Perché questo libro? I disturbi del comportamento alimentare

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Perché questo libro? I disturbi del comportamento alimentare
Perché questo libro?
I disturbi del comportamento alimentare – anoressia e bulimia nervosa – sono 10 volte meno
frequenti nei maschi che nelle femmine. Sebbene la sintomatologia sia simile, la diagnosi è più
tardiva nei maschi o addirittura non viene mai fatta con gravissime complicanze mediche e
psichiatriche.
I disturbi del comportamento alimentare sono un fenomeno complesso nei maschi. La figura
emblematica del Giano bifronte, raffigurato nelle prime pagine del libro, riflette i due opposti
aspetti dell’identità maschile, uno più legato all’animus interiore, identificabile con la fragilità
femminile, l’altro più legato alla forza e alla muscolarità, stereotipi dell’aspetto mascolino che deve
combattere e dominare. Questa può essere una possibile interpretazione del dilemma maschile nei
disturbi del comportamento alimentare.
In questo libro sono ampiamente discussi l’epidemiologia, la clinica, i fattori di rischio, le
preoccupazioni sul peso e l’aspetto fisico, l’insoddisfazione verso il proprio corpo e in particolare
l’ansietà maschile sulla massa muscolare. Un capitolo è dedicato alla correlazione fra disturbi del
comportamento alimentare e orientamento sessuale, essendo l’omosessualità un fattore di rischio
ben noto per l’insorgenza di disturbi del comportamento alimentare nei maschi.
Le complicanze mediche sono ampiamente illustrate con spiegazioni “passo per passo” su come
procedere per una corretta valutazione medica e per una corretta stadiazione dei pazienti. L’ultima
parte comprende una serie di casi clinici per ciascuno dei quali gli autori forniscono il punto di vista
dello psichiatra, dell’internista, dello psicologo, del dietologo, riassumendo i problemi incontrati
nell’arrivare alla diagnosi corretta.
Perché un dermatologo?
Perché in corso di disturbi del comportamento alimentare sono stati riportati in letteratura oltre 40
segni dermatologici alcuni dei quali patognomonici tanto da essere considerati “segni guida” per
sospettare la presenza di un disturbo alimentare non ancora diagnosticato. Un BMI (Body Mass
Index=kg/m2) uguale o inferiore a 16 è considerato il valore critico per la comparsa di segni cutanei
quali ipertricosi lanuginosa acquisita, effluvium diffuso, acrocianosi, acne, xerosi, prurito,
carotenodermia, alterazioni delle mucose e delle unghie. I segni cutanei in corso di disturbi
alimentari sono dovuti a malnutrizione e digiuno, vomito autoindotto, assunzione di farmaci o
sostanze per ridurre il peso (lassativi, diuretici, emetici), patologie psichiatriche concomitanti. Fra i
segni riportati, quelli considerati patognomonici (“segni guida”) sono: ipertricosi lanuginosa
acquisita, non indotta da androgeni ma probabilmente conseguente a ridotto metabolismo tiroideo
(ipotiroidismo compensatorio); segno di Russell, formazioni callose di forma nummulare sul dorso
della mano, causate dal ripetuto sfregamento con gli incisivi superiori durante l'introduzione delle
dita nel cavo orale, per l'induzione del vomito; carie e distruzione dei denti, da contatto con i
succhi gastrici per il vomito ripetuto; artefatti, da patologie psichiatriche concomitanti.
Se questi segni sono ben evidenti nelle femmine, nel maschio i segni cutanei sono meno
patognomonici, con prevalenza di porpora, dovuta alla degenerazione gelatinosa del midollo nei casi
più gravi e strie distensae.
Un libro per chi?
Questo libro è rivolto principalmente a medici di base, psichiatri, psicologi, dietologi e a tutte le
persone che lavorano con gli adolescenti in campo sociale e sportivo.
E ai dermatologi che, vedendo adolescenti con acne, verruche e altre patologie tipiche dell’età,
possono sospettare, dai segni descritti, un disturbo alimentare non ancora identificato per il quale
una diagnosi precoce migliora enormemente la prognosi.