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ImpresaModena e Ricerca “Confezionamento asettico: evoluzione dei materiali e dei processi” Modena, 6 marzo 2007 “Problematiche di controllo dei parametri di processo nell’asettico” Prof. Roberto Massini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Ingegneria Industriale Area Tecnologie Alimentari [email protected] Sono presentati alcuni risultati dell’attività di ricerca svolta nell’ambito dell’OR 1.1 “Ottimizzazione di sistemi asettici per la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari” Ha collaborato il borsista TECAL: Ing. Giampaolo Betta Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 2 Premessa ! Tradizionalmente l’operazione di confezionamento è considerata separatamente dal processo (Aseptic Processing & Packaging) ! Di seguito, come Processo Asettico si intendono complessivamente le seguenti operazioni: 1. presterilizzazione delle zone nominalmente asettiche 2. sterilizzazione del prodotto 3. mantenimento del prodotto in asepsi 4. sterilizzazione dei materiali di confezionamento 5. mantenimento del contenitore in asepsi 6. riempimento e sigillatura in asepsi Note: - Le diverse operazioni non sono necessariamente effettuate tutte in linea - Il termine “sterilizzazione” può includere la “pastorizzazione” - Il termine “asettico” non include “ultraclean” Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 3 segue: Premessa ! Esistono diverse tipologie di impianti per la sterilizzazione del prodotto e, ancor più tipologia di linee di confezionamento asettico, alle quali corrispondono problematiche diverse di controllo dei parametri di processo ! Sarà preso in considerazione il caso più semplice di un trattamento termico convenzionale applicabile ad alimenti pompabili ! Saranno delineate la problematiche di controllo generali per il confezionamento Come tenuta sotto controllo di un parametro critico si intende: ! validazione preliminare di efficacia dei limiti di accettabilità ! individuazione della banda di variabilità naturale e di quella di regolazione ! misura ! regolazione (automatica continua) rispetto ai limiti di accettabilità ! registrazione ! tenuta in taratura degli strumenti di misura e registrazione ! verifica periodica di efficacia del sistema di controllo Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 4 Prerequisiti degli impianti ! Materiali a contatto D.M. 21.03.1973, con successive modifiche, e Regolamento CE 1935/04 ! Disegno igienico DPR 459/96, Direttiva 98/37/CE, Regolamento CE 852/04, Norme (UNI)EN e EHEDG Guidelines ! Disegno asettico 21 CFR 110.40 (g), Code of Hygienic Practice for Aseptically Processed and Packaged Low-Acid Foods, CAC/RCP 40-1993 1, e EHEDG Guidelines Nota: EHEDG = European Hygienic Engineering & Design Group Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 5 Parametri di processo critici e loro controllo In un processo asettico, sono parametri critici tutte le condizioni operative necessarie (e talora anche ridondanti) per garantire che: ! non risulti sottosterilizzata una porzione, neanche minima, di superfici nominalmente asettiche, di prodotto e di materiale di confezionamento Le modalità di controllo devono essere tanto più accurate quanto più il trattamento è rapido (esempio UHT) ! non vi sia una perdita di protezione, neanche istantanea, che comporti una seppure minima ricontaminazione Le barriere fisiche sono più affidabili di quelle le cui efficacia dipende da variabili operative Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 6 Criticità nella sterilizzazione del prodotto Per tutte le superfici a contatto diretto e indiretto: ! completa pulitura e detersione (è parte integrante del processo) ! presterilizzazione almeno equivalente alla sterilizzazione del prodotto ! mantenimento ininterrotto della sterilità Per il prodotto: ! ! ! temperatura minima di riscaldamento temperatura minima di sosta termica tempo di residenza minimo nella sosta termica Predisponendo adeguati: ! sensori ! modalità di controllo ! settaggio del controller in funzione della variabilità naturale dei parametri (richiede analisi preliminare di Process Capability e applicazione del SPC) Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 7 Schema sterilizzatore generico conforme FDA e Codex Alimentarius 16 10 11 12 10 9 8 2 1 14 3 4 5 15 6 7 1 preparazione prodotto 2 serbatoio di alimentazione 3 pompa volumetrica 4 flussimetro volumetrico o massico 5 gruppo riscaldamento 6 Sensore temperatura di egolazione 7 tubi di sosta termica 8 Sensore temperatura di processo 13 9 gruppo raffreddamento asettico 10 misuratore pressione differenziale 11 valvola contropressione asettica 12 valvola deviazione flusso asettica 13 valvola di deviazione flusso asettica 14 serbatoio polmone asettico 15 confezionatrice asettica 16 valvola riciclo o scarto asettica N.B. Non sono evidenziate le attrezzature relative al lavaggio e presterilizzazione Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 8 Code of Hygienic Practice for Aseptically Processed and Packaged Low-Acid Foods, CAC/RCP 40-1993 1 (Codex Alimentarius) Commercial sterility processing of foods Readings should be made and legible records maintained for the following: (a) Temperature indicating device(s) at the hold section or tube outlet; (b) Temperature recorder at hold section or tube outlet; (c) Temperature recorder at the final heater outlet (entering the hold section or tube); (d) Differential pressure recorder, if a product-to-product regenerator is used; (e) Back pressure recording, if a back pressure monitoring system is used; (f) Product flow rate (in liters or gallons per minute, cans per minute, etc,); (g) Aseptic surge tank sterile air overpressure; (h) Proper performance of steam seals (check to see that steam is being emitted); (i) Proper seals at clamps downstream from hold tube (check for leakage); (j) The sterilization of equipment during the "presterilization" cycle; (k) The product formulation, pH, water activity or other factors of each batch of product (if critical to the process); (l) Production date and code mark of the containers; (m) Records of each diversion; (n) Cleaning and resterilization records for the system following diversion; (o) Other conditions or factors critical to the adequacy of the scheduled process. Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 9 Aseptic Packaging System Supplement to What You Need to Know about Establishment Registration and Process Filing for Acidified and Low-acid Canned Foods (FDA-USA) PRODUCT STERILIZER Sterilizing medium used during start-up to sterilize the product sterilizer and all product contact surfaces downstream from the holding tube in the sterilizing system (e.g., steam, water, other medium specified by the process source). Minimum sterilizing temperature used during start-up to sterilize the product sterilizer and all product contact surfaces downstream from the holding tube in the sterilizing system. Express in °F to the nearest whole degree. Minimum time that the sterilizing medium must be recirculated through the sterilizer to achieve a sterile condition in the sterilizer (in minutes). Minimum back pressure required at a specific location in the sterilizer to prevent flashing of water to steam (and hence, a reduced holding time in the holding tube). Specify minimum back pressure in pounds per square inch gauge (psig) and location of measurement. N.B. Non è accettata la presenza del riciclo corto Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 10 L’approccio statunitense e quello italiano ! Le leggi federali statunitensi (come pure Codex Alimentarius), ai fini della sicurezza alimentare, disciplinano i processi applicati ai prodotti a bassa acidità, con riferimento specifico alla applicazione del MBC (12D per le spore più termoresistenti di C. botulinum) per la sterilità commerciale ed alla applicazione di 6D di patogeni infettivi target nel caso della pastorizzazione. I requisiti specificati sono basati sulla massima semplicità di applicazione. ! Si ritiene che gli stessi requisiti dovrebbero essere volontariamente applicati anche ai prodotti acidificati, per i seguenti motivi: - la non sterilità e la ricontaminazione comporta sempre danno economico - l’immissione sul mercato di un prodotto alterato da microrganismi non patogeni comporta comunque conseguenze legali - l’accrescimento di microrganismi acidotolleranti (come le muffe) può innalzare il pH a valori di accrescimento del C. botulinum. ! In Italia si utilizzano impianti molto più versatili, ma con maggiori problemi di corretta tenuta sotto controllo e, spesso, non adeguatamente progettati, attrezzati, validati e gestiti. Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 11 Schema di sterilizzatore in uso per prodotti contenenti anche particolati 12 13 18 17 14 12 11 2 10 15 8 1 3 16 6 4 5 9 7 1 preparazione prodotto 2 serbatoio alimentazione termostatato e agitato 3 pompa volumetrica 4 flussimetro volumetrico o massico 5 riscaldatori a superficie raschiata 6 Pt-100 di regolazione e riciclo corto 7 tratto di sicurezza 8 valvola riciclo corto per bassa temperatura 9 tubi di sosta termica 10 Pt-100 di processo 11 raffreddatori tubo-in-tubo asettici 12 misura pressione differenziale 13 pompa di contropressione asettica 14 valvola di riciclo lungo asettica 15 serbatoio polmone asettico 16 confezionatrice asettica 17 raffreddatore per riciclo corto 18 valvola di contropressione N.B. Non sono evidenziate le attrezzature relative al lavaggio e presterilizzazione Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 12 Temperatura minima di sosta termica ! Per forme microbiche con z = 10°C, la diminuzione di 1°C rispetto a quella fissata, comporta una riduzione del 21% dell’effetto sterilizzante applicato ! Per forme microbiche con z = 5°C, la diminuzione di 1°C rispetto a quella fissata, comporta una riduzione del 37% dell’effetto sterilizzante applicato ! Secondo la FDA, la temperatura di sterilizzazione deve essere misurata e registrata con la precisione di 1°F (0,5°C) ! La temperatura di sterilizzazione deve essere tenuta sotto controllo e la sosta termica deve essere tale da impartire l’effetto sterilizzante sufficiente anche quando si ha la massima escursione negativa della temperatura Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 13 La termoregolazione ! Nella sterilizzazione termica in continuo, i sensori di temperatura e gli attuatori non sono scelti in base alla loro “costante di tempo” ! I sistemi di misura-regolazioneregistrazione, in genere, sottostimano le pendolazioni di temperatura rapide (transitori) e le corrispondenti cadute di effetto sterilizzante applicato La costante di tempo globale del sistema di controllo dipende da: - inerzia termica del sensore - inerzia termica dell’eventuale pozzetto - tempo di calcolo del PLC - inerzia meccanica valvola riciclo Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 14 Response of a first order system to a step input and harmonic input and output for a first order system Tempo per rilevare il 63,2% della variazione = τ = Costante di tempo (Tempo di risposta ≅ 5 τ) Università degli Studi di Parma Sfasatura e attenuazione della risposta del sensore Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 15 temperatura (°C) Risposta di sonde Pt100 a ∆T di 10°C Costanti di tempo (63,2% del ∆T): τ sonda 3 mm = 2,7 s τ sonda 6 mm = 5,9 s τ sonda 6 mm con pozzetto e olio = 8,8 s τ sonda 6 mm con pozzetto a secco = 21,8 s tempo (s) N.B. il tempo di risposta pratico è pari a ≈ 5*τ Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 16 Risposta a transitorio per Pt100 con diversa costante di tempo (τ) tem peratura m isurata da Pt 100 con diverso τ ,conduttivo dopo blocco delper vapore in SCR di Modello teorico di scambio termico gruppo riscaldamento a superficie raschiata 128 127,5 127 126,5 126 125,5 T riciclo nom inale temperatura (°C) 125 124,5 124 123,5 ambiente 123 Pt 100 (t=2s) 122,5 122 Temperature effettive di riciclo Pt 100 (t=3,8s) 121,5 121 Pt 100 (t=5s) Pt 100 (t=10s) 120,5 ritardo attuazione valvola ticiclo = 2,25 s 120 119,5 119 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 tem po (s) 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 N.B. Normalmente, sugli impianti sono montate Pt100 con τ elevata perché con stelo di grande diametro (più robuste) Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 17 Tratto di sicurezza necessario per Pt100 con diversa τ N.B. In genere, sugli impianti il tratto di sicurezza non è previsto nella progettazione (la lunghezza dipende dalle esigenze di lay out) Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 18 Settaggio variabile del controllo di temperatura per τtot = 6,3 s (Pt100 τ = 3,8 s + attuazione valvola riciclo τ = 2,5 s) e lunghezza fissa del tratto di sicurezza portata Kg/h 2000 2500 3000 3500 temperatura misurata condizione °C max 126 min 125 riciclo 121,5 max 127 min 126 riciclo 122,5 max 128 min 127 riciclo 123,5 max 128,5 min 127,5 riciclo 124 Fo 9 7 3 9 7 3 9 7 3 9 7 3 N.B. La variabilità naturale della temperatura di ±0,5°C è ottenuta con una accurata tenuta sotto controllo dei parametri operativi e regolazione del controller Il cambio portata deve essere attuato gradualmente per attenuare le oscillazioni di temperatura N.B. Il corrispondente algoritmo può essere inserito nel PLC del controller Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 19 Funzionamento in transitorio ! Una regolazione PID funziona egregiamente in condizioni quasi stazionarie; mentre comporta oscillazioni più o meno ampie durante i transitori ! Sono cause di regime “transitorio” le variazioni volute o accidentali di: - temperatura iniziale e portata (reologia) del prodotto - temperatura e portata del fluido di riscaldamento ! Questo giustifica l’inserimento del riciclo “corto”, per non dovere continuamente fermare l’impianto per bassa temperatura Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 20 Controllo tradizionale della temperatura di sterilizzazione Regolazione FEEDBACK (a retroazione) ∆Tin , ∆Mp Tsp +- PID VALVOLA SCAMBIATORE Il loop di regolazione agisce solamente dopo aver rilevato un errore sulla temperatura finale rispetto ai valori di set point (regolazione reattiva). Se una variabile in entrata (che influisce sulla efficacia di scambio termico) varia rapidamente, il sistema di controllo sottostima la variazione di temperatura risultante Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 21 Progetto di ricerca TECAL Regolazione FEEDFORWARD (predittivo) Tin , Tsp , Mp FEEDFORWARD Tsp ! ! +- PID ∆Tin , ∆Mp + + VALVOLA SCAMBIATORE Pre-regolazione della portata del vapore in funzione della temperatura e della portata del prodotto in alimentazione Mantenendo la Post-regolazione (eventuale di soccorso) in funzione della temperatura del prodotto in scarico Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 22 Confronto teorico feedback-feedforward Simulazione di transitorio (Ti o portata): Regolazione feedback Università degli Studi di Parma Regolazione feedforward Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 23 segue: Confronto teorico feedback-feedforward Regolazione feedback Per avere buona regolazione a portate diverse dalla nominale, si deve risintonizzare il PID Regolazione feedforward Non è necessario risintonizzare il PID Il controllo feedforward non necessita di tale operazione Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 24 Tempo di residenza minimo nella sosta termica Misura di portata affidabile - portata volumetrica del prodotto in funzione della densità alla T di sosta - eventuale portata del vapore condensato per riscaldamento diretto Volume del sostatore effettivamente utile - pendenza dei tubi di sosta termica per evitare bolle di gas stazionarie - prevenzione del fouling e della segregazione di particolati Esempio: tubi di holding: diametro = 24,4 mm; lunghezza = 20 m (volume = 10,1 l) portata volumetrica: 1000 l/h (flusso laminare) reologia del prodotto: Newtoniana (velocità massima = 0,5 velocità media) Spessore dello strato di fouling (mm) 0 1 2 3 o Volume di incondensabili intrappolati (l) 0 1,5 3 4,2 Tempo di residenza minimo (s) 18,2 15,5 12,9 10,6 Fo applicato a 135°C 7,4 6,3 5,3 4,3 Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 25 segue: Tempo di residenza minimo nella sosta termica Problemi specifici: ! La reologia del prodotto deve essere nota nelle effettive condizioni di sosta termica (problemi strumentali per effettuare le misure) ! La densità effettiva dipende dal contenuto di incondensabili inglobati e/o disciolti (serbatoio di alimentazione del prodotto) ! Il vapore impiegato per riscaldamento diretto deve essere privo di gas incondensabili ! In presenza di particolati con rilevante differenza di densità rispetto alla fase liquida, la tendenza alla segregazione può essere contrastata efficacemente solo con un flusso continuo vincolato o parzializzato Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 26 Laminar flow conditions (*) Velocity profiles as influenced by flow behaviour index Radial velocity and temperature profile in a tube flow (*) Wiley Encyclopedia of Food Science and Technology (2nd Edition) Volumes 1-4, 1999 John Wiley & Sons Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 27 Mantenimento della sterilità ! ! ! Barriere a vapore (se in parallelo, da tenere singolarmente sotto controllo) sono l’unica garanzia nel caso di raffreddamento per espansione ∆P positiva sul lato prodotto (da tenere sotto controllo) rispetto all’ambiente esterno e al fluido di raffreddamento indiretto Pompa di contropressione per garantire tale sovrapressione sul lato prodotto quando si attiva il riciclo corto Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 28 Sterilizzazione dei materiali di confezionamento ! Progettare e validate il trattamento di sterilizzazione per garantire una efficacia almeno equivalente (numero di riduzioni decimali applicate alle forme microbiche targhet) a quella del trattamento di sterilizzazione del prodotto ! Mettere sotto controllo tutti i parametri di processo critici ai fini della garanzia di continuativa efficacia del trattamento di sterilizzazione (*) (*) ad esempio, per un germicida chimico: - flusso - uniformità di dispersione - concentrazione - temperatura - tempo di contatto - condizioni di controllo dei residui (p.e. T e flusso aria/acqua sterile) Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 29 segue: Sterilizzazione ! dei materiali di confezionamento Proteggere il materiale dalla contaminazione microbica in aggiunta alle procedure igieniche obbligatorie (GMP-HACCP), gli ambienti di fabbricazione dei materiali hanno una bassa contaminazione microbica, rispetto agli ambienti di produzione alimentare (*) (*) In vaschette plastiche preformate, tenute protette rispetto alla contaminazione ambientale fino al riempimento, si può ipotizzare una carica microbica massima di 0,1 ufc/cm2, costituita per il 3% circa da spore batteriche. ! Garantire l’assenza di patine oleose e di altri materiali schermanti per qualsiasi tecnica di sterilizzazione ! Garantire anche l’assenza di pulviscolo e di condensa superficiale per tecniche di sterilizzazione a secco (**) (**) Oltre all’effetto di schermatura, perché al pulviscolo ed alla condensa sono spesso associate forme microbiche Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 30 Confezionamento ! Minimizzare il volume asettico, includendovi solo le componenti strettamente indispensabili ! Escludere, comunque, tubi di aria compressa e organi in movimento non barrierabili e/o non completamente presterilizzabili ! Mettere sotto controllo tutti i parametri di processo critici ai fini della presterilizzazione e del mantenimento asettico di tutte le superfici a contatto diretto e indiretto (anche temporaneo) Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 31 Aseptic Packaging (FDA Aseptic Packaging System Supplement ) START UP SPECIFICATIONS TO ACHIEVE COMMERCIAL STERILITY IN SPECIFIED EQUIPMENT AREAS (a) Filling Chamber 5. Sterilizing Medium used 6. Minimum Temperature of Sterilizing Medium (°F) 7. Minimum flow rate (gal/min) (b) Filing Equipment (c) Sterilizing Chamber for Containers (d) Sterilizing Chamber for Lids (e) Container Closing Area (f) Container Closing Equipment OR 8. 9. Minimum pressure of sterilizing medium (psi) Minimum time for circulating (exposure to) the sterilizing medium (min) Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 32 segue: Aseptic Packaging (FDA Aseptic Packaging System Supplement ) SPECIFICATIONS TO ACHIEVE AND/OR MAINTAIN (AS INDICATED) COMMERCIAL STERILITY OF SPECIFIED EQUIPMENT AND/OR AREAS (a) (b) Achieve and Maintain Containers Lids (c) (d) Filing Area Closing Area Maintain Maintain 10. Sterilizing Medium used 11. Minimum temperature of sterilizing medium 12. Minimum concentration of sterilizing medium (if chemical) N/A N/A 13. Minimum exposure time N/A N/A Maximum Conveyor Speed N/A N/A FOR STERILIZING GASES ONLY Minimum Gas flow rate through chamber N/A N/A Minimum gas pressure required in chamber N/A N/A OR 14. 15. OR 16. 17 If filters are used to obtain sterile air supply for the filling and closing areas, specify the maximum operating time interval and or sterilization cycles permitted between filter changes. Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 33 Difettosità di ermeticità accettabile Per linee di confezionamento asettico ad alta capacità (4.000 e 8.000 pezzi/ora), la numerosità dei campioni controllati per lotto di produzione non può comportare una significatività statistica dei risultati ottenuti. Quando emergono problemi specifici, la difettosità risulta superiore all’1%. La garanzia di ermeticità è data da un corretto controllo di processo Per il latte UHT, prescindendo problema latente dei batteri HRS, la produzione è considerata sotto controllo quando i normali test routinari non evidenziano confezioni difettose, e la difettosità è certamente inferiore a 1/103. Con le moderne macchine confezionatrici in contenitori di poliaccoppiato formati con pieghe vive e chiusi mediante termosaldatura, si ritiene che l’effettiva difettosità sia dell’ordine di 1/104. Le macchine confezionatrici per bottiglie plastiche che impiegano isolatori asettici (non flusso laminare) possono comportare una difettosità più bassa. Infatti, da prove di collaudo effettuate in Giappone, è stata stimata una difettosità non superiore a 1/105. Università degli Studi di Parma Prof. Roberto Massini: "Problematiche di controllo dei parametri di processo nell'asettico" 34