte porta consiglio e altri racconti cinematografici (a cura di Diana Ruesch), ed. Bompiani **SBV** • 2002 Il bambino cattivo (a cura di Diana Ruesch), ed. Scheiwiller • 2002 Satira e vita: i disegni del fondo Flaiano della Biblioteca cantonale di Lugano (con cinquanta brevi testi, a cura di Diana Ruesch), ed. Pendragon (Bologna) • 2002 Cristo torna sulla terra (postfazione di Carla Gallo Barbisio, a cura di Diana Ruesch), ed. Quaderni di Cartevive (Lugano) • 2004 Scena all'aperto: sceneggiatura inedita da una novella di Marino Moretti (saggio e note a cura di Valeria Petrocchi), ed. Clueb (Bologna) • 2008 Lettere a Giuseppe Rosato (1967-72, con scritti su Flaiano e l'Abruzzo, premessa di Gianni Oliva), ed. Rocco Carabba Cinema Flaiano ha collaborato a numerosissimi film (tra parentesi il suo ruolo). La nota **SBV** significa che e' presente almeno una copia dell'opera nel Sistema Bibliotecario del Vimercatese. La nota **CON** significa che e' presente a Concorezzo: • Pastor Angelicus (1942) di Romolo Marcellini (sceneggiatura e assistente alla regia) • La danza del fuoco (1943) di Giorgio Simonelli (sceneggiatura) • La primadonna (1943) di Ivo Perilli (sceneggiatura) • Inviati speciali (1943) di Romolo Marcellini (sceneggiatura e assistente alla regia) • L'abito nero della sposa (1945) di Luigi Zampa (sceneggiatura) • Vivere ancora (1945) di Nino Giannini e Leo Longanesi (sceneggiatura) • La freccia nel fianco (1945) di Alberto Lattuada (sceneggiatura) • Mio figlio professore (1946) di Renato Castellani (attore) • Il vento mi ha cantato una canzone (1947) di Camillo Mastrocinque (collaborazione ai dialoghi) • Roma città libera (1948) di Marcello Pagliero (soggetto e sceneggiatura) • Fuga in Francia (1948) di Mario Soldati (sceneggiatura) **SBV** • Cintura di castità (1949) di Camillo Mastrocinque (soggetto e sceneggiatura) • Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini (sceneggiatura) • Parigi è sempre Parigi (1951) di Luciano Emmer (sceneggiatura) • Guardie e ladri (1951) di Mario Monicelli e Steno (sceneggiatura) **SBV** • Lo sceicco bianco (1952) di Federico Fellini (sceneggiatura) **SBV** • Fanciulle di lusso (1952) di Bernard Vorhaus (sceneggiatura) • I vitelloni (1953) di Federico Fellini (soggetto e sceneggiatura) **SBV** • Destini di donne (1953) di Marcello Pagliero, Christian-Jaque e Jean Delannoy (soggetto e sceneggiatura) • Dov'è la libertà? (1953) di Roberto Rossellini (sceneggiatura) • Vacanze romane (1953) di William Wyler (sceneggiatura) **SBV** • Riscatto (1953) di Marino Girolami (sceneggiatura) • Il mondo la condanna (1952) di Gianni Franciolini (sceneggiatura) • Canzoni, canzoni, canzoni (1953) di Domenico Paolella (sceneggiatura) • Villa borghese (1954) di Gianni Franciolini (soggetto e sceneggiatura) • Vestire gli ignudi (1954) di Marcello Pagliero (sceneggiatura) **SBV** • La romana (1954) di Luigi Zampa (sceneggiatura) • Camilla (1954) di Luciano Emmer (soggetto e sceneggiatura) • Vergine moderna (1954) di Marcello Pagliero (sceneggiatura) • Tempi nostri (1954): episodio Scena all'aperto di Alessandro Blasetti (sceneggiatura) • La strada (1954) di Federico Fellini (collaborazione alla sceneggiatura) **SBV** **CON** • La donna del fiume (1954) di Mario Soldati (da un'idea di Flaiano, insieme con Alberto Moravia) • Calabuig (1955) di Luis Berlanga (soggetto e sceneggiatura) • Continente perduto (1955) di Enrico Gras, Giorgio Moses e Leonardo Bonzi (soggetto e sceneggiatura) • L'ultimo paradiso (1955) di Folco Quilici (sceneggiatura) • Il bidone (1955) di Federico Fellini (sceneggiatura) **SBV** • Peccato che sia una canaglia (1955) di Alessandro Blasetti (sceneggiatura) **SBV** • Il segno di Venere (1955) di Dino Risi (sceneggiatura) **SBV** • La fortuna di essere donna (1955) di Alessandro Blasetti (sceneggiatura) • Totò e Carolina (1955) di Mario Monicelli (soggetto e sceneggiatura) • L'arte di arrangiarsi (1955) di Luigi Zampa (revisione della sceneggiatura) • Terrore sulla città (1957) di Anton Giulio Majano (sceneggiatura) **SBV** • Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini (sceneggiatura) **SBV** • Racconti d'estate (1958) di Gianni Franciolini (sceneggiatura) • Fortunella (1958) di Eduardo De Filippo (soggetto e sceneggiatura) • Un ettaro di cielo (1959) di Aglauco Casodio (soggetto e sceneggiatura) • Un amore a Roma (1960) di Dino Risi (sceneggiatura) • La dolce vita (1960) di Federico Fellini (soggetto e sceneggiatura) **SBV** **CON** • La notte (1961) di Michelangelo Antonioni (sceneggiatura) • La ragazza in vetrina (1961) di Luciano Emmer (sceneggiatura) • Fantasmi a Roma (1961) di Antonio Pietrangeli (soggetto e sceneggiatura) **CON** • Boccaccio 70 (1962): episodio Le tentazioni del dott. Antonio di Federico Fellini (soggetto e sceneggiatura) • Hong Kong, un addio (1963) di Gian Luigi Polidoro (sceneggiatura) • 8 e mezzo (1963) di Federico Fellini (soggetto e sceneggiatura) **SBV** • La ballata del boia (1964) di Luis Berlanga (sceneggiatura) • Tonio Kröger (1964) di Rolf Thiele (sceneggiatura) • Una moglie americana (1964) di Gian Luigi Polidoro (sceneggiatura) • Giulietta degli spiriti (1965) di Federico Fellini (sceneggiatura) **SBV** • Signore & signori (1965) di Pietro Germi (sceneggiatura non accreditata) **SBV** • La decima vittima (1965) di Elio Petri (sceneggiatura) **SBV** • Wälsungenblut (1965) di Rolf Thiele (collaborazione alla sceneggiatura) • Rapture (1965) di John Guillermin (collaborazione alla sceneggiatura non accreditata) • Io, io, io... e gli altri (1966) di Alessandro Blasetti (collaborazione alla sceneggiatura) **SBV** • L'amore attraverso i secoli (1967): episodio Notti romane di Mauro Bolognini (soggetto e sceneggiatura) ed episodio: L'età della pietra di Franco Indovina (soggetto e sceneggiatura) • I protagonisti (1968) di Marcello Fondato (soggetto e sceneggiatura) • Vivi o preferibilmente morti (1969) di Duccio Tessari (soggetto) • Red (1969) di Gilles Carle (soggetto e sceneggiatura) • Sweet Charity (1969) di Bob Fosse (tratto da Le notti di Cabiria) • Colpo rovente (1970) di Pietro Zuffi (sceneggiatura) **SBV** • La cagna (1972) di Marco Ferreri (tratto da Melampus) **SBV** • Un marziano a Roma (1983) di Bruno Rasia e Antonio Salines (tratto da) • L'inchiesta (1986) di Damiano Damiani (tratto da) • Tempo di uccidere (1989) di Giuliano Montaldo (tratto da) • L'inchiesta (2006) di Giulio Base (tratto da) • Nine (2009) di Rob Marshall (tratto da 8 e mezzo) Prosa radiofonica Il caso Papaleo, di Ennio Flaiano, con Gianrico Tedeschi, Andreina Pagnani, Jone Morino, Roberto Pastore, regia di Luciano Mondolfo, trasmessa lunedì 18 febbraio 1963, nel terzo programma, ore 22,45. Teatro • • • • • 1946 La guerra spiegata ai poveri 1957 La donna nell'armadio 1960 Il caso Papaleo 1960 Un marziano a Roma 1972 La conversazione continuamente interrotta Alcuni tra i suoi aforismi piu' famosi • L'unico modo di trattare una donna alla pari è desiderarla come uomo. • Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno. • I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume. • In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie. • Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore. • L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi. • Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta. • La serietà è apprezzabile soltanto nei fanciulli. Negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia. • Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso. • Diavolo, vado bene di qui per l'inferno? Sì, sempre storto. • Afflitto da un complesso di parità. Non si sente inferiore a nessuno. • Chi mi ama mi preceda. • Noi viviamo, grazie a Dio, in un'epoca senza fede. I bibliotecari Fonti: http://www.italiaculturale.it http://www.informagiovani-italia.com http://www.biografie.it http://www.wikipedia.org