Champions League – Cosenza (Gazzetta del Sud)

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Champions League – Cosenza (Gazzetta del Sud)
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Gazzetta del Sud Sabato 5 Marzo 2011
Cronaca di Cosenza
.
Applausi a scena aperta per il concerto di Irio e Roberto, padre e figlio, virtuosi della musica brasiliana
Il duo De Paula incanta il pubblico
Strabiliante la tecnica chitarristica utilizzata sui ritmi della bossa-nova
Donatella Chiodo
Un incontro che ha il sapore di un
duello a suon di note: “Roma chiama Rio – Bate Papo dois violoes”,
in concerto padre e figlio, Irio e
Roberto De Paula giovedì sera al
Teatro dell’Acquario per la stagione di concerti “A volte ritornano”.
Due generazioni a confronto, due
chitarre. Ma nelle corde batte lo
stesso sangue brasiliano. Irio entra sul palcoscenico con passo
molleggiato. Poi imbraccia la sua
chitarra e suona due pezzi con
una tecnica strabiliante. Quindi
presenta il figlio: Robertinho, lo
chiama. Irio de Paula, più di settant’anni di concerti, chitarrista
di talento già a sei anni, romano
d’adozione. Roberto de Paula ha
imparato tutto dal padre ascoltando i suoi dischi, ma ha alle
spalle anche un passato da calciatore ed ha vissuto a Rio per quasi
tutta la sua vita, fino a quando
non ha deciso di dedicarsi soltanto alla musica. C’è un che di morbido nel modo in cui imbracciano
la chitarra, Irio accavallando le
gambe e ponendo sotto la cassa
armonica un fazzoletto arancione. Una posa composta, un modo
di muovere la testa ed annuire
con qualche piccola interiezione.
Roberto più scomposto, un piede
su un altro, quasi poggiato fisica-
Roberto e Irio De Paula
I ritmi brasiliani hanno incantato il pubblico
Il Teatro dell’Aquario
mente sulla sua chitarra, capelli
rasta, sorride continuamente al
grande genitore. Bate – Papo, il titolo del concerto che è diventato
anche un disco, in gergo indica il
gusto di incontrare la gente in modo spontaneo, una maniera tipica
di fare amicizia del popolo brasiliano. Tra colore, rum e carnevale, per i due brasiliani la sola cosa
seria è la musica. Armonie lussureggianti come le foreste
dell’America latina, ritmi dondolanti, sinuosi, un dialogo continuo tra le due chitarre. Irio suona
una chitarra a sette corde, con il
Re che fa da basso. È lui che dirige,
coordina, dà gli stimoli per nuove
improvvisazioni. Robertinho segue con rispetto e talvolta sceglie
la sua strada e le sue note, più moderne, anche più pulite. Due mondi si confrontano: Irio è notissimo
in Italia, dove risiede da oltre
trent’anni; la sua chitarra, acustica o elettrica, ha affiancato tanti
jazzisti di stili anche assai diversi.
Ma con il repertorio brasiliano si
mostra la sua vera natura. Roberto ha preso tutto dal padre, gioioso e allo stesso tempo serio. Due
virtuosi che si incontrano, dialogano su temi della bossa-nova o
rielaborano temi nordamericani.
Due chitarre acustiche e le tavole
del palcoscenico. Solo tanta poesia e tanta classe.
L’iniziativa A cura dell’associazione “De Maria” da anni impegnata a portare un sorriso ai bimbi malati
Il teatro nei reparti dove sono ricoverati bambini
L’ingresso dell’ospedale cittadino
Clownterapia e non solo. I bambini ricoverati in ospedale fanno
anche teatro, interpretato da loro
stessi, grazie ai volontari dell’associazione “De Maria”. Lunedì
sarà rappresentata “La sirenetta”
di Disney, proprio all’interno
dell’ospedale civile dell’Annunziata. Un’iniziativa unica e meritoria che rappresenta solo una
delle tante iniziative attuate in
questi ultimi anni. L’associazione
“Gianmarco De Maria”, che porta
il nome di un bambino morto nel
2000, è stata costituita nel 2002,
con l'unico obiettivo di prendersi
cura di ogni bambino che, per un
motivo qualsiasi, si trova a trascorrere un periodo più o meno
lungo della sua vita, ospite dei reparti Pediatrici dell'ospedale
dell’Annunziata di Cosenza. «Ab-
biamo fatto nostro il motto “curare nel modo migliore possibile” si legge sul sito internet dell’associazione - anche e, forse soprattutto, intervenendo a risolvere
quei piccoli e banali problemi
quotidiani, legati alla permanenza in ospedale che non sono, necessariamente, di pertinenza medica. Per questo motivo abbiamo
formato e continuiamo a formare
in modo permanente, i nostri volontari». Portare un sorriso ai
bambini malati di malattie gravissime e inconcepibili dalla
mente umana è una di quelle rare
attività che gli uomini riescono a
compiere per cui dovremmo essere tutti orgogliosi. La speranza
è che si aiuti queste associazioni
anche e soprattutto a livello istituzionale.(vin. bru.)
Il tribunale di Cosenza
La novità Cosa cambia per i cittadini
Mediazione civile,
aprono nel capoluogo
società e agenzie
Vincenzo Brunelli
Il 20 marzo prossimo entrerà in
vigore la mediazione civile e
commerciale obbligatoria, ma,
attraverso un emendamento bipartisan al cosiddetto decreto
mille proroghe (convertito in
legge 26.02.2011 n. 10), l’entrata in vigore di questo istituto è
prorogato di dodici mesi, limitatamente alle controversie in materia di condominio e risarcimento del danno derivante dalla
circolazione di veicoli e natanti.
Proprio in questi giorni, infatti,
stanno nascendo, anche nella
città di Cosenza varie società che
svolgeranno questo servizio.
«Tale istituto - spiega l’avvocato Francesco Parise - è disciplinato dal decreto legislativo 4
marzo 2010 n. 28 che regola il
procedimento di composizione
stragiudiziale delle controversie
vertenti su diritti disponibili ad
opera delle parti. Per dirla in parole semplici, dal 20 marzo del
2011, chiunque voglia instaurare un giudizio civile in materia di
diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia,
locazione, comodato, affitto di
aziende, responsabilità medica,
diffamazione a mezzo stampa o
con altro mezzo di pubblicità,
contratti assicurativi, contratti
bancari e finanziari, dovrà pre-
sentare un domanda presso un
organismo di mediazione, pubblico o privato, e questo fisserà
un incontro entro 15 giorni dalla
presentazione della domanda.
La data stabilità dal mediatore,
unitamente alla domanda, dovrà poi essere comunicata all’altra parte a cura del richiedente.
A questo punto il mediatore cercherà un accordo amichevole di
definizione della controversia. Il
procedimento di mediazione ha
in ogni caso una durata massima
di quattro mesi. La mediazione
potrà svolgersi presso enti pubblici o privati che sono iscritti nel
registro tenuto presso il ministero della Giustizia». Il legislatore
ha introdotto questo istituto, già
applicato per le vertenze in materia di lavoro, ed ora abrogato
per tali controversie, per cercare
di deflazionare il numero dei
processi civili che arrivano davanti al giudice.
«Oggi un processo civile - conclude l’avvocato Francesco Parise - in Italia dura mediamente un
lustro. Periodo oggettivamente
troppo lungo per dare risposte al
cittadino ed alle imprese che rischiano il fallimento sotto il peso
dei processi per recuperare i propri crediti. Dunque, solo il tempo ci dirà veramente se questo
intervento porterà dei benefici
pratici».
Brevi
In tour la coppa conquistata dall’Inter a Madrid: 2000 tifosi hanno posato con l’ambito trofeo, contribuendo alla causa Unicef
TEATRO DELL’ACQUARIO
Arriva la Champion’s, la Città dei Ragazzi è nerazzurra
Vittorio Scarpelli
“Io preferisco la Coppa”. Lo ha
detto senza peli sulla lingua
Carletto Ancelotti in un libro
che prende il nome proprio da
questa citazione. L’ex allenatore del Milan, attualmente al
Chelsea, non è il solo a pensarla
così. Numeri alla mano il tour
della Champion’s vinta lo scorso
anno dall’Inter a Madrid sta riscuotendo un grande successo.
La tappa cosentina di ieri non ha
fatto eccezione. Duemila visitatori hanno posato con la vera
protagonista di giornata, insieme alla solidarietà. Il Giro d’Italia della coppa nerazzurra rientra all’interno delle iniziative di
Inter Campus, fiore all’occhiello
dell’azienda targata Moratti,
che offre l’opportunità di conoscere l’Inter in tutto il mondo,
coinvolgendo realtà che vivono
nella povertà. I presenti hanno
potuto contribuire anche alla
causa dell’Unicef, rappresentata dai volontari e dalla presidentessa provinciale, Paola Bianchi. I ricavati dell’evento “voleranno” in Congo e in Bolivia.
Il luogotenente Antonio Bartucci con il figlio Francesco immortalati con la Coppa
Roberto Tarzia del “Club Zanetti”
Salvatore Pezzano, Paco e Andrea Caruso con una sciarpa preziosa
Grande entusiasmo all’ingresso della Città dei Ragazzi
Maria Maletta e Serafina Damiano
Direttamente da Catanzaro Giuseppe Puccio, Stefano Scarfò e Francesco Scalise
Disturbi di memoria
oggi e domani
TEATRO dell’assurdo e teatro
napoletano si fondono nello
spettacolo “Disturbi di memoria”, che andrà in scena
oggi alle 21 e domani alle 18
al Teatro dell’Acquario. La
rappresentazione è prodotta
da Libera Scena Ensemble di
Napoli, a firma di Renato
Carpentieri. Sul palco Mario
Porfito, famoso per il film “Io
speriamo che me la cavo”, e
Lello Serao, noto per “Il ladro di bambini”. (don.chi)