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NEWS “centrati su di te”
N. 104 – MARZO 2015 – SPECIALE DONNE
8 marzo, Giornata mondiale dei diritti delle donne
Sono in tanti quelli che (e, tra questi, numerose sono le donne) provano un
senso di rifiuto di fronte alla mercificazione di questa festa. Negli ultimi
anni, nell'euforia festaiola tipica del consumismo, l’8 marzo viene
ricordato e celebrato in termini principalmente goderecci. Cosa che, a chi
piace, non guasta, perché ognuno è libero di fare quello che crede.
Noi, quest'anno, vogliamo fare una riflessione sulle ragioni storiche della stessa. Diverse sono le storie
che narrano l’origine della festa, riferendosi anche ai Paesi che l’hanno adottata.
News n.104 – marzo 2015 – Speciale donne
Nel nostro Paese, ad esempio, la ricorrenza venne festeggiata (su iniziativa dell’UDI – Unione Donne
Italiane) per la prima volta nel 1945, nelle zone dell’Italia liberata e in tutta la penisola nell'anno 1946.
Fu scelto come simbolo il fiore di mimosa, che sboccia proprio agli inizi di marzo. Durante il corso
del XX secolo, la festa è stata spesso caratterizzata sul piano sociale e rivendicativo dei diritti delle
donne (divorzio, contraccezione, aborto e diritti al lavoro).
Le origini della festa vanno fatte risalire al 23 febbraio 1909, quando, negli Stati Uniti, dopo una
prima conferenza tenuta dalle donne socialiste e femministe nel 1908 (chiamata “Woman’s Day”), il
Partito Socialista americano organizzò una grande manifestazione in favore del diritto di voto alle
donne. Tra il 1909 e il 1910 migliaia operaie scioperarono per giorni per rivendicare il loro diritto a
un salario più adeguato e l’ultima domenica di febbraio del 1910 celebrarono ancora, in migliaia, il
Woman’s Day (Giornata della donna).
Nel 1910, l’Internazionale Socialista svoltasi a Copenhagen, istituì la Giornata della Donna, per
onorare e supportare il movimento per i diritti delle donne e il suffragio universale e, a partire dal
1911, la Giornata venne festeggiata in diversi Paesi europei nel mese di marzo. Le celebrazioni
vennero interrotte dalla Prima Guerra Mondiale, finché l’8 marzo 1917 le donne di San Pietroburgo
scesero in piazza per chiedere la fine della guerra: questo avvenimento (che portò in seguito alla fine
dello zarismo) viene indicato come l’inizio della “Rivoluzione russa di febbraio”.
Per fissare un giorno comune a tutti i Paesi, nel 1921 la Conferenza Internazionale delle donne
comuniste, tenutasi a Mosca, fissò all’8 marzo la "Giornata internazionale dell’operaia".
Le vicende della Seconda Guerra Mondiale e la connotazione politica della festa, contribuirono a far
perdere la memoria storica circa le reali origini della ricorrenza, tanto che nel dopoguerra
cominciarono ad apparire versioni diverse, che facevano riferimento a scioperi o incidenti avvenuti
in fabbriche statunitensi (ad esempio, l’incendio del 1908 in un’industria tessile di New York, confusa
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con una tragedia realmente accaduta nel 1911 nella fabbrica Triangle, in cui persero la vita ). Versioni
poi smentite da ricerche condotte negli anni Settanta.
Nella nostra realtà di cooperativa sociale, a forte trazione femminile e vocazione sociale, abbiamo
insieme lavorato, affinché fossero riconosciuti alle donne, sia quelle che ci lavorano che quelle che
accudiamo, il rispetto dei loro diritti di persone. Rispettiamo la legge, i contratti e, insieme, dove è
possibile, cerchiamo di trovare soluzioni condivise sulla conciliazione del tempo “lavoro & famiglia”.
Conciliazione lavoro & famiglia
Nella nostra cooperativa lavorano 275 donne (su un totale di 310 . Sono
in diverse realtà importanti di lavoro. Si occupano di centinaia di
persone, da noi accudite, che sono donne. Con altre collaborano nella
gestione operativa della loro famiglia, per accudire ed aiutarle persone
della stessa che hanno bisogno di aiuto.
Insomma, il femminile della Castel Monte è una realtà sociale ed
economica importante per l'economia territoriale e, pur non essendo né
volendo esserlo, il sociale, sono una parte importante per la sua
realizzazione.
News n.104 – marzo 2015 – Speciale donne
Per questo, Castel Monte ha aderito -all'inizio, unica cooperativa- al
progetto "Audit famiglia & lavoro", stipulato nel 2011 dalla Provincia
di Treviso (trasferito successivamente alla Regione Veneto) con la "Fondazione
BERUFUNDFAMILIE GmbH", gestore del progetto europeo "Audit famiglia & lavoro".
Successivamente abbiamo realizzato e partecipato anche al progetto-bando "Family Friendly"
(progetto "Riscrivere il Tempo. Verso un nuovo modello di conciliazione").
Nella presentazione dei risultati del progetto, svoltasi presso la sede di Unindustria di Treviso, il 23
gennaio 2015, si è scritto che: «Castel Monte, con il progetto "Audit Famiglia & Lavoro" (progetto
che aveva l'obiettivo di dare risposte alla richiesta di flessibilità, per una società a misura di famiglia)
con le indicazioni e implicazioni delle tecniche sociali della "conciliazione lavoro & famiglia", ha
scartato le cosiddette tecniche organizzative (orario di lavoro, cambi turno, coinvolgimento nelle fasi
della progettualità lavorativa, fringe benefit), perché queste sono la qualità tipica della cooperazione
sociale, dal punto di vista del rapporto socio/cooperativa. Noi, invece, volevamo valorizzare e
scoprire la qualità individuale dei nostri collaboratori, per renderla patrimonio sociale e offrirla come
"valore aggiuntivo importante" ai nostri clienti, che, lo ricordiamo sempre, sono persone che hanno
bisogno, non per scelta, ma per impedimenti vari, di essere accuditi».
Ora, questa nostra esperienza, realizzata insieme all’Isola Che Non C’è quale partner e consulente,
viene messa a disposizione della collettività e del mondo del lavoro, specie di quello che si occupa di
servizi alle persone. Le nostre idee e decisioni sono concrete e sono, sicuramente, le più avanzate
risposte ai diritti delle persone.
Va anche segnalato, che in diverse organizzazioni ed aziende si sta riprendendo un ragionamento sul
tema della conciliazione. La discussione, purtroppo, nella sua generalità, affronta il problema
principalmente dal punto di vista dei diritti di genere (cioè quello delle donne).
Questa ottica (che noi non condividiamo) è, a nostro avviso, decisamente sbagliata e fuorviante, e
denunciamo la "misantropia culturale" anche di grandi organizzazioni associative e sindacali.
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Parole sulle donne
Da tempo, lo scrittore Roberto Saviano ci ricorda che le parole sono molto importanti e, quindi, è
necessario dare a loro il giusto valore ed usarle per testimoniare, raccontare, informare/formare in
modo corretto le persone. Le parole, per i linguisti, al di là della scelta giusta o sbagliata, anche
depurate dalla retorica, sono uno dei valori essenziali per la democrazia. Avere informazioni giuste e
veritiere consente a tutti di sapere, partecipare e quindi scegliere.
Per onestà intellettuale, occorre dire che un ruolo importante nello "schema verità-parole" lo giocano
anche i silenzi. Anche questi, oggi in una realtà, spesso inutilmente rumorosa hanno la loro
importanza. Basti considerare che una parte importante (si parla di circa il 90%) della nostra
comunicazione è costituito da quella "non verbale": cioè i gesti, i sospiri, le espressioni, i movimenti
involontari del viso e del corpo...
In questo contesto dell'espressività, come valore di democrazia e diritti delle persone, si inserisce
anche la scrittura, come forma di comunicazione. È di questo che abbiamo dato testimonianza, nel
nostro progetto "Riscrivere il tempo. Verso un nuovo modello di conciliazione".
Qui di seguito, per dare sostanza al valore della comunicazione, sia essa fatta di parole dette che
scritte, abbiamo selezionato alcune considerazioni sul tema dei diritti di genere, e in occasione della
festa della donna, su quello femminile.
Christine Lagarde, Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale (organizzazione
economica internazionale, che ha tra i suoi soci 188 Paesi), una delle persone
più influenti del mondo ha detto: «Sessismo sul lavoro. C'è un complotto contro
le donne: in troppi Paesi le restrizioni legali cospirano contro le donne per
impedirci di essere economicamente attive. In un mondo che ha tanto bisogno di
crescita, le donne possono dare un contributo, se solo hanno di fronte a sé delle
pari opportunità, invece di una insidiosa congiura».
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Ertharin Cousin, (afro-americana, ambasciatore USA all'ONU, esperta di alimentazione e
povertà) nella sua qualità di direttrice esecutiva del progetto PAM - Programma
Alimentare Mondiale della FAO (agenzia specializzata dell'ONU per la lotta alla
fame nel mondo e all'agricoltura), ha detto in occasione della "Giornata Mondiale
dell'Alimentazione 2013" (Roma 16 ottobre 2013. "La salute dell'uomo dipende da
sistemi alimentari sani"): «l'azione per rafforzare e riformare i sistemi alimentari
deve riconoscere appieno il ruolo fondamentale delle donne. Molti sistemi
alimentari del mondo, sia nelle aree rurali che in quelle urbane, strutturalmente ostacolano o ignorano
la partecipazione delle donne. Questo non può continuare, perché se lasciano fuori da questo processo,
non riusciremo mai a raggiungere i nostri obiettivi. Questa è la cosa giusta: più donne contro la fame
nel mondo».
Giuseppe Possagnolo, Presidente della Castel Monte, ha scritto, nella presentazione del progetto
"Riscrivere il Tempo. Verso un nuovo modello di conciliazione" che: «quando
parliamo di conciliazione di famiglia-lavoro noi siamo orientati a conciliari due
diritti: il diritto di avere una famiglia e il diritto di avere un lavoro. Sono due diritti
che molto spesso non soddisfano contemporaneamente i due bisogni anzi vanno in
contrasto. Tutto questo, per dire che non è sufficiente soddisfare i propri diritti se
non godiamo di una cultura che ci accompagna nella loro costante conciliazione.
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Cultura, che deve sostituire le ideologie che ci hanno concesso di vincere tante battaglie per il diritto
al lavoro, ma che hanno trascurato i bisogni umani e naturali delle persone; così come le religioni,
che spesso hanno demonizzato la modernità e lo sviluppo, allontanando il lavoro per conservare i
legami familiari. L'esperienza del progetto Familiy Friendy ci incoraggia, perché ha dimostrato che
la sfera personale e quella professionale possono trovare un equilibrio, una conciliazione, se sono
vissute in armonia e in complicità con chi ti può venire incontro nel momento del bisogno. Non vorrei
essere frainteso: la sfera famiglia e quella del lavoro hanno ognuna le proprie regole, responsabilità,
sacrifici, elementi a cui bisogna rispondere, ma se collocati in un ambito di rispetto e di fraternità si
possono trovare, nel momento del bisogno, risposte adeguate a superare il momento difficile...».
Il potere delle e alle donne.
Tre sono le donne consigliere delegate della Castel Monte (Marika Bozzato, Divisione Residenze;
Luisa Bertini, area Produzione e Caterina Bustaffa, area Educazione & Famiglia). Donna è il
Responsabile della Tecnostruttura Aziendale, Michela Marconato.
Cinque donne guidano e condizionano le decisioni mondiali.
Janet Yellen, Governatore della Federal Reserve System (FED - Banca Centrale
Americana), ha strutturato e predisposto le misure per rilanciare l'economia USA
e con essa una certa ripresa dell’economia dei G8. Christine Lagarde è il
direttore del Fondo Monetario Internazionale. Le sue donne e i suoi uomini fanno
parte della famigerata “troika”, quella che decide i destini di molte economie del
mondo (Grecia docet). Angela Merkel, la “regina del nein”, cancelliera tedesca.
Federica Mogherini, il Ministro degli Esteri dell'Europa, presiede e si occupa
della politica estera dell'Unione Europea.
Si parla di un Presidente degli Stati Uniti donna. Il nome su cui si pronostica è Hillary Clinton. Gli
anticipi della campagna elettorale dei democratici americani puntano sul binomio donna e nonna, e si
insiste sulla conciliazione dei diritti (quello del lavoro, Presidente degli USA e “nonnna di famiglia”).
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Il Presidente della Camera Italiana è una donna, Laura Boldrini. Il Direttore, la prima del genere
femminile, del CERN (Organizzazione Europea per la ricerca nucleare) è l'italiana Fabiola Gianotti.
Italiana è la più famosa astronauta del momento, Samanta Cristofoletti. Il “signore delle tasse”, il
Direttore delle Agenzie Entrate Italiana è una signora, Rossella Orlandi. Donna è anche il direttore
del Ministero del Tesoro, Maria Cannata, che si occupa di gestire il debito pubblico italiano. Una
donna alla presidenza dell'ENI, Emma Marcegaglia. Numerose sono le donne manager, in America
e in Europa, di imprese multinazionali. E secondo le statistiche europee, la gran parte dei docenti delle
scuole, con una diffusione nuova anche nell' Università, sono donne.
“Parentesi in rosa”. 8 marzo a Castel Monte Salute
In occasione della festa della donna, Castel Monte Salute propone una giornata di prevenzione e di
bellezza dedicata alla DONNA.
Giovedì 12 marzo 2015, “porte aperte” per consulenze, informazioni e consigli sull’alimentazione
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(con prova peso e valutazione massa corporea) e le problematiche ginecologiche: tutte fornite a titolo
gratuito (solo per il pap test c'è un costo di spese di laboratorio di 10 euro).
Sempre in forma gratuita, sarà allestito un angolo
dedicato alla bellezza, organizzato e gestito dalla
"Farmacia alla Fonte della Salute" di Castelfranco
Veneto: consigli e prestazioni per il trattamento viso e
trucco a tutte le donne.
Per finire, nel rispetto della tradizione erboristica,
raccomandata peraltro anche da Ippocrate, padre della
medicina antica e moderna, ci sarà l’angolo delle
tisane: si potranno gustare tisane depurative, rilassanti,
drenanti… Il tutto corredato dalla certificazione di
conformità. Il percorso "tisane" è curato da una farmacista.
«L'iniziativa», ha detto la dottoressa Paola Zanco, responsabile operativa di Castel Monte Salute,
organizzatrice e animatrice dell'evento, «ha scopo educativo e informativo e non promozionale o di
marketing/vendita. La prevenzione salutistica, di grande importanza, in specie per le donne, ha come
componente di base la conoscenza e la corretta informazione, per una prevenzione che si basa
sull'alimentazione, gli stili di vita e la diagnosi precoce. Anche la cura della "bellezza", come
dimostrano diverse indagini anche europee, è una delle condizioni della prevenzione. Diceva
Aristotele che il bello crea curiosità e attenzione, in questo caso per primo verso se stessi. È un
semplice dono che Castel Monte Salute offre alle sue clienti, un gesto che regali un sorriso, perché
un sorriso aumenta le endorfine, che sono i nostri ormoni della gioia e ci aiuta a togliere le lenti grigie
e mettere quelle colorate con cui guardare il mondo… È questo è il primo passo per stare bene».
(Occorre la prenotazione telefonando al numero 0423/ 723327).
News n.104 – marzo 2015 – Speciale donne
Questa iniziativa conferma, ancora una volta, l'impegno sociale della Castel Monte sulle
problematiche del benessere delle persone. Su questo tema, occorre ricordare che a Castelfranco
Veneto, a pochi passi dal Centro Salute, la cooperativa gestisce una fattoria sociale, dove si trovano
prodotti agricoli della zona, i prodotti agricoli biologici del progetto "Libera Terra", coltivati dai
giovani sulle terre confiscate alla mafia e inoltre ci sono le biciclette della Ciclo Factory (per una sana
attività fisica).
News “Centrati su di te"
Notiziario ad uso interno della cooperativa
sociale onlus "Castel Monte"
Direttore editoriale Giancarlo Brunello
CASTEL MONTE soc.coop.soc. onlus
31044 Montebelluna (TV) - Piazza Parigi, 7
Tel. 0423.302922 - Fax 0423.609375
[email protected] - www.castelmonteonlus.it
A cura di Giancarlo Brunello
Segreteria di redazione: 3bis service group sas
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