71 Mostra del Cinema di Venezia

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71 Mostra del Cinema di Venezia
anno 12 | numero 104 | settembre 2014
0,10 euro
71 Mostra del Cinema
di Venezia
pag 4
IL LIBRO CHE HA ISPIRATO
IL FILM
pag 10
DAVID LYNCH. LUCCA FILM
FESTIVAL
pag 8
NUOVO DISCO
DEI QUEEN
pag 3
1
Speciale 71 festival di Venezia
Pasolini di a. Ferrara (in concorso)
Anime nere di Francesco Munzi
A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di
Roy Andersson
staff
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musica
Annullato il Goodbye Summer Festival
Settembre ai Decumani
Nuovo disco dei Queen con tre inediti tutti da
scoprire
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03
up...puntamenti
David Lynch ospite d’onore della
decima edizione del Lucca Film Festival
IN REDAZIONE
Ugo Rossolillo
Tommaso D’Angelo
Michele Acquaviva
04
libri
Maze Runner: il libro che ha ispirato il film
“Maze Runeer – La fuga”
“Maze Runner – La rivelazione”
lavoro
150 tirocini nei Beni Culturali
La Moon Over Produzioni
08
10
11
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2
musica
Annullato il Goodbye Summer Festival:
addio al produttore e compositore Gioacchino Rispoli
Vittorio Zenardi
E’ scomparso improvvisamente ieri notte Gioacchino Rispoli, ideatore della grande kermesse
romana. Caduti i presupposti per la realizzazione della festa pop-rock di fine estate.
Stroncato da un infarto Gioacchino Rispoli, autore, compositore e produttore di chiara fama,
nonché anima pulsante e ideatore di tanti eventi. Se ne è andato un amico e collega di molti
artisti della buona musica, proprio mentre stava lavorando all’organizzazione di uno dei suoi più
ambiziosi progetti live: il Goodbye Summer Festival, la maratona musicale di 20 ore che avrebbe
salutato l’estate romana con molti grandi nomi della musica italiana ed internazionale.
Gioacchino Rispoli produsse ben cinque album con le canzoni più famose di Mia Martini: curioso
il fatto che proprio oggi sarebbe stato il compleanno dell’artista a lui profondamente legata. Non
si possono dimenticare anche alcuni successi di Amedeo Minghi e Mietta (tra cui la celebre Vattene amore), nonché l’album di esordio dei Tiromancino nei quali aveva creduto fin dall’inizio.
Editore, produttore e compositore, collaborò come autore di canzoni e sigle televisive con la
RAI e la RCA e fondò con Giovanni Sanjust la PROMOVIDEO, nota casa discografica. In ambito
cinematografico, fra l’altro, aveva firmato le musiche del film La donna del treno di Carlo Lizzani
e recentemente quella di Universitari di Federico Moccia. Rispoli aveva da poco ultimato una
spettacolare colonna sonora per la produzione americana The american connection a firma di
Jeff Espanol, di prossima uscita nelle sale.
Il co-produttore Cristian Di Nardo, il direttore artistico della manifestazione Alfredo Saitto e Piero Galasso, tra gli organizzatori dell’evento, essendo venuti meno i presupposti per la
realizzazione del Goodbye Summer Festival e in segno di ricordo di Rispoli hanno affermato:
“Non appena abbiamo appreso la notizia, abbiamo deciso di comune accordo di annullare il Festival.
La cosa più tragica che poteva succedere è successa, dire che siamo tutti sconvolti è riduttivo. In questo
momento tutto ciò che alberga in noi è solo un’indescrivibile dolore e tristezza, dove la gioia non può
trovare spazio “…
Fra i tanti messaggi di cordoglio, è arrivato da New York anche il messaggio di Carlos Alomar,
chitarrista di David Bowie, che avrebbe dovuto partecipare alla manifestazione romana:
My dearest,
My deepest condolences and sympathies for the loss of your friend.
It is sad indeed that these things happen at the worst time for all.
I understand totally and feel free to take all the time you need to mourn
the passing of your dear friend and leader.
Do not concern yourself with my needs, as I can reschedule all my appointments back over the weekend. My plate is full.
Alfredo if you are doing a tribute concert to commemorate his long standing commitment and passion for music, please count me in.
As always I remain
Sincerely yours
Carlos Alomar
Nelle prossime ore – per coloro che hanno conosciuto e apprezzato un grande lavoratore
dietro le quinte con indubbie doti di professionalità e umanità – verranno comunicati luogo e
giorno delle esequie.
Ci lascia una persona vera, appassionata e curiosa della Vita.
Lo staff del festival comunicherà sul sito www.goodbyesummerfestival.it le informazioni sulle
modalità di rimborso dei biglietti.
Settembre ai Decumani: musica, arte e
spettacoli per festeggiare il Centro
Commerciale Naturale di Napoli
Settembre ai Decumani è l’ultima iniziativa che
chiude il cartellone eventi di Estate a Napoli: si tratta di un’idea nata dal Consorzio Borgo
Dante & Decumani presieduto dall’editore Giuseppe Graziani, per festeggiare insieme ai cittadini partenopei l’avvenuto riconoscimento
come “Centro Commerciale Naturale” dell’intera aerea dei Decumani.
Si festeggerà con un cartellone denso di appuntamenti che si susseguiranno dal 5 al 21
settembre, con quattro eventi di spicco. Il
primo è previsto per il 25 settembre quando
a Piazza Dante ci sarà il concerto
di Gigi Finizio con il suo “Buona
Luna tour”, il 26 settembre sarà invece la volta di M’Barka Ben Taleb,
artista tunisina che con la sua rivisitazione
etnica dei classici napoletani porterà in Piazza
Bellini il profondo legame musicale che lega
Napoli al mondo arabo. La sera successiva Ida
Renano animerà Piazza San Gaetano con il suo
spettacolo, mentre a chiudere la manifestazione ci sarà Luna Janara in una serata dedicata
soprattutto ai giovani, il 29 settembre a Piazza
del Gesù.
L’evento è organizzato in collaborazione con
il Comune di Napoli,Assessorato alla Comunicazione, Assessorato alla Cultura e al Turismo,
Assessorato al Lavoro e alle Attività produttive e Assessorato ai Giovani ed è stato presentato ieri in Conferenza Stampa a cui hanno
partecipato, oltre al Presidente del Consorzio
Giuseppe Graziani, anche quattro esponenti
della Giunta di De Magistris che hanno
espresso il loro favore nell’organizzazione della kermesse.
In particolare, l’Assessore alla Comunicazione Monia Alberti, ha sottolineato
come manifestazione come questa siano
il segno evidente dell’importanza doi una
sinergia tra i vari enti per far si che la
città venga rilanciata anche dal punto di
vista turistico.
Oltre agli spettacoli, lungo il percorso dei
Decumani verranno allestiti degli info-point
presso cui cittadini e turisti potranno recarsi
per chiedere informazioni e sottoscrivere la
card del Borgo che da diritto ad alcuni sconti
presso i centonavantanove esercizi commerciali consorziati.
Nuovo disco dei Queen con tre inediti tutti da scoprire
L’11 novembre uscirà il nuovo disco dei Queen, una nuova raccolta dei migliori brani della band,
e fin qui probabilmente nessuno noterà la novità visto che questo
nuovo “greatest hits” non è ne il primo ne l’ultimo del gruppo britannico. Dalla morte del leader Freddie Mercury infatti, dischi raccolta
con i loro migliori successi ne sono stati pubblicati in quantità, eppure stavolta c’è davvero qualcosa di nuovo nell’aria. Il disco in uscita
a novembre infatti conterrà ben tre brani inediti, una notizia che i fan
sicuramente accoglieranno con gioia visto che una cosa come questa
l’aspettavano da tempo.
Ma c’è di più: tra questi brani inediti ci sarà anche l’ormai celeberrimo
duetto tra Freddie Mercury e Michael Jackson, una canzone che ormai
sembrava più leggenda che realtà, e invece è pronta ad esordire nel disco.
Il brano si intitola “There Must Be More To Life Than This”, è nato da una canzone scritta da
Freddie Mercury durante le sessioni per registrare l’album Hot
Space (1981).Allora Mercury andò a trovare Micheal Jackson in studio
aLos Angeles dove furono registrate le parti di Michael per una versione ancora non definitiva. Il progetto fu ripreso più volte ma alla fine
la canzone fu pubblicata come singolo di Freddie.Adesso invece, grazie
a William Horbit che ne ha curato i suoni, i fan potranno finalmente
ascoltarla nella versione originaria.
Gli altri due inediti saranno dell’album “Queen Forever” “Let me in
your heart again” e “Love kills” il primo tratto dalle sessions di “The
works”, il secondo è una collaborazione con Giorgio Moroder. L’album
sarà disponibile in due versioni, quella standard con un solo CD, oppure in un set con due CD.
3
cinema
Pasolini di a. Ferrara (in concorso)
Vittorio Zenardi
l giorno di uno dei film in Concorso più attesi è
incapace di emozionare veramente.
il forte accento americano dell’attore, non solo
di praticità e maggior controllo sull’opera, a me
arrivato.
Se
appaiono
toglie verosimiglianza, ma fa inciampare il film
pare che abbia allontanato lo spettatore da quella
“Pasolini”, diretto da Abel Ferrara e interpretato
particolarmente riuscite, come quelle che si
proprio nel campo più caro a Pasolini: quello
forza e “disperata vitalità” che trabocca dai versi e
da Willem Dafoe, ripercorre l’ultimo giorno
riferiscono a Porno-Teo-Kolossal (il film che poco
linguistico.
dalla narrativa del poeta.
di Pier Paolo Pasolini prima di essere ucciso nella
dopo il montaggio di Salò e pochi mesi prima
Stessa cosa per i testi narrati in inglese
Dafoe stesso, se
notte fra il primo e 2 novembre 1975.
di morire Pasolini scrive insieme a Sergio citti,
e le interviste da lui rilasciate (in una di
d’immedesimazione, non
“gigante”
che rimarrà in forma di sceneggiatura) o alcuni
queste Ferrara fa parlare Pasolini prima in inglese
trasmettere veramente i tormenti e gli slanci
come Pasolini senza cadere nella retorica o peggio
fotogrammi riferiti all’Eur; sul campo della lingua
con l’intervistatore francese, poi in francese.. (?).
interiori di Pasolini.
ancora nella santificazione non era una sfida da
l’operazione risulta discutibile.
Questo aspetto condiziona fin da subito tutta
Un’ opera quindi che, se pur con buoni propositi
poco.
La scelta di far parlare Dafoe/Pasolini nella
l’opera, e se in conferenza stampa il regista
non riesce a volare alto come vorrebbe.
Abel Ferrara che pur si avvicina con pudore a tale
sua lingua madre, e solo alla fine, nel dialogo
newyorkese ha spiegato questa scelta come: “ un
figura, crea però un’opera sospesa e incompleta,
con Pelosi (Damiano Tamilia), in un italiano con
artificio per fare nostro il film”, adducendo motivi
Va
detto
che
affrontare
un
alcune
scelte
stilistiche
pur
con
uno
risulta
sforzo
capace
di
“Giulio Andreotti. Il Cinema visto da vicino” di Tatti Sanguineti (Venezia Classici)
Vittorio Zenardi
Tra il 2003 ed il 2005 il senatore a vita Giulio
Il film contiene spezzoni di cinegiornali, brani
a sognare questo progetto dopo che Rodolfo
sporchi si lavano in famiglia »), come nemico del
Andreotti, si è sottoposto con passione e
di film e fotografie, che illustrano alcuni
Sonego, storico sceneggiatore di Sordi mi disse
cinema italiano, dall’altra l’uomo che con la tassa
pazienza, all’intervista più lunga, più documentata,
avvenimenti vissuti da Andreotti in quel periodo.
parlando del cinema del Dopoguerra:
sul doppiaggio e l’imposizione nelle sale di giorni
più minuziosa, più «spensierata» della sua lunga
Dalla visita al set dell’ Alcazar alla nomina a
“ Se volete capire cosa è successo veramente in
dedicati esclusivamente ai nostri film tutela e
vita di intervistato e di ospite televisivo per
Sottosegretario, dai primi comizi, alla teoria
quegli anni , dovete andare da Giulio Andreotti:
protegge la categoria.
eccellenza.
evolutiva della censura (che marcia passo a
Andreotti ha ammazzato cinque film, ma ne ha
A interrogarlo, Tatti Sanguineti e Pier Luigi
passo con la ricostruzione del paese), dalle
fatti fare cinquemila“ .
Raffaelli, nei quali uno dei più infallibili archivisti
foglie di fico della Incom al finale di Totò e i
Tra il ’45 e il ’47 le produzioni
del suo tempo ha riconosciuto due colleghi
re di Roma, da Papa Pio XII e la beatificazione
americane
attendibili.
di Maria
potuto spazzarci via –
In questo film, che raccoglie alcuni temi di una
Cinematografico e la legge sul cinema del 1949.
continua Tatti – Andreotti ci
registrazione di diverse ore, Andreotti racconta
Emerge la volontà dell’autore di riportare la
ha salvati e io gli ho reso
il
periodo
del
suo
Sottosegretariato
Goretti al Centro Cattolico
avrebbero
verità dei fatti, certosinamente documentati, ed
giustizia. »
dal 1947 al 1953.
enfatizzati da un coerente montaggio e puntuali
Sanguineti ha
La parte preminente degli oltre quaranta
ed efficaci domande.
merito
episodi qui proposti (fra altri 120), nella
Subito dopo la proiezione del film, ho
un Andreotti inedito:
quale Andreotti si inabissa fra le sue antiche
avuto l’occasione di parlare con il sempre
da una parte il terribile
carte ed i suoi infiniti ricordi, è dedicata alla
disponibile Tatti Sanguineti a proposito della
censore, bollato per la
censura cinematografica.
pellicola, ecco le sue parole: « Ho incominciato
sua celebre frase (« I panni
di
il
mostrarci
“Birdman” (O le imprevedibili virtù dell’ignoranza) di Alejandro G. Iňárittu (In Concorso)
Alejandro González Iñárritu prova a spiazzarci con il suo Birdman.
Questa continuità, visiva e narrativa, che ci dona un’illusione di realtà,
che con primissimi piani scruta le sue rughe, le imperfezioni della pelle,
Dopo la trilogia della morte ( Amores Perros, 21 grammi, Babel) può sembrare estremamente naturale agli occhi dello spettatore, ma
in una mimesis dove non si capisce chi sia la maschera di cosa.
e Biutiful (2010), si presenta al Lido con una black comedy d’autore.
denota un’attenzione al dettaglio e una maestria eccezionali.
Per lui, il Batman di Tim Burton, si aggiunge , così,
Riggan (Michael Keaton) è un attore diventato celebre per aver
Come ci dice lo stesso Iñárritu in conferenza stampa:
una sorta di “nudità intellettuale”.
interpretato un famoso supereroe, ma oggi si trova a combattere con
“Dovevamo lavorare in spazi ridottissimi, tutto e stato pianificato per
la sua coscienza che si materializza con una puntigliosa voce interna, mesi. Il mio intento era quello di non interrompere un’emozione. E’
Edward Norton raggiunge e forse supera la sua
e con il mondo che lo circonda, che vive al respiro dei social network.
stato come camminare su un filo, mi è sembrato di essere come il
interpretazione nella 25° ora di Spike Lee; Emma
Decide di tentare il colpo della vita mettendo in scena, a Broadway,
funambolo Philippe Petit. Ciò è stato possibile però, anche grazie
Stone é languida e convincente nel ruolo della figlia
l’adattamento teatrale di un’opera di Raymond Carver.
all’affiatamento degli attori e alla loro collaborazione”
tossica e ribelle, Naomi Watts, Merrit Wever e Amy
In questa impresa l’aiuterà il prim’attore della compagnia, interpretato
Ecco, appunto, gli attori.
Ryan sono semplicemente meravigliose per un’
da Edward Norton.
Se il regista messicano è riuscito nel suo intento di creare un’opera
opera corale di altissimo livello.
Il cinema di Iñárritu si espande verso nuovi orizzonti, con uno stile
potente e destabilizzante, lo deve in parte alle eccellenti interpretazioni
Come film di apertura non si poteva sperare di
audace, suggellato da surreali piani-sequenza che vedono la macchina
dei suoi attori.
meglio!
da presa come fluttuare nello spazio scenico.
Michael Keaton si fa letteralmente sezionare dalla macchina da presa,
4
speciale festival
Anime nere di Francesco Munzi
Vittorio Zenardi
Festival di
Venezia
Hungry Hearts di
Saverio Costanzo
(In Concorso)
Il primo film italiano in Concorso è un’autentica
Anime nere incarna l’archetipo della tragedia
rivelazione.
che Munzi dimostra di saper declinare in tutte
“Anime nere” di Francesco Munzi colpisce
le sue sfumature.
come un pugno in piena faccia.
I luoghi sono rappresentati come luoghi
La storia di una famiglia criminale calabrese
dell’anima.
Hungry Hearts, liberamente tratto dal libro
vita, deve fare presto per salvarlo.
viene narrata con una sceneggiatura congegnata
Il paesello (Africo Vecchio), appare come un
“Il bambino indaco” di Marco Franzoso porta
All’interno della coppia inizia una battaglia
in maniera impeccabile, palpitante e coraggiosa.
presepe lavico, fuori dal tempo e dalla storia,
avanti il personalissimo cinema di Saverio
sotterranea.
Gli apparenti cali di tensione, servono solo
enfatizzato da bellissime immagini aeree.
Costanzo.
Costanzo riesce molto bene a rappresentare
ad assestare meglio il colpo, che alla fine della
Il regista romano, senza dare giudizi moralistici o
Jude (Adam Driver) è americano, Mina (Alba
questo “duello” tra i due, aiutato dall’ottima
pellicola sentiremo in tutta la sua potenza.
intellettuali, pone il suo sguardo alle dinamiche
Rohrwacher) è italiana. S’incontrano per caso
interpretazione da parte di Adam Driver e Alba
“Anime Nere” è la storia di tre fratelli, figli di
che scaturiscono dai legami di famiglia.
a New York.
Rohrwacher , quest’ultima davvero eccezionale
pastori, vicini alla ‘ndrangheta, e della loro anima
Spesso le colpe dei padri ricadono sui figli, il
S’innamorano, si sposano e presto avranno un
quando deve interpretare ruoli che hanno a
scissa.
passato che non passa si prende anche il futuro.
bambino.
che fare con sindromi psicotiche o malattie
Luigi (Marco
Sin dai primi mesi di gravidanza Mina si convince
invalidanti, (vedere il Papà di Giovanna di Pupi
è
di
i componenti, in una morsa mortale, possono
che il suo sarà un bambino speciale, che deve
Avati e La solitudine dei numeri primi sempre
droga. Rocco,( Peppino Mazzotta) milanese
certo essere recise, ma ad un costo altissimo.
essere protetto dall’inquinamento del mondo
di Costanzo).
adottivo, dalle apparenze borghesi, imprenditore
Proprio questa chiave di lettura che arriva a
esterno per conservarne la purezza.
Più va avanti la pellicola, più regredisce il
grazie ai soldi sporchi del primo.
compimento della fine del film suggella un opera
Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a
rapporto fra i due, che da intimo e sincero si fa
Luciano , (Fabrizio Ferracane) il più anziano,
meravigliosa, scritta, diretta ed interpretata con
trovarsi un giorno di fronte ad una terribile
distaccato e sospettoso.
che coltiva per sé l’illusione patologica di
amore e disincanto.
verità: suo figlio non cresce ed è in pericolo di
Questo
una Calabria preindustriale, instaurando un
Le scelte registiche come il montaggio si
evidenziato da Costanzo con l’uso del
malinconico e solitario dialogo con i morti.
incastrano perfettamente in una fotografia
grandangolo che deforma e allunga i corpi che
Leo (Giuseppe Fumo), suo figlio ventenne, è la
realistica resa ancora più asettica dal digitale.
diventano niente più che ombre stranianti.
generazione perduta, senza identità. Dagli avi ha
La colonna sonora si sposa perfettamente con
Molto
ereditato solo il rancore e il futuro è un treno
le immagini che scorrono davanti ai nostri occhi,
espressionista tedesco che con Il gabinetto
che per lui sembra già passato.
e il laitmotiv di canti popolari rimanda a riti
del dottor Caligari di Robert Wiene si impose
Per una lite banale compie un atto intimidatorio
persi nei secoli.
negli anni ’20.
contro un bar protetto dal clan rivale. In
Il cast di attori regala interpretazioni di livello tra
Ma il regista si diverte anche ad avvicinarsi al
qualsiasi altra terra, sarebbe solo una ragazzata.
cui spicca quella di Fabrizio Ferracane, davvero
cinema Horror con scelte stilistiche e musiche
Non in Calabria, tantomeno in Aspromonte. È la
straordinario nel rappresentare un anima divisa
tipiche del genere.
scintilla che fa divampare l’incendio.
fra arcaico e moderno, tra scelte della famiglia e
La sceneggiatura che parte bene con il colpo
La credibilità della storia (che Munzi ha elaborato
quelle della sua coscienza.
di fulmine al chiuso del bagno di un ristorante
insieme allo scrittore di “Anime Nere”, da cui il
Riuscendo a farci sentire con intensità i dolori
cinese, si perde però in ridondanze già viste.
film è liberamente tratto, Gioacchino Criaco) si
di un padre.
Un’opera che pur essendo di buon livello, e
deve anche all’utilizzo come attori della gente
Un’opera ruvida, che auspica un risveglio
sicuramente molto sopra la media registica
di Africo (RC), dove è girato il film.
non solo nelle coscienze calabresi, perché
italiana, lascia con la sensazione che se si fosse
In quei volti, che ricordano quelli cari a Pasolini,
da Africo si può vedere meglio l’Italia.
osato di più sarebbe stata perfettamente
ci sono tutte le virtù e le contraddizioni della
compiuta.
terra di Calabria.
Vittorio Zenardi
stadio
vicino
della
agli
relazione
stilemi
del
viene
cinema
un
Leonardi), il
trafficante
più
giovane,
internazionale
Le radici insanguinate che sembrano attanagliare
5
cinema
Il giovane favoloso di Mario Martone (In Concorso)
Vittorio Zenardi
Mario Martone e Ippolita di Majo hanno costruito
parola scritta i pensieri che lo animano.
contato con altri letterati.
l’accostamento di alcune immagini con musiche
i testi del film attingendo agli scritti di Leopardi,
La sceneggiatura attraverso la descrizione degli
La seconda parte del film evidenzia la tenera
contemporanee in lingua inglese non appare
le poesie, lo Zibaldone, le Operette morali,
ambienti, dell’atmosfera, degli umori, ci restituisce
e grande amicizia con il compagno della
molto felice.
e all’insieme del suo epistolario, lo scrigno
una copia fedele dell’epoca in cui visse Leopardi,
vita Antonio Ranieri (Michele Riondino) con
Ad essere felice è l’interpretazione di Elio
attraverso il quale è possibile la sua breve vita.
grazie anche a una messa in scena minuziosamente
cui convive da bohémien prima a Firenze, poi
Germano, sempre convincente quando deve
Dalla Recanati della ricostruita e bellissimi costumi.
a Roma e Napoli.
caricarsi sulle spalle il peso da protagonista,
alla Napoli del colera e del Vesuvio, dove comporrà
biblioteca paterna fino
La prima parte scorre fluida nel raccontarci il
Vengono narrati gli incontri con gli intellettuali
sicuramente uno dei miglior attori che abbiamo
una delle sue poesie più belle e struggenti : La
giovane Leopardi (Elio Germano), con i fratelli,
del tempo, il legame con Fanny Targioni-
oggi in Italia.
ginestra.
innamorato di Silvia (Teresa Fattorini) e intento a
Tozzetti (Annao Mouglalis), la donna per la
Pur
“Il giovane favoloso” mette in luce un aspetto
studiare con passione.
quale Leopardi si accese di passione, senza essere
sopra, Martone (grazie ad un attento studio
poco conosciuto del poeta, ironico e socialmente
Viene qui messa in luce, la corrispondenza con
ricambiato.
filologico), riesce nell’intento di regalarci emozioni
spregiudicato, ribelle, spesso emarginato dalla
il classicista Pietro Giordani (Valerio Binasco), il
E’ senza dubbio quest’ultima parte che risente
filmando un Leopardi inedito, amalgamando
società ottocentesca, un poeta che va sottratto
primo che si accorge del suo talento straordinario.
della prolissità della sceneggiatura che sembra non
sapientemente le immagini con i testi delle sue
alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste
Assistiamo al turbamento che lo affligge : non
tenere il ritmo della prima, anche a causa dei 137’
poesie.
perché malato.
può più stare nel chiuso della biblioteca paterna,
minuti di durata complessiva.
Emerge il carattere autobiografico di ogni rigo,
si sta trasformando in una vera e propria prigione
Le inquadrature, senza virtuosismi particolari,
ogni verso del poeta, e l’urgenza di trasferire in
per lui che si vuole aprire al mondo ed entrare in
mostrano bene i tormenti del Leopardi, ma
con
le
imperfezioni
di
A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson
Vittorio Zenardi
6
Con quest’opera Roy Andersson conclude
la borsetta piena di gioielli, mentre i figli
l’assoluta fragilità dell’umanità.
mentre un gruppo di vecchi decrepiti ma
la sua trilogia «sull’essere un essere umano»,
cercano di estrarla dalla sua stretta disperata;
In una fotografia glaciale, con colori sbiaditi
facoltosi è intento a sorseggiare una coppa
inaugurata da Songs from the Second
un passeggero muore stramazzando al suolo
e volti cadaverici, i personaggi sfilano davanti
di champagne.
Floor (2000) e proseguita con You, the
nel bar di un traghetto, subito dopo aver
a nostri occhi come maliconici tableaux
L’immagine si fa così simbolo, il cinema si fa
Living (2007), suggellando così la sua estetica
pagato il suo pranzo.
vivants.
arte pura che trascende e ingloba ogni senso.
meravigliosamente visionaria.
Sono due venditori ambulanti di travestimenti
Siamo, qui, nel grande cinema, dove il testo
Con sguardo ironico e sarcastico Andersson
In 39 scene il regista svedese filma tre
e articoli per feste che ci accompagnano in
filmico si fa altro da sé, stratificandosi in tanti
ci mostra l’essere umano nella sua interezza,
incontri con la morte: un uomo muore di
questo caleidoscopico viaggio attraverso il
sottotesti.
fatta di brutalità e dolcezza, vizi e virtù.
infarto tentando di aprire una bottiglia di
destino umano. È un percorso che svela la
Alcune immagini si imprimono indelebilmente
Una delle migliori opere vista in Concorso e
vino con tutte le sue forze, mentre la moglie,
bellezza di singoli momenti, la meschinità di
nella mente, come quella di un gigantesco
probabile Leone d’oro.
ignara, continua a preparare la cena in cucina.
altri, l’ironia e la tragedia nascosti dentro
girarrosto dentro il quale vengono cotte
Un’anziana sul letto di morte stringe a sé
di noi, la grandezza della vita, ma anche
delle persone, presumibilmente schiave,
cui
speciale festival
Festival di
Venezia
Tutti i premi della 71. Mostra del Cinema di Venezia
La Giuria di Venezia 71, presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Gröning,
Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone, dopo aver
visionato tutti i 20 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
LEONE D’ORO per il miglior film a:
PREMI ORIZZONTI
EN DUVA SATT PÅ EN GREN OCH FUNDERADE PÅ TILLVARON
La Giuria Orizzonti della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica,
Il verdetto è stato ‘’una scelta condivisa - ha
(A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE)
presieduta da Ann Hui e composta da Moran Atias, Pernilla August, David
detto sul palco il musicista Alexandre Desplat,
di Roy Andersson (Svezia, Germania, Norvegia, Francia)
Chase, Mahamat-Saleh Haroun, Roberto Minervini e Alin Tasçiyan dopo aver
presidente di giuria di quest’anno - oltre che un
visionato i 29 film in concorso, assegna:
compito difficile perchè si trattava di giudicare
LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:
i colleghi, ma lo abbiamo fatto in uno spirito
Andrej Koncalovskij
il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
di equità e correttezza’’. Per il ragazzino del
peril film BELYE NOCHI POCHTALONA ALEKSEYA TRYAPITSYNA
COURT di Chaitanya Tamhane (India)
Dernier coup de marteau di Alix Delaporte,
(THE POSTMAN’S WHITE NIGHTS)
vincitore del premio Marcello Mastroianni, c’è
(Russia)
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
stata un’ovazione: Romain Paul è stato il favorito
Naji Abu Nowar per THEEB (Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Regno Unito)
da subito mentre Rakhshan Banietemad, la
GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
regista iraniana vincitrice per la sceneggiatura di
THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer (Danimarca, Finlandia, il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
Ghesseha (Tales), ha parlato di un premio che
Indonesia, Norvegia, Regno Unito)
BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA di Franco Maresco (Italia)
è ‘’regalo a tutti gli iraniani amanti del cinema’’.
Carlo Verdone ha poi consegnato il premio alla
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
il PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE
CoppaVolpi maschile, all’assente (è sul set di Star
Adam Driver
MASCHILE O FEMMINILE a:
Wars) Adam Driver. Sul palco è salito Costanzo
nel film HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo (Italia)
Emir Hadžihafizbegovic
che ha letto un messaggio del protagonista del
nel film TAKVA SU PRAVILA (THESE ARE THE RULES) di Ognjen Svilicic
suo film in cui esprimeva ‘’gratitudine e senso
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
(Croazia, Francia, Serbia, Macedonia)
di umiltà per ricevere il premio’’. In seguito
Alba Rohrwacher
Alba Rorhwacher , premiata per lo stesso film,
nel film HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo (Italia)
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
ha affermato: ‘’Provo una gioia sorprendente
MARYAM di Sidi Saleh (Indonesia)
e bellissima che sono felice di condividere
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice
con Adam e Saverio che è un grande regista
emergente a:
il VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM
coraggioso e tenace e questo film esiste perchè
Romain Paul nel film LE DERNIER COUP DE MARTEAU di Alix Delaporte
AWARDS 2014 a:
lui lo ha così tanto voluto. Fare un film con lui
(Francia)
PAT – LEHEM (DAILY BREAD) di Idan Hubel (Israele)
è molto più di fare un film, è intraprendere
un’avventura indimenticabile’’.
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
PREMI VENEZIA CLASSICI
Rakhshan Banietemad e Farid Mostafavi
la Giuria presieduta da Giuliano Montaldo e composta da studenti di
Infine,l’attesissimo Leone d’Oro:RoyAndersson,
per il film GHESSEHA (TALES) di Rakhshan Banietemad (Iran)
cinema provenienti da diverse Università italiane: 28 laureandi in Storia del
favorito dall’inizio, dedica meravigliosamente il
Cinema, indicati dai docenti di 13 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso
premio al cinema italiano con cui è cresciuto
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
di assegnare i seguenti premi:
con un commovente omaggio a De Sica: “Ho
SIVAS di Kaan Müjdeci (Turchia, Germania)
una lista di capolavori, il mio preferito è Ladri
il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL
di biciclette. Ecco quell’empatia e umanità sono
LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE
CINEMA a:
esempio anche per il mio cinema’’. LAURENTIIS”
ANIMATA RESISTENZA di Francesco Montagner e Alberto Girotto (Italia)
La Giuria Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
DI seguito, la recensione del suo film A Pigeon
della 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta daAlice
il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
Sat on a Branch Reflecting on Existence (Un
Rohrwacher e composta da Lisandro Alonso, Ron Mann, Vivian Qu e Razvan
UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola (1977, Italia, Canada)
Piccione sul ramo che riflette sull’esistenza).
Radulescu, assegna il:
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2014 a:
LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE
Thelma Schoonmaker / Frederick Wiseman
LAURENTIIS) a:
COURT di Chaitanya Tamhane (India)
JAEGER-LECOULTRE GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2014 a:
James Franco
ORIZZONTI
nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio
PERSOL TRIBUTE TO VISIONARY TALENT AWARD 2014 a:
e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il
Frances McDormand
produttore.
PREMIO L’ORÉAL PARIS PER IL CINEMA a:
Valentina Corti
7
Up...puntamenti
David Lynch ospite d’onore della
decima edizione del Lucca Film Festival
Vittorio Zenardi
l regista David Lynch, sceneggiatore, produttore, pittore, musicista e scrittore
statunitense, sarà l’ospite d’onore della decima edizione del Lucca Film Festival, la
manifestazione cinematografia internazionale, che si terrà nel capoluogo toscanodal
28 settembre al 3 ottobre. Il Festival, presieduto da Nicola Borrelli, è da quest’anno
uno degli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Lucca. Si avvale inoltro del supporto di Banca Generali, Regione
Toscana, Comune di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca e della collaborazione
della Provincia di Lucca e di Fondazione Sistema Toscana.
Il Festival
La decima edizione ospiterà David Lynch in un percorso artistico che intercetta il cinema, l’arte,
la musica e gli studi sulla meditazione trascendentale. E’ la prima volta di Lynch in Toscana e sarà
nella città di Lucca dal 27 al 30 settembre. “Lynch – spiega Borrelli – ha sviluppato un nuovo stile
artistico, che si contraddistingue per il surrealismo, l’onirismo e le suggestioni che estrapola dalla
profondità della mente e grazie al quale è diventato un’icona universale della contemporaneità”.
Il festival omaggia il regista americano come negli anni lo ha fatto con i grandi maestri del cinema
Peter Greenaway, Philippe Garrel, Abel Ferrara,Tsai Ming-liang, Paolo Taviani, Lou Castel e György
Pálfi, solo per cintarne alcuni.Tra gli ospiti della decima edizione anche il celebre regista inglese John
Boorman; il maestro brasiliano del cinema sperimentale Julio Bressane e l’attore, economista e
critico letterario Enrique Irazoqui, noto al pubblico per aver interpretato Gesù Cristo ne Il Vangelo
secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (dalla cui realizzazione ricorre quest’anno il cinquantenario).
Tra le novità di quest’anno le sezione “Videoclip. Una nuova forma di cinema”, un omaggio dedicato
all’universo dei videoclip musicali con una selezione dei migliori dal 2000 a oggi);“Parole & Utopia.
Atlante sentimentale del cinema per il XXI secolo (2001-2013. Catastrofi comprese)”, una sezione
dedicata all’archivio di conversazioni filmate con 50 registi, tra i maggiori del cinema contemporaneo
(durante il Festival saranno presentate le conversazione con David Lynch e Julio Bressane).
Trasversale sarà il Concorso internazionale dei cortometraggi, una selezione di 26 cortometraggi
tra più di mille inviati da tutto il mondo. Infine il progetto con le scuole dal titolo Educational, la
sezione che si svolgerà durante le mattine del festival con la proiezione di documentari e lezioni
di cinema dedicato alle scuole. I luoghi del festival sono i cinema Centrale (Via di Poggio Seconda
36) e Moderno (Via Vittorio Emanuele II). E poi l’auditorium S.Micheletto (via San Micheletto
2); l’Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martino 4), la Chiesa di San
Francesco e l’oratorio di San Franceschetto (ingresso per tutto il festival 10 euro. I biglietti saranno
acquistabili a partire delle ore 15:00 di lunedi 29 settembre 2014 presso il Cinema Centrale. Le
attività presso gli auditorium sono invece ad ingresso libero e fino ad esaurimento posti).
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Omaggio a Lynch (retrospettiva,
mostra e incontri)
La decima edizione dedicherà al regista americano la retrospettiva completa dei
suoi film e la proiezione, in anteprima mondiale, di tre cortometraggi, in fase di
restauro per mano della “Criterion”, dal titolo The amputee, Six men getting sick
e The alphabet. Tra le prime italiane anche il cortometraggio Scissors sempre
realizzato da Lynch. Oltre al programma cinematografico il Festival presenterà in
anteprima nazionale la mostra “David Lynch. Lost Visions. L’indiscreto fascino
dello sguardo” a cura di Alessandro Romanini, dal 20 settembre al 9 novembre,
presso i nuovi spazi dell’Archivio di Stato. Sono un centinaio di opere di Lynch
su temi ricorrenti che hanno caratterizzato i suoi film più famosi, da Eraserhead
a The Elephant Man, da Velluto Blu a Cuore Selvaggio, Lost Highway, Mulholland
Drive, per citarne solo alcuni. I lavori sono esposti per la prima volta in Italia. Il
28 settembre si terrà il convegno internazionale “Meditazione Trascendentale: la
coscienza e nell’arte e nell’economia ” presso il complesso di San Micheletto a
cui parteciperanno lo stesso Lynch, il professor John Hagelin (presidente della
David Lynch Foundation); il professor Fabio Pammoli del Mit di Boston e Pietro
Pierini dell’Università di Pisa. La sera dell’inaugurazione si terrà, presso la Chiesa
di san Francesco, il concerto di una selezione di musiche dei film di Lynch a cura
del Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca, che ha prodotto insieme al Festival
l’evento e che metterà a disposizione un’orchestra di 45 elementi. Il concerto
sarà diretto dal Maestro Gianpaolo Mazzoli (Direttore del Conservatorio Luigi
Boccherini). Lo stesso giorno si terrà la presentazione dell’istallazione “24 waver
for solo piano” - presso l’oratorio di San Franceschetto - del compositore
lucchese Massimo Salotti che ha realizzato un cd musicale dedicato a David Lynch
e intitolato “24 Waver for solo piano”. Dal cd è stata progettata un’installazione
sonora interattiva per il San Franceschetto, che diventerà “spazio teatrale” durante
i giorni del festival. L’omaggio a Lynch prosegue anche il 29 settembre mattina con
una lezione/conversazione di cinema tenuta dallo stesso regista americano insieme
Borrelli e Romanini. In programma, sempre il 29, la presentazione del progetto
speciale dal nome “Lucca Virtual Film Festival”, in cui un gruppo di studenti,
selezionati dal Ministero della scuola, ha creato delle “versioni virtuali” di alcuni
ambienti di Lucca. Dall’oratorio di San Franceschetto, a piazza Anfiteatro, ai
sotterranei del baluardo San Colombano delle Mura di Lucca e molti altri spazi,
all’interno dei quali è stato costruito un percorso multimediale interattivo con
i videoclip musicali diretti da Lynch. Il progetto speciale è stato realizzato dal
Lucca Film Festival insieme alla divisione edMondo del Ministero della Scuola della
Ricerca e dell’Universita - Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e
Ricerca Educativa. Ultimo appuntamento di David Lynch la presentazione al cinema
Moderno (29/09) di Mulholland Drive, occasione nella quale gli sarà consegnato il
premio alla carriera. La locandina del festival è stata disegnata da Lynch stesso.
Up...puntamenti
Omaggio a Pier Paolo Pasolini
Omaggio a Julio Bressane
Maestro brasiliano del cinema sperimentale, ha mescolato cinema e vita
con l’amore per la creatività, lavorando con tutti i tipi di pellicola e di video
fino al digitale. L’omaggio oltre alla proiezione dei suoi film vede anche la
presentazione in anteprima italiana del suo ultimo film “Educação
Sentimental”. La serata di gala con Bressane sarà l’1 ottobre e
legata all’omaggio, una lezione di cinema rivolta agli
istituti scolastici, ma ad ingresso libero e
la mattina del 3 ottobre.
Il festival dedicherà un omaggio a Pier Paolo Pasolini, il 2 ottobre, evento
organizzato in collaborazione con il Circolo del cinema di Lucca (il secondo
circolo più longevo d’Italia con oltre 65 anni d’attività). Sarà proiettato il film “Il
Vangelo secondo Matteo” (versione restaurata in 35mm, in collaborazione con
la cineteca Nazionale) a cinquanta anni dalla sua prima proiezione. Sono stati
invitati gli attori Ninetto Davoli e Enrique Irazoqui (il Gesù Cristo nel Vangelo
secondo Matteo). Davoli è uno dei simboli degli attori pasoliniani per eccellenza,
nonché grande attore e personaggio cardine che ha fatto le fortune dello stesso
Pasolini. L’altro attore, anche lui debuttante nel cinema è Enrique Irazoqui: volto
indissolubilmente legato alla contestazione e alla sperimentazione. Il festival gli
renderà omaggio presentando in anteprima nazionale il suo ultimo film “Noche
de vino tinto”.
Omaggio a John Boorman
Il Festival dedica a John Boorman, celebre regista inglese originario di Shepperton
(classe 1933), un grande omaggio. Oltre alla proiezione delle pellicole più
significative, infatti, il festival ospiterà una lezione di cinema (del 2 ottobre) in
cui Boorman spiegherà le idee che lo hanno portato a realizzare veri e propri
capolavori, pietre miliari come Senza un attimo di tregua, Un tranquillo weekend di paura e Excalibur. Inoltre, particolare attenzione sarà riservata alla
collaborazione con la figlia Katrine Boorman, anch’essa ospite della manifestazione,
attrice in cult del padre quali Zardoze Anni ’40, e autrice del toccante Me and
Me Dad, documentario sul rapporto col proprio genitore che verrà proiettato
nel corso dell’evento, introdotto da padre e figlia stessi. Infine, la sera del 3
ottobre (closing day del festival), il maestro sarà protagonista della cerimonia
di assegnazione di uno speciale premio alla carriera, alla quale seguirà la
presentazione e la proiezione del suo ultimo lavoro, Queen and Country, passato
al Festival di Cannes 2014 e ancora inedito da noi. Boorman, 17 lungometraggi in
carriera, oltre a una serie di corti e di documentari per la televisione, ha ricevuto
nel corso della sua carriera una notevole serie di premi e riconoscimenti, tra cui
cinque nomination agli Oscar e due premi per la miglior regia a Cannes.
9
libri
Maze Runner:
il libro che ha ispirato il film
Uscirà nelle sale italiane il prossimo 8 ottobre “Maze Runner, il labirinto”, con protagonista la
star di Teen Wolf Dylan O’ Brien.
Il film è ispirato al primo libro di una trilogia scritta da James Dashner, di cui fanno parte “Il
labirinto”, “La fuga”, e il capitolo conclusivo “La rivelazione”.
Ambientata in un futuro dispotico, la trilogia tratta di un gruppo di ragazzi intrappolati
all’interno di un labirinto che si trova al centro di una raduna. Nessuno di loro sa come
sia finito li, si hanno solo due certezze: ogni 30 giorni un nuovo ragazzo viene ritrovato
all’interno dell’ascensore che porta al labirinto, e si aggiunge al gruppo. Ogni mattina le porte
del gigantesco labirinto si aprono per poi chiudersi di notte. Quando l’arrivo di una ragazza,
la prima donna a far parte del gruppo, stravolge completamente le dinamiche del labirinto,
i ragazzi capiscono che hanno una sola via di fuga per sopravvivere: valicare le porte del
labirinto e avventurarsi verso ciò che c’è fuori.
La Fanucci ha pubblicato il primo capitolo della saga nel 2011 ma in occasione dell’uscita del
film pubblica nuovamente l’intera trilogia con nuove copertine che rimandano alla locandina
cinematografica.
“ The Maze Runner - Il labirinto” cavalca alla grande la scia degli ultimi romanzi che hanno avuto
successo in questi anni: come Hunger Games di Susanne Collins o Divergent di Veronica
Roth. Tutti ambientati in un
futuro dispotico che necessita
di un eroe rovesci la situazione
e faccia vincere il bene sul male,
un genere che sta rapendo
il cuore a milioni di lettori e sta trovando il proprio spazio
soprattutto tra i giovani, rafforzato poi puntualmente dalla trasposizione cinematografica.
Il romanzo di Dashner parte davvero bene: un ritmo serrato, atmosfera inquietante e intrisa
di misteri, come si addice ad un’ambientazione post apocalittica. I personaggi vengono
introdotti sempre al momento giusto e nel modo giusto. Quando ci viene presentato il
protagonista, Thomas, non si può fare a meno di entrare in empatia con lui: angoscia,
smarrimento e la costante sensazione di essere in pericolo entrano a far parte del lettore
in maniera inconsapevole ed automatica. Man mano che i tasselli del puzzle vengono messi
al loro posto, e che quindi si conoscono più cose sul labirinto, cresce la voglia di capire chi o
cosa abbia dato origine a tutto ciò, stuzzicando il lettore pagina dopo pagina.
Non viene dato molto spazio per approfondire la personalità dei personaggi: questo
probabilmente perchè nessuno di loro ha ricordi del proprio passato, per cui risulta
difficile delineare una personalità precisa senza conoscere gli avvenimenti che hanno portato
qualcuno ad essere ciò che è. Sono invece ben evidenziati i rispettivi ruoli che ciascuno di
loro ha all’interno del gruppo, in cui si viene a creare una vera e propria gerarchia, dove
come in una legione, c’è chi comanda e chi esegue gli ordini, ciascuno ha il proprio compito. Dashner è bravo a far camminare il lettore sul filo del rasoio, dando sempre l’illusione
che si stia per arrivare ad una rivelazione ma ponendo inesorabilmente nuove domande.
Come ovvio per una trilogia, la risposta alle tante domande e la rivelazione del mistero,
quando finalmente arriva, potrebbe sembrare ovvia e lasciare qualcuno un po’ interdetto,
chiedendosi “tutto qui?”.
Gli amanti delle saghe sanno bene però che quella che è la risposta a tutte le domande del
primo capitolo non è altro che la domanda più grande e che accompagna i lettori nei libri
successivi.
“Maze Runner - Il labirinto” si conclude quindi con un classico cliffhanger che obbliga il
lettore a leggere i capitoli successivi per scoprireil vero finale, sperando sempre che la
risposta definitiva sia all’altezza delle domande e della suspence che li hanno accompagnati
durante le pagine di ogni singolo libro.
“Maze Runeer – La fuga”
“Maze Runner – La rivelazione”
I viscidi Dolenti sono ben poca cosa se paragonati alla lunga marcia che la Cattivo ha
stavolta pianificato per loro attraverso la Zona Bruciata, una landa squallida inaridita da un
sole accecante e sferzata dalle tempeste di fulmini, popolata da esseri umani che l’Eruzione,
il temibile morbo che rende folli, ha ridotto a zombie assetati di sangue. Nelle due settimane
in cui dovranno percorrere i centocinquanta chilometri che li separano dal porto sicuro,
la loro meta, tra cunicoli sotterranei infestati da sfere metalliche affamate di teste umane
e creature senza volto dagli artigli letali, i Radurai dovranno dar prova del loro coraggio e
dar voce al loro istinto di sopravvivenza. In questo scenario da desolazione postnucleare,
superando le insidie di città fatiscenti e foreste morte, il viaggio verso il luogo misterioso
in cui potranno ottenere la cura che salverà loro stessi e il mondo diventerà per Thomas,
Brenda, Minho e gli altri un percorso di scoperta del proprio mondo interiore, del limite
oltre il quale è possibile spingere le proprie paure.
Quando Thomas si risveglia ricorda solo il suo nome, non ha altra memoria. E non è il
solo. Quando le porte scorrevoli si aprono si trova circondato da bambini che gli danno
il benvenuto tra i Gladers, anch’essi privi di memoria. E’ compito dei Gladers trovare
una cura per la Flare mediante un test volontario. I Wicked non sanno che è successo
qualcosa che la Prova non aveva previsto. Thomas ha ricordato molto di più di quello
che pensano. E sa che non può credere a una sola parola di quello che dicono i Wicked.
Il tempo delle bugie è finito. Ma la verità è più pericolosa di quanto Thomas immagini.
Qualcuno sopravvivrà alla Cura della Morte?
10
formazione e lavoro
150 tirocini nei Beni Culturali
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha pubblicato il fondo straordinarioistituito
dal Piano Giovani 2013, per finanziare l’attivazione di ben 150 tirocini nei Beni Culturali, rivolti a
laureati fino a 29 anni.
I 150 tirocini nei Beni Culturali previsti dal Decreto MIBACT saranno messi a concorso con 3 diversi
bandi, ciascuno relativo ai posti di lavoro disponibili e alle relative sedi, così suddivisi:
BANDO 1
- n. 50 posti, Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, e Unita’
«Grande Pompei»;
- n. 20 posti, Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per
il polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta.
BANDO 2
- n. 15 posti, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo;
- n. 15 posti, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna.
BANDO 3
- n. 50 posti, Archivio centrale dello Stato, soprintendenze archivistiche, archivi di Stato presenti sul
territorio nazionale, Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze.
Possono accedere ai tirocini MIBACT i candidati in possesso dei seguenti requisiti generali:
- età non superiore ai 29 anni;
- laurea in Archeologia,Architettura,Archivistica e Biblioteconomia, Geologia, Ingegneria Ambientale,
Ingegneria Civile, Ingegneria Informatica, Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali, Scienze Forestali
e Ambientali, Beni Culturali, Economia e Gestione dei Beni Culturali, Scienza della Comunicazione,
Storia dell’Arte,Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, o in altre discipline,
secondo quanto dettagliatamente indicato per ciascun bando;
- votazione non inferiore a 105/110.
Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel Decreto 9 luglio 2014 e ai singoli avvisi
di selezione.
Ciascun concorso prevede una selezione per titoli e colloquio. Le procedure concorsuali prevedono
l’espletamento di una prova orale finalizzata ad accertare le competenze e conoscenze dei
concorrenti relativamente alle attività oggetto di ciascun progetto.
I primi 2 bandi per l’attivazione dei tirocini per i giovani presso il Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo saranno pubblicati entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto 9
luglio 2014 sull Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n.217 del 18 settembre
2014, mentre il terzo entro 45 giorni dalla stessa. Le domande di partecipazione dovranno essere
presentate, secondo le modalità indicate nei rispettivi avvisi di selezione, entro il trentesimo giorno
dalla pubblicazione di ciascun bando.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a tenere sotto controllo il sito internet del Ministero dei Beni
Culturali dove saranno a breve pubblicati i bandi completi
La Moon Over Produzioni, in collaborazione con Pomilia Energia organizza la prima edizione della
rassegna “Moon Over Film Factory”, proprio in occasione della realizzazione di un lungometraggio ad
episodi scritto e diretto da Massimo Piccolo. Per questa produzione cerca registi emergenti.
L’iniziativa vuole selezionare ed individuare aspiranti registi di talento interessati alla realizzazione del
lungometraggio ad episodi che si occuperà di raccontare Napoli come nessuno l’ha mai vista.
Per partecipare al concorso per registi aspiranti Moon Over Film Factory è necessario compilare la
domanda di partecipazione ed inviarla completa di tutto il materiale necessario, entro il30 Novembre
2014, secondo le seguenti modalità:
– Posta prioritaria o raccomandata semplice;
– Tramite email al seguente indirizzo: [email protected] per l’invio attraverso piattaforme
on line come vimeo e youtube.
Per l’invio tramite posta è necessario allegare alla domanda di iscrizione due copie per ogni opera
che si vuol far partecipare al concorso. Per tutti i tipi di invio è necessario indicare in maniera chiara e
leggibile il titolo dell’opera e il nome dell’autore. Tra tutti i partecipanti al concorso verranno selezionati
uno o più registi emergenti per partecipare alla realizzazione del cortometraggio prodotto dalla
Moon Over Produzioni.
La partecipazione al concorso è aperto a videomaker, aspiranti registi e creativi italiani e non, senza
preclusione di nessun tipo.
Con l’iscrizione alla selezione, ogni autore risponderà in prima persona del contenuto delle proprie
opere trasmesse e autorizzerà la Moon Over Produzioni alla visione dei lavori, esclusivamente per
la realizzazione del progetto Moon Over Film Factory. Se il materiale non risulterà in linea con le
richieste la Moon Over Produzioni potrà, a propria discrezione, non affidare nessun episodio in
programma ai registi che parteciperanno al concorso.
Maggiori informazioni scaricando il bando
Si cercano idee per progettare il nuovo Museo di Pompei in Campania, STaRT fortalents ha indetto
un concorso rivolto a studenti universitari e giovani professionisti, con l’obiettivo di trovare la
progettazione del museo stesso proprio a ridosso dell’antico impianto urbano.
Ecco i compensi:
Al primo classificato:
– 500,00 euro per singolo partecipante + un notiziario annuale di architettura nel numero di una
copia + quattro pubblicazioni StaRT nel numero di una copia + partecipazione a vita alle successive
iniziative.
Al secondo classificato:
– un notiziario annuale di architettura nel numero di una copia + quattro pubblicazioni StaRT nel
numero di una copia + partecipazione a vita alle successive iniziative.
Al terzo classificato:
- quattro pubblicazioni STaRT nel numero di una copia + partecipazione a vita alle successive iniziative.
singolarmente oppure in gruppo. Di seguito alcuni suggerimenti di aree utili da inserire nel progetto
di realizzazione del Museo per Pompei:
– Segreteria e/o accoglienza;
– Depositi;
– Locali impianti;
– Bagni di servizio;
– Zona ristoro;
– Collegamenti verticali;
– Auditorium;
– Sale per mostre temporanee;
– Sale per mostre permanenti;
– Laboratori creativi.
Il concorso è aperto a studenti che frequentano università, scuole e accademie di design,Architettura
e Ingegneria e professionisti al di sotto dei 40 anni di età. E’ possibile partecipare al concorso
Le domande di partecipazione complete di tutto il materiale richiesto, devono essere
inviate entro il 30 Novembre 2014 esclusivamente per via telematica al seguente indirizzo:
[email protected]
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www.whatsupmagazine.it
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