SALEH ABDALAHI HAMUDI Sogno Sogna il bambino un giorno

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SALEH ABDALAHI HAMUDI Sogno Sogna il bambino un giorno
SALEH ABDALAHI HAMUDI
Sogno
Sogna il bambino un giorno
poter sbatter nel cielo le sue ali.
Sogna il cosmonauta poter
stringer nelle sue mani il suo pianeta.
Tutti sognano lassù.
Sogna l’austronauta,
di abbandonare il suo telescopio
e di avvicinarsi un giorno agli astri
galloppando sulla sua adorata cometa,
sognano anche gli innamorati
di vivere una luna eterna.
Tutti sognano lassù
E io, sogno solo di poter nella mia terra
un giorno alzare al cielo la mia bandiera.
Vieni
Vieni con la tua umanità
per sentirti più uomo
a sentire l’assenza della patria
nella distanza dell’oblio,
a sentire l’erosione del tempo
che arrugginì le nostre ossa
senza nome.
Vieni a vivere la mia pazienza incerta
che riposa sugli strascichi
della guerra,
a evitare la morte che trascina
la mia sorte,
ad asciugare le silenziose lacrime che
soffocano le nostre anime.
Vieni a salvare l’innocenza che si perde
tra la polvere del deserto e la polvere nera,
e sperare nelle mie ore d’esilio
il compimento delle mie preghiere.
Vieni, e quando sarai tornato non smettere
di essere l’eco della mia umana voce
che reclama senza fiato la LIBERTA’
Madre
Madre so che soffri,
so che il tuo dolore ti fa piangere e
che le tue lacrime sono di cera e di calore.
Madre so che ti hanno accecato gli occhi
e ti hanno soffocato la voce
per non cantare al mondo la tua libertà.
Madre so che dalle tue braccia
ti hanno strappato i figli
che i tuoi seni desideravano
alimentare con amore e
so che ancor più dei i tuoi seni
desideravi insegnare loro la tua storia e la tua cultura.
Madre so che il tuo pianto,
il tuo pianto muto c’è ancora
e tutti lo possono sentire.
Madre saprò anche che canterai
canterai con una voce che arriverà all’aldilà
e quando l’alba spunterà, le tue braccia si apriranno per i tuoi figli che sono qui e là.
Madre saprò che la tua alba illuminerà
i punti cardinali e ancora oltre
la frontiera e il mare.
E le tue lacrime Madre?
Oh le tue lacrime questa volta saranno
di gioia e di felicità
e quando tutto avverrà
quando la corona tornerà nel suo regno
tu, tu, Madre Patria, sicuro,
sicuro che dimenticherai
Perché il tuo cuore è tutto
PANE E AMORE.
Me ne andrò.
Dove andrai, senza sapere dove?
-Anche se non lo so, lasciami andare
me ne andrò con il vento e non importa
lasciare tracce
me ne andrò di nuvola in nuvola anche se non piove
me ne andrò con le stelle anche se non brillano
me ne andrò scalzo e non solo per sfuggire
le guerre, l’indifferenza, la fame
l’odio che si nasconde nelle vene,
le minacce e le vendette che puntano
alle spalle
io sono nomade, son nato nella sabbia sotto il sole
come gli animali
sono libero come il vento, come la carovane
che rompono l’immensità, sono libero,
figlio delle terra e della sua grandezza
ho tanti fratelli che voglio conoscere
e voglio abbracciare
e soprattutto quelli che lottano per la libertà
dove andrai, senza sapere dove?
-Dove non importa, lasciami solo andare
e non voglio che mi mostri l’oriente o l’occidente
né il nord o il sud, lasciami solo andare a mostrare
questo cuore libero
imprigionato dentro di me
per sfidare le barriere del colore e
della religione
dove andrai se non sai come?
come non importa
perché ho nella fronte un sole.
E nella voce un clamore
me ne andrò di palmo in palmo di abbraccio in abbraccio
perché appartengo a tutte le stirpi
e a tutte le credenze
me ne andrò anche se tu non vuoi per abbattere
le frontiere e per mischiare le razze
me ne andrò anche se tu non vuoi per costruire
a cielo aperto un luogo senza nome
dove gli uomini sotto il sole si fondono in abbracci e perdoni
perché tutti abbiamo lo stesso sangue e sotto il sole la stessa ombra