Membri dell`Istituto Svizzero di Roma dell`anno 2013/2014 Progetto

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Membri dell`Istituto Svizzero di Roma dell`anno 2013/2014 Progetto
 Membri
dell’Istituto Svizzero di Roma dell’anno 2013/2014
Progetto STUDIO ROMA Domenico BILLARI
Toni Hildebrandt
Arti visive
Domenico Billari (1977, Basilea. Vive e lavora a Basilea e a Rotterdam) si è
laureato alla Hochschule für Gestaltung und Kunst (HGK) presso la
Fachhochschule Nordwestschweiz (FHNW) di Basilea nel 2008.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Kulturförderpreis nel 2011,
il premio annuale promosso dalla Fondazione Alexander Clavel a Riehen, in
Svizzera. Billari ha partecipato a mostre collettive presso istituzioni
pubbliche e in spazi no profit internazionali (Kunstraum Baden, 2012;
Oslo 10, 2011; Das Weisse Haus, Vienna, 2011) e a festival in Svizzera (Les
Urbaines Losanna, 2010; Neuchâtel International Fantastic Film Festival NIFFF, 2010). È uno degli artisti invitati alla 5 Moscow Biennale of
contemporary art (20 settembre - 20 ottobre 2013).
Nelle sue performance, video, installazioni e tracce sonore, Billari è
interessato soprattutto alla struttura narrativa dell’opera. Tale ricerca si
avvale molto spesso dell’uso di gesti minimi o spettacolari, corrisponde a
uno specifico codice espressivo o scaturisce da esperienze insolite o
personali.
Storia dell'arte
Toni Hildebrandt (1984, Chemnitz, Germania. Vive e lavora a Basilea) ha
studiato storia dell’arte, musicologia, filosofia e letteratura romanza
rispettivamente alla Friedrich-Schiller-Universität di Jena, in Germania, alla
Hochschule für Musik di Weimar, all’Università degli Studi di Roma La
Sapienza e all’Istituto Italiano per gli studi filosofici a Napoli. Ha
conseguito un PhD con un programma di dottorato a cura delle Università
di Bonn, Firenze e Paris-Sorbonne.
È ricercatore all’Università di Basilea, all’interno del Polo di ricerca
nazionale eikones – Bildkritik.
A Roma, Hildebrandt porta avanti lo studio del documentario in forma di
appello all’UNESCO Le Mura Di Sana’a di Pier Paolo Pasolini.
Alan BOGANA
Arti visive
Dopo una breve formazione informatica e successivamente di computer
grafica, Alan Bogana (1979, Faido, Svizzera. Vive e lavora a Ginevra) si è
diplomato in arti visive presso la Haute Ecole d’art et de design (HEAD) di
Ginevra nel 2009.
A partire da una pratica multidisciplinare, il lavoro di Bogana si muove tra
installazione, scultura e arte digitale e analizza l’immaginario tecnologico
attraverso i concetti di nozione e di progresso. L’artista utilizza metodi
sperimentali per realizzare le sue opere, che assumono una condizione ibrida
a metà tra figurazione e astrazione, natura e cultura. Nel 2013 si sono svolte
le sue mostre personali all’Espace Duplex e presso l’associazione no profit
Hard Hat, a Ginevra.
A Roma, Bogana sviluppa un progetto incentrato sulla produzione e
l’analisi – individuale e collettiva – di simulazioni di fenomeni di caustica
(ovvero di episodi ottici di focalizzazione naturale di luce rifratta)
esplorando allo stesso tempo i legami tra manifestazioni di questo tipo e la
teoria delle catastrofi.
Manuel BUESS GURTNER
Archeologia
Manuel Buess Gurtner (1979, Wenslingen, Svizzera. Vive e lavora a
Colonia) ha studiato Archeologia all’Università di Berna. Nel 2008 ha
svolto delle ricerche in Andalusia, poi confluite nella sua tesi di laurea:
Ricerche urbanistiche attraverso la prospezione geofisica nelle aree cittadine
iberico-romane di Castulo. Dopo gli studi a Berna ha lavorato agli scavi
archeologici nell’ambito di una ricerca sugli insediamenti a ovest del campo
legionario romano di Vindonissa, in Svizzera.
Dal 2009 è ricercatore all’Università di Colonia, dove nel 2010 ha ottenuto
un dottorato di ricerca finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero e dalla
Fondazione tedesca per la ricerca (Deutsche Forschungsgemeinschaft) con
una tesi dal titolo Ricerche sugli insediamenti e sulla struttura economica
nell’Abruzzo centrale in epoca romana e della valle superiore del fiume Aterno.
Tobias KASPAR Arti visive
Dopo gli studi alla Hochschule für bildende Künste (HFBK) di Amburgo,
Tobias Kaspar (1984, Basilea. Vive e lavora a Berlino) ha frequentato la
Städelschule a Francoforte dal 2009 al 2011. Ha partecipato a mostre
personali e collettive in gallerie private e spazi pubblici internazionali, tra
questi: Artists Space, New York; Tramway, Glasgow; Künstlerhaus
Bethanien, Berlin (2013); Palais de Tokyo, Parigi (2012); Kunsthaus
Bregenz; Hamburger Bahnhof, Berlino; Kunsthalle Basel, Basilea;
Kunsthalle Zürich, Zurigo; Artspace, Auckland (2011).
Nel suo lavoro Kaspar porta avanti una ricerca basata sull’interazione fra
immagine, testo, forma e contenuto. Le sue opere (sculture, installazioni,
fotografie) rappresentano un’analisi delle connotazioni semantiche che
scaturiscono dal rapporto tra oggetto e immagine.
A Roma, Kaspar lavora insieme a Egijia Inzule a un progetto che coinvolge
l’attivista femminista Silvia Federici e il fotografo e l’attivista politico Fred
Lonidier, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
(AAMOD) e il Cinema Azzurro Scipioni.
Julia PERAZZINI
Valerio SCAMUFFA
Teatro
Julia Perazzini (1982, Losanna. Vive e lavora a Losanna) si è diplomata
presso la Manufacture - Haute école de théâtre de Suisse romande
(HETSR) di Losanna nel 2006. Ha lavorato in teatro con numerosi
professionisti. Più di recente ha partecipato a performance in spazi per l’arte
contemporanea con artisti internazionali (Mathieu Copeland, Circuit,
Losanna, 2013).
Parallelamente alla sua attività di attrice professionista, Perazzini lavora nel
campo della performance, della danza contemporanea e della musica,
insieme ad Anne-Sylvie Henchoz e alla band Larytta tra gli altri. È l’autrice
della quadrilogia Hey, it’s cold here!, uno spettacolo e una performance
presentata nell’autunno del 2012. Ha co-diretto It comes from within,
l’ultimo videoclip degli Honey for Petzi.
Valerio Scamuffa (1979, Yverdon-les-Bains, Svizzera. Vive e lavora a
Losanna) si è diplomato presso la Manufacture - Haute école de théâtre de
Suisse romande (HETSR) di Losanna nel 2006. È un attore professionista e
un musicista. Ha partecipato a commedie e a festival di teatro
contemporaneo in Svizzera e all’estero, come il Festival de Otoño a Madrid
(2013); La Bâtie a Ginevra e il Zürcher Theater Spektakel a Zurigo (2012);
lo Short Theater a Roma (2011).
Perazzini e Scamuffa collaborano dal 2007. Insieme hanno firmato
spettacoli teatrali e performance, tra questi: Retalk, Centre d’art de
Neuchâtel (CAN), Svizzera, nel 2012; Discuss, Galerie Ex-Machina e CAN,
Neuchâtel, nel 2011; C’est vraiment un spectacle de pédé, Festival Local
Genève nel 2007. All’Istituto Svizzero di Roma sviluppano il progetto
“Hysteria”, in collaborazione con Marie Villemin e Marie Léa Zwahlen,
curatrici al CAN di Neuchâtel.
Cédric RODUIT Scienze dell'antichità
Originario del Canton Vallese, Cédric Roduit (1983, Leytron, Svizzera.
Vive e lavora a Losanna) ha studiato latino e francese presso la Facoltà di
Lettere dell’Università di Losanna. Ha completato la sua formazione con
un programma di specializzazione dedicato alla storia del libro e all’edizione
critica dei testi. Nel 2010 ha ottenuto un MA in Lettere e Scienze
dell’antichità e francese moderno con una tesi sulla pubblicazione e la
traduzione di un testo agiografico latino dell’VIII secolo, La passione di San
Sigismondo, tema che gli ha permesso di intraprendere le sue prime ricerche
sulla storia dell’abbazia di San Maurizo d’Agauno, nel canton Vallese.
Attualmente lavora alla sua tesi di dottorato su Carmen paschale, poema
epico biblico del V secolo del poeta latino Sedulio.
Benedetta ZUCCONI
Musicologia
Benedetta Zucconi (1985, Parma. Vive e lavora a Berna) si è diplomata in
viola nel 2007 presso il conservatorio di Piacenza. Nel 2008 si laurea in
musicologia all’Università di Pavia, con una tesi dedicata al compositore
contemporaneo Bruno Maderna. Particolarmente interessata alle
problematiche musicali del XX secolo e all’opera contemporanea, nel 2011
ha ottenuto una borsa di studio presso la Paul Sacher Stiftung di Basilea.
Attualmente è titolare di una borsa di dottorato del Fondo Nazionale
Svizzero presso l’Università di Berna, dove indaga gli effetti della
registrazione musicale sulla prassi esecutiva vocale nel primo Novecento in
Italia. Julien TAVELLI
Graphic Design
Julien Tavelli (1984, Losanna. Vive e lavora a Berlino e a Sierre, Svizzera) si
è diplomato in graphic design all’Ecole Cantonale d’Art de Lausanne
(ECAL) nel 2008. Ha vinto il Prix fédéral de design nel 2013 e nel 2009 e il
premio per Les plus beaux livres suisses nel 2012, entrambi promossi
dall’Ufficio Federale della Cultura.
Ha partecipato a mostre di grafica in gallerie e in spazi pubblici svizzeri e
internazionali come il Museum für Gestaltung di Zurigo (2012); il KW
Institute for Contemporary Art a Berlino e il Centre d’art contemporain di
Ginevra (2011); il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
(2010). Ha partecipato all’edizione 2011 dell’International Poster Festival a
Chaumont, in Francia. È stato invitato a conferenze in spazi pubblici,
scuole e università tra cui: la Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK) di
Zurigo, l’ECAL di Losanna, lo Swissnex di San Francisco e l’École nationale
supérieure des beaux-arts (ENSBA) di Lione.
Samira ZOUBIRI
Archeologia
Samira Zoubiri (1984, Eschert, Svizzera. Vive e lavora a Neuchâtel,
Svizzera) si è laureata nel 2009 in Lettere e Scienze umane con una tesi in
Archeologia e Scienze dell’antichità all’Università di Neuchâtel dal titolo
Des Charites grecques aux Trois Grâces romaines. Étude iconographique et
chronologique. Ha conseguito un dottorato di ricerca nel 2011 in Storia
delle religioni, archeologia e storia antica presso la facoltà di Scienze Umane
dell’Università di Neuchâtel. Dal 2010 è assistente di Archeologia del
Mediterraneo antico all’Università di Neuchâtel.
Ha pubblicato Les stratégies ritualisées de protection personnelle en Byzacène,
in “Atti delle giornate di studi internazionali sui culti e sui luoghi di culto
nell’ex provincia romana di Bizacena”, con l’Università di Susa in Tunisia
(2013). A Roma, Zoubiri prosegue la sua indagine sulle “strategie
ritualizzate” intese come forma di protezione personale, congiuntamente a
una ricerca sui fenomeni di crisi personale che seguono al bisogno di
un’azione difensiva.
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