scheda di sicurezza
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Scheda Dati di Sicurezza conforme ai regolamenti: 1907/2006/CE(REACH),1272/2008/CE(CLP),453/2010/UE 2Revisione del 11/2014 Cerall a Sezione 1: Identificazione della miscela e della società 1.1. Identificatore del prodotto Nome commerciale: Forma del prodotto: Cerall Miscela Numero di registrazione Ministero Salute: 12678 1.2. Usi pertinenti identificati della miscela e usi sconsigliati Uso comune Il prodotto è utilizzato per la difesa dai funghi patogeni delle sementi di cereali, barbabietola da zucchero, girasole. Uso professionale. Usi sconsigliati Nessuna informazione disponibile. 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda dati di sicurezza Produttore/Fornitore:Lantmännen BioAgri AB Lantmännen BioAgri AB Fågelbacksvägen 3 - SE-756 51 Uppsala, Svezia Distribuito da: SERBIOS s.r.l. Via E.Fermi, 112 - 45021 Badia Polesine (RO) Tel. +39 0425 590622 Fax. +39 0425 590876 e-mail: [email protected] 1.4. Numero telefonico di emergenza Numeri telefonici dei principali Centri Antiveleni italiani (attivi 24/24 ore) Centro Antiveleni di Pavia 038 224444 (PC IRCCS Fondazione Maugeri - Pavia) Centro Antiveleni di Milano 02 66101029 (PC Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano) Centro Antiveleni di Bergamo 800 883300 (PC Ospedali Riuniti - Bergamo) Centro Antiveleni di Firenze 055 7947819 (PC Ospedale Careggi - Firenze) Centro Antiveleni di Roma 06 3054343 (PC Policlinico Gemelli - Roma) Centro Antiveleni di Roma 06 49978000 (PC Policlinico Umberto I - Roma) Centro Antiveleni di Napoli 081 7472870 (PC Ospedale Cardarelli - Napoli) Sezione 2: Identificazione dei pericoli Pericoli fisico-chimici: Pericoli per la salute: Pericoli per l’ambiente: Valutazione PBT/vPvB: La miscela non presenta pericoli fisico-chimici derivanti dalle sue proprietà intrinseche. La miscela non presenta pericoli per la salute umana. La miscela non presenta pericoli per gli organismi acquatici. La miscela non soddisfa i criteri per PBT o vPvB (Allegato XIII del Regolamento REACH). 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela Classificazione ai sensi del Regolamento CE 1272/2008 (CLP): La miscela non è classificata come pericolosa Classificazione ai sensi della Direttiva 67/548/CEE o 1999/45/CE: La miscela non è classificata come pericolosa pagina 1 di 10 2Revisione del 11/2014 2.2 Elementi dell’etichetta Etichetta ai sensi del Regolamento CE 1272/2008 (CLP): Pittogrammi GHS: Nessun pittogramma. Avvertenza: Nessuna avvertenza. Indicazioni di pericolo: Nessuna indicazione di pericolo. Consigli di prudenza: P270 P280 P285 Informazioni supplementari sui pericoli: EUH401 - Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso. SB012 - I microorganismi possono avere il potenziale per provocare reazioni di sensibilizzazione Etichetta ai sensi della Direttiva 67/548/CEE o 1999/45/CE: Pittogrammi: Nessun pittogramma. Frasi di rischio: Nessuna frase di rischio. Consigli di prudenza: S2, S13, S20/21 Etichettatura ai sensi del Regolamento 547/2011/UE: SP1 Non contaminare l'acqua con il prodotto o il suo contenitore. [Non pulire il materiale d'applicazione in prossimità delle acque di superficie. Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scolo delle acque dalle aziende agricole e dalle strade.] Etichettatura addizionale per fitosanitari contenenti microorganismi I microorganismi possono provocare reazioni di sensibilizzazione. Indossare vestiti di protezione idonei guanti protettivi e un sistema di protezione respiratorio quando si manipola o si applica il prodotto. 2.3 Altri pericoli - Sezione 3: Composizione/informazione sugli ingredienti 3.1. Sostanze Non applicabile. 3.2. Miscele Nome Pseudomonas chlororaphis MA 342 Olio di ravizzone Concentrazione in colonie [cellule batteriche/mL] Classificazione ai sensi Regolamento 1272/2008/CE del Classificazione ai sensi della Direttiva 67/548/CEE e 1999/45/CE 109-1010 cellule batteriche/mL Non pericolosa Non pericolosa - Non pericolosa Non pericolosa Sezione 4: Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso In caso di dubbio o in presenza di sintomi contattare un medico e mostrargli la scheda dati di sicurezza. In caso di sintomi più gravi, chiamare il 118 per ottenere soccorso sanitario immediato. Chiamare altresì un Centro Antiveleni per ricevere consigli tossicologici per la gestione clinica dell’avvelenamento. Non somministrare niente per bocca alla vittima se incosciente. Inalazione Allontanare l’infortunato dalla fonte di esposizione. In caso di comparsa di sintomi contattare un medico o un Centro Antiveleni. Spostare la vittima all’aria aperta. In caso di sintomi respiratori (tosse, dispnea, respirazione difficoltosa, asma) mantenere l’infortunato in una posizione comoda per la respirazione e se necessario somministrare ossigeno. pagina 2 di 10 2Revisione del 11/2014 Chiedere assistenza medica se gli effetti avversi sulla salute persistono o sono gravi. Se incosciente, mettere la vittima in posizione di sicurezza e chiedere assistenza medica immediatamente. Ingestione Sciacquare il cavo orale con acqua corrente. Non indurre il vomito. Non somministrare alcuna sostanza alla vittima per bocca e consultare un medico. Contatto con gli occhi Rimuovere, se presenti, le lenti a contatto se la situazione consente di effettuare l’operazione con facilità. Lavare gli occhi a palpebre aperte con abbondante acqua corrente per almeno 15 minuti. In ogni caso e soprattutto in presenza di sintomatologia irritativa (arrossamento, lacrimazione, dolore, sensazione di corpo estraneo), consultare un medico oculista. Contatto cutaneo Il prodotto non è pericoloso per contatto cutaneo ma può indurre sensibilizzazione della cute. Rimuovere le calzature e gli indumenti contaminati e smaltirli in sicurezza. Lavare la parte interessata con abbondanti quantità di acqua (e sapone se possibile). In caso di irritazione o dolore persistente consultare un medico. 4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Alla data di stesura della scheda dati di sicurezza non sono noti casi di intossicazione acuta nell’uomo causati dall’esposizione a questo prodotto. Sulla base dei dati sperimentali osservati nell’animale non sono attesi effetti tossici acuti. 4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico oppure di trattamenti speciali In base al profilo tossicologico del prodotto non sono attese situazioni cliniche tali da richiedere di consultare immediatamente il medico né si ravvisa la necessità di trattamenti speciali. Le informazioni che seguono sono indicazioni pratiche di corretto comportamento in caso di contatto con un prodotto chimico anche non pericoloso. Necessità di consultare il medico Se l’infortunato ha sintomi gravi, chiamare immediatamente il 118 per richiedere l’intervento di un medico sul luogo dell’infortunio. Consultare in ogni caso un Centro Antiveleni per avere consulenza medico-tossicologica specialistica fin dalle prime fasi del soccorso. Consultare in ogni caso un medico se qualunque sintomo, anche lieve, persiste. Mezzi da avere e disposizione sul luogo di lavoro per il trattamento specifico ed immediato Acqua corrente per il lavaggio cutaneo e oculare. Ossigeno. Dispositivi di protezione individuale per gli addetti di primo soccorso Gli addetti di primo soccorso, che assistono le persone esposte alla sostanza, devono indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI), che includono i guanti nel caso possa avvenire il contatto con la cute. Sezione 5: Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione idonei In caso di incendio, estinguere con polvere, schiuma, CO2. Mezzi di estinzione che non devono essere usati per motivi di sicurezza Nessuno noto. 5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Nessuno noto. 5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi Utilizzare gli indumenti standard usualmente indossati dai vigili del fuoco. In caso di incendio o in spazi confinati o pagina 3 di 10 2Revisione del 11/2014 scarsamente ventilati, indossare un indumento completo di protezione ignifugo e un autorespiratore. Rimuovere le fonti di ignizione. Se possibile, raffreddare i contenitori del prodotto. Sezione 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Allontanare il personale non coinvolto dall’area dello sversamento e avvertire le squadre di emergenza. Se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte. Evitare il contatto diretto con il materiale rilasciato e garantire una sufficiente ventilazione. Allontanare eventuali materiali infiammabili. 6.2. Precauzioni ambientali Raccogliere la sostanza sversata in contenitori opportuni e destinarla al corretto smaltimento. Evitare che il prodotto finisca nelle fognature, nei fiumi o in altri corpi idrici. 6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Spandimenti sul suolo Raccogliere la sostanza sversata in contenitori opportuni e destinarla al corretto smaltimento. Provvedere ad una sufficiente aerazione dei locali se lo spandimento avviene in un ambiente al chiuso. Spandimenti in acqua Alla data di stesura della presente scheda dati di sicurezza non sono disponibili indicazioni relative a procedure specifiche da adottare per il contenimento e la bonifica in seguito a spandimento in acqua della sostanza. Operare in accordo con le buone pratiche lavorative e, se necessario, rivolgersi a servizi specializzati 6.4. Riferimenti ad altre sezioni Vedere le sezioni 7, 8 e 13. Sezione 7: Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Raccomandazioni generali E’ buona norma evitare di respirare le polveri. Non mangiare, bere e fumare nelle zone di lavoro. Lavare accuratamente le mani dopo la manipolazione. Si raccomanda di utilizzare un filtro facciale usa e getta equivalente alla norma EN149 FFP3 (vedere sezione 8). 7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese le eventuali incompatibilità Misure/condizioni tecniche Il prodotto deve essere immagazzinato a riparo dall’umidità. Conservare nel recipiente originale ben chiuso e lontano da fonti di calore e dai raggi diretti del sole. La temperatura di stoccaggio consigliata è compresa tra +4°C e +8°C. al fine di mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto. 7.3. Usi finali specifici - pagina 4 di 10 2Revisione del 11/2014 Sezione 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo Per i componenti di questa miscela non sono stati stabiliti limiti di esposizione professionale specifici a livello europeo o nazionale, né esiste un limite proposto dall’ACGIH o da altre agenzie internazionali. 8.2. Controlli dell’esposizione Controlli tecnici idonei Durante la manipolazione del prodotto in spazi confinati garantire una ventilazione efficace. Misure e dispositivi di protezione individuale Protezione degli occhi Non necessaria. Protezione della pelle Non necessaria. Protezione respiratoria Se necessario indossare una maschera con filtro tipo FFP3 conforme alla norma UNI EN 149. Sezione 9: Proprietà fisiche e chimiche a) Aspetto: liquido Forma dei granuli: non applicabile Colore: blu b) Odore: debolmente dolce con profumo di acido butirrico c) Soglia olfattiva: non è stata determinata d) pH: 6.29 e) Punto di fusione: < 0°C f) Punto di ebollizione: non disponibile g) Punto di infiammabilità: 150°C h) Tasso di evaporazione: non disponibile i) Infiammabilità: non infiammabile j) Limite inferiore di infiammabilità: non studiato in quanto la sostanza non è infiammabile Limite superiore di infiammabilità: non studiato in quanto la sostanza non è infiammabile k) Tensione di vapore: non disponibile l) Densità di vapore: non disponibile m) Densità relativa: 1020 g/L n) Solubilità solubilità in acqua: non solubile o) Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua: non disponibile p) Temperatura di autoaccensione: no disponibile q) Temperatura di decomposizione: non disponibile r) Viscosità: 1.204 cSt a 20°C (Metodo OECD 114) 0.780 cSt a 40°C (Metodo OECD 114) s) Proprietà esplosive: non esplosiva (assenza di gruppi funzionali con proprietà esplosive) t) Proprietà ossidanti: non ossidante (assenza di gruppi funzionali con proprietà ossidanti) 9.2. Altre informazioni - Sezione 10: Stabilità e reattività 10.1. Reattività Non sono noti pericoli legati alla reattività del prodotto diversi da quelli riportati nelle successive sottosezioni. 10.2. Stabilità chimica pagina 5 di 10 2Revisione del 11/2014 Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di utilizzo. 10.3. Possibilità di reazioni pericolose Non avvengono nelle normali condizioni di utilizzo. 10.4. Condizioni da evitare Evitare il contatto diretto con il calore. 10.5. Materiali incompatibili Forti ossidanti. 10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi Alla temperatura di servizio non vengono emesse sostanze pericolose. Ad alta temperatura, si possono sviluppare fumi tossici tra i quali CO2. Sezione 11: Informazioni tossicologiche 11.1. Tossicocinetica Nessuna informazione disponibile. 11.2. Informazioni sugli effetti tossicologici Tossicità acuta orale Sostanza P. chlororaphis MA 342 Metodo Non disponibile (ratti) Risultati Bibliografia 10 LD50 > 2 x 10 cellule batteriche Dato dell’azienda /kg di peso corporeo Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE. Tossicità acuta inalatoria Sostanza P. chlororaphis MA 342 Metodo Non disponibile (ratti) Cedomon (P. chlororaphis MA 342 sospensione batterica in carrier) Non disponibile (ratti) Risultati Bibliografia 8 LC50 > 1 × 10 cellule batteriche Dato dell’azienda /animale LC50 > 5 x 105 cellule batteriche Dato dell’azienda MA 342/animale Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE. Tossicità acuta dermica Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di informazioni. Corrosione/irritazione cutanea Sostanza P. chlororaphis MA 342 Metodo Non disponibile (conigli) Risultati Non-irritante Bibliografia Dato dell’azienda Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE. pagina 6 di 10 2Revisione del 11/2014 Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi Sostanza P. chlororaphis MA 342 Metodo Non disponibile (conigli) Risultati Non-irritante Bibliografia Dato dell’azienda Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE. Sensibilizzazione respiratoria o cutanea Sostanza P. chlororaphis MA 342 Metodo Risultati Buehler Test (porcellini d’India) Non-sensibilizzante Bibliografia Dato dell’azienda Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE. Mutagenicità delle cellule germinali Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di informazioni. Cancerogenicità Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di informazioni. Tossicità per la riproduzione Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di informazioni. Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione singola Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di informazioni. Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione ripetuta Per questa classe di pericolo non ci sono dati disponibili in letteratura, né sono disponibili studi relativi alla tossicità dei componenti della miscela. Pertanto, il prodotto non è classificato per questa classe di pericolo per mancanza di informazioni. Pericolo di aspirazione Non sono disponibili dati relativi a questa classe di pericolo. Tuttavia, sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche della sostanza, la pericolosità per questa classe di pericolo può essere esclusa. Altre informazioni - pagina 7 di 10 2Revisione del 11/2014 SEZIONE 12: Informazioni ecologiche 12.1. Tossicità Tossicità acquatica Sostanza Olio di ravizzone Olio di ravizzone Olio di ravizzone P. chlororaphis MA 342 P. chlororaphis Risultati CL50 (48 ore) nel pesce >10000 mg/L CE50 (48 ore) Daphnia Magna è pari a 2504 mg/L CI50 (72ore) alghe è pari a 73729 mg/L Nessun segno di patogenicità e tossicità sul ratto a dosi di 2 × 1010 cellule batteriche /kg di peso corporeo. DL50 (96 ore) sul pesce > 20 × 1010 cellule batteriche /L; NOEC = 8 × 1010 cellule batteriche /L Bibliografia Dato dell’azienda Dato dell’azienda Dato dell’azienda Dato dell’azienda Dato dell’azienda Complessivamente i dati disponibili sono considerati conclusivi per non classificare il prodotto per questa classe di pericolo ai sensi del Regolamento 1272/2008/CE e delle Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE. 12.2. Persistenza e degradabilità Persistenza Non sono disponibili informazioni tossicologiche relative alla persistenza del prodotto. Biodegradabilità La biodegradabilità del prodotto è risultata essere maggiore del 90% dopo 21 giorni in accordo alle linee guida OECD (CEC test). 12.3. Potenziale di bioaccumulo Non sono disponibili informazioni. 12.4. Mobilità nel suolo Non sono disponibili informazioni. 12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB Sulla base delle informazioni disponibili, la sostanza non soddisfa i criteri per PBT o vPvB di cui all’Allegato XIII del Regolamento REACH. 12.6 Altri effetti avversi Non sono noti altri effetti avversi. Sezione 13: Considerazioni sullo smaltimento 13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti I residui del prodotto tal quale sono da considerarsi rifiuti speciali pericolosi. Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione di tali rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale. L’utilizzatore della sostanza che produce il rifiuto ha la responsabilità di scegliere il codice rifiuto più adeguato sulla base dell’uso effettivo del prodotto, eventuali alterazioni e contaminazioni. Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla gestione dei rifiuti. pagina 8 di 10 2Revisione del 11/2014 Sezione 14. Informazioni sul trasporto 14.1. Numero ONU Non pertinente. 14.2. Nome di spedizione dell’ONU Non pertinente. 14.3. Classi di pericolo connesse al trasporto ADR IMDG ICAO/IATA RID Non classificato Non classificato Non classificato Non classificato 14.4. Gruppo di imballaggio Non pertinente. 14.5. Pericoli per l’ambiente Non pertinente. 14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori Nessuna precauzione speciale. 14.7. Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC Non pertinente. Sezione 15: Informazioni sulla regolamentazione 15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Autorizzazione ai sensi del Regolamento REACH (CE) 1907/2006 Il prodotto non contiene sostanze SVHC e nessuna di esse è inclusa nella Candidate List. Restrizioni all’uso ai sensi del regolamento REACH (CE) 1907/2006 Il prodotto non contiene sostanze soggette a restrizione ai sensi del Titolo VIII e dell’Allegato XVII. Categoria Seveso (Decreto Legislativo 334/1999, Allegato I parte 2 e Direttiva 2012/18/UE, Allegato I parte 1) Il prodotto non contiene sostanze elencate in allegato I. Controlli sanitari I controlli sanitari per la sensibilizzazione della cute devono essere effettuati a seconda delle condizioni di lavoro e valutate caso per caso. 15.2. Valutazione della sicurezza chimica Non è stata effettuata nessuna valutazione della sicurezza chimica. pagina 9 di 10 2Revisione del 11/2014 Sezione 16: Altre informazioni Le informazioni contenute nella presente scheda di dati di sicurezza sono basate sui dati attualmente a nostra disposizione e hanno lo scopo di descrivere il prodotto limitatamente ai fini della salute e della sicurezza. Non devono perciò essere interpretate come garanzia per ciò che concerne le proprietà specifiche del prodotto. E’ responsabilità dell’utilizzatore prendere tutte le misure necessarie per conformarsi alle normative locali e nazionali. Indicazioni sulla formazione Formare in maniera adeguata i lavoratori potenzialmente esposti a tale prodotto sulla base dei contenuti della presente scheda dati di sicurezza. Abbreviazioni comunemente utilizzate nelle Schede informative di sicurezza PBT vPvB LD50 LC50 ADR RID IMDG IATA ICAO GHS persistente, bioaccumulabile e tossica molto persistente e molto bioaccumulabile (lethal dose 50, dose letale 50) indica la dose (espressa in milligrammi per ogni Kg di peso corporeo) di una sostanza che causa la morte del 50% degli animali a cui è stata somministrata (lethal concentration 50, concentrazione letale 50) indica la concentrazione ambientale di una sostanza che causa la morte del 50% degli animali esposti per un certo periodo di tempo (minuti o ore) Accord européen sur le transport des marchandises Dangereuses par Route Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemin de fer International Maritime Code for Dangerous Goods International Air Transport Association International Civil Aviation Organization Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati I dati tossicologici riportati nella presente scheda dati di sicurezza derivano da studi realizzati dall’Azienda e sono stati valutati secondo i metodi di cui all’articolo 9 del regolamento (CE) n. 1272/2008 impiegato ai fini della classificazione delle miscele. Elenco delle pertinenti frasi R, indicazioni di pericolo e/o consigli di prudenza EUH401 SB012 P270 P280 P285 S2 S13 S20/21 SP1 Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso. I microorganismi possono avere il potenziale per provocare reazioni di sensibilizzazione. Non mangiare, né bere, né fumare durante l’uso. Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso. In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio (indossare una maschera con filtro tipo FFP3 conforme alla norma UNI EN 149). Conservare fuori della portata dei bambini. Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. Non mangiare né bere né fumare durante l'impiego. Non contaminare l'acqua con il prodotto o il suo contenitore. [Non pulire il materiale d'applicazione in prossimità delle acque di superficie. Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scolo delle acque dalle aziende agricole e dalle strade.] pagina 10 di 10