la principessa rapita
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la principessa rapita
LA PRINCIPESSA RAPITA C’era una volta un castello in cui viveva il re con sua moglie e la sua bella figlia, ma ancora non sapevano che la disgrazia e la sventura stava per colpire la loro felicità. Non molto lontano dal regno c’era un drago che viveva in una umida, brutta grotta, e tutta decadente. Un giorno la principessa, andò nella foresta per raccogliere dei funghi, ma il luogo era quello in cui viveva il drago. L’animale sentendo i passi si svegliò, uscì dalla grotta e vide la bella principessa, sputò fuoco qua e là, sfiorò la principessa, ma quando la ragazza si accorse, si nascose dietro ad un albero. Il drago infuocò ed incenerì tutta la foresta e finalmente stanò la fanciulla e la portò così nella sua lurida grotta. Il re e la regina mandarono le loro guardie a cercare la figlia; aspettarono tre giorni e tre notti con grande ansia, visto che la foresta era vasta, ma di lei non si ebbero più notizie. Dopo il terzo giorno il re e la regina pubblicamente chiesero aiuto a tutti i giovani che abitavano nelle città del reame, promettendo in cambio del loro aiuto la mono della figlia e la corona. Tutti si tirarono indietro per la paura di non fare più ritorno a casa. Solo un giovane ragazzo, figlio di un povero contadino, decise di tentare l’impresa. Il mattino seguente, al sorgere del sole, il povero ma coraggioso ragazzo si incamminò nella foresta. Dopo molti giorni di marcia senza sosta, il contadino incontrò per caso una vecchia signora che era molto stanca e, intuita la buona volontà del ragazzo, la sua determinazione, il suo coraggio e l’intuizione che stesse compiendo una grande impresa, decise di chiedere al ragazzo se potesse badare al suo branco di cavalli fatati, regalandole un giorno di riposo. Il giovane contadino, abituato ad ogni genere di mansione pesante accettò l’incarico e la vecchia signora si ritirò nella sua catapecchia. Il giovane badò al branco di cavalli e non solo, li lavò e li sfamò. Il giorno seguente la vecchia, contenta del lavoro del ragazzo, decise di donargli un cavallo. Quel cavallo lo condusse nella foresta del drago senza mai perdersi nell’immensa foresta. Alla vista in lontananza del drago la sua determinazione sembrò venere meno, tutta la zona era ricoperta da una cenere nera e pastosa e qua e là sbucavano bianche ossa e teschi umani. Ebbe un po’ di timore a camminare, ma alla fine arrivò alla grotta. Insospettito si soffermò sull’ingresso per studiare la situazione. Entrò ed andò sempre dritto arrivando proprio nel momento in cui la principessa stava per essere divorata dal drago; a quel punto sguainò la spada e corse incontro alla belva. Il combattimento fu duro e molto cruento. Il ragazzo riportò numerose ferite, ma con l’aiuto della principessa che aveva scoperto durante la prigionia il punto debole del drago, il giovane contadino riuscì ad uccidere la bestia feroce. I due scapparono con il cavallo e arrivarono al castello dove si sposarono e vissero sempre felici e contenti. D. 1ªC