MIT BOSTON liceo scientifico “Galilei” Trento e ITCG
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MIT BOSTON liceo scientifico “Galilei” Trento e ITCG
liceo scientifico “Galilei” Trento e ITCG “Pilati” di Cles MIT BOSTON Un Progetto all’avanguardia L’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha introdotto la conferenza stampa a Trento, giovedì 22 gennaio 2009, per presentare le cinque studentesse/insegnanti americane, che dal 7 al 31 gennaio hanno coinvolto alcune classi del Liceo scientifico “Galilei” di Trento e dell’ITCG “Pilati” di Cles sul “Progetto MIT” di Boston. Le ospiti statunitensi, assieme ai dirigenti scolastici e i docenti referenti dei due istituti hanno fatto il punto sull’esperienza in corso. L’Ass. Marta Dalmaso: “Esperienza che aiuta i nostri studenti ad aprirsi alla globalizzazione” “Un’esperienza d’altissimo livello, che coinvolge per ora due istituti del Trentino, ma che può avere sviluppi interessanti. Seguiremo con attenzione i risultati di questo metodo originale e guarderemo anche avanti per capire come proseguire, facendola diventare una collaborazione sistematica. Mi auguro che questo sia solo il primo passo”, ha detto Marta Dalmaso, “perché questo confronto tra esperienze diverse sarà sicuramente un arricchimento reciproco ed aiuta i nostri studenti ad aprirsi alla globalizzazione con gli strumenti giusti”. 10 A presentare l’esperienza, assieme all’assessore Marta Dalmaso, le cinque ospiti statunitensi e, per i due istituti trentini, il dirigente scolastico Aldo Gabbi e l’insegnante Lorenza Zeni (per il “Galilei” di Trento), la dirigente Marina Martinelli e il docente Nicola Miolo (per il “Pilati” di Cles). Per il Dipartimento Istruzione, che coordina l’iniziativa, il dirigente generale Carlo Basani, Francesco Pancheri e Mario Turri. questa esperienza pilota, che potrebbe essere estesa ad altri istituti già interessati. Angela Yen, Willie Mae Reese, Minhee Sung, Tina J. Ro e Sae Jasmine Park sono le cinque studentesse/insegnanti “inviate” dall’America in Italia per far capire agli studenti del liceo scientifico di Trento “Galilei” e dell’Istituto tecnico “Pilati” di Cles le proprietà eccellenti del cosiddetto metodo “Hand” per migliorare l’apprendimento in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica nelle scuole superiori. Un metodo, appunto, che privilegia “le mani” e che da noi si intuisce meglio col nome “laboratoriale”. lI Massachusetts Institute for Technologies di Boston/USA, con l’intento di fornire risorse per migliorare l’apprendimento in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica nelle scuole superiori ha attivato un sito web, libero e gratuito per i fruitori, dove vengono messi a disposizione di insegnanti e studenti di tutto il mondo moduli didattici ricavati da alcuni corsi base del MIT. Partenariati con scuole superiori europee Per accrescere l’impatto del progetto e per fornire agli studenti del MIT un’opportunità per confrontarsi con realtà educative di- Metodo “Hands on”: Come facilitare l’apprendimento scientifico Nel mese di gennaio, dal 7 al 31, cinque studentesse del MIT sono state ospiti nei due istituti trentini, tre a Trento e due a Cles per n.1-2 gennaio/febbraio 2009 verse, l’amministrazione del MIT e i programmi MISTI (MIT International Science and Technology Initiatives, del quale fa parte il MIT-Italy Program) stanno creando delle partnership con un ristretto numero di scuole superiori di altri paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Messico, Cina, India, Giappone). Vengono quindi inviati piccoli team di studenti del MIT (dai 3 ai 5 studenti) presso le scuole partecipanti al progetto, per periodi di insegnamento di 3-6 settimane, allo scopo di familiarizzare studenti e insegnanti con i contenuti e i metodi didattici propri del MIT. Tre istituti nel MIT-Italy-Program Per quanto riguarda il MIT-ItalyProgram, le scuole superiori individuate per l’Italia sono tre in totale, delle quali due del Trentino: il Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Trento e l’ITCG “Pilati” di Cles; la terza scuola italiana è il Liceo scientifico “Pacioli” di Crema. Le cinque ospiti, infatti, hanno spiegato che nelle classi di Trento e di Cles usano direttamente la lingua inglese e si aiutano con strumenti multimediali per rendere meno pesanti le lezioni. L’approccio più interessante – hanno affermato – è proprio l’utilizzo del web ed il materiale fornito dalla piattaforma del MIT, da parte degli studenti trentini: “cerchian.1-2 gennaio/febbraio 2009 mo di far vedere le differenze di metodi d’apprendimento e di stili lavorativi, tenendo conto che il MIT crede molto nel metodo laboratoriale”. Un progetto particolarmente interessante per la scuola trentina, come ha ricordato il preside Aldo Gabbi, perché da noi sono state rilevate appunto alcune difficoltà proprio nell’apprendimento delle discipline scientifiche, e la carenza di iscrizioni nelle facoltà con queste indirizzo. E non è detto che proprio il Progetto MIT non possa diventare il trampolino di lancio magari per un accordo anche ufficiale più ampio e più organico di collaborazione tra la scuola trentina ed il Massachusetts Institute for Technologies di Boston/ USA. (m.c.) La scheda Il Progetto Highlights for High School è un’iniziativa del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che si propone di fornire risorse per migliorare l’apprendimento di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) nelle scuole superiori. Si tratta in gran parte di adattare alle scuole superiori per alcuni corsi di base il modello di Open Course Ware – OCW – tramite il quale il MIT ha reso gratuitamente accessibili a milioni di studenti e professori universitari di tutto il mondo sull’apposito sito web i programmi, problem sets e spesso anche le lezioni dei suoi 1800 corsi. Il sito dedicato alle scuole superiori contiene più di 2600 video e clips, note, compiti e lezioni tratte da corsi del MIT riorganizzati alla luce dei programmi per studenti avanzati delle scuole superiori in fisica, biologia e calcolo. Dimostrazioni, simulazioni e problemi permettono agli insegnanti di presentare la materia in modo interessante e concreto, secondo l’approccio “hands on” tipico del MIT. Tali materiali vanno adattati al contesto in cui vengono usati e presentati da docenti conoscitori del loro contesto di origine. Per gli Istituti superiori della Provincia autonoma di Trento coinvolti si tratta di una sperimentazione che veda gli studenti trentini impegnati in attività di approfondimento delle competenze scientifiche e, nello stesso tempo, di implementazione delle competenze linguistiche nella lingua inglese, con particolare attenzione al linguaggio delle scienze. 11