La scuola edile scommette sulla sicurezza secolo
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La scuola edile scommette sulla sicurezza secolo
savona / provincia IL SECOLO XIX MARTEDÌ 8 FEBBRAIO 2011 19 GIOCHI PERICOLOSI TRIBUNALE/1 Sassi dal ponte, sfiorata la tragedia Resta in carcere il portuale Franco Ferlotti Tredicenne lancia ghiaia sulle auto a Cairo. Ne colpisce una: a bordo una mamma con 2 figli SAVONA. Il giudice per le indagini LUISA BARBERIS CAIRO. Nell’epoca in cui play station e video games di moderna generazione hanno sostituito la classica partitella a calcio tra amici nei giardini del paese anche lancia re sassi contro le auto in transito diventa un gioco agli occhi di un bambino che, a soli 13 anni, ha già bruciato non poche tappe compre so il limite della legalità. Succede così che un passatempo, già di per sé molto pericoloso, di venta un tiro al bersaglio ad altissi mo rischio se addirittura la ghiaia, che in realtà sono pietre dalla for ma irregolare e nemmeno troppo piccole e leggere, viene raccolta dei binari ferroviari alle porte di Cairo e lanciata dal cavalcavia di via San guineti in un sabato pomeriggio trascorso “fuori dalle righe”.Tanti lanci che per fortuna vanno sem preavuoto,almenofinchèunsasso non colpisce un’automobile in cor sa: al volante del mezzo c’è una mamma e al suo fianco due bambi ni, i figli. Attimi di terrore in cui davvero si sfiora la tragedia. La donna vede la pietra che arri va dall’alto, ma nonostante il colpo restacalma.Poiinchiodaefermala macchina, scende e, accorgendosi che l’unica cosa ad esser stata dan neggiataèlacarrozzeriadelmezzo, Il cavalcavia di via Sanguineti, a Cairo, dal quale un tredicenne ha lanciato la ghiaia su un’automobile può tirare un bel sospiro di sollie vo. L’autore del folle gesto forse non si è nemmeno reso conto della nuovo. Identificato il babylancia gravità del lancio, per lui tirare la tore di sassi, mamma e papà sono I PRECEDENTI DEL BABYTEPPISTA ghiaia è solo un gioco, anche se due stati immediatamente convocati giorni fa lo ha fatto sopra alla testa in caserma per fare i conti con l’en di malcapitati automobilisti e rac nesima “marachella” del figlio, o cogliendo i sassi dai binari ferro meglio con l’apice di un’escalation viari, ignaro del fatto che su quelle di bravate, visto che a settembre il rotaiepassanotreniatuttavelocità bambino era già balzato agli onori che avrebbero anche potuto inve della cronaca per aver rubato un CAIRO. Sabato pomeriggio si è im stirlo. portafoglio con tanto di bancomat provvisato lanciatore. Non era in Nellamentedelragazzinoèinve e codice pin scritto su un foglietto un campo da baseball, ma sui binari ce ben chiaro è il fatto che quel che aveva prontamente usato per dellaferrovia.Tuttaviasièdivertito l’azione gli costerà una bella stri prelevare 600 euro al Postamat e a lanciare i sassi finché non ha col gliata da mamma e comprare un gela pito un’automobile. papà. Quindi, non to. Se solo quattro Il 7 settembre, però, complice il appena fatto “cen mesifailbambino, sole di fine estate che in Valbormi SABATO POMERIGGIO tro” sulla carroz allora dodicenne, daregalaval’ultimocaldo,avevaru zeria dell’auto, sa aveva agito in bato un portafoglio con due ami Teatro della bato si è dato alla branco con l’aiuto chetti, allora entrambi dodicenni pericolosissima fuga, cercando di di due amichetti, come lui, utilizzando il denaro rica mantenere il se “bravata” è stato l’idea di arrampi vato in modo “facile” per comprare greto agli occhi dei carsi sul cavalca un gelato. il cavalcavia genitori: una fami via e lanciare i sas Un furto forse non premeditato, di via Sanguineti glia normale, co si presi dai binari frutto di un’occasione che allora me ce ne sono tan ferroviari questa aveva reso i bambini ladri, ma di te in Valbormida, volta è stata tutta certo articolato nei minimi detta Il babyteppista usò un bancomat rubato per prelevare 600 euro per bene, ma i cui insegnamenti farina del suo sacco. gli.Già perché in realtà dopo aver non sono bastati a dissuadere il fi Al curriculum del piccolo si som trovato il portafoglio in un bar, e glio da combinare continui guai tra ma quindi un’altra segnalazione al senza neppure valutare l’ipotesi di Una cifra che li aveva resi i bambini naro.Ancheinquell’occasionelavi le vie di Cairo. tribunale dei minori, la seconda da restituirlo,itreviavevanorovistato più ricchi della Valbormida, motivo cenda era finita in caserma dove il Le bugie, si sa, hanno le gambe settembre ad oggi, mentre il papà dentro trovando un bancomat, car di vanto tra i compagni così come bambino aveva infine vuotato il corte e i carabinieri della compa dovrà rispondere di una denuncia te di credito e persino il codice pin tra le vie di Cairo dove uno di loro sacco di fronte ai carabinieri della gniadiCairocomandatadalcapita per danneggiamenti e risarcire ri del Postamat scritto su un foglietto era stato visto con una banconota compagnia di Cairo Montenotte a no Carlo Caci, a cui la donna al vo ghe e magagne provocate dal sasso racchiuso tra le tasche. Un gioco da viola da 500 euro tra le mani. Fatto cui aveva consegnato tutta la “re lante del mezzo danneggiato si era sulla carrozzeria dell’auto. Per ragazzi che, semplicemente emu di certo non consueto in città e che furtiva”, poi restituita alla signora subito rivolta per denunciare l’ac porre rimedio basteranno qualche lando l’azione più volte vista fare da non era sfuggito ad un’attenta bari derubata che aveva infine ritirato la caduto,ierimattina,eranogiàsulle migliaia di euro anche se questa mamma e papà, aveva spinto i bam sta a cui era risultato impossibile denuncia,trannel’euroe50cheper sue tracce scoprendo in realtà che volta poteva andare molto peggio. bini ad effettuare diversi prelievi non notare un bambino intento a davvero aveva speso per il gelato. il volto del bambino non era affatto © RIPRODUZIONE RISERVATA racimolandoinunattimo600euro. pagarle un gelato con così tanto de L. B. CON GLI AMICI RUBÒ UN BANCOMAT PER COMPRARSI UN GELATO SEQUESTRATI TRE ETTI E MEZZO DI DROGA Hashish sull’auto e in casa: arrestato trentenne Era stato fermato dalla Finanza per un normale controllo stradale. Ma l’agitazione l’ha tradito no arrestato Stefano Ruggia, 31 anni, di Savona, per de tenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Iltrentenneèstatofermatoperunnormalecontrollo su strada a Vado Ligure mentre percorreva la via Aure liaabordodellapropriaautovetturaFordFiesta.Imili tari lo hanno notato indugiare, comportamento tipico dichinonsisentetranquillo,ecosìhannoprocedutoad un controllo più approfondito dell’auto che ha portato i risultati ipotizzati. Quel comportamento era frutto della coda di paglia: sapeva di avere hashish con se e quindi di rischiare grosso. Nell’auto i baschi verdi hanno trovato complessiva mente quasi mezz’etto di “fumo” e questo ha poi sugge rito una verifica più approfondita anche del domicilio del savonese. «Se ne ha un quantitativo così dietro la sera, non può che essere per motivi non legati al semplice consumo personale e allora probabilmente ne nasconde altra in casa» è stato il ragionamento dei finanzieri. Un ragionamento premiato poco dopo quando nella perquisizione dell’abitazione sono effettivamente sal tati fuori altri 300 grammi della stessa sostanza, occul tati in una cassapanca come nulla fosse. In tutto i mili tari hanno quindi sottoposto a sequestro circa 350 grammi di droga più l’autovettura del trentenne e circa 450 euro in contanti rinvenuti sempre nel corso della perquisizione personale e ritenuti provento dell’illeci to spaccio di droga. Adesso Stefano Ruggia è stato tra sferito in carcere e nelle prossime ore verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida dell’arresto. Un controllo della Finanza TRIBUNALE/2 Droga sul bus: ora è libero ma non può tornare SAVONA. Era stato pizzicato l’altra notte ad Alassio con 7 grammi di hashish e 7 dosi di cocai na mentre si trovava a bor do di un “bus della movida”, Navettabus per la disco una delle na vette che por tano i ragazzi nei locali notturni della riviera savonese. Ieri Paolo Costamagna, 39 anni, cuneese, è stato interrogato dal gip Fois e poi scarcerato ma con l’obbligo di di mora a Mondovì, dove risiede. CON LA PROVINCIA La Scuola edile scommette sulla sicurezza SAVONA. L’Ente scuola edile di Savona è il capofila dei sei enti di formazione facenti parte dell’Ats, l’associazione temporanea di sco po vincitrice del bando provinciale per promuovere e diffondere la cultura della salute e della sicurez za sui luoghi di lavoro nella nostra regione. I progetti presentati dal centri di formazione sono relativi ad attività formative ed indirizzati a dirigenti scolastici e direttori di enti di formazione, a insegnanti e studenti delle scuole savonesi. An cora una volta l’Ente Scuola edile e la Provincia di Savona hanno volu to ottemperare a uno dei più im portanti problemi che si possono incontrare all’interno di un cantie re edile: la mancanza di sicurezza. VARAZZE Raffica di furti nelle auto davanti al cimitero VARAZZE. Fanno la posta ai visita SAVONA. I baschi verdi della Guardia di Finanza han preliminari Fiorenza Giorgi ha deci so di convalidare l’arresto e la de tenzione in carcere dell’operaio del porto, Franco Ferlotti, 36 anni, arre stato l’altro giorno dalla polizia con un etto di hashish già confezionato in tavolette oltre a trenta grammi di marijuana, un centinaio di grammi di semi di marijuana e il solito mate riale utilizzato per la preparazione e il confezionamento della droga. Il savonese, accusato di detenzione a fine di spaccio di stupefacenti, è stato interrogato ieri mattina. Gli investigatori non avrebbero dubbi: la droga, secondo le loro indagini, sarebbe stata destinata a una cer chia di amici dell’operaio che spac ciava anche da casa. l’hashish. tori del cimitero urbano. Attendono il loro ingresso e, in un attimo, rompo no i vetri dei finestrini e rubano quan to le ignare persone vi hanno lasciato dentro: borse, indumenti, telepass. È accaduto a più riprese, anche dome nica scorsa, nel piazzale antistante l'ingresso del camposanto, la cui se de storica è stata dichiarata "monu mentale" dalla Sovrintendenza. I malviventi hanno agito nelle ore di chiusura del chioscorivendita di fiori e quando i necrofori sono impegnati nei campi o negli emicicli. «Avevo la sciato la borsa in auto racconta una varazzina, Renata P. Ho fatto una breve visita ai parenti e, quando sono uscita, neppure dieci minuti dopo, ho scoperto con rabbia che un vetro era rotto e che la borsa non c'era più. Dentro, c'erano soldi, documenti ed effetti personali». Stessa sorte è toc cata ad altre persone, come un anzia no che non sa darsi pace. «È come se mi avessero pugnalato alle spalle dice Mario D., 74 anni Il tempo di "salutare" i miei genitori e i ladri ave vano forzato la portiera, rubato cap potto e portafoglio. I necrofori sono sempre attenti e gentili, specie con gli anziani, ma non possiamo certo chiedergli di fare i vigili». A. REG.