Convegno storico sul principe Eugenio
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Convegno storico sul principe Eugenio
Convegno storico sul principe Eugenio L’Assemblea legislativa regionale e l’Associazione Immagine per il Piemonte, in occasione delle manifestazioni per il Tricentenario dell’Assedio di Torino 1706-2006, promuovono il Convegno Internazionale di studi storici: Il principe Eugenio di Savoia condottiero, statista e uomo del suo tempo “liberatore di Torino assediata nell’anno 1706”, che si tiene sabato 23 settembre presso la Sala Viglione di Palazzo Lascaris (Via Alfieri 15 – Torino), orario 9,15-12,30 e 15,00-18,30. Programma: Indirizzi di saluto di Roberto Placido vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, S.A.I. l’Arciduca Martino d’Austria-Este, Vittorio G. Cardinali, presidente dell’Associazione Immagine per il Piemonte, Giuseppe Cerchio, vicepresidente del Consiglio provinciale di Torino e Stella Avallone, direttore Österreichisches Kulturforum - Forum Austriaco di Cultura (Milano). Relazioni: I Sessione, presiede Vittorio G. Cardinali, direzione scientifica del Convegno, presidente dell’Associazione Immagine per il Piemonte Fabrizio Rossi Longhi, Ambasciatore d’Italia (Roma), «Attualità dell’opera di Eugenio di Savoia nei suoi riverberi presenti». Pierre-Eugène Leroy, Maître de conférences honoraire au Collège de France (Paris), «Le Prince et ses estampes au témoignage épistolaire de Pierre-Jean Mariette». Anna Cremonte Pastorello di Cornour, Scrittrice (Torino), «Eugenio oltre le battaglie: i suoi palazzi e le sue collezioni tra arte, storia e filosofia». Giusi Audiberti, Ricercatrice di Storia del Piemonte, «La principessa Vittoria di Savoia Soissons e l’eredità dell’illustre zio, condottiero e mecenate». II Sessione, presiede Anna Maria Abbona Coverlizza, Università di Torino, vicepresidente dell’Associazione Immagine per il Piemonte Adriano Papo, Presidente dell’Associazione Culturale Italoungherese del Friuli Venezia Giulia “Pier Paolo Vergerio” (Trieste-Budapest), «Il principe Eugenio di Savoia e la fine della dominazione ottomana in Ungheria». Liselotte Popelka, Sovrintendente alle Collezioni d’arte del Museo Storico dell’Esercito, Wien (Austria), «L’immagine del principe Eugenio: risultato di un’interpretazione contemporanea». Wolfgang Oppenheimer, Storico e scrittore, Ascona (Svizzera), «La liberazione di Torino e le sue conseguenze in Europa». Cornelia Diekamp, Storico dell’arte, «L’Assedio di Torino, dipinto di Jan Huchtenburgh e le spiegazioni dell’artista in Batailles gagnées par le Ser. Prince François Eugène de Savoie». Raimondo Luraghi, Professore emerito di Storia americana nell’Università di Genova, medaglia d’oro per meriti culturali «L’arte militare nell’età di Eugenio di Savoia». Edmondo Paganelli, Generale, già Docente di storia militare alla Scuola di Applicazione dell’Esercito (Torino), «L’ordine di operazione e lo svolgimento della battaglia di Torino». 16 22 Settembre 2006 Anno XXXI - n. 27 Francesco De Caria, Docente di italiano e pubblicista (Torino), «Politica e letteratura nel Piemonte sabaudo all’epoca del principe Eugenio». III Sessione, presiede Roberto Solari, Università di Torino, consigliere dell’Associazione Immagine per il Piemonte. Pietro Terzolo, Presidente del Centro Studi Eugeniani (Villa San Secondo-Asti), «L’eccidio di Vignale Monferrato (1691): la verità dopo tre secoli». Donatella Taverna, Presidente del Centro Studi Carmagnolesi (Carmagnola), «Una donna, un libro, un giallo: la margravia di Brandeburgo». Giovanna Spagarino Viglongo, Editore (Torino), «La rivincita del guerriero amante dei libri». Eugenio di Savoia Soissons Napoleone Bonaparte annoverava Eugenio di Savoia fra i sette grandi condottieri militari della storia. Federico il Grande lo considerava suo maestro e lo definiva il “vero imperatore degli Asburgo”. Nato nel 1663 a Parigi, Eugenio compì una folgorante carriera militare che lo pose alla testa degli eserciti imperiali dove ottenne clamorose vittorie contro i turchi. Durante la guerra di successione spagnola sconfisse l’esercito francese liberando la città di Torino da un drammatico assedio (settembre 1706). Riformò l’esercito imperiale e fu governatore dello Stato di Milano, consentì agli Asburgo di ampliarsi nel Balcani e condusse l’ultima campagna militare all’età di 72 anni. Morì a Vienna nel 1736. Anna Rita Zara, Scrittrice e presidente del Centro Studi Panis (Torino), «La battaglia di Torino nelle pagine di Edoardo Calandra (1906)». Informazioni: tel. 011/5757.255 e 335/216045. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Anno XXXI - n. 27 22 Settembre 2006 17