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FTA Morning View
venerdì 1 aprile 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Borsa Usa: indici in forte rialzo a marzo
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta poco mossi alla vigilia degli importanti indicatori sul mondo del
lavoro. Il Dow Jones ha perso lo 0,18%, l'S&P 500 lo 0,20% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,01%.
Gli economisti stimano un incremento di 205 mila posti di lavoro contro le 242 mila unità del mese precedente. Il
tasso di disoccupazione è invece previsto stabile al 4,9%. Nel mese di marzo il Dow Jones ha guadagnato il 7,1%, l'S&P
500 il 6,6% e il Nasdaq Composite il 6,8%. Nel primo trimestre il Dow Jones ha messo a segno un progresso dell'1,5%,
l'S&P 500 dello 0,8% mentre il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno il 2,75%. Luci ed ombre dai dati
macroeconomici pubblicati in giornata. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 25
marzo si sono attestate a 276 mila unità, superiori alle attese (265 mila) e al dato rilevato la settimana precedente
(265 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 2,173 milioni,
inferiore ai 2,205 milioni attesi. L'indice PMI Chicago a marzo è cresciuto più del previsto a 53,6 punti da 47,6 del mese
precedente. Gli analisti avevano previsto un incremento a 50 punti.
Sul fronte societario Micron Technology -0,1%. Il produttore di memorie ha fornito un outlook per il trimestre in corso
inferiore alle attese. L'utile per azione adjusted è atteso tra -0,05 e -0,12 dollari su ricavi per 2,8-3,1 miliardi
(consensus Eps 0,04 dollari su ricavi per 3,2 miliardi). Ibm +2,06%. Il colosso informatico ha raggiunto l’accordo per
rilevare Blue Wolf Group, sussidiaria di Salesforce.com attiva nella consulenza relativa al customer care. Non sono stati
resi noti i dettagli economici dell’operazione, ma secondo il sito d’informazione tecnologica Re/Code Ibm pagherebbe
poco più di 200 milioni di dollari.
BlackRock -0,27%. Secondo quanto riporta Reuters, il colosso dell’asset management si preparerebbe a tagliare 400
posti di lavoro, pari al 3% del suo organico complessivo, nel corso di una rifocalizzazione delle proprie attività.
MERCATI ASIATICI
Tokyo affonda (Nikkei 225 -3,55%) e trascina al ribasso tutta l’Asia
Pessima chiusura di ottava, e inizio di mese (e di trimestre), per Tokyo, che sconta il rafforzamento dello yen ancora in
scia alle dichiarazioni di martedì della chairwoman della Federal Reserve (Fed) Janet Yellen, che ha allontanato
l’ipotesi di un nuovo incremento dei tassi d’interesse Usa già nel corso del meeting di fine aprile del Federal Open
Market Committee e spinto il dollaro nell’ottava fino ai minimi dallo scorso ottobre nei confronti del paniere delle sei
principali valute. La divisa Usa ha registrato il declino trimestrale più netto in oltre cinque anni. E per il Sol Levante,
mentre crescono i timori sul fatto che i piani del premier Shinzo Abe per il rilancio dell’economia abbiano esaurito
l’inerzia, notizie negative arrivano anche sul fronte macroeconomico come evidenzia l’indice Tankan, stilato
trimestralmente tra 10.500 aziende dalla Bank of Japan. Il dato relativo al primo trimestre 2016 è infatti per un crollo
a 6 punti contro i 12 punti di terzo e quarto trimestre 2015 e gli 8 punti del consensus del Wall Street Journal. Dopo
dieci mesi consecutivi sopra alla soglia di 50 punti che separa crescita da recessione, inoltre, la lettura finale
dell’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei relativa al mese appena chiuso è per un declino a 49,1 punti, in linea con la
lettura preliminare, e contro i 50,1 punti di febbraio (52,3 in gennaio), ai minimi dal febbraio 2013. Il risultato è stato
un tracollo del listino: il Nikkei 225 ha chiuso con un crollo del 3,55% (appena meglio ha fatto l’indice più ampio Topix,
deprezzatosi del 3,40%), trascinato a fondo dai grandi esportatori. Peggiore titolo è stato quello di Panasonic, in
arretramento di oltre il 12% (nella peggiore performance intraday di tre anni e mezzo), dopo avere fornito un outlook
debole per l’esercizio appena avviato.
Tutti gli occhi erano però puntati sulla Cina e sui cruciali indici Pmi che hanno invece mostrato segnali di ripresa per
Pechino. Dopo sette mesi consecutivi in contrazione, infatti, l’indice Pmi manifatturiero ufficiale è cresciuto in marzo a
50,2 punti da 49,0 punti di febbraio (livello più basso dal novembre 2011) e ampiamente meglio rispetto ai 49,4 punti
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del consensus. Migliora significativamente, e ben oltre le attese, anche il Purchasing Managers' Index (Pmi) elaborato
da Markit/Caixin che sale a 49,7 punti da 48,0 punti di febbraio. Il dato si confronta con i 48,2 punti attesi dagli
economisti ma resta comunque sotto alla soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione per il tredicesimo mese
consecutivo. A deprimere i mercati ha però contribuito Standard & Poor’s, che giovedì ha peggiorato da stabile a
negativo l’outlook della Cina. Avvicinandosi alla chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno
ridotto poco sopra al mezzo punto percentuale la loro perdita dopo avere scambiato per gran parte della seduta in
declino di oltre l’1% mentre è superiore all’1,50% la flessione dello Shenzhen Composite. In linea anche la
performance di Hong Kong: l’Hang Seng è in calo di circa l’1% (mentre è di quasi il 2% il declino dell’Hang Seng China
Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China). In precedenza avevano
chiuso in negativo anche Sydney e Seoul: S&P/ASX 200 e Kospi hanno perso l’1,64% e l’1,12% rispettivamente
(declino superiore all’1% anche per l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei in netto ribasso: Eurostoxx 50 -1,3%, DAX -1,1%, CAC 40 -1,3%, FTSE 100 -0,8%. Le
chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 -1,22%, Francoforte (DAX) -0,81%, Parigi
(CAC 40) -1,34%, Londra (FTSE 100) -0,46%, Milano (FTSE Mib) -1,41%.
Future sugli indici azionari americani in calo dello 0,2-0,4 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street:
S&P 500 -0,20%, Nasdaq Composite +0,01%, Dow Jones Industrial -0,18%.
In forte ribasso Tokyo con il Nikkei 225 a -3,55%. Deboli le borse cinesi: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen al
momento segna -0,7% circa, mentre a Hong Kong l'indice Hang Seng al momento segna -1,1% circa.
Euro su dollaro poco sotto il massimo da ottobre toccato ieri a 1,1412. EUR/USD al momento oscilla sugli 1,1380.
Future obbligazionari eurozona incerti. Il Bund future segna 163,41 punti dai 163,37 delle 17:30 della seduta
precedente, -0,09% rispetto alla chiusura delle 22:00.
Petrolio in flessione dai massimi di ieri. Il future sul Brent oscilla sui 39,90 $/barile (massimo a 40,85), quello sul WTI
sui 37,90 $/barile (39,03).
Oro poco mosso. Al momento le quotazioni segnano 1235 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Venerdì 1° Aprile 2016
01:50 GIA Indice Tankan trim1 2016;
03:00 CINA Indice PMI manifatturiero mar;
03:00 CINA Indice PMI non manifatturiero mar;
03:45 CINA Indice Caixin (Markit) PMI manifatturieri mar;
04:00 GIA Indice PMI manifatturiero (finale) mar;
09:15 SPA Indice PMI manifatturiero mar;
09:45 ITA Indice PMI manifatturiero mar;
09:50 FRA Indice PMI manifatturiero (finale) mar;
09:55 GER Indice PMI manifatturiero (finale) mar;
10:00 EUR Indice PMI manifatturiero (finale) mar;
10:00 ITA Tasso di disoccupazione feb;
10:30 GB Indice PMI manifatturiero mar;
11:00 EUR Tasso di disoccupazione feb;
14:30 USA Nuovi occupati mar;
14:30 USA Tasso di disoccupazione mar;
15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero (finale) mar;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Reuters-Univ. Michigan) (finale) mar;
16:00 USA Spesa in costruzioni feb;
16:00 USA Indice ISM manifatturiero mar.
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HEADLINES
Giappone: indice Tankan scivola da 12 a 6 punti nel primo trimestre
Deciso peggioramento per la fiducia delle grandi aziende del Sol Levante, come evidenzia l’indice Tankan, stilato
trimestralmente tra 10.500 aziende dalla Bank of Japan. Il dato relativo al primo trimestre 2016 è infatti per un crollo
a 6 punti contro i 12 punti di terzo e quarto trimestre 2015 (15 nel secondo) e gli 8 punti del consensus del Wall Street
Journal. La componente in prospettiva dell’indice cala ancora significativamente raggiungendo i 3 punti dai 7 punti del
precedente periodo (10 punti del terzo trimestre 2015), contro i 6 punti del consensus.
Cina: dopo sette mesi Pmi manifatturiero torna sopra quota 50 punti
Dopo sette mesi consecutivi in contrazione, il manifatturiero della Cina torna a espandersi. Secondo quanto
comunicato dall'Ufficio nazionale di statistica di Pechino, infatti, l’indice Pmi manifatturiero è cresciuto in marzo a 50,2
punti da 49,0 punti di febbraio (livello più basso dal novembre 2011) e ampiamente meglio rispetto ai 49,4 punti del
consensus del Wall Street Journal.
Cina: Pmi non manifatturiero sale a 53,8 punti in marzo
Se l’indice Pmi manifatturiero in marzo è tornato per la prima volta in otto mesi sopra alla soglia di 50 punti che
separa crescita da contrazione, quello non manifatturiero si allontana ulteriormente dalla barriera psicologica. Secondo
quanto comunicato dalla China Federation of Logistics and Purchasing in collaborazione con l’Ufficio nazionale di
statistica, infatti, l’indice, calcolato prevalentemente su costruzioni e servizi, è cresciuto in marzo a 53,8 punti da 52,7
punti di febbraio (53,5 punti in gennaio), che erano il livello più basso dalla fine del 2008, proprio durante lo scoppio
della crisi finanziaria globale.
McDonald's aprirà 1.500 fast-food in Cina, Corea e a Hong Kong
McDonald's Corporation ha comunicato piani per l’apertura di 1.500 nuovi ristoranti in Cina, a Hong Kong e in Corea del
Sud nel corso dei prossimi cinque anni. Il colosso Usa della ristorazione veloce ha anche sottolineato di essere alla
ricerca di partner in franchise: McDonald’s attualmente opera oltre 2.800 punti vendita nei tre Paesi asiatici, per lo più
di sua proprietà. McDonald’s ha chiuso in calo dello 0,12% la seduta di giovedì a Wall Street.
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