[C-MO - 23] CARLINO/GIORNALE/MOD/23 25/08/12

Transcript

[C-MO - 23] CARLINO/GIORNALE/MOD/23 25/08/12
23
SABATO 25 AGOSTO 2012
APPENNINO
••
ZOCCA PUNTO DA CALABRONI, 38ENNE SI SENTE MALE
UN 38ENNE è finito ieri all’ospedale dopo uno choc anafilattico provocato
dalle punture di alcuni calabroni. E’ successo a Zocca; l’uomo che si è
sentito male è stato subito soccorso dall’elicottero. I sanitari lo hanno
stabilizzato e poi portato a Baggiovara dove sono stati fatti accertamenti.
Torna a fiorire il parco dei Caduti di Monchio
Palagano, domani la cerimonia per la conclusione dei lavori di ristrutturazione
— PALAGANO —
SARÀ inaugurata domani l’avvenuta ristrutturazione del Parco
dei Caduti di Monchio, realizzato
nel 1970 per ricordare le vittime
delle stragi naziste. Alle 9, dalla
chiesa della frazione di Palagano
partirà una sfilata con la banda
municipale per raggiungere il parco rimesso completamente a nuovo con rimboschimenti e la ristrutturazione della fontana in
memoria delle vittime. Intanto, è
giunta la conferma che l’udienza
del processo d’appello per la strage nazista del il 18 marzo 1944,
compiuta dai nazisti della divisione ‘Herman Goehring’ a Monchio, Costrignano e Susano (140
le vittime), si svolgerà il 24 ottobre presso la Corte militare di appello di Roma. In primo grado,
nel luglio dello scorso anno, il Tribunale militare di Verona, dopo
52 udienze, aveva condannato
all’ergastolo Helmut Odenwald,
91 anni, capitano, comandante
della decima batteria artiglieria
contraerea, Ferdinand Osterhaus, 93 anni, all’epoca sottotenente, e il caporale Alfred
Lühmann, 86 anni. Previsti anche risarcimenti per enti locali
modenesi e Anpi per oltre 300 mila euro (100 mila alla Provincia di
Modena e 200 mila al Comune di
Palagano), oltre ai risarcimenti
MEMORIA STORICA
Testimonianza
Il parco dei Caduti di
Monchio, realizzato nel
1970, ha subito nei mesi
scorsi un profondo
‘maquillage’ con
ripiantumazione e
restauro della fontana
“
Il 24 ottobre prossimo, a
Roma, si terrà il processo
d’appello per la strage di
Monchio e Costrignano.
Tre le condanne
all’ergastolo comminate
in primo grado
A ottobre il processo d’appello
per la strage: confidiamo
nella conferma delle condanne
DEMOS MALAVASI, PRESIDENTE CONSIGLIO PROVINCIALE
previsti per i familiari delle vittime della strage. Demos Malavasi,
presidente del Consiglio provinciale di Modena, è fiducioso che
sarà confermata la sentenza di primo grado motivata sulla base di
indagini approfondite della magistratura inquirente, sostenute dalle testimonianze dei famigliari e
da ricerche storiche qualificate,
mentre l’avvocato Andrea Speranzoni, nell’interesse delle parti civili rappresentate, tra le quali anche
la Provincia di Modena, così come il Comune di Palagano, la Regione Emilia Romagna, l’Anpi e
89 familiari delle vittime, sottolinea che «il processo di appello na-
sce dall’impugnazione formulata
da tutti gli imputati dopo le condanne all’ergastolo e ci si dovrà
preparare a contrastare ogni critica e rilievo mosso alla sentenza di
primo grado dai loro difensori. In
appello faremo valere nel modo
migliore possibile le ragioni dei familiari delle vittime e delle istituzioni modenesi».
w.b.
Il ‘Frignano’ oggi premia Alessandro Zaccuri
— PIEVEPELAGO —
ZACCURI spiega la scelta di interrogarsi su un tema tanto complesso: «Anche nei miei libri precedenti ho scelto di avvicinarmi a
queste tematiche, che appartengono all’umanità intera. Ogni comune mortale s’interroga sulle grandi domande e sulle riflessioni più
profonde. E volevo che questo sottofondo spirituale uscisse allo scoperto e fosse portato in primo paino. Il racconto è lo strumento che
può avvicinare a questi temi. Non
Amici Rinascita:
’Che vergogna
quei cassonetti
in piazza Veneto’
Giustizia
PIEVEPELAGO IN PIAZZA VITTORIO VENETO L’ATTRIBUZIONE DEL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO LETTERARIO
È ‘MIRACOLO’ la parola chiave
della 17esima edizione del Premio Letterario Frignano, istituito oltre 50 anni fa a Pievepelago, e
che oggi alle 17.30 in piazza Vittorio Veneto sarà consegnato ad
Alessandro Zaccuri (foto), scrittore, critico letterario e giornalista,
che ha avuto il coraggio di parlare, oggigiorno, di fede e spiritualità. ‘Dopo il miracolo’, Mondadori
editore, è, infatti, l’opera scelta
dalla giuria in una rosa di 71 libri
partecipanti.
PIEVEPELAGO
“
L’Appennino
terra di spiritualità
Zona di confine e di valico
la montagna costituisce
l’ambientazione giusta
per la mia opera e perciò
il premio mi inorgoglisce
‘FRIGNANO’ APPLAUSI AL TEMA DI UN’ALUNNA
Una bimba racconta il paese
«HO SCELTO di parlare di Pievepelago perché volevo dimostrare ai miei compagni che la grandezza di un paese non dipende dalla dimensione, ma dalla sua storia». È con queste parole che Margherita Schiatti, alunna di quinta elementare della scuola Martin
Luther King di Reggio Emilia, ha deciso di svolgere la sua ricerca
sul centro montano, scegliendolo tra i luoghi della regione. Un gesto apprezzato dal sindaco di Pieve, che ha deciso pertanto di premiarla con una pergamena, che sarà consegnata oggi durante la
cerimonia del Premio Frignano. «Con questo gesto – spiega Ferroni - abbiamo voluto dare un riconoscimento a chi, forestiero, ha
saputo cogliere l’importanza del patrimonio del nostro paese»
credo che esista contraddizione
tra l’esperienza di fede interiore e
il racconto, che in questo caso
non è ispirato direttamente a un
episodio di cronaca reale, ma riunisce insieme fatti di cui sono stato testimone o che altri mi hanno
riferito».
RIGUARDO alla scelta di ambientare il romanzo nell’ Appennino: «Nel libro si parla di Appennino tra Piacenza e Parma, ma
l’ambientazione potrebbe essere
spostata anche più a sud, nel Modenese, perché gli stessi valori valgono anche per questa zona. E’
l’ambientazione giusta per esperienze spirituali: è terra di confine e di valico». Per Alessandro
Zaccuri il Premio Frignano assume un significato particolare:
«Mi ha fatto molto piacere sapere
di esser stato scelto dalla giuria,
nonostante il libro affronti temi
complessi e non rinunci a prendere posizione. Sapere che il premio
oltretutto viene dall’Appennino,
mi ha reso ancora più felice».
Milena Vanoni
— PIEVEPELAGO —
AL COMITATO ‘Amici
per la Rinascita’ di Pievepelago i nuovi cassonetti installati (foto) nelle scorse settimane in piazza Vittorio Veneto,
proprio davanti al Municipio, proprio non vanno giù.
In una lettera inviata al prefetto di Modena, alla soprintendente per i beni architettonici e, per conoscenza, agli
organi d’informazione il
gruppo di cittadini protesta
per «l’inopportunità» della
scelta da parte del sindaco
Ferroni di collocare quattro
contenitori per i rifiuti appunto davanti alla sede comunale, la ex Direttoria progettata dall’architetto Cesare
Costa nel 1791, nella principale piazza del paese, che tra
l’altro ospita anche il Monumento ai Caduti, opera dello
scultore Giuseppe Graziosi.
Sottolineando che Pieve è
un centro a grande vocazione turistica, il comitato ritiene quei cassonetti un «biglietto da visita vergognoso»
nei confronti appunto dei visitatori e dei turisti, in un
luogo che fa tra l’altro da cornice a spettacoli e momenti
culturali come l’odierno Premio Fignano. Gli ‘Amici’ definiscono la decisione presa
dagli organi comunali «priva
di senso e prepotente» e adottata senza una preventiva discussione con la cittadinanza. Oltre a una «totale mancanza di sensibilità culturale» il gruppo di cittadini sostiene che la collocazione dei
cassonetti, interrati, sia stata
presa, inoltre, «senza regolare autorizzazione», tanto che
la Soprintendenza sarebbe
intenzionata a bloccare i lavori.
a.i.