Ridirigere la Postura con i Prismi

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Ridirigere la Postura con i Prismi
OTTICA MARZIALI E FARNETI - SERIATE"
25 GENNAIO 2012
Ridirigere la Postura con i Prismi
Esposizione analitica di un caso reale
a cura di Confalonieri Dr. Al!edo
Alfredo Confalonieri
Conoscendo a fondo le lenti - i loro effetti
ottici, quelli comportamentali ed ambientali possiamo influenzare la percezione visiva per
favorire il riequilibrio posturale.
LA POSTURA
Come già detto ( Mettiamo il “Bite” agli Occhi ) la
postura è fortemente influenzata dalle informazioni
che provengono dai vari recettori del Sistema Tonico Posturale, in particolare ma non solo: dal recettore podalico, dall'apparato stomatognatico, dall'apparato visivo.
Diplomato in Ottica nel
1980, si specializza in
Contattologia nello stesso
anno; consegue il diploma
di Optometrista nel 1987 e
la laurea in Farmacia nel
1988.
Dopo essersi diplomato ha
svolto continuativamente
la professione di Optometrista in diverse realtà; é
attualmente il responsabile
del centro
Marziali e
Farneti di
Seriate per
il controllo
della visione e l’applicazione
delle lenti a
contatto.
altri perché il sistema nervoso, di fatto, li mette
tutti in relazione fra di loro.
L'osservazione di un disallineamento posturale lungo la verticale di Barrè, in relazione ai piani frontale
e sagittale, ci consente di ipotizzare se il problema
parte dall'alto o dal basso: quando sarà evidente un
I recettori posturali si influenzano reciprocamente: disallineamento del capo con rotazione sull'asse
lo squilibrio su uno di essi si riverbererà anche sugli verticale o sull'asse orizzontale, oppure sull'asse
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antero-posteriore o ancora su più di uno dei sud- buona lettura.
detti assi, la funzione visiva dovrà essere indagaDurante il colloquio preliminare emersero alcuni
ta.
aspetti importanti: l’esaminato (destrimane) disse
Prendiamo in esame il caso di un maschio presbite che aveva, da sempre, una pessima calligrafia ed
(53 anni di età) il quale, per lontano, non faceva uso inoltre aggiunse che avvertiva tensioni nella mano,
di occhiali, mentre per vicino utilizzava una pre- alla spalla ed al collo quando scriveva manualmente;
scrizione oftalmica monofocale con lenti positive risolveva perciò questi inconvenienti con l’elusione
(evitando la scrittura manuale e scrivendo con il
(sf.+1,75 in ambo).
computer). Sollecitato su tali argomenti aggiunse
Si presentò per un controllo visivo, essenzialmente che talvolta, nella lettura protratta, tendeva a perlamentandosi del fatto che gli occhiali in uso erano dere il rigo. Fu inoltre notato che la sua testa appadivenuti insufficienti a soddisfare le sue esigenze di riva lievemente ruotata verso destra.
Gli venne chiesto di alzarsi e #8 : ORTO
deambulare brevemente e si vide
#13B : 7,0 IN (cnt+3,00 ambo)
che girava il piede destro al#14B : OD+3,00 OS+3,00
l’esterno mentre camminava.
I TEST VISIVI
OD dominante Lontano e Vicino
Retinoscopia MEM : +2,50 ambo
#7AA: OD+0,25 OS+0,25
Stella di Van Orden:
Il disegno si presenta con apici
ben formati ma ineguali lungo
l’asse orizzontale; l’apice sinistro
del tracciato è più esteso del destro; la distanza fra gli apici è
conforme alle previsioni (ortoforia).
#15B : 7,0 IN
AC/A gradiente : 4,5
#19 : 1,00 (netto)
Acutezza visiva naturale a 6 metri: OD 10/10 OS 10/10+2; visus #20 : -1,25 (cnt #15B)
binoculare 12/10.
#21 : + 1,50 (cnt #15B)
Cover test Lontano: ortoforia
Cover test Vicino: esoforia
PPC: rottura 4cm / recupero a 6
#3 : 1,0 OUT
#13A : 2,5 IN
#4 : OD+o,50 OS+0,50
#7 : OD+0,50-0,25 x10 OS+0,50
#7A : OD+0,25-0,25 x10 OS+0,50
fig.1
LA VALUTAZIONE POSTURALE
Nella figura B (valutazione sul piano frontale) si
Venne eseguita una valutazione posturale lungo la nota la testa ruotata verso desta; tale rotazione sbiverticale di Barrè, in relazione ai piani frontale e lancia la parte alta del corpo verso lo stesso lato. La
spalla destra si abbassa, braccio e mano omologhi
sagittale.
sono solidalmente sbilanciati verso il basso. La pelLe due figure centrali (A e B) illustrano la postura vi controbilancia con una rotazione sull’asse antero
iniziale del soggetto.
posteriore di verso opposto. La gamba destra risul-
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AA
A
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B
BB
ta più estesa rispetto alla sinistra, più flessa; il che Il rapporto accomodazione/convergenza è leggersi nota anche meglio osservando la figura A (valuta- mente alto.
zione sul piano sagittale). Da vedere inoltre, ritorIl tracciato della Stella di Van Orden (fig.1) aggiunnando alla figura B, il piede destro varo.
ge molto alla definizione del caso: il disegno stereoSul piano sagittale (figura A) è evidente che la testa scopico, con apici ben formati ma ineguali lungo
non é solo ruotata attorno all’asse mediano del l’asse orizzontale, ha un puntuale riscontro nella
corpo ma è anche inclinata in avanti, sbilanciando postura corporea (fig.B), anche essa ruotata attorno
leggermente nella stessa direzione la parte alta del all’asse mediano del corpo. Nel suo personale mondo spaziale, l’esaminato percepisce il piano frontale
corpo.
più vicino dal lato del tracciato con l’apice più esteso, meno da quello con l’apice più corto.
LA CORREZIONE VISUO POSTURALE
Questa è la tipica condizione in cui è indicato l’uso
I test visivi dipingono il caso di un presbite con
di Prismi Gemellati Base LEFT.
ampiezza accomodativa anche inferiore alle previsioni e con delle forie che pur non esageratamente C’è accettabilità di positivo (+0,25 per lontano e
distanti dai valori previsionali, risultano comunque +2,50 per vicino), prescrivendolo possiamo riequilispostate verso l’esoforia (#3 in ESO e #13A con brare le forie verso valori più consoni alle previsioni
EXO ridotta); c’è esoforia anche nel cover test.
(valore AC/A); il positivo, inoltre, esercita un effetto di “spinta verso il dietro” che possiamo sfruttare
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per riequilibrare lo squilibrio posturale sul piano
sagittale (fig.A).
Si procedete alla valutazione posturale, prima con
le seguenti lenti calzate:
OD sf+0,25 2,0 dp Base LEFT
OS sf+0,25 2,0 dp Base LEFT
Poi con una ulteriore aggiunta di prismi gemellati
base DOWN (nota: i prismi gemellati base down hanno un
effetto simil positivo e fanno ruotare la testa verso l’alto).
L’effetto posturale risultante dall’imposizione della
correzione è descritto dalle figure AA e BB.
Il test di Romberg posturale, confermò il miglioramento dell’assetto posturale indotto dalla correzione.
Venne quindi eseguita e affidata la seguente prescrizione oftalmica (realizzata con lenti multifocali):
OD sf+0,25 2,0 dp Base LEFT , 1 dp Base Down
add.2,25
OS sf+0,25 2,0 dp Base LEFT , 1 dp Base Down
add.2,25
Al riesame condotto dopo poche settimane di utilizzo degli occhiali, la persona riferì la scomparsa
delle tensioni di mano, spalla e collo e dichiarò di
percepire un significativo miglioramento nella
scrittura e nella lettura.
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