scheda di sicurezza

Transcript

scheda di sicurezza
Scheda Dati di Sicurezza conforme ai regolamenti:
1907/2006/CE(REACH),1272/2008/CE(CLP),453/2010/UE
2Revisione del 11/2014
Cerall
a
Sezione 1: Identificazione della miscela e della società
1.1. Identificatore del prodotto
Nome commerciale:
Forma del prodotto:
Cerall
Miscela
Numero di registrazione Ministero Salute: 12678
1.2. Usi pertinenti identificati della miscela e usi sconsigliati
Uso comune
Il prodotto è utilizzato per la difesa dai funghi patogeni delle sementi di cereali, barbabietola da zucchero, girasole.
Uso professionale.
Usi sconsigliati
Nessuna informazione disponibile.
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda dati di sicurezza
Produttore/Fornitore:Lantmännen BioAgri AB
Lantmännen BioAgri AB
Fågelbacksvägen 3 - SE-756 51 Uppsala, Svezia
Distribuito da: SERBIOS s.r.l.
Via E.Fermi, 112 - 45021 Badia Polesine (RO)
Tel. +39 0425 590622 Fax. +39 0425 590876
e-mail: [email protected]
1.4. Numero telefonico di emergenza
Numeri telefonici dei principali Centri Antiveleni italiani (attivi 24/24 ore)
Centro Antiveleni di Pavia
038 224444
(PC IRCCS Fondazione Maugeri - Pavia)
Centro Antiveleni di Milano
02 66101029
(PC Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano)
Centro Antiveleni di Bergamo
800 883300
(PC Ospedali Riuniti - Bergamo)
Centro Antiveleni di Firenze
055 7947819
(PC Ospedale Careggi - Firenze)
Centro Antiveleni di Roma
06 3054343
(PC Policlinico Gemelli - Roma)
Centro Antiveleni di Roma
06 49978000
(PC Policlinico Umberto I - Roma)
Centro Antiveleni di Napoli
081 7472870
(PC Ospedale Cardarelli - Napoli)
Sezione 2: Identificazione dei pericoli
Pericoli fisico-chimici:
Pericoli per la salute:
Pericoli per l’ambiente:
Valutazione PBT/vPvB:
La miscela non presenta pericoli fisico-chimici derivanti dalle sue proprietà intrinseche.
La miscela non presenta pericoli per la salute umana.
La miscela non presenta pericoli per gli organismi acquatici.
La miscela non soddisfa i criteri per PBT o vPvB (Allegato XIII del Regolamento REACH).
2.1 Classificazione della sostanza o della miscela
Classificazione ai sensi del Regolamento CE 1272/2008 (CLP):
La miscela non è classificata come pericolosa
Classificazione ai sensi della Direttiva 67/548/CEE o 1999/45/CE:
La miscela non è classificata come pericolosa
pagina 1 di 10
2Revisione del 11/2014
2.2 Elementi dell’etichetta
Etichetta ai sensi del Regolamento CE 1272/2008 (CLP):
Pittogrammi GHS:
Nessun pittogramma.
Avvertenza:
Nessuna avvertenza.
Indicazioni di pericolo:
Nessuna indicazione di pericolo.
Consigli di prudenza:
P270 P280 P285
Informazioni supplementari sui pericoli: EUH401 - Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le
istruzioni per l'uso.
SB012 - I microorganismi possono avere il potenziale per provocare
reazioni di sensibilizzazione
Etichetta ai sensi della Direttiva 67/548/CEE o 1999/45/CE:
Pittogrammi:
Nessun pittogramma.
Frasi di rischio:
Nessuna frase di rischio.
Consigli di prudenza:
S2, S13, S20/21
Etichettatura ai sensi del Regolamento 547/2011/UE:
SP1 Non contaminare l'acqua con il prodotto o il suo contenitore. [Non pulire il materiale d'applicazione in prossimità
delle acque di superficie. Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scolo delle acque dalle aziende agricole e
dalle strade.]
Etichettatura addizionale per fitosanitari contenenti microorganismi
I microorganismi possono provocare reazioni di sensibilizzazione. Indossare vestiti di protezione idonei guanti
protettivi e un sistema di protezione respiratorio quando si manipola o si applica il prodotto.
2.3 Altri pericoli
-
Sezione 3: Composizione/informazione sugli ingredienti
3.1. Sostanze
Non applicabile.
3.2. Miscele
Nome
Pseudomonas
chlororaphis MA 342
Olio di ravizzone
Concentrazione in colonie
[cellule batteriche/mL]
Classificazione
ai
sensi
Regolamento 1272/2008/CE
del
Classificazione ai sensi della
Direttiva 67/548/CEE e 1999/45/CE
109-1010 cellule
batteriche/mL
Non pericolosa
Non pericolosa
-
Non pericolosa
Non pericolosa
Sezione 4: Misure di primo soccorso
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
In caso di dubbio o in presenza di sintomi contattare un medico e mostrargli la scheda dati di sicurezza. In caso di
sintomi più gravi, chiamare il 118 per ottenere soccorso sanitario immediato. Chiamare altresì un Centro Antiveleni per
ricevere consigli tossicologici per la gestione clinica dell’avvelenamento. Non somministrare niente per bocca alla
vittima se incosciente.
Inalazione
Allontanare l’infortunato dalla fonte di esposizione. In caso di comparsa di sintomi contattare un medico o un Centro
Antiveleni. Spostare la vittima all’aria aperta. In caso di sintomi respiratori (tosse, dispnea, respirazione difficoltosa,
asma) mantenere l’infortunato in una posizione comoda per la respirazione e se necessario somministrare ossigeno.
pagina 2 di 10
2Revisione del 11/2014
Chiedere assistenza medica se gli effetti avversi sulla salute persistono o sono gravi. Se incosciente, mettere la vittima
in posizione di sicurezza e chiedere assistenza medica immediatamente.
Ingestione
Sciacquare il cavo orale con acqua corrente. Non indurre il vomito. Non somministrare alcuna sostanza alla vittima per
bocca e consultare un medico.
Contatto con gli occhi
Rimuovere, se presenti, le lenti a contatto se la situazione consente di effettuare l’operazione con facilità. Lavare gli
occhi a palpebre aperte con abbondante acqua corrente per almeno 15 minuti. In ogni caso e soprattutto in presenza di
sintomatologia irritativa (arrossamento, lacrimazione, dolore, sensazione di corpo estraneo), consultare un medico
oculista.
Contatto cutaneo
Il prodotto non è pericoloso per contatto cutaneo ma può indurre sensibilizzazione della cute. Rimuovere le calzature e
gli indumenti contaminati e smaltirli in sicurezza. Lavare la parte interessata con abbondanti quantità di acqua (e sapone
se possibile). In caso di irritazione o dolore persistente consultare un medico.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
Alla data di stesura della scheda dati di sicurezza non sono noti casi di intossicazione acuta nell’uomo causati
dall’esposizione a questo prodotto. Sulla base dei dati sperimentali osservati nell’animale non sono attesi effetti tossici
acuti.
4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico oppure di trattamenti speciali
In base al profilo tossicologico del prodotto non sono attese situazioni cliniche tali da richiedere di consultare
immediatamente il medico né si ravvisa la necessità di trattamenti speciali. Le informazioni che seguono sono
indicazioni pratiche di corretto comportamento in caso di contatto con un prodotto chimico anche non pericoloso.
Necessità di consultare il medico
Se l’infortunato ha sintomi gravi, chiamare immediatamente il 118 per richiedere l’intervento di un medico sul luogo
dell’infortunio. Consultare in ogni caso un Centro Antiveleni per avere consulenza medico-tossicologica specialistica
fin dalle prime fasi del soccorso. Consultare in ogni caso un medico se qualunque sintomo, anche lieve, persiste.
Mezzi da avere e disposizione sul luogo di lavoro per il trattamento specifico ed immediato
Acqua corrente per il lavaggio cutaneo e oculare. Ossigeno.
Dispositivi di protezione individuale per gli addetti di primo soccorso
Gli addetti di primo soccorso, che assistono le persone esposte alla sostanza, devono indossare i dispositivi di
protezione individuale (DPI), che includono i guanti nel caso possa avvenire il contatto con la cute.
Sezione 5: Misure antincendio
5.1. Mezzi di estinzione
Mezzi di estinzione idonei
In caso di incendio, estinguere con polvere, schiuma, CO2.
Mezzi di estinzione che non devono essere usati per motivi di sicurezza
Nessuno noto.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Nessuno noto.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Utilizzare gli indumenti standard usualmente indossati dai vigili del fuoco. In caso di incendio o in spazi confinati o
pagina 3 di 10
2Revisione del 11/2014
scarsamente ventilati, indossare un indumento completo di protezione ignifugo e un autorespiratore. Rimuovere le fonti
di ignizione. Se possibile, raffreddare i contenitori del prodotto.
Sezione 6: Misure in caso di rilascio accidentale
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Allontanare il personale non coinvolto dall’area dello sversamento e avvertire le squadre di emergenza. Se le condizioni
di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte. Evitare il contatto diretto con il materiale
rilasciato e garantire una sufficiente ventilazione. Allontanare eventuali materiali infiammabili.
6.2. Precauzioni ambientali
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori opportuni e destinarla al corretto smaltimento. Evitare che il prodotto
finisca nelle fognature, nei fiumi o in altri corpi idrici.
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Spandimenti sul suolo
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori opportuni e destinarla al corretto smaltimento. Provvedere ad una
sufficiente aerazione dei locali se lo spandimento avviene in un ambiente al chiuso.
Spandimenti in acqua
Alla data di stesura della presente scheda dati di sicurezza non sono disponibili indicazioni relative a procedure
specifiche da adottare per il contenimento e la bonifica in seguito a spandimento in acqua della sostanza. Operare in
accordo con le buone pratiche lavorative e, se necessario, rivolgersi a servizi specializzati
6.4. Riferimenti ad altre sezioni
Vedere le sezioni 7, 8 e 13.
Sezione 7: Manipolazione e immagazzinamento
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Raccomandazioni generali
E’ buona norma evitare di respirare le polveri. Non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro. Lavare accuratamente
le mani dopo la manipolazione. Si raccomanda di utilizzare un filtro facciale usa e getta equivalente alla norma EN149
FFP3 (vedere sezione 8).
7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese le eventuali incompatibilità
Misure/condizioni tecniche
Il prodotto deve essere immagazzinato a riparo dall’umidità. Conservare nel recipiente originale ben chiuso e lontano da
fonti di calore e dai raggi diretti del sole. La temperatura di stoccaggio consigliata è compresa tra +4°C e +8°C. al fine
di mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto.
7.3. Usi finali specifici
-
pagina 4 di 10
2Revisione del 11/2014
Sezione 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale
8.1. Parametri di controllo
Per i componenti di questa miscela non sono stati stabiliti limiti di esposizione professionale specifici a livello europeo
o nazionale, né esiste un limite proposto dall’ACGIH o da altre agenzie internazionali.
8.2. Controlli dell’esposizione
Controlli tecnici idonei
Durante la manipolazione del prodotto in spazi confinati garantire una ventilazione efficace.
Misure e dispositivi di protezione individuale
ƒ
Protezione degli occhi
Non necessaria.
ƒ
Protezione della pelle
Non necessaria.
ƒ
Protezione respiratoria
Se necessario indossare una maschera con filtro tipo FFP3 conforme alla norma UNI EN 149.
Sezione 9: Proprietà fisiche e chimiche
a) Aspetto:
liquido
Forma dei granuli:
non applicabile
Colore:
blu
b) Odore:
debolmente dolce con profumo di acido butirrico
c) Soglia olfattiva:
non è stata determinata
d) pH:
6.29
e) Punto di fusione:
< 0°C
f) Punto di ebollizione:
non disponibile
g) Punto di infiammabilità:
” 150°C
h) Tasso di evaporazione:
non disponibile
i) Infiammabilità:
non infiammabile
j) Limite inferiore di infiammabilità: non studiato in quanto la sostanza non è infiammabile
Limite superiore di infiammabilità: non studiato in quanto la sostanza non è infiammabile
k) Tensione di vapore:
non disponibile
l) Densità di vapore:
non disponibile
m) Densità relativa:
1020 g/L
n) Solubilità
solubilità in acqua:
non solubile
o) Coefficiente di ripartizione:
n-ottanolo/acqua:
non disponibile
p) Temperatura di autoaccensione: no disponibile
q) Temperatura di decomposizione: non disponibile
r) Viscosità:
1.204 cSt a 20°C (Metodo OECD 114)
0.780 cSt a 40°C (Metodo OECD 114)
s) Proprietà esplosive:
non esplosiva (assenza di gruppi funzionali con proprietà esplosive)
t) Proprietà ossidanti:
non ossidante (assenza di gruppi funzionali con proprietà ossidanti)
9.2. Altre informazioni
-
Sezione 10: Stabilità e reattività
10.1. Reattività
Non sono noti pericoli legati alla reattività del prodotto diversi da quelli riportati nelle successive sottosezioni.
10.2. Stabilità chimica
pagina 5 di 10
2Revisione del 11/2014
Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di utilizzo.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
Non avvengono nelle normali condizioni di utilizzo.
10.4. Condizioni da evitare
Evitare il contatto diretto con il calore.
10.5. Materiali incompatibili
Forti ossidanti.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi
Alla temperatura di servizio non vengono emesse sostanze pericolose. Ad alta temperatura, si possono sviluppare fumi
tossici tra i quali CO2.
Sezione 11: Informazioni tossicologiche
11.1. Tossicocinetica
Nessuna informazione disponibile.
11.2. Informazioni sugli effetti tossicologici
Tossicità acuta orale
Sostanza
P. chlororaphis MA 342
Metodo
Non disponibile (ratti)
Risultati
Bibliografia
10
LD50 > 2 x 10 cellule batteriche Dato dell’azienda
/kg di peso corporeo
Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di
pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.
Tossicità acuta inalatoria
Sostanza
P. chlororaphis MA 342
Metodo
Non disponibile (ratti)
Cedomon (P. chlororaphis
MA 342 sospensione
batterica in carrier)
Non disponibile (ratti)
Risultati
Bibliografia
8
LC50 > 1 × 10 cellule batteriche Dato dell’azienda
/animale
LC50 > 5 x 105 cellule batteriche Dato dell’azienda
MA 342/animale
Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di
pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.
Tossicità acuta dermica
Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei
componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di
informazioni.
Corrosione/irritazione cutanea
Sostanza
P. chlororaphis MA 342
Metodo
Non disponibile (conigli)
Risultati
Non-irritante
Bibliografia
Dato dell’azienda
Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di
pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.
pagina 6 di 10
2Revisione del 11/2014
Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi
Sostanza
P. chlororaphis MA 342
Metodo
Non disponibile (conigli)
Risultati
Non-irritante
Bibliografia
Dato dell’azienda
Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di
pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.
Sensibilizzazione respiratoria o cutanea
Sostanza
P. chlororaphis MA 342
Metodo
Risultati
Buehler Test (porcellini d’India) Non-sensibilizzante
Bibliografia
Dato dell’azienda
Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di
pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.
Mutagenicità delle cellule germinali
Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei
componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di
informazioni.
Cancerogenicità
Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei
componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di
informazioni.
Tossicità per la riproduzione
Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei
componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di
informazioni.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione singola
Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei
componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di
informazioni.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione ripetuta
Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei
componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di
informazioni.
Pericolo di aspirazione
Non sono disponibili dati relativi a questa classe di pericolo. Tuttavia, sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche
della sostanza, la pericolosità per questa classe di pericolo può essere esclusa.
Altre informazioni
-
pagina 7 di 10
2Revisione del 11/2014
SEZIONE 12: Informazioni ecologiche
12.1. Tossicità
Tossicità acquatica
Sostanza
Olio di ravizzone
Olio di ravizzone
Olio di ravizzone
P. chlororaphis MA 342
P. chlororaphis
Risultati
CL50 (48 ore) nel pesce >10000 mg/L
CE50 (48 ore) Daphnia Magna è pari a 2504 mg/L
CI50 (72ore) alghe è pari a 73729 mg/L
Nessun segno di patogenicità e tossicità sul ratto a dosi di 2
× 1010 cellule batteriche /kg di peso corporeo.
DL50 (96 ore) sul pesce > 20 × 1010 cellule batteriche /L;
NOEC = 8 × 1010 cellule batteriche /L
Bibliografia
Dato dell’azienda
Dato dell’azienda
Dato dell’azienda
Dato dell’azienda
Dato dell’azienda
Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di
pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE.
12.2. Persistenza e degradabilità
Persistenza
Non sono disponibili informazioni tossicologiche relative alla persistenza del prodotto.
Biodegradabilità
La biodegradabilità del prodotto è risultata essere maggiore del 90% dopo 21 giorni in accordo alle linee guida OECD
(CEC test).
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Non sono disponibili informazioni.
12.4. Mobilità nel suolo
Non sono disponibili informazioni.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
Sulla base delle informazioni disponibili, la sostanza non soddisfa i criteri per PBT o vPvB di cui all’Allegato XIII del
Regolamento REACH.
12.6 Altri effetti avversi
Non sono noti altri effetti avversi.
Sezione 13: Considerazioni sullo smaltimento
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
I residui del prodotto tal quale sono da considerarsi rifiuti speciali pericolosi. Lo smaltimento deve essere affidato ad
una società autorizzata alla gestione di tali rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale.
L’utilizzatore della sostanza che produce il rifiuto ha la responsabilità di scegliere il codice rifiuto più adeguato sulla
base dell’uso effettivo del prodotto, eventuali alterazioni e contaminazioni. Gli imballaggi contaminati devono essere
inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla gestione dei rifiuti.
pagina 8 di 10
2Revisione del 11/2014
Sezione 14. Informazioni sul trasporto
14.1. Numero ONU
Non pertinente.
14.2. Nome di spedizione dell’ONU
Non pertinente.
14.3. Classi di pericolo connesse al trasporto
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ADR
IMDG
ICAO/IATA
RID
Non classificato
Non classificato
Non classificato
Non classificato
14.4. Gruppo di imballaggio
Non pertinente.
14.5. Pericoli per l’ambiente
Non pertinente.
14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori
Nessuna precauzione speciale.
14.7. Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC
Non pertinente.
Sezione 15: Informazioni sulla regolamentazione
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
Autorizzazione ai sensi del Regolamento REACH (CE) 1907/2006
Il prodotto non contiene sostanze SVHC e nessuna di esse è inclusa nella Candidate List.
Restrizioni all’uso ai sensi del regolamento REACH (CE) 1907/2006
Il prodotto non contiene sostanze soggette a restrizione ai sensi del Titolo VIII e dell’Allegato XVII.
Categoria Seveso (Decreto Legislativo 334/1999, Allegato I parte 2 e Direttiva 2012/18/UE, Allegato I parte 1)
Il prodotto non contiene sostanze elencate in allegato I.
Controlli sanitari
I controlli sanitari per la sensibilizzazione della cute devono essere effettuati a seconda delle condizioni di lavoro e
valutate caso per caso.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
Non è stata effettuata nessuna valutazione della sicurezza chimica.
pagina 9 di 10
2Revisione del 11/2014
Sezione 16: Altre informazioni
Le informazioni contenute nella presente scheda di dati di sicurezza sono basate sui dati attualmente a nostra
disposizione e hanno lo scopo di descrivere il prodotto limitatamente ai fini della salute e della sicurezza. Non devono
perciò essere interpretate come garanzia per ciò che concerne le proprietà specifiche del prodotto.
E’ responsabilità dell’utilizzatore prendere tutte le misure necessarie per conformarsi alle normative locali e nazionali.
Indicazioni sulla formazione
Formare in maniera adeguata i lavoratori potenzialmente esposti a tale prodotto sulla base dei contenuti della presente
scheda dati di sicurezza.
Abbreviazioni comunemente utilizzate nelle Schede informative di sicurezza
ƒ
ƒ
ƒ
PBT
vPvB
LD50
ƒ
LC50
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ADR
RID
IMDG
IATA
ICAO
GHS
persistente, bioaccumulabile e tossica
molto persistente e molto bioaccumulabile
(lethal dose 50, dose letale 50)
indica la dose (espressa in milligrammi per ogni Kg di peso corporeo) di una sostanza che causa la
morte del 50% degli animali a cui è stata somministrata
(lethal concentration 50, concentrazione letale 50)
indica la concentrazione ambientale di una sostanza che causa la morte del 50% degli animali esposti
per un certo periodo di tempo (minuti o ore)
Accord européen sur le transport des marchandises Dangereuses par Route
Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemin de fer
International Maritime Code for Dangerous Goods
International Air Transport Association
International Civil Aviation Organization
Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals
Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati
I dati tossicologici riportati nella presente scheda dati di sicurezza derivano da studi realizzati dall’Azienda e sono stati
valutati secondo i metodi di cui all’articolo 9 del regolamento (CE) n. 1272/2008 impiegato ai fini della classificazione
delle miscele.
Elenco delle pertinenti frasi R, indicazioni di pericolo e/o consigli di prudenza
EUH401
SB012
P270
P280
P285
S2
S13
S20/21
SP1
Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso.
I microorganismi possono avere il potenziale per provocare reazioni di sensibilizzazione.
Non mangiare, né bere, né fumare durante l’uso.
Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso.
In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio (indossare una maschera
con filtro tipo FFP3 conforme alla norma UNI EN 149).
Conservare fuori della portata dei bambini.
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
Non mangiare né bere né fumare durante l'impiego.
Non contaminare l'acqua con il prodotto o il suo contenitore. [Non pulire il materiale d'applicazione in
prossimità delle acque di superficie. Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scolo delle acque
dalle aziende agricole e dalle strade.]
pagina 10 di 10