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Biodiversità
MATERIALI per uno studio
della BIODIVERSITA'
“La varietà delle forme viventi ­ o “biodiversità” secondo un termine nuovo del gergo scientifico ­ è la chiave di volta per la conservazione del mondo così come lo conosciamo. In un determinato luogo la vita, assalita dalla furia di un temporale, è capace di riprendersi subito proprio grazie all’esistenza della biodiversità.”
Edward O. Wilson, La diversità della vita, Rizzoli, 1992
a cura di Filippo Romagnolo
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Biodiversità
Come monitorare le specie nei vari ambienti 1.
Boschi e praterie: Scegliere un sito significativo per la nostra indagine. Delimitare le superfici di studio (es. metri 4 X 4, oppure 1 X 2, ecc.) con pioli e fettuccia come indicato in figura.
Scegliere il tipo di campionamento (casuale o lungo un asse direzionale) funzionale alla ricerca (vedi figure).
Campionamento casuale Campionamento posto lungo un asse direzionale Osservare direttamente le erbe, gli arbusti e gli alberi, utilizzando semplici manuali per riconoscere le specie. A titolo esemplificativo si segnalano:
Oleg Polunin ­ Guida agli alberi e arbusti d'Europa ­ Zanichelli
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Oleg Polunin ­ Guida ai fiori d'Europa ­ Zanichelli
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O.Cavallo, R. Cavallo, G. Dellapiana ­ Guida alle orchidee spontanee delle Langhe ­ Amici del Museo F. •
Eusebio ­ ALBA (CN)
Reinhard Witt ­ Cespugli e arbusti selvatici ­ Franco Muzzio Editore 1987
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Fenaroli ­ Flora delle alpi ­ Aldo Martello editore
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http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html Ottimo manuale on­line di botanica sistematica dell’Università di Catania
Osservare direttamente e raccogliere tutto ciò che rappresenta una traccia (anche sonora) della presenza di animali nell’area delimitata (vedere scheda allegata); servirsi di semplici manuali per riconoscere le specie:
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Corbet/Ovenden ­ Guida dei mammiferi d europa ­ Franco Muzzio editore 1988
Peterson ­ Mountfort ­ Hollom ­ Guida degli uccelli d Europa ­ Franco Muzzio editore ­ 1985
Pierandrea Brichetti ­ Luigi Cagnolaro ­ Fernando Spina ­ Uccelli d'Italia ­ Giunti editore ­ 1986
Pier Paolo Mussa ­ Claudio Pulcher ­ L'avifauna nidificante in Piemonte ­ Edizioni EDA Torino ­ 1992
AA.VV. ­ I Canti degli Uccelli ­ LUDI Editore (registrazioni sonore)
Arnold/Burton ­ Guida dei rettili e degli anfibi d Europa ­ Franco Muzzio editore
Molti parchi regionali pubblicano manuali e guide utili a riconoscere le principali specie presenti, spesso è sufficiente una richiesta scritta per ottenerli gratuitamente
a cura di Filippo Romagnolo
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Biodiversità
2.
Licheni: Per approfondire lo studio dell’area scelta si potrebbe utilizzare la tecnica dei biondicatori: in questo caso il monitoraggio dei licheni.
La tecnica è molto semplice: si delimita un tratto del tronco di un albero e si contano il numero di specie e gli individui rappresentati. Ciò fornisce informazioni sulla qualità dell’aria, ma anche sulla biodiversità (si potrebbe ad esempio calcolare l’indice di biodiversità analizzando una superficie di un metro quadrato).
Anche in questo caso ci si può avvalere della collaborazione degli enti pubblici
(A.R.P.A.) o delle associazioni naturalistiche (WWF, LIPU, ecc.) sia per le uscite, sia per la consulenza di esperti.
Moltissimi sono poi i lavori pubblicati in rete su questo argomento in lingua italiana e facilmente rintracciabili con un motore di ricerca; a titolo esemplificativo segnaliamo i seguenti siti: Griglia di misurazione(foto M. Aleffi). http://www.ips.it/scuola/concorso_99/licheni/lic/
Un'indagine sulla qualità dell'aria realizzata dalla Scuola Media "G. Cassano" di Trecate. L’ipertesto è veramente ben curato. L'argomento è affrontato in modo completo e chiaro: personalmente ne abbiamo sperimentato l’uso nelle classi ed è risultato un prodotto piacevole e funzionale. a cura di Filippo Romagnolo
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Biodiversità
3. Ambienti umidi (corsi d’acqua e stagni)
E' utile far precedere questa studio da una stimolante lettura: il capitolo II° e III° dell'anello di Re Salomone di Konrad Lorenz ... intitolato "Una cosa che non fa danni: l'acquario" . Sarebbe anche notevole far seguire la lettura e lo studio dalla vera e propria realizzazione di un acquario scolastico o di uno stagno nel cortile della scuola....
Si possono utilizzare le stesse metodologie indicate al punto 1 per studiare i boschi riparali e la fauna ripicola
e l’osservazione diretta e la raccolta con retino per la fauna acquatica.
Occorre ovviamente procurarsi i manuali riguardanti la fauna degli invertebrati di cui si fornisce una breve bibliografia:
• In tutte le scuole penso sia possibile scovare negli archivi i numeri arretrati della rivista "Scuola e
Didattica" che pubblicò negli anni ’70 delle belle schede di botanica e di entomologia. Ad esempio nei numeri dell’a.s. 1973/74 si trovano delle schede sugli insetti con bei disegni e spiegazioni chiare.
• Pubblicazioni riservate ad utenti "esperti" sono tutte le pubblicazioni sugli insetti (ma pure utili sono quelle
sulla fauna dei vertebrati) apparse nella collana della FAUNA d’ITALIA ­ edizioni Calderoli di Bologna.
• Streble/Krauter ­ Atlante dei microrganismi acquatici ­ Franco Muzzio editore 1984
• Fitter/Manuel ­ La vita nelle acque dolci ­ Franco Muzzio editore ­ 1993
Per studiare la biodiversità negli “ambienti umidi” possiamo utilizzare le metodologie sviluppate dai laboratori ambientali per monitorare, attraverso la ricerca dei macroinvertebrati acquatici, la qualità delle acque. (indice biologico esteso (I.B.E. o E.B.I). Questa tecnica si è ormai diffusa sia a livello di monitoraggio sperimentale sia a fini didattici come testimoniano i numerosi lavori pubblicati in Internet.
Anche se utilizzata per monitorare lo stato di salute di un corso d’acqua, questa indagine fornisce anche utili indicazioni sulla biodiversità dell’ambiente oggetto d’indagine.
EFEMEROTTERI: larva adulto
Si tratta di raccogliere i macroinvertebrati che vivono in un tratto del corso d’acqua scelto opportunamente
(denominato asta del corso d’acqua).
Gli esperti utilizzano un retino a maglie fini con una data sezione (vedi figura), tuttavia per le nostre ricerche potremo
costruircelo cercando di rispettare le misure indicate.
Moltissime esperienze di collaborazioni tra enti pubblici (A.R.P.A.) e scuole sono state in questi anni testimoniate dai
numerosi lavori pubblicati in Internet. Per una ricerca è sufficiente scrivere su un qualsiasi motori di ricerca le parole
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biodiversità and E.B.I.
biodiversità and I.B.E.
macroinvertebrati and monitoraggio
A titolo esemplificativo segnalo i seguenti siti sull'argomento:
http://www.scientificamente.net/visprogetti2.asp?id=84&area=103
Programmazione didattica per un' analisi della biodiversità attraverso lo studio dei macroinvertebrati bentonici
http://www.arpa.vda.it/allegati/Dossier_acque_superficiali_Roatta_4038.pdf
Dossier sulla qualità delle acque superficiali ­ documento esaustivo sulla tecnica dell E.B.I.
http://www.labtercrea.it/protibe.htm
I materiali di consultazione e scaricabili del laboratorio CREA ­ MANTOVA
http://www.arpa.umbria.it/canale.asp?id=1362
Atlante dei macroinvertebrati acquatici dell'Umbria ­ scaricabile gratuitamente
http://www.ecoblog.it/post/2957/invertebrati­e­qualita­delle­acque
Tabella semplificata per la determinazione della qualità dell'acqua attraverso lo studio della biodiversità
http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/scheda.pdf
Scheda in PDF per la determinazione dei macroinvertebrati bentonici: chiavi analitiche
a cura di Filippo Romagnolo
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Biodiversità
4. Microambienti (tronchi, ceppaie, cavità, anfratti, ecc.)
E’ utile per dare uno sguardo più in profondità nelle aree che intendiamo analizzare. Agli occhi dei ragazzi si dischiude un mondo sconosciuto e misterioso, popolato di incredibili forme di vita che suscitano grande meraviglia e stupore.
E’ indispensabile per questa attività l’uso del microscopio stereoscopico meglio se attrezzato con la fotocamera o la telecamera digitale. Se ne trovano ormai in commercio ad un prezzo abbordabile per le nostre scuole.
Il metodo è molto semplice: si raccoglie un po’ di materiale dal sito scelto: ad es. humus, parti di un ceppo marcescente, ciuffi di muschio, un fungo, una corteccia di un albero, terriccio, il fondo di un nido, ecc.)., lo si ripone nel separatore di berlese (vedere figura) e si attende il tempo necessario che il
campione si essicchi provocando la discesa della fauna nel recipiente sottostante.
L’osservazione dei campioni è veramente un viaggio in un mondo parallelo e di cui fornisco alcune immagini della mia collezione.
Pseudoscorpione
Coleottero
Per determinare gli invertebrati esistono ormai moltissimi siti: a titolo esmplificativo ne elenco alcuni:
http://www.neo­creature.com/biotaxys/biotaxys.html
http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Pubblicazioni/biomonitor.pdf
Acaro
http://www.lucianabartolini.net/insetti_del_suolo.htm
http://www.bodoni.pr.it/parco/parcoducale/progset/index.htm
Collembolo
http://www.itisgalilei.parma.it/itis/nostri%20progetti/parco%20ducale%20e%20tiglio/parcoducale/progset/microfauna.htm
a cura di Filippo Romagnolo
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Biodiversità
Come calcolare l’indice di Biodiversità Il problema di quante diverse specie differenti esistano in un dato ambiente è centrale per capire perchè è importante promuovere e conservare tale diversità. Una popolazione uniforme di singole specie adattate ad un particolare ambiente è più fragile in caso di cambiamenti ambientali.
Una maggior biodiversità, consistente, ad esempio, in più specie di piante, ha una miglior probabilità di sopravvivere perché i singoli individui sono più capaci di adattarsi ai cambiamenti ambientali.
Gli scienziati usano una formula matematica, chiamata Indice di Biodiversità per descrivere la quantità di specie diversi presenti in una data area. Per usi didattici si può usare la seguente formula semplificata:
Per esempio in un’area di 16 metri quadrati (4 X 4) coltivata a carote ci sono 3000 piante, tutte della stessa specie. In questo caso l’Indice di Biodiversità è molto basso: Indice di Biodiversità = 1/3000 = 0.003
In un’area di bosco della stessa dimensione si contano, ad esempio, 1 pino silvestre, 1 felce, 1 acero campestre, una specie di muschio ed 1 lichene, per un totale di 5 differenti specie e 5 individui. L’indice di biodiversità è in questo
caso il più alto riscontrabile:
Indice di Biodiversità = 5/5 = 1
Se nella stessa area di bosco le specie trovate sono sempre 5, ma il numero di individui 35, l’indice sarà:
Indice di Biodiversità =
a cura di Filippo Romagnolo
5/35 = 1/7 = 0.143...
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Biodiversità
Sitografia
Per una trattazione sulla biodiversità a livello generale segnaliamo i seguenti siti:
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=15246&content=1
Materiali progetto "Metti in rete la Biodiversità" ­ WWF e Regione Piemonte A.S. 2007/08 ­ 2008/09 http://www.biodiversityassociation.org/
Associazione per salvare il salvabile e difendere la biodiversità a tutti i livelli e in tutto il mondo.
http://www.barbarascapellato.it/il_cercatore_di__g000050.pdf
Indice di lavori reperibili in rete per la determinazione degli invertebrati ­ lavoro di indicizzazione
molto vasto
http://www.insetti.org/coleotteri/index.php
Classificazione degli insetti
http://utenti.multimania.it/ranton/insetti/orthopt1.html
Chiavi analitiche interattive per la determinazione degli insetti. ottimo come verifica dello stato di conoscenza dei ragazzi...
http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html
Ottimo manuale di botanica on­line dell'università di Catania
a cura di Filippo Romagnolo
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