castello di casalgrasso - Costellazione dei Solaro

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castello di casalgrasso - Costellazione dei Solaro
CASTELLO DI CASALGRASSO
Affacciato sulle campagne che circondano il paese, il castello si
presenta nella sua sobria veste ottocentesca con accanto un fresco
parco alberato.
Il castello è privato e sede
di una comunità socioassistenziale,
perciò accessibile solo in
occasione di particolari
eventi.
Da segnalare:
Spettacoli per famiglie
Presenza piccoli animali
(caprette, galline...)
Tel. 011 975782
(Fondazione Agape)
La storia travagliata del castello di Casagrasso comincia nell'XI
secolo. Fu possesso di numerosi feudatari, fino a giungere nel 1385
nelle mani dei Solaro di Moretta e di Monasterolo, che ne rimangono
cosignori per lungo tempo. Ma nel 1396 il feudo subisce un duro
colpo: Facino Cane con la sua "compagnia di ventura" saccheggia
e devasta il paese.
Tre secoli dopo un nuovo attacco, questa volta da parte delle truppe
francesi, guidate dal maresciallo Catinat (1690). Dapprima
tentano l'assalto a Casalgrasso senza successo, perché la
popolazione si difende strenuamente; ma in seconda battuta
riescono a penetrare e dar via a saccheggi e incendi. È qui che il
castello perde la sua alta torre.
I Solaro restano in possesso di parte del feudo fino all'800, ma nel
'700 il castello diviene proprietà dei conti Cassotti, che lo
rimodernano e gli conferiscono l'aspetto che ha tuttora. Accanto
all'ingresso si nota la parte più antica dell'edificio, dov'è la torre
abbassata, mentre sul parco si affaccia l'ala moderna del palazzo.
CASALGRASSO sorge in un punto nodale per le vie d'acqua della pianura saluzzese: la confluenza del
torrente Varaita e quella del Maira nel fiume Po. L'acqua è da sempre legata alla storia del paese, che
deriva il suo nome proprio dalla fertilità del suolo ("casali crassi", cioè "grassi", fertili) dovuta alle piene
fluviali. I corsi d'acqua, oltre ad aver instaurato in tal modo una tradizione agricola, offrono anche la
bellezza naturalistica delle loro rive. Ma Casalgrasso è anche luogo ricco di storia, paese dai tre castelli,
dove inoltrandosi tra le vie è possibile scoprire sorprendenti scorci d'arte.
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LEGENDA MAPPA:
Castello
1, 2,…
A, B,…
Altri punti di interesse, di seguito descritti
(secondo numerazione)
DA VEDERE (OLTRE IL CASTELLO)
1 - Chiesa Parrocchiale e Canonica
La chiesa è stata riedificata nel 1841, non essendo più adeguata la
precedente quattrocentesca. Superata la sobria facciata l’interno si presenta
come un gioiello, variamente decorato e dotato di pregevoli dipinti.
Della chiesa precedente permane il fonte battesimale, segno della presenza
dei Solaro. Nel 1507 infatti era parroco Don Giovanni Bartolomeo
Solaro di Villanova, come testimonia l’iscrizione sul bordo della vasca
marmorea, da lui donata alla comunità: “Iohannes Bartholomeus de Solario
Plebanus Ecclesiae sancti Iohannis loci Casaligrassi” (nell’iscrizione vi è
anche la figura di un cane, forse simbolo di fedeltà, tra le parole loci e
Casaligrassi).
È a Don Carlo Francesco Solaro, prevosto di Casalgrasso dal 1695 al 1717,
che si deve la costruzione della canonica; e si può attribuire alle sue
volontà anche la realizzazione delle tre meridiane dipinte sui muri della
stessa, pur se datate 1719 (quando Don Carlo non era più prevosto).
Insieme al fratello Francesco Maria, donò nel 1707 alla comunità l'urna dei
corpi santi, istituendone la festa annuale.
2 - Chiesa della Confraternita
Fu eretta nel '700 dalla Confraternita di Gesù, molto attiva in Casalgrasso in
quell'epoca.
Il dipinto principale della facciata fa sì che venga anche detta
"dell'Annunziata": lo completano le personificazioni di Fede e Speranza.
Visitabile su richiesta (parrocchia).
3 – Santuario della Madonna delle Grazie
Costruito nell’800 sulla base di una cappella preesistente, il piccolo
santuario porta ben visibile su uno dei muri esterni un dipinto. Vi è
raffigurata la Madonna mentre sorregge la Sacra Sindone, aiutata da S.
Giuseppe e da S. Carlo Borromeo; sullo sfondo è delineato il paese di
Casalgrasso. Il santuario è aperto in occasione della sua festività, la terza
domenica di ottobre.
4 – Cappella di San Rocco
Fu ricostruita nell’800 su una base precedente, proprio per rinvigorire il
culto di questo santo, considerato protettore dal colera (in tempi precedenti
era invocato contro la peste).
5 – Cappella di San Tommaso
Ricostruita nell’800, questa piccola cappella è sempre aperta e merita una
sosta per ammirarvi il delicato affresco che ne riveste le pareti interne.
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6 – Cappella della Santa Croce
Cappella campestre situata in prossimità dell'area naturalistica del Po, era
già eretta nel '500; ma nel '700 fu distrutta proprio dalla piena del fiume,
quindi ricostruita in un punto più sicuro.
Visitabile su richiesta (alla parrocchia).
7 – Palazzo Comunale
Si presenta con l’aspetto di un castello, ma risale all’800, quando la famiglia
Gallo ristrutturò un edificio preesistente, innalzandolo e conferendogli uno
stile medioevale.
La bella facciata è decorata da una meridiana, e l’intero edificio è circondato
da un giardino.
Prenotandosi presso il Comune si può effettuare una visita del palazzo, tra
le sale affrescate, cimeli e la salita alla torre panoramica.
8 – Castello di Carpenetta
Il castello, originario del XII secolo, è posto nell'omonima frazione, che per
lungo periodo fu feudo a sè stante.
Abbandonato e degradato nel corso del tempo, è ora in fase di restauro.
Esplorando le vie del centro, si può imbattersi in altri piccoli tesori d’arte:
un dipinto murale del 1590 (sulla via principale), un’edicola dipinta della
Candelora (in via Demorra), e poi altre meridiane antiche e moderne, quasi
un segno ricorrente di Casalgrasso.
Lo stemma del Comune, simboleggiante l’orgoglio e la tenace difesa dei
casalgrassesi, spicca su un edificio nei pressi della Chiesa parrocchiale.
DA ESPLORARE (SPORT E NATURA)
A – Parco del Po Cuneese
Casalgrasso si trova alla confluenza tra Po e Varaita: proprio in questo punto vi è una Riserva Naturale
Speciale, costituita da un lago di cava ora in via di riqualificazione.
Una passeggiata qui consente uno sguardo d'eccezione su Po e Monviso, con avvistamenti di uccelli
acquatici.
DA GUSTARE (E PORTARE A CASA)
- La menta, in tutte le forme
(acquistabile presso Distilleria
Sola, produttrice di erbe
essiccate ed olii essenziali,
via Varaita 6)
- I tajarin (tagliatelle)
da assaggiare durante la sagra
dedicata.
Sagre e feste annuali:
Festa di S. Giovanni (3° dom. di giugno)
Sagra dei Tajarin (4° dom. di settembre)
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MANGIARE A CASALGRASSO
Trattoria Due Citroni
Via Torino 75
Tel. 011 975617
[email protected]
www.duecitroni.it
Nata all'inizio del '900, è un vero pezzo di storia del
paese: punto di riferimento per generazioni,
durante la seconda guerra mondiale era un ritrovo
della Resistenza.
A conduzione famigliare, con cucina tipica.
Agriturismo San Michele
Via Carmagnola
- Cascina San Michele
Tel. 011 975735 - 334 1888807
Situato nella più antica cascina storica del paese
(nata nel 1300), l'agriturismo offre una cucina
semplice ma genuina nella tradizione culinaria
piemontese, secondo le ricette tramandate in
famiglia da generazioni.
[email protected]
www.agriturismo-sanmichele.it
DORMIRE A CASALGRASSO
Trattoria Due Citroni
Via Torino 75
Tel. 011 975617
[email protected]
www.duecitroni.it
La trattoria è anche albergo (1 stella):
9 camere, dotate di bagno e TV, da poco rinnovate,
arredate con semplicità e comfort.
Comune di Casalgrasso: Tel. 011 975650 - www.comune.casalgrasso.cn.it
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