art italy vogue

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http://www.vogue.it/beauty/the-now-idea/2013/05/profumi-unisex-maschili-femminilifragranze
Poche distinzioni tra maschile e femminile, gli accordi più speziati un tempo perfetti solo
per lui oggi sono ideali anche per lei, le note olfattive si mixano tra loro dando vita a un
dandy al femminile, i ruoli non sono più invertiti ma mescolati e la distinzione tra i due sessi
non è più così chiara e netta ma labile e quasi inconsistente: i profumi sono perfettamente
adattabili per l’uomo e per la donna, due modi differenti di interpretare liberamente la
stessa fragranza, racconto di emozioni universali in cui tutti possono ritrovarsi.
È la libertà quindi l'ingrediente fondamentale di cui vanno alla ricerca nasi e profumieri, la
libertà di far vivere la propria creazione seguendo la sensibilità personale di ciascuno: "Non
ho mai considerato la differenza tra fragranza maschile e femminile ma ho sempre cercato di
dare una direzione olfattiva ed emotiva unica alle mie creazioni così da lasciare che sia la
persona a decidere il destino del profumo", dice Meo Fusciuni, aromatario e creatore
dell’omonimo marchio che si affida alla sensibilità di ognuno nell’interpretazione di ogni sua
fragranza.
Una maggiore libertà che nasce dalla voglia, specie da parte delle donne, di indossare
sempre più spesso i panni maschili: che sia per comodità, per una maggiore sicurezza in se
stesse, per quell'eterno e sottile piacere del gioco dell’ambiguità o, ancora, per un
romantico desiderio di condividere il profumo con il proprio partner, sono sempre di più le
donne che preferiscono il profumo di lui, con note più fresche e secche che le fanno subito
sentire a loro agio.
Le fragranze giocano quindi con l’idea dell'unisex, di quella fine discrezione che non
distingue più dal sesso così da essere perfettamente adattabili alle persone che le
indossano, tant'è che anche nasi come Serge Lutens o Jean Claude Ellena, dal 2004
profumiere esclusivo di Hermès, non amano classificare le loro creazioni sotto l'etichetta di
maschile-femminile.
Una sensazione o un'emozione diventano quindi punti di partenza di ogni creatore di
fragranze che poi vengono reinterpretate liberamente da una donna o da un uomo; quasi una
dichiarazione di indipendenza da parte di alcuni profumieri che sono così liberi di realizzare
profumi che seguono il filo della loro ispirazione, scelti poi dalle persone che li reputano
perfetti per il loro stile e la loro personalità, proprio come dichiara Mark Buxton: "Mi
piace dare alle persone la possibilità di interpretare liberamente le mie fragranze, senza limiti
di nessun tipo".
E, intenzioni dei nasi a parte, sono tanti ormai i classici della profumeria tipicamente
maschile a essere indossati anche dal gentil sesso e a fare bella mostra di sé sulle consolle
delle signore che si trasformano così in dandy al femminile senza però rinunciare alla loro
sensualità. Eau de Toilette, eau de parfum e colonie, tornate di prepotenza alla ribalta grazie
a marchi che le hanno reinterpretate come il parigino Atelier Cologne, percorrono quindi
nuove strade e nuove interpretazioni.
Che l'ispirazione sia una grande città, un amore contrastato, un viaggio lontano o uno
scrittore che ha sempre raccontato di terre lontane, una donna forte e combattiva o la
macchia mediterranea con le sue località balneari e le sue atmosfere, non ha importanza
perchè la sensibilità di ciascuno porta a interpretare liberamente ricordi, pensieri e suggestioni
racchiuse in una boccetta dal carattere spesso maschile.
Eleonora Gionchi
Pubblicato:
14 maggio 2013