Umeå, cultura tra i ghiacci sv
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Umeå, cultura tra i ghiacci sv
DESTINATION MAGAZINE #3 processo di rigenerazione urbana e di riconversione economica (già avviato da alcuni anni) che consentisse alla città di superare la crisi di un sistema produttivo e industriale in declino riconvertendolo verso modelli di sviluppo fortemente interconnessi all’economia della cultura. [...] Dal punto di vista economico si è stimato che l’impatto della spesa turistica indotta dalla CEdC abbia portato un beneficio netto compreso tra i 40 e i 47 milioni di euro (Myerscough 1988). Da allora molte città candidate hanno utilizzato l’evento per avviare o catalizzare processi di rigenerazione, di riconversione produttiva, di miglioramento dell’immagine turistica, di sviluppo inclusivo, affiancando alle spese correnti per la realizzazione delle iniziative culturali (comunque piuttosto ingenti) significativi investimenti in conto capitale per la realizzazione di infrastrutture, di contenitori culturali e di interventi urbanistici su larga scala da lasciare in eredità al territorio. [...] Città portuali come Genova (2004) o come Porto (2011), per esempio, hanno utilizzato la CEdC come propulsore di rinnovamento per la riqualificazione culturale di specifiche aree urbane. [...] Relativamente all’impatto turistico e culturale originato dalla CEdC nel suo complesso, le edizioni che si sono svolte tra il 2001 e il 2009 hanno generato impatti di pubblico tra loro anche fortemente differenziati, non sempre correlati alle dimensioni demografiche della città ospitante e alla quantità di iniziative offerte. Le performance oscillano tra valori di poco superiori al milione di visite per le città di Cork (Irlanda), Porto (Portogallo) e Patrasso (Grecia), fino a risultati anche otto-dieci volte superiori come nel caso di Lille (9 milioni di visite) e Liverpool (10 milioni di visite), rispettivamente capitali della cultura nel 2004 e nel 2009. Tra questi due estremi, la maggior parte delle edizioni attraggono tra 1,5 e 3 milioni di presenze. Un punto qualificante della candidatura consiste proprio nei modi in cui la programmazione riesce a integrare la popolazione residente sul territorio circostante all’interno della manifestazione. [...] Da questo punto di vista il caso di Marsiglia-Provenza 2013 è emblematico di una strategia di rinforzamento del polo urbano (hub) capace non solo di “irradiare”, ma anche di coinvolgere reticolarmente l’intero distretto di riferimento. Fin dall’inizio del processo il tessuto imprenditoriale locale è stato mobilitato dal ruolo strategico della cultura nell’attrattività del territorio e quale precondizione per la crescita e lo sviluppo di settori produttivi basati sull’economia Umeå, cultura tra Di: Pietro Martinetti A 650 km da Stoccolma e 400 km dal Circolo Polare Artico, affacciata sul golfo di Botnia nel territorio di Sápmi, l’unica popolazione indigena europea, Umeå è la Capitale europea della cultura del 2014: questa cittadina situata nel cuore della Svezia è un importante centro musicale grazie ai numerosi festival molto etero- 8 genei negli stili, dall’operistica all’hardcore, che si tengono ogni anno. Abbiamo incontrato Albert Edman - Head of Urban Development and Sustainability di Umeå2014 - per domandargli cosa ha significato l’anno da capitale culturale europea per i processi sociali, urbani e turistici della cittadina svedese. Numerosi studi sui processi di economia della cultura, analizzando l’evoluzione delle città capitali europee della cultura dal 1985 ad oggi, hanno individuato che la maggior parte di queste hanno sfruttato l’evento per innescare processi di pianificazione urbanistica e rigenerazione urbana. La vostra