Domenica 10 aprile TREVISO: l`Alzaia lungo il Sile partenza ore
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Domenica 10 aprile TREVISO: l`Alzaia lungo il Sile partenza ore
I. C. Rita Levi Montalcini Club Alpino Italiano - Montebelluna ESCURSIONE LUNGO IL FIUME SILE: l'Alzaia da Treviso a Casale Agli alunni e ai genitori della Scuola Secondaria Papa Giovanni XXIII. Il nostro Istituto ha stipulato una convenzione di collaborazione con il CAI che prevede, scambi, incontri ed escursioni nel nostro territorio (monti, colline, fiumi) Domenica 10 aprile TREVISO: l'Alzaia lungo il Sile partenza ore 8.30 dal Piazzale Istituto “Einaudi” rientro previsto 17.00 Dislivello nullo: adatto a tutti Il cimitero dei 'burci' a Casier L'Alzaia correva sull’argine del Sile e veniva in passato chiamata “restera”. Essa rappresentava la pista attraverso cui transitavano uomini ed animali addetti, sino alla metà del secolo scorso, al traino delle imbarcazioni commerciali che risalivano o discendevano il corso del fiume. A percorrerla erano i “cavallanti”, ovvero coloro che, possedendo un cavallo, offrivano il proprio lavoro e quello dell'animale ai barcaioli che pilotavano imbarcazioni (i “burci”), destinate al trasporto di granaglie, inerti e laterizi. Si trattava di un lavoro estenuante per gli uomini e ancor più duro per le bestie, che finivano presto, sfiancate dall'enorme sforzo compiuto con il traino laterale. Si procedeva infatti lentamente, impiegando molte ore per fare pochi km di percorso. Altre e più dure fatiche ha tuttavia conosciuto la restera, quando erano gli uomini stessi, in assenza di animali, a trainare le barche mediante lunghe corde di canapa. Ancora oggi è possibile individuare tracce di memoria antica legata alla navigazione fluviale come i ganci per bloccare i cavalli al porto di Fiera (un chilometro più a valle di Treviso), o quelle legate alla via quotidiana e al lavoro come i lavatoi in pietra sui quali si chinavano le lavandaie, gli antichi mulini e splendide ville si susseguono uno dopo l'altro mentre l'itinerario prosegue verso Sant'Ambrogio di Fiera. Folaghe, tuffetti e cigni sono oggi gli indiscussi signori del fiume. Nel comune di Silea il Sile si divide in due rami, per ricongiungersi più avanti. Un lungo braccio sinuoso laterale crea un'isola di campi delimitata dalla corona di alberi. Dopo aver oltrepassato il rio Storga e imboccato un ponticello di cemento a schiena d'asino, la strada gira a destra e conduce fino a Sant'Antonino. Altri tre chilometri e ritorna sul corso principale, al Lago Verde, riservato alla pesca. A Casier iniziano le tipiche passerelle in legno, ponticelli eretti su palafitte tra zone di escavazione del fiume, proprio dove il Sile diventa largo e tranquillo. É qui che, tra canne e alti falaschi, compaiono i 'burci', le grandi barche che venivano usate per il trasporto delle granaglie. Relitti sprofondati e insabbiati di archeologia industriale che fanno la gioia degli uccelli e dei pesci che hanno eletto a paradiso questo tratto del Sile. Ancora un paio di chilometri e si giunge davanti alla chiesa di Casier, addossata a un pugno di case. Al piccolo porto attraccati grappoli di barche che provengono dalla foce del Sile e da Venezia. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il/la sottoscritto/a genitore dell'alunno/a______________________________Classe _______ autorizzo mio/a figlio/a a partecipare all'escursione lungo il Sile, versando la quota di 8€ (5 per i soci CAI) Comunicherò al prof. De Bortoli eventuali segnalazioni (allergie, farmaci, mal d'auto...) Il mio num. di cellulare è _______________ la data di nascita dell’ alunno è ____________ Montebelluna, firma_____________________ Da soli si cammina veloci, ma insieme si va lontano … (proverbio africano) Vi sono 35 posti per la nostra scuola (avremo compagni di altre scuole di Montebelluna) e per aderire è necessario riempire il modulo della pagina precedente e consegnarlo ai prof. De Bortoli o Bernardelle entro sabato 2 aprile. In caso di richieste eccedenti avranno la priorità i soci CAI e le classi terze. Se si prevede maltempo l'uscita sarà annullata e sarete avvertiti il giorno precedente (sabato 9 aprile), e la quota, ovviamente restituita. La prossime uscite di quest'anno saranno: (8 maggio) Passo Rolle, laghi di Colbriccon, lago di Calaita. (29 maggio) Forcella dell'Arghena presso le Tre Cime di Lavaredo. (1,2,3 e 4 settembre) Rifugio Sesvenna con pernottamento, in Val Venosta. (ci si può prenotare subito) (25 settembre) Monte Fior, sull'altopiano di Asiago. (23 ottobre) Colli Euganei. Ricordiamo che l'iscrizione annuale al CAI giovanile ha un costo di 16 €, ampiamente ammortizzato se si intende partecipare a più uscite (si risparmiano 30€ al rifugio Sesvenna) NORME DI COMPORTAMENTO Gli allievi devono stare sempre vicino agli insegnanti e alle guide del CAI, senza inventarsi scorciatoie, senza allontanarsi e rivolgendosi agli accompagnatori per qualsiasi necessità. E’ necessario rispettare l’ambiente di cui noi siamo ospiti: non abbandonare rifiuti, non disturbare gli animali, non raccogliere fiori. Nello zaino devono trovar posto: felpa, giacca a vento, K-way o mantellina, un ombrellino, acqua, un cappellino per proteggersi dal sole (sperando di averne bisogno), un ricambio (maglia, calzini) e il pranzo a sacco. Attenzione particolare deve essere data agli scarponi (o scarponcini) che devono avere la suola tipo Vibram o 'carrarmato' (le sole valide per l'assicurazione 'soccorso alpino'). Ricordarsi che un'escursione in montagna vuol dire anche uscire dal quotidiano e liberare la mente da ansie e da preoccupazioni;scoprire la vita in gruppo, adeguandosi al ritmo dei più lenti, accettando i singoli componenti imparando a conoscerli ed a convivere con loro con pregi e difetti; accettare gli imprevisti, viverli con ottimismo. Essi mettono alla prova noi stessi e spesso ci insegnano qualcosa; adeguarsi a tutte le evenienze sviluppa lo spirito di adattamento e fa apprezzare cose a cui forse non avevi mai fatto caso. non correre, scopri il piacere di camminare con passo regolare, guardandoti intorno, osserva la natura che ti circonda anche con le piccole cose: un fiore, il profumo nell'aria, il vento sulla pelle, il volo di una farfalla, il canto di un uccello e...