il verbale dell`assemblea consortile del 5 gennaio 2016

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il verbale dell`assemblea consortile del 5 gennaio 2016
Verbale dell’Assemblea consortile
del 5 gennaio 2016
Il giorno 5 gennaio 2016, nei locali del cinema in Piazzetta di Montecampione, in seconda
convocazione, come da convocazione inviata a tutti i consorziati con lettera raccomandata S15R012
spedita i giorni 19/11/2015, 21/11/2015 e 25/11/2015, si è tenuta l’Assemblea consortile annuale
del Consorzio Montecampione. Alle ore 15.45 il Presidente comunica che il quorum raggiunto è di
circa 360 mila milionesimi, valido per la costituzione dell’Assemblea.
In ottemperanza dell’art. 10 dello Statuto, il Presidente del Consorzio Daminelli assume la
presidenza dell’assemblea, dichiara valida ed aperta la riunione. Viene nominato segretario il
Consigliere Emilio Di Cristofaro.
Si procede alla discussione dei punti all’ordine del giorno:
1) Introduzione;
2) Relazione economico finanziaria: informazione sui dati del bilancio consuntivo esercizio
2015 e presentazione bilancio preventivo 2016;
3) Relazione Revisori dei Conti;
4) Presentazione candidature per il Collegio dei Revisori dei Conti per l’anno 2016;
5) Discussione generale;
6) Votazione bilancio consuntivo 2015 e preventivo 2016; votazione per l’elezione del Collegio
dei Revisori dei Conti per l’anno 2016.
Il Presidente procede con la lettura della propria relazione, stampata ed in distribuzione all’ingresso
della sala. Successivamente, il direttore Antonio Romele illustra la nota integrativa alla proiezione
di chiusura del bilancio consuntivo 2015. Segue la lettura della relazione del Revisore dei Conti
dott. Zorloni da parte del Presidente.
In riferimento al punto 5 dell’O.d.G., vengono presentate le candidature alla carica di Revisori dei
Conti dei signori Raffaele Zorloni, Marco Santoriello ed Alessandro Giua, purtroppo assenti per
impegni lavorativi.
Seguono gli interventi dei signori Giuseppe Polonioli e Giancarlo Garibaldi.
Al quinto punto, “discussione generale”, intervengono i signori: Lomolino, Tassini, Rossini,
Domenighini, Gatti, Galimberti, Castiglioni, Massara, Lanfranchi, Rozza, Cesari, Tozza Spadoni,
Sardini e Bombardieri.
Alle 19.00, il Presidente chiude l’Assemblea ed invita i consorziati a deporre le schede nell’urna,
compilate in tutte le loro parti. Successivamente i membri della commissione elettorale si recano
presso gli uffici del Consorzio dove procedono con l’apertura dell’urna e la numerazione delle
schede votate. Lo scrutinio è stato effettuato il giorno 06/01/2016 dalle ore 9.00, terminando alle ore
11.30 con il seguente risultato:
o schede scrutinate: 760 per milionesimi 314.471,29684
o schede bianche (escluse le schede definite dall’articolo art. 15 del regolamento elettorale):
12
o schede annullate per vizi di forma: 3
o schede a quorum come da art. 15 del Regolamento Elettorale: 62
Bilancio preventivo 2016 (approvato)
Voti favorevoli n° 710 milionesimi 290.158,73407
Voti contrari n° 027 milionesimi 14.395,39116
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Bilancio consuntivo 2015 (approvato)
Voti favorevoli n° 711 milionesimi 290.559,77665
Voti contrari n° 026 milionesimi 14.074,60617
Elezione Revisori dei Conti per l’esercizio 2016
1) Zorloni Raffaele milionesimi 123.764,40096 n°310 voti
2) Santoriello Marco milionesimi 76.737,89084 n°184 voti
3) Giua Alessandro milionesimi 67.053,75498 n°155 voti
Sono parte integrante del presente verbale i seguenti documenti:
- relazione del presidente (allegato A);
- nota integrativa al Bilancio (allegato B);
- relazione dei Revisori dei Conti (allegato C)
- verbale della commissione elettorale (allegato D).
il Segretario
Emilio Di Cristofaro
il Presidente
Marco Daminelli
Segue trascrizione integrale della registrazione dell’assemblea consortile.
Daminelli: buonasera a tutti e, innanzitutto, buon anno. Benvenuti all’assemblea ordinaria del
Consorzio Montecampione. Dichiaro aperta l’assemblea, avendo raggiunto un quorum di circa 360
mila milionesimi, vedo che altri soci stanno scendendo in sala. È molto positivo che anche
quest’anno si inizi l’assemblea col quorum già raggiunto, nonostante che la sala non sia piena.
Come da ordine del giorno, procederemo con la mia relazione, seguirà poi la relazione economico
finanziaria; la lettura della relazione dei Revisori dei conti; la presentazione delle candidature per il
Collegio dei Revisori dei conti per l’anno 2016; e la discussione generale che, quest’anno,
vorremmo proporre in un’altra formula per dare maggior spazio agli interventi dei consorziati. Per
questo abbiamo deciso di essere molto veloci con le relazioni che la precedono.
Procedo ora con la lettura della mia relazione.
Si dà lettura della relazione del Presidente (Allegato A)
Commenti del presidente Daminelli durante la lettura della sua relazione, evidenziati con * nel
documento allegato:
*1) da troppi anni, tutte le volte, si perde mezz'ora a ricostruire la nascita del Consorzio, che ha
quarant'anni. C'è, teniamolo stretto e vediamo di farlo funzionare al meglio. Guardiamo avanti,
indietro magari guardiamo per imparare dagli errori.
*2) abbiamo iniziato a dicembre per fare questo confronto. Ovviamente non è facile reperire i dati,
siamo andati in base a persone che conosciamo, che hanno case in un posto piuttosto che in un altro,
cercando località che siano prettamente turistiche, quindi località di seconde case come è
Montecampione. Montecampione è una località fatta al 99% di seconde case. Ed abbiamo guardato
i costi. Gli appartamenti, in una situazione simile a Montecampione, pagano le tasse comunali,
quindi la TARI e l'acqua, oltre all'IMU che ovviamente paghiamo anche noi, però considerando
solo TARI ed acqua potabile ci rendiamo conto che in queste località si spende di più di quanto
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spendiamo noi con il Consorzio, che non dà solo l'acqua potabile e la raccolta dei rifiuti, ma direi
molto, ma molto di più.
*3) quindi 40 mila euro in cinque anni. Stiamo parlando di un bilancio di oltre un milione di euro.
Abbiamo contenuto in cinque anni gli aumenti a 9 mila euro all'anno, con tutto quello che abbiamo
fatto.
*4) Nonostante la crisi, nonostante tutto, siamo comunque riusciti a recuperare 90 mila euro di
quote pregresse, quote arretrate. È una cifra, direi, sostanziosa.
*5) Non ho messo nella mia relazione l'elenco delle cause, che comunque potete trovare in fondo
alla nota integrativa al bilancio che è all'ingresso della sala.
*6) anche questa è una operazione sulla quale abbiamo lavorato molto. Sapete bene che gli uffici
del Consorzio li abbiamo acquisiti non pagandoli, diciamo così, in contanti, ma a compensazione di
un debito della Prestige Montemare che era un conto arretrato e che, per le condizioni in cui versa la
Prestige Montemare, difficilmente avremmo recuperato. Quindi, facendo tesoro anche di quello che
è successo con Alpiaz, Montecampione Hotel etc., vedendo poi che da un fallimento non si recupera
assolutamente nulla, abbiamo pensato di fare un passo in anticipo, di prevenire il danno, quindi oggi
la sede del Consorzio è nostra, abbiamo regolarizzato tutti i contratti di affitto dei locali che
abbiamo in uso e siamo, finalmente, in una condizione normale. La Prestige Montemare, a partire
da quest'anno, oltre ad aver saldato un paio di anni precedenti, ha regolarmente pagato le quote, sta
regolarmente pagando le quote, quindi questo significa essere rientrati ed aver perlomeno chiuso
uno dei tanti tasselli che abbiamo ancora da regolare.
*7) Il nostro Statuto ci dice che dobbiamo avere un collegio formato da tre Revisori dei Conti e
l'elezione è contestuale all'elezione del Consiglio di Amministrazione, quindi ogni tre anni.
Quest'anno ci siamo trovati, anche l'anno scorso, con un collegio dei Revisori dei Conti ridotto ad
una sola persona. Come è scritto anche nella relazione del Revisore, questa situazione è anomala, va
ripristinata, non potevamo temporeggiare un altro anno per aspettare le elezioni del gennaio 2017 e
quindi abbiamo pensato di eleggere i tre Revisori dei Conti con l'assemblea di quest'anno, insieme
all'approvazione dei bilanci. Le candidature fanno parte poi dell'Ordine del Giorno.
*8) Abbiamo distribuito all'inizio della sala, forse qualcuno è arrivato prima e non li ha presi, dei
fogli. Oltre alle pubblicazioni istituzionali (questa lettera, i bilanci, la nota integrativa, la relazione
del Revisore dei Conti), abbiamo il testo della convenzione, che era stata preparata ed illustrata per
l'assemblea di dicembre, ed un documento che si chiama “linee guida del CDA”. È su questo
documento che vogliamo aprire il dibattito al termine degli interventi istituzionali. Questo perché?
Perché abbiamo davanti ancora un anno. L'anno prossimo ci sarà l'elezione del Consiglio di
Amministrazione, quindi dobbiamo essere chiari. Noi vogliamo dirvi già da oggi qual è la nostra
missione, qual è il nostro impegno per il Consorzio e per Montecampione negli anni futuri. Noi, le
persone che sono sedute qui. Quel documento, che porta la mia firma, è stato scritto da tutti noi,
tutti noi lo condividiamo e tutti noi vogliamo discuterlo con voi, perché è solo se lo discutiamo
insieme che possiamo capire quali siano le vostre opinioni. Non abbiamo la presunzione di andare
sulla strada giusta per forza, potrebbero esserci delle correzioni da fare, qualcosa da aggiustare e
vogliamo sentirlo da voi.
*9) “Gli attacchi che ci vengono dalle solite parti”. Fossero attacchi da più parti, qualche pensierino
ce lo farebbe sorgere, ma gli attacchi sono sempre dalla solita parte ed è quella solita parte che ha
addirittura chiesto al Tribunale di sciogliere il Consorzio. Allora, noi siamo qui, sapete benissimo
che il Consiglio di Amministrazione fa questo lavoro durante le vacanze, durante il poco tempo
libero che abbiamo, ma lo facciamo con la passione e con l'intenzione di fare qualcosa di buono.
Che qualche errore si faccia, per carità, ovviamente è umano, lo riconosciamo quando lo facciamo e
cerchiamo di correggerlo, ma il nostro impegno è un impegno veramente grande.
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Io qui voglio ringraziare sinceramente uno ad uno le persone che stanno sedute a questo tavolo,
perché io credo sia il miglior esempio di quello che dovrebbe fare la politica, anche a livello più
elevato. Noi siamo una realtà piccolissima rispetto ad un Comune, ad una Provincia, ad una
Regione o allo Stato, ma credo che noi siamo un esempio. Il C.d.A. è costituito da persone che
hanno età diverse, professionalità diverse, idee politiche diverse. Nel nostro C.d.A. di idee politiche
non si parla, nel nostro C.d.A. si parla dei problemi che ci sono a Montecampione, delle soluzioni
che possiamo adottare. Non andiamo tutti d'amore e d'accordo, alcuni C.d.A. sono abbastanza tesi,
agitati, magari qualche volta ci lasciamo scappare qualcosa di troppo, ma questo fa parte del gioco,
della vita politica di una realtà. L'importante è che alla fine del C.d.A. tutti siano d'accordo su quello
che c'è da fare, se è stata presa una decisione, si va lungo quella strada e si segue l'indicazione che è
arrivata dalla maggioranza. Così dovrebbe essere la politica!
(applausi)
Anticipo che abbiamo in sala il Sindaco di Artogne, che ringraziamo, e l'assessore Domenighini,
nascosto qua dietro, che ringraziamo. Non vedo il rappresentante di Pian Camuno, probabilmente
arriverà. Ne approfitto, prima di chiudere, perché vorrei parlare, solo due minuti, agli Enti pubblici,
con il Comune di Artogne ed il Comune di Pian Camuno se mi sente. Ci saranno le elezioni ad
Artogne e Pian Camuno a maggio. Noi, per come siamo, per come è fatto il nostro C.d.A., non
guardiamo la bandiera, non guardiamo se ci sarà una lista civica, di destra, di sinistra, di sopra o di
sotto, non ci interessa. Il nostro C.d.A. è chiaro che non guarda solo il Consorzio, se volete un
C.d.A. che si occupi solo di spazzare la neve, di controllare il servizio dei rifiuti, di guardare le
lampadine, di controllare il depuratore, allora ve lo diciamo a gran voce: non siamo noi quelli che
dovrete eleggere l'anno prossimo! Se volete invece qualcuno che guardi al di fuori del recinto del
Consorzio e cerchi in tutti i modi, con le possibilità che ci sono, di portare Montecampione a
dov'era prima, tenendo il Consorzio così com'è.... Attenzione, non voglio essere frainteso, poi
magari c'è qualcuno che va in giro a scrivere “ecco, Daminelli ha confermato nella sua introduzione
che vuole portare il Consorzio nella gestione degli impianti, nella gestione degli hotel, che vuole far
asfaltare la strada a 1800 dal Consorzio...”, no! sono cose diverse! Significa guardare fuori dal
recinto del Consorzio, interagire con gli Enti pubblici perché i problemi vengano risolti e non
vengano “nascosti sotto il tappeto”, come ho scritto nell'articolo sul giornalino. Quello che noi
chiediamo a gran voce agli Enti pubblici, alle amministrazioni che ci sono oggi ed a quelle che
verranno, non sono i 10 mila euro per lo sgombero della neve o il contributo per qualche cosa.
Certo, quelli vanno bene, ma le cifre di cui ha bisogno Montecampione sono ben altre! Stiamo
parlando dei bacini idrici, della raccolta dell'acqua, stiamo parlando degli impianti di innevamento
per l'inverno, stiamo parlando delle strade da mettere a posto. Ci vogliono capitali notevoli che non
possono neanche essere messi in carico ad un solo privato, perché il solo privato non spenderà mai
milioni di euro per sistemare una strada dalla quale non avrà un ritorno economico. Non
inventiamoci favole, non sarà mai così! Cos'è che chiediamo noi ai Comuni? Chiediamo di fare la
politica, ma la politica quella vera, quella che serve al territorio! La politica che serve al territorio
significa comprendere le esigenze del territorio, esigenze che inevitabilmente si tramutano in un
costo, in denaro, in finanziamenti. Finanziamenti che non possono avere i Comuni, milioni di euro
che non possono uscire direttamente dalle casse di Artogne o di Pian Camuno, o da quelle della
Comunità Montana o di Darfo, di Gianico, o da quelle del Consorzio, di noi. Non possono, non ci
arriviamo. La politica deve andare a reperire questi fondi dove ci sono, perché i fondi ci sono. Se a
Pontedilegno/Tonale sono arrivate decine di milioni di euro, perché una piccola parte non può
andare a noi? Bisogna cercarla! Per cercarla ci vuole la forza politica. Noi non abbiamo una forza
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politica, noi siamo un gruppo di privati, per quanto numeroso, siamo solo un gruppo di privati. La
forza politica ce l'hanno i Comuni e noi chiediamo a loro di superare i campanilismi, di superare le
lotte di quartiere. Io credo che se Pian Camuno, Artogne, Gianico, Pisogne, Darfo si mettessero tutti
insieme veramente per andare a reperire questi fondi, credete che non ci siano questi fondi? Io,
scusatemi, sono convinto che questi fondi ci siano, bisogna andarli a prendere. Questa è la nostra
richiesta agli Enti pubblici, chiediamo di fare la politica, quella vera, quella dell'interesse di tutti.
(applausi)
Daminelli: scusate, mi sono dilungato sulla relazione, ma noi abbiamo la convinzione totale che
Montecampione possa rinascere, le premesse ci sono tutte, a dispetto anche della neve che manca.
Ma ci vuole veramente un impegno corale, noi lo abbiamo dimostrato, quello che possiamo fare lo
facciamo... e quando dico noi non intendo il C.d.A., intendo il Consorzio. Passiamo al punto 2. Un
applauso al direttore che sta salendo...
(applausi)
Daminelli: … non dimentichiamo che se noi, come C.d.A., abbiamo la possibilità di guardare fuori
dal recinto, è perché dentro il recinto c'è già qualcuno che guarda attentamente e che lavora bene.
Un applauso.
(applausi)
Romele: grazie e buonasera. Seguo le direttive che ho avuto: devo essere breve? sarò breve! Non vi
rubo i soliti 40, 50 minuti come gli anni passati. Il bilancio lo abbiamo già analizzato più volte nella
sua impostazione di base, quindi prenderei in esame le voci che più si sono discostate, rispetto al
preventivo, rispetto al consuntivo esercizio 2015 che è il documento che avete trovato all'ingresso,
quello con il logo verde. Faccio presente, come tutti gli anni, che il consuntivo è una proiezione dei
dati che sono stati contabilizzati fino al 12 dicembre, poi, su previsione, si fa la chiusura al
31/12/2015. La reale situazione assestata la vediamo poi ad aprile, con tutti i conti pervenuti
nell'anno. A conferma di ciò, trovate nella nota integrativa la chiusura dell'esercizio 2014, perché il
bilancio che avete approvato l'anno scorso era anch'esso una proiezione. Nelle prime righe della
nota integrativa trovate tutte le voci che si sono leggermente discostate dalla proiezione che era
stata fatta sul consuntivo l'anno scorso. Come potete vedere, la differenza sulla proiezione è stata
solamente di 238 euro. Di norma la proiezione è abbastanza precisa, con tutte le sue manifestazioni
nel conto economico e nello stato patrimoniale.
Nel conto economico 2015, vedete, viene evidenziato un avanzo di 42.276 euro dovuto a diversi
motivi. In primo luogo trovate la voce “amministrazione generale-personale d'ufficio” inferiore di
17 mila euro: questo perché, a completamento del discorso affrontato l'anno scorso sul fatto che ci
fossero parecchi oneri differiti non contabilizzati, si era creata una rettifica, un conto, che è finita
nello stato patrimoniale negli “oneri diversi”. Lo trovate alla voce “da oneri differiti esercizi
precedenti”. In questo caso, questa voce viene diminuita ogni qual volta il personale gode di ferie
arretrate quindi, nella realtà dei fatti, c'è stata una uscita finanziaria reale ma che non si manifesta
nel conto economico e di conseguenza la voce di spesa risulta inferiore. Proseguendo sulle altre
voci abbiamo un aumento notevole, rispetto al preventivo, negli “oneri per recupero crediti, liti ed
arbitraggi”: la maggior parte di queste spese sono comunque riconducibili ai noti contenziosi che
abbiamo. Nella nota integrativa le trovate elencate, sono a pagina 5, andate eventualmente a
leggerle. Proseguendo, abbiamo meno 8.600 euro per quanto riguarda la sicurezza generale in
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quanto il dipendente, la guardia giurata, è andata in pensione il 31 ottobre. La differenza è dovuta
poi alla mancata erogazione dei successivi mesi, e dei ratei di tredicesima e quattordicesima.
Abbiamo una differenza anche nella voce “operai” per 3.900 euro, anche qui per i movimenti
pregressi degli oneri differiti. 5 mila euro in meno sugli oneri relativi agli “interventi sul territorio”,
vedete le varie voci specificate. Altra diminuzione di spesa nella voce “illuminazione”, ossia il
consumo dell'energia elettrica, intorno ai 7 mila euro: questo è dovuto al recupero sui consumi,
grazie al fatto che si è cambiata l'illuminazione coi LED che ci sta portando, effettivamente,
evidenti risparmi sulla voce di spesa. “Oneri ripartibili” uguale, abbiamo poi negli “oneri in conto
capitale” una cifra inferiore di 17 mila euro: questo è dovuto al fatto che l'anno scorso, quando si è
redatto il bilancio preventivo, si era ancora in linea con quanto deliberato nel 2009, cioè di
effettuare gli ammortamenti direttamente, al 100% durante l’anno, mentre poi, a dicembre dell'anno
scorso, il Revisore dei conti dott. Zorloni ha chiesto che questa prassi fosse abbandonata ritornando
ai canoni classici della ragioneria. Quindi, si sono chiesti 30 mila euro in preventivo però, durante
l’anno si sono applicati i criteri di ammortamento classico, la voce di spesa si è ripartita su più
esercizi ed è di conseguenza più bassa. Una voce che invece è aumentata in modo notevole sono le
“spese per manifestazioni”: vedete, ci sono 18 mila euro in più. Questo si è verificato in quanto,
sfruttando il fatto che l'estate prometteva bene, si sono aggiunte delle serate. Sono stati inoltre dati
dei contributi a realtà del territorio fra cui l'Associazione Commercianti che, come avete potuto
vedere, già prima di Sant'Ambrogio ha proposto delle attività alternative che solitamente a
Montecampione non si vedevano, quali l'Oktoberfest, la casa di Babbo Natale in piazzetta, la festa
in piazza dell’ultimo dell’anno etc. Tenete presente che sono tutte attività che, alla base, hanno il
contributo economico del Consorzio. Questo, velocemente, per quanto riguarda il Conto
economico.
Fatti particolari nell'esercizio non vi sono stati, eccetto, come anticipato dal Presidente,
l'acquisizione della sede sociale, che trovate indicata nella voce “fabbricati”, una nuova voce dello
stato patrimoniale. L'importo, questa voce la trovate sempre nella nota integrativa, è dato dal valore
della transazione: praticamente con la datio in solutum, al debitore, alla società consorziata che
aveva la proprietà di questa sede, ormai da trent'anni in uso al Consorzio, si sono compensate le
spese consortili, le quote consortili dal 2009 al 2013. L'importo, lo trovate, sono 51 mila euro a cui
si sono aggiunte poi le spese legali e gli interessi di mora perché, a monte, c'era anche il decreto
ingiuntivo che il Consorzio aveva ottenuto contro Prestige Montemare. Questo è evidente nella voce
“consorziati c/contributi” ossia la cifra, i crediti, che il Consorzio continua a vantare nei confronti
dei soci consorziati. Quest'anno, come vi ha anticipato il Presidente, abbiamo recuperato 90 mila
euro, che è il 31% del credito che avevamo al 31/12/2014 di cui 51 mila, più della metà, è
comunque riconducibile all'operazione Prestige Montemare.
Da quest'anno, sperando che il nostro legale sia più libero di seguire il recupero dei crediti anziché
le solite cause, che trovate elencate nella nota integrativa, sicuramente sarà intensificata l'azione di
recupero, in particolare per gli anni che vanno dal 2011 al 2014 che, come potete vedere, hanno
subito un aumento notevole. Considerate che durante l'anno qualcosa si è smosso, però il credito è
molto elevato, sicuramente vi ci si dovrà concentrare. Quindi la sede l'abbiamo detta.
Visto che stiamo facendo la relazione ai soci è giusto anche dire che, sempre sulla base di strascichi
di questo contenzioso che ci portiamo da diversi anni, nel marzo dell'anno scorso il legale
rappresentante del Consorzio, il Presidente, è stato convocato dalla Guardia di Finanza di Pisogne,
riteniamo per un esposto in Procura, per un bell'interrogatorio molto approfondito sul discorso del
Consorzio e del suo bilancio, com'era impostato, e su determinati aspetti in particolare sulla voce
dell’accantonamento a fondo riserva svalutazione crediti. Successivamente è stato convocato anche
il sottoscritto e, in quella sede, ho intuito un po' com'è andata: su strascichi di liti e posizioni
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risalenti al 2013 su documenti più o meno formali e corretti che pervenivano dai supposti revisori
dei conti degli anni passati, tant'è vero che nella documentazione relativa all'esposto si
intravedevano questi nominativi. Sappiate che quando si viene interrogati non vien detto chi e per
cosa ha fatto l’esposto, è giusto che si sappia. In quella sede, nessuno è stato incriminato e qualcuno
si è fatto anche una bella risata al termine dell'interrogatorio, mettendo pure in dubbio la
preparazione tecnica di chi aveva fatto l'esposto. Devo anche dire che gli Amministratori del
Consorzio, mi permetto di dire molto gentilmente, anche per non aumentare ulteriormente la voce
delle spese legali, non hanno ritenuto opportuno approfondire la posizione di questi soggetti che
hanno fatto l'esposto in quanto risulta, ripeto, non fossero nella realtà dei fatti Revisori dei conti.
Quindi se si fanno esposti sulla base di titoli che non si hanno, si fa perdere tempo anche alle forze
dell'ordine ed anche alla gente che deve lavorare, credo sia corretto darne notizia a voi soci tutti.
Ultima cosa, questo esula un po' dal discorso bilancio del Consorzio ma in diversi lo hanno chiesto:
“proiettore cinematografico”. Mi vien chiesto “come mai non è evidenziata la spesa, all'interno del
bilancio non c'è nulla?”. Nella realtà dei fatti il proiettore, che avete visto poco fa in funzione, che è
un Sony con 4k di risoluzione e costa 50 mila euro, è stato acquistato dall'Associazione culturale
Cinema1200. Se venite al cinema vi sarete accorti che il biglietto riporta i dati fiscali di questa
associazione, che è comunque non dico una emanazione del Consorzio ma fa parte della realtà
consortile, naviga intorno alla realtà consortile. È una spesa dell'associazione, il Consorzio ad oggi
non ha speso nulla. Eventualmente se l'Associazione non sarà in grado, in questi quattro anni, di
pagare le rate del finanziamento che si è riusciti ad aprire in banca, il Consorzio farà un piccolo
prestito. Questo dipenderà anche da quanti di voi verranno al cinema.
Che poi l'associazione di per sé non deve erogare emolumenti a nessuno, quello che incassa rimane
sul conto corrente.... Questo devo dirlo perché parecchi chiedono com'è andata l'operazione,
siccome è una spesa abbastanza rilevante. Pare che, quanto meno, sia stata gradita perché ho visto
che quest'inverno, tutto sommato...
(applausi)
Romele: se ricordate l'anno scorso il cinema era chiuso. L'anno scorso, in questo periodo, il cinema
era chiuso perché non si era fatto il passaggio dall'analogico al digitale. Ringrazio altresì alcuni
consiglieri che spesso vanno a Milano a prendere i dischi fissi in cui ci sono i film, c'è una grande
collaborazione e sono sempre disposti a dare una mano.
Ultima cosa: mi è stato richiesto dal Revisore dei Conti, che purtroppo oggi non c'è perché è in giro
per degli impegni, di evidenziare, lo trovate scritto nella nota integrativa, il fatto che alcuni
consorziati hanno chiesto lo scioglimento del Consorzio. Lo ha anticipato il Presidente però, in
termini di importanza, è sicuramente una causa che va evidenziata in quanto, potenzialmente,
potrebbe portare allo scioglimento di questa associazione, quindi è giusto che i soci ne siano
opportunamente informati. Questo è quanto a livello di bilancio, se poi qualcuno vuole fare
domande, anche a margine dell'attuale assemblea, io sono lì in sala regia, ho tutti i mastrini con tutte
le voci di spesa. Se volete venire a vedere eventuali conti sono là disponibilissimo o, ovviamente,
durante l'anno in ufficio in Consorzio. Questo è quanto.
(applausi)
Daminelli: grazie Antonio per la tua relazione. Hai accennato a un aspetto che io, colpevolmente,
avevo dimenticato all'inizio. È giusto anche fare un ringraziamento all'Associazione commercianti
di Montecampione che quest'anno ha dato veramente un appoggio notevole nell'organizzare gli
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eventi, soprattutto quest'inverno. Tutti gli eventi che ci sono stati quest'inverno, se pur con il
contributo del Consorzio, sono stati organizzati dall'associazione commercianti, quindi Emilia in
primis e poi tutti gli altri, anche a loro credo vada un ringraziamento, perché ci tengono alla nostra
stazione...
(applausi)
Daminelli: … grazie a tutte le attività commerciali. Ne traggono anche guadagno, però è sempre
bello vedere la piazzetta gremita e le persone in giro per Montecampione.
Passiamo al punto 3 dell'O.d.G., la relazione del revisore contabile. La premessa, qualcosa ho già
anticipato nella mia relazione, è giusto leggerla.
Si dà lettura della relazione del revisore dei conti dott. Zorloni (allegato C)
Daminelli: a questo punto c'è la presentazione delle candidature. Forse è presente Marco
Santoriello, non so se lo vedo... Purtroppo oggi è un giorno feriale, nessuno dei candidati, per
ragioni professionali, è potuto essere presente. Comunque i tre candidati, il cui elenco era al
Consorzio in questi giorni, sono il dottor Raffaele Zorloni, il dottor Alessandro Giua ed il dottor
Marco Santoriello. Abbiamo verificato, come da Statuto, la presenza dei requisiti necessari, tutti e
tre risultano iscritti all'Albo dei Revisori Contabili. Sono tre commercialisti, due dei quali sono
residenti, il dottor Zorloni ed il dottor Santoriello, ed uno, il dottor Giua, che è un collega di studio
del dott. Zorloni. Sono tre persone qualificate che hanno tutti i requisiti per fare questo lavoro e che,
fra l'altro, hanno dimostrato, soprattutto il dott. Zorloni che è l'unico che ha operato nel 2015, un
grande senso di imparzialità e distacco da quello che è il C.d.A. ed il Consorzio.
Li ringraziamo per il loro lavoro, quello che faranno il prossimo anno. Ovviamente se si sono
candidati sanno benissimo che avranno in un anno il rimborso spese di millecinquecento euro diviso
per tre, quindi li ringraziamo per aver accettato per il solo rimborso spese. Questi sono i tre revisori.
Bene, direi che la parte, diciamo così, istituzionale, quella che è nell'O.d.G. di oggi, sostanzialmente
l'abbiamo esaurita. Come vi abbiamo detto, abbiamo distribuito queste linee guida del CdA, adesso
ci saranno un paio di interventi che non riguardano quegli argomenti, dopodiché vorremmo iniziare
una discussione con voi molto aperta, franca, sui punti che sono inseriti in quelle linee guida.
Quindi preparate tutte le domande che volete perché è nostra intenzione fare un dibattito molto
libero e aperto. Prima di iniziare questo, però, ci sono due argomenti che, credo, abbiano tenuto
banco quest'inverno, uno ovviamente sono gli impianti, la situazione degli impianti, e l'altro è la
situazione del wifi. Visto che ha degli impegni di natura professionale, sto cercando con lo sguardo
Polonioli... dove sei? Oggi non ha la giacca rossa... eccolo là! Il primo intervento lo lasciamo a
Giuseppe Polonioli, dopodiché parleremo del wifi. Nel frattempo, se qualcuno vuole iscriversi a
parlare si può rivolgere ad Emilio Di Cristofaro che è qui al mio fianco. Polonioli a te la parola.
(41:00) Polonioli: … voglio dare assicurazioni a un pezzo del personale rispetto alle pressioni che
continuo ad esercitare sulla messa in esercizio della pista Panoramica. Adesso l'amico, il mio
braccio destro o sinistro, mi dice che il responsabile degli impianti ha dato l'ok, speriamo che si
riesca a mettere insieme la pista per domani mattina e che, alla fin fine, si riesca a vedere il tragitto
di quello che è la pista più importante.
…applausi…
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Io voglio parlare d'altro, non di conti ma di cose importanti... non perché quelle venute prima non lo
fossero, ma perché ho prima sentito con piacere che Marco Daminelli si è speso, a nome del CdA,
su una ipotesi che... qualcuno molto probabilmente riusciva nemmeno ad intuire. Noi abbiamo degli
impegni se vogliamo considerare ancora questo posto da un lato come una stazione, per chi ha
l'occhio più sul settore invernale, e dall'altro come un villaggio turistico, come è stato detto all'inizio
della relazione. La storia è passata. Io sarò brevissimo, chi mi vuol capire lo trova scritto, lo sa
benissimo come la penso. E dopo la “morte della mamma”, che è stata nel 2010, si è trovata molta
difficoltà a tirare insieme i pezzi, però si deve anche capire che la morte della mamma nell'ambito
commerciale, nell'ambito delle attività, ma anche nelle famiglie crea sempre qualche problema. Noi
forse li abbiamo lasciati andare troppo e ne paghiamo le conseguenze. Fuori dal dito!
Le regole sono due. Noi ci dobbiamo prendere la gestione dei nostri problemi, ed io parlo di quelli
degli impianti. Qualcuno di voi molto probabilmente lo ha già sentito, io continuo a dirlo e mi
sentite continuare a dirlo, non perché ho il piacere di dirlo, perché fa parte di una logica che
dovrebbe avere una conseguenza, e qui ecco il piacere dell'intervento di Daminelli! Io ho passato
due giorni a Pontedilegno, non perché non lo conoscessi o non sapessi da che parte fosse nato, ma
perché volevo vedere le logiche con cui è stato creato, costruito, come funzionava e così via.
Guardate, da un certo punto di vista il primo impatto è abbastanza pesante, nel senso che... neve,
girano le cabinovie sopra la testa. Quindi superato questo primo impatto, vai a vedere gli impianti,
vai a vedere l'innevamento artificiale, vai a vedere i bacini dell'acqua e tutte queste cose, cioè quali
sono le regole del fare attività in inverno. Scioccato, ma ero accompagnato da un amico di vecchia
data, che conosceva fra l'altro benissimo Montecampione, non era un caso che mi fossi appoggiato a
lui; il discorso che mi hanno fatto è questo: “le nostre logiche, cioè le logiche di Pontedilegno, sono
state prese da un indicatore ben preciso, cioè la base alberghiera, posti letto dell’alberghiero; ne
mancano ancora parecchi, ma il nostro punto di partenza è stato quello ed in base a quello noi
abbiamo fatto gli interventi. In realtà abbiamo anche preso circa 110 milioni”.... Attenzione! Nato
come intervento del Comune di Pontedilegno e proseguito con un apporto della Comunità. Io lo
chiamo apporto ma si chiamerebbe molto diversamente, è un apporto di una certa pesantezza, ma
sicuramente è un apporto politico, con l'inserimento ed il coinvolgimento dei Comuni limitrofi, per
cui si è esteso e si è arrivati ad una bella situazione. Non ne sono invidioso ma non ne sono
nemmeno spaventato, perchè se loro non hanno la parte alberghiera, noi gli alberghi li abbiamo già!
Siete voi! Lasciatemi spaziare, poi ognuno trarrà le sue conclusioni. Da un altro punto di vista c'è
però il discorso che l'età conta. Gli anni sono passati non solo per me, ma anche per la stazione, per
cui un “rimestaggio” è necessario. Allora io chiudo dicendo semplicemente questo. Non vi
spaventate se mi vedete schietto, perché io ho sciolto ormai la mia riserva del silenzio che mi ero
preso all'inizio di questo tipo d’intervento...
(intervento dalla sala non registrato)….rapporti politici….
Polonioli: dei rapporti politici, bisognava evitare certi tipi di indicazioni; ma adesso posso
tranquillamente parlare, senza rinnegare niente... lasciamo ad ognuno di noi la propria posizione. Io
non riesco a capire perché a Pontedilegno “cento” e noi non possiamo permetterci di muoverci per
almeno un “dieci”. Non si riesce a capire perché non si riesca a ricondurre questa azione negli
ambiti giusti, che sono quelli politici. E chi dice il contrario sa di mentire! Bianco, rossi o verdi non
ha importanza perché qui noi parliamo di cose concrete. Allora dico che abbiamo bisogno di un
intervento che ci metta a posto l'acqua! Non voglio entrare nei dettagli però inviterei qualcuno, che
non dico perde tempo ma quanto meno si diletta con Facebook, che non dico non mi interessi ma
per scelta sono uscito, a venire a vedere gli acquedotti, da dove nascono, a venire a vedere come
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funziona il sistema dell'innevamento artificiale, a venire a vedere come sono fatti e come operano i
nostri impianti, a venire a vedere quello che ci manca, cioè le infrastrutture.
Avete visto il Dosso? Io ho avuto il piacere, il dispiacere da un certo punto di vista guardando il
portafoglio, di aprire la seggiovia, perché non aveva motivo di aprirsi, però l'ho aperta! Perché?
Perché se qualcuno di voi l'ha presa, 4 mila persone in cinque giorni, 4 mila, da qualche altra parte
saranno andati! non credo siano andati tutti nel dosso o nella scarpata, qualcuno sarà andato anche a
bere un caffè! È una postazione, per l'amor di Dio, mi spiace perché conosco i gestori, che non è il
massimo della goduria dal punto di vista turistico, però avete visto anche la realtà, la prima in
trent'anni, che i ragazzi hanno fatto il Dosso rotondo. 4 mila persone che sono andate senza sciare,
hanno fatto quello che hanno potuto e che domani possono riprenderla sperando di sciare, con la
dovuta cautela, perché lo devo dire, con la dovuta cautela, sulla panoramica. Vi ringrazio…
(applausi)
Daminelli: grazie Polonioli, sei stato anche di parola, sei stato corto. Un altro argomento che ha
tenuto banco in questi giorni e sul quale, ovviamente, dobbiamo fare delle considerazioni, è quello
del wifi. Inutile dirlo, abbiamo avuto dei problemi, che erano già emersi quest'estate, si era cercata
qualche soluzione, evidentemente queste soluzioni non hanno avuto l'esito che speravamo e quindi
ci siamo trovati con dei problemi. Direi che è un argomento da trattare. Diamo ora la parola a
Giancarlo Garibaldi che è il titolare di Giga Solutions, la società che ci ha seguiti nell'installazione e
nella progettazione dell'impianto wifi, che ci darà alcune informazioni di carattere tecnico su quella
che è la situazione e le problematiche esistenti. Giancarlo…
Garibaldi: a livello tecnico non voglio entrare troppo nel dettaglio, ma rimango a disposizione per
discorsi tecnici approfonditi con chiunque volesse discuterne al termine di questo intervento.
Questo per non rubare troppo spazio a questa assemblea su discorsi prettamente tecnici. Siamo qui a
parlare di wifi perché dalla vigilia del capodanno, se vogliamo connetterci al wifi, se riusciamo ad
entrare, andiamo a 0,1 Mps, si carica una pagina in “una vita”. Questa è la lamentela che ho sentito
principalmente. Poi ne ho sentita un'altra: “se prima facevo cose su teamwieur, su skype piuttosto
che su altri servizi, adesso non vanno più, sono bloccati”, ok, quello è un altro discorso.
Approfondiamoli uno per volta. Parto un attimo dal secondo, quello delle limitazioni del servizio,
che è un discorso di politica di gestione che viene da una delibera del C.d.A. e che ha delle radici di
natura anche legale. Dal punto di vista tecnico legale, è giusto imporre delle limitazioni di servizio
ad un servizio di hotspotting: parliamo di ultimi wifi di dominio pubblico, parliamo di limitazioni
su quelle cose che sono potenzialmente dannose per la rete e per gli spettatori, oltre all'aspetto
tecnico/legali, quali il traffico di materiale soggetto a copyright e magari il materiale
pedopornografico. Ci sono una serie di blocchi che è giusto imporre, è successo anche che c'è stato
un esposto bonario da parte della Paramount Pictures, se si può dire, che è arrivato in Consorzio
perché qualcuno, con la linea del Consorzio, faceva traffico di film illegalmente.
Questo è uno dei motivi che ha portato ad assumere la delibera del C.d.A. Adesso è stato
tecnicamente, come vi ho detto non entrerò nel dettaglio tecnico, incrementato il discorso dei
blocchi in maniera molto massiccia, nel senso che si è passati da una logica del “tutto è permesso”,
all'approccio opposto che è stato quello di dire “blocchiamo tutto tranne la navigazione e la mail”.
Questo è la situazione che c'è al momento, che ovviamente è una decisione reversibile, discutibile.
Su questo non voglio dilungarmi, sono sicuro poi che Gianmaria Fusar, il responsabile, il tecnico di
questo C.d.A., vi saprà delucidare meglio. Questo è il discorso delle limitazioni di servizio, quelle
imposte, diciamo.
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Parliamo invece delle limitazioni oggettive che ci sono nella connessione quando siamo in alta
stagione, in questi giorni per capirci, quello che dicevo all'inizio, si blocca, non si connette etc. Noi
che cosa abbiamo come impianti, costituiti dal 2011 ad oggi, al 2015? Voglio fare un paragone con
l'acqua, che è un tema simile nel funzionamento e molto più facile da capire. Noi abbiamo una
centrale di smistamento dell'acqua che è in Consorzio, sono i computer, i server che ci sono in
Consorzio. Ora, questa centrale ha un tubo dell'acqua, che porta l'acqua in centrale, e poi ha dei
grossi tubi, degli altri tubi, che portano l'acqua a tutti i condomini piuttosto che alle piazze, piuttosto
che alle villette private. Dentro quei condomini, piazze, abitazioni ci sono i rubinetti, che sono poi
gli access point wifi a cui ci si connette con telefoni i e PC. Oggi ci troviamo in una situazione per
cui il tubo di approvvigionamento dell'acqua alla centrale e la dimensione del tubo dell'acqua dalla
centrale ai rubinetti, sono oggettivamente sottodimensionati per quello che servirebbe. Se qua ci
siamo tutti, insieme, c'è una goccina, se sono 50 ad aprirla tutti in una volta l'acqua arriva, se sono
in mille ad aprirla non arriva più. Non che non possa arrivare, ma bisogna cambiare il diametro dei
tubi. Questo spiegato con il paragone dell'acqua forse è un po' più semplice che spiegarlo con
paroloni tecnici, rimando poi eventuali spiegazioni a margine di questo intervento.
L'approccio che è iniziato su questo progetto di collaborazione con me, con il precedente C.d.A.,
alcune persone qua sedute in parte ad altre, è sempre stato lo stesso, un approccio dall'alto verso il
basso. Il Consorzio ha sempre cercato, ha sempre puntato a minimizzare l'impatto economico delle
scelte per garantire a tutti un servizio base. Questo è come penso e so che si fa anche per altri
servizi. Sul wifi si è partiti in questo modo, partendo con un piccolissimo servizio sul territorio che
era solo qui in Piazzetta, nel 2011, poi si è espanso a livello di creare la famosa centrale, quella di
cui vi dicevo, in Consorzio, non c'erano sicuramente tutti i gli access point che ci sono adesso, nel
2012/13. Tutto questo, evidentemente, con un investimento che non impattasse in maniera eccessiva
sul bilancio. Adesso ci troviamo nella situazione in cui il problema lo vedete tutti, parlo sempre del
discorso della fruizione al servizio, ci troviamo nella situazione in cui il problema c'è, a pieno
regime non arriva acqua, è una metafora, il problema è noto, il problema è risolvibile, il problema si
risolverà e so che il Consorzio è già in contatto con le realtà fornitrici. Le società, i fornitori che
entrano in campo in questo momento, sono gli operatori della rete, parliamo della Telecom ed altri
con cui so che il Consorzio è già in contatto, sta facendo fare delle stime ed immagino che ce le dirà
fra poco, quindi il problema c'è, è noto, è risolvibile.
Leggevo il bilancio intanto che Romele lo commentava, vedo che la voce wifi occupa 4 mila euro,
se non ricordo male, sul bilancio. Siamo 2.200, 1,80 €, un caffè corretto all'anno a testa per avere il
servizio. Sono ovviamente scelte del C.d.A., rispetto la volontà del C.d.A. e la sua decisione, ma
penso che passare dallo spendere un caffè corretto all'anno per un servizio allo spendere un
aperitivo, passatemi la metafora, non cambi di molto sulle tasche di tutti noi. Io come consorziato
esprimo il mio punto di vista: sono lavori, ripeto, parti che mancano che competono agli operatori di
comunicazioni, non alla mia società. C'è un problema, c'è una soluzione, c'è una diagnosi, esistono
già i contatti con i fornitori nazionali e locali per arrivare a risolvere questo problema. L'errore, anzi
la causa, come vi ho detto, è stata la scelta, che condivido, di minimizzare gli investimenti e salire
gradualmente. L'errore di cui sono pronto ad assumermi sicuramente una buona parte della colpa
dal punto di vista di consulenza, è stato il tempismo. Io sono qua per sostenere che siamo in una
situazione di difficoltà temporanea perché, per tutti i motivi di cui vi ho appena detto, siamo arrivati
un po' lunghi, però è stato giusto non fare investimenti così grossi quando il servizio era piccolo,
non si sapeva se poteva piacere, non si sapeva se sarebbe stato utilizzato, se sarebbe stato diffuso
etc. Noi adesso abbiamo l'esigenza, abbiamo il dato di fatto che il servizio piace, abbiamo già le
infrastrutture sufficienti, abbiamo già la centrale, dobbiamo solo “cambiare i tubi”. Il consorzio, lo
dico da consorziato, dovrebbe fare questo passaggio. Quindi posso chiudere qui, ripeto,
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tecnicamente se qualcuno vuole delle delucidazioni sono a disposizione, però direi non qui sul
palco. Mi viene solo da dire: scusate il ritardo.
(applausi)
Daminelli: Grazie Giancarlo. A livello di C.d.A., ovviamente, ci dividiamo i compiti in base alle
professionalità. All'interno del C.d.A. c'è Gianmaria Fusar che si occupa, anche nella sua attività
professionale, di questi aspetti, per cui farà lui una breve relazione su quello che stiamo facendo per
risolvere questo problema. Gianmaria.
Fusar: buonasera a tutti. Il problema nasce dal fatto che, quando è stato avviato l'impianto, circa tre
anni e mezzo, quattro fa, l’utilizzo del wifi era stato previsto solo nelle aree aperte. Essendo
previsto solo nelle aree aperte, l’utilizzo degli smartphone non era così massivo come lo è ora,
quindi i 30 mega, che è poi la banda che abbiamo oggi fondamentalmente, che arriva via etere e non
via cavo, era partizionata per chi andava ad utilizzare il servizio in piazzetta piuttosto che in
valgrande, o comunque, ripeto, sempre e solo in aree aperte. Oggi con lo stesso impianto abbiamo
sbagliato, lo ha detto Giancarlo, a non accorgerci che avere messo circa una ventina di condomini
sotto la stessa copertura, dando quindi la possibilità di usufruire costantemente a tutti quelli che
volevano usufruire del servizio in contemporanea, ha mandato in crash quella che era la nostra
configurazione. Allora, abbiamo già preso contatti, perché io per lavoro li tengo costantemente, con
Telecom e con l'operatore locale, che si chiama Tecnologica. Vi dico subito che Telecom non ha dei
grossi interessi finanziari nella zona e quindi non ha altrettanta voglia di fare investimenti su
tecnologie, perché come ben sapete, per erogare servizi a banda larga l'investimento è abbastanza
cospicuo. Abbiamo invece trovato in Tencologica, che è l'operatore locale, un operatore con voglia
di andare a proporre qualcosa di interessante con un servizio fruibile in maniera corretta. Verrà fatto
uno studio di fattibilità, perché comunque a Montecampione, dico nostro malgrado perché,
nonostante sia brutto pensarlo, è la cosa tipica che succede in Italia, c'è la fibra ottica ma costa
troppo attivarla. In altre parole, gli operatori hanno preso i soldi dei bandi per stendere la fibra
ottica, l'hanno stesa ma non la attivano, perché per attivare la fibra ottica servono, a monte ed a
valle dell'impianto, degli investimenti in infrastrutture, che poi sono a carico dei carrier, molto
elevati. Quindi avendo come unico cliente, in cima a Montecampione, praticamente soltanto il
Consorzio, ancorché il Consorzio possa fare un contratto più oneroso di quello attuale, comunque
sia per Telecom che per altri operatori il gioco non vale candela. Verranno quindi considerate altre
soluzioni, sempre tramite dorsale, con dei cambi di infrastrutture. La cosa che noi andremo a
chiedere, proprio per garantire un servizio di qualità, sarà un servizio che in gergo tecnico si chiama
full outsourcing, cioè “totalmente delegato al fornitore”, che farà anche in modo di andare a
tutelare il C.d.A. e tutti i consorziati su tutti gli eventuali utilizzi fraudolenti delle infrastrutture di
rete. In Italia la legge non è ancora abbastanza chiara su reati informatici e quant'altro, però noi non
sappiamo chi può utilizzare e che cosa fanno con internet tutte le 2500 persone per cinque, perché
potenzialmente sono 2500 consorziati che si possono agganciare per cinque utenze per famiglia.
Noi non possiamo andare a verificare i log, così si dice in gergo tecnico, e tutto ciò che fanno le
persone utilizzando internet. Da qui è nata l'idea di bloccare un po' l'utilizzo attuale di internet,
soprattutto perché ad oggi non abbiamo gli strumenti, nel caso in cui venisse fatto un utilizzo
fraudolento della nostra rete interna, per andare a identificare bene chi è stato e che cosa ha fatto.
Questa è stata quindi la nostra prima scelta. La seconda scelta, quella di bloccare i download, è stata
fatta perché oggettivamente la banda non reggeva, quindi abbiamo cercato quanto meno di dare i
servizi base, cioè la posta elettronica e la navigazione.
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Gli studi di fattibilità comunque ci confortano nel fatto che si può ampliare pesantemente la banda,
quindi si potrà tornare ad avere un servizio capillare su tutti i condomini. Vanno verificati gli aspetti
economici, possiamo passare da un servizio che oggi costa 4/5 mila euro ad un servizio che
potrebbe costare uno zero in più. Faremo tutte le considerazioni del caso per verificare il fatto che
sia realmente interessante per tutti l'utilizzo del wifi o magari qualcuno può pensare di continuare ad
utilizzare il proprio device con contratti privati. Noi, se la cifra sarà alta, ovviamente delegheremo
la scelta ad una scelta pubblica. Sappiate comunque che con 5 mila euro di spesa annua non è
possibile avere un servizio così. La cifra più corretta potrebbe essere fra i 30 ed i 60 mila euro.
Faremo lo studio di fattibilità e vi faremo scegliere. Sceglieremo noi se fossimo così bravi da
rimanere sotto le cifre appena dette, altrimenti faremo scegliere a voi durante una assemblea o
comunque con una modalità un pochino più ampia.
(applausi)
Daminelli: grazie Gianmaria. Una cosa che è stata accennata e che mi preme sottolineare
nuovamente, è come era nato il servizio wifi, o meglio con quali idee e con quali scopi si era
pensato di attivare il servizio wifi pubblico. Principalmente era agevolare quelle persone che, qua a
Montecampione, magari per motivi professionali, dovevano avere accesso alla mail etc. Questa è
una zona un po' particolare, gli operatori telefonici arrivavano non tutti con un segnale decente e
quindi abbiamo detto “mettiamo la possibilità di guardare soprattutto le mail”. Questo era il
concetto, appunto, di navigare in internet. Negli ultimi anni l'utilizzo ha raggiunto livelli che
francamente era un po' difficile riuscire ad aspettarsi, gli smartphone che c'erano tre, quattro anni fa
erano qualcosa di completamente diverso rispetto agli smartphone che ci sono oggi. Gli smartphone
e le apparecchiature che ci sono oggi assorbono una quantità di banda che è esagerata, quindi da qui
anche la decisione di limitare i download massimi etc. Se tutti devono scaricare la mail, che è
qualche cosa di necessario anche per la vita lavorativa, va benissimo, se lo stesso numero di persone
deve cominciare tutte le sere, alla stessa ora, dopo cena, a guardare i film in streaming in hd, è
chiaro che è una cosa diversa. Da qui valgono le cifre che vi diceva Gianmaria, se dobbiamo
scaricare solo le mail è una cifra, se dobbiamo guardare tutti i film in streaming in hd è un'altra
cifra, in mezzo ci sta uno zero. Noi faremo queste valutazioni per capire quali siano i costi relativi
ad ogni tipo di servizio, chiaramente se i costi si attesteranno su cifre che sono intorno ai 10 mila
euro o qualcosa del genere, nell'ambito del bilancio del Consorzio si possono mettere
tranquillamente, vuol dire che anziché spendere 1,80 € a testa ne spenderemo 3 all'anno, o 4 o 5, mi
sembra che la cifra sia accettabile. Chiaramente, se diventa di più faremo delle valutazioni tutti
insieme. Fra l'altro, come avrete visto anche nel bilancio, avremmo intenzione di convocare una
assemblea straordinaria per la revisione dello statuto, quindi potrebbe essere anche l'occasione per
discutere di questo aspetto.
Mi comunicano, a livello ufficiale, che alle ore 16,30 il quorum era di 418.491 milionesimi. Fatevi
un applauso...
(applausi)
Daminelli: per essere una assemblea che non è elettiva del consiglio di amministrazione, direi che è
un quorum decisamente elevato. Ok, passiamo alla vera e propria discussione generale. Paolo è già
sceso dal palco, scenderò anch'io perché non mi piace stare seduto qui, mi sembra una cosa
distaccata. Siccome, nella realtà, siamo tutti nella stessa barca e siamo tutti residenti, vorremmo
cominciare a parlare di quello che potrebbe essere il futuro, non dico del Consorzio perché il
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Consorzio dovrà rimanere così com'è, il futuro di Montecampione. Noi abbiamo proposto delle
linee guida, ci sono dei capitoli: convenzione, legittimità, revisori, rapporti con i comuni,
aggiornamento dello statuto, cinema e palazzetto, trasparenza di gestione, vertenze giudiziarie, i
giovani ed il futuro del Consorzio. Credo siano argomenti piuttosto forti, sensibili. Quello dei
giovani mi piace molto, una piccola frase devo leggerla Paolo: “il futuro del nostro villaggio
turistico è anche corrispondente alle loro aspettative e cooptarli nelle decisioni che li riguardano
sarà una costante nel tempo. Un ringraziamento particolare questo C.d.A. lo rivolge a Paolo Crippa
che, con capacità, impegno e spirito di iniziativa, raccoglie le istanze dei ragazzi e le traduce in
proposte concrete. Non ultima la novità che oggi, seduto al tavolo di consigliere del C.d.A., vi è
Giorgio Cerruto, il nostro “uomo cinema”...
(applausi)
Daminelli: … e che è ad oggi il più giovane consigliere di sempre, con i suoi 21 anni ed il suo
straordinario entusiasmo e conoscenza del territorio”. Io vorrei far notare che, quest'inverno,
soprattutto a cavallo di capodanno, Montecampione era veramente gremita di giovani! Ce n'erano
centinaia, centinaia, centinaia. Devo dire che non erano proprio tutti uguali e devo dire che una
dimostrazione l'hanno data proprio i nostri ragazzi. Noi abbiamo citato Paolo Crippa per riunirli
tutti, ne vedo alcuni qua seduti. Prendendo la discoteca ed usando la discoteca per fare una festa, per
fare un capodanno e trascorrere diverse ore, fino alle 5 o alle 6 del mattino, hanno dimostrato che ci
si può divertire, divertire bene, senza distruggere, senza demolire, senza dover chiamare i
carabinieri. A loro faccio un altro applauso, lo meritano...
(applausi)
Daminelli: a chi, invece, ha preferito divertirsi in altro modo no, va il nostro biasimo.
Montecampione non vi vuole si vi comportate così. No, state a casa vostra!
(applausi)
Daminelli: a tal proposito, così vengono fuori un po' di domande, visto che abbiamo parlato della
guardia giurata che è andata in pensione e abbiamo incrementato il servizio di videosorveglianza,
sappiate dell'unico episodio che c'è stato quest'inverno: qualcuno che si è divertito sulle piste da sci
rovinandole, ebbene con il sistema di videosorveglianza è stato riconosciuto e rintracciato in 24 ore.
(applausi)
Daminelli: anche quella è la strada giusta. Non so, c'è qualche domanda?
Birnbaum: io non so come potremmo fare senza il Consorzio, siamo l'unico ente sano sul territorio.
Non ce ne sono più altri, non c'è nessuno che può fare quello che facciamo noi, al prezzo che
facciamo noi, con la qualità che facciamo noi. Mia figlia è stata alla festa in discoteca, magari è
tornata a casa un po' tardino, ma quando è uscita dal locale ci racconta che già qualcuno era passato
a fare le pulizie, non c'era più niente per terra. Prima delle sette del mattino Battista e Danilo
avevano già pulito tutto.
(applausi)
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Birnbaum: io non lo so se noi, senza il Consorzio, riusciamo ad avere questa qualità. Mentre si
parlava del wifi parlavamo di 30 mila, di aggiungere uno zero ai costi che abbiamo adesso, ne
dobbiamo spendere 30 mila anziché 4 o 5 mila? E già da qualcuno si comincia a sentire il vociare.
Noi, senza il Consorzio, possiamo lasciare perdere questo problema, sarà difficile che un Comune
possa mettere in piedi per noi un sistema di hotspot che ci consenta di andare in internet e usufruire
di una rete quando siamo in una località di montagna. Io tengo a sottolineare e ricordare a tutti che
siamo in una località di montagna e molte località di montagna vivono queste problematiche, perché
non c’è la stessa facilità di portare banda a terra a certe quote di altitudine. Come avete visto non
abbiamo, come normalmente avviene in un'assemblea, annunciato che chi si vuole iscrivere a
parlare può farlo, il segretario è Emilio Di Cristofaro. Noi questa sera volevamo cercare di utilizzare
un sistema un pochettino più smart per cercare di gestire la cosa, noi scendiamo, chi vuole parlare
alza la mano, ci dice che tipo di domanda su tutti i contenuti che abbiamo sfiorato e che magari, nel
frattempo in cui noi abbiamo parlato, avrete letto sulle linee guida del CdA, se c'è qualche
domanda, qualche considerazione, qualche intervento e non avete voglia di salire sul palco perché
magari qualcuno ne subisce un po' l'emozione, non so, preferisce star seduto al suo posto, il
microfono glielo portiamo noi al posto. Quindi se voi pensate che ci siano argomenti che volete
trattare ed affrontare, noi vi portiamo il microfono, date il vostro nome e cognome, il condominio e
poi il vostro intervento sarà registrato. Chi ha alzato la mano?
Lomolino: sono Lomolino degli Aceri. Volevo sapere se quando sono avvenuti gli atti vandalici che
riguardano l'albergo, che veramente sono consistenti, era ancora in essere la guardia giurata o se
aveva già terminato il suo compito.
Daminelli: allora, gli atti vandalici nell'albergo sono iniziati già quest'estate. Noi quest'estate, io e
Paolo, abbiamo tenuto sotto controllo l'albergo perché sapevamo che doveva venire l'imprenditore
interessato all'acquisto, gli abbiamo fatto un po' un agguato tanto per essere chiari, perché quando
abbiamo visto le auto parcheggiate fuori dall'albergo siamo piombati lì, siamo entrati ed è stato lui il
primo a farci vedere quello che era successo già quest'estate. Quindi eravamo in estate, per cui la
nostra guardia giurata c'era. Però la nostra guardia può girare all'esterno, all'interno dei fabbricati
non può entrare, soprattutto all'interno di un fabbricato come l'albergo che è comunque una
proprietà privata ed è comunque uno stabile che era già stato sottoposto ad atti vandalici, quindi le
assicuro che camminare all'interno dell'albergo non è una cosa semplice.
In quella occasione l'imprenditore, questa è una delle cause del dilungarsi della trattativa, aveva
notato che rispetto alla prima valutazione, alla prima perizia che era stata fatta, erano stati fatti degli
atti vandalici. Allora, è chiaro che un bene di quel genere doveva essere tutelato in modo diverso e
questa tutela era in carico chiaramente al Curatore fallimentare, che è il custode della struttura.
Devo dire che la situazione non è particolarmente edificante neanche per Montecampione. Non mi è
piaciuto l'ultimo articolo che c'è stato sul giornale di Brescia a fine dicembre ed ho espresso le mie
rimostranze al giornalista che lo ha scritto, perché scrivere quello che ha scritto... ‘Montecampione
saccheggiata…” cerchiamo di moderare i termini! Una struttura di Montecampione soggetta ad atti
vandalici non è tutta Montecampione! La situazione è questa. Spero, mi auguro che la trattativa tra
questo imprenditore ed il curatore fallimentare vada a buon fine il prima possibile perché
chiaramente dell'albergo c'è bisogno.
Io voglio vederla da ottimista, penso che la cosa sia andata per le lunghe perché, visto che non c'era
alcuna possibilità di ristrutturare l'albergo per l'inverno, l'acquirente abbia deciso di posticipare
l'investimento di qualche mese. Questa, però, è la mia visione ottimistica. A tal proposito, intanto
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che magari si presenta qualcun altro, visto che nell'intervento di prima di Polonioli si è accennato
agli alberghi, quando ha detto “gli alberghi ci sono”… qui ce n'è uno! Io continuo a sostenere una
cosa, sarà utopia ma in altre parti d'Italia, non del mondo, in altre parti d'Italia è diventata una realtà:
ma in quale altro posto abbiamo una situazione come la nostra, in cui abbiamo sostanzialmente un
paese, Darfo Boario, con tantissimi alberghi, che sono vuoti, ed esattamente sopra una stazione
sciistica d'inverno, con tanti sport, tutti possibili ed immaginabili in estate, che di alberghi non ne
ha? perché anche se questo fosse aperto sarebbe uno, non sarebbero tanti! Queste due località non
sono collegate! Questo è quello che dicevo prima riferendomi alla politica. Non è possibile! Devono
essere collegate queste due località! Devono! Questa è, diciamo, la mia visione. Utopistica? Mah,
più o meno.
Tassini: Tassini del condominio Pradosole. A tal proposito, io vengo da Bologna, Sestola fa parte
della situazione sciistica del Monte Cimone Il Monte Cimone che ha una altezza massima, dove
arrivano gli impianti, di 1890 metri, scende fino ai 1100 metri, 1200 metri, quindi identica a
Montecampione. Siamo sull'Appennino. Lì, attorno al Monte Cimone, vi sono quattro comuni: il
comune di Sestola, il comune di Riolunato, il comune di Montecreto ed un comune di cui il nome
mi sfugge. Praticamente questi comuni si trovano ad una distanza dagli impianti sciistici, perché
sono alle pendici, sono proprio attorno al monte, un distanza di 10 km, 5 km, 11 km, 13 km. Il
comune di Fanano! Ecco, non mi veniva il nome! Questi comuni hanno una serie di alberghi,
Sestole ne ha una ventina, Riolunato ne ha otto o nove. In totale, intorno a quel comprensorio, ci
sono 40, 45 alberghi. Quegli impianti non hanno problemi.
Allora, diceva giustamente il presidente del Consorzio, è assurdo considerare che qui, a
Montecampione, a 1200 e 1800, ci siano 40 alberghi per fare andare avanti gli impianti. Bisogna
che la politica faccia qualche cosa. Come è possibile che Boario Terme muoia con i suoi alberghi e
non si riesca a fare un meccanismo, un qualche cosa, che comporti una sinergia per sfruttare le
terme, per sfruttare il lago, per sfruttare la montagna ed altre cose ed utilizzare questi impianti?
Perché la proposta turistica deve essere una proposta completa, deve portare un po' tutte le cose, poi
gli impianti funzionano. Allora a quel punto non ci saranno più i problemi. Così invece Boario
muore perché nessuno, o pochi, vanno alle terme, Montecampione muore perché non ha gli alberghi
e allora qui non andiamo da nessuna parte.
(applausi)
Birnbaum: posso dirle una cosa? La parziale risposta a quello che lei domanda, è determinata dal
fatto che purtroppo, e sottolineo purtroppo, questa è una delle pochissime cose che mi lascia
d'accordo con i signori del comitato, qui Pian Camuno ed Artogne hanno sempre pensato che ci
avrebbe pensato Alpiaz. Erano sinceramente convinti che la società che aveva costruito le case, che
aveva sviluppato il piano edificatorio e che poi aveva fatto quello che era necessario per fare lo spin
off, per costituire la società degli impianti e gestire gli impianti, sarebbe sempre stata talmente
florida da pensare a tutto, tanto che le hanno lasciato il dovere assoluto di gestire una strada di 7 km
che parte da quota 1200 ed arriva quasi a 2000 metri. Purtroppo la realtà, ed io continuo a ripeterlo
nelle assemblee, e lo ripeto, e qui ci sono degli amministratori comunali che sanno che è così,
andare dai loro cittadini, andare da un cittadino di Piazze o di Acquebone, che hanno una strada che
è conciata male tanto quanto quella che sale al Plan, perché noi abbiamo una via di fuga ma loro
hanno una strada che è conciata forse ancora peggio di quella del Plan, perché è abitata, quei signori
se vanno dai loro cittadini e gli dicono che devono spendere un euro delle tasse che noi versiamo
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per portarli qua, per mettere in sicurezza il comprensorio, rischiano qualche volta di avere qualcuno
che esce con il forcone da casa.
La forza della politica sta nel convincere il proprio cittadino che quello che si sta facendo è nel suo
interesse, non è nell'interesse di chi riceve il servizio, ma è nell'interesse del consolidamento di un
territorio che tiene in vita quei comuni, perché senza di noi divisi non ci possono stare. Si
chiamavano Pian d'Artogne una volta, poi sono diventati Pian Camuno e Artogne, ma erano insieme
prima! E poi si sono divisi. Se il politico non ha questa forza, non può fare il politico. Ma siccome
noi non votiamo, siccome noi non votiamo, purtroppo, abbiamo semplicemente la necessità di
tenere aperta quella porta, per tenere loro seduti al tavolo con noi, per cercare di convincerli, o
aiutarli a convincere i loro cittadini che il consolidamento di questo comprensorio è un bene per il
loro futuro, altrimenti, purtroppo, non ce la fanno, perché comunque uno dei due comuni ha il
bilancio messo maluccio malgrado quello che paghiamo, maluccio, eh?
intervento dalla sala: 600 mila euro di rotonda... inutile!
Birnbaum: quella rotonda per Pian Camuno, 650 mila euro, è andata a costo zero. Zero perché ha
reperito i fondi. Pian Camuno non ha speso un euro per quella rotonda. E chi glieli ha dati? Glieli ha
dati qualcuno. Chi deve parlare?
Rossini: Valgrande 4 Est, mi chiamo Rossini. Non riesco a capire perché non vi sia, ma qui ci
dovrebbe essere anche il sindaco di Boario! Qui c'è un comprensorio per il quale, da vent'anni, i
sindaci sono stati assenti, completamente assenti! Non si sono mai interessati! Chi è salito
quest'estate, o è salito adesso su a 2000, lo ha visto, le strade vengono pulite fino ad un certo punto
poi niente più, le buche sono tappate fino a un certo punto e poi... che so? Noi siamo i cittadini di
nessuno? I loro cittadini che abitano qui, che vivono di questo comprensorio, che cosa pensano di
fare i sindaci? Qui se non vengono le teste che comandano la politica e si uniscono fra di loro, non
faranno mai nulla. Adesso sono un po’ agitato perché non sono abituato a parlare… Però da soli non
vanno da nessuno parte, sia chiaro! e questi sono sempre andati da soli, ogni comune per la sua
strada ed è sbagliatissimo.
Daminelli: quello che lei dice è, ovviamente, condivisibile e condiviso. Sulla prima parte, però,
avrei qualche considerazione da fare. Noi abbiamo qui Alessandro Domenighini che è l'assessore
per Montecampione del Comune di Artogne, ed il Sindaco di Artogne Gian Piero Cesari, che è
seduto là. Io devo dire che, dal punto di vista dell'impegno, il Comune di Artogne ha fatto dei passi,
rispetto alle amministrazioni precedenti, che devono essere sottolineati. C'è una cosa da dire, che in
questi passi, spesso, sono rimasti da soli, perché non sono stati accompagnati da tutti gli altri
comuni che devono lavorare insieme. Noi siamo qua a Montecampione, però provate a guardare,
come diceva prima, io lo chiamo il signor Tassini, nel raggio di dieci o quindici km abbiamo tutto,
abbiamo delle sorgenti termali, abbiamo un lago, la possibilità quindi di fare sport sia d'inverno e
d'estate, addirittura di tutto di più perché possiamo permetterci anche di dire “abbiamo la vela”.
Quale località montana ha la vela a 10 km di distanza? Ripeto quello che ho detto prima e che
rivolgo a Cesari, l'impegno della politica deve essere questo. Noi siamo qui, se possiamo fare
qualcosa per aiutare questa aggregazione, che andrà tutta anche a nostro vantaggio, ben venga, ma
dovete seppellire tutte quelle asce di guerra che invece sono ancora chiuse negli armadi, anzi,
neanche troppo chiuse perché a volte le tirate fuori.
(applausi)
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Domenighini: Domenighini, Comune di Artogne. Il Vicepresidente Birnbaum ha detto che il vero
politico deve avere la forza di fare anche delle rivoluzioni se servono per risolvere dei problemi
incancreniti come quelli di Montecampione. È vero, io questa forza non ce l'ho, però cominciamo a
fare qualche passettino, se io ve ne propongo un paio di concreti. Noi andiamo alle elezioni a
maggio, per cui abbiamo ancora un paio di mesi di operatività, poi chi verrà verrà. Ci sono delle
cose che ci trasciniamo da tanto tempo e che rientrano nella nostra forza, nelle cose che possiamo
fare. Uno, andare a richiedere le benedette opere di urbanizzazione al Tribunale. Il Comune di
Artogne lo ha già fatto, quindi la proprietà di tutte le strade, parcheggi, fognature, impianti di
illuminazione, tutto quello che volete, opere tecnologiche che in questo momento sono ancora di
proprietà di nessuno, cioè del fallimento. Noi le abbiamo chieste senza successo un anno fa ed
adesso invito e sfido il Presidente del C.d.A. a venire insieme a noi dal curatore fallimentare, anche
tutte le settimane se serve, per portare a casa almeno questo risultato prima delle elezioni nostre che
sono a maggio, non l'anno prossimo. La seconda cosa che possiamo fare, contestualmente perché
deve andare di pari passo, è affrontare e risolvere l'annoso problema dell'acqua, perché l'acqua viene
fornita a Montecampione attraverso cespiti che sono sparpagliati nelle varie società, ormai nei vari
fallimenti, perché Alpiaz quando è morta li ha smembrati, un pezzo sulla gestione del Consorzio, un
pezzo nella società Alpiaz, un pezzo nella società degli impianti, etc. Parallelamente alla richiesta
della proprietà di tutti questi cespiti che comprendono anche l'acqua, il Comune di Artogne ed io
personalmente vorremmo, sempre insieme a voi, andare ad affrontare, oltre ai curatori fallimentari,
anche il responsabile dell'ATO della Provincia di Brescia e decidere, definire insieme all'ATO della
Provincia di Brescia come questo servizio idrico, che per legge deve essere gestito dal gestore ATO,
possa essere trasferito all'ATO. Io su queste due cose, che sono quelle che rientrano nelle mie
possibilità operative, mi impegno per i prossimi tre mesi, se voi verrete con me per perorarle.
(applausi)
Daminelli: direi che, sia io che Paolo, già quest'estate abbiamo consumato qualche treno di gomme
avanti e indietro per la Val Camonica, possiamo aggiungerne un altro per fare queste cose. Ben
venga, ti ringrazio Alessandro. Fra l'altro io ho letto l'articolo… mi è piaciuto il titolo dell'articolo
che hai fatto sul periodico del Comune. Si intitolava “Montecampione: una stazione da sogno con
problemi da incubo”.
(applausi)
Gatti: mi chiamo Gatti, sono anni che sono a Montecampione ed abito in Piazzetta, allo Chalet
Ponente. Daminelli prima diceva dei nostro giovani, era felice che dentro al C.d.A. ci fossero anche
dei giovani. Non so quanti di voi Montecampionesi siano al corrente di quello che avviene, da
almeno cinque o sei anni, in piazzetta tutte le sere e che i nostri giovani combinano. Praticamente da
mezzanotte, più o meno, fino alle 4.30/5.00 di tutte le mattine, la piazzetta, oserei cambiarle il
nome, diventa l'arena di Verona. Perché continuano a cantare a tutte le ore a squarciagola. Non solo,
è diventato anche l'urinatoio di Montecampione! Oltre agli atti vandalici che sono statti fatti in
questi anni e che poi il Consorzio ha dovuto in qualche modo, con i nostri soldi, riparare tutti i
danni che fanno e non solamente in Piazzetta ma in giro per Montecampione. Io vorrei sapere, mi
riferisco ai giovani, ai nostri figli perché sono i nostri figli, quanti di voi genitori sono al corrente di
quello che combinano i nostri figli tutte le notti a Montecampione, in particolare in piazzetta.
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Sono trent'anni che sono qui, l'ho sempre vissuta appieno. È solamente da cinque o sei anni che in
piazzetta avviene quello che sta avvenendo tutte le sere, sia d'estate che d'inverno. Non so chi di
voi, salendo a Montecampione un po' di tempo fa, si ricorda che c'era una bella pubblicità sul lato
destro della strada dove si diceva che Montecampione era la zona del silenzio. Non è più la zona del
silenzio! non è più nemmeno una zona sicura secondo me! Dopo tutto quello che i nostri ragazzi
combinano tutte le notti! E quello che mi dà più fastidio è che ci sia questo senso di impotenza,
perché tutti noi mettiamo la testa sotto la sabbia, come fanno gli struzzi. Tutti voi sapete che
esistono delle leggi contro lo schiamazzo notturno, anche penali, ma qui non vengono mai
rispettate. Io spesso e volentieri, ultimamente, ho anche fatto dei filmati, ho chiamato i Carabinieri
ma non cambia assolutamente nulla, perché mi dà la sensazione che non si ha voglia di affrontare
questo problema. Mi rendo conto che non è un problema semplice da affrontare.
Il Consorzio probabilmente da solo non ce la fa, dobbiamo tutti noi essere d'accordo nell'affrontare
questo discorso e soprattutto cercare di convincere i nostri ragazzi a non fare quello che fanno tutte
le sere in piazzetta. Se non mi credete vi invito a venire da mezzanotte in avanti in piazzetta, anzi,
probabilmente se invece di esser il solo che scende a cercare di convincere questi ragazzi a
moderare i toni, più di una volta ho rischiato di prenderle e più di una volta mi sono preso dei
grandi “vaffa”, se non peggio...
dalla sala: è il sistema Italia!
Gatti: ma non possiamo accettarlo! Io non lo accetto! È nella mia natura, esistono le leggi e le leggi
bisogna farle rispettare. Se partiamo da questo presupposto, non arriveremo mai da nessuna parte.
Intervento dalla sala: non si vede mai un carabiniere, mai niente...
Gatti: senta, io i carabinieri li ho chiamati, sono venuti ultimamente... ho fatto pure dei filmati,
quando esco a fare dei filmati, siccome mi vedono, i ragazzi si mettono a ridere e fanno il filmato a
me, cosa devo dire!
(applausi)
dalla sala Tassini: io ragazzi non ne ho, ma di certo in piazzetta non avrei comprato mai!
(applausi)… ahhhhhh…..noooo
Birnbaum: questa non è una risposta…. un attimo, calmi, non facciamo così se no non si capisce
nulla! La prima cosa che vi dico è che sarebbe come dire a chi abita sui Navigli a Milano di
mettergli un cartello con su scritto “cambia casa”. Non è una giustificazione questa...
(applausi)
Birnbaum: questo non rappresenta un approccio civile alla soluzione di un problema. Diciamo che
rinunciare ad un investimento non risolve nessun problema, mi sembra un po' eccessivo. La mia
domanda è: intanto questi filmati ce li dia se li ha. Perfetto! Ce li scarichiamo in consorzio e ce li
guardiamo, a proposito soprattutto dell'urina sui muri etc etc. Stamattina c'era Danilo che stava
svuotando i bidoni dell'immondizia, si è appoggiato al muro degli Aceri ed ha fatto pipì,
probabilmente non aveva un bagno vicino, stava svuotando il cestone dell'immondizia ed ha fatto
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pipì sul muro, però non si può urinare sui muri, questo sicuramente. La difficoltà che noi abbiamo è
che... non è che voglio tornare agli Enti pubblici un'altra volta per partire dai ragazzi che fanno
rumore, ma diciamo che il problema sostanziale è che noi dobbiamo cercare di lasciar loro spazio,
perché qua noi se li mettiamo alla porta abbiamo finito. Posti purtroppo non ne hanno...
(applausi)
Birnbaum: perché qui il problema non è la piazzetta, è il pub. Non è la piazzetta, il problema è un
locale. I ragazzi stanno lì perché oggi, realmente, a parte questa nostra gestione, come la possiamo
chiamare, “casalinga” della discoteca per poter cercare di dare un posto a questi ragazzi, e mi
sembra che a capodanno tutto sommato abbiano dato un'ottima prestazione di responsabilità, ma
questi ragazzi non hanno un altro posto. È questo il problema sostanziale! Il luogo di aggregazione
è in piazzetta. Ora, apprezzo che ci abbia riconosciuto il fatto che per noi non sia semplicissimo
affrontare questo problema, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, anche dei gestori del
locale, perché non è detto che quello che succede fuori da un locale sia solo responsabilità di chi
gestisce quel pezzo di marciapiede. Se io ho un locale aperto ed i clienti del mio locale disturbano la
quiete pubblica fuori, è un mio dovere gestire questa quiete. Non è una cosa facile. Dobbiamo
decidere se è meglio chiudere un locale e lasciare questi ragazzi a casa o cercare di convincerli ad
avere un approccio al silenzio sicuramente migliore, fermo restando che non sono soltanto i nostri
ragazzi, perché al pub non ci vanno soltanto i figli di residenti, questo devo dirlo.
(applausi)
Gatti: volevo dire che io sono trent'anni che sono a Montecampione, è soltanto da cinque o sei anni
che avvengono queste cose.
Dalla sala: non è vero….
Gatti: lo garantisco
Daminelli: diciamo che trent'anni fa, io ero un giovane, eravamo tranquilli...
Gatti: c'era la discoteca aperta, il gestore della discoteca sapeva gestire il tutto.
Daminelli: però ha detto una cosa importante: c'era la discoteca!
Gatti: anche la discoteca. Io so che aprite la discoteca diverse volte... giusto per…
Daminelli: non è proprio un'apertura della discoteca...
Gatti: no no, lo so, ma proprio per... il problema qual è? Io sono andato a parlare con questi ragazzi,
mi hanno detto che l'unico luogo di aggregazione è la piazzetta. D'accordo, se stanno lì e parlano mi
sta anche bene, il problema è che è diventata l'arena di Verona la nostra piazzetta, perché ci sono i
concorsi di canto tutte le sere...
(intervento dalla sala non registrato)
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Birnbaum: è vero, è così!
Gatti: quando finisce un gruppo, perché sono almeno tre o quattro gruppi di ragazzi, ormai ho una
certa esperienza, appena sento le bestemmie si capisce se stanno parlando di un gruppo di destra, di
un gruppo di sinistra… non parlo di politica, ognuno di questi ha la propria dislocazione. Vi invito a
venire. A me sta bene che stiano lì, l'importante è che non cantino, tutto lì.
Intervento dalla sala: facciamo un monologo stasera? Abbiamo capito, il problema è che i ragazzi
non hanno gli spazi. Facciamo funzionare la palestra, facciamo funzionare altri locali....
(interventi dalla sala non registrati)
Birnbaum: non facciamo il dibattito in platea fra di noi altrimenti nessuno sente... noi uno spazio a
chi vuole fare le proprie rimostranze non possiamo negarlo.
(interventi dalla sala non registrati)
Daminelli: chi ha chiesto di parlare? Prima il signore, poi c'è Castiglioni.
[1:38:37]
Galimberti: buonasera, io sono Galimberti e sono della Splaza. Inerente a quello che ha detto il
signore di là, io sono convintissimo che dei vostri ragazzi, nostri ragazzi, ci sia una percentuale
molto bassa, molto bassa! sono convintissimo di questo! Poi io volevo parlare dei costi per andare a
sciare. Non mi sembra giusto il fatto che noi del Consorzio, che tiriamo fuori dei bei soldi, siamo
discriminati contro quelli della valle?
(applausi)
Galimberti: io cinque stagionali non li ho fatti apposta per quello, primo per la risposta di quel
signore che ha parlato prima che dice “noi abbiamo tirato fuori 250 mila euro e allora non pagano
niente”! E noi cosa tiriamo fuori al Consorzio? Sono cose da ricordare perché non mi sembra giusto
che uno della valle, che arriva da Edolo o da Brescia, paghi quasi la metà di noi consorziati! Questa
discriminazione direi di toglierla, essere paragonati anche noi a quelli della valle!
Daminelli: allora, rispondo perché è corretto rispondere, però non vorrei che diventasse l'assemblea
della Montecampione Ski Area perché è l'assemblea del Consorzio. I costi degli stagionali sono
uguali per tutti, quello che c'è di differenza è legato agli under 16...mi sembra….
contrarietà dalla sala: noooooo……noooooo…..nooooo
Daminelli: il discorso delle agevolazioni sulla valle è una questione legata a dei finanziamenti del
BIM. Io le spiego com'è tecnicamente, poi le spiego come la penso io, ok? E l'ho detto già
all'assemblea di dicembre, quindi ripeto qualcosa che ho già detto, non sto rispondendo a lei.
Dunque, tecnicamente c'è un discorso legato al BIM che raccoglie dei soldi che ogni comune versa
e poi li redistribuisce in questo modo. Questo è quello che accade tecnicamente. Quello che io ho
detto a dicembre, e qua mi rivolgo anche ad Artogne perché è Pian Camuno e Artogne, visto e
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considerato che se non sbaglio il BIM ha messo un fondo, e poi ogni comune ha messo un euro per
ogni abitante, se non sbaglio...
Birnbaum: sì, esattamente così.
Daminelli: …un euro per abitante. Io ho detto “noi non lo abbiamo chiesto, è vero, però forse
Artogne e Pian Camuno potevano versare un euro anche per noi, visto che comunque sia… un po'
di tasse ai Comuni di Artogne e Pian Camuno le paghiamo!”. A quel punto avremmo avuto delle
agevolazioni come se fossimo stati della valle. Io la vedo sotto questo punto di vista, non sotto il
punto di vista “noi mettiamo i soldi”, perché su quello del “noi mettiamo i soldi”, se andiamo a
vedere quanti residenti hanno acquistato le quote della Montecampione Ski Area, stiamo parlando
dello “zero virgola per cento”, quindi dire “noi mettiamo i soldi”...
(interventi dalla sala non registrati)
Daminelli: no, no, dividiamo la gestione del Consorzio da quella della Montecampione Ski Area!
Birnbaum: posso dire una cosa? Scusa. Ogni tanto, quando sono in ufficio io con mio cognato, ci
diciamo che quando parliamo con qualcuno non riusciamo a capire se ha la quinta marcia da
mettere. Mettiamo la quinta! Negli ultimi tre anni e mezzo il BIM, che tiene 44 comuni della
Vallecamonica, ha versato a Montecampione oltre 500 mila euro. Noi oggi possiamo dire che se
Polonioli domani ci dice che apre la panoramica, e la apriamo solo domani perché è un problema
meteorologico e nessun altro problema, noi lo dobbiamo al BIM, a nessun altro!
(applausi)
Birnbaum: io chiedo a Domenighini se noi ci rendiamo conto di cosa significa per il Presidente
della Comunità Montana, che raccoglie denaro da 44 comuni, andare a dire al sindaco del comune
di Bienno che in Giunta della Comunità Montana deve votare per stanziare dei soldi per
Montecampione. Lei pensa che sia una cosa così semplice? Oggi Oliviero Valzelli è, forse, insieme
alla Giunta della sua Comunità Montana, l'unico politico degli ultimi venticinque anni che si è
esposto personalmente per investire qua mezzo milione di euro in meno di tre anni.
Questi sono i dati. Senza di lui, noi gli impianti non li avremmo aperti mai. A proposito di “non li
avremmo aperti mai”, non li avremmo aperti mai! Perché guardi, che c'è in giro qualcuno, qua, che
le dice che li avrebbe aperti qualcun altro, ma non è così! Non è assolutamente così!
Anche quelli che lo dicono, sanno benissimo che non sarebbe stato così! La posizione che qualcuno
avrebbe sostituito il BIM, avrebbe sostituito Montecampione Ski Area, è una posizione di
opposizione alla situazione attuale, non di reale e concreta opportunità che gli impianti aprano,
perché se non ci sono gli Enti pubblici non esistono impianti che funzionino. Quello di cui parlava
prima Polonioli, ciò che è stato fatto a Pontedilegno, sa come lo chiamano là? Il grande sogno!
Si chiama il grande sogno! 50 milioni di euro! Hanno uno dei comprensori più belli d'Europa! Ma
senza l'Ente pubblico non si va da nessuna parte. Anche chi oggi cavalca l'opzione privata, ha
sempre sostenuto l'idea che solo ed esclusivamente una società mista avrebbe potuto gestire gli
impianti, perché la sicurezza di un comprensorio la dà l'Ente pubblico. Non a caso Domenighini ha
parlato di acqua. Guardi che l'acqua, qui, è un elemento fondamentale mica solo per aprire il
rubinetto e lavarsi i denti, noi qui abbiamo bisogno di innevare, abbiamo bisogno di sistemare
l'impianto di innevamento. Adesso io non voglio fare l’amministratore di MSA, però guardate, il
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denaro che il BIM dispone per poter dare delle facilitazioni ai suoi cittadini, è una condizione
politica per avere quel denaro per aprire i nostri impianti. Non so se io... nostri! vostri, certamente!
Guardi che quando li abbiamo aperti, la nostra casa l'abbiamo pagata 35 milioni di lire, o 40 milioni
di lire, o 50 milioni di lire. Oggi comprare la casa qua non costa più 50 milioni di lire, magari a
buon mercato....
(interventi dalla sala non registrati)
Birnbaum: signori, purtroppo io qua so che mi faccio dei nemici, però guardate che la società misto
pubblico-privato è per questo comprensorio l’unica prospettiva. Senza di loro noi oggi saremmo
chiusi, questo è sicuro.
Galimberti: … dico almeno di comportarsi con noi consorziati come con quelli della valle!
Daminelli: allora, ripeto, il Consorzio è il Consorzio e la Montecampione Ski Area è la
Montecampione Ski Area. Io posso anche capire determinate cose, però non si può addossare e
venire a chiedere al Consorzio, poi se il Consorzio si muove “ah, perché si è mosso per la Ski
Area”! Cerchiamo di essere un poco anche coerenti! Io ve l'ho detto, alla fine di residenti che hanno
preso le quote della Montecampione Ski Area sono meno di una settantina, una settantina su 2500.
Lei le ha prese? Scusi allora, non ha preso le quote, ha comunque qualcuno che ha pagato per lei per
aprire gli impianti...
(interventi dalla sala non registrati)
Daminelli: qualcuno li ha messi! Allora quelli che li hanno messi? Non è una discriminazione? Se
un Ente sovracomunale decide di investire dei soldi per dare delle agevolazioni...
(interventi dalla sala non registrati)
Daminelli: ripeto, non confondiamo il Consorzio con Montecampione Ski Area, non c'entrano.
Castiglioni: buonasera, buon anno a tutti. Marco Castigioni, Pradosole. Sono contento che stasera
abbiamo detto che si fa politica. Allora, se si fa politica… ci arrivo dopo. Premessa: io sono un
amante di Montecampione, mi piace da morire Montecampione, pensavo fosse il posto più bello del
mondo quando sono arrivato nell'85, lo trovavo spaziale.
Ho comprato casa, senza ombra di dubbio, ho comprato casa da Polonioli, Polonioli mi sta
simpaticissimo. Però nel tempo, ahhh…sono un vostro elettore da sempre, però ultimamente ho
iniziato ad avere dei dubbi, delle perplessità, delle cose che non capisco più. Ed ecco perché sono
contento che si dica “si sta facendo politica”, anch'io faccio politica a livello comunale. Nella
politica si accettano le decisioni, le critiche, si risponde, si spiega, si cerca di dare informazioni
migliori. Io dico una cosa…. Sì! informazioni migliori. Non possiamo noi essere sempre informati
su tutto e sapere esattamente come sono le cose. Se non sappiamo esattamente le cose come sono, ci
facciamo delle idee su quello che leggiamo. Leggiamo delle cose che pubblica il comitato e ci
chiediamo “sarà mica vero?”. Ad esempio, in riferimento allo smaltimento dei rifiuti, c'è nella
convenzione? non c'è nella convenzione? È vero che lo volete dare al Comune di Artogne così ci fa
pagare la TARI? Ditelo! Ditelo, no? Questa è politica, la posizione, domanda, risposta,
informazione. A mio avviso...
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(intervento dalla sala non registrato)
Castiglioni: ma che arrivi! Io ad esempio non sono d'accordo che per un periodo abbastanza lungo
mi siano arrivate informazioni e mail della MSA da parte del Consorzio ed adesso, stasera, sento
che il Consorzio e la MSA sono due cose distinte…
(applausi)
Castiglioni: …finisco e poi rispondete tutte le cose che volete. Questo a me non è piaciuto, come
non mi è piaciuto sentire per anni che bisogna dialogare con gli Enti pubblici, e di solito è così,
bisogna dialogare con gli Enti pubblici. Ho conosciuto il Sindaco di Artogne nuovo, perché quelli
vecchi non mi piacevano, e mi sono detto “mah, bene, si parla, si ragiona etc”, ma dopo anni che
sentiamo dire che bisogna dialogare, dialogare, dialogare, si presenta una convenzione ed i Comuni
non la firmano! Allora la politica del dialogo non è andata a buon fine. Bisogna ammettere che la
linea politica, visto che facciamo politica, state facendo politica, altrimenti uno sta lì in consorzio a
cambiare le lampadine. Lo avete detto “facciamo politica”, allora la linea politica è fallita! A questo
punto io mi aspetto il riconoscimento degli errori ed un cambio di linea, vuol dire diventare almeno
un po' più duri, un filino…
(applausi)
Daminelli: possiamo risponderle? Perché gli argomenti che ha messo sono già tre, quindi il dialogo
con i Comuni, MSA e Consorzio e le convenzioni…
Castiglioni: io mi diverto su facebook, però c'è chi lo prende troppo sul serio...
(dalla sala intervento non registrato)
Daminelli: comincio io, poi facciamo un po' per uno. Innanzi tutto facebook non è un gioco. Io non
sono certo un esperto di comunicazione, tutt'altro, però chiunque ne sa un po' di comunicazione sa
che il 70/80% della comunicazione sta nella cosiddetta comunicazione non verbale.
Facebook è l'esatto opposto. Se lei scrive un qualche cosa in tono scherzoso, poi non è facile capire
che quello scritto è in tono scherzoso, quindi non prenda facebook come un gioco, facebook non è
un gioco, specialmente se si parla di argomenti importanti perché si rischia di cadere
nell'incomprensione, nella mala fede, nella calunnia ed in tutto il resto. Chiudo la parentesi, non è
un gioco facebook. Lei ha parlato di tre argomenti: i rapporti con i comuni, MSA e Consorzio ed il
discorso dei rifiuti, quindi vorrei rispondere su tutti e tre.
Partiamo dal rapporto con gli Enti pubblici, con i Comuni. Il fatto che la convenzione che è stata
preparata, che trovate sul tavolo all’ingresso a disposizione, non sia ancora arrivata alla firma,
diciamo che per un Comune è una nostra richiesta, per l'altro è stato lui che l'ha fermata. Perché noi
vogliamo qualche cosa che sia condiviso da entrambi i Comuni, non vogliamo una firma sola, le
vogliamo tutte perché la convenzione, se si fa, si fa con tutti. Detto questo, dialogare non significa
essere sempre d'accordo su tutto, significa cercare di affrontare le cose ed affrontare i problemi.
I problemi che abbiamo a Montecampione, quelli che Alessandro Domenighini definiva “una
località da sogno con problemi da incubo”, sono problemi che sono nati in quarant'anni di storia.
Risolverli in qualche mese è impossibile, non si può chiedere di risolverli in qualche mese,
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soprattutto quando gli attori continuano a moltiplicarsi. Prima c'era Alpiaz che era da sola, adesso il
fallimento di Alpiaz ha creato altre due entità perché abbiamo Alpiaz da una parte e
Montecampione Hotels dall'altra con due curatori fallimentari, poi la società degli impianti in cui
c’è di mezzo Alpiaz, Bovegno e compagnia bella. Su quel versante alcuni passi sono stati fatti, si è
capito in che cespiti sono gli impianti, sono arrivati in mano ad un curatore, non si sapeva neanche
dov'erano prima. Dialogare non significa essere sempre d'accordo, significa parlare, significa
cercare la quadra ad un problema. Prima Domenighini ha affrontato due problemi, quello dei cespiti
di urbanizzazione e quello dell'acqua. Cerchiamo di affrontarli, quindi come vede non è che il
dialogo con gli Enti pubblici si è bloccato od è fallito. Vogliamo dire che forse siamo stati poco
incisivi? Poco forti? Sì, è vero! È vero! Io non lo considero un fallimento, direi “si poteva fare di
più”. Sì, siamo stati forse un po' deboli, dovevamo essere un pochettino più forti.
È anche vero che quando si parla con la politica, al di là di poche persone quali possono essere per
il Comune di Artogne le due che abbiamo qui, il Sindaco e l'assessore, che sicuramente hanno un
interesse, che sicuramente si spendono per Montecampione ma sono in due, bisogna ricordare che
dietro di loro ci sono altri, ci sono i gruppi di maggioranza, c'è tutta una serie di persone che fanno
capo a degli elettori. Purtroppo, lo sottolineo da tanto tempo, su quello non possiamo farci nulla, noi
non siamo una forza elettorale, non lo siamo, questo per noi è un punto di debolezza.
Ecco che allora se c'è, e sappiamo che fra i residenti, i consorziati, c'è, qualcuno che è anche
cittadino di Artogne e di Pian Camuno, a questi signori chiediamo che ci diano il supporto perché
loro sono una forza elettorale, qualche numero ce l'hanno, non sono centinaia ma qualche numero
ce l'hanno. I rapporti con i Comuni stiamo cercando di gestirli. Nessuno, come qualcuno dice, “è
nato imparato”, io per primo, non sono un politico, proprio per niente, non lo sono, sono
assolutamente tecnico. Nessuno di noi credo abbia storie politiche o ambizioni politiche, quindi
stiamo cercando di fare del nostro meglio. Può essere che magari in qualche occasione ci siamo
mossi come un elefante in una cristalleria, può essere, abbiamo fatto qualche errore, siamo
consapevoli di questo. Dall'altra parte, cosa significa essere duri? Creare uno scontro? No, non
conviene a nessuno scontrarsi, almeno questo è il nostro punto di vista. Cerchiamo di fare quello
che possiamo per spingere, come dicevo prima, i Comuni a fare la politica come dovrebbero farla,
questo è quello che possiamo fare e andremo avanti a farlo. Questa la prima cosa.
Per quanto riguarda Consorzio e MSA, ripeto, io non voglio mescolare le due cose perché non sono
mescolabili. Allora, io sono stanco di vedere che se il Consorzio non dà determinate risposte sulla
MSA, succede quello che è successo anche qui stasera, se il Consorzio fa qualcosa ti arrivano le
carte, perché non puoi farlo, perché ti interessi? perché fai quello, perché fai questo. Da dov'è che
esce che il Consorzio e la MSA sono la stessa cosa? Esistono il Consorzio e la MSA e, per quanto
mi riguarda, continuerò a sottolinearlo, non dovranno essere confuse perché sono due realtà diverse.
Chi dei consorziati vuole partecipare alla MSA lo fa e sarà benvenuto a farlo, chi non lo vuole fare
non lo fa e non dovrà sicuramente essere obbligato a farlo dal Consorzio. Perché? Perché la MSA è
una società di capitali e tante altre ragioni. Su questo credo non ci siano dubbi, MSA e Consorzio
sono due cose separate, hanno una gestione separata. Quello che il Consorzio, che il C.d.A. deve
fare è vigilare, per quello che può fare, perché comunque è una società di capitali con un azionista
di riferimento, perché il BIM ha la maggioranza assoluta della società. Ripeto, noi vigileremo,
qualche tiratina d'orecchie a Polonioli l'abbiamo data su determinate decisioni su cui non eravamo
d'accordo...
Birnbaum: questa è politica, eh? improvvisamente il BIM ha deciso che è arrivato il momento di
mettere 500 mila euro nella società degli impianti. Non è una conquista politica? Secondo te è una
conquista politica che un Ente sovracomunale che gestisce l'interesse di 44 comuni investa in una
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
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località di due comuni, Pian Camuno e Artogne? Di soli due comuni! È una conquista politica?
Secondo me sì! Per me sì! La politica qua è venuta, non so chi ce l'ha portata. Tu? Non lo so. Io? Io
no, tu no, non so, forse Gianmaria, forse tutti voi l'avete portata qua, ma è una conquista di tutti, è
una conquista politica che il BIM tenga in vita gli impianti, tenga in vita la società degli impianti!
Per me sì! Per te no? Non rispondi? (rivolto a Castiglioni)
Daminelli: Paolo scusa... Quando prima dicevo, rispondendo a Domenighini, “io e Paolo abbiamo
consumato qualche treno di gomme in Vallacamonica e possiamo consumarne qualcuno di più”, era
una metafora ma sia io che lui l'abbiamo passata qualche serata a cercare di convincere gli Enti
pubblici ad investire su Montecampione! Quindi da una parte le dico, qualche errore è stato fatto, sì.
Un completo fallimento? No, mi spiace, che sia un completo fallimento, come ha detto lei prima,
no!
Castiglioni: no, infatti non è un completo fallimento…
Daminelli: lei ha detto un completo fallimento…
Castiglioni: no, vedere che si segue una linea politica e poi, la prima volta che si presenta qualcosa
di concreto, uno non accetta o non si presenta, si ha qualche perplessità. Comunque la linea che è
stata portata avanti è un po’ fallita.
Daminelli: ma fallita su che cosa? Perché non è stata firmata una convenzione è un fallimento? Io
non lo vedo. Aspettiamo che si arrivi alla fine…
Castiglioni: però ogni volta che ci sentiamo e ci troviamo, arrivano questi segnali che lasciano un
po' perplessi. Rispondo al discorso del BIM e del successo politico. È complesso, probabilmente il
BIM si sarebbe mosso a prescindere dal Consorzio di Montecampione. Forse non vi ho aggiunto
una cosa, che secondo me il Consorzio dovrebbe fare meno politica, cercare di fare più
manifestazioni e meno politica...
(interventi dalla sala di contrarietà)…ma piantala… ma dai…
Castiglioni: il Consorzio è fondamentale, ma occuparsi di...
Birnbaum: Marco prima lo ha detto chiaro, se voi avete bisogno di qualcuno che tagli l’erba, faccia
le manifestazioni estive, cambi qualche lampadina e basta, noi non ci sediamo. È sufficiente restare
dove eravamo prima, loro erano bravissimi a fare questo! Non è che i signori del comitato erano
delle persone che queste cose non sapevano farle, alla mattina di capodanno Montecampione era
pulita lo stesso! Se voi a noi chiedete “fate solo questo”, non votateci! Non ci interessa gestire
Montecampione solo ed esclusivamente per quell’aspetto. Se siamo arrivati fino a qua, è perché
probabilmente è sempre stato così! Abbiamo questa impressione. Se continuiamo a sostenere in
continuazione che il Consorzio abbia solo ed esclusivamente quei compiti e non abbia un ruolo
politico, è perché fino ad oggi è stato così. È per questo che siamo arrivati fino a qua…
(applausi)
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Birnbaum: se voi volete che il Consorzio serva solo a fare i servizi essenziali e le pulizie, non avete
bisogno di noi. Riguardo alla convenzione, adesso Domenighini avrà la parola...
Daminelli: vorrei chiudere le risposte a Castiglioni...
Birnbaum: ...è talmente uno spauracchio per i Montecampionesi questa convenzione che i Comuni
non la chiudono. Probabilmente ci dev'essere qualche pretesa o qualche cosa che noi stiamo facendo
che li mette in difficoltà! Vediamo poi cosa dice Domenighini.
Daminelli: solo una cosa sul discorso comunicazione. Scrivere è facile, soprattutto quando si può
inventare. Per me sarebbe difficile perché non ho la fantasia di scrivere un comunicato al giorno e
forse non ho neanche il tempo per farlo. Dico solo una cosa, in una loro comunicazione c'è scritto
che la convenzione mette in carico al Consorzio la strada da 1200 a 1800. Prendi il testo della
convenzione e trovami dove sta scritto! Questo ti lascia l'idea di quale sia la verità di quella
comunicazione. Chiudo.
Domenighini: io vorrei dire una frase ed ho terminato. Sulla vicenda della convenzione è successa
una cosa sgradevole, tutto sommato prevedibile ma sgradevole lo stesso, e cioè che il giorno dopo,
pochi giorni dopo che la bozza ha iniziato a circolare fra i due Comuni ed il Consorzio, ai due
Comuni è arrivata dapprima una diffida a non firmarle di un consorziato di Montecampione e, non
contento della diffida, anche un esposto alla Corte dei Conti ed al Prefetto, che venivano invitati ad
indagare sull'operato dei Comuni che volevano firmare questa “convenzione truffaldina”.
Queste cose sono successe. Ora, il Comune di Artogne ha deciso di non fermarsi, però è evidente
che queste minacce, le chiamo così, fanno presa all'interno delle maggioranze sulle persone che già
erano in dubbio sul fare o non fare questa operazione. Io ed il Sindaco di Artogne ne parlavamo
proprio in questi giorni: prossimamente, finite le feste andremo a parlare personalmente con il
Prefetto per spiegargli che non stiamo facendo nulla di strano, ma semplicemente volevamo
cogliere l'occasione per portare un po' di normalità a Montecampione...
(applausi)
Domenighini: tutto questo serve semplicemente o a lasciare tutto fermo come sta, o peggio a
mandare tutto a gambe all'aria. Non serve ad altro!
(applausi)
Birnbaum: TARI. Chi ha alzato la mano? Arrivo! Rispondo a TARI e le porto il microfono! TARI:
rifiuti. Inizialmente la bozza della convenzione prevedeva la delega sui rifiuti. Qualcuno ci ha
rimproverato di non averla pubblicata subito, di non averne dato informazione, noi abbiamo ritenuto
opportuno che questo documento venisse diffuso soltanto quando fosse ampiamente condiviso,
proprio per evitare che intorno si facesse un pettegolezzo che a nulla sortiva per il raggiungimento
dell'obiettivo e per non dare l'impressione che ci fosse un continuo cambiamento di idee sulle cose,
uno sviluppo di contenuto che qualcuno avrebbe potuto interpretare come contraddittorio.
Morale: la delega sui rifiuti è spostata da un'altra parte in quella convenzione. La delega sui rifiuti:
la realtà è che i Comuni i rifiuti non li possono delegare, perché è un servizio proprio degli Enti.
Quindi essendo un servizio proprio dell'Ente pubblico, e dovendo gestire delle anomalie, la gestione
della anomalia nel testo della convenzione riguarda la frase che recita che al di là di tutti i compiti
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che fanno capo all'accordo, nessuna tassa o tributo verrà applicato a servizi che vengono svolti su
questo territorio. Cioè, i Comuni si impegnano a non applicare tasse su servizi che ci facciamo da
soli, perché i rifiuti il Comune non ce li può delegare. Ergo non possono applicare tasse su servizi
che noi eroghiamo. Loro si impegnano quindi a non applicare la TARI perché i rifiuti ce li
sgomberiamo noi...
(intervento dalla sala non registrato)
Birnbaum: come ne usciamo? Te lo spiego io! La soluzione è una, o noi accettiamo questo tipo di
strada oppure facciamo come vuole il tuo amico Pacchioli, chiudiamo casa e ce ne andiamo! Non ci
sono altre soluzioni! Eh sì, guardi che è così… l'applicazione della TASI sul Comune di Pian
Camuno è una forzatura, noi abbiamo fatto ricorso al TAR. Se mai il Comune di Artogne dovesse
applicare la TASI ci metterebbe in una difficoltà ulteriore. Se qualcuno a Montecampione dovesse
applicare la TARI, noi abbiamo chiuso! Mettiamocelo bene nella testa questo, non ci sono altre
possibilità! Pian Camuno per portarsi a casa meno di 40 mila euro ha applicato la TASI,
effettivamente non va contro lo Statuto perché sono servizi che loro dicono che forniscono a fondo
valle ed a noi quando transitiamo sul loro territorio e non riguardano gli immobili di
Montecampione, quindi da questo punto di vista hanno pensato di salvarci, noi pensiamo che ci
siamo sicuramente salvati. Non lo so che cosa deciderà di fare Artogne nel futuro, ma se ci
applicano l'immondizia noi abbiamo finito, sia ben chiaro! È così, purtroppo è così!
(interventi dalla sala non registrati)
Intervento dalla sala: “abbiamo finito” cosa vuol dire? Che finisce il Consorzio?
Intervento dalla sala: è mezz'ora che ho alzato la mano!
Birnbaum: arrivo, arrivo.
Massara: buonasera, mi chiamo Massara ed abito al Fodestal D. Io in questi giorni, esattamente
quarantatre anni fa, dico quarantatre e c'è qualcuno vicino a me che ha la stessa anzianità, ho visto
tutte queste cose che voi state dicendo ripetersi anno per anno, anno per anno, partendo dalla prima
volta che pagammo il Consorzio 25 mila lire e c'è stato un susseguirsi di aumenti, aumenti, aumenti.
Su questi aumenti voi avete già detto cosa succederà, cosa è successo, questa tasi, tisi, tosi etc.
Quello che voglio capire io è il futuro di Montecampione, che più o meno è stato detto nelle cose
che dite. Poi, avete mandato una mail, che tutti avranno ricevuto penso, dove si accennava ad un
certo signore, o una società, che era disposta a prendere in carico la gestione degli impianti.
Se non sbaglio aveva anche citato cifre, per cui 5 miliardi, un miliardo, io cambio gli impianti,
faccio qui, faccio su, faccio giù, dopodiché altre mail dicendo questo signore, o questa società, c'è,
non c'è, non si è più saputo niente. Io vorrei sapere come prima cosa questa, poi il futuro di
Montecampione. Come sta dicendo il signore, “noi chiudiamo”, ma è troppo facile! Io son venuto a
Montecampione perché mi piaceva Montecampione, come ha detto il signore prima, perché voglio
venire a Montecampione, perché i miei figli, i figli dei miei figli possano venire, ma non per
ascoltare ogni volta le stesse, stesse identiche cose! Perché non sono cambiate! Credetemi, in
quarantatre anni, e qualcuno vicino a me lo può confermare, non sono cambiate! Voi in buona fede
lo dite, ma non cambiate niente. Scusate questo sfogo, ma è da quarantatre anni che sono qui. Non
ho niente contro di voi o contro il Consorzio, io sono stato uno dei primi a credere nel Consorzio.
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Purtroppo c'è stato un signore che è volato in cielo, è anche inutile nominarlo, che all'inizio... voi
parlavate di politica, ma sapete che quarantatre anni fa qui era un paradiso di tutto? C'erano politici,
io li ho visti! c'erano politici, personaggi dello spettacolo, personaggi che venivano invitati
all'albergo, che venivano a far delle serate, che facevano pubblicità a Montecampione. Tutti
venivamo! Tutti venivamo!
Daminelli: era diverso.
Massara: no, c'era evidentemente una gestione del Consorzio o degli Enti, non so quello che era,
che teneva a far vedere Montecampione come una cosa che forse non era, però era di più! Adesso
Montecampione purtroppo, ed io lo dico a malincuore… “ma dove vai, a Montecampione?” ti
schifano! Sei schifato! “vai in un posto che non esiste”, questa è la verità!
Dalla sala contrarietà
Massara: è la verità! Io ho finito. Adesso parla una memoria storica, ve lo passo, vi passo la
memoria storica che è Aldo Lanfranchi ed è qui davanti a me.
[2:13:20]
Daminelli: Aldo posso rispondere? Lui è la memoria storica, Aldo mi conosce... quanti anni avevo?
Quattro forse, più o meno quattro, ne ho domani 49 quindi è da 45 anni che sono qui. Penso di aver
vissuto le stesse cose che ha vissuto lei, quando avevo quattro anni sicuramente non capivo. C'è una
cosa che condivido con lei, quando ha detto “da quarant’anni sentivo le stesse cose”. Però fra di noi
c'è una differenza: un giorno mi sono svegliato e ho detto: “siccome non voglio più sentirle, mi
propongo io di fare qualcosa”…
(applausi)
Daminelli: ...pur sapendo perfettamente di non avere alcuna esperienza, pur conoscendo una realtà
complicata, e già sapevo che era complicata, quando poi ci ho messo dentro il naso ho detto “forse
complicata non è la parola giusta, bisogna trovare un termine nuovo”. Quindi, quello che sta
dicendo lei è condivisibile, però cerchiamo di capire che quando Montecampione era negli anni in
cui diceva lei, il Consorzio era un qualche cosa che aveva creato Alpiaz per gestire i servizi, ma la
cosa com'è che funzionava? Tutto quello che serviva, soldi, venivano caricati sulle vendite degli
appartamenti, è ovvio! Gli impianti non è che sono cresciuti così, sono cresciuti perché man mano si
vendevano gli appartamenti. Le infrastrutture, le strade, il palazzetto, questo cinema, etc. etc. sono
stati costruiti, quindi, con i ricavati dalle vendite degli appartamenti. L'errore che è stato fatto dalla
politica di quegli anni, è pensare che questo trend, questa situazione, potesse continuare così per
sempre. È chiaro che non poteva essere così, perché dal momento in cui io smetto di costruire
alloggi e costruire case non ho più introiti e la ruota si ferma. Questo è stato l'errore! Allora, dove
vogliamo andare? Nessuno ha detto “chiudiamo”, anzi, nella mia relazione ho detto l'esatto opposto,
ho detto “sarebbe troppo facile, come qualcuno vuole, chiudere e che gestisca tutto il Comune”, ma
a noi questo non va. Lo statuto di oggi, ed è questo il motivo per cui vogliamo modificarlo, invece
permette a qualcun altro di decidere se chiudere il Consorzio o meno. Se per qualsiasi ragione,
supponiamo, i Comuni siano obbligati ad applicare una tassa, obbligati, va bene? Al momento non
lo sono, ma supponiamo che ci sia un cambio dei regolamenti, delle leggi, che imponga ai Comuni
di applicare quella tassa e noi per non pagare la doppia imposizione siamo obbligati a togliere un
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servizio, lo statuto ci fa chiudere! Questo è secondo me una assurdità, perché dobbiamo decidere
noi se chiudere od andare avanti! Noi abbiamo deciso di andare avanti. Che le cose non cambino
non credo, credo che di cambiamenti ce ne siano stati tanti. Quando ci sono cambiamenti che
passano da fallimenti della società, si vede sempre nero, è quello che siamo portati a vedere. Se uno
va a vedere l'albergo, obiettivamente, l'ottimismo un po' gli cade, però si sta cercando di lavorare
per evitare questo. Quello che è stato fatto negli ultimi quattro anni, cercando in ogni modo di
mantenere in vita gli impianti da sci, la stazione, con il contributo degli Enti pubblici e con il
contribuito di alcuni privati, è un segno che qualcosa si fa. Se non avessimo fatto niente non
saremmo qui! E vengo a rispondere al discorso dell’altro privato. L'imprenditore che lei ha citato è
il signor Gervasoni. Io ho la mia opinione su di lui, ma è una mia opinione personale e quindi me la
tengo. Quello che dico è che per noi l'ideale è il pubblico-privato. C'è un privato da solo che
spaparazza di avere a disposizione tutti quei capitali? Beh, guardi, il 14 gennaio c'è l'asta degli
impianti, va là e si assegna l'acquisto, fine! Non ha più nessun alibi. Anzi, gli va anche bene, perché
se li avesse acquistati prima avrebbe avuto addosso una stagione invernale disastrosa! Io sono
convinto che a quest'asta questo signore non ci vada.
Massara: e con quest'asta il Consorzio a che punto sta?
Rumori di disappunto dalla sala
Daminelli: il Consorzio non c'è in quest'asta! Non c'è!
Massara: il Consorzio non partecipa?
Rumori di disappunto dalla sala
Daminelli: ma neanche per sogno! Aldo Lanfranchi…
Lanfranchi: è da tanti anni che sono qua e da un lato do ragione anche a Massara, volevo dire che si
parla tanto in questo modo, così come se ne sta parlando adesso, ma ogni anno è la stessa cosa!
Volevo dire un'altra cosa, avete parlato di alberghi a Darfo, a Boario mentre Montecampione non ne
ha, la soluzione c'è! Io è trent'anni che la sto proponendo ma nessuno mi ha mai dato retta e siamo
ancora sulla stessa barca. Ho girato un po' il mondo, le stazioni invernali della Francia, della
Svizzera, dell'Austria. A Les Alpes sotto c’è una bella cittadina poi si sale di livello: 1200, 1400 e
2000 metri. Cosa hanno fatto? Loro hanno fatto una monorotaia che parte dal paese, che qua
sarebbe Artogne, viene su piano piano.... valorizza i vari paesini dei diversi livelli. Qua dobbiamo
fare altrettanto! Però dobbiamo far entrare la Regione, con i soldi!
Daminelli: Aldo, è quello che dicevamo prima. Il collegamento con la valle è una cosa essenziale
per Montecampione, bisogna andare a cercare i soldi dove ci sono, in Provincia, in Regione, banche
e compagnia bella.
Lanfranchi: posso dirti? Io ho scritto anche a Maroni, ho scritto a Maroni coinvolgendo anche un
po' di imprenditori con la i maiuscola. Maroni mi ha risposto dicendo “non possiamo dare nulla,
però ci sono delle sovvenzioni agevolate per fare le strutture...”. Qua stiamo toccando una località
turistica che, a livello di strutture, è ferma a trent'anni fa! C'è la possibilità di finanziamento ma
invece non lo abbiamo ancora fatto! Abbiamo degli alberghi giù che non fanno niente, e qua
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abbiamo una strada che è fatiscente, è quarantaquattro anni che non fanno una miglioria…
insomma, diamoci da fare!
Daminelli: stiamo dicendo quello che abbiamo detto prima. L'impegno della politica dev'essere di
andare a reperire i fondi dove ci sono. Tu hai scritto a Maroni, credi che ci sarebbe una risposta
diversa se scrivessimo noi? Sarebbe uguale perché siamo dei privati! Ci vuole la politica. È questo
che noi chiediamo alla politica. Stiamo chiedendo quello, lo chiediamo con tutta la forza possibile
mettendo a disposizione quello che possiamo fare. Il nostro impegno è quello.
Lanfranchi: un’ultima cosa: ho parlato con Polonioli stamattina, non solo oggi, anche altri giorni e
gli ho esposto i vari problemi. Abbiamo parlato di come mai non fanno la neve, come mai non
fanno le cose. Ci sono dei problemi che noi sotto sotto non conosciamo. Non vorrei espormi troppo
perché ho la casa qua e non vorrei che qualcuno se la prendesse con me, però questo lo voglio dire:
non abbiamo collaborazione con nessuno! Polonioli, ce l’ha con i maestri di sci, io sono uno di
quelli… non si può andare avanti così! Maestri di sci locali non ci sono, la gente del posto non ce
n'è, ha fatto sempre i lavori più umili… gente che ha impegnato i soldi, tipo il Renzo a cui ho
chiesto: “come mai hai fatto la casa qua a Monte, quella bella baita lì? Come mai non l'hai fatta a
Montecampione che se ne avessero fatte dieci di quelle si sarebbe creato paese e si sarebbe fatto
tutto il resto?”…
(applausi)
Daminelli: Aldo, quello che potevano fare gli altri sono d'accordo, la situazione è quella che è.
Ripeto, il nostro compito è quello di cercare, di creare quell’unione, quel sottofondo che è mancato
in questi anni. Non è un compito facile perché ci sono campanilismi, ci sono rivalità, rivalità fra
persone, rivalità fra famiglie, rivalità fra Comuni. Questa è una realtà alla quale non possiamo
sottrarci. Quello che possiamo fare è cercare di capire. Tornando a quello che diceva prima lei, sul
fatto che Montecampione sia un posto così orribile... mmm... non lo so. A me è capitato, ogni tanto
per far pubblicità a Montecampione quando sono nella zona mi permetto di portare qua dei clienti a
pranzo, non ne ho visto uno che mi abbia detto “ma in che schifo di posto che mi hai portato”! No,
direi di no.
Dalla sala una persona: non per il posto, ma per… l’ambiente!
Daminelli: ripeto, noi come Consorzio… l'ho ripetuto in tante riunioni con gli Enti pubblici
snocciolando le cifre, io credo che non esista un posto dove delle persone investono ogni anno, solo
di Consorzio, un milione e rotti, più L'IMU etc. e che tengono un territorio come lo teniamo noi.
Nell'articolo che ha fatto Domenighini, quindi un articolo fatto da un abitante di Artogne, da un
abitante del fondo valle, c'è un punto in cui, se non ricordo male, sull'articolo su Montecampione,
rivolgendosi ai suoi concittadini scrive “ricordiamoci che quelli che noi, a volte con disprezzo,
chiamiamo “i milanesi”, mantengono e investono più di un milione su quel territorio, offrendo
manifestazioni che sono libere anche per tutti noi”...
(applausi)
Daminelli: lo ha scritto lui, non l'ho detto io. L'ha scritto l'assessore per Montecampione di Artogne.
Anche qui mi riconduco a quello che diceva prima Marco (Castiglioni, ndr), c'è una consapevolezza
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da parte di alcune persone, quindi cerchiamo di aggrapparci a queste persone, a questa
consapevolezza per creare quel sottofondo che deve portare tutti i Comuni a collaborare su questo.
È l'unica cosa che possiamo fare. Quello che c'è lo sappiamo, gli errori che sono stati fatti li
conosciamo, non piangiamoci addosso e cerchiamo di andare avanti con le forze che abbiamo.
Rozza: scusate, sono Rozza, Rododendri. Io mi allaccio a quello che ha detto quel signore, che è
una cosa molto ma molto logica. Partiamo dal presupposto che chi fa le cose difficili diventa eroe,
chi le fa facili diventa una persona normale. Abbiamo detto che c'è l'uovo di Colombo! La soluzione
è molto semplice, ci sono gli alberghi a valle, parlo di Darfo Boario Terme. Sono stato giù ieri sera,
bellissimi, completamente vuoti, qui oggi invece c'è gente viene su impazzisce a parcheggiare la
macchina, con catene, senza catene etc. Adesso vi dico una cosa che magari a qualcuno farà ridere:
una funivia. Una funivia! Lo so che qualcuno dice “eh, cosa vuoi, la funivia…”, ma vi faccio un
esempio: Selvino ha una funivia. Selvino non ha la neve, non ci sono più impianti, non c'è più
niente ma ha una funivia...
(intervento dalla sala non registrato)
Rozza: d'accordo, facciamo un trenino o quello che vuole lei, qualcosa che comunque porti la gente
verso un albergo. Voglio andare in un albergo con la SPA e me ne vado giù a Boario, ma se voglio
venire a sciare non prendo la macchina e vengo su a Montecampione...
dalla sala interviene Lanfranchi: la soluzione della monorotaia è che va notte e giorno per tutti i
giorni, senza bisogno di gente...
Daminellli: Aldo, scusa un attimo, non è che dobbiamo discutere delle soluzioni tecniche. Mi
rivolgo a Piero (ndr sindaco di Artogne). Io avevo chiamato al telefono Oliviero Valzelli, ieri o
l'altro ieri, è il Presidente del BIM, lo avevo invitato a questa nostra riunione. Per ragioni personali,
perché è da tutt'altra parte, non ha potuto esserci. Mi dispiace perché lui poteva essere il collettore
di queste richieste. Credo che sia, quello che è emerso oggi, una richiesta quasi unanime da
riassumere in: collaborazione, unione vera dei comuni e collegamenti. Io credo, visto che sei il
rappresentante politico di più alto grado in questa assemblea ed oltretutto sei anche in Consiglio di
Amministrazione del Consorzio, tu possa essere il portavoce di queste richieste, di queste necessità,
ai livelli più alti della politica, a livello di valle, di Provincia etc etc. So che hai chiesto di parlare e
quindi...
Cesari: sì, l'ho chiesto e vi chiedo scusa personalmente... mi sentite? Sono Gian Pietro Cesari, sono
il Sindaco di Artogne dal 2011. Lo dico ogni volta: grazie di aver scelto Montecampione perché ha
ragione il mio assessore, senza di voi forse anche il nostro piccolo paese potrebbe non esserci o non
potrebbe essere così, quindi grazie a tutti quelli che passano le vacanze qui e lo dico davvero. Lo
dicevo nel 2011 e l'ho ripetuto per quattro anni, quindi sono veramente sincero, grazie davvero e
buon anno. Lo so, è un anno difficile, ne abbiamo già passati tanti. Io sono arrivato nel 2011 ed una
delle prime cose che ho fatto è un incontro con uno dei tanti imprenditori, si chiamava Trombini in
quel momento il nome che andava più di moda, per fare la famosa funivia che doveva essere
spostata da Boario-Borno a Boario-Montecampione. Quindi c'è un bellissimo progetto della
Regione Lombardia etc etc. Sono tutte cose, strade, che sono state tentate. Si tentava anche di far
passare questa funivia, anche giustamente in quel momento, come trasporto pubblico locale, quindi
c'era la richiesta di finanziamenti. Le idee che nascono dal passato e che purtroppo continuano ad
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essere presenti come problemi, quindi avete ragione quando dite che Montecampione ha problemi
che nascono dal passato e nessuno è riuscito a risolverli, neanch'io.
Ma io non vi parlo come politico, io sono un amministratore. Voi direte “facile, basta dire che sei
un sindaco, se dici che sei un amministratore e non un politico ti nascondi dietro a un dito e dici
che non puoi fare niente”. La realtà è proprio quella. I politici sono quelli che ci comandano, io
gestisco un territorio che comprende anche Montecampione e cerco di farlo nel migliore dei modi.
Chi ha portato il BIM a Montecampione? Certo, Artogne e Pian Camuno perché nel 2011 c'erano le
assemblee della Comunità Montana in diretta tv, 41, 42 comuni, io andavo sul palco e chiedevo i
soldi per Montecampione; andava il comune di Pian Camuno e chiedeva i soldi per
Montecampione, a forza di chiedere e di appartenere a quello che è il gruppo di maggioranza del
BIM e della Comunità Montana, in quel caso si fa politica, abbiamo ottenuto questi contributi.
Voglio togliermi un sassolino, guardate che sono soldi che arrivano a Montecampione e non
arrivano ad Artogne, perché per il BIM Artogne è Montecampione, quindi se arrivano 300 mila
euro qui non arrivano anche i contributi ad Artogne. Sono stato chiaro? Questa è una cosa che devo
ripetere ancora una volta quando mi dicono che se Artogne è ricco è merito di Montecampione.
Il giornalino comunale è pubblicato sul sito del Comune, andate a vederlo. Purtroppo all'inizio c'è il
mio grosso e lungo articolo, tre pagine, ma leggetelo perché vi farà capire che siamo degli
amministratori semplici, che vengono da precedenti esperienze non politiche. Io vengo dalla scuola
materna e lo dico da sempre, e da sempre faccio più l'assessore ai servizi sociali che il sindaco.
Mi interesso di più alle persone, di voi, che alle rotonde. Ho cercato di fare del mio meglio anche
per Montecampione. Una signora all'ingresso mi ha detto “sindaco mi hai deluso tantissimo” ed ha
ragione, perché a me sarebbe piaciuto fare cento volte di più di quello che ho fatto. Cos'è che ho
fatto? Faccio più in fretta a dirvi quello che non ho fatto, ma preferisco dirvi cosa ho fatto. Le tasse
ad Artogne sono basse, sono basse per tutti, anche per i nostri cittadini. La nostra IMU è 0,9. Nel
“sogno” dell'alta valle è il 10,6 o l'1,06 chiamatelo come volete. Noi la TASI non l'abbiamo messa,
né ai nostri cittadini né a chi risiede nel 70-80% di Montecampione che è ad Artogne. Quello che
riusciamo a fare lo facciamo. I soldi li andiamo a cercare. Se leggete i nostri articoli sul bilancio, nel
2011 ci arrivavano 500 mila euro dallo Stato, oggi li diamo noi allo Stato! C'è riportato anche un
articolo sul Giornale di Brescia, tutti i Comuni bresciani hanno avuto questo taglio, quindi non
siamo solo noi. Questa è la verità! Io sono arrivato, ho trovato una situazione abbastanza difficile e,
con tante promesse e voglia di fare, non ho avuto i mezzi per risolvere i problemi, ma è certificato
dai nostri bilanci, non me lo sto inventando. Sono passati quattro residenti giù in Consiglio, ci
hanno tagliato davvero tutti i contributi. Abbiamo avuto il fallimento di un gruppo grosso come
Alpiaz alla vigilia di Natale del 2012, un fallimento che supera i 24 milioni di euro. Sapete cosa
vuol dire su un territorio piccolo come il nostro? Non sto dando una colpa, sto dando una
giustificazione. Sono successe cose, in questi quattro anni, che non erano successe prima.
Ma ce n'è una molto più importante, oggi c’è un gruppo di persone che sta cercando il dialogo.
Sono quelli che attualmente vi governano. Cosa vuol dire cercare il dialogo? Che in mezzo a mille
difficoltà si cerca di costruire qualcosa tutti insieme. Questo lo sto dicendo da cinque anni, se volete
capire che Montecampione siete voi e che siete i primi a tenere in mano il vostro destino, bene,
altrimenti se aspettate la manna dal cielo o che qualche politico, non il Comune di Artogne o di Pian
Camuno perché noi facciamo veramente poco, ma qualcuno di più alto livello vi aiuti, non
aspettatevelo. Se poi arriva l'aiuto meglio, ma cominciate voi. Non vuol dire “arrangiatevi”, perché
io ci sono e ci sarò finché riuscirò con il nostro assessorato, però non voglio illudere nessuno.
Il bilancio del nostro comune, ma anche quello di Pian Camuno che è messo meglio di noi ma non
benissimo, non ci permette di restituire l'IMU come tanti scrivono ma che è impossibile fare.
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Io posso solo fare piccoli passi, posso favorirli, posso cercare di risolvere i problemi del depuratore,
posso andare in Provincia a risolvere i problemi burocratici, posso chiedere il demanio sciabile e
riuscire ad ottenerlo, posso parlare con il mio presidente del BIM e portare i vostri problemi, lo farò
volentieri, lo vedo anche dopodomani sera, faccio parte del gruppo di maggioranza. Noi quello che
possiamo fare lo facciamo, ma ricordatevi che la prima cosa è andare d'accordo fra di voi,
commercianti, maestri, Consorzio, consorziati, residenti e costruire qualcosa. Allora forse
Montecampione avrà un futuro, perché il futuro è nel vostro cuore. Sembra una frase tratta dal libro
di De Amicis, ma guardate che è vero...
(applausi)
Cesari: siete voi che dovete credere in questo posto come ci credo io, poi io quello che posso fare lo
farò. Ripeto, il BIM lo abbiamo portato noi, va bene! L'acqua? Certo che è un problema! La strada
1200-1800? Magari riuscissi a prendermela in carico! Credete che non lo voglia fare? Lo stiamo
predicando! Ma cosa me la prendo a fare, per chiuderla? Al secondo incidente o alla seconda causa
assicurativa, non posso esporre il comune di Artogne a delle cause da 2 milioni di euro per gli
incidenti… che spero non succedano, ma che possono succedere. Il curatore ha lo stesso problema,
difatti non vede l'ora di disfarsi di quella strada ed gliel’ho che la prendiamo con la politica.
Abbiamo fatto dei patti con la Regione, la Provincia etc. etc., ma ci danno due dita in un occhio in
questo momento! Non è più come prima! Oggi il “grande sogno” a Pontedilegno non potrebbero più
farlo! Quando lo hanno fatto lo hanno fatto bene, sono stati bravissimi, ma oggi, 2014-15-16, col
fischio che nasce il “grande sogno”!
Oggi meno male che ci sono le centraline a Pontedilegno, altrimenti il “grande sogno” sarebbe un
grosso incubo come il nostro! Fortunatamente hanno lavorato bene, hanno costruito le centraline ed
oggi, con i proventi delle centraline, investono sugli impianti ed hanno chiuso il cerchio. Soldi in
Valcamonica: ne arrivano 28 milioni nei prossimi cinque anni. Sapete a chi vanno? Vanno ai
Comuni confinanti con il Trentino. Si chiamano fondi OTI. Siccome c'erano un po' di malumori, li
hanno dati anche ai confinanti dei confinanti. Ci credete che Artogne non confina con nessuno e
Pian Camuno neanche? Sono 14 comuni in tutta la Vallecamonica che si spartiranno questo
tesoretto nei prossimi cinque anni. “Ma perché non li possono dare ad Artogne ed a
Montecampione?”, gliel'ho chiesto ad alcuni sindaci, niente risposta. C'è chi farà il cinema, chi
tenterà di fare la piscina, una casa della salute, ne ho viste di tutti i colori. “Ma io con la casa della
salute faccio trenta posti di lavoro”, ho detto “sì, ma dammi un milione di euro per Montecampione
che io ne salvo trecento!”. Ma non gliene frega niente a nessuno. Se noi fossimo in Trentino, la
Regione li aiuterebbe gli impianti, lo sta facendo, in Lombardia no.
Noi abbiamo un Consigliere Regionale, bravissimo, Tomasi, peccato che è in minoranza perché è
del PD, se vogliamo metterla ancora sulla politica, e non riesce ad ottenere niente. Non riusciamo
ad andare d'accordo con i tre Consiglieri Regionali che abbiamo per la prima volta. Mi ricordo che
qualche anno fa vi ho detto “ah che bello, per la prima volta abbiamo tre Consiglieri Regionali!
Finalmente! Vedrete quante cose belle!”. Niente! Insomma, non ci sono molte speranze, ma la
speranza deve continuare. Lo ripeto, Daminelli ha scelto di fare il presidente per lo stesso motivo
per cui io ho deciso di fare il sindaco: mi sono illuso di riuscire a cambiare le cose, perché
continuare a tenere le cose così com'erano ad Artogne non mi piaceva. L'ho fatto per le mie
bambine, con l'odio di mia moglie. Ed anche lui ovviamente non credo che sia contento, la sua
compagna e le sue figlie probabilmente sono un po' arrabbiate. Ringraziamo chi si dà da fare!
Le critiche? Certo che ci sono! Le minoranze le ho anch'io, ma io mi sogno una minoranza
costruttiva! Uno che venga qui e scenda dal palco, del comitato, lo invito anche, venga qui insieme
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a me a parlare e dica “io ho le soluzioni, il Consorzio non le sa ma io le suggerisco”, ma io non
sento suggerimenti. Mi è stato anche detto che sono diventato amico del comitato. Come? Ero il
nemico numero uno e sono diventato amico? E se sono amico suo non sono amico tuo? Io non ho
amici e non ho nemici, io collaboro con tutti quelli che in questo posto vogliono costruire qualcosa.
Ho provato a farlo con Trombini, ho provato a farlo con Gervasoni, ho provato a farlo col BIM, ho
provato a farlo con tutti, anche sbagliando, perché un sindaco, come qualsiasi altra persona, può
anche prendere delle decisioni sbagliate. L'importante è ammetterlo, ma soprattutto l'importante è
fare sempre il bene comune ed è quello che abbiamo fatto noi.
Ho parlato tanto e non vi ho detto niente, lo so, ma volevo farvi capire che non è tutta quella la
politica, c'è ancora chi ci crede nel territorio. Montecampione ha delle potenzialità enormi! Lo
volete sapere il futuro? Semplice! Se non andrà in porto il progetto che ci ha prospettato il BIM, che
è un progetto molto importante, molto bello ma anche molto difficile, se non va in porto quello, il
“sogno” ce l'ho io: lo sceicco del Qatar che viene e mette 10 milioni di euro. Li abbiamo risolti
davvero i problemi! Perché ne servono molti di più, ma messi i primi dieci siamo capaci anche noi
di arrangiarci! Voi siete qua dal '71, dal '73, avete costruito Montecampione! Chi c'è da quarant'anni
ha il cuore per affrontare i problemi e per risolverli! Quindi se ci danno un po' di milioni, dopo ci
arrangiamo noi a gestirli onestamente investendoli in questo piano, perché i problemi di
Montecampione li sappiamo, giusto? Non abbiamo il dubbio! Lo sappiamo che le piste sono da
rifare, gli impianti sono da cambiare, la fune delle Beccherie da sostituire etc. etc.
dalla sala Lanfranchi (non registrato): … le sovvenzioni regionali, l'ho detto a Polonioli, ci ho
litigato. Mi ha detto che i soldi vanno solo a chi li ha già! Allora facciamo un pullman di duecento
persone...
Cesari: la differenza rispetto a prima è che quando io chiedo dei soldi, ed anche questo è vero
perché in passato è stato appurato, io chiedo cento milioni di euro devo averne venti. Chi è
amministratore, io credo che fra di voi ve ne siano perché qui ci sono tutte le categorie
rappresentate, so che magari parlo davanti a un altro sindaco, un assessore o un consigliere di
qualche altro posto, lo sapete tutti, purtroppo oggi la compartecipazione della spesa è quasi un
obbligo. Me l'hanno chiesto per mettere a posto il tornante che scende da Acquebone. Ah, io la
strada di Acquebone la metto a posto! L'anno scorso ho asfaltato da Acquebone a Montecampione,
non da Acquebone ad Artogne. Mi rivolgo a qualcuno che ha detto “i sindaci stanno a valle e non
vengono a monte”. L'ultima strada che abbiamo sistemato è qua di fronte ed è da Piazze in su, non
da Piazze in giù. Non facciamo discorsi elettorali perché io non so ancora se sarò rieletto, neanche i
miei assessori, ma anche se votassero in centomila a Montecampione, non avrei cambiato il mio
modo di essere perché non c'è la possibilità che io lo cambi. Io mi comporto così, e la mia Giunta
pure, perché ci crediamo, non perché cerchiamo dei voti a Montecampione! Anche se votaste in
mille, non cambierebbe una virgola per me! E lo sanno benissimo i miei cittadini. Uno decide di
fare delle cose per coerenza! Una buona notizia ve la do: Artogne, Pian Camuno, Gianico, Angolo e
Darfo stanno cercando di fare una nuova unione, ma non solo per fare una unione e basta, ma per
fare un'area omogenea. Questo termine, ricordatevelo bene, “area omogenea”, è fondamentale ai
fini della richiesta dei contributi futuri che saranno non solo verso l'Italia ma soprattutto verso
l'Europa. Se io riesco ad avere un'area omogenea e rappresenteremo 27 mila cittadini dei 100 mila
in Vallecamonica, quindi saremo l'area omogenea numero uno in Vallecamonica, spostiamo il
baricentro del finanziamento dall'alta alla bassa valle. La bassa valle ne ha bisogno, l'alta, oggi, con
quelle centraline va avanti da sola. L'area omogenea si sta facendo, è un progetto in essere...
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(intervento dalla sala non registrato)
Cesari: le centraline sono la possibilità di sfruttare l'idroelettrico. Si chiamano sovracanoni,
ovviamente parte della produzione va al BIM, che è nato per quello perché il Bacino Imbrifero
Montano nasce per gestire i sovracanoni idroelettrici. L'acqua è il vero oro che abbiamo qui, deve
essere pubblica, è il vero oro. Loro la stanno sfruttando bene, parte dei soldi vanno al BIM e parte li
investono negli impianti. Quelli del BIM, giustamente, ritornano un po' indietro anche sugli
impianti ed ecco che, ovviamente, hanno fatto il cerchio. Noi di centraline ne abbiamo due
piccoline, guadagnano 20, 25 mila euro, non ricordo neanche più, non possiamo fare molto. Loro
fanno milioni di euro con le centraline che hanno. Avete capito un po' come stanno le cose?
(intervento dalla sala non registrato)
Cesari: l'area omogenea è una cosa politica. Praticamente adesso le Province non ci saranno più, o
perlomeno verranno ridimensionate. Fra l'altro la Provincia di Brescia è, di tutta Italia, la più
problematica in assoluto, uno perché è la più vasta, due perché fa un milione e passa di abitanti, tre
perché va da 2000 m a “zero virgola”, dentro c'è la Franciacorta, il lago d'Iseo, la Val Trompia, la
Valcamonica etc. etc. Benissimo, mancando la Provincia, i soldi destinati alla Provincia dovranno
andare da qualche altra parte! Lasciamo perdere le funzioni che vengono delegate alle Regioni,
come la caccia, la pesca etc., ci saranno delle aree, chiamate aree omogenee, che sono delle
sottoaree delle aree vaste, ora non voglio entrare in dettagli troppo tecnici, che avranno la facoltà di
chiedere dei contributi e solo se saremo aggregati potremo ottenere questi contributi. Fine.
Perfino una unione piccola fra virgolette, ma grande perché in Vallecamonica Artogne, Pian
Camuno, Gianico fanno 10.500 abitanti ed è la prima unione della Vallecamonica, siamo i più
grossi, perfino una unione grossa ma piccolissima, perché è come essere un condominio in un
quartiere a Milano, non può chiedere niente, come area vasta, come area omogenea ancora meglio,
sì. La DMO è una struttura turistica nata un anno e mezzo fa, sta portando Montecampione nelle
fiere, lo devo dire perché è vero, in queste fiere estere oggi Montecampione è presente. La DMO è
un organismo turistico a capitale pubblico-privato, il direttore generale è l'ex direttore di Adamello
Ski. L'ho già detto in queste sedi. È una cosa seria, c'è stato un bando e lo ha vinto, fra duecento,
una società serissima e stanno promuovendo non solo Montecampione, ma l'intera valle.
Guardate che due anni fa non c'era un marchio della Vallecamonica. Se voi guardate la pubblicità
della Valtellina, esce Valtellina, non esce Bormio, non esce Santa Caterina Valfurva. Oggi
Vallecamonica esce, se dovesse uscire, “Vallecamonica la valle dei segni”. È un cambiamento
epocale. Voi il resto non lo potete capire in questo momento perché, giustamente, non siete camuni,
ma per i camuni essere riconosciuti tutti insieme è già un grande passo avanti, perché siamo un po'
di coccio, lo sappiamo benissimo. Detto questo, io spero un giorno di riuscire a riportare davvero un
buon finale a Montecampione. Il dialogo con questi signori del Consorzio c'è, non sempre andiamo
d'accordo, magari una volta avrei avuto voglia di dire a Marco “ma che cosa stai facendo”, però le
altre nove su dieci volte ho apprezzato il lavoro che stavano facendo perché è costruttivo.
Costruttivo! E come tutti quelli che costruiscono, devono sempre essere applauditi, anche se poi non
portano il risultato, perché sono sempre meglio di quelli che non fanno niente, criticano e basta.
(applausi)
Daminelli: grazie per l'intervento. Il discorso dell'area omogenea, sicuramente, è un passo avanti, è
positivo e, diciamo, va incontro a quello che dicevamo prima. Il concetto che volevo esprimere sin
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dall'inizio è che Montecampione ha bisogno di finanziamenti che non possono essere reperiti né
attraverso il Consorzio né tanto meno attraverso il bilancio dei comuni che, come sappiamo, versa
nello stato in cui versa per diverse ragioni, legate allo Stato, al bilancio, ai fallimenti di società e
quant'altro. Questi soldi, ripeto, bisogna trovare il modo di cercarli da qualche parte ed io sono
convinto che a livello di finanziamenti regionali, Comunità Europea e così via, ci sia il modo di
trovarli. Noi diamo, per quello che possiamo fare, la nostra disponibilità a venire con voi a battere, a
bussare alla porta e chiederli, ma abbiamo bisogno dell'appoggio della politica. Tu dici “noi
comuni, come amministratori, abbiamo il nostro limite”. Benissimo, c'è il BIM, ma anche il BIM
deve lavorare in quel senso, non solo come collettore di quello che viene raccolto a livello di valle e
poi ridistribuito così, a pioggia, ma ridistribuirlo in una soluzione un po' più mirata. Quei 28 milioni
di euro di cui dicevi tu in cinque anni su tot comuni, alla fine, saranno soldi che andranno persi
perché non sono legati ad un progetto che ti dà continuità ma sono spesi una tantum, non sono un
investimento.
(applausi)
Daminelli: è questo che, secondo noi, manca.
Cesari: pensate una cosa paradossale e come cambiano le cose… il nostro distretto culturale della
Vallecamonica, che funziona benissimo e che vi invito a venire a visitare, si trasforma fra pochi
mesi in una fondazione. Sapete perché si trasforma in una fondazione? Perché oggi un distretto
culturale, per richiedere dei finanziamenti all'Europa, deve essere un privato. Ci stiamo anche
stupendo di come stiano cambiando le cose. Per alcuni finanziamenti, paradossalmente, è più
agevolato un privato che un pubblico. Il distretto culturale, e lo so perché ne abbiamo parlato cinque
giorni fa, dovrà trasformarsi in una fondazione privata per chiedere i finanziamenti all'Europa…
(interventi dalla sala non registrati)
Cesari: non volevo dimenticare la risposta sul problema comportamentale tra Artogne e Pian
Camuno. Non dovete pensare che Artogne e Pian camuno siano uguali; Artogne e Pian Camuno
hanno due modi diversi di fare politica, o di vedere come amministrare il proprio territorio, ma
quando c'è da chiedere qualche cosa siamo, ed è giusto che lo siamo, uniti, nel senso che se devo
fare una domanda per sistemare una strada... la famosa rotonda, certo che è merito di Pian Camuno,
ma il documento che chiedeva alla Regione i soldi lo abbiamo firmato io, il sindaco di Gianico ed il
sindaco di Pian Camuno. Insieme si ottiene qualche cosa. Certo, un conto sono i 700 mila euro un
conto è il milione di euro per gli impianti. La rotonda il sindaco di Pian Camuno la aspetta da 16
anni! Ma scusate, dovreste essere contentissimi di quella rotonda, guardate che è stata fatta per
Montecampione, non voglio dire!
(interventi dalla sala non registrati)
Daminelli: scusa, non so se chi è qui sia d'accordo con quello che ti dico io, io ti dico che 750 mila
euro spesi in quella rotonda per me sono una cosa abominevole! Ti dico, se quei 750 mila euro
fossero andati da qualche altra parte... Io personalmente a quel semaforo, in quarantatre anni, credo
di essere stato fermo non più di cinque minuti.
(applausi)
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Birnbaum: mi sto rilassando... penso sia meglio così per tutti.
Daminelli: chi c'è? Paolo rilassati.
Birnbaum: ci provo.
(2:49:00)
Tozzi Spadoni: intanto volevo ringraziare il sindaco che è uscito, sta uscendo. Grazie a tutti,
apprezzo lo spirito collaborativo che ho visto qui, tra l'altro ho visto tutte le parti di Montecampione
lavorare insieme ed è lo spirito giusto. Io ho una domanda concreta e molto pratica, che penso possa
risolvere in parte il problema dei giovani e del casino della notte al pub ed è riparare il palazzetto.
Forse mi sono perso qualcosa prima, ma cosa possiamo fare per ridare ai ragazzi lo spazio per
giocare anche d'inverno?
Daminelli: il palazzetto è una cosa che, chiaramente, è sfuggita a Paolo quando prima stava
parlando del discorso di un posto di aggregazione per i giovani. È chiaro che il palazzetto sarebbe la
soluzione a tanti problemi, non solo dal punto di vista sportivo perché, come sappiamo tutti, sotto le
tribune c'è un locale che è decisamente molto grande e quindi potrebbe essere utile.
Il palazzetto… prenda con beneficio d'inventario quello che sto dicendo, perché la situazione è
abbastanza intricata. Domenighini prima ha detto che voleva andare a chiedere al curatore la
cessione di certe opere, perché qualcuno la considera parte delle opere di urbanizzazione, opere
quindi che Alpiaz doveva fare in cambio delle licenze, dei permessi edificatori etc. etc., qualcun
altro la considera in un altro modo, sta di fatto che comunque Alpiaz questo palazzetto lo aveva
come cespite e quindi adesso è nel fallimento di Alpiaz. Il curatore dice “no, io ce l'ho come cespite
e non te lo do come opera di urbanizzazione”. Sto usando termini che conosco, purtroppo non sono
un esperto di fallimento e di tutto ciò ad esso legato. La stessa situazione l'abbiamo con il cinema,
perché il cinema è esattamente nelle stesse condizioni del palazzetto, quindi fa parte del fallimento
Alpiaz, andrà all'asta per una certa cifra e via discorrendo. Quindi, come diceva prima l'assessore
Domenighini, loro stanno facendo quello che possono per cercare di prendere questi cespiti. Hanno
fatto un grosso errore, non lo hanno fatto prima del fallimento di Alpiaz, questo è l'errore grosso...
(intervento dalla sala non registrato)
Daminelli: allora, il palazzetto ha due travi che sono danneggiate e che erano state riparate anni fa
ed anzi, peggio, la riparazione ha peggiorato la situazione. È una struttura che è un
sottodimensionata, ai valori attuali la struttura risulta sottodimensionata. Se riparato il palazzetto
dello sport si può recuperare, bisogna spenderci dei soldi ma è una cosa fattibile.
Una cosa importante che il Comune di Pian Camuno ha fatto per evitare speculazioni sul palazzetto,
è stata quella di definire quell'area nel PGT come area ad uso sportivo, mi pare si dica così, quindi
non può essere acquistata per cambiare la destinazione della volumetria per costruire residenze,
alberghi e quant'altro. Questo è un passo che ha fatto il Comune di Pian Camuno. La situazione
oggi è questa, fa parte del fallimento...
Tozzi Spadoni: si può far qualcosa come Consorzio?
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Daminelli: quello che diceva prima Domenighini, quando ha detto “chiedo al Consorzio di
accompagnarci dal curatore per cercare di portare a casa questi beni”. La stessa cosa la farà, credo,
il Comune di Pian Camuno visto che il palazzetto è sul comune di Pian Camuno e non sul comune
di Artogne. È l'unico cespite, per quanto riguarda il fallimento Alpiaz, che è sul comune di Pian
Camuno...
Tozzi Spadoni: quindi potrebbe essere del Comune di Pian Camuno?
Daminelli: potrebbe essere di Pian Camuno, però il Comune, ovviamente, lo vorrebbe a costo zero,
perché in realtà, considerata la situazione, dovrebbe essere a costo zero. Se poi si considera che
potrebbe essere un'opera di urbanizzazione, a maggior ragione dovrebbe essere a costo zero. Questa
è, a grandi linee, la situazione.
Tozzi Spadoni: c’è già un accordo con Pian Camuno-Consorzio?
Daminelli: adesso vediamo, facciamo i primi incontri e vedremo che cosa si può fare, perché
ovviamente il curatore ha degli interessi… parliamoci chiaro, l'interesse del curatore è ricavare dei
soldi dalla vendita, quindi di Montecampione al curatore gliene frega relativamente! Noi abbiamo
comunque fatto notare al curatore che se i cespiti che ha, hanno quel valore, per basso che sia, è
perché noi stiamo mantenendo tutto quello che c'è intorno. Chiaramente vendere un albergo
sapendo che in inverno ci sono le piste da sci, l’estate c'è il campo da golf, il tennis, il tiro con
l'arco, il tiro a volo e tutto quello che c'è intorno, è diverso che vendere un albergo in mezzo al
nulla.
Daminelli: chi interviene ora?
Arrighini: buonasera, io sono Arrighini, condominio Larici. Visto che parlavamo di anzianità, io
sono la terza generazione, sono qui dal '78. Amo questo posto e volevo fare una domanda inerente
al palazzetto, cinema e quant'altro. Queste strutture vanno all'asta fra un mese e mezzo, quindi
possono essere acquistate da privati. La mia domanda è: il Consorzio può firmare contratti d'affitto
per acquisire ed amministrare questi beni?
Daminelli: il Consorzio per fare un contratto d'affitto o gestire un bene, lo può fare. Se questa
gestione è a favore della residenza lo può fare. Il problema è il proprietario. Noi abbiamo il cinema
che è in comodato d'uso gratuito fino al 2017, quindi fino al 2017 noi abbiamo la possibilità di
sfruttare il cinema.
Arrighini: ma se va all'asta e qualcuno lo acquista diventa privato. La domanda è: se io lo compro,
ci metto io dei soldi e lo do al Consorzio in affitto...
Daminelli: dipende sempre dalle cifre, dipende sempre dalle cifre. Teoricamente sì, dipende sempre
dalle cifre, perché comunque sia non deve apparire che un privato spenda una cifra, che è per dire
assurda, la divide per sei più sei, per dodici e dice “lo do al Consorzio così in dodici anni me lo
ripagano al tasso del 5 o 6%”, ecco che diventa una operazione un pochino... teoricamente sì, nella
realtà bisogna discutere e valutare i singoli casi. Onestamente, se queste opere fanno parte delle
opere di urbanizzazione non vedo perché dovremmo in qualche modo pagarle, alla fine le abbiamo
già pagate noi.
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(intervento dalla sala non registrato)
Daminelli: sì, sono delle proprietà private, questa sala la utilizziamo perché abbiamo il comodato
gratuito fino al 2017.
Birnbaum: è nella loro natura, sono private. Sono nel fallimento perché erano proprietà private.
Bombardieri: buonasera, Bombardieri del Pradosole. Volevo chiedere una precisazione. Il discorso
dell'acqua. Mi sembra che, dopo tutti i giri fra le varie società, alla fine finiremo per pagarla? Prima
è stato prospettato dall'assessore di unirsi a lui, contattare società, acquedotti etc., per cedere, mi
sembra, questa risorsa ad una società privata. Ci porterebbe a pagare l'acqua...
Birnbaum: No, l'ATO non è una società privata, è un ente di pubblica gestione.
Bombardieri: un ente di pubblica gestione, quindi pagheremo l'acqua o no? Una precisazione.
Birnbaum: ce l'avevano offerta l'acqua in Consorzio, qualcuno però a suo tempo l'ha rifiutata!
Daminelli: vada avanti con la domanda.
Bombardieri: la domanda è questa, finiremo col pagarla alla fine? Siccome sta chiedendo l'aiuto del
Consorzio per portare a termine questa operazione, io vi chiedo: finiremo per pagarla?
Altre domande: stagionali gratuiti per gli impianti. Noi non dovremmo pagare, i valligiani già non
pagano, ma scusate, chi paga gli oneri di gestione degli impianti? I valligiani già non li pagano in
buona parte, abbonamenti, stagionali gratuiti per i figli, abbonamenti scontati...
Daminelli: allora, attenzione a dire che sono gratuiti perché non è vero, perché la Montecampione
Ski Area i soldi li prende dal BIM.
Bombardieri: non è scritto sul tariffario della Montecampione Ski Area, lì c'è scritto abbonamenti
gratuiti o a prezzo ridotto. Comunque io non voglio polemizzare su questo problema, il problema è
che tutti devono pagare, tutti devono pagare perché altrimenti le spese di gestione non le paga
nessuno. Chi le paga? Devono smettere di dare abbonamenti gratuiti, che li diano scontati per
facilitare i ragazzi, ma se la metà delle persone che girano sugli impianti non pagano, come si fa a
pagare le spese di gestione? Come fa una società se l’utenza non paga i servizi? Adesso mi spiace
che non ho qui i costi...
Daminelli: gli abbonamenti al di sotto dei sedici anni non sono gratuiti. Le spiego come funziona,
non sono gratuiti…
Bombardieri: hanno degli sconti...
Daminelli: no, l'abbonamento fino a sedici anni, supponiamo che valga cento, la Montecampione
Ski Area lo dà gratuito al ragazzo di sedici anni ed incassa i cento dal BIM, quindi per la
Montecampione Ski Area è un abbonamento che vale cento.
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Bombardieri: sì, un momento, ma quei cento fanno parte dei 250 mila dati dal BIM...?
Daminelli: no, no, no, sono diversi.
Birnbaum: ci stiamo spolverando la polvere dalle spalle e abbiamo le travi di traverso negli occhi.
Bombardieri: … quest'anno io ho speso 150, 200 euro di impianto wifi nel mio condominio
Pradosole, per trovarmi la sorpresa che non funziona. Da quello che ho sentito le prospettive future
sono meno rosee ancora, perché si richiede una implementazione dell'impianto, ulteriori costi, 30/40
mila euro annuali penso d'abbonamento, per trovarci probabilmente con una tecnologia che non
potrà servire a quello che vogliono i giovani, cioè scaricare qualcosa in più.
Quando sono venuto qui quarant'anni fa con il telefonino non c'era segnale, adesso c'è segnale
dappertutto, quindi mi sembra superato il discorso di fornire questo servizio limitatissimo con un
costo che mi sembra stia levitando anno per anno. Vorrei sapere qual è il beneficio.
Finisco, la scala del mio condominio è stata devastata da questo maledetto impianto, oltre al costo
così caro. Questo progetto andava studiato prima, per non trovarsi poi a capire che le centraline
erano insufficienti. È assurdo quello che è stato detto! In una situazione del genere, promuovere una
iniziativa così, arrivare alla fine del progetto e dire che non può funzionare perché ‘non entra
abbastanza acqua’, fa alquanto ridere!
Fusar: cerco di risponderle. A casa sua lei avrà un modem, o router, costo o valore di mercato tra gli
80 ed i 120 euro da Mediaword. Ha pagato per l'antenna quello che avrebbe pagato a casa sua per il
router. Poi se vuole delle spiegazioni tecniche...
Bombardieri: non le voglio le spiegazioni tecniche, io pretendo un servizio che funzioni perché ho
pagato!
Fusar: se ha voglia di capire ascolta, se non ha voglia di capire!
Bombardieri: ho voglia di sentire le soluzioni! Quello sempre! Mi deve dire le soluzioni del
problema!
Daminelli: la soluzione del problema l'abbiamo detta prima...
Bombardieri: ho già pagato io! Abbia pazienza! Anche la sua incompetenza, a questo punto glielo
devo dire!
Daminelli: allora, la soluzione al problema le abbiamo detto che stiamo facendo due o tre
valutazioni e porteremo i costi di ognuna delle soluzioni...
Bombardieri: sì, ma mi spaventano queste valutazioni perché se lei mi propone un canone di 30/40
mila euro per un servizio limitato, perché così è stato detto se non ho capito male, alla lettura della
mail, lei scherza! Tutti abbiamo internet sul telefonino, per leggere una mail non abbiamo bisogno
del wifi di Montecampione, con tutti gli annessi e connessi.
Daminelli: mi scusi, mi perdoni ma non ho capito dove vuole arrivare.
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Bombardieri: voglio arrivare a dire che, probabilmente, è un progetto fallimentare, che a questo
punto è meglio dire “chiudiamo tutto” perché prospettare una ulteriore spesa, secondo me, di 30/40
mila euro per un servizio limitatissimo, spesa annuale questa, non una tantum, è assurdo! Ormai
tutti abbiamo smartphone, telefonini, con cui i ragazzi possono scaricare tutto quello che vogliono.
A che cosa serve? A che cosa serve? Non lo so! Una palla al piede in più!
Daminelli: allora, premesso che, come diceva qualcuno, con il senno di poi sono piene le fosse,
quando è nato il wifi è nato con un certo criterio, ci eravamo impegnati per metterlo perché era un
servizio che a Montecampione mancava e non era così usufruibile con i contratti telefonici normali,
perché quando è nato era così. Le cose si sono evolute. Nel campo informatico, lo sappiamo
benissimo, l'evoluzione è in termini di mesi, non di anni, di mesi, quindi con l'evoluzione che c'è
stata in questi cinque anni il sistema ha mostrato delle debolezze. Chi lo ha progettato ne darà
risposta, siamo stati chiari nel dire cerchiamo di affrontare il problema, vediamo quanto costa
affrontare il problema e vedremo se varrà la pena spendere...
Bombardieri: mi scusi un attimo, ma se il progetto finale, il risultato finale che otterremo, comporta
già in primis una limitazione del servizio...
Daminelli: no, allora non ha ascoltato...
Bombardieri: ho ascoltato bene, ha messo i paletti sul servizio...
Daminelli: no, a quello che c'è attualmente per determinate questioni. Fusar le ha detto che stiamo
pensando ad una soluzione totalmente in outsurcing che consentirebbe di dare alla società fornitrice
del servizio anche le responsabilità che in questo caso cadrebbero sul Consorzio aprendo tutte le
porte. Questo è stato detto, quindi la soluzione che si prospetta non è 40 mila euro per leggere le
mail, è ben altro. Bisogna capire se bisogna spendere 40 mila euro per avere un servizio a banda
larga su tutto, se vale la pena sì o no, è da decidere, oppure se fare una spesa limitata e limitarsi alle
mail. Questa è la scelta da fare. Questo è stato detto.
Bombardieri: la mia idea è quella di considerare bene questa cosa, se si è fatto un errore è meglio
bruciare tutto ed azzerare piuttosto che spendere altri soldi per arrivare fra tre o quattro anni a dire
“non potevamo proprio farne a meno”, quando basta schioccare le dita e tutta l'informazione è a
disposizione.
Daminelli: le rispondo sul punto dell'acqua. Qual è la sua residenza attuale?
Bombardieri: al Pradosole.
Daminelli: no, non qui...
Bombardieri: a Bergamo.
Daminelli: a Bergamo. Lei la paga l'acqua a Bergamo?
Bombardieri: va bene, va bene… allora le porgo un'altra domanda. La convenzione, ho sentito
parlare di servizi, non servizi etc., vi chiedo di elencare quali siano, al termine della convenzione
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
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che state proponendo, costi e benefici. Non vorremmo trovarci ad avere gli oneri che abbiamo già
ed in più pagare l'acqua come sembra che stia risultando adesso...
Birnbaum: non confondere le convenzione con cose... Gianni, ascolta, ascolta un secondo. Quando
tu parli di pagare l'acqua, stai parlando di depurazione o di captazione? Rispondi a questa domanda.
Bombardieri: in generale, scusa!
Birnbaum: ehhh in generale! Allora Gianni fai una cosa...
Bombardieri: parlo di impianti di depurazione.
Birnbaum: dimmi se ti riferisci a captazione o depurazione.
Bombardieri: tutte e due.
Birnbaum: il Consorzio oggi fornisce il servizio di depurazione delle acque e siccome oggi le acque
non sono proprietà di nessuno, ok? ci arrivano a cascata, è chiaro? oggi noi abbiamo semplicemente
il costo della gestione della depurazione.
Bombardieri: il costo della depurazione è un costo che verifichiamo noi o è un costo forfettario...?
Birnbaum: noi gestiamo la depurazione delle acque e abbiamo la responsabilità della pulizia di
quello che esce dalle vasche...
Bombardieri: è un costo reale quello!
Birnbaum: un costo reale che ha il Consorzio
Bombardieri: quando tu paghi l'acqua in città, è un costo forfettario quello che paghi per la
depurazione, non reale…
Birnbaum: in città ti fanno pagare il costo della depurazione e della captazione tutto insieme.
(interventi dalla sala non registrati)
Birnbaum: mi chiedo se fai finta di non capire o non capisci...
Bombardieri: ti spiego, in città è un costo, che ultimamente si parla di metterlo unico in tutta Italia,
è un costo politico. Se noi entriamo in un'ottica del genere...
Birnbaum: nella tua città l'ATO ti dà l'acqua.
Daminelli: chi ha detto che non vuole entrare in un'ottica del genere…
Bombardieri: se voi entrate in quell'accordo con la società privata che gestisce l'acqua, quella
metterà un costo...
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Birnbaum: Gianni, mi domando se non capisci o fai finta di non capire...
Daminelli: scusate un attimo, stiamo tornando ancora ad un dibattito che va avanti mezz'ora fra
persone...
Bombardieri: ma scusate un attimo, io in città pago l'acqua, pago il costo dell'acqua fornita dalla
società comunale che è un costo politico, non lo posso verificare. Noi qui abbiamo costi vivi di
depurazione, solo costi vivi, quindi sono molto bassi ritengo. Se noi facciamo un accordo con un
eventuale fornitore, magari ce la fa pagare...
Seguono una serie di scambi di opinioni senza microfono, non registrati.
Alle ore 19.00 la riunione ha termine
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[Allegato A]
ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 5 GENNAIO 2016
Relazione del presidente del Consiglio di Amministrazione
Buongiorno a tutti, Buon Anno e grazie per la Vostra partecipazione a questa assemblea
ordinaria del Consorzio di Montecampione.
Montecampione è una realtà unica nel suo genere, per la sua genesi e per gli eventi che
hanno caratterizzato i suoi oltre quarant’anni di vita.
Inizio questa mia relazione con una frase, tratta da un articolo apparso sull’ultimo numero
del periodico pubblicato dall’amministrazione Comunale di Artogne e riguardante i vari problemi
da affrontare nel nostro comprensorio: “Qualcuno potrebbe legittimamente domandare: ma c’è
qualcosa che funziona a Montecampione? In effetti si: il Consorzio Montecampione…”.
Questa è la verità: Montecampione è costituita da molte realtà che necessitano di interventi
importanti, ma tra queste il Consorzio, che ci appartiene, funziona ed i risultati si vedono.
Inutile ribadire e tediare ricostruendo per l’ennesima volta l’origine del Consorzio
Montecampione: il Consorzio, per nostra fortuna, c’è e dobbiamo tenercelo stretto. *1)
I fatti dimostrano come nessun Comune sia in grado di gestire un territorio ed una realtà
come la nostra con i nostri costi e la nostra efficienza. Durante la riunione consultiva di Dicembre
abbiamo portato l’esempio delle tasse (acqua e rifiuti soltanto) pagate da un appartamento di 60 m2
in una località turistica della Vallecamonica: da sole superano la quota consortile di un
appartamento della medesima metratura di Montecampione. Ritroviamo la stessa situazione per un
appartamento di simile metratura in una località turistica di medio livello al mare. *2)
Oggi siamo chiamati, da Statuto, ad approvare il bilancio consuntivo al 31/12/2015 ed il
bilancio preventivo per l’esercizio 2016. Come ogni anno abbiamo lavorato per mantenere il livello
delle spese sotto controllo e lo dimostra il fatto che il bilancio preventivo 2016 risulta leggermente
inferiore rispetto a quello del 2015, e che la gestione 2015 si è chiusa con un avanzo di oltre 40.000
Euro. Sottolineo un dato: il bilancio preventivo 2016 (1.144.050 Euro), comparato a quello del 2011
(1.103.400 Euro) presenta un incremento, in 5 anni, pari a circa 40.000 Euro. *3) Solo per la
sostituzione delle lampade stradali abbiamo speso una cifra superiore: questa è la miglior risposta a
chi sostiene che questa amministrazione pensa solo ad aumentare gli oneri a carico dei Residenti.
Per inciso, la spesa in energia elettrica prima della sostituzione delle lampade e di altri
interventi (2013) era pari ad oltre 66.000 Euro/annui. Il consuntivo 2015 riporta una spesa di circa
45.000 Euro. Significa che per i prossimi quindici anni (tale è la durata stimata delle lampade
installate) risparmieremo circa 20.000 Euro all’anno.
Altro dato particolarmente significativo riguarda l’attività di recupero crediti che ha portato,
nel 2015, incassi per oltre 90.000 Euro, a conferma dell’impegno di questa amministrazione anche
su questo fronte. *4)
Purtroppo, come ormai spesso siamo costretti a segnalare, lo stillicidio di liti giudiziarie
imposte da un paio di Residenti, ci costringe ad aumentare, nostro malgrado, la spesa relativa a liti
ed arbitraggi. Varie sono la cause tuttora pendenti, tra le quali vi è addirittura la richiesta di
scioglimento del Consorzio. *5)
Da segnalare l’importante passaggio riguardante l’acquisizione degli uffici consortili e la
regolarizzazione di tutti i contratti di locazione per i vari locali in uso al Consorzio quali la sala
mostre, la sala studio, i locali della guardia medica e la Farmacia, che viene concessa in uso al
Comune di Pian Camuno che la gestisce in modo autonomo. *6)
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Sempre sul fronte bilancio, l’assemblea odierna è anche chiamata ad eleggere i tre Revisori
dei Conti. Il collegio, eletto nell’assemblea del gennaio 2014, ha visto alcune dimissioni ed il suo
presidente, dott. Zorloni, ha chiesto al CdA di provvedere alla nomina di un nuovo collegio. Poiché
un organo di controllo non può essere nominato dall’organo controllato, abbiamo ritenuto
opportuno e corretto sottoporre le candidature alla vostra attenzione. *7)
Per quanto riguarda i lavori svolti sul territorio rimando alla relazione distribuita in
assemblea e che sarà pubblicata con gli altri documenti ufficiali.
Come avrete notato, i documenti distribuiti per l’odierna assemblea sono più numerosi
rispetto al passato: abbiamo preferito ridurre gli interventi istituzionali per dare ampio spazio alla
discussione generale e consentire, ad ognuno di voi qui presente, di condividere con il CdA le
opinioni sulle Linee Guida che intendiamo seguire per il prossimo anno…e non solo. *8)
Non smetteremo mai di confermare ed aumentare il nostro impegno a salvaguardia di una
realtà, il Consorzio Montecampione, che abbiamo ereditato ma che ci consente di vivere e
conservare il territorio nel migliore di modi. Sarebbe molto facile chiudere tutto e lasciare
Montecampione in balia degli eventi. Qualcuno lo ha chiesto anche al Tribunale, ma noi faremo di
tutto per far sì che il buon senso, l’impegno, e la correttezza prevalgano sul disfattismo e le vendette
personali di chi non ha più nulla da perdere e cerca, con la lotta e la distruzione, di far sentire la
propria ormai flebile voce. *9)
Ringraziando tutti Voi, anche a nome del CdA, per l’attenzione ed il supporto che ci darete,
porgo i miei più sentiti auguri di Buon Anno.
Consorzio Montecampione
il presidente
Marco Daminelli
Montecampione, 05 gennaio 2016
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[allegato B]
Nota integrativa alla proiezione di chiusura del Bilancio consuntivo 2015
a) Premessa
Signori Consorziati,
il bilancio consuntivo 2015 del nostro Consorzio, che viene proposto per l’approvazione, chiude con un avanzo di €
42.276,18. Nel documento proposto, nella prima colonna viene riportato il Bilancio assestato dell’anno 2014 che chiude
con un disavanzo di € 13.557,91, inferiore di € 238,98 rispetto alla proiezione di consuntivo al 31/12/2014 approvata
nella scorsa assemblea. Le differenze si sono avute nelle voci seguenti: “entrate diverse” maggiore per € 326,06;
“personale d’ufficio” minore di € 820,64; “organi istituzionali” maggiore per € 318,41; “oneri amministrativi ed istituzionali”
minore di € 207,94; “incarichi professionali” maggiore di € 231,00; “oneri per assicurazioni” inferiore di € 214,00;
“gestione automezzi” maggiore per € 666,24; “sicurezza generale” maggiore di € 241,94; “dipendenti operai” inferiore di
€ 7,63; “azione ed interventi di carattere sociale, territorio ed ambiente” inferiore di € 656,07; “trasporti e comunicazioni”
maggiore di € 437,71; “illuminazione pubblica ed altre utenze Enel” maggiore di € 215,90; “interventi di cui all’art. 4/11
dello Statuto” (manifestazioni) inferiore di € 469,99.
Come nei precedenti esercizi, l’esigenza di presentare il conto consuntivo nei primi giorni dell’anno successivo impone la
necessità di effettuare una stima dei proventi e degli oneri relativi all’ultimo periodo del mese di dicembre. Per questo
motivo il Bilancio consuntivo è determinato sulle proiezioni di chiusura al 31/12/2015 dei valori contabili al 12 dicembre
2015. Facciamo notare come i dati non siano definitivi, trattandosi di proiezione; l’assestato verrà redatto indicativamente
ad aprile e presentato in colonna comparativa con la proiezione consuntiva del 2016, nella prossima assemblea
consortile.
Il presente bilancio di esercizio, corrisponde alle risultanze contabili regolarmente tenute ed è redatto nel rispetto del
principio di chiarezza e con l’obiettivo di rappresentare correttamente ed in modo veritiero la situazione patrimoniale e
finanziaria dell’associazione ed il risultato della gestione dell’esercizio.
b) Informazioni generali
Il Consorzio Montecampione è costituito tra tutti i proprietari di immobili ubicati in località Montecampione, nell’area
individuata dallo Statuto Consortile vigente (registrato a Brescia il 26/01/10 - n°785/15, rep. 84713 – racc. 11585 notaio
F. Trapani). È obbligatorio, di natura contrattuale, riconducibile a forma di associazione non riconosciuta che non
persegue scopi di lucro. Scopo del Consorzio è la gestione di alcuni servizi necessari od utili al migliore godimento delle
proprietà dei consorziati, nonché di promuovere attività ed iniziative idonee a rendere più agevole e più confortevole la
residenza nel comprensorio. In particolare gestisce i seguenti servizi: manutenzione delle aree a verde e sistematica
pulizia dei boschi facenti parte del comprensorio; vigilanza, diurna e notturna, del comprensorio, a tutela delle proprietà,
a disciplina e difesa del buon uso delle cose comuni; servizio di pulizia delle strade e di tutti gli spazi destinati ad uso
comune; raccolta e smaltimento dei rifiuti; potabilizzazione e distribuzione dell’acqua dai serbatoi esistenti alle singole
utenze dei consorziati; manutenzione ordinaria, limitata al manto di asfalto e a piccoli interventi connessi, delle vie
interne al paese; sorveglianza del sistema fognario e controllo del depuratore; indicazione e sorveglianza del rispetto
delle condizioni e dei limiti relativi all’esercizio ed all’utilizzazione dei beni e delle cose di uso comune, compresa la
relativa manutenzione; gestione dei servizi di collegamento interno per mezzo di pullman; gestione e manutenzione
ordinaria degli impianti sportivi allocati nei cespiti pubblici di cui alle convenzioni o comunque previsti dalle medesime
convenzioni come ad esempio il Palazzetto dello Sport; promozione di attività sportive, ricreative e culturali. Dal punto di
vista tributario è un “ente non commerciale”.
c) Criteri di formazione
Pur non avendo l’obbligo di rispettare disposizioni di Legge per la redazione del Bilancio, l’associazione nella redazione
dei propri rendiconti persegue quanto previsto dall’art. 2423 del Codice Civile con la finalità di rendere una
rappresentazione chiara e fedele di tutta l’attività di gestione. Contabilmente viene adottato il sistema della contabilità
generale di tipo ordinario (partita doppia) e, con gli opportuni adattamenti, redatto a fine esercizio il Bilancio codicistico
(Stato Patrimoniale, Conto Economico e nota integrativa). Le finalità generali dei Bilanci di associazioni quali la nostra
possono sintetizzarsi in:
•
competenza economica
•
continuità della gestione
•
conservazione del patrimonio
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Pertanto la valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri di prudenza e competenza, nella prospettiva
della continuazione dell’attività nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo
considerato.
d) Schema di Stato Patrimoniale
Lo schema di Stato Patrimoniale individuato per la nostra associazione è redatto secondo quanto previsto dall’art. 2424
del C.C., con alcune modifiche e aggiustamenti che tengono conto delle peculiarità che contraddistinguono la struttura
del patrimonio di una associazione non riconosciuta quale è la nostra.
•
IMMOBILIZZAZIONI le Immobilizzazioni sono state valutate al costo di acquisto e, fino al 31/12/2013, sono
state dedotte direttamente le quote di ammortamento. Recependo le indicazioni del Collegio dei Revisori
dall’esercizio 2014 sono stati ripristinati nell’attivo dello Stato Patrimoniale i valori dei beni immobilizzati e in
contropartita i relativi Fondi di Ammortamento.
•
i BENI in patrimonio stimati al 31/12/2015 non hanno formato oggetto, neppure in passato, di rivalutazione;
•
i CREDITI sono valutati secondo il presunto valore di realizzo ed i DEBITI sono valutati al nominale;
•
le quote di AMMORTAMENTO delle immobilizzazioni sono state calcolate in ottemperanza all’effettivo
deperimento dei beni;
•
i RATEI ED I RISCONTI iscritti in bilancio sono stati calcolati in funzione del criterio di competenza;
•
il Fondo TFR risulta congruo in relazione alla posizione ed anzianità di ciascun dipendente al 31 dicembre
2014, verrà integrato per competenza ai valori assestati al 31/12/2015;
e) Schema di Conto Economico
Lo schema di Stato Patrimoniale individuato per la nostra associazione è redatto secondo quanto previsto dall’art. 2425
del C.C., con tutte le modifiche e aggiustamenti che tengono conto delle peculiarità che contraddistinguono la nostra
associazione. Il Conto Economico a “entrate e costi” informa sulle modalità con le quali le risorse sono state acquisite e
impiegate nel corso dell’esercizio, i valori delle varie voci sono comparati con quelli assestati dell’esercizio precedente.
Le “entrate” sono costituite quasi esclusivamente dalle quote sociali approvate nel Bilancio Preventivo presentato
annualmente ai soci. Altre piccole entrate derivano da interessi attivi su conto corrente bancario e certificati di deposito,
penalità e interessi di mora su recupero crediti, sopravvenienze attive ed eventuali piccole contribuzioni di terzi per
iniziative sociali.
f) Informazioni sulla proiezione di Bilancio Consuntivo
Di seguito sono riportate le principali voci del Bilancio con evidenza delle variazioni intervenute, rispetto all’esercizio
2014, alle voci dell’Attivo, del Passivo e delle principali voci del Conto Economico.
g) Modifiche intervenute ai criteri di rendicontazione adottate fino al 31/12/2013
Facciamo rilevare che, a seguito delle note e dei rilievi pervenuti dal Collegio dei revisori dei conti nel dicembre 2014,
sono state deliberate dal consiglio di amministrazione le seguenti modifiche ai criteri di contabilità adottati da diversi
decenni, questo per una maggiore correttezza tecnico-contabile: si sono riportati nello Stato Patrimoniale i valori dei beni
oggetto di ammortamento diretto fino al 31/12/2013, di contro sono stati iscritti nel passivo i rispettivi Fondi di
Ammortamento; il “Fondo riserva generale e svalutazione crediti” è stato diviso in “Fondo riserva generale” per €
95.282,74 e “Fondo svalutazione crediti” per € 115.000,00 (gli accantonamenti effettuati per gli anni 2013 e 2014); gli
avanzi [disavanzi] di esercizio rimarranno evidenziati nella specifica voce evitando destinazioni improprie in Fondi di
accantonamento. Si è ripristinato, inoltre, il classico sistema di calcolo delle quote di ammortamento proporzionale
all’effettivo deperimento dei beni; ciò ad interruzione della prassi introdotta dall’esercizio 2009 di spesare completamente
nell’esercizio acquisti di attrezzature.
STATO PATRIMONIALE
Attività
Immobilizzazioni
- Fabbricati
- Mobili/macch. ufficio/software*
- Attrezzature*
- Automezzi*
- Spese da ammortizzare*
- Sistemazione Cinema in comodato
31/12/2014
--18.063,09
286.925,18
91.300,00
207.229,73
38.734,72
642.252,72
31/12/2015
64.865,00
18.118,08
311.481,05
91.300,00
207.229,73
25.823,30
718.817,16
64.865,00
54,99
24.500,88
-----12.911,42
76.509,45
In questa voce negli anni passati sono state inserite le spese sostenute per il miglioramento del comprensorio; il residuo
del contributo alle spese per la sistemazione del locale cinema, patrimonializzato dall’esercizio 1997 e posto in
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ammortamento ventennale; automezzi ed attrezzature necessarie alla gestione del territorio oltre che all’arredo urbano
ed apparati tecnologici per il WiFi. La voce ‘fabbricati’ consiste nella sede sociale ubicata presso il condominio Portico
(comune di Pian Camuno, foglio 13, mappale 4508, sub 128, cat. A/10), di cui è stata acquisita la proprietà a seguito di
atto di transazione con datio in solutum tra la consorziata debitrice Prestige Montemare srl ed il Consorzio
Montecampione. Il valore dell’immobile è dato dagli importi delle quote consortili degli anni 2009-2010-2011-2012-2013
(€ 51.356,01) oltre ad interessi di mora convenzionali (€ 6.107,00), oltre a spese legali per il recupero (€ 3.536,99), più
spese notarili e tassa di registro (€ 3.865,00). La decisione di transare con la società Prestige Montemare srl è stata
assunta con delibera 150301PA lo scorso 4 aprile 2015 con la finalità di dotare l’associazione di una sua sede di
proprietà ed evitare l’accendersi di ulteriore contenzioso, viste le pretese di Prestige Montemare srl di vedersi riconosciuti
presunti canoni di locazione pregressi per l’utilizzo degli uffici consortili negli ultimi 5 anni.
Consorziati c/contributi
2010 e precedenti
2011
2012
2013
2014
2015
31/12/2014
125.257,74
30.001,46
86.258,90
134.862,81
157.271,86
-533.652,77
31/12/2015
104.156,40
19.372,38
74.950,45
116.899,55
128.048,94
168.581,28
612.009,00
variazione
-21.101,34
-10.629,08
-11.308,45
-17.963,26
-29.222,92
--90.225,05
Questa voce presenta le quote dei vari esercizi che devono essere ancora versate dai soci. Dalla colonna variazione si
desumono, per competenza di anno, gli importi recuperati nell’esercizio corrente. Nel 2015 sono stati recuperati crediti
per € 90.225,05 ciò denota una marcata attività di recupero dell’amministrazione. Come riportato nel punto precedente
parte del recupero è avvenuto nei confronti della consorziata Prestige Montemare srl (€ 51.356,01).
Ormai in ogni esercizio evidenziamo come la componente dei fallimenti Alpiaz srl e Hotel Montecampione sas incida
sulle sofferenze creditizie attuali e future a circa l’8-9% del bilancio. Si ricorda che circa il fallimento di Alpiaz srl si è
conclusa la fase di definizione del passivo, il Consorzio è stato riconosciuto creditore chirografario per € 543.767,68.
Vantiamo, inoltre, crediti per spese consortili successive al fallimento per € 134.042,32, quote 2013, 2014 e 2015, per cui
è prevista la pre deduzione. Da quanto emerge dallo stato passivo, visti anche i beni e le attività del fallimento è
purtroppo poco probabile che anche dalla pre deduzione si riesca a soddisfare un minimo di credito, ragion per cui detti
crediti non sono stati inseriti nel bilancio.
Crediti diversi (già debitori diversi)
Crediti diversi
31/12/2014
40.115,78
31/12/2015
40.056,70
variazione
405,22
Si tratta in particolare: della fattura n°105 del 15 /8/09 della ditta Pietrini srl per euro 34.260,00 relativa alle opere di
asfaltatura effettuate in via Pradosole (Piazzetta Alta), nel piazzale del condominio Fodestal A ed in un piccolo tratto in
via Panoramica. Tali opere, chiaramente di competenza del consorziato Alpiaz spa, come disposto dallo Statuto, sono
state ritenute improrogabili e necessarie. Sono state inserite nell’insinuazione al passivo del fallimento Alpiaz srl.
Disponibilità liquide
Depositi bancari
- UBI Banca Vallecamonica
Denaro e valori di cassa
- Cassa denaro
31/12/2014
31/12/2015
83.890,30
19.893,69
5.038,92
3.396,28
Consistenza del conto corrente bancario, della cassa e titoli da incassare.
Attività finanziarie
- Titoli conto TFR (valore di carico)
- Titoli conto TFR (capital gain)
31/12/2014
121.132,52
7.641,14
128.773,66
31/12/2015
110.306,81
6.430,52
116.737,33
variazione
- 10.825,71
- 1.210,62
-12.036,33
Nello specifico i titoli in portafoglio, costituiti da quote di partecipazione al fondo monetario puro “UBI Cash Pramerica”,
coprono parte del TFR dipendenti per quanto maturato al 31/12/2015, a valori definitivi 2015, la copertura andrà
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adeguata. La movimentazione avuta nel corso dell’esercizio con la liquidazione di quote per un valore di € 10.825,71 è
dovuta al fatto che si è corrisposto il TFR ad un dipendente ritiratosi in pensione. Oltre a riportare il valore di carico delle
quote, si mette in evidenza il capital gain col valore delle quote alla data di redazione del bilancio.
Ratei e risconti attivi
Ratei attivi
Risconti attivi
Interessi attivi
31/12/2014
3.132,70
7.958,20
220,28
11.311,18
31/12/2015
3.132,70
10.863,42
140,00
variazione
--2.905,22
-80,28
2.824,94
14.136,12
Si tratta, tra gli altri, di ratei per interessi attivi su conto corrente di competenza 2015 ma che incasseremo nel 2016. Bolli
degli automezzi, spese telefoniche, assicurazione RCRD, assicurazioni degli automezzi pagate già nel 2015 ma di
competenza del 2016. Relativamente ai valori alla voce “ratei attivi” trattasi di contributi promessi, ormai molti anni
orsono, ma non ancora versati da soggetti attivi nel comprensorio. Verrà valutata la reale esigibilità della cifra.
Passività
Fondi ammortamento
- fondo ammortamento fabbricati
- fondo amm.to mobili/macch. ufficio
- fondo amm.to attrezzature
- fondo amm.to automezzi
- fondo amm.to spese ammortizzabili
31/12/2014
--18.063,09
242.944,11
86.689,09
205.971,48
553.667,77
incrementi
2.162,17
54,99
10.631,81
1.536,96
1.258,26
15.644,19
31/12/2015
2.162,17
18.118,08
253.575,92
88.226,05
207.229,74
569.311,96
I valori dei vari Fondi di Ammortamento con riportato in apposita colonna la quota di ammortamento per l’esercizio 2015.
Da rilevare la comparsa del ‘Fondo ammortamento fabbricati’ relativo all’ammortamento della sede consortile, acquisita
nel giungo 2015 come indicato al punto precedente ‘attività’. Per l’immobile, l’ammortamento è stato previsto fino all’anno
2030, anno di chiusura del Consorzio (salvo modifiche) come previsto dallo Statuto.
Fondi accantonamento
- fondo Trattamento Fine Rapporto
- fondo riserva eventi straordinari
- fondo riserva generale*
- fondo riserva svalutazione crediti*
- fondo piattaforma videosorveglianza
- fondo ferie non godute
31/12/2014
149.353,55
137.232,96
95.282,74
115.000,00
4.724,99
855,74
497.724,99
incrementi decrementi 31/12/2015
12.829,59 39.694,31 122.488,83
0
0 137.232,96
0
0 95.282,74
80.000,00
0 195.000,00
0
0
4.724,99
0
0
855,74
550.860,27
Il Fondo TFR è stato incrementato per la quota relativa agli accantonamenti previsti per il 2015 e diminuito per: la
liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto maturato al dipendente Lorenzetti Oriano, ritiratosi in pensione il 1°
novembre 2015 (€ 38.00,31); per il versamento a piano integrativo privato della quota maturata nel 2014 di un operaio (€
1.686,00).
Delibera assembleare 05/01/13
- fondo contributo attività sportive, ricreative,
culturali del. 120703TP
31/12/2014
90.000,00
90.000,00
incrementi decrementi 31/12/2015
0
0
0
0
90.000,00
90.000,00
Nell’assemblea del 5 gennaio 2013 i soci hanno approvato le voci di spesa per l’esercizio 2013 e di erogare la cifra di
150 mila euro quale “contributo per attività sportive, ricreative, culturali – delibera 120703TP”, corrispondente ad un
contributo liberale a favore dell’allora neo costituita Montecampione Ski Area srl. La prima tranche di euro 60 mila è stata
versata a metà dicembre 2013. La delibera assembleare è stata impugnata da otto consorziati e, con sentenza
pubblicata nel novembre 2014, il tribunale di Brescia ha annullato le delibera dell’assemblea. Il Consorzio è ricorso in
appello.
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
-50-
Debiti diversi
- Debiti certi competenza anno
- Fatture e note da ricevere
- Da oneri differiti esercizi precedenti
- Da oneri differiti esercizio 2014 e successivi
- Ratei passivi
31/12/2014
152.060,36
31.971,88
84.624,35
19.287,55
6.286,95
294.423,09
31/12/2015
158.924,58
17.360,00
65.762,00
20.350,52
1.999,69
264.396,79
Si tratta di fatture di fornitori ed impegni di spesa (Enti Previdenziali, emolumenti personale, Erario per IRPEF e ritenute
di acconto, rimborsi organi istituzionali) di competenza dell’esercizio 2015 già in carico contabilmente per € 158.924,58 e
€ 17.360,00 per fatture da ricevere. Inoltre € 1.999,69 per ratei passivi inerenti a spese che si manifesteranno nel 2016,
ma di competenza del 2015 (tra i principali: regolazione del premio consuntivo assicurazione RCRD e spese bancarie).
La voce “da oneri differiti esercizi precedenti” raccoglie ferie e ROL maturati ma non ancora usufruiti dal personale
dipendente al 31/12/2013; si evidenzia come la voce sia diminuita di € 18.862,35 in quanto durante l’anno il personale
ha avviato un intenso piano di godimento delle ferie pregresse.
CONTO ECONOMICO
PROVENTI
31/12/2014
1.162.500,00
35.308,02
1.197.808,02
Proventi da consorziati
proventi diversi
31/12/2015 variazione
1.142.500,00
-20.000,00
21.479,23
-13.828,79
1.163.979,23
-33.828,79
Le quote sociali (proventi da consorziati) richieste per l’esercizio 2015 sono state inferiori del 1,72% rispetto al 2014.
La voce “Proventi da consorziati” riporta il totale richiesto all’atto della spedizione delle quote consortili e trova
contropartita nell’attivo dello Stato Patrimoniale alla voce “consorziati c/contributi 2015” che si decrementa
proporzionalmente al pagamento delle quote. Le principali voci in “proventi diversi” sono interessi attivi su conto corrente
bancario per €416,72; interessi di mora per € 721,35, recuperi di spese legali su recupero crediti per € 11.600,14;
proventi vari da attività rivolte ai soci (quote associative scuola calcio estiva, iscrizioni gite estive; iscrizioni ad iniziative
sportive) per totali € 4.560,00 e contributi da terzi per € 1.600,00.
ONERI
AMMINISTRAZIONE GENERALE
1a
2a
3a
4a
5a
9a
PERSONALE D'UFFICIO
ORGANI ISTITUZIONALI
ONERI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI
INCARICHI PROFESSIONALI
ONERI PER ASSICURAZIONI
SPESE LEGALI (liti-arbitraggi-recupero crediti)
31/12/2014
177.580,53
17.845,75
17.245,06
4.784,00
4.636,00
29.732,96
251.824,30
31/12/2015
149.689,45
17.289,12
16.735,18
9.129,82
4.950,00
43.890,80
241.684,37
variazione
-27.891,08
-556,63
-509,88
4.345,82
314,00
14.157,84
-10.139,93
Nel particolare: la notevole differenza della voce 1a) è dovuta al godimento, durante l’anno, di ferie e ROL pregressi
contabilizzati lo scorso anno come ‘rettifiche da oneri differiti di esercizi precedenti’. Contabilmente si è avuta una
diminuzione della voce ‘da oneri differiti es. precedenti’ nel Passivo dello Stato Patrimoniale, senza alcuna
manifestazionbe in Conto Economico.
La voce 3a) comprende le spese condominiali, il rateo di competenza per IMU e TASI della sede consortile, le spese
telefoniche, di manutenzione delle macchine d’ufficio, cancelleria, bancarie e imposte sul conto corrente. Sono
praticamente invariate. La voce 4a) comprende il costo del commercialista che elabora le buste paga dei dipendenti, i
CUD, il 770 semplificato, la dichiarazione IRAP e l’autoliquidazione INAIL, ed il costo del tecnico che ha verificato le
cubature dei condomini Abeti e Fodestal. La voce 5a) è il costo della polizza assicurativa per Responsabilità civile verso
terzi e prestatori di lavoro, in essere con la compagnia UNIPOL-SAI.
La voce 9a) comprende le spese sostenute nell’esercizio per il recupero dei crediti e per i vari contenziosi in essere.
Nello specifico, le principali sono: € 6.142,18 per l’emissione di 33 decreti ingiuntivi per il recupero del credito; € 4.324.40
per la difesa nella citazione di un consorziato per presunta responsabilità per un sinistro occorso durante la
partecipazione ad un evento sportivo; € 12.480,00 per il contenzioso (fase cautelare e di merito) relativo alla richiesta di
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
-51-
scioglimento avanzata da alcuni consorziati; ulteriore acconto di € 3.806,40 per contenzioso per l’impugnazione del
regolamento elettorale; € 10.427 per l’istanza di ricorso in appello nella causa relativa al contributo di 150.000 euro a
favore di Montecampione Ski Area srl, approvato nell’assemblea del 2013. Per i contenziosi di maggiore rilievo vedasi
pag. 8;
SICUREZZA GENERALE
1b Guardie giurate
31/12/2014
54.141,49
31/12/2015
45.515,26
variazione
-8.626,23
Fino al 31 ottobre, l’organico è stato composto da un unico dipendente affiancato secondo esigenza da un rinforzo di
altro Istituto di vigilanza (mediamente una ventina di giorni tra fine anno e le settimane centrali di agosto). Dal 1° di
novembre il dipendente si è ritirato in pensione e, allo stato attuale, non si provvederà ad alcuna sostituzione. La minore
spesa, come è facilmente intuibile, deriva dal fatto che l’onere di spesa per i mesi di novembre e dicembre non si è
manifestato.
AZIONE ED INTERVENTI DI CARATTERE SOCIALE,
TERRITORIO E AMBIENTE
2b
8a
2c
Operai: retribuzioni lorde, piccola utensileria
Gestione automezzi e attrezzature meccaniche
Interventi riqualificazione edile
a) appaltate a terzi
b) spese per materiali di consumo per manutenzioni
3c Servizio idrico e fontane
4c Fogne, collettori e depuratore
5c Raccolta e smaltimento RSU
Raccolta e smaltimento R. speciali (bio e non)
7c Aree verdi e TAGLIO ERBA prati consortili
8c Assistenza sanitaria
10c Servizi derattizzazione/disinfestazione
11c Gestione-mantenimento utenze consortili di interesse comune
11c1 Rete WiFi (canone manutenzione, affitto banda, ponti radio)
31/12/2014
80.975,11
19.059,67
31/12/2015
78.552,83
16.111,74
variazione
-2.422,28
-2.947,93
66.934,57
18.383,35
11.099,28
19.502,38
108.373,65
--19.300,90
19.259,63
2.339,61
32.406,90
7.887.07
305.487,34
60.713,94
32.697,79
11.909,37
18.120,36
109.518,54
--20.955,69
21.966,14
2.269,20
39.372,77
4.034,81
321.558,61
-6.220,63
14.314,44
810,09
-1.382,02
1.144,89
--1.654,79
2.706,51
-70,41
6.965,87
-3.852,26
16.071,27
Nel particolare le voci maggiormente rilevanti: l’organico di cui alla voce 2b) è composto da due operai. Alla voce 2c)a) è
riportato il valore economico delle prestazioni di carattere edile/manutentivo richieste alla società SASI srl con cui è in
essere un contratto di appalto; dall’esercizio 2014 il consiglio di amministrazione ha deliberato di procedere con regolare
gara di appalto per tutte le opere di valore superiore ai 10 mila euro. I principali lavori effettuati nell’anno sono:
rifacimento del tratto di marciapiede Pradosole-Malghe (120 ml), le due nuove pensiline di attesa del pulmino presso i
condomini Fodestal A e Laghetto; la nuova tribuna presso il campo da calcio; l’impostazione del camminamento di
collegamento tra condominio La Splaza e Valgrande con nuova scala per l’accesso al piazzale di fronte all’Hotel;
interventi di ripristino di alcuni vialetti e tratti di marciapiede; rifacimento muretto con nuova palizzata in legno in via San
Maurizio (strada tra i condomini Betulle e Faggi); abbattimento barriere architettoniche, messa in sicurezza ed
abbellimento dell’accesso proveniente dal capolinea dei bus al condominio La Splaza. La voce 3c) è relativa all’acquisto
dei prodotti per la potabilizzazione dell’acqua, ad interventi manutentivi dell’acquedotto e gli esami periodici di potabilità
prescritti dall’ASL a carico del gestore dell’acquedotto. La voce 4c) è relativa alla gestione dell’impianto fognario e del
depuratore per il trattamento delle acque reflue. La voce 5c) è il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti
solidi urbani effettuato da Vallecamonica Servizi SpA. La voce 7c) raggruppa il taglio erba delle aree perimetrali dei
condomini, l’acquisto e la posa dei fiori nelle aree comuni. La voce 8c) comprende: il canone di locazione del locale
Pronto Soccorso presso il condominio la Splaza, la spesa per la presenza dell’infermiere a supporto della guardia
medica invernale (tre giorni alla settimana, solo in caso di apertura degli impianti di risalita), le spese sostenute per poter
ottenere l’assegnazione del servizio di Guardia Medica Turistica a Montecampione: il medico viene retribuito dall’ASL
che in cambio chiede che la località offra vitto ed alloggio, con tutte le conseguenti spese.
La voce 11c) raccoglie una serie di impegni relativi a parti comuni e servizi di interesse comune. I principali sono: spese
riconducibili alla Chiesa (piccoli interventi, riscaldamento, EE locale caldaia), spese riconducibili alla sala
cinematografica; oneri di locazione e spese consortili, condominiali per locali utilizzati per attività consortili o di utilità
pubblica (sala studio, farmacia, sala mostre), spese per manutenzione attrezzature dei parchi giochi, spese sostenute
per il mantenimento dello sportello bancomat presso il condominio Portico, contributo deliberato per consentire il
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
-52-
mantenimento dell’attività di lavanderia in Piazzetta. Rispetto all’anno passato è stata evidenziata in apposita voce la
spesa per il mantenimento della rete WiFi consortile (comprende il canone di manutenzione, l’affitto della banda
Internet).
1d
2d
3d
4d
TRASPORTI E COMUNICAZIONI
manutenzioni strade consortili
sgombero neve
spese per segnaletica
trasporti consortili
31/12/2014
33.073,76
9.579,30
5.431,43
121.239,81
169.324,30
31/12/2015
30.400,00
8.234,34
6.100,00
109.848,00
154.582,34
variazioni
-2.673,76
-1.344,96
668,57
-11.391,81
-14.741,96
Voce 1d) relativa a lavori di asfaltatura effettuati nelle strade interne al paese, come previsto dal nuovo statuto consortile.
I principali interventi sono stati presso via delle Villette, via Pradosole, accesso alla Splaza, area adiacente al parco
giochi in Piazzetta, via della Pineta ed altri tratti minori. La voce 2d) riguarda la spesa sostenuta per lo sgombero neve
dalle parti comuni (accessi box dei condomini). Ovviamente il valore dipende dalle condizioni meteorologiche. La voce
4d) è il valore del contratto in essere con la società Bonomi srl, per il trasporto all’interno del paese, la riduzione di spesa
è dovuta alla decisione di limitare il servizio del periodo invernale (escluse festività) ai giorni di venerdì, sabato,
domenica e lunedì.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA ED ALTRE UTENZE ENEL
1e Consumo E.E.
2e Gestione e manutenzione impianti
31/12/2014
52.706,43
6.239,39
58.945,82
31/12/2015
45.741,93
3.195,90
48.937,83
variazioni
-6.964,50
-3.043,49
-10.007,99
Comprende, oltre alla gestione degli impianti (voce 2e), la spesa per il consumo di energia elettrica per l’illuminazione
pubblica, di alcune utenze particolari (circolo dei residenti) ed il funzionamento del depuratore. L’ulteriore notevole
diminuzione è l’effetto avuto dalla sostituzione della seconda tranche di lampade a fluorescenza con quelle a LED lungo
via Pineta e via San Maurizio (nel 2014 abbiamo sostituito 86 corpi illuminanti di cui: 37 da 40W, 20 da 60W, 23 da 80W,
4 da 120W e 2 da 185W; quest’anno la sostituzione è stata di 45 lampade di cui 15 da 60W e 30 da 40W).
ONERI NON RIPARTIBILI
2f Accantonamento a fondo riserva svalutazione crediti
31/12/2014
65.000,00
31/12/2015
80.000,00
variazioni
15.000,00
Come deliberato con l’approvazione del Bilancio preventivo 2015, sono stati destinati 80 mila euro al Fondo riserva
svalutazione crediti, vista l’elevata probabilità che una buona parte dei crediti v/consorziati degli anni passati risulti
inesigibile. Si ricorda che, secondo i principi contabili nazionali, le perdite per inesigibilità non devono gravare sul conto
economico degli esercizi futuri in cui si manifestano con certezza ma, in ossequio ai postulati della competenza, della
prudenza ed al principio di determinazione del valore di realizzo dei crediti, devono gravare sugli esercizi in cui le perdite
si possono ragionevolmente prevedere (Organismo Italiano di Contabilità - 15 “Crediti”).
1i
ONERI STRAORDINARI
Rettifiche da oneri differiti di esercizi precedenti
31/12/2015
31/12/2014
variazioni
84.624,35
---84.624,35
Lo scorso anno si era provveduto alla rettifica di oneri di esercizi precedenti per omesse registrazioni contabili relative
agli oneri differiti per ferie e ROL maturati ma non ancora goduti dal personale dipendente amministrativo. Quest’anno,
ovviamente, la voce è pari a zero.
li
1g
2g
3g
5g
ONERI IN CONTO CAPITALE
Ammortamento fabbricati
Manutenzione straordinaria di immobili e strutture consortili
Ammortamento automezzi/macchine operatrici
Ammortamento mobili, spese per automazione
Ammortamento attrezzature varie
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
-53-
31/12/2014
--14.169,68
1.536,96
203,57
12.540,88
28.451,09
31/12/2015
2.162,17
14.169,68
1.536,96
54,99
10.543,78
28.467,58
variazioni
2.162,17
-----148,58
-1.997,10
16,49
Sono le spese sostenute per l’acquisto di cespiti che vengono iscritti nel libro inventari dell’associazione, oltre a lavori e
opere di rilevante importo eseguite in anni passati e portate in ammortamento su più esercizi (parte della 1g). Si ricorda
che seguendo le indicazioni del Collegio dei Revisori dei Conti dallo scorso esercizio si è interrotta la prassi, in essere
dal 2009, di spesare interamente nell’esercizio l’acquisto di attrezzature.
La voce li è la quota di ammortamento relativa ai locali che ospitano la sede sociale, come indicato al precedente punto
‘immobilizzazioni’ a pag. 2. La voce 1g) comprende l’ammortamento del contributo erogato per la sistemazione del
cinema nel 1997. La voce 5g) è la quota di ammortamento per attrezzature acquistate in esercizi passati e nel corrente
anno (le nuove 45 lampade LED come indicato al punto ‘illuminazione pubblica’, le due nuove pensiline alla fermata
dell’autobus Fodestal A e Laghetto).
1h
2h
INTERVENTI DI CUI ALL'ART. 4/11 DELLO STATUTO
Giornale QUI Montecampione/hosting web
Interventi per manifestazioni e attività ricreative consortili
31/12/2014
31/12/2015
variazione
6.953,70
86.578,76
93.532,46
6.494,24
99.798,25
106.292,49
-459,46
13.219,49
-12.760,03
Rientra nell’articolo 4/11 del vigente Statuto la “promozione di attività sportive, ricreative e culturali. Nel capitolo 1h) La
voce “hosting web”, che consiste nella registrazione del dominio consorziomontecampione.it ed il relativo hosting, incide
solamente per euro 158,60.
La voce 2h) raggruppa numerosi capitoli di spesa tra cui le spese per le manifestazioni ed iniziative estive, contributi per
eventi sportivi anche invernali, particolari attività sportive (corri e cammina e scuola calcio), il noleggio delle luminarie
invernali. Il notevole aumento è dovuto all’intesa attività estiva (animazione, serate, eventi sportivi, contributi ad altri Enti
ed iniziative) che, viste le condizioni climatiche particolari, si è deciso di incrementare in corso d’opera; non ultimo il
contributo erogato all’associazione dei commercianti di Montecampione per l’organizzazione degli eventi autunnali ed
invernali: (Oktoberfest, Festa di capodanno in Piazza, Tombola di Natale).
Informativa varia
•
durante l’esercizio 2015 il Consorzio è intervenuto con contributi ed altre iniziative a sostegno di attività
ricreative, messe in atto anche grazie alla collaborazione dei commercianti di Montecampione;
•
contenzioso: oltre a decreti ingiuntivi richiesti per il recupero dei crediti di natura monetaria, sono in essere o si
sono manifestati altri contenziosi. Tutto il contenzioso con la società Alpiaz si è interrotto in automatico, per
effetto del fallimento della stessa. Il consiglio di amministrazione ha deciso di non riassumere le cause entro i
tre mesi dal fallimento, optando per la riunione di tutte le pretese nell’istanza di ammissione al passivo. Il credito
riconosciuto al Consorzio, nella categoria Chirografari, è pari a € 543.767,68. Di seguito si riporta il contenzioso
di maggior rilievo, indicando gli sviluppi intervenuti rispetto allo scorso esercizio:
anno proponente controparte
2010 Consorzio
2012 consorziati
2013 consorziati
contenzioso
Ente Splaza
citazione per indebita richiesta quote
consortili
Consorzio
Consorziati Lanna, Ghislanzoni, Calabrese,
Fiorillo, Gangai, Pacchioli - impugnazione
delibera CdA 4/11/12 -
Consorzio
Consorziati Lanna, Ghislanzoni, Calabrese,
Fiorillo, Gangai, Pacchioli, Leporatti, Pagani
- impugnazione delibera assembleare del
5/1/13 (contributo 150 mila Montecampione
Ski Area)
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
-54-
Stato
Udienza 25/2/2016 – deliberato
l’abbandono.
Il procedimento ex 700 è stato
respinto dal Tribunale di Breno
nel dicembre 2012 – il
successivo reclamo è stato
rigettato dal Tribunale di Brescia
il 21/2/2013. La causa ordinaria
si è avviata il 4/4/13. Riunita alla
causa che segue, in sentenza il
Giudice ha riconosciuto valida la
delibera del Consiglio di
Amministrazione che inseriva la
voce di contributo di 150 mila a
MSA nel Bilancio Preventivo.
La causa, riunita con la
precedente, è giunta a sentenza
nel novembre 2014. Il tribunale di
Brescia ha annullato la delibera
assembleare di stanziamento del
contributo a MSA. Il Consorzio
ha depositato istanza di ricorso
in appello in data 13/12/14.
Prossima udienza per
precisazioni delle conclusioni
04/07/2018
2013 consorziati
Consorzio
Consorziati Lanna, Pacchioli – richiesta
sospensione/ inibizione delibera di CdA di
approvazione del “regolamento elettorale”
2014 Consorzio
Comune di
Pian
Camuno
Ricorso al TAR di Lombardia contro
l’applicazione della TASI anche sulla parte
di Montecampione che insiste sul comune di
Pian Camuno.
2014 Consorziati
Consorzio
Consorziati Lanna, Ghislanzoni, Calabrese,
Fiorillo, Pacchioli, Leporatti, Pagani per
richiesta scioglimento Consorzio a
seguito introduzione TASI a
Montecampione
2014 Consorziato
Consorzio e
MSA
Consorziato Bazzoni Lorenzo
Ricorso ex 700 – giudicato
inammissibile dal Tribunale di
Brescia in data 6 dicembre 2013.
Causa ordinaria in corso.
Ricorso depositato a fine ottobre
2014. È stato dato mandato al
legale di procedere con l’istanza
di prelievo.
Ricorso ex 700 e/o art. 23 presso
Tribunale di Brescia, rigettato in
data 27/12/14. Il successivo
reclamo è stato rigettato il 2
marzo 2015. La causa ordinaria
è in corso, prossima udienza
29/9/2016
Citazione per richiesta danni per
infortunio occorso durante la
gara di solidarietà “sulla neve per
la ricerca” nel marzo 2013. Il
Consorzio si è costituito nei
termini di legge; prossima
udienza 18/2/2016.
Di questo contenzioso si invita, in particolare, a prestare attenzione alla penultima causa dell’elenco. È stata intrapresa
da un gruppo di Consorziati che sostengono che, nel luglio 2014, il Consorzio si sia automaticamente sciolto in seguito al
fatto che il Comune di Pian Camuno abbia applicato la TASI sul territorio di Montecampione.
Anche se le fasi cautelari hanno visto soccombenti gli attori, a cui sono stati rigettati sia il ricorso ex 700 e/o ex art 23 in
data 27/12/14 che il successivo reclamo il 02/03/15, è doveroso evidenziare ai soci come questa causa potrebbe,
potenzialmente, determinare lo scioglimento dell’associazione. La causa ordinaria è in corso e nel 2015 si sono tenute
diverse udienze per la discussione ed il deposito delle rispettive memorie, la prossima è fissata per il 29/9/2016.
Risultato di esercizio
L’esercizio 2015, nella sua proiezione con i valori al 12/12/2015, chiude con un avanzo di esercizio di euro 42.276,18.
Il presidente
Marco Daminelli
Il direttore
Antonio Romele
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
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[allegato C]
R ELAZIONE DEL R EVISORE C ONTABILE
AL B ILANCIO P REVISIONALE 2015
All’Assemblea dei Consorziati di Montecampione.
Premessa metodologica
Il primo punto che si ritiene opportuno evidenziare all’Assemblea dei Consorziati è l’anomala composizione
del presente Collegio dei Revisori Contabili.
In particolare:
–
In data 4 gennaio 2014 sono stati eletti come Revisori Contabili del Consorzio di Montecampione i
Dottori Raffaele Zorloni e Nicola Carretta.
–
Posto che l’art. 11 lettera d) del vigente statuto prevede un organo collegiale di tre membri, i neo
nominati revisori hanno segnalato detta anomalia al Consiglio di Amministrazione, il quale vista
l'impossibilità di nominare direttamente il terzo revisore ha chiesto ai nominati di individuare un
terzo revisore di loro gradimento. Il collegio ha individuato come ultimo membro del collegio dei
revisori il Dott. Alessandro Giua, e il Consiglio ne ha preso atto con verbale del 28 giugno 2014.
–
A seguito delle dimissioni del Revisore Nicola Carretta di fine novembre 2014, per sopravvenuti
impegni professionali, anche il Dott. Alessandro Giua ha presentato le proprie dimissioni per
mantenere dispari il numero dei membri dell’Organo di Controllo Contabile.
–
Il sottoscritto Raffaele Zorloni a seguito di dette anomalia ha rimesso il proprio mandato con la
relazione al Bilancio Preventivo 2014, affinché l’Assemblea nominasse un collegio di Revisori
composto da tre membri come richiesto dallo statuto vigente.
–
Vista l’impossibilità di rinominare il Collegio dei Revisori in tempi brevi il sottoscritto revisore ha
esercitato “in prorogatio” la propria attività di controllo contabile anche per l’esercizio 2015.
Tutto ciò premesso, nel corso del 2015 è stata effettuata l’attività di revisione legale dei conti di cui
all’articolo 2477 del Codice Civile ed è stata presa visione del progetto di bilancio del Consorzio redatto
dagli Amministratori e da questi trasmesso.
In ottemperanza a quanto prescritto dalla normativa vigente, l’organo di controllo contabile sottopone alla
Vostra attenzione la Relazione prevista dell’articolo 14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2011, n. 39.
Relazione ai sensi dell’art. 14, primo comma, lettera a) del D.Lgs n. 39/2010
E’ stata svolta la revisione legale dei conti del Bilancio Previsionale 2015 del Consorzio di Montecampione.
La responsabilità della redazione del bilancio d'esercizio in conformità alle norme che ne disciplinano i
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
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criteri di redazione compete all’organo amministrativo del Consorzio. E' responsabilità del Revisore dei
Conti il giudizio professionale espresso sul bilancio d'esercizio e basato sulla revisione legale dei conti.
L’esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione legale dei conti. In conformità ai predetti
principi, la revisione legale dei conti è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario
per accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso,
attendibile. Il procedimento di revisione legale dei conti è stato svolto in modo coerente con la dimensione
del Consorzio e con il suo assetto organizzativo. Esso comprende l'esame, sulla base di verifiche a
campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché
la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle
stime effettuate dagli amministratori.
A seguito dei controlli effettuati, il Bilancio Previsionale 2015 è nel suo complesso conforme alle norme che
ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con ragionevole chiarezza e rappresenta in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico del Consorzio di
Montecampione.
Nomina del Collegio dei Revisori a norma dell’art. 11 lettera d)
A conclusione della mia relazione, invito l’Assemblea e il Cda a rinominare il Collegio dei Revisori secondo
quanto stabilito dallo Statuto.
Milano, 2 gennaio 2016
Il Collegio dei Revisori contabili
Revisore Dott. Raffaele Zorloni
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[Allegato D]
VERBALE INSEDIAMENTO SEGGIO ELETTORALE
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
27 dicembre 2015
Il giorno 27 dicembre 2015, presso gli uffici consortili, si costituisce la Commissione Elettorale
incaricata, con la collaborazione della segreteria del Consorzio, del controllo, della conservazione e
della distribuzione delle schede elettorali, nonché responsabile dello scrutinio finale.
Come previsto dall’art. 27 del Regolamento Elettorale, per le Assemblee ordinarie relative agli
esercizi in cui si approvano unicamente i bilanci, la Commissione Elettorale è composta da un
rappresentante di ognuna delle liste che hanno almeno un eletto nel Consiglio di Amministrazione
e, quindi, così composta:
- per la terna guidata dal sig. Marco Daminelli, il rappresentante di lista è individuato nel sig.
Stefano Bassi (supplente Fabio Fusina e Sabrina Invernizzi);
- per la terna guidata dal sig. Emilio Di Cristofaro, il rappresentante di lista è individuato nel sig.
Mauro Piovani (supplenti Paola Paba ed Ornella Perego);
- per la terna guidata dal sig. Enzo Borghetti, il rappresentante di lista è individuato nel sig.
Cerruto Ettore (supplenti Laura Minotti e Domenico Castaldo);
Si prende atto altresì delle candidature alla carica di Revisori dei Conti per l’esercizio 2016 dei
signori:
- Raffaele Zorloni, numero iscrizione 143929 all’Albo dei Revisori Contabili
- Marco Santoriello, numero iscrizione 174194 all’Albo dei Revisori Contabili
- Alessandro Giua, numero iscrizione 165540 all’Albo dei Revisori Contabili
I commissari hanno verificato i requisiti dei candidati consultando il Database del Ministero
dell’Economia e delle Finanze al sito www.revisionelegale.mef.gov.it.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
29 dicembre 2015
Oggi 29 dicembre 2015 alle ore 10,00 presso gli uffici del Consorzio, iniziano le procedure di
apertura del seggio elettorale per le elezioni consortili del 5 gennaio 2016.
Come previsto dal Regolamento Elettorale gli orari di apertura del seggio saranno dalle ore 10,00
alle ore 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 18,30 ad esclusione del pomeriggio del 31/12/2015 e
dell’intera giornata dell’01/01/2016 in cui rimarrà chiuso. Il giorno 5 gennaio, nel pomeriggio, il
seggio si trasferirà al cinema, sede dell’Assemblea, dove rimarrà aperto dalle 14,00 sino al termine
dell’Assemblea e alla chiusura delle urne.
Alle ore 10.00 la commissione elettorale, composta dai signori Stefano Bassi, Paola Paba, ed Ettore
Cerruto, in rappresentanza delle liste di candidati attualmente presenti nel C.d.A. del Consorzio, si
riunisce per eleggere il Presidente.
All’unanimità viene eletto alla carica di Presidente il signor Stefano Bassi.
Alle ore 10,15 il Presidente dichiara aperto il seggio elettorale.
Si prende atto che, all’apertura del seggio, non si registrano altre candidature al ruolo di Revisore
dei Conti per l’esercizio 2016.
Alle ore 12,30 il seggio viene chiuso con la consegna di n° 37 schede per 15.082,34738
milionesimi.
Nella sessione pomeridiana, alle ore 18,30 il seggio viene chiuso con la distribuzione totale di n° 87
schede per 35.542,54454 milionesimi. Tutto il materiale viene imballato e chiuso in locale sicuro.
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
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Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 6 gennaio 2016
30 dicembre 2015
Dalle ore 10.00 riprendono le operazioni di consegna delle schede elettorali presso gli uffici
consortili. Il seggio chiude alle ore 12,45 con la distribuzione totale di 138 schede per 56.480,45168
milionesimi.
Nella sessione pomeridiana il seggio chiude alle 18,30 con la distribuzione totale di 169 schede per
69.320,63430 milionesimi. Tutto il materiale viene imballato e chiuso in locale sicuro.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
31 dicembre 2015
Il giorno 31 dicembre alle ore 10.00 riprendono le operazioni di consegna delle schede elettorali.
Come previsto dall’art. 15 del Regolamento Elettorale, per le deleghe incomplete pervenute a
mezzo fax o mail, la commissione elettorale considera a quorum le relative schede, rendendole nulle
per l’espressione di voto ed elencandole nell’apposito registro denominato “schede a quorum”.
Il seggio chiude alle ore 12,40 con la consegna totale di 233 schede per 95.209,68665 milionesimi.
Tutto il materiale viene imballato e chiuso in locale sicuro. Il seggio riaprirà il giorno 2 gennaio alle
ore 10,00.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
02 gennaio 2016
Il giorno 2 gennaio alle ore 10,00 il seggio elettorale riprende le operazioni di distribuzione delle
schede elettorali presso gli uffici consortili.
Il seggio chiude alle ore 12,30 con la consegna totale di 319 schede per 133.776,49979 milionesimi.
Nella sessione pomeridiana il seggio chiude alle ore 18,30 con la consegna totale di 356 schede per
149.363,38434 milionesimi.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
03 gennaio 2016
Il giorno 3 gennaio alle ore 10.00 il seggio elettorale riprende le operazioni di distribuzione delle
schede elettorali presso gli uffici consortili.
Il seggio chiude alle ore 12,30 con la consegna totale di 402 schede per 167.702,89568
milionesimi.
Come previsto dall’art. 15 del Regolamento Elettorale, per le deleghe incomplete pervenute a
mezzo fax o mail, la commissione elettorale considera a quorum le relative schede, rendendole nulle
per l’espressione di voto ed elencandole nell’apposito registro denominato “schede a quorum”.
Nella sessione pomeridiana il seggio chiude alle ore 18,30 con la consegna totale di 436 schede per
181.276,49268 milionesimi.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
04 gennaio 2016
Dalle ore 10.00 il seggio elettorale riprende le operazioni di distribuzione delle schede elettorali
presso gli uffici consortili.
Il seggio chiude alle ore 12,30 con la consegna totale di 554 schede per 231.601,78020 milionesimi.
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Nella sessione pomeridiana il seggio chiude alle ore 18,45 con la consegna totale di 658 schede per
273.409,14957 milionesimi.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
05 gennaio 2016
Il giorno 5 gennaio alle ore 10.00 riprendono le operazioni di consegna delle schede elettorali.
Come previsto dall’art. 15 del Regolamento Elettorale, per le deleghe incomplete pervenute a
mezzo fax o mail, la commissione elettorale considera a quorum le relative schede, rendendole nulle
per l’espressione di voto ed elencandole nell’apposito registro denominato “schede a quorum”.
Si prende atto della richiesta pervenuta in data 04/01/2016 a mezzo PEC dal Curatore Fallimentare
della Sociertà Alpiaz srl dott. Matteo Brangi, che si allega. La commissione elettorale decide di
accoglierla facendo confluire le schede nell’apposito registro “deleghe a quorum”.
Il seggio chiude alle ore 13,00 con la consegna totale di 788 schede per 352.129,73823 milionesimi.
Tutto il materiale viene trasferito al cinema in Piazzetta, sede dell’Assemblea.
Nel pomeriggio, alle 14,00 riprendono al cinema le operazioni di consegna delle schede elettorali
che si protrarranno per tutta la durata dell’assemblea Consortile. Si prende atto della richiesta
pervenuta in data 04/01/2016 via mail dal Curatore Fallimentare di Montecampione Hotels dott.
Filippo Brunori, che si allega. La commissione elettorale decide di accoglierla facendo confluire la
scheda nell’apposito registro “deleghe a quorum”.
Il seggio chiude alle 19,00 con la messa a quorum di 895 schede per 421.519,43143 milionesimi, di
cui n° 62 schede a quorum come da articolo 15 del Regolamento Elettorale.
Alle ore 19,10 viene chiusa l’Assemblea e l’urna contenente le schede elettorali depositate viene
trasferita presso gli uffici consortili per le operazioni di spoglio.
Alle ore 19,15 alla presenza dei commissari viene aperta l’urna e vengono numerate 760 schede
elettorali.
Assemblea consortile del Consorzio Montecampione del 5 gennaio 2016
06 gennaio 2016
Il giorno 6 gennaio alle ore 9,00 cominciano le procedure di spoglio e di conteggio.
Alle ore 12.00 le operazioni di scrutinio e controllo si sono concluse con i seguenti risultati:
schede scrutinate: 760 per milionesimi 314.471,29684
schede bianche (escluse le schede definite dall’articolo art. 15 del regolamento elettorale): 12
schede annullate per vizi di forma: 3
schede a quorum come da art. 15 del Regolamento Elettorale: 62
Approvazione dei bilanci:
Consuntivo 2015
Sì 711 schede per milionesimi 290.559,77665
No 26 schede per milionesimi 14.074,60617
di conseguenza approvato
Preventivo 2016
Sì 710 schede per milionesimi 290.158,73407
No 27 schede per milionesimi 14.395,39116
di conseguenza approvato
Verbale Assemblea consortile - 5 gennaio 2016 -
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Elezione dei Revisori dei Conti per l’anno 2016:
Zorloni Raffaele n° 310 voti per milionesimi 123.764,40096
Santoriello Marco n° 184 voti per milionesimi 76.737,89084
Giua Alessandro n° 155 voti per milionesimi 67.053,75498
Con la proclamazione di questi risultati la Commissione Elettorale ritiene esaurita la sua funzione.
I componenti della Commissione Elettorale
Stefano Bassi
Ettore Cerruto
Fabio Fusina
Laura Minotti
Maria Paola Paba
Gianmauro Piovani
Montecampione, 6 gennaio 2016
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