reef - SIBM

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Biol. Mar. Mediterr. (2007), 14 (2): 306-307
M. Graziano, A. Di Franco, G. Franzitta, M. Milazzo, R. Chemello
Dipartimento di Biologia Animale “G. Reverberi”, Università di Palermo,
Via Archirafi, 18 – 90123 Palermo, Italia.
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EFFETTI DI DIFFERENTI TIPOLOGIE
DI IMPATTO ANTROPICO SUI REEF A VERMETI
EFFECTS OF DIFFERENT HUMAN IMPACTS ON VERMETID REEFS
Abstract - Evaluating the effects of anthropogenic activities on organisms and environment is important
for the conservation and the management of natural environments. Our study assess the effects of different
kind of human impacts (trampling and discharges) on Dendropoma petraeum reefs in NW Sicilian coast.
Key-words: reef formation, human impacts.
Introduzione - La valutazione degli effetti delle attività antropiche sugli organismi
è di fondamentale importanza per assicurare una corretta gestione e conservazione
dell’ambiente naturale e richiede una scelta accurata dei descrittori (Benedetti-Cecchi
et al., 2001). Nella valutazione di impatti di diversa natura sono stati utilizzati spesso
i popolamenti bentonici (Garrabou et al., 1998). I popolamenti di organismi sessili,
infatti, hanno una alta probabilità di risposta agli effetti del disturbo (Warwick, 1993).
In questo studio si considerano gli effetti di differenti tipologie di impatto sui reef a
vermeti (Dendropoma petraeum), quali il calpestio (trampling) e l’inquinamento.
Materiali e metodi - Il campionamento è stato effettuato in sei località della Sicilia
nord-occidentale: Porto di Isola delle Femmine (IP) e Torrente Ciachea (TC), disturbate dalla presenza di inquinanti (ARPA Sicilia, 2005), Punta del Passaggio (IT)
e Barcarello (BC) influenzate dal calpestio, e due località di controllo, Avamposto
(AV) e Capo Gallo (CG) scelte all’interno dell’AMP Capo Gallo-Isola delle Femmine.
All’interno di ogni località sono stati scelti due siti dove sono state raccolte 5 repliche
fotografiche (10×10 cm) nel bordo esterno e 5 nel bordo interno del reef. I dati della
densità e del diametro della conchiglia di D. petraeum, ottenuti dall’analisi delle foto
digitalizzate, sono stati analizzati con una tecnica di analisi univariata (ANOVA).
Risultati - Nel bordo esterno, le densità più elevate sono state registrate a IT,
con circa 650 individui per 100 cm2, mentre quelle più basse sono state rilevate a IP
(113,5±48,4) e TC (dove D. petraeum è assente). Nel bordo interno i valori più elevati
di densità sono stati registrati a AV (430±117,5), mentre i più bassi si riscontrano a
TC (45,4±56,1). L’ANOVA a quattro vie mostra che per le densità il fattore significativo è l’Impatto (F4,80=12,24; p<0,05). I più alti valori di densità, infatti, si evidenziano nelle località protette ed in quelle disturbate dal trampling, mentre la densità
diminuisce significativamente nelle località disturbate dall’inquinamento.
La posizione nel reef non sembra essere un fattore che influenzi significativamente
la densità: non ci sono, infatti, differenze tra i valori del bordo esterno e quelli del
bordo interno (p>0,05). Di contro, l’ANOVA mostra che il diametro dell’opercolo differisce significativamente per il fattore Bordo (F4,80=13,78; p<0,05). Il valore medio
del diametro dell’opercolo, infatti, è più alto nel bordo interno che in quello esterno.
La località in cui nel bordo interno si registra il valore medio più elevato di diametro
è IT (3,26 mm ±0,24), mentre quello più basso si registra a TC (1,6 mm ±0,56).
Conclusioni – Le analisi dei dati evidenziano come differenti tipologie di impatto
abbiano effetti sulla densità ma non sul diametro dell’opercolo di D. petraeum. Viene
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evidenziata, infatti, una chiara diminuizione della densità di D. petraeum nelle località interessate dall’inquinamento. Il trampling sembra, invece, non avere effetti sulla
densità, sia nel bordo interno che nel bordo esterno. I risultati di questo studio e la
biologia di D. petraeum (Calvo et al., 1998; Chemello et al., 2000) suggeriscono come
questa specie potrebbe essere un buon indicatore di impatto e come, in quanto specie
protetta, la conservazione della piattaforma a vermeti sia legata al controllo e alla
riduzione degli impatti antropici.
Bibliografia
ARPA SICILIA (2005) - Annuario dei dati ambientali Sicilia 2005.
BENEDETTI-CECCHI L., PANNACCIULLI F., BULLERI F., MORCHELLA P.S., AIROLDI
L., RELINI G., CINELLI F. (2001) - Predicting the consequences of anthropogenic disturbance:
large-scale effects of loss of canopy algae on rocky shores. Marine Ecology Progress Series, 214:
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CALVO M., TEMPLADO J., PENCHASZADEH P.E. (1998) - Reproductive biology of the gregarious Mediterranean vermetid gastropod Dendrompoma petraeum. J. Mar. Biol. Ass. U.K., 78:
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CHEMELLO R., DIELI T., ANTONIOLI F. (2000) - Il ruolo dei “reef” a Molluschi vermetidi nella
valutazione della biodiversità.“Mare e cambiamenti globali”, Quaderni ICRAM, Roma: 105-118.
GARRABOU J., SALA E., ARCAS A., ZABALA M. (1998) - The impact of diving on rocky sublittoral communities: a case study of a bryozoan population. Conservation Biology, 12: 302-312.
WARWICK R.M. (1993) - Environmental impact studies on marine communities: Pragmatical considerations. Australian Journal of Ecology, 18: 63-80.