Articolo Il Sole 24 Ore Pellicole Filtranti

Transcript

Articolo Il Sole 24 Ore Pellicole Filtranti
Il Sole 24 Ore Norme e tributi Lunedì 13 Luglio 2009 - N. 191
9
Edilizia, ambiente e sicurezza
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Immobili. Interventi obbligatori per nuove costruzioni, ampliamenti o grandi ristrutturazioni
INTERVENTO
Lacasasi«veste»dipellicole
Se il piano
del Sindaco
Le impone il Dpr sul rendimento energetico in alternativa alle tende azzera
le servitù
A CURA DI
Silvio Rezzonico
Giovanni Tucci
Tende o pellicole obbligatorie nei nuovi stabili e nelle ristrutturazioni che coinvolgano la facciata: i nuovi obblighi
sono dettati dal Dpr 2 aprile
2009,n.59sulrendimentoenergetico degli edifici.
Leprescrizioniriguardanotutti gli immobili esistenti, con
espressa eccezione solo diquelli
artigianali,industrialieadibitiad
attivitàsportive,compresequindianche le residenze. È un passo
inavantisullastradachevalutail
risparmio energetico non solo
comeriduzionedeiconsumidiriscaldamento invernale, ma anche come taglio dei costi per il
condizionamentoestivo.
3) nuova installazione o ristrutturazionediimpiantitermiciinedificiesistenti.
Facciate protette per legge
L’ESTETICA
Il lato estetico è comunque
preservato in caso di doppi e
tripli vetri, mentre nel
confronto tra gli altri due
sistemi uno può prevalere
sull’altro a seconda del tipo
di immobile e del contesto
architettonico in cui è
inserito.
VETRI
Ilpregioèchepossonoessere
multifunzionali(contenimento
termicoedelrumore,funzione
anti-effrazione,eccetera),il
difettoècheingenere
prevedonolasostituzione
dell’infissoealticostidi
investimentoiniziale,destinati
peròaripagarsi.
SCHERMATURE E PELLICOLE
Le schermature hanno il
difetto di costare più delle
pellicole e di non permettere
parzialmente la vista quando
sono dispiegate. Le pellicole,
d’altro canto, non funzionano
a finestre aperte, durano
meno e limitano l’apporto
luminoso d’inverno.
Gli edifici interessati
Ildecretotraccia due tipidi operecoinvoltenellanuovaprescrizione. All’articolo 4, comma 19,
affermacheèobbligatorialapresenza di «sistemi schermanti
esterni»inquattrocasi:
1)nuovecostruzioni;
2) ristrutturazioni integrali o
demolizioni e ricostruzioni di
edifici con superficie utile maggioredi1.000metriquadrati;
3) ampliamenti volumetrici
superiorial20%;
4) ristrutturazioni totali dell’involucroedilizio.
Occorre chiarire innanzitutto
itermini.SpiegaAbramoBarlassina di Assites, l’associazione di
settore:«Isistemischermantisono dispositivi mobili, che si
estendono o si chiudono "a pacchetto"oadavvolgimento,autonomidallavetrata,eingenerecostituitidalamedialluminio,dilegnoointessutoperesterno.Forse i più diffusi nell’immaginario
collettivo sono le tende che so-
MARKA
vrastano a pensilina le vetrine
dei negozi e vengono in genere
chiusedurantelanotte.
Non sono invece sistemi
schermanti, per esempio, le tapparelle,le veneziane apposte sui
balconi, le imposte e gli scuri.
Hannocomescopoessenzialela
chiusurael’oscuramentodellefinestrestesse,conbeneficianche
perlacoibentazioneinvernale».
Le schermature
Queste"schermaturesolari"(co-
me sono anche definite) possono essere aperte o chiuse manualmente, oppure tramite un
motore,oancoraesserecollegateasensorichepermettonolaloro regolazione automatica a seconda dell’irraggiamento solare. Il costo di un’installazione
professionale può variare, a seconda delle tecnologie e dei materiali, da 400 a 1.500 euro per la
copertura di un balcone di tre
metri (con effetto, per esempio,
su una portafinestra e una fine-
stra) e da 200 a 600 euro per una
finestraindividuale.
L’articolo 4, al comma 20, dà
la possibilità di scegliere tra sistemi schermanti (stavolta non
necessariamenteesterni)oppure sistemi filtranti, cioè pellicole da applicare sui vetri, in altri
tre casi:
1) ristrutturazioni parziali o
manutenzionestraordinariadell’involucroedilizio;
2) ampliamenti volumetrici sotto il 20%;
I film autoadesivi
Afferma Elena Scialasciova di
Assofilm,l’associazionedicategoria: «Le pellicole sono film
autoadesivi di materiale polimerico che possono modificare la trasmissione dell’energia
solare,quelladiultravioletti,infrarossielucevisibile.Sipossono incollare e scollare sui vetri
liberamente. Le più conosciute
sono quelle "a specchio" applicatesuigrandicomplessidiuffici o commerciali, ma va imponendosi una nuova generazionedipellicole"selettive"cheincludono all’interno metalli comeargento,nicheleoro:probabilmente sono un po’ più costose ma filtrano soprattutto l’infrarosso permettendo meglio il
passaggiodellalucevisibileeattenuando l’effetto a specchio».
Pellicole a basse prestazioni
sono disponibili anche nei centri commerciali con istruzioni
per il "fai da te", d’altra parte gli
esperti consigliano un lavoro
professionale. In tal caso, con
la mano d’opera, si oscilla da 50
a 80 euro al metro quadrato. Il
difetto della selettive è che sono più deperibili sotto l’azione
diretta dell’atmosfera esterna,
compresi i fattori inquinanti, e
hanno vita più breve se non sono poste all’interno del vetro
marecentemente sonostarerese disponibili sul mercato anche di più resistenti. La garanzia per le interne è di 10 anni e
per le esterne di 5, con durata
effettiva, in entrambi i casi, di
qualche anno in più, variabile
anche a seconda dell'inquinamento dell’aria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La soluzione. Se i progettisti rilevano ostacoli «tecnico-economici», la legge giustifica l’omissione di sistemi schermanti esterni
L’alternativa dei vetri «anti-sole»
In caso di nuove costruzioni e ristrutturazioni parziali, il
nuovo decreto crea un’importante eccezione all’obbligo di
sistemi schermanti o pellicole. Il progettista, qualora valuti la mancanza di convenienza
«in termini tecnico-economici», e qualora le superfici vetrate abbiano «un fattore solare minore o uguale a 0,5», può
giustificare nella propria relazione tecnica l’omissione dei
sistemi schermanti esterni.
Quali possono essere i motivi tecnico-economici? Non
certo difficoltà pratiche di installazione: per assurdo, i sistemi schermanti potrebbero
essere anche disposti sul Colosseo e le pellicole sulle vetrate del Duomo di Milano. Il probabile significato della norma
è che il progettista deve fare
un calcolo costi-benefici, che
riguarderà anche il periodo in
cui è possibile ammortizzare
l’investimento, per poi ottene-
re un risparmio economico.
Non espressamente citati sono i motivi estetici o paesaggistici: chiaro che non si possa
rovinare la facciata di un bel
palazzo storico e discutibile il
fatto che si attenti al decoro architettonico di quella di un
condominio, anche se si tratta
di un palazzone anonimo, con
soluzioni discordanti tra appartamento e appartamento
(pellicole al secondo piano e
tende al terzo).
Rinnovabili. I contratti che garantiscono l’installazione
Pannelli fotovoltaici
in locazione o superficie
Paolo Francesco Calmetta
Ornella Di Benedetto
Il recente boom del "solare
fotovoltaico" ha sollevato moltepliciquesitiper igiuristichiamati a individuare strumenti
contrattuali idonei ad assicurarsi la disponibilità, a favore
degli investitori, dei siti di proprietàaltrui necessariall’installazione degli impianti ovvero a
PARCHI SOLARI
Le strutture sono considerate
unità immobiliari
L’investitore che sceglie
l’affitto ha vantaggi fiscali
ma si accolla qualche rischio
costituire – loro tramite – i più
opportuni diritti di godimento
sugli stessi, tenendo ben presente la recente classificazione
dei parchi solari quali «opifici»
e quindi unità immobiliari.
Unostrumento negoziale attivabile per esempio per impianti architettonicamente integrati sui tetti degli immobili è
il contratto di locazione. Scelta
avvalorata dall’orientamento
della Corte di cassazione, che
sipronunciaafavoredell’applicazione della disciplina locatiziaanche nel caso in cui sia pattuita la facoltà del conduttore
di costruire manufatti sull’area
locata,darimuovereomeno alla scadenza del contratto (sentenze 2069/2004, 1451/86,
4157/99e 596/87; siveda, aquesto proposito, la scheda a lato).
Il ricorso alla locazione assicurerebbecertamente unridotto carico fiscale per l’investitore rispetto ad altre possibili soluzioni negoziali, ma potrebbe
al contempo generare qualche
rischio per l’investitore/conduttore.Basti pensarealla nuova normativa fallimentare che,
incaso difallimento del locatore, attribuisce al curatore – in
determinati casi – la facoltà di
recedere dal contratto di locazione stipulato tra l’investitore
ed il fallito.
Inoltre, se gli impianti fotovoltaicifosseroconsiderati"addizioni" rispetto alla cosa principale locata, in assenza di idonee pattuizioni l’investitore/conduttore avrebbe diritto
ditoglieregli impianti,afine locazione, solo qualora ciò non
nuocesse alla cosa locata e salvo che il locatore non preferisse trattenerli pagando un’indennità. Ipotesi, quest’ultima,
molto delicata sotto il profilo
della redditività dell’investimento, qualora lo scioglimento del vincolo contrattuale dovesse avvenire in largo anticipo rispetto alla scadenza natu-
rale del contratto.
Un ulteriore espediente giuridico cui ricorrere, in particolare, per gli impianti collocati
al suolo è costituire a favore
dell’investitore un diritto reale
immobiliaredi superficie.Operazione fiscalmente più onerosa della locazione, ma in grado
di assicurare maggiori facoltà
di godimento sul terreno e
sull’impianto.
Il Codice civile, infatti, consente al proprietario del suolo
di costituire a favore dell’investitore il diritto di fare e mantenere al di sopra e al di sotto del
suolo una costruzione (nel casodispecie, l’impiantofotovoltaico comprensivo di ogni suo
elemento sotterraneo e fuori
terra). L’accorgimento negoziale da adottare in questo caso
consisteinuna deroga delprincipio codicistico dell’accessione, secondo cui qualunque costruzioneodoperaesistentesopra o sotto il suolo appartiene
al proprietario.
Se si opta per la locazione,
poi, è bene valutare attentamentel’opportunitàdiunacontestuale costituzione a carico
del bene locato – quantomeno
– di una servitù di elettrodotto,
costituzione anche questa più
onerosa della sola pattuizione
di un rapporto locatizio.
Nonostante il maggior cari-
Quanto al fattore solare pari o minore a 0,5, si intende
semplicemente che va ridotto
per lo meno a metà l’apporto
calorico dell’energia solare.
Spiega Mario Boschi, di Assovetro: «In una nuova costruzione il progettista, che già deve adottare doppi o tripli vetri
con funzioni di coibentazione
e barriera al rumore, in molti
casi sceglierà di aggiungere a
queste funzioni del vetro anche quella del basso fattore solare». Ciò significa senz’altro
un rialzo dei costi del vetro
(variabile anche a seconda della disponibilità del prodotto
La giurisprudenza
L’estensione
Intemadilocazionedi
immobiliadibitiausonon
abitativo,ladisciplinadettata
dagliarticoli38e39dellalegge
392/78conriguardoaldiritto
diprelazioneeriscattodaparte
delconduttoresiapplicaanche
alleareenude,allorché,sudi
esse,sisvolgaun’attività
ricompresatraquelledicui
all’articolo27dellaleggecitata.
Cassazione,sentenza2069/04
L’ubicazione non conta
Aifinidell’applicabilitàdella
leggesull’equocanonedeve
considerarsilocazionedi
immobileurbanoquellaavente
aoggettoun’areanuda
(utilizzata,nellaspecie,per
accedereaunacava)
indipendentemente
dall’ubicazionedell’immobile
medesimofuoridellacinta
cittadina.
Cassazione,sentenza4157/99
La destinazione
Intemadilocazionedi
immobiliurbani,adibitiauso
nonabitativo,perverificarese
undeterminatorapportosia
assoggettabileall’articolo27
dellalegge392/78,ilgiudice
deveaccertaresel’immobile
oggettodellalocazione–anche
un’areanudadimodeste
dimensioni–siadestinatoa
unadelleattivitàindicatein
dettadisposizione,indagando
sullasussistenza,omenodiun
collegamentofunzionaletrala
disponibilitàdell’immobilee
l’attivitàdelconduttore.
Cassazione,sentenza6200/95
in zona), con il vantaggio però
di poter evitare le schermature esterne. Viceversa, in una ristrutturazione, la scelta del
doppio o triplo vetro, anziché
di schermi e pellicole, ha pregi e difetti. Da una parte è una
spesa ben più elevata (in genere si sostituisce tutto l’infisso). Dall’altra si ha il vantaggio dei notevoli risparmi portati dalla coibentazione invernale o dell’abbattimento dell’inquinamento acustico, tutte performance che è possibile aggiungere a un vetro con
specifici trattamenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
co fiscale, la costituzione di diritti reali immobiliari – quali la
superficie e la servitù – offre
maggiori garanzie in termini di
pieno godimento del suolo,
nonché, nel caso del diritto di
superficie (e deroga all’accessione), di immediato acquisto
da parte dell’investitore della
proprietà delle installazioni.
Inoltre,ilricorsoad atticostitutivi di diritti reali immobiliarimetterebbel’investitoreal riparo dai pregiudizi derivanti
da un eventuale dichiarazione
di fallimento del proprietario,
stante la tendenziale intangibilità da parte del curatore fallimentare degli atti traslativi di
diritti reali acquistati in buona
fede prima di una dichiarazione di fallimento.
Un’ulteriore esigenza particolarmentesentitadall’investitore è quella di vincolarsi con i
proprietari dei siti solo alla fine
delle complesse procedure autorizzatorierichiesteperlarealizzazione dei progetti fotovoltaici e solo a condizione che esse abbiano un esito positivo.
In questo caso, quale che sia
la tipologia contrattuale prescelta per "vincolare" il sito,
un efficace rimedio giuridico è
costituito dalla stipula di un
contratto preliminare o di un
contratto sospensivamente
condizionato.
Nel primo caso, si prevederà l’impegno dei contraenti alla stipula del definitivo in data
successivaalla positiva conclusione dei procedimenti autorizzatori. Nella seconda ipotesi, si stipulerà un contratto sottoponendone l’efficacia alla
condizionesospensiva dell’esito positivo del relativo iter autorizzatorio.
Calmetta Avvocati Attorneys LLP
di Achille Colombo Clerici
I
l vicino "demaniale" è una
iattura per il proprietario
privato:i suoidiritti siaffievoliscono, se non addirittura si
annullano. Questo, in concreto, il rischio derivante dall’applicazione dell’articolo 58 del
Dl112/2008,chetral’altrosuscitaseridubbisottoilprofilodella legittimità costituzionale. E
per mettersi almeno parzialmente al riparo mancano pochesettimane.
Ilsecondocommadellastessa norma prevede infatti che
l’inserimento degli immobili
nelpianodellealienazioniedelle valorizzazioni da parte
dell’ente locale ne determini la
conseguenteclassificazionecomepatrimonio disponibileene
fissi espressamente la destinazione urbanistica, ma anche e
soprattutto costituisca variante automatica anche in deroga
allo strumento urbanistico generale ed alle disposizioni prescrittive e previsionali su di essoprevalenti;cioèsenzanecessità di verifiche di conformità
agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenzadelleProvinceedelleRegioni. Il piano va allegato al bilanciodiprevisione,egliimmobili in esso indicati possono esserevalorizzatioalienati.
In questo modo, però, non
solo la ripartizione delle competenze gerarchiche in materiadigovernodelterritorioviene posta in serio dubbio; ma il
rischio di fondo è che l’ente
pubblicocon la sua azioneunilaterale possa ledere legittimi
interessiconnessiallaproprietàediliziaprivata.Dall’articolo
58 potrebbe conseguire un vero e proprio svuotamento degli interessi legittimi (derivanti dagli atti generali di governo
delterritorio)deititolariprivati di diritti reali su immobili limitrofioprossimiaquellipubblici. Pensiamo ad esempio alla sopraelevazione e all’incremento volumetrico di edifici
esistenti,oallarealizzazionedi
funzioniconcorrenticonquellegià presenti e viadicendo.
Perplessità,poi, genera la disposizione del comma 3 dello
stesso articolo 58, che prevede
che la pubblicazione del Piano
produca effetto dichiarativo
della proprietà dell’immobile,
salva la possibilità per i controinteressati di proporre ricorso
amministrativo entro 60 giorni, e salvi gli altri rimedi per
eventuali riflessi nei confronti
deidirittiprivati;riflessiconseguenti a errori o sviste della
pubblica amministrazione. Ma
iltermineperildepositodelbilanciodiprevisione,edelPiano
cheneèunallegato,èscadutoil
31 maggio. Quindi da quella data decorrono i 60 giorni per le
eventuali opposizioni (salvo
cheperinonmoltiComuniche
avevano proceduto in anticipo
all’adempimento).
L’attribuzione,allapubblicazione(parallelaaldeposito)del
Piano, dell’efficacia della trascrizioneneiregistriimmobiliari,perciòcheriguardagliimmobili in esso compresi, non è da
escludersi che possa avere un
effettodipretermissioneditutti i rapporti di fatto non ancora
oggettoditrascrizionedelladomanda volta ad ottenerne l’accertamento giudiziale; quanto
menosulpianodellaopponibilitàaiterziacquirentidallaPa.
È per casoquella dell’articolo58unaformalarvatadiannullamentoistantaneodell’eserciziodifattodelcontenutodeidiritti reali, ai fini dell’usucapione?Laquestionenonèdasottovalutarsi,soprattuttoinrelazione alle servitù esistenti a favore di fondi dominanti privati e
a carico del pubblico.
Aiprivatichevantanodirittinon trascritti sugli immobili
(o che non hanno trascritte le
relative domande giudiziali)
inseriti nel Piano conviene
quindi affrettarsi: il termine
scade il 30 luglio prossimo nei
Comuni che hanno effettuato
ildepositodipreventivoeallegatol’ultimogiornodisponibile, cioè il 31 maggio. Per gli altri enti ancora prima: meglio
verificare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nell’Esperto risponde
Oggi, nell’inserto allegato al Sole 24
Ore, il focus dedicato alle servitù
NOTIZIARIO DELLE IMPRESE
PROFILO STORICO
Firenze Stile S.r.L. nasce da una incontenibile passione
per il mondo della calzatura.
Firenze Stile produce il marchio Andrea Ventura Firenze unicamente in Toscana in piccoli laboratori artigianali,
sotto la supervisione di personale qualificato.
La collezione permanente della linea formale è affiancata da due collezioni uomo/donna stagionali.
È tuttavia nella linea classica che si identifica maggiormente l'artigianalità del marchio Andrea Ventura Firenze.
Questi modelli vengono creati con lavorazioni tradizionali, quali "good-year" e "blake".
L'identificativa suola a "coda di rondine" bicolore e la
"schiena d'asino" per tutte le lavorazioni più significative,
rendono le scarpe particolari ed eleganti, anche nelle
suole.
Le finiture dei pellami vengono ancora eseguite tradizionalmente ad acqua, alcool e cera, ottenendo coloriture
brillanti o anticate di grande effetto.
Tutte le calzature sono sottoposte ad un controllo, che
ne garantisce l'alta qualità motivandoc la presenza delle
calzature Andrea Ventura Firenze nei negozi più famosi del mondo.
P
aco Rabanne riscontra oggi più che mai un
incredibile affermazione a livello internazionale, grazie soprattutto al consenso di pubblico ottenuto dalle fragranze delle linee 1 Million, Black XS
e Black XS for her.
In particolare la fragranza maschile 1 Million ha
ricevuto in Francia il rinomato FIFI Award in
ben 3 categorie: miglior campagna ADV maschile, miglior packaging maschile e miglior fragranza
maschile nella distribuzione selettiva.
1 Million ha ottenuto un riconoscimento anche in
Spagna, aggiudicandosi il premio della testate
Cosmopolitan come miglior fragranza maschile
del 2009.
In Inghilterra invece ha vinto il Fifi award come
miglior fragranza maschile per la categoria new
prestige.
Infine, ha ottenuto un riconoscimento anche
all'edizione italiana del Premio dell'Accademia
del Profumo, come miglior packaging maschile.
Il design del suo flacone ha
sedotto il pubblico di tutto il
mondo.
Le fragranze Paco Rabanne sono distribuite in Italia
da Puig Italia, filiale locale
del Gruppo Puig, multinazionale leader nei settori
della moda e della cosmetica fondata in Spagna nel
1914.
Attualmente i risultati di
Puig Italia, resi possibili anche grazie al supporto del
marchio Paco Rabanne,
mostrano una crescita del
sell-out a valore del
+38.4%, un dato ancor più
significativo se contestualizzato nell'attuale mercato
delle fragranze che registra
un trend negativo pari al
-3.5%.
In dettaglio, ad aprile 2009,
le fragranze Paco Rabanne hanno globalmente incrementato il loro valore del +101% ottenendo un market share
dello 0.8% che arriva al 2% nel solo segmento
delle fragranze maschili.
Paco Rabanne riscuote questo enorme successo
soprattutto grazie al lancio della fragranza maschile 1 Million, avvenuta sul mercato italiano nel
settembre del 2008.
La quota di mercato di 1 Million corrisponde
infatti all' 1.2% nel segmento dei maschili, dato
che ha permesso a questa fragranza di entrare
nel mese di aprile 2009 nella top 10 delle fragranze maschili.
Complice del raggiungimento di questi importanti
risultati è una rigorosa strategia orientata al sellout, una selettiva e accurata distribuzione in punti
vendita tradizionali come anche nelle principali
catene nazionali e una importante campagna Media sia su stampa che in Tv.
D'ora in avanti, il successo di queste fragranze
permetterà al marchio Paco Rabanne di esprimere e sviluppare i propri universi, come quello della moda e degli accessori.
Un brand positioning chiaro all'insegna dell'essere "Dare to be different" supporta le linee Paco
Rabanne nello sviluppo di progetti affascinanti,
sperimentali, eclettici e accessibili.