La Fondazione - Comune di Poschiavo
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La Fondazione - Comune di Poschiavo
La Fondazione E le frazioni del comune? II 28 febbraio 1870 in una seduta del Consiglio si dice che si deve far in modo che le contrade si procurino macchine contro il fuoco perché tanto necessarie. Si accoglie la proposta fra le trattante del Consiglio, della quale esso se ne occuperà nella prossima seduta, volendo lasciare il tempo ai Consiglieri di pensar sul modo opportuno per giungere allo scopo e parlarne anche nelle singole frazioni. II 5 maggio 1870 il Consiglio comunale decide di interpellare le contrade, circa la provvista di trombe idrauliche. Questo documento sta a dimostrare con chiarezza che non esisteva ancora un Corpo Pompieri a livello comunale. Il Borgo si era organizzato già nel 1848, mentre le contrade sì arrangiavano alla meglio con l'aiuto della popolazione. Dal protocollo del Consiglio e Giunta del 5 maggio 1870: Dal Presidio si riprendono i Rimarchi della Revisione e fra questi si riassume la discussione della proposta circa alle trombe idrauliche che dovrebbero procurarsi le Contrade, discussione sospesa il 28 febbraio. Il Consiglio unanime riconosce di generale bisogno la provvista di ancora due altre trombe ad incendio nella Vallata, sia per conto del Comune, sia per conto delle contrade e perciò prima di prendere nessuna iniziativa decide di interpellare a mezzo dei Consiglieri le singole Frazioni, se le stesse sono disposte di fare questo acquisto per proprio conto, oppure se debbiasi provvederle tutte per conto comunale, in un caso come nell'altro si dovrà anche provvedere tutti ì relativi utensili e recipienti, come anche accettare un Regolamento del fuoco, ossia per casi di incendio. A quelle frazioni che la lontananza dell'acqua corrente sarebbe un motivo per respingere la proposta si osserva che mediante un recipiente di certa grandezza, nel quale si riceverebbe lo scarico di una fontana qualunque, sarebbe provvisto anche alla accennata mancanza. Questa deliberazione sarà comunicata in copia ai Consiglieri per valersene come istruzione nell'interpellanza da farsi alle singole loro Frazioni. Le risposte saranno date in iscritto: Risposta delle singole contrade Le singole contrade in seguito all'invito dell'autorità politica comunicarono all'ufficio comunale quanto segue: Cotogna: Interpellato il Sindacato di Cotogna in merito alla provvista di trombe per incendi come ordinato da questo Lodevole Consiglio Comunale il sottoscritto è in grado di poter relatare al Consiglio stesso che quella frazione non è disposta di provvedere trombe simili per proprio conto, ma di concorrere che il comune sì faccia provvista. Ritenuto evaso con ciò l'incarico conferitogli colla debita stima firma. Poschiavo 22 Maggio 1870 Prada: In relazione alla lettera che le Signorie loro hanno spedito a questa frazione circa il provvedimento di due altre pompe per smorzare l'incendio; perciò la medesima radunatasi a regolare sindacato unanimamente decise di lasciare al Comune l'impegno di tale provvedimento, riconoscendone in pari tempo di poter essere di giuvamenio ad esso, ne ha già le cognizioni opportune come anche per dirigerne un occorrente regolamento circa il maneggio di queste macchine distribuendole in modo come il Lodevole Consiglio ne riconoscerà la distanza opportuna. Con un distinto saluto . Prada 12 Giugno 1870 Le Prese: Radunata in pubblico a regolare sindacato i frazionisti delle Prese, Pagnoncini e Cantone, in merito all'invito della pregiatissima Sua in data 5 Maggio 1870, ivi a volere concorrere per la provvista delle trombe idrauliche, tutti i votanti convenuti; aderiscono di buon grado alla Sua domanda, e ciò a spesa Comunale. In merito alle viste per estinguere i debiti Comunali i sopraccennati votanti farebbero la seguente proposta: 1. Di riprodurre il progetto delle tasse del bestiame forestiero, come pure pei forestieri domiciliati. 2. Di carbonizzare in tutto il circondario della vallata nelle tenute alpine tutto il legname morto e di cattiva crescenza. A nome del sindacato Le Prese 29 Giugno 1870 San Carlo: Il Sindacato d'Aino nella sua radunanza 3. corrente ha deciso di buon grado che il comune e non la contrada provveda le necessarie trombe incendi e che adotti anche un conveniente regolamento del fuoco; questa deliberazione fu presa all'unanimità senza alcuna obiezione. Ne si riconobbe urgenza e la necessità. Tanto si comunica a questo Lodevole Officio per debito d'obbedienza e colla massima stima Poschiavo 5 Luglio 1870 Anche il Borgo viene interpellato a questo proposito e dal documento risulta con chiarezza che Poschiavo già disponeva di una tromba idraulica. Poschiavo: Previo regolare invito nelle chiese si convocava in oggi il Sindacato degli abitanti del Borgo all'scopo di discutere e decidere sopra quanto il Lodevole Consiglio Comunale esponeva alle diverse Frazioni del Comune, cioè: 1. Riguardo alla provvista di trombe idrauliche per uso d'incendio. Su questo punto il Sindacato riconosce l'opportunità anzi la necessità della provvista di tre trombe, compresa quella attuale del Borgo. Il Sindacato è di parere che una tale provvista venga fatta per conto del Comune e concorre a ciò, però alla condizione che le singole Frazioni sì obblighino di provvedere e mantenere i necessari attrezzi ad uso d'incendio, come reale, pertiche ecc. e che costruggano e mantengano i necessari recipienti di acqua. 2. Amortizzazione ed estinzione del debito comunale. Su questo argomento il Sindacato propone di aumentare le entrate annuali all'scopo di impedire che le uscite non aumentino il già esistente debito; a tale scopo si propongono i seguenti mezzi: • Si aumentino le tasse sul bestiame forestiero che gode dei pascoli comunali. • Sì imponga una tenua tassa anche sul bestiame terriero che usufruisce dei pascoli del comune come già si usa con quello che si mette sui Laghi. • Si introducano delle patenti di più classi pei caffè, osterie e bettole in proporzione al lavoro e specialmente a norma della misura si eviterebbe una legge di polizia che sarebbe necessaria pelle osterie, legge che però vuole la libertà individuale della maggioranza, dacché soltanto una minima minoranza la renderebbe necessaria. • Si impongano delle tasse pel domiciliati in proporzione alla rendita netta del Comune, e ciò altre alle tasse già esistenti pel godimento diretto. • Si aumenti la tassa pella calce • Un'imposta sulla rendita complessiva dell' estimato qui domiciliato, comprendendo tutti, divisi in quattro classi progressive o più secondo il bisogno, • Un 'imposta sulla sostanza nel Comune per esempio del 1/ 000, e ciò anche per quelli non domiciliati qui, ma aventi qui sostanza. • Vendita assoluta di tutta la striscia di terreno sotto i Maggesi od anche solo la metà, secondo che farà di bisogno in proporzione del risultato della sua misura e valore. (Il testo continua...) Finalmente il Corpo Pompieri Nel febbraio del 1872 la Società Operaia Poschiavina, fondata nel 1868, ancora una volta da prova della sua disponibilità e si dichiara pronta a costituire un corpo di salvamento o di pompieri, comunicandolo alle autorità politiche. Risposta dei Consiglio Comunale: Al Lodevole Presidio della Società Operaia Poschiavina. Prodotto in Consiglio comunale il pregiato scritto coi quale vien fatta ai Comune l'esibizione da parte di questa onorevole società operaia di voler assumere nella difesa contro gli incendi il dovere di formare dal suo seno un corpo dei pompieri o di salvamento, il medesimo ha deciso: Si accetta con ringraziamento, in secondo luogo, si attende che sia da apposita commissione comunale un regolativo contro gli incendi prima di passare a concedere definitivamente quanto viene offerto. Speranzosi che la onorevole società non vorrà decampare dalla sua filantropica offerta, qualunque siano i regolativi, che verranno in seguito ordinati con gratitudine, sì firmano: Poschiavo 9. Marzo. 1872 II Podestà S. S. P. D. M. Cancelliere Dalla risposta del Consiglio Comunale viene esplicitamente espresso che una commissione comunale debba prima presentare un regolamento contro gli incendi, ecco dunque che il Comune ha il chiaro obiettivo di formare un Corpo Pompieri comunale. Primo regolamento a livello comunale REGOLAMENTO PEI CASI D'INCENDIO E POLIZIA DEL FUOCO PER IL COMUNE DI POSCHIAVO ORDINAZIONE DELL ARRINGO COMUNALE 30 Luglio 1871 1. Il Comune provvede tre trombe idrauliche per gli incendi, una maggiore e due altre minori con altri attrezzi come al progetto; la maggiore si deporrà al Borgo, delle altre una nella Squadra di Basso e l'altra in Aino. 2. A questo fine si stanzia al massimo la somma di fr. 2500.--, da coprirsi con un estimo sulle case in piano di un franco per mille all'anno fino all'estinzione dell'intiero importo. La stima delle case sarà eseguita da un perito , da un rappresentante del Comune e da un rappresentante della rispettiva fra le tre grandi frazioni (Borgo, Squadra e Aino). 3. L'esecuzione della presente legge come pure l'emanazione dì relativi regolamenti sono affidate al Consiglio. Modificazione della ordinazione suddetta nella parte riguardante il pagamento della spesa per l'acquisto delle trombe idrauliche e sancita dall'Arringo il 26 Maggio 1872 La spesa per la provvista delle trombe idrauliche ed attrezzi per spegner gli incendi si paga in una sol volta prelevando l'imposta dell'1,5 per mille franchi sul valore delle case in piano. Ordinazioni del Consiglio Comunale 1. II Consiglio provvede ancora: a. Quattro granfioni per ogni tromba b. Le corde occorrenti ai singoli corpi c. Le fascio distintive dei Direttori e membri dei singoli corpi 2. In ognuna delle tre grandi frazioni il locale più centrale possibile ed atto a ripostiglio delle trombe e degli altri attrezzi. 3. Il comune assume la manutenzione delle trombe e di tutti gli altri attrezzi 4. Se l'assoluto bisogno lo richiede, il Comune farà costruire nelle sottofrazioni, composte almeno da sei case e scarseggianti d'acqua, dei pozzi per conservarvi acqua netta ed in quantità sufficiente per alimentare le trombe almeno in principio dell'incendio. La manutenzione però di questi pozzi è a carico delle rispettive sottofrazioni. Regolamento comunale in caso d’incendio Parte Generale. 1. Tutti gli abitanti del Comune di Poschiavo, siano cittadini, domiciliati o forestieri, sono obbligati a prestare la loro opera in caso d'incendio dall'anno 15 al 70, secondo il posto e l'incombenza che ad ognuno verrà assegnata. È richiesta da chiunque ubbidienza assoluta al Capitano del fuoco ed ai rispettivi capi dei corpi. 2. Scoppiando di notte tempo un incendio, gli abitatori delle case in vicinanza, non che quelli alla strada, ove sono formate le file dei portatori d'acqua, devono appendere delle lanterne verso la strada, o lumi al di dentro delle finestre. 3. In tempo di gran freddo, le famiglie, che verranno eccitate dal Capitano del fuoco o supplenti o dal Direttore del corpo dei pompieri, devono tener pronte delle caldaie di acqua bollente per uso delle trombe. 4. Le aperture o le finestre delle case in vicinanza all'incendio o sulla direzione ove soffia il vento devolsi esattamente chiudere con coperte bagnate o materiali non incendiabili e tener pronta dell'acqua sul solaio (spazzacà). 5. In piano ogni casa d'abitazione o famiglia deve ad uso pei casi d'incendio essere provvista di una secchia di traliccio oliata, o di due di legno con cerchi e manico di ferro, marcate col numero della casa e colla lettera iniziale: Per la Squadra di Basso con una S. Per il Borgo con una B. Per la contrada d'Aino con una A. 6. In ogni caso di bisogno tutte le secchie di traliccio e quelle di legno apposite pegli incendi devono essere portate sul luogo del pericolo a disposizione dei Direttori delle file. Cessato il fuoco ed il pericolo le secchie si consegnano tutte ai Direttori delle file, ai quali incombe di farne al più presto possibile la debita distribuzione. Parte Speciale In ognuna delle tre grandi frazioni devono essere organizzati i seguenti corpi: II corpo dei pompieri Il corpo dei demolitori II corpo di salvamento II corpo dei portatori d'acqua Il Corpo dei Pompieri Questo corpo si compone da un Direttore con due supplenti,da cinque a dieci tenitori dei tubi e da ventiquattro a quarantotto pompieri secondo la forza e grandezza delle trombe. Per distintivo il Direttore ne porta due ed i pompieri una fascia bianco-rossa al braccio sinistro. Affidato è loro il maneggio e servizio della tromba. Al tocco della campana si portano al deposito, allestiscono con celerità la pompa con attrezzi, accorrono al più presto possibile al luogo dell'incendio ed attendono gli ordini del Capitano del fuoco o del loro Direttore. A quest'ultimo incombe la speciale cura della tromba e degli altri attrezzi. Corpo dei demolitori Questo corpo si compone da dieci uomini forti e coraggiosi sotto il comando di un Capo con due supplenti. Qual distintivo portano al braccio sinistro una fascia rossa. Al suon della campana si recano sul sito del deposito, da dove trasportano le scale ed utensili necessari al luogo dell'incendio, ove attendono gli ordini del Capitano del fuoco. Il capo non può far eseguire nessuna sorta di demolizione senza un preciso ordine del Capitano. Dato questo, lo fa eseguire con tutta energia e celerità possibile senza esporre alcuno a troppo pericolo. I demolitori si tengono strettamente agli ordini del loro Capo, al quale incombe pure di sorvegliare che tosto cessato il bisogno gli attrezzi vengano rimessi nel deposito. Corpo di salvamento È composto da dieci uomini godenti di buona fama e d'intemerata probità e diretto da un Comandante con due supplenti. Per distintivo portano al braccio sinistro una fascia bianca con chiavi rosse. Tosto che il Capitano del fuoco ne da l'ordine, il Comandante col suo corpo ha l'incarico di levare i semoventi, mobili, provvigioni ecc. dai locali dell'incendio, di porli in sito sicuro od all'aperto lasciandovi le guardie necessarie per la custodia. Cessato il fuoco ed il pericolo il Comandante fa la consegna degli oggetti salvati. Corpo dei portatori d'acqua È composto da tutte le altre persone abili al servizio, uomini e donne e viene il diretto e sorvegliato da cinque Direttori per cadauna delle tre grandi frazioni. Il Direttorico distintivo al braccio sinistro d'una fascia bianca a striscia rossa hanno l'incombenza di ordinare le file, mantenere l'ordine e provvedere le trombe dell'acqua occorrente, di controllare le secchie e farne la consegna ai proprietari dopo cessato il fuoco ed il pericolo. Secchie esposte nel Museo Capitano del fuoco II Capitano del fuoco col distintivo dì una sciarpa di color bianco e rosso ha la direzione in casi d'incendio e tutti gli altri officianti sono sotto il suo comando. Gli incombe il dovere: a. Di fare eseguire degli esercizi almeno una volta per anno, sia coll'intervento di tutti i corpi, o solamente di quelli di una singola frazione. b. Scoppiato in qualche parte il fuoco deve recarsi immediatamente al luogo del pericolo e rilasciare ai subalterni gli ordini opportuni e non può allontanarsi, finché non sia cessato il fuoco ed abbia provveduto alle misure necessarie di sicurezza. c. Dì assegnare altro impiego all'uno o all'altro corpo, che non avesse occupazione nella propria funzione. d. Di sorvegliare, che cessato il fuoco ed il pericolo ì Direttori delle file provvedano alla regolare consegna ai proprietari degli arredi da fuoco portati sul luogo. e. Di notificare immediatamente al Podestà i nomi dei contravventori al Regolamento per la debita punizione f. Di dare nel più breve termine possibile a mano del Consiglio, comunale succinto rapporto sull'incendio successo, sulle cause, gestione dei singoli corpi e sull'esito ottenuto. 7. Assente, od impedito il capitano del fuoco, funziona uno dei due supplenti ed in mancanza anche di questi assume il comando il Direttore del corpo dei pompieri di quella frazione in cui è scoppiato l'incendio. 8. Tutti ì corpi devono lavorare con ordine, calma e quiete, eseguire con prontezza e precisione gli ordini dei loro superiori ed avere al braccio la fascia distintiva; così pure devono concorrere col distintivo agli esercizi che verranno istituiti e munirsi degli attrezzi prescritti. Nessuno può allontanarsi dal suo posto senza il permesso dei Capitano del fuoco o del Direttore del rispettivo corpo. 9. È concesso ai singoli corpi di formare dei propri regolamenti da approvarsi però dal Consiglio comuale. 10. La nomina del Capitano del fuoco e supplenti, dei Direttori delle trombe e supplenti, dei Capi dei corpi dei demolitori e supplenti, dei Comandanti dei corpi dì salvamento e supplenti, dei Direttori delle file, compete al Consiglio comunale e si fa ogni biennio nella prima metà del mese di dicembre. 11. Direttore dei Pompieri, il Capo dei demolitori ed il Comandante del Corpo dì salvamento di ogni singola delle tre grandi frazioni nominano riuniti insieme nel mese di dicembre, per la durata di due anni, il personale subalterno dei loro corpi e tengono esatto controllo. È dovere di questi officianti di insinuare coscienziosamente e senza riguardo al Capitano del fuoco eventuali contravvenzioni. 12. Contravvenzioni al presente regolamento sia di corpi intieri o di qualunque altra persona si puniscono in via sommaria dal consiglio comunale con multe da uno a cinque fr. secondo la qualità e la maggiore o minore colpa. Poschiavo, Giugno 1872 Regolamento comunale di polizia del fuoco In piano le cucine od altri locali, ove si fa fuoco, devono essere costrutti con tutta solidità; non possono aver né pavimento, né soffitta, né pareti dì legno e devono essere muniti di camini solidi e sicuri con cappa regolare; così pure devono le pigne e i forni essere costruiti in modo da fornire tutta la garanzia. È assolutamente proibito: • di far seccare lino o canapa sulle pigne, o della legna in quelle. • di tenere più di tre chili di polvere in casa e in bottega ed anche questa in vasi di tola o dì terra, così il vendere polvere a fanciulli sotto i quindici anni. • di andare nei fienili e sugli spazzacà con lumi scoperti, dovendosi servire unicamente di lanterne; e per tenere lumi appesi in stalla con soffitta di legno dovrà la parte sovrapposta al lume essere garantita da una lastra metallica di sufficiente grandezza. • di far fuoco in località ove non esiste camino regolare. • di tenere in cucina legna o trucioli (zippole) oltre al bisogno della giornata e di deporne in vicinanza ai focolai ed alle bocche delle pigne o dei forni • di metter fuoco nelle pigne dopo le ore otto dì sera, tranne in casi di malattia o di assoluta urgenza. 1. Il maneggio e la vendita di petrolio, neolina o di qualunque altra materia facilmente incendiabile non è concesso che di giorno. 2. Tutte le famiglie devono avere in cucina ogni sera almeno due secchie piene d'acqua. 3. Gli spazzacamini hanno il dovere dì sorvegliare rigorosamente sulla stretta osservanza di quanto è prescritto nel S 1 e di denunciare immediatamente al Podestà eventuali mancanze o trasgressioni. 4. Il Podestà fissa ai denunciati un tempo congrue per eseguire le opere prescritte dal S 1; spirato questo termine e non fatte le opere, le fa eseguire senza riguardo e dilazione a spesa dei renitenti. 5. Ai sovrastanti e consiglieri delle singole frazioni incombe il dovere di sorvegliare, che siano esattamente osservate le prescrizioni contenute nei SS 2, 3 e 4 e di denunciare tosto al Podestà eventuali contravvenzioni. 6. Il Consìglio fa di tempo in tempo eseguire a mezzo di una Commissione delle visite per accertarsi della stretta osservanza del presente Regolamento e punisce in via sommaria eventuali mancanze o trasgressioni con mute da uno a cinque franchi per caso e per volta. Poschiavo, giugno 1872 Per il Consiglio Comunale il Podestà: S. P. Successe il 2 luglio 1872 È una data storica per il Corpo Pompieri Poschiavo, infatti si passa alla prima nomina dei capi dei Corpi per spegnere gli incendi a livello comunale, è dunque da ritenere che il Corpo Pompieri Poschiavo ha visto la luce in questa data. Nel protocollo del Consiglio Comunale del 2 luglio si legge: Essendo imminente l'arrivo delle commissionate macchine per spegnere gli incendi occorre esser provvisti anche delle persone che dovranno pure maneggiare e dirigerle; perciò si passa oggi alla nomina dei capi dei differenti corpi come prescritti dal relativo regolamento che le deferisce al Consiglio Comunale. Crescita Finalmente arriva la tecnologia, il Comune ha deciso l'acquisto delle trombe idrauliche ed in data 31 luglio 1872 si da ordine ai fratelli Gimpert di Zurigo di voler spedirle. L'8 settembre 1872 le pompe sono a Coira. Il 12 settembre 1872 si ha conferma che le pompe contro il fuoco sono giunte a Poschiavo. Testo liberamente tratto dalla ricerca scolastica della 3TG 1996-97 svolta in occasione del 125esimo anno di fondazione del Corpo Pompieri Poschiavo.