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RELAZIONE I MEETING INTERNAZIONALE DEI CLUBS DEL PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE. Hotel Leon D’Oro-Telgate (BG)- 13 ottobre 2012. Il convegno si è aperto con il saluto del Presidente del CPMA, dott. Paolo Damiani, che, a nome del Consiglio Direttivo, presente con tutti i suoi componenti, ha ringraziato tutti gli intervenuti ed in particolare gli amici che sono giunti a Bergamo dall’estero, in rappresentanza dei loro Clubs o a titolo puramente personale. Il Presidente, sottolineando il buon numero degli intervenuti, ha auspicato una maggiore partecipazione anche all’annuale assemblea dei soci del CPMA. Il Dott. Damiani, dopo aver invitato il socio Dario Capogrosso ad intervenire nel ruolo di interprete, ha presentato il punto principale della riunione e cioè la volontà del CPMA di promuovere una organizzazione sovranazionale di tutela e promozione della razza Pastore Maremmano-Abruzzese, sul modello di altri organismi già esistenti ed operanti, rimandando all’intervento del segretario, Antonio Grasso, l’illustrazione delle possibili modalità di realizzazione dell’iniziativa. In una breve nota tecnica, il dott. Damiani ha poi tracciato lo stato attuale della razza, sottolineando come negli ultimi anni, anche grazie alla sensibilizzazione da parte del CPMA, si è posta sempre maggiore attenzione al carattere e alla tipicità della testa, ma non si è prestata la stessa attenzione alle costruzioni e ai movimenti che, specialmente nei maschi, sono sicuramente da migliorare. Un altro aspetto che, secondo Damiani, deve essere curato è l’attenzione al dimorfismo sessuale, tipico di razza. Sempre più spesso si incontrano sui ring maschi troppo leggeri e femmine molto grosse. Con queste notazioni tecniche, il Presidente ha passato la parola a Mauro Di Fonzo, consigliere del CPMA che si è occupato delle comunicazioni ai Clubs esteri. Di Fonzo, nel ribadire che per espressa deliberazione del Cd, tenutosi in Val Di Susa il 30 giugno 2012, al Meeting sono stati invitati solo i Clubs ufficialmente riconosciuti e ha sottolineato le grosse difficoltà che il Circolo ha incontrato nel reperire gli indirizzi, che si sono ottenuti solo in seguito a numerosi passaggi tra Enci, FCI e Federazioni nazionali. Di Fonzo ha spiegato il problema relativo al Club Finlandese che ha ritenuto di non intervenire per il mancato gradimento alla riunione, espresso dal CPMA, per il rappresentante, sig Juha Westerlund. Di Fonzo ha anche fatto presente che la risposta iniziale del CLUB Finlandese era stata trasmessa al Componente Comitato razze italiane, sig.ra Ferullo, al consigliere di collegamento Ciampalini, ma non all’indirizzo ufficiale del CPMA, ma ad una vecchio indirizzo mail personale del segretario che, intervenendo, ha chiarito che, una volta aperta la mail,ha immediatamente provveduto a rispondere. Il tenore di questa risposta è stata in ogni caso di apertura anche alla partecipazione di Westerlund, ma il Club ha comunque inteso non concedere la propria disponibilità. A questo punto la parola è stata ceduta al segretario Grasso, il innanzitutto ha dato lettura della lettera inviata dalla Sig.ra Svetlana Mironova, v.presidente del Club Russo, la quale prestava il proprio sostegno all’iniziativa, scusandosi di non poter partecipare al Meeting. Grasso ha sottolineato la costruttività della posizione del Club Russo, che ha proposto l’istituzione di un data-base mondiale per il monitoraggio internazionale dei soggetti di cane da p.m.a., con i titoli conseguiti e con esami della displasia sostenuti. Antonio Grasso ha poi illustrato le modalità con le quali il CPMA intenderebbe organizzare l’unione mondiale, che troverà ispirazione nell’Unione Mondiale Amatori Volpini Italiani, di cui è responsabile l’amico e socio, dott.Bonanno. L’idea sarebbe quella di non concepire una struttura piramidale con assemblea, consiglio, segretario e presidente, bensì una struttura più aperta con la previsione di “Junior President” espressi dai vari CLUB, ed un “Senior President” che dovrebbe operare da supervisore e coordinatore di tutta la struttura, avvalendosi, casomai, di una figura con funzioni di supporto. Il Segretario ha poi comunicato che sottoporrà al prossimo consiglio una bozza di protocollo di intesa che, approvata con le modifiche che il direttivo riterrà di apportare, verrà inviata a tutti i Clubs esteri per la sottoscrizione. Grasso, infine, ha fatto presente che, dai dati in possesso, solo tre sono i Club ufficialmente riconosciuti e quindi invitati ufficialmente al Meeting e, sarebbe dunque auspicabile un’iniziativa per promuovere il riconoscimento anche di altri Clubs. A questo punto si è aperto il dibattito, moderato da Mauro Di Fonzo, con i seguenti interventi: 1)Paola Ciampalini (consigliere di collegamento): ha dato notizia di aver ricevuto una lettera raccomandata per conoscenza indirizzata al dott. Damiani, firmata dal Dott.Crivellari ma non ancora ricevuta dal CPMA (né dal segretario, né dal Presidente) in cui si segnalava come di una “illegittima intromissione” nelle dinamiche interne del Club Finlandese, con il non gradimento per l’incaricato ai rapporti con l’estero sig. WESTERLUND. 2) Angela Ferrullo (consigliere Comitato Razze Italiane) che ha chiesto chiarimenti sul criterio di individuazione dei Clubs da invitare e ha partecipato all’adunanza che anche l’ENCI sta pensando ad un organismo internazionale delle razze italiane. 3) Eline Jagtenberg: ha fatto presente che in Olanda esiste un Club multirazze che comprende anche il M.A. e che lo stesso deve essere considerato ufficiale. 4) Petra Frondelius (finlandia): ritiene giusto che il ruolo guida sia riconosciuto all’Italia. 5) Sue Hewart Chambers (Regno Unito): concorda con la Sig.ra Frondelius e ritiene giusto che il ruolo guida sia riconosciuto all’Italia. 6) Francesco Volpi: ha manifestato il suo rammarico per non aver sentito discussioni tecniche sul cane. Il Presidente ha invitato il Volpi a partecipare agli altri eventi del CPMA in cui saranno curati gli aspetti tecnici. Esauritosi il dibattito, il Presidente ha chiuso i lavori. Telgate, 13 Ottobre 2012