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Allarme slot machine vicino alle scuole
Alla Conferenza Stato-Regioni la discussione sulle nuove norme per le sale
II leader di Agcai, Palese: «Così il Paese rischia di diventare un supercasinò»
Leonardo Ventura
riduzione
REE L'annunciata
del numero delle sale da gioco
in Italia rischia di registrare un
clamoroso dietrofront. All'ordine del giorno della Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali, che si terrà il 27 ottobre prossimo, è prevista infatti la discussione relativa all'applicazione dell'articolo 88 del
Tulps a tutti gli esercizi commerciali e ai bar. «Ma si tratta
di una modifica che rischia di
trasformare l'Italia in un'immensa sala-gioco, in spregio a
tutte le buone intenzioni manifestate finora per arginare il
I'll I-0,
Non siamo
rovinafamiglie:intrattenimento
e azzardo
sono cose
diverse
In Italia sono 15 milioni
Tra questi 800 mila ludopatici
dilagante fenomeno della ludopatia», denuncia Benedetto Palese, leader diAgcai, l'associazione che rappresenta i
gestori e i costruttori di apparecchi da intrattenimento che
oggi a Roma (hotel Nazionale
in piazza Montecitorio), promuove un'apposita tavola rotonda alla presenza di parlaunentari ed esperti del settore.
«E in atto uno scandaloso
tentativo di autorizzare l'apertura di migliaia sale da gioco
certificate ditipoA, ossiainuovi "supercasinò", anche nei
pressi di luoghi ritenuti sensibili dalle normative della lotta
alla ludopatia», attacca ancora Palese.
L'articolo 88 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezzaprevede, infatti, unaspecifica autorizzazione per i gestori di sale scommesse e di sale da gioco all'interno delle
quali sono installate le mini-vlt, le slot machines che tanto fanno discutere per la loro
capacità di far perdere al giocatore molti soldi in poche ore.
Estendere la possibilità di avere questa concessione a tutti
gli esercizi pubblici rischia di
compromettere tuttalaproduzione normativa di Comuni e
Regioni, che sancisce distanze minime da luoghi ritenuti
Presidente
Benedetto
Palese guida
l'Agcai
sensibili come scuole, ospedali e parrocchie. Emerge quindi
sempre più il dubbio che
l'estensione dell'applicazione
dell'articolo 88, cancellando
in un sol colpo tutti i provvedimenti finalizzati a tutelare le
categorie più deboli trai cittadini, possa diventare il grimaldello normativo per aggirare i
paletti imposti dagli enti locali. «Ciò che sta per accadere
con la riforma del settore delle
slotmachines in Italia è francamente incomprensibile. Il Governo sta sponsorizzando l'eliminazione totale delle Awp
(gli apparecchi che funzionano con le monete) dai bar entro l'anno 2017. Contestualmente - spiegaPalese - le rimanenti 150.000 Aivp da bar saranno solo spostate nelle migliaia di nuove sale certificate
di tipo A che dovrebbero nascere vicino ai luoghi sensibili,
in deroga alle distanze e agli
orari imposti ultimamente dai
Comuni. Sale che, di fatto, diventano dei veri e propri "supercasinò". E a nulla vale la
previsione di una generica "vigilanza" di queste sale. In sostanza si tratta di unvero e proprio assist alle multinazionali
e un grave danno per i cittadini. Noi chiediamo chel'esecutivo non si schieri dalla parte
delle multinazionali dell'azzardo che gestiscono le sale dedicate in Italia. Noi nonvogliamo essere complici di uno Stato-biscazziere». Dalla denuncia di Palese emergono due
aspetti che non possono non
preoccupare. Il primo riguarda la spinta ad aumentare, di
fatto, l'incidenza dellapericolosità dell'offerta di gioco in
-,ì ®.
T- ,
"Oggi in un hotel nel centro di Roma
con esperti e parlamentari
Italia. Nel nostro Paese ci sono
circa 15 milioni di giocatori: di
questi circa 800miia sono affetti da ludopatia, la dipendenza
dal gioco d'azzardo che il ministero della Salute ha riconosciuto come vera e propria patologia (e nel 2012 ha altresì in-
serito questo disturbo nei
LEA, ossia nei Livelli Essenziali di Assistenza). La ricaduta
sulle famiglie dei ludopatici è
devastante. Interi patrimoni
dilapidati in poco tempo e, in
molticasi, la stretta dello strozzinaggio della vittima da parte
delle organizzazioni malavitose. Il secondo aspetto è relativo all'opportunità di far coesistere all'interno delle stesse sale gli apparecchi di mero intrattenimento (le slotAwp, gli apparecchi di abilità) con quelli
del gioco d'azzardo. Una pericolosa «vicinanza» che rischia
di trasformarsi in una vera e
propria trappola sociale. «Da
tempo chiediamo di ridurre la
perdita oraria di tutti gli apparecchi in modo daintrattenere
il giocatore senza fargli perdere in un'ora più di quanto non
perderebbe giocando ad un
normale flipper», ha ricordato
Palese, che negli scorsi mesi
hapromosso numerose manifestazioni, anche aMontecitorio, per chiedere garanzie per
una svolta etica del settore:
«Non siamo noi i "rovinafamiglie": intrattenimento e azzardo sono due cose ben diverse,
e solo il secondo incide enormemente sulle tasche degli italiani». Agcai chiede quindi al
governo «di assumersi le proprie responsabilità» e andare
avanti in una seria opera di riduzione dell'offerta di gioco
d'azzardo in Italia, senzaripensamenti, tentennamenti e senza piegarsi alle esigenze delle
multinazionali.
p/r/i///,' Z
Nel 2012
il ministero
della Sanità
ha inserito
le ludopatie
nei «livelli
essenziali di
assistenza»