paurosa ...mente: la paura che da dentro mi prende.

Transcript

paurosa ...mente: la paura che da dentro mi prende.
PAUROSA ...M
PAUROSA ...MENTE: LA PAURA CHE DA
DENTRO MI PRENDE.
così per Luca inizia un vero incubo, anzi una giostra di incubi.
Torna a casa in auto con la mamma e, mentre aggancia la cintura, alza gli
occhi e vede " IL MOSTROO" che è sulla bici e come un cavaliere allunga
uno spadone verso di lui.
Luca ha il fiato corto e lancia un urlo AAHH!!!
La mamma preoccupata gli chiede se si è schiacciato il dito con la cintura
e lui, con una faccia bianca, alza gli occhi e prende respiro NOO! NO!
Così facendo vede dal finestrino Gabriele sulla bici che allunga il braccio
per segnalare la sua svolta, in strada.
Respira e si lascia cadere sul sedile; fa finta di dormire perché la mamma
così non gli farà più domande. Con gli occhi quasi chiusi si immagina di
prendere coraggio, va dal Bullo e gli dice con gentilezza di non
tormentarlo più perché altrimenti la maestra Gianna li sgriderà tutti e due
e forse li manderà anche dalla preside.
Ma., aiuto, aiuto che incubo! Spalanca gli occhi per la paura perché ha visto
Gabriele che si gonfia,si gonfia, allunga un braccio caccia avanti una
manaccia, lo prende per la maglietta, lo scuote e lo butta a terra, ridendo
con i denti che sembrano da lupo.
La mamma parla, parla e lui sente solo che gli dice: "Ti proverò la febbre
perché sei strano tanto oggi".
Appena a casa, mangia di corsa la merenda, beve un succo e via di corsa
per gli allenamenti di calcio.
Gli è venuta una grande idea. corre, corre tanto che l'allenatore, che si
chiama Saggio Féss, è stupito e gli dice: " Ehi, Luca sei una lepre oggi? O ti
rincorre un mostro feroce?"
Luca corre e immagina di essere velocissimooooo per non farsi mai
prendere dal Bullo, ma ecco che di nuovo si presenta il mostro Gabriele
che gli taglia la strada, gli piomba addosso, lo calcia . e lui per lo
spavento, scivola e sbam cade a terra, per davvero.
RICERCA DI SOLUZIONI AL PROBLEMA: DA SOLI O IN GRUPPO, O CON I
"GRANDI" ...
Subito l'allenatore e gli altri amici gli sono vicini preoccupati e lo sentono
dire con una voce da stordito " Gabriele noo! Gabriele noo! "
Saggio Féss, l'allenatore, lo aiuta ad alzarsi e poi gli chiede:" Chi è
Gabriele, dimmi ?!"
All'allenatore, con quella voce, non si può non rispondere e poi Luca non
ne può più, così gli racconta che Gabriele è il Bullo che lo perseguita.
I compagni subito si mettono in movimento: chi tira i calci per aria, chi
calcia la terra, chi batte i tacchetti, chi si lascia sfuggire una parolaccia e
subito vede l'occhiataccia dell'allenatore.
Salta su Maurillo che è il più grosso della squadra e dice: " Non ti
preoccupare Luca, veniamo noi tutti insieme e lo riempiamo di botte e
calcioni così impara e ti lascia in pace!"
" Sì, in pace per sempre, altrimenti lo cacciamo nel water e tiriamo
l'acqua " salta in campo la voce di Andreino che si porta via subito: " Ma
va spiritoso qui non si può scherzare!! " In verità si porta via anche
un'occhiataccia accia accia dell'allenatore, tipo quando ci dice: " Fila in
panchina ! perché ha visto un nostro calcio falloso.
Luca fra gli amici si sente sicuro e protetto, ma perfino il pallone, se lo
scruta bene, gli sembra diventare la faccia di un mostro che gli rotola
addosso.
A questo punto Saggio Féss parla con la sua Voce e dice: "Ehi, ehi, noi
siamo calciatori e tifosi, non " Cafoni o Bulloni ( nel senso di grossi bulli ) ",
però sono contento che siate squadra e vi sentiate amici.
Insieme ce la farete ma ci siamo anche noi Grandi- gli Adulti e vi possiamo
aiutare.
Così fra un'idea e l'altra l'allenatore propone di fare una partita
amichevole e di invitare tutti i bambini della quinta B della scuola a fare
una squadra. POI chiede a tutta la squadra di andare con Luca, la mattina
dopo, a fare gli inviti. Tutti accettano e così non si può tirarsi indietro.
Luca torna a casa scortato e pieno di chiacchiere degli amici.
MOMENTI DI PAURA E UN INTERVENTO A SORPRESA
Non sa cosa pensare ed è un po' stordito.
E' tanto stanco che la notte dorme come un sasso. Arriva presto il
mattino e tutto ritorna. Luca è un po' agitato dentro. Sale in auto della
mamma per andare a scuola e sente una certa fifa venirgli addosso.
Arriva, scende dall'auto e trova il suo "esercito", sono i suoi compagni di
squadra. Mentre lui e gli amici si avviano all'ingresso, proprio dove è già
presente Gabriele con i suoi amici, la mamma scende dall'auto tutta
serena, li segue .
- Cavolo, ma dove va? .
Luca non capisce ma già ha la tremarella alle gambe. Arrivano vicino a
Gabriele e la mamma con un sorriso a tutta faccia dice : " Ciao Gabriele,
potresti chiedere a tua mamma se è disponibile a preparare dei biscotti
per la merenda dopo la partita di calcio? "
Il " una volta Mostro" la guarda sbalordito e dice:" Sì sì glielo dico ." mah,
mah .
Non fa a tempo a dire altro che un coro di voci chiede: " Facciamo una
partita amichevole amici? "
Una voce si leva: "Bravi, bravi ragazzi verrò anch'io a vedervi! " è la
maestra Gianna.
Gabriele butta fuori la voce: "Va bene, giochiamo".
Luca pensa: " Questa volta me la sono cavata. Ma la prossima? "
Poi scrolla le spalle e un sospetto gli passa come un lampo: " Ma vuoi
vedere che i Grandi servono a qualcosa ! "
CLASSE 2A - SCUOLA PADRE GIOVANNI FAUSTI- BROZZO DI MARCHENO BRESCIA -
Michele - Andrea - Enea- Camilla - Davide - Davide D. - Jasmin - Rebecca F.
- Pietro - Mattia - Rebecca - Emrah - Vera - Sara - Ornella
ALLA RICERCA DEL CORAGGIO PER AFFRONTARE IL BULLO
Questo documento è stato realizzato con il font open source OpenDyslexic (http://opendyslexic.org/)